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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 165

Voto europeo: Nel regno delle “fake-news”

Posted by fidest press agency su martedì, 11 giugno 2024

Non credo sarà possibile in termini numerici conoscere quanti italiani hanno disertato le urne per il voto europeo sconcertati sia per le tante “fake-news” che si sono mescolate con le informazioni corrette sia per la scarsa proposta dei partiti in lizza e dei loro candidati per una nuova costruzione dell’identità europea o, meglio, per un progetto che la possa mettere al passo con i tempi e per rispondere efficacemente alle varie turbolenze planetarie in atto. Noi abbiamo bisogno, oggi, più che mai, di un’Europa capace di dimostrare la sua unità d’intenti, la sua coesione e la sua autorevolezza nella difesa dei valori fondanti espressi da una democrazia compiuta, da una libertà e da un libero pensiero volto alla creazione dell’homo novus. Per riflettersi in quell’essere umano, per intenderci, che sappia contenere dialetticamente gli opposti interessi e farvi prevalere la tolleranza tra le parti e il modo di comporli o farli emergere in modo chiaro e ragionato smorzando sul nascere lo scontro armato. Questo perché con l’Europa e con il mondo siamo giunti ad una svolta epocale dove non è più possibile percorrere la strada dei conflitti cruenti, con l’ombra inquietante del deterrente atomico, senza coinvolgere milioni di vittime innocenti e provocare immani distruzioni. La prova è di questi giorni sia in Ucraina sia in Palestina ma anche nei diversi focolai di guerra sparsi in tutto il mondo. Tutto questo ci richiama due importanti aspetti che ci coinvolgono e ci responsabilizzano: la debolezza delle istituzioni e il disamore dei popoli disertando le urne. Sono i frutti letali prodotti da quella parte dell’umanità che vuole emergere nella logica dell’homo homini lupus (lupus est homo homini, non homo) e che secondo Plauto intende alludere all’egoismo umano e che noi vi aggiungiamo la sete di potere e il dominio sulle menti. “Domine quo vadis?” (Riccardo Alfonso dal libro “ll mondo come io lo vedo”)

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