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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 174

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Mostra “Inside Italian Architecture”

Posted by fidest press agency su martedì, 29 agosto 2023

Venezia 2 settembre, 18:00 (e fino al 26 novembre 2023) anteprima stampa e vernissage aperto al pubblico ORARI Martedì – Sabato 10:00 – 13:00, 14:00 – 18:00; Domenica e lunedì chiuso Patricia Low Venezia, Palazzo Contarini Michiel, Dorsoduro 2793, Venezia (fermata vaporetto Ca’ Rezzonico) mostra “Inside Italian Architecture” dell’artista tedesca di fama internazionale Candida Höfer come terza esposizione presso la nuova galleria sul Canal Grande a Venezia. La mostra si concentra su esempi di fotografie a colori di grande formato di spazi pubblici italiani storici tra cui Villa Borghese a Roma, Palazzo Vecchio a Firenze e il Teatro dell’Opera della Fenice a Venezia, che si trova di fronte alla galleria stessa, nel sestiere di San Marco. Fotografate tra il 2008 e il 2012, le opere sono tipicamente prive di persone e composte con cura. Dettagli architettonici interni, dipinti e sculture canoniche, file di libri riempiono la raccolta di Höfer dei palazzi della cultura italiani, che sembrano contemporaneamente pronti ad essere utilizzati dall’uomo e a ricordare i loro numerosi occupanti passati. Scattando con luce naturale o esistente e utilizzando una lunga esposizione, le finestre e gli specchi di questi spazi storici raggiungono un bagliore super-carico, quasi auratico. Nel suo lavoro, la Höfer cattura abilmente sia lo spazio che il tempo, e quasi un bagliore sacro.

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Inside our Christmas double issue

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 dicembre 2021

Our end-of-year double issue is the one time our cover stands apart from our first leader. Instead, it highlights some of the feature articles we have laid on for the holiday season and which this year are spread across our pages, app and website in glorious style. The inspiration for the trains careering across our cover triptych is “Murder of the Orient Express”, an elegy to the severed railway lines that once connected the Middle East. Our writers have ranged far and wide, from an essay on why Vladimir Putin and his compatriots cannot tolerate the idea of a free and independent Ukraine, to the charms of corrugated iron. We delve into the economic history of the restaurant and the ancient origins of meatless meat. We ask why so many people look down on whoever lives south of them and why humans have always envied birds—how they long to fly and sing and see with the eyes of a hawk. We report on NASA’s quest to find funnier, kinder astronauts and on the mathematical formula that could save democracy. Julius Caesar’s account of the Gallic Wars turns out to be self-serving, misleading and one of the ancient world’s literary treasures. Parents in Hong Kong have started to wonder if bringing up children there means teaching them to submit to the Communist Party. A Zimbabwean archaeologist reimagines the story of a great and vanished African civilisation. And much more… Zanny Minton Beddoes Editor-In-Chief The Economist

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Inside India

Posted by fidest press agency su venerdì, 5 novembre 2010

Torino fino al 24/11/2010 Via della Consolata, 1 bis Palazzo Saluzzo di Paesana Arte contemporanea indiana. Collettiva a cura di Marco Marrone e Margherita Artoni Artisti: Atul Dodiya – Riyas Komu – Jagannath Panda – Justin Ponmany – T V Santhosh – Thukral&Tagra  Nelle sontuose stanze dell’Appartamento Padronale di Palazzo Saluzzo di Paesana alcuni tra i piu’ autorevoli artisti dello scenario contemporaneo indiano vestono Inside India con le loro opere. La mostra si inserisce in una fase cruciale della storia indiana, esaltandone il prestigio ed esplorandone la straordinaria vivacità del panorama culturale ed estetico. Il sistema dell’arte contemporanea indiana ha conosciuto negli ultimi cinque anni uno sviluppo senza precedenti. Il collezionismo autoctono, alimentato dall’ incalzante interesse dei “nuovi ricchi”, ha infatti raggiunto in poco tempo notevole autonomia e risonanza suscitando di riflesso l’attrattiva internazionale.
Atul Dodiya 1959 Mumbai, vive e lavora a Mumbai. Eclettico e sorprendentemente attuale, Atul Dodiya sperimenta l’ibridazione dei linguaggi artistici evocando un’incontro tra Oriente e Occidente sia estetico che sostanziale.
Riyas Komu 1971 Kerala, vive e lavora a Mumbai. Le sculture monumentali e le tele di RK scandagliano le implicazioni politiche legate ai cambiamenti dell’India moderna e ne simbolizzano la protesta.
Jagannath Panda 1970 Bhubaneswar, vive e lavora a Delhi. Le opere di Jagannath Panda parlano all’uomo della metropoli contemporanea.
Justin Ponmany 1974 Kerala, vive e lavora a Mumbai. La produzione di Justin Ponmany riflette con rigore digitale sulla rapida trasformazione sociale che sta investendo Mumbai negli ultimi anni, interrogandosi sul futuro dell’India nell’era della globalizzazione.
T V Santhosh 1968 Kerala, vive e lavora a Mumbai. L’arte di TV Santhosh, nei dipinti come nelle sculture, racconta la straziante lotta umana contro le ingiustizie del mondo contemporaneo e muove un’esplicita denuncia contro la spettacolarizzazione della violenza esercitata da media e governi.
Jiten Thukral 1976 Jalandar, vive e lavora a Delhi.
Sumir Tagra 1978 Delhi, vive e lavora Delhi Surreali ed ironici, i lavori di Jiten Thukral e Sumir Tagra affrontano le tematiche del branding e del consumismo attraverso un corpo di lavoro che comprende pittura, scultura, installazione, video e design grafico. (12888)

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