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Come le proteste di Gaza hanno cambiato la Colombia University

Posted by fidest press agency su martedì, 7 Maggio 2024

Il trimestre era terminato alla Columbia University. Le lezioni erano finite e il rettore aveva annunciato che gli esami finali si sarebbero svolti a distanza, quindi il campus di Manhattan si stava svuotando velocemente. Giovedì si potevano vedere alcuni ragazzini in una strada vicina che spingevano scatole di cartone piene di poster incorniciati e lampade. Il Dipartimento di Polizia di New York (NYPD) aveva posizionato agenti a ogni ingresso del campus, controllando i documenti d’identità di chiunque entrasse e uscisse.Due settimane prima, il 17 aprile, centinaia di studenti, arrabbiati per il bombardamento israeliano di Gaza, avevano piantato le tende sul prato del campus, dichiarandolo “accampamento della solidarietà di Gaza”. Si sono rifiutati di trasferirsi finché l’università non ha accettato di ritirare qualsiasi investimento in società legate a Israele.Gli studenti della Columbia furono tra i primi a allestire un accampamento e l’idea si diffuse rapidamente nei campus di tutto il paese, dalla California all’Ohio alla Georgia. Il tenore della copertura mediatica ricordava i reportage di guerra (“Harvard si arrende!”; “La Columbia cade!”). I politici repubblicani hanno esercitato pressioni sulle università affinché combattessero quello che ritenevano fosse un antisemitismo dilagante nei campusIl presidente della Columbia, Minouche Shafik, ha preso la controversa decisione di inviare la polizia, che ha arrestato i manifestanti e ha sgomberato il campo. Quasi immediatamente gli studenti tornarono. Lunedì 29 aprile l’amministrazione ha emesso un ultimatum, minacciando la sospensione o peggio per chiunque si rifiutasse di levarsi dalle tende. Gli studenti hanno alzato la posta, prendendo il controllo della Hamilton Hall, barricando le porte e addobbandola con bandiere e striscioni palestinesi, uno dei quali diceva “Intifada”. Gli studenti hanno ribattezzato l’edificio “Hind’s Hall”, in onore di Hind Rajab, una bambina palestinese di sei anni che si ritiene sia stata uccisa dai colpi di arma da fuoco israeliani. Martedì notte la polizia ha inviato squadre antisommossa con flashbang e attrezzature tattiche. Arrestarono 44 persone all’interno della sala (13 delle quali, a quanto pare, non erano affiliate all’università), e 109 in totale. L’accampamento era finito. (Font: The Economist)

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