Nucleare: Conti (Pd), Fedriga eviti fughe in avanti

”Sono molteplici le criticità legate alle attuali tecnologie nucleari: alto costo economico di produzione, smaltimento delle scorie radioattive, tempi oltremodo lunghi di realizzazione delle centrali. Ed è impossibile garantire il rischio zero per la salute pubblica nel breve e nel lungo periodo. Probabilmente qualcuno, senza nessuna base tecnica o confronto, ha scordato ben due referendum celebrati nel nostro Paese e che hanno dato un esito inequivocabile”: sottoscriviamo in pieno queste parole e siamo sconcertati dalla fuga in avanti del presidente Fedriga, quasi disponesse del territorio regionale a suo arbitrio». La segretaria regionale Pd Friuli Venezia Giulia Caterina Conti replica al presidente della Regione Massimiliano Fedriga citando alla lettera le parole del deputato di FdI Walter Rizzetto, pronunciate due anni or sono per bocciare l’ipotesi di ritorno al nucleare avanzata dall’assessore regionale Sergio Emidio Bini. “Non sappiamo se i meloniani hanno cambiato idea – continua la segretaria – ma noi sicuramente no. E per questo chiediamo di implementare tutte le rinnovabili e incentivarne seriamente l’uso per tutti i cittadini e per ‘tutte le tasche’, come la Regione potrebbe fare e non sta facendo colpevolmente. Insieme a ciò, chiediamo di mobilitare la ricerca nazionale nel campo della fusione nucleare, che sarà la vera svolta sostenibile per lasciarci alle spalle le vecchie fonti di energia fossili e nucleari, rischiose e inquinanti. Oggi – scandisce Conti – è insensato perdere tempo a parlare di minicentrali in Fvg, a meno che Fedriga non sappia già dove metterla: l’ultima ipotesi della destra era di farne una a Monfalcone”.