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Voto europeo e fake-news su clima e ambiente

Posted by fidest press agency su lunedì, 10 giugno 2024

Dopo una campagna elettorale contrassegnata da mirabolanti fake-news su clima e ambiente, propagandate dalle forze estremiste e nazionaliste in tutta Europa che hanno fatto da cassa di risonanza agli interessi delle potenti lobby legate ai combustibili fossili, i cittadini europei hanno ridisegnato il panorama politico a Bruxelles dando spazio alle preoccupazioni più profonde per la loro sicurezza economica e sociale. Nel frattempo, però, la crisi ambientale e climatica non si ferma con gli slogan: il Copernicus Climate Change Service, finanziato dalla Commissione europea, ha attestato che il mese di maggio 2024 è stato il maggio più caldo mai registrato a livello globale, con una temperatura media globale dell’aria superficiale di 0,65°C superiore alla media del 1991-2020, segnando il dodicesimo mese consecutivo con una temperatura media globale record per il mese corrispondente. I risultati elettorali aggregati prospettano una maggioranza a favore del Green Deal più limitata, ma che resta possibile e auspicabile proprio per dare una risposta concreta alle preoccupazioni generate da un clima che cambia sempre più velocemente con gravi conseguenze sulla stabilità sociale, economica e finanziaria degli europei. È evidente che puntare sulla sostenibilità ambientale stimoli la nostra economia e rappresenti un importante fattore di crescita dell’occupazione. A livello europeo più di 5,1 milioni di persone lavorano nei posti di lavoro green e il loro numero cresce di anno in anno. Gli investimenti nell’energia pulita hanno contribuito a quasi un terzo della crescita del PIL dell’Unione europea nel 2023. È sconcertante ignorare questi dati e continuare a difendere gli interessi di quelle industrie che hanno contribuito al caos in cui ci troviamo oggi. In Italia, occorrerà riflettere anche sulla rassegnazione di molti cittadini che, non trovando un’alternativa adeguata e all’altezza delle loro aspettative, hanno deciso di non recarsi alle urne, facendo dell’astensione il vero primo partito italiano. Significativo poi il dato del voto degli under 30 che si è indirizzato in larga parte verso le forze politiche più attente a clima e ambiente, indicando chiaramente quali sono le aspettative delle generazioni più giovani per il futuro dell’Europa.

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