Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

Archive for 13 aprile 2024

Esposizione dal titolo “Storie dal Sud del Mondo”

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Trapani 3 Maggio – 31 Maggio Galleria d’arte 122 Ricami, in via Serisso 9, Trapani accoglierà l’illustratore e fumettista trapanese Cammamoro. L’inaugurazione ufficiale avrà luogo il 3 maggio alle ore 18:00 con un vernissage, durante il quale sarà presentata la sua ultima opera, la graphic novel “Il giorno perduto”, pubblicata dalla casa editrice Oblomov, in una conversazione con Marco Rizzo.Il punto di partenza dell’opera è il diario di Antonio Pigafetta, lo storiografo dell’impresa di Magellano, uno degli uomini che parteciparono alla prima circumnavigazione del globo, uno dei pochissimi superstiti di quel viaggio iniziato nel 1519 e finito tre anni dopo. Tra quelle pagine, racconta Cammamoro, manca un giorno, perché muovendosi verso est si guadagnano ore. La ricerca del tempo perduto, o rubato, chissà, conduce però altrove: nella psiche squassata degli uomini che dopo tanto navigare hanno perso ogni riferimento di umanità.Il 17 maggio, inoltre, alle ore 19:00, gli appassionati d’arte avranno l’opportunità di assistere ad un Live Painting esclusivo tenuto dallo stesso Cammamoro, accompagnato da un DJ set a cura di DJ Vince. L’artista darà vita alla sua arte in tempo reale.L’ingresso ad entrambi gli eventi è gratuito, offrendo a tutti la possibilità di conoscere l’universo creativo di Cammamoro e scoprire le sue narrazioni visive. Antonio Cammareri, in arte Cammamoro, è un illustratore e fumettista trapanese. Ha collaborato con Linus, Alterlinus, Domani, Corriere della Sera, La Revue dessinée e fa parte della scuderia di autori di Oblomov/La nave di Teseo. Il suo lavoro affonda le radici nell’immaginario mistico e tradizionale della sua terra natale con chiari riferimenti all’arte simbolica dei primi del ‘900. In ogni immagine è presente un senso di contemplazione della natura, sostenuto da un pensiero sensibile alle istanze ambientaliste. Primitivismo, misticismo, ambientalismo, studio del paesaggio e dell’uomo che lo abita. Un’estetica nata da queste colonne di pensiero, frutto di una sperimentazione continua tra tecniche tradizionali e digitali. L’iniziativa fa parte delle attività collaterali di Trapani Comix & Games, il Festival Mediterraneo della Pop Culture, che si svolgerà il prossimo 24, 25 e 26 maggio presso Villa Margherita di Trapani. La manifestazione attira appassionati di fumetti, anime, giochi da tavolo, videogiochi e cosplay da tutta Italia.

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Il grano duro in Sicilia

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Catania 3 maggio ore 10:00 convegno aperto al pubblico nella Sala Conferenze del Palazzo della Regione Sicilia, in via Beato Bernardo 5. Il convegno organizzato dalla Federazione nazionale delle rivendite agrarie Compag sul tema “I Il grano duro in Sicilia, tra storia, mercato e cambiamento climatico”. La partecipazione è gratuita, previa registrazione su https://www.eventbrite.it/e/il-grano-duro-in-sicilia-tickets-872456881017

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Ofi Invest AM: il 2024 sarà l’anno uno del rame

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Analisi a cura di Benjamin Louvet, Head of Commodities di Ofi Invest AM. Lo scorso anno è stato particolarmente difficile per il mercato dei metalli, in quanto un’economia in generale contrazione e l’adozione di una politica monetaria più aggressiva da parte delle maggiori banche centrali ha dirottato molti investimenti verso altre soluzioni; in primis le obbligazioni. Solamente due dei metalli a maggiore capitalizzazione sono riusciti a chiudere l’anno con una performance positiva: l’oro e il rame.Se il successo del primo si spiega con le dinamiche uniche che lo riguardano, come il suo ruolo di riserva di valore, quello del secondo si spiega grazie alla forte crescita che dal 2015 a oggi ha vissuto la produzione di energia da fonti rinnovabili, in cui il rame viene ampiamente utilizzato per la creazione e lo sviluppo dell’infrastruttura. In particolare, il 2023 è stato un anno chiave in quanto è stata la prima volta in cui gli investimenti hanno pareggiato l’aumento della domanda, che ha portato a una variazione al rialzo dell’85% di energia prodotta dal solare e del 60% di quella prodotta dall’eolico. Ma soprattutto, l’aumento appena citato, pari al 9% in Cina e al 4% in tutto il mondo nonostante le difficoltà economiche, segnala come la domanda di rame (e anche di altri metalli) sia diventata meno elastica rispetto al ciclo dei mercati, in quanto ora sono sostenuti da un trend secolare. È per questo motivo che noi di Ofi Invest AM abbiamo definito il 2023 come l’”anno zero” del rame.Alla luce di questi fattori, le nostre previsioni sono che questo percorso continui anche nel 2024, che, a questo punto, potremmo definire l’”anno uno” del rame, in quanto è proprio dai prossimi mesi che potremmo assistere a un vero e proprio rally del prezzo. La prima ragione a sostegno di questa conclusione è ovviamente il livello delle riserve di questo metallo che è tornato a essere molto basso, ma ce ne sono anche molte altre. Si consideri prima il lato dell’offerta. In molti pensavano che il rame avrebbe fatto registrare un deficit a partire dal 2025, ma numerosi fattori che hanno colpito la catena produttiva dovrebbero anticipare lo scenario. Ci si riferisce ovviamente a quanto si sta osservando in Cile, dove le tensioni geopolitiche hanno impedito che si raggiungesse l’output previsto, ma anche agli eventi di Panama, dove la Corte Suprema ha giudicato incostituzionale il contratto firmato da Cobre Panama e First Quantum Mineral, il che avrà un peso ingente per l’offerta. Per dare l’idea, l’attività mineraria in oggetto, la quale produce il 2% del rame nel mondo, è stata chiusa e non sarà riaperta almeno fino alle prossime elezioni, in programma per maggio. Infine, a un livello più generale, l’Agenzia Internazionale dell’Energia ha stimato che occorrerebbero 80 nuove miniere per soddisfare in toto la domanda legata alla transizione energetica; inoltre, considerando i tempi tecnici necessari affinché queste siano completamente operative (circa 17 anni), tutti gli investimenti dovrebbero essere messi sul tavolo entro la fine del 2025. La realtà è che, ad oggi, appena una dozzina di progetti sono effettivamente in fase di attuazione.Le carenze di materiale che derivano da questo scenario si stanno già manifestando, come si può osservare dalle tariffe applicate dalle raffinerie per il trattamento e la raffinazione del rame (note anche come TC/RC), crollate da 84 dollari a 9. Questa profonda contrazione è dovuta all’alto tasso di competitività esistente tra questi player di mercato, che li spinge ad abbassare i rincari per accaparrarsi i contratti e al fatto che la loro capacità è troppo alta a fronte dei bassi livelli disponibili del metallo rosso. Questo secondo fattore è andato progressivamente peggiorando, tanto che le raffinerie cinesi hanno iniziato a cercare di accordarsi per ridurre tutte insieme la loro attività al fine di preservare i loro margini di profitto. Tuttavia, ad oggi non ci sono stati progressi e l’appello rimane lettera morta.Si passi ora al lato della domanda e a come anche qui si possano osservare dei fattori che sosterranno un aumento del prezzo. Il primo riguarda la già citata transizione energetica e l’accelerazione dello sviluppo di nuove tecnologie a basse emissioni di CO2. In Cina, in particolare, si è osservato che tra gennaio e febbraio gli investimenti fatti hanno aumentato di 37 GW la produzione del solare, ben al di sopra delle aspettative annue, e, sebbene due soli mesi non ci permettano di parlare di un vero e proprio trend in corso, se il processo continuasse, potremmo assistere a una crescita della domanda di rame nel paese superiore alle attese, che oggi si attestano tra il 3,5% e l’8%.A sostegno della domanda vanno poi annoverati anche elementi che prima non erano considerati o che si legano alla nascita di nuovi bisogni. Un esempio su tutti è lo sviluppo della rete elettrica, con molti governi, soprattutto europei, che solo recentemente hanno capito che non svilupparla potrebbe vanificare tutti gli sforzi fatti per la transizione. Ciò andrà a sostenere gli investimenti nel mercato del rame, tanto che Pechino da sola ha stanziato 70 miliardi di dollari lo scorso anno e potrebbe arrivare a 500 miliardi nel 2030.Infine, è importante osservare che questo metallo riceverà una spinta anche da settori che non sono collegati all’ambito delle rinnovabili. Basta pensare a quanto il rame sia impiegato anche nello sviluppo dell’intelligenza artificiale, e nell’analisi dei dati. Nello specifico, si stima che per generare un GW in più a sostegno dello sviluppo dell’AI, saranno necessarie tra le 50mila e le 65mila tonnellate di metallo rosso. Supponiamo che gli Stati Uniti, dove si concentra circa la metà del mercato dell’AI, ne incrementeranno lo sviluppo per ulteriori 5 GW ogni anno. Solo questo comporterebbe un incremento della domanda di 500mila tonnellate in tutto il mondo, pari a un aumento del 2%; il tutto in un mercato già molto rigido. Su questo ultimo punto, IFP Énergies Nouvelles ha diffuso dei dati secondo cui, nel 2050, il consumo di rame arriverà quasi ad eguagliare l’offerta massima disponibile sul nostro pianeta (si stima che consumeremo il 90% circa delle risorse ad oggi conosciute). Questo è sufficiente è convincerci che il 2024 sarà il punto di partenza di una rapida ascesa della domanda di rame, che potrebbe portare il prezzo a toccare la soglia dei 30mila dollari a tonnellata nell’arco di due anni (+30%), in notevole rialzo rispetto anche alle nostre previsioni di soli pochi mesi fa.

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PIMCO: Indice dei prezzi al consumo negli Stati Uniti di marzo

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

A cura di Tiffany Wilding, economista di PIMCO. Quello che è successo? Gli Stati Uniti hanno riferito che l’indice dei prezzi al consumo (CPI) statunitense è aumentato dello 0,36% a marzo, leggermente più caldo del previsto. Alcuni dettagli, tuttavia, sembravano più solidi di quanto implicasse il numero del titolo. Sotto la superficie, i prezzi delle auto usate sono scesi più del previsto, ma i servizi primari hanno subito un’accelerazione, spinti da un aumento dell’inflazione delle assicurazioni auto. Ciò è stato sufficiente a spingere la variazione annualizzata degli ultimi 3 mesi a oltre l’8%, un livello ben al di sopra dell’obiettivo del 2% della Federal Reserve.Cosa significa? In termini di prospettive a breve termine, sospettiamo che l’inflazione del settore assicurativo auto si modererà leggermente il prossimo mese, ma nel complesso le misure sull’inflazione super core (servizi ex-rifugio) probabilmente rimarranno ferme, in assenza di un ulteriore allentamento nei mercati del lavoro. Facendo un passo indietro, il problema per la Fed è che la deflazione dei beni primari ha toccato il fondo, mentre l’inflazione dei servizi si sta dimostrando vischiosa. Di conseguenza, abbiamo rivisto al rialzo le nostre previsioni e ora prevediamo che il tasso anno su anno dell’IPC core alla fine del 2024 sarà al 3,5%, o leggermente superiore, rispetto alla nostra precedente aspettativa di un intervallo del 3-3,5%. Cosa c’è dopo? Questo rapporto, in aggiunta a quello sull’occupazione pubblicato la scorsa settimana, complica la tempistica dei tagli dei tassi da parte della Fed. Con questi ultimi dati, vi è una forte motivazione per posticipare la tempistica del primo taglio oltre la metà dell’anno e rafforza ulteriormente la nostra prospettiva ciclica che richiedeva alla banca centrale statunitense di allentare la politica monetaria a un ritmo più graduale rispetto alle sue controparti in economie di mercato sviluppate.

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Usa: l’inflazione accelera al +3,5% in marzo

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

A cura di Jack Amy, Portfolio Analyst di Moneyfarm. L’inflazione complessiva negli Stati Uniti è passata dal +3,2% su base annua di febbraio al +3,5% di marzo, trainata dall’accelerazione dei prezzi di gas e servizi abitativi, mentre l’inflazione core, che esclude dal paniere i prezzi delle componenti più volatili come generi alimentari ed energia, ha messo a segno un aumento del +3,8% su base annua. Entrambe le letture sono risultate superiori rispetto alle attese degli analisti e delineano un quadro piuttosto hawkish, che mette in dubbio l’ipotesi di un taglio dei tassi da parte della Fed già in giugno.

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Inflazione Usa: sorprese al rialzo e dubbi sulla disinflazione

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

A cura di Martina Daga, Macro Economist, AcomeA SGR. Anche il dato sull’inflazione di marzo negli Stati Uniti stupisce il consenso del mercato al rialzo e mette in discussione il processo di disinflazione, qualunque aggregato del paniere si guardi. Infatti, tra le componenti più volatili del paniere dei beni al consumo, la componente energetica negli ultimi mesi ha riaccelerato. Tra le componenti meno volatili, i prezzi al consumo dei servizi continuano a rimanere abbastanza forti, in particolare a marzo quelli relativi ai servizi di trasporto e ai servizi medici.Il dato di inflazione di marzo era atteso con particolare attenzione dal mercato, la Fed rimane infatti strettamente dipendente dai dati nel guidare le proprie scelte di politica monetaria e già i dati di inflazione di gennaio e febbraio avevano stupito il consenso al rialzo. Finora la Fed non si è mostrata preoccupata dell’accelerazione della crescita dei prezzi al consumo di inizio anno, sostenendo piuttosto che un paio di dati non cambiano il quadro generale. Tuttavia, il fatto che anche a marzo, e per tre mesi consecutivi, i prezzi al consumo si mostrino più forti delle attese, può legittimamente mettere in dubbio il fatto che il processo di disinflazione che abbiamo visto in tutta la seconda metà dello scorso anno sia entrato in una fase di stallo. La domanda rimane dunque quanto tempo durerà questa fase di stallo e se questa situazione permetterà ugualmente alla Fed di tagliare i tassi di riferimento di 75bp entro fine anno, come mostrato dalle proiezioni della Fed stessa di marzo.Guardando alle componenti dell’inflazione, oltre alla componente energetica, che rimane tra le più volatili, e che in un contesto di tagli all’offerta e tensioni geopolitiche potrebbe fare fatica a scendere, la componente che rimane più persistente è quella relativa ai servizi, particolarmente correlata ai salari. Per ora ci sono stati solo miti segnali di un ribilanciamento tra domanda e offerta di lavoro, ma ancora non accompagnati da un rallentamento della crescita dei salari. Certo, se il recente rafforzamento dei dati di produttività dovesse continuare, questo potrebbe giustificare la crescita salariale senza renderla inflazionistica. Inoltre, la Fed si trova in questo momento non solo di fronte a uno stallo del processo di disinflazione, ma anche di fronte a una crescita economica che rimane molto resiliente e un mercato del lavoro forte che, come dimostrato anche dal report pubblicato la scorsa settimana dal Bureau of Labor Statistics, anche a marzo ha creato più di 300mila nuovi posti di lavoro, e con un tasso di disoccupazione sceso a 3.8%. A questo quadro si aggiunge l’incertezza relativa all’esito delle imminenti elezioni politiche e le prospettive di un aumento della spesa fiscale che andrà a pesare ulteriormente sul deficit degli Stati Uniti.

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Istat: produzione febbraio +0,1% su mese

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Secondo i dati resi noti oggi dall’Istat, la produzione industriale di febbraio sale dello 0,1% sul mese precedente e scende del 3,1% su base annua. “Dati pessimi! Dopo l’anno nero 2023 e il crollo di gennaio, -1,4% in un solo mese, a febbraio ci si attendeva perlomeno un rimbalzo significativo. Invece si sale di un misero 0,1%, mentre su base annua prosegue indisturbata la caduta, che, come rileva l’Istat, dura da 13 mesi, ma che non riguarda solo la produzione complessiva. Anche i beni di consumo, totali, durevoli e non durevoli, precipitano da febbraio 2023. Per i beni intermedi la flessione si registra ininterrottamente addirittura dal giugno del 2022. Insomma, dati allarmanti e preoccupanti” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori. “E’ evidente che se i consumi non tirano, le vendite latitano e di conseguenza la produzione industriale resta ferma. urge ridare capacità di acquisto alle famiglie meno abbienti” conclude Dona.

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Bilancio, Ferrara (M5S): “Assessora Scozzese certifica ottimo lavoro Amministrazione Raggi”

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

“Le parole dell’assessora Scozzese durante l’audizione in Commissione Bilancio certificano, dati alla mano, l’ottimo lavoro con cui la precedente Amministrazione M5S ha reso Roma Capitale un ente sempre più efficiente e finanziariamente sano. Del resto i numeri non mentono: negli ultimi anni della gestione Raggi la capacità di riscossione del Campidoglio è aumentata considerevolmente, confermando quanto di buono fatto durante la passata consiliatura. Se oggi Roma Capitale può vantare una macchina amministrativa più efficiente e funzionale rispetto al passato è, in gran parte, merito nostro. E, a tal proposito, ringraziamo l’assessora Scozzese per averlo pubblicamente riconosciuto”.Lo dichiara, in una nota, il Rappresentante al Consiglio Nazionale M5S per la Circoscrizione Centro Italia e Vice Presidente dell’Assemblea Capitolina Paolo Ferrara.

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Confassociazioni e Istituto Nazionale Tributaristi: due grandi realtà pronte a innovare l’Italia

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Il Vice presidente del branch Banca e Finanza, con delega alla comunicazione, di Confassociazioni, Agrippino Castania, ha la netta convinzione che l’Istituto Nazionale Tributaristi e Confassociazioni porteranno innovazione digitale intelligente nel nostro Paese. “Seguo da diverso tempo – afferma Agrippino Castania – i lavori di Confassociazioni e INT in ambito digitale e devo dire che le nostre proposte hanno le carte in regola per portare l’Italia nel futuro della digitalizzazione intelligente. Tanti sono quei campi come quello bancario e tributario, ad esempio, che necessitano di un processo di digitalizzazione graduale e ben ponderato. In questi anni il presidente nazionale di Confassociazioni, Angelo Deiana, ed il presidente dell’INT Riccardo Alemanno (nonché anche Vice presidente vicario della stessa Confassociazioni) lavorano con estrema cooperazione affinché il tutto si concretizzi. Le due organizzazioni sono sulla giusta strada ed insieme faremo delle cose importanti a riguardo, camminando uniti in modo coeso”. Infine il Vice presidente del branch Banca e Finanza, con delega alla comunicazione, di Confassociazioni, ricorda che il futuro di un Paese si basa su innovazione e sviluppo dei tanti settori.

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In visita all’Istituto di istruzione superiore Camillo Olivetti di Ivrea

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Sul colle Bellavista di Ivrea, immerso in un parco boscoso e con vista sulla pianura, sorgeva negli anni Sessanta un Istituto industriale voluto da Adriano Olivetti e intitolato al padre per formare i tecnici meccanici ed elettrotecnici da inserire in azienda. Un insieme di edifici di impronta razionalista, e poco distante una piscina, l’Europa. Oggi quei fabbricati, di proprietà della Città metropolitana di Torino ospitano l’Istituto di istruzione superiore Camillo Olivetti, con cinque differenti indirizzi su 66 classi frequentate da circa 1250 allievi.Si tratta di un insieme articolato di palazzine dove trovano spazio, oltre alle aule, due ampie palestre -la più spaziosa occupa il posto dove era situata la piscina – e i laboratori. Grazie ai fondi del Pnrr oggi sono in corso due grandi linee di intervento: la prima, di messa in sicurezza e adeguamento degli edifici scolastici, interviene sulle coperture, sui serramenti e sul rifacimento e la redistribuzione dei servizi igienici, è concentrata sull’edificio che comprende le Maniche dette A e B.Per dare un po’ di numeri: nella Manica A sono circa 1200 i mq di copertura in lamiera grecata oggetto di ripassamento; 160 i mq di servizi igienici rifatti (collocati al piano seminterrato e al piano terra dove i lavori sono ancora in corso, mentre al piano primo sono già stati conclusi); circa 60 mq è la superficie complessiva delle 3 porte-finestre di accesso all’istituto che verranno sostituite; nella Manica B sono 100 i mq di serramenti nell’area degli uffici e dell’auditorium da sostituire e 70 i mq di servizi igienici maschili, femminile, HC e professori che sono stati rifatti nelle Officine nel 2023. L’investimento è di 1 milione di euro. La seconda linea di intervento finanziata con il Pnrr riguarda invece l’adeguamento del sistema antincendio e prevede un investimento di 100mila euro. Per restare agli anni più recenti, a cavallo del periodo della pandemia di Covid, sono stati effettuati numerosi interventi di manutenzione straordinaria per dotare l’Istituto di un numero maggiore di aule e garantire il necessario distanziamento: in questo caso sono stati ristrutturati degli spazi nella manica C, detta ex Politecnico per averne ospitato corsi di studio, e che nel periodo “olivettiano” era la parte riservata a Convitto. Insieme alle 8 aule e relativi servizi igienici al primo e al secondo piano, è stato messo in sicurezza il rivestimento della facciata e la copertura. Inoltre, dove un tempo c’erano le cucine è stata creata una grande aula studio.

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Istruzione. Dsga, Anief: “invitiamo il ministero a discutere insieme di semplificazione amministrativa e Pnrr”

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

“Ancora una volta il ministero non riconosce in toto l’indispensabile e insostituibile lavoro profuso dai Direttori SGA e dalle segreterie”: così il responsabile del dipartimento Condir Anief Alberico Sorrentino in risposta alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara nel corso della convention Anp svoltasi lo scorso fine settimana. “Ricordiamo – ha continuato Sorrentino – che la pressione burocratica cui le scuole sono sempre più sottoposte ricade anche e soprattutto sui Direttori SGA, in quanto unica figura a disporre di una preparazione altamente specialistica che, di fatti non di rado, si sostituisce al Dirigente scolastico, facendosi carico di numerosi adempimenti e permettendo così alle scuole di funzionare nel migliore dei modi”. Una realtà evidenziata in una recentissima sentenza della Corte dei Conti dell’Umbria, di cui si è discusso in un seminario di formazione organizzato da Anief a Napoli che ha visto la partecipazione di oltre 200 tra DSGA e DS. Senza entrare nel merito nella sentenza n.14/2024 si legge che “il DSGA non è un mero esecutore delle direttive del dirigente ma responsabile in via esclusiva del regolare funzionamento dell’istituzione scolastica”. Che ha visto la DSGA subire una condanna di oltre 58 mila euro. Una responsabilità che, però, non è adeguatamente riconosciuta anche sul piano economico. Per queste ragioni Sorrentino ha altresì ricordato al Ministro, che ha affermato di avere valorizzato anche economicamente i Dirigenti scolastici facendo confluire nel FUN 17 milioni e mezzo, che la legge di bilancio 2022 al comma 558 prevede che i risparmi conseguiti a seguito dei dimensionamenti scolastici siano utilizzati pure per rimpinguare il Fondo Integrativo di Istituto, “anche con riferimento alle indennità destinate ai Direttori dei servizi generali e amministrativi”. Infatti, nonostante l’aumento della parte fissa (di 65 euro lordi) il DSGA ad oggi è il Funzionario EQ meno pagato di tutto il comparto pubblico. È necessario procedere con urgenza alla convocazione del tavolo per dare attuazione al CCNL firmato il 18 gennaio 2024 e discutere dell’aumento della indennità di direzione variabile ferma da 20 anni. Allo stesso tempo bisogna accelerare sull’attivazione delle posizioni economiche per riconoscere il prezioso lavoro di tutto il personale ATA che in maniera silenziosa consente alle scuole di garantire il servizio pubblico. “Invitiamo il ministero in ultimo – ha concluso Sorrentino – a discutere insieme di semplificazione amministrativa, PNRR, che sta determinando un carico di lavoro ormai insostenibile per le scuole, e delle numerose problematiche che stanno emergendo in tema di digitalizzazione dell’attività negoziale”. Con l’approssimarsi del 15 aprile Anief continua a chiedere con fermezza la proroga dell’organico PNRR indispensabile per tenere aperte le scuole.

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La vera storia di Fabrizio Locatelli

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Con la partecipazione dell’Avvocato Cristina Morrone. Una nuova serie podcast prodotta da Podcastory, disponibile da aprile sulle principali piattaforme di ascolto e sull’app Podcastory. Il rumore di un chiavistello dietro di voi, i passi che risuonano sordi nei corridoi, la luce, l’aria… Tutto si allontana ad ogni passo. La storia di Fabrizio Locatelli, raccontata nel podcast Allo stomaco, inizia così e non si discosta molto da quella di centinaia di altri detenuti. Allo Stomaco, però, è una storia complicata che parla di giustizia, ma anche di sopravvivenza nel cuore del sistema carcerario. Una storia che ha inizio in una cella di tre metri per due nella sezione di Alta Sicurezza nel carcere di Pavia a Torre del Gallo: Fabrizio Locatelli, nel tentativo di salvare un compagno di carcere che tenta il suicidio, si trova a rischio di essere accusato e di essere inghiottito dalle macchinazioni di un sistema che sembra aver deciso il suo destino ancor prima che gli sia data l’opportunità di difendersi. Allo Stomaco è molto più di un semplice podcast: è un viaggio emozionale attraverso i meandri dell’animo umano, un’esplorazione delle conseguenze del crimine e della punizione, e un’esaltazione della resilienza e della determinazione di coloro che si trovano al margine della società. Con una narrazione avvincente e uno sguardo senza filtri sulla realtà della vita dietro le sbarre, Allo Stomaco ci invita a riflettere e a metterci nei panni di chi combatte ogni giorno per la propria sopravvivenza, sia fisica che mentale.

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Cabina di regia per l’emergenza idrica istituita in Sicilia

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Il deputato regionale On. Giuseppe Bica ha accolto con favore l’istituzione della cabina di regia per l’emergenza idrica in Sicilia, considerandola un passo importante nella gestione della crisi attuale.”In un momento critico come questo, è fondamentale coordinare gli sforzi tra il governo regionale e nazionale per garantire risultati tangibili nel breve termine. La collaborazione tra esperti del settore idrico, della protezione civile e accademici è essenziale per identificare e implementare soluzioni rapide” – ha dichiarato.Il deputato Bica si sta impegnando nel monitorare la situazione in provincia di Trapani lavorando in sinergia con le autorità competenti per affrontare l’emergenza idrica in Sicilia ed ha proposto la riattivazione di vari pozzi, considerandola una misura immediata per affrontare l’emergenza.

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Risorse idriche in Italia

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Tra un Nord Italia dai corpi idrici al colmo ed un Meridione in sofferenza idrica già dall’inverno. “E’ questa fotografia idrica dell’Italia a confermare la necessità di dotare il territorio di infrastrutture capaci di calmierare l’imprevedibilità di eventi meteo, che quest’anno stanno premiando il Nord altresì colpito da siccità nello scorso biennio. La grande quantità di risorsa idrica, che stiamo rilasciando in mare per mancanza di bacini, è l’immagine di un Paese incapace di programmare il proprio futuro” afferma Francesco Vincenzi, Presidente dell’Associazione Nazionale dei Consorzi per la Gestione e la Tutela del Territorio e delle Acque Irrigue (ANBI). E’ l’Abruzzo la regione, che appare in maggiore sofferenza idrica: situazione critica soprattutto sulle colline teramane (a Cellino Attanasio il deficit pluviometrico da Ottobre ad oggi è di oltre 100 millimetri) ed anche se nel mese di marzo si è registrato sulla regione un surplus di pioggia pari a circa il 16%, le temperature eccezionalmente alte (circa 3 gradi superiori alla media) hanno aggravato il bilancio idroclimatico soprattutto nella provincia de L’Aquila e nei territori settentrionali della provincia di Teramo (fonte: Regione Abruzzo).Avvisaglie di potenziali difficoltà idriche si riscontrano anche sulle aree adriatiche, che non hanno finora beneficiato di piogge abbondanti: si va dalle zone di pianura romagnole sotto il fiume Reno (da inizio d’anno sono caduti solamente 163 millimetri d’acqua, vale a dire circa la metà di quanto registrato sulle pianure piacentine e parmensi) fino al Sud delle Marche, dove molti comuni nelle province di Fermo ed Ascoli guardano con preoccupazione i prossimi mesi a causa delle precipitazioni scarse e delle sorgenti ancora compromesse dal sisma del 2016 (!!) In questa regione, le portate dei corsi d’acqua sono in calo e registrano livelli più bassi rispetto agli anni scorsi (male soprattutto Esino, Sentino e Tronto), mentre restano cospicue le riserve idriche negli invasi.In Umbria, il mese di marzo, con una cumulata di pioggia media, superiore ai 110 millimetri, è stato il più piovoso del recente quinquennio; ciò nonostante, i fiumi registrano portate in calo (unica eccezione, il Chiascio) ed il livello del lago Trasimeno non raggiunge il livello minimo vitale (-cm. 120), rimanendo ancora 81 centimetri sotto la media. L’invaso di Maroggia cresce di 470.000 metri cubi d’acqua.Anche il Lazio registra una significativa riduzione nei flussi dei fiumi, dove spicca la performance negativa del Tevere, che in 6 giorni perde il 28% della portata e si attesta attorno al 42% della media del periodo; calano anche Aniene, Velino e Fiora. Tra i laghi, stabile è il livello del Sabatino, mentre quello di Nemi cresce di 3 centimetri, ma resta 26 centimetri più basso dell’anno scorso e l’acqua nel bacino di Albano si alza di solo 1 centimetro in due settimane.A Sud c’è stato un incremento nei volumi idrici invasati dalle dighe di Puglia (+1,68 milioni di metri cubi), raggiungendo il 58% della capacità, ma registrando un deficit di 98 milioni di metri cubi rispetto all’anno scorso.

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Sofferenza idrica in Sicilia

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Nel Marzo 2024, il più caldo di sempre a livello globale (fonte: Copernicus), è l’Italia centrale a registrare le maggiori anomalie termiche lungo lo Stivale: +1,52° sulla media 1991-2020 (al secondo posto tra i più caldi dal 1800), mentre al Nord lo scarto positivo è stato di 1,39° ed al Sud di 1,44°. Analizzando invece l’intera Penisola (fonte: ISAC-CNR), la media delle temperature nel recente periodo Dicembre-Marzo è stata record storico (+2,20° al Nord, +2,07 al Centro, +1,87° al Sud). Sempre più grave è l’emergenza idrica in Sicilia dove, oltre allo stato d’emergenza già dichiarato dalla Regione ed al razionamento dell’acqua per centinaia di migliaia di abitanti, l’imminente inizio della stagione turistica acuirà la grave situazione, comportando la pressochè scontata penalizzazione delle necessità irrigue delle campagne sottoposte già ora ad uno straordinario stress termico.“E’ doloroso assistere al destino segnato per l’Isola, dove paradossalmente la ricchezza turistica si riverbererà negativamente su un’eccellente economia agricola, già assetata. Ancora una volta si rincorrono eventi prevedibili in un territorio, dove il primo obbiettivo dovrebbe essere l’efficientamento dell’esistente. Dopo decenni di commissariamenti, il ritorno all’autogoverno dei Consorzi di bonifica in un chiaro quadro di compatibilità economiche deve essere la chiave di volta per la progressiva soluzione dei problemi, valorizzando le professionalità esistenti” commenta Massimo Gargano, Direttore Generale di ANBI.

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Patto europeo sui migranti richiedenti asilo e rifugiati: il fallimento della solidarietà europea

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Bruxelles. Il Patto europeo sui migranti richiedenti asilo e rifugiati, approvato oggi al Parlamento europeo a Bruxelles, avrebbe dovuto modificare le regole di Dublino, favorire la protezione internazionale in Europa di persone in fuga da disastri ambientali, guerre, vittime di tratta e di sfruttamento, persone schiacciate dalla miseria, con un impegno solidale di tutti i Paesi membri dell’Unione europea nell’accoglienza, il ritorno alla protezione temporanea come si era visto con gli 8 milioni di migranti in fuga dall’Ucraina, un monitoraggio condiviso tra società civili e Istituzioni del mar Mediterraneo per salvare vite nel Mediterraneo. Invece l’Europa – mentre continuano le tragedie nel Mediterraneo – a maggioranza di voti si chiude in se stessa, trascura i drammi dei migranti in fuga, sostituisce la vera accoglienza con un pagamento in denaro. E pretende ancora di più dai Paesi di frontiera, come l’Italia: controlli più veloci, ritorni nel primo Paese di sbarco di chi si muove in Europa senza un titolo di protezione internazionale, rimpatri facilitati in Paesi terzi non sicuri, chiudendo gli occhi su esternalizzazioni dei migranti. Indebolendo, non da ultimo, la tutela delle famiglie e dei minori. Il Patto europeo sui migranti richiedenti asilo e rifugiati segna così una deriva nella politica europea dell’asilo e il fallimento della solidarietà europea, che sembra infrangersi come le onde contro i barconi della speranza. Confidiamo che l’art. 10 della nostra Costituzione rimanga come presidio sicuro per tutelare i richiedenti asilo. Le prossime elezioni europee saranno un banco di prova importante per rigenerare l’Europa a partire dalle sue radici solidali e non piegarla a nazionalismi e populismi che rischiano di dimenticare la nostra comune storia europea.

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PD – Picierno, vicepresidente Parlamento Europeo, a 24 Mattino su Radio 24: Le liste per le Europee non si fanno in TV

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

“Sto in maniera molto composta sottolineando che il PD ha bisogno di un metodo nella definizione delle candidature nel dibattito interno. Noi siamo democratici di nome e di fatto e quindi le decisioni le vogliamo prendere negli organismi in cui si devono prendere cioè nella direzione nazionale. Da sempre le direzioni regionali e nazionali propongono ed approvano le liste, è un po’ singolare che si debba discutere delle liste in televisione.” Lo ha detto Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Partito Democratico, a 24 Mattino su Radio 24. In merito alla sua ricandidatura ha poi aggiunto a Radio 24: “non bisogna chiederlo a me ma al partito, comunque è prassi che gli uscenti che non abbiano raggiunto il limite delle tre legislature siano ricandidati quindi credo di sì”. Campo largo – Picierno, vicepresidente Parlamento Europeo, a 24 Mattino su Radio 24: Conte spregiudicato, servono regole nel rapporto con i 5 Stelle “Io penso che l’ultima uscita di Conte, ma gli capita spesso di dire cose che io non condivido, su Bari è stata davvero clamorosa perché si è utilizzato la cosiddetta questione morale per far saltare il banco, per portare via il pallone, quando le primarie di Bari potevano essere un’occasione di popolo con al centro la questione della legalità, della lotta alle infiltrazioni, delle lotte trasformismi. Come al solito Conte è stato spregiudicato. Ecco, io credo che così non si possa fare, non si possa ragionare e questo chiama in causa l’idea anche dei rapporti del PD con il Movimento 5 Stelle. Io continuo a pensare che certamente questa alleanza è importante però ha bisogno di regole e di un metodo che fino adesso non c’è”. Lo ha detto Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Partito Democratico, a 24 Mattino su Radio 24. Campo largo – Picierno, vicepresidente Parlamento Europeo, a 24 Mattino su Radio 24: inaccettabile per il Pd subire l’iniziativa di Conte “Non so se si può chiamare subalternità, ma certamente abbiamo avuto spesso l’impressione, ed io ho spesso l’impressione, penso alla vicenda Basilicata, che spesso subiamo in qualche modo l’iniziativa politica di Conte e questa roba non va bene. È inaccettabile, va ricondotta in un sistema di metodi e regole che siano appunto condivisi”. Così Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Partito Democratico, a 24 Mattino su Radio 24. Campo largo – Picierno, vicepresidente Parlamento Europeo, a 24 Mattino su Radio 24: Non prendiamo lezioni di moralità da Conte “Conte ha come metodo e prassi l’idea che sia lui a stabilire le regole, e in mancanza di cose a lui gradite che siano candidati o situazioni, porta via il pallone e questa non è più accettabile. Siamo un partito con la schiena dritta, fatta di donne e uomini per bene, perché è insopportabile quello che ha detto Conte l’altro giorno, un consiglio non richiesto a Elly Schlein che io voglio rispedire al mittente, è inaccettabile. Conte si occupi delle persone del suo partito se ne è capace, recuperi un po’ di serietà, e si occupi su come intende portare avanti questa alleanza. Il Pd è fatto da persone con la schiena dritta che non accettano lezioni di moralità da Conte. Io reagisco ad un’offesa che è stata fatta alla mia comunità politica, Conte ha identificato il Pd come un corpaccione che starebbe cambiando la segretaria. Io difendo la comunità nella quale sono cresciuta, in cui io mi sono formata, che è fatta da persone, da uomini e donne per bene, e io questa mia comunità la difendo con molto orgoglio e con molte decisione. Questa è la premessa di qualsiasi tipo di ragionamento e di qualsiasi tipo di accordo, poi possiamo ragionare di contenuti, di alleanze, di che cosa vogliamo fare insieme, perché le alleanze si fanno su questo. Il governo del paese non è un fine, è un mezzo, questo mi pare sia il punto, ma non è che Conte continui a offendere e a sminuire la comunità bella, forte dei democratici in Italia e si porga sempre l’altra guancia. Io non sono abituata a porgere l’altra guancia”. Lo afferma Pina Picierno, vicepresidente del Parlamento Europeo ed esponente del Partito Democratico, a 24 Mattino su Radio 24.

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Nuovo Patto su migrazione e asilo: via libera del Parlamento europeo

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Bruxelles. Dopo l’accordo politico con i governi UE di dicembre, il Parlamento europeo ha approvato mercoledì dieci testi legislativi che riformano la politica europea sulla migrazione e l’asilo. Per aiutare i Paesi UE più esposti alle pressioni migratorie, gli altri Stati membri dovranno contribuire e accogliendo una parte dei richiedenti asilo o dei beneficiari di protezione internazionale nel loro territorio, stanziare contributi finanziari o fornire un sostegno tecnico-operativo. Saranno inoltre aggiornati i criteri che attribuiscono a uno Stato la responsabilità di esaminare le domande di protezione internazionale (le cosiddette “norme di Dublino”). Il regolamento sulle situazioni di crisi e di forza maggiore istituisce un meccanismo di risposta agli aumenti improvvisi degli arrivi, garantendo solidarietà e sostegno agli Stati membri che devono far fronte a un afflusso eccezionale di cittadini di paesi terzi. Le nuove norme affronteranno anche il tema della strumentalizzazione dei migranti, ossia il loro uso da parte di paesi terzi o attori non statali ostili con l’obiettivo di destabilizzare l’UE. Le persone che non soddisfano i requisiti per entrare nell’UE saranno soggette a un accertamento preliminare della durata massima di sette giorni e comprensivo di identificazione, raccolta di dati biometrici e controlli sanitari e di sicurezza. Gli Stati membri dovranno istituire meccanismi di controllo indipendenti per garantire il rispetto dei diritti fondamentali. In tutta l’UE sarà introdotta una nuova procedura per il riconoscimento e la revoca della protezione internazionale. Con le nuove regole, il trattamento delle domande di asilo alle frontiere dovrà diventare più rapido, con scadenze più brevi per le domande infondate o inammissibili. La legge, presentata dalla relatrice Fabienne KELLER (FR, Renew), è stata approvata con 301 voti favorevoli, 269 contrari e 51 astensioni. La nuova procedura per il rimpatrio alle frontiere è stata approvata con 329 voti favorevoli, 253 contrari e 40 astensioni. Per saperne di più sul regolamento sulla procedura di asilo, cliccare qui. I dati delle persone che entrano irregolarmente nell’UE, comprese le impronte digitali e le immagini del volto di chiunque abbia più di sei anni, saranno memorizzati nella banca dati Eurodac aggiornata.

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Alimenti per la colazione: migliorare l’informazione dei consumatori

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Bruxelles. La revisione delle “direttive per la colazione” mira ad aiutare i consumatori a prendere decisioni informate e più sane su prodotti come miele, succhi di frutta, marmellate e confetture. Mercoledì il Parlamento ha approvato in via definitiva l’accordo politico provvisorio con il Consiglio sulle norme aggiornate in materia di composizione, denominazione, etichettatura e presentazione di alcuni prodotti alimentari “per la prima colazione”, le cosiddette direttive “colazione”, con 603 voti favorevoli, 9 contrari e 10 astensioni. In particolare, le nuove norme contrasteranno le importazioni di miele adulterato da paesi terzi attraverso l’etichettatura obbligatoria e chiaramente visibile del paese di origine e avvieranno un processo per creare un sistema di tracciabilità del miele. Vi sarà inoltre un’etichettatura più chiara sul tenore di zucchero nei succhi di frutta e sul tenore minimo di frutta nelle confetture e nelle marmellate.

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Obiettivi più rigorosi in materia di emissioni di CO2 per autocarri e autobus

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

Bruxelles. Il regolamento relativo alle emissioni di nuovi camion, autobus e rimorchi è stato approvato dai deputati con 341 voti favorevoli, 268 contrari e 14 astensioni. Le emissioni di CO2 degli autocarri di grandi dimensioni (compresi i veicoli professionali, come i camion dei rifiuti, i puntatori o i miscelatori per calcestruzzo) e gli autobus dovranno essere ridotte del 45% per il periodo 2030-2034, del 65% per il 2035-2039 e del 90% a partire dal 2040. Entro il 2030, i nuovi autobus urbani dovranno ridurre le loro emissioni del 90% e diventare veicoli a emissioni zero entro il 2035. Gli obiettivi di riduzione delle emissioni sono fissati anche per i rimorchi (7,5%) e i semirimorchi (10%), a partire dal 2030. La legge impone alla Commissione di effettuare un riesame dettagliato dell’efficacia e dell’impatto delle nuove norme entro il 2027. Tale riesame dovrà valutare, tra l’altro, se applicare le norme ai piccoli camion, la possibilità di introdurre una nuova metodologia per la registrazione dei veicoli pesanti alimentati esclusivamente a combustibili CO2 neutri e l’impatto che un fattore di correzione del carbonio potrebbe avere nella transizione verso veicoli pesanti a emissioni zero.

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