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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Presso l’Università IULM di Milano è stato presentato Retail People Track

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

È il primo progetto di ricerca e di divulgazione promosso da Osservatorio di Retail Brand Communication dell’Università IULM, T-ool by Università di Parma, Largo Consumo e patrocinato da Confimprese, volto a indagare le best practice nella valorizzazione del personale di store, e lo studio dei migliori modelli di relazione tra sede e negozi delle imprese coinvolte in attività Retail: ovvero personale della gdo, personale del retail non food, personale della ristorazione commerciale, personale di agenzie di marketing operativo attivo negli store. La ricerca si è dunque sviluppata in due fasi ben distinte che hanno analizzato l’una la pressione lavorativa, i fattori di sollievo e i processi di store management con impatto diretto o indiretto sul personale di front line e in particolare store manager, capi reparto, addetti vendita e cassiere, l’altra i processi della catena del valore che intercorrono tra sede e Negozi e che hanno un impatto diretto e indiretto sulla governance delle reti e in particolare su direttore generale, commerciale e vendite, digital, HR. La prima parte della ricerca, ovvero Workforce Tracker, condotta nel 2024 dall’Osservatorio di Retail Brand Communication dell’Università IULM, sotto la guida del Prof. Francesco Massara si è avvalsa di un campione esteso di 3260 lavoratori del settore retail, rappresentativo delle diverse aree geografiche e settoriali in Italia, e in ambito alimentare, non alimentare e delle catene di somministrazione. La seconda parte di Workforce Tracker esamina il “Barometro della Forza Vendita”, un indicatore che valuta il benessere e lo stress dei lavoratori e misura la loro propensione all’engagement. La ricerca si spinge quindi ad analizzare i modelli organizzativi delle diverse funzioni con un occhio puntato ai processi verticali che impattano sulle relazioni tra sede e negozio. Tra i diversi processi quello con il più alto livello di interfunzionalità e di tensione organizzativa è lo “sviluppo e apertura di nuovi negozi”, mentre risulta una scarsa strutturazione dei modelli di incentivazione del personale nei negozi. Infine il focus cade sul tema della sperimentazione organizzativa. A ogni singola azienda è stato chiesto di censire possibili sperimentazioni di processo e in particolare quelle effettivamente testate. In sono state censite 14 aree di sperimentazione e circa la metà di queste pratiche è riconducibile alle funzioni HR. Tra le più gettonate le analisi di clima, l’istituzionalizzazione di momenti di morning briefing per condivisione informazioni con lo staff; la sperimentazione di modelli organizzativi ispirati alla mobilità verticale, dai negozi alla sede e viceversa, i progetti di employer branding per attrarre nuovi collaboratori in sede e/o in negozio, le sperimentazioni innovative nell’area dei tirocini per attrarre collaborazioni occasionali.

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