Aldo Simeone: L’isola dei femminielli

Fazi Editore. Collana Le strade pp. 250 ca.; € 18,50 In libreria l’11 giugno Un romanzo toccante sul confino degli omosessuali nell’isola di San Domino durante il regime fascista. Un libro coraggioso che narra un pezzo dimenticato della storia italiana attraverso le dolorose esperienze di discriminazione e persecuzione che coinvolsero decine di giovani italiani. Settembre 1939. Aldo, ventenne fiorentino, giunge sull’isola di San Domino, lo scoglio delle Tremiti scelto dal regime fascista come confino per coloro che vengono accusati di omosessualità. I cosiddetti femminielli, perlopiù siciliani, sono alloggiati in una baracca fatiscente, con un secchio a fargli da gabinetto e una stufa malandata per le notti più fredde. C’è la Fisichella, dal viso d’angelo, appassionato di nuoto, la Picciridda, nemmeno diciott’anni, che sembra più donna che uomo, la Leonessa, afflitto da attacchi epilettici e strani segni sul corpo, che, come Aldo, sono vittime dell’ingiustizia sociale che li addita come diversi. La vita sull’isola è dura, scandita dal disprezzo degli abitanti di San Domino, liberi incontri tra i boschi consumati fra i reclusi e la conta dei carabinieri, a loro volta esiliati sull’isola. Nel giugno del 1940 i confinati a San Domino verranno riabilitati per poter essere arruolati e mandati al fronte. Lì ognuno di loro andrà incontro al proprio destino nel ricordo di quell’esperienza unica e difficile da dimenticare.