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La scuola riapre ma non per tutti

Posted by fidest press agency su giovedì, 10 settembre 2020

La pandemia ha messo in rilievo e ha aggravato i problemi sociali, economici, ma soprattutto la disuguaglianza. “È un virus che viene da un’economia malata – ha detto Papa Francesco in un accorato intervento sottolineando tra l’altro come “certi bambini, nonostante le difficoltà, possono continuare a ricevere un’educazione scolastica, mentre per tantissimi altri questa si è interrotta bruscamente”. Settembre è il mese nel quale in molte aree del Pianeta suona la prima campanella di scuola. Milioni di bambini e bambine, di ragazzi e ragazze ritornano, con tante precauzioni, sui banchi, ma questo non sarà possibile per tutti. Solo ora il mondo sta, troppo lentamente, prendendo consapevolezza del prezzo enorme pagato con la pandemia dalle giovani generazioni e di come il fenomeno dell’abbandono scolastico, conseguenza della chiusura forzata dell’anno scolastico per il COVID19, sia di proporzioni enormi.Secondo l’UNICEF, gli effetti della pandemia hanno toccato più di 1,5 miliardi di studenti a livello globale, e 1 miliardo di studenti non hanno ancora avuto la possibilità di rientrare a scuola. Su un totale di 134 paesi che hanno chiuso le scuole a causa della pandemia, 105 hanno già stabilito una data per la riapertura delle istituzioni scolastiche; e 59 di questi 105 paesi hanno già riaperto le scuole o prevedono di aprirle presto.Anche in Italia è in corso un acceso dibattito sul come dare tutte le risposte necessarie ad una ripresa in piena sicurezza. Tuttavia, in molte regioni del Pianeta la questione si presenta come una vera e propria emergenza, che rischia di colpire ancora una volta le persone più vulnerabili e i più giovani, aggravando così ulteriormente i fenomeni di disuguaglianza che caratterizzano in modo così profondo il tempo in cui viviamo.Un’altra ripercussione immediata di questa situazione è ciò che la scuola ha rappresentato, in questi anni, per milioni di bambini e ragazzi provenienti da famiglie fragili e vulnerabili: l’unico un pasto quotidiano completo e con un giusto apporto nutrizionale. La chiusura delle scuole per almeno 346 milioni di bambini ha significato perdere questa opportunità.Un ulteriore aspetto della pandemia è il disagio economico che oggi vivono molte famiglie e che in molti i casi porterà all’impossibilità di sostenere le spese connesse alla frequenza scolastica, come il pagamento delle rette, oppure l’acquisto di libri e dei materiali scolastici; mentre, in altri casi, si farà ricorso per necessità al ‘serbatoio di forza lavoro’ rappresentato dai minori. Secondo un esperto del programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo Umano, i tassi di iscrizione alla scuola primaria sembrano ritornati al livello degli anni ’80, con un regresso di 30 o 40 anni sugli sforzi compiuti dalla comunità globale per assicurare a tutti e a tutte il diritto all’educazione di base.L’UNESCO stima che 23,8 milioni di bambini e giovani – dalla scuola materna all’istruzione terziaria – potrebbero abbandonare o non avere accesso alla scuola il prossimo anno scolastico, a causa del solo impatto economico della pandemia.

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Capolavori dai depositi: la Galleria Borghese racconta

Posted by fidest press agency su lunedì, 11 marzo 2019

Roma La Galleria Borghese Piazzale Scipione, via Borghese 5 riapre i depositi: le visite guidate per il pubblico, a partire da marzo, si svolgono ogni mercoledì e sabato alle ore 15.30. La visita guidata è gratuita (salvo i diritti di prenotazione di 2€) per un massimo di 15 persone ed è indispensabile la prenotazione telefonica 06 32810 oppure on line http://www.galleriaborghese.it La Galleria Borghese è uno dei pochi musei al mondo ad offrire un deposito concepito come una “seconda quadreria”. Circa 260 dipinti sono esposti su due livelli, ordinati per scuole di pittura e per aree tematiche e completi di tutti gli apparati espositivi. Qui si conserva quella parte della collezione che non trova posto nei due piani sottostanti pochè la revisione strutturale e decorativa del tardo Settecento ha modificato rispetto all’assetto voluto dal Cardinale Borghese e non consente più l’esposizione dell’intero catalogo delle opere.
Da luoghi chiusi e inaccessibili i Depositi divengono spazi aperti e accoglienti che svelano opere di grande valore artistico e che restituiscono la storia della collezione, dell’edificio e del gusto delle epoche. L’ambiente centrale è dominato dalla grande tela di Lavinia Fontana raffigurante Minerva in atto di abbigliarsi, appartenuta al cardinale Scipione Borghese, che l’acquistò direttamente dall’artista o dai suoi eredi. Lungo le pareti dedicate al Cinquecento e al Seicento sono esposte, tra le altre, tele dei Carracci e Perin del Vaga. Al piano superiore il Cristo flagellato di Giovanni Baglione, il biografo del Caravaggio, ed inoltre il Cavalier d’Arpino, Paul Bril, Elisabetta Sirani.

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