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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 163

Indagine Altroconsumo sulle elezioni europee

Posted by fidest press agency su sabato, 25 Maggio 2024

Disinformazione e difficoltà economiche, inflazione in primis, pesano sul giudizio dei cittadini: il 47% valuta negativamente l’impatto delle politiche europee mentre il 32% esprime un giudizio positivo. Il 39% ritiene che il livello di protezione fornito dalla UE ai consumatori sia ancora basso. Nonostante questo, il 52% ritiene che ci dovrebbe essere “più Europa” e il 45% che l’Unione europea sia un attore economico e politico forte a livello internazionale. Salute, alimentazione, rispetto dei diritti dei consumatori, contrasto alle truffe finanziarie, intelligenza artificiale e sostenibilità: queste le priorità espresse per la prossima legislatura. In questa fase delicatissima per la vita dell’Unione, che si appresta a rinnovare il Parlamento e la Commissione, il primo dato che emerge è la scarsa conoscenza delle istituzioni europee e del loro funzionamento tra gli italiani: solo 1 su 4 tra gli intervistati è ben informato, una percentuale che scende ancora di più fra i giovani sotto i 35 anni. Su queste basi, gran parte degli italiani esprime un giudizio non positivo riguardo l’attività dell’Unione europea, l’impatto delle sue politiche sulla propria vita quotidiana, e ritiene scarsamente tutelati i propri diritti, confondendo spesso il ruolo europeo con quello nazionale. Una visione, tuttavia, che cambia quando si parla di iniziative specifiche prese dall’Unione negli ultimi cinque anni su temi di interesse per i consumatori. D’altra parte, solo un italiano su quattro (26%) ritiene che i media diano informazioni sufficienti riguardo la UE. Alla domanda su quale impatto hanno le politiche dell’Unione europea sulla vita quotidiana dei cittadini, il 47% dei rispondenti ritiene che abbiano un impatto negativo, contro un 32% che ritiene invece l’impatto positivo, mentre il 14% pensa che siano ininfluenti. Un dato di pessimismo ben più marcato di quello registrato nell’insieme dei paesi Euroconsumers (Italia, Belgio, Portogallo e Spagna), che vede il 43% degli intervistati dare un giudizio positivo, il 34% negativo e il 14% neutro (nessun impatto) e decisamente agli antipodi rispetto ai cugini del Portogallo, dove il 65% considera positivamente l’impatto della UE.

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