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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

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Bankitalia: Taeg a 2,37 per abitazioni

Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 agosto 2022

Secondo Bankitalia, a giugno i tassi di interesse sui prestiti erogati alle famiglie per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (Tasso Annuale Effettivo Globale, TAEG) si sono collocati al 2,37 per cento.”Pessima notizia. In un anno il Taeg è passato da 1,77 di giugno 2021 a 2,37, con un rialzo di 0,6 punti percentuali. Si tratta, considerando l’importo e la durata media di un mutuo, di un aggravio, per chi ha un mutuo a tasso variabile, pari a quasi 40 euro al mese (39 euro e 70 cent), equivalente a oltre 476 euro all’anno (476,40 euro)” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “La cosa preoccupante è che la nuova politica monetaria della Bce non potrà che aggravare questa situazione” conclude Dona.

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Bankitalia: ad aprile Taeg a 2,15

Posted by fidest press agency su martedì, 14 giugno 2022

Secondo i dati resi noti oggi da Bankitalia, in aprile i tassi di interesse sui prestiti per l’acquisto di abitazioni comprensivi delle spese accessorie (TAEG) si sono collocati al 2,15 per cento dal 2,01 in marzo.”Dati molto preoccupanti, considerato che i tassi stanno aumentando senza pause dall’inizio dell’anno e che proprio ieri la Bce ha annunciato una stretta e un rialzo dei tassi. A dicembre il Taeg era all’1,74% e in appena 4 mesi c’è già stato un incremento di 0,41 punti percentuali ” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “Un problema, quello dei tassi in salita, che danneggerà famiglie e imprese costrette a chiedere un prestito, avrà effetti negativi sugli investimenti e conseguentemente sulla crescita, oltre che sull’onere del nostro debito pubblico. D’altronde l’inflazione è troppo alta perché la Bce possa stare ferma. Solo che le cause dell’inflazione non dipendono dalla politica monetaria ma da luce, gas e benzina. Un problema che l’Ue dovrebbe risolvere sul piano della politica fiscale, altrimenti l’intervento della Bce sarà ancora più duro” conclude Dona.

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