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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 166

Capital Group: opportunità bottom-up nel credito Investment Grade

Posted by fidest press agency su martedì, 11 giugno 2024

A cura di Flavio Carpenzano, Investment Director di Capital Group. Il ritorno del reddito nel mercato obbligazionario è più di un cliché di marketing, ma segnala gli ottimi risultati raggiungibili adesso. Inoltre, è probabile che le obbligazioni corporate IG globali beneficino del cambiamento della politica monetaria, con l’abbandono della politica rialzista a favore di quella ribassista. Le obbligazioni corporate IG globali dovrebbero quindi beneficiare di questi tagli data la loro duration di circa sei anni. L’analisi storica dei precedenti punti di inversione della politica monetaria (cioè, il passaggio dai rialzi ai tagli) mostra il significativo incremento di rendimento del credito IG in questo punto del ciclo. A fronte della convergenza degli spread creditizi, il mercato offre una minore differenziazione tra i titoli di credito migliori e peggiori. Di conseguenza, aumenta il rischio che, senza un’attenta analisi bottom-up, gli investitori finiscano per pagare eccessivamente per un rischio di credito poco remunerativo. D’altro canto, la dispersione delle valutazioni persiste a livello geografico, settoriale e di singolo emittente. Per i gestori attivi con solide competenze nella ricerca fondamentale e negli investimenti bottom-up, tale dispersione crea opportunità importanti per poter cogliere valore. La sostenuta domanda di credito IG ha determinato una contrazione degli spread nonostante la relativa solidità del mercato primario. I fattori alla base di questa domanda dovrebbero continuare a sostenere l’asset class. Tra i fondi pensione, assicurativi e di investimento statunitensi, che detengono una quota significativa del mercato IG, la domanda resta elevata. È importante rilevare anche il cambiamento riscontrato a livello di composizione dei flussi verso l’asset class, nonché la percentuale maggiore di credito IG che risulta detenuta dagli investitori “real money”, storicamente più stabili.L’aumento della domanda è dovuto al ritorno del reddito nel comparto obbligazionario. Un esempio è l’aumento della domanda di rendite, che ha prodotto un’impennata delle vendite. Per soddisfare questa domanda, le compagnie assicurative operanti nel ramo vita hanno investito in obbligazioni corporate che aiutano a finanziare le rendite. Dato l’invecchiamento della popolazione dei paesi sviluppati, la domanda di rendite, e quindi di credito IG, dovrebbe rimanere elevata.Allo stesso tempo, il liability matching dovrebbe continuare a sostenere la domanda di asset a più lunga scadenza. In particolare, il debito denominato in dollari USA sarà probabilmente difficile da evitare per i gestori di pensioni non statunitensi. Altrove, l’aumento dei rendimenti contribuisce a sostenere la domanda di credito IG degli investitori retail a livelli storicamente elevati. Nonostante questa sostenuta domanda, gli investitori rimangono in sottopeso, in termini di posizionamento, sul credito investment grade statunitense.Dal lato dell’offerta, le società che hanno approfittato dei ridotti tassi di interesse applicati in passato per estinguere il proprio debito non hanno avuto la necessità né l’incentivo a rifinanziarsi ai tassi più elevati attualmente in corso. Ciò è stato particolarmente evidente sul tratto a lungo della curva, dato che le società hanno concentrato le emissioni su un orizzonte più breve. È probabile che questi fattori persistano per tutto il 2024 e che l’offerta lorda rimanga sostanzialmente invariata rispetto ai livelli del 2023. Tuttavia, con l’aumento del debito in scadenza quest’anno, le emissioni nette dovrebbero diminuire. Abstract fonte http://www.verinieassociati.com/

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