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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 165

TCW – Fed attendista: quando taglierà i tassi, lo farà a un ritmo più veloce

Posted by fidest press agency su giovedì, 13 giugno 2024

A cura di Jerry Cudzil, Group Managing Director e Generalist Portfolio Manager, Fixed Income, TCW. Attualmente, un Treasury a due anni viaggia con un rendimento di circa il 5%, sul mercato del reddito fisso. In un mondo in cui un paio di anni fa gli investitori avrebbero raggiunto l’1,5% con un titolo decennale, guadagnare cinque punti percentuali su due anni con un tasso privo di rischio resta ancora un’opzione molto attraente. Tuttavia, pensiamo sia giunto il momento di spostare un po’ la curva a tre e cinque anni. Infatti, nel breve termine, i dati tecnici potrebbero creare un punto di ingresso leggermente migliore per gli investitori. In quest’ottica è importante monitorare quando si muoverà la Fed e a che ritmo taglierà i tassi. La nostra opinione è che l’inflazione si stia muovendo nella giusta direzione, tenendo presente che non scende mai in maniera lineare. Nei prossimi mesi occorrerà monitorare con attenzione un eventuale peggioramento dei dati e se questa tendenza porterà a una recessione economica. L’inflazione è sostenuta dai salari, che per il momento sono discretamente positivi nonostante si siano registrate delle tensioni sul fronte dei prezzi al consumo. La nostra opinione è che alla fine i tassi d’interesse scenderanno, nonostante ci troviamo oggi in un contesto di tassi più alti più a lungo. Questo scenario sembra destinato a durare ancora per un po’, costringendo la Fed, quando deciderà di tagliare i tassi, a farlo a un ritmo più veloce di quello previsto dal mercato. La domanda di credito resta ancora alta. Le emissioni sono vicine a raggiungere i massimi storici in molti segmenti come ad esempio investment grade e high yield, tutto ciò in un contesto economico sostenuto da dati ancora solidi. Pensiamo che a guidare l’interesse per il credito sia il tasso risk free, piuttosto che gli 80 punti base che si ricevono nel segmento del credito investment grade o i 300 punti base del credito high yield. Gli spread, già molto stretti, potrebbero restringersi ulteriormente o rimanere a questi livelli per un po’ di tempo. Nonostante ciò, non risultano attraenti dal punto di vista del rendimento totale. I rendimenti prospettici, considerando gli spread attuali, sono messi alla prova nel lungo periodo. Pensiamo che in questo contesto non sia necessario estendere lo spettro di rischio di credito e riteniamo che vi siano molte opportunità sul mercato. In questo contesto è bene guardare all’intera curva e farlo in modo più olistico. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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