Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Contributi al miglioramento dei rapporti DC-PPE e guardando oltre

Posted by fidest press agency su mercoledì, 22 Maggio 2024

La ripartenza politica della Democrazia Cristiana è possibile? E’ un interrogativo che va al nocciolo della questione. Crediamo, a nostro avviso, che sia giunto il tempo di riprendere la lotta politica proprio con un partito che per decenni ha fatto parte della storia italiana con i suoi “cavalli di razza” che hanno dimostrato una tempra che nemmeno il logorio del tempo è riuscito a svilire. Oggi, per altro, si avverte la necessità di ritrovarsi per ricostruire una unità che sappia superare la tendenza alla personalizzazione, che sa dividere e non “imperare” rendendo nullo il messaggio che si vuole indicare agli elettori. E il rischio oggi è più tangibile e va diritto al cuore della democrazia fatta, non dimentichiamolo, al servizio del popolo degli elettori. Si avverte, in questa misura, la necessità di una moralizazione del sistema creando esempi virtuosi e un progetto politico fondato ad esclusivo interesse delle comunità che lavorano e studiano e per conferire ai partiti una credibilità che oggi sembra vanificata dietro le partigianerie di comodo e per gli interessi di pochi. Questo quadro politico oggi, in Italia, si è enormemente sfilacciato e solo le anime squisitamente democratiche, aperte al dialogo, capaci di tenere il punto fermo sui temi che interessano il nostro vivere quotidiano, possono resituire agli italiani la fiducia nei movimenti politici che intendono rappresentarli nelle istituzioni. Non è possibile immaginare una democrazia dove quasi la metà degli elettori diserta le urne. E oggi, ne siamo consapevoli, si sta giocando una partita più grande: quella europea. Oggi sta maturandosi una concretezza: quella di diventare cittadini di una comunità più grande e questa visione ci impone l’obbligo di costruirla con un progetto senza ambiguità e false promesse. Lo dobbiamo ai nostri padri e ancor più ai nostri figli e nipoti.

Lascia un commento