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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 166

Robeco: Abbracciare l’investimento fondamentale e quant per i mercati emergenti

Posted by fidest press agency su mercoledì, 12 giugno 2024

A cura di Vera Roersma, Harald Lohre e Matthias Hanauer, Ricercatori di Robeco. I mercati emergenti sono ben posizionati per guidare il prossimo ciclo di rialzo azionario globale, sia dal punto di vista macroeconomico che da quello delle valutazioni. Questa prospettiva positiva si riflette anche nella nostra previsione di rendimento atteso a cinque anni dell’8,25% per i mercati emergenti, con un premio dell’1,5% rispetto ai mercati sviluppati. Abbiamo analizzato se un approccio fondamentale o quantitativo fosse più adatto a capitalizzare le opportunità nei mercati emergenti. In particolare, abbiamo esaminato i profili di rischio e di rendimento delle strategie azionarie fondamentali e quantitative dei mercati emergenti, nonché le loro esposizioni di stile. In alternativa, gli investitori che si astengono dalla scelta e adottano invece entrambe le strategie possono trarre vantaggio dal meglio dei due mondi. La nostra ricerca rivela stili d’investimento e profili di rischio diversi tra strategie fondamentali e quantistiche. Nonostante abbiano ottenuto una performance media simile, pari a circa il 2%, i gestori fondamentali assumono in genere rischi attivi più elevati, che si traducono in rapporti informativi (IR) relativamente più alti per le strategie quantistiche (0,47 contro 0,32). Ciò suggerisce che le strategie quantitative tendono a fornire una performance più stabile con un rischio relativo inferiore. Tuttavia, rischi attivi più elevati (o tracking error, TE) sono spesso un prerequisito per una performance elevata. È interessante notare che gli elevati TE delle strategie più performanti derivano spesso da una volatilità assoluta inferiore alla media, evidenziando l’efficacia delle strategie a bassa volatilità nei mercati emergenti. Il nostro studio evidenzia la potenziale efficacia delle strategie quantitative e fondamentali nei mercati azionari emergenti. Sebbene i loro rendimenti siano simili, i loro approcci all’assunzione di rischio differiscono, con i fondi quantitativi che in genere presentano rischi attivi inferiori. La combinazione ponderata di questi stili non solo migliora l’IR, ma crea anche un profilo di rischio più equilibrato, dimostrando il vantaggio strategico di un approccio diversificato negli investimenti nei mercati emergenti. Abstract by http://www.verinieassociati.com/

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