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Fatturato globale delle case d’asta in calo

Posted by fidest press agency su domenica, 14 aprile 2024

Il calo del fatturato complessivo di Christie’s, Sotheby’s e Phillips è stato determinato prevalentemente dalla brusca riduzione nel segmento pittura (-26,8%), mentre il diffuso interesse per il comparto dei Passion Assets ha contribuito a mitigare la decrescita del fatturato totale sull’anno precedente (-5,4% sul 2022). Non vanno dimenticati alcuni elementi non ricorrenti che avevano favorito la performance eccezionale del 2022, tra cui, su tutti, con riferimento prevalentemente alla pittura, i risultati delle diverse single owner collection vendute nell’anno. Il dato, se escludiamo le vendite delle collezioni private realizzate nel 2022 e 2023, mostrerebbe un andamento praticamente lineare, con una diminuzione del fatturato su base annua limitata al 3%. Christie’s ha registrato un +35% di nuovi clienti, di cui oltre un terzo è costituito da Millennials. Anche Sotheby’s e Phillips dichiarano che del 40% di nuovi offerenti un terzo è costituito dalla generazione dei Millennial. Le opere più richieste: tengono i grandi nomi, cresce l’interesse per le donne e gli artisti africani. Le opere d’arte contemporanee a causa del contesto internazionale incerto hanno ceduto le prime posizioni tra i top lot ad artisti più storicizzati e dalle quotazioni più stabili. Ma anche nel 2023 non sono mancati ottimi risultati per artisti under 40 ormai noti al mercato internazionale, tra cui in particolare artiste donne e artisti africani. Questi hanno infatti conosciuto un vero e proprio boom negli ultimi due anni, raggiungendo e talvolta superando le quotazioni di autori storicizzati. Emerge inoltre l’interesse per giovani talenti di arte ultra-contemporanea, millennial che si caratterizzano per pittura figurativa, molto colorata e adatta ad essere postata sui social. «Tra i trend più interessanti possiamo sicuramente citare anche il grande progresso per i comparti del lusso, tra cui in particolare design da collezione e orologi. Beni che possono risultare spesso di più semplice comprensione rispetto all’arte – in primis l’arte contemporanea –, soprattutto per nuovi acquirenti nel settore dei Passion Assets», continua Roberta Ghilardi, Art&Finance Manager di Deloitte Private Italia. Gli Stati Uniti, con New York, continuano a essere il mercato più attivo con un potenziale di crescita sostenuto da una forte e stabile domanda locale, con la più grande base di HNWI e Ultra-HNWI al mondo e una forte infrastruttura culturale. Tra i top lot dell’anno si segnala il diamante “The Bleu Royal”, il più grosso diamante blu (17,61 carati) mai venduto in asta, che ha totalizzato 44 milioni di dollari da Christie’s nel mese di novembre. Degno di nota anche il risultato registrato da Sotheby’s a maggio 2023 per la vendita della più antica copia di Bibbia andata in asta: è stata venduta per oltre 38,1 milioni di dollari con un’asta mono-lotto. Phillips ha continuato invece a brillare per il comparto orologi, con un altro anno di “white gloves” (tutto venduto) per le aste online e risultati brillanti nelle aste live in tutto il corso dell’anno. Già nel 2022 si era assistito ad un calo nell’interesse per NFT e cryptoarte in asta e il 2023 conferma il trend di indebolimento di questo segmento. Nota positiva è l’introduzione di una regolamentazione specifica: il Regolamento MiCA, pubblicato nel giugno 2023 in Ue, costituisce uno tra i primi regolamenti nel contesto globale che mira a predisporre un quadro di normativa applicabile alle varie tipologie di cripto-attività. In Italia la Legge di Bilancio 2023 ha fornito indicazioni specifiche riguardanti il trattamento fiscale applicabile alle criptovalute, anche se non mancano i dubbi, vista l’assenza di una prassi già consolidata. L’andamento delle grandi fiere d’arte internazionali nel 2023 si conferma solido e strutturato. Tuttavia, si è registrato un generale raffreddamento degli entusiasmi. L’instabilità geopolitica internazionale si è riflessa nel mercato dei collectibles che sta attraversando un momento interlocutorio, in cui le correzioni del mercato appaiono ben evidenti e i range di prezzo delle vendite risultano decisamente in contrazione. Il calendario fieristico in Italia, dopo un periodo post-pandemico di “confusione” in termini di date, ha ripreso la sua conformazione originaria. Si è aperto con la 46ª edizione di Arte Fiera di Bologna, che ha confermato la ripresa del settore fieristico in Italia, con la presenza di 50 mila visitatori. MiArt, svoltasi ad aprile 2024 a Milano, si è confermata la fiera italiana con la più ampia offerta cronologica di opere d’arte moderna e contemporanea. Abstract by Davide Paolicchi Comunicazione aziendale – Account esecutivo del cliente.

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