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RBC BlueBay – Obbligazioni: come investire per frenare l’inquinamento da plastica

Posted by fidest press agency su sabato, 8 giugno 2024

A cura di Harrison Hill, Impact-Aligned Bond Strategy Portfolio Manager, RBC BlueBay. Si stima che, ogni anno, 8-13 milioni tonnellate di plastica finiscano negli oceani, sconvolgendo gli ecosistemi marini, creando trappole per la fauna selvatica e generando microplastiche tossiche che si infiltrano nelle catene alimentari. Gli investimenti a reddito fisso non sono esattamente la prima cosa che viene in mente quando si considerano queste tematiche. Tuttavia, se si raffronta il mercato del reddito fisso di dieci anni fa con quello attuale, si nota un numero crescente di veicoli d’investimento in quest’area, che si propongono di contrastare alcuni dei danni causati dall’inquinamento e offrire agli investitori il potenziale di rendimenti interessanti. Sebbene i rifiuti in plastica siano un problema globale, alcuni Paesi oggi incidono più di altri. Fatta questa debita premessa, i Paesi sviluppati non sono esenti da responsabilità. Nazioni come la Germania, i Paesi Bassi, il Giappone, il Regno Unito e gli USA sono tutte note per l’esportazione di grandi quantità di rifiuti in Paesi con sistemi di gestione dei rifiuti meno rigorosi. Pur incidendo solo per il 35% circa sul consumo di plastica, i Paesi membri dell’OCSE sono responsabili di quasi l’80% delle esportazioni di rifiuti in plastica. Di questi quasi il 50% è destinato a Paesi che non fanno parte dell’OCSE. Questa prassi consente alle Nazioni sviluppate di comunicare tassi di riciclaggio che non riflettono necessariamente la realtà dei rifiuti destinati alle discariche estere o agli oceani. Inoltre, l’economia correlata al riciclo della plastica, rispetto alla produzione di nuova plastica, rende difficile la transizione verso una riduzione dell’inquinamento da questo materiale. La produzione di nuova plastica beneficia delle economie di scala e del prezzo artificialmente basso del petrolio, mentre il riciclaggio della plastica richiede la raccolta, lo stoccaggio, la cernita, la pulizia e la lavorazione, che in genere risultano più costose e ad alta intensità di manodopera. Finché permarranno le sovvenzioni petrolifere, è più conveniente produrre nuova plastica, piuttosto che passare attraverso il processo di riciclaggio, che richiede molta energia. In questo caso, sussiste anche un problema di riciclabilità della plastica, che tende a perdere di qualità dopo alcuni cicli. Ciò spiega perché, secondo un recente studio, solo il 10% circa degli imballaggi in plastica laminata viene riciclato. Il resto viene o incenerito, con un conseguente aumento dell’inquinamento atmosferico, oppure finisce negli oceani e nelle discariche. Tuttavia, il mercato del reddito fisso rappresenta un’opportunità unica per gli investitori interessati all’impact investing e agli investimenti impact-aligned.La Banca Mondiale ha recentemente emesso il Plastic Waste Reduction-Linked Bond, che sfrutta il concetto di crediti di plastica, associando i ricavi finanziari al raggiungimento di obiettivi tangibili di riduzione dei rifiuti. Gli investitori in questa obbligazione conseguiranno un ricavo che, in parte, è legato alla concessione di crediti di plastica e di carbonio in virtù dei due progetti di riciclaggio. I proventi dell’obbligazione hanno finanziato progetti nei Paesi in via di sviluppo, dove la gestione dei rifiuti di plastica è un problema impellente.L’utilizzo di compensazioni della plastica per consentire a questi titoli con una protezione del capitale di garantire rendimenti superiori a quelli di mercato rappresenta un segnale notevole. A differenza delle obbligazioni basate sui risultati che promuovono la biodiversità, difficili da scalare a causa dei diversi progetti finanziati, le obbligazioni basate sui risultati di riduzione dei rifiuti in plastica non dovrebbero avere problemi a riunire dei progetti – accrescendo la probabilità di un accordo abbastanza esteso per poter essere incluso negli indici standard del reddito fisso. Tutto questo contribuirebbe a migliorare la liquidità su questo mercato (attualmente) di nicchia. Anche le obbligazioni municipali (munis) stanno emergendo come strumento finanziario strategico volto a ridurre l’inquinamento da plastica negli oceani. (Abstract by http://www.verinieassociati.com

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