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Posts Tagged ‘immissione’

Scuola: “Sulla mancata immissione in ruolo da Gps il sindacato Anief non si dà pace”

Posted by fidest press agency su giovedì, 14 marzo 2024

“La norma che blocca le stabilizzazioni, dopo tre anni di corretta procedura, è inopportuna e va assolutamente cambiata perché adottandola si andrebbero a discriminare migliaia di precari ad un passo dal ruolo e si creerebbe un ulteriore danno a nostri alunni disabili: anche i casi di alunni, come accaduto nei giorni scorsi a Ladispoli, dove un bambino con deficit di attenzione e iperattività era diventato quasi ingestibile ancora di più per carenza di personale, non potranno che aumentare. Avere docenti di ruolo nell’istituto è fondamentale”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando la bocciatura nel decreto Milleproroghe della proroga, chiesta da Anief con un preciso emendamento, per l’immissione in ruolo direttamente da Gps. Invece di allargare alle cattedre comuni la procedura riservata ai docenti di sostegno, che andava avanti da tre anni, come abbiamo chiesto noi, si decide di assumere in ruolo meno docenti già pronti per essere stabilizzati, oltre che di aumentare la supplentite perché spesso quei posti rimangono vacanti”. “La verità – dice il presidente del giovane sindacato – è che bisogna immediatamente sbloccare, in vista delle assunzioni del prossimo anno scolastico, le immissioni in ruolo sul sostegno da GPS. La nostra è una denuncia che va raccolta senza se e senza ma. In caso contrario, ci ritroveremo con l’ennesimo provvedimento che anziché combattere va ad ampliare la precarietà della scuola e dei suoi operatori, oltre che a produrre una ulteriore violazione al diritto allo studio: una tematica, tra l’altro, che è già sul tavolo del comitato europeo dei diritti sociali”.

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Immissioni in ruolo: il ministero annuncia modifiche al sistema informatizzato

Posted by fidest press agency su domenica, 5 febbraio 2023

All’incontro svoltosi tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali, alla presenza anche dei rappresentanti della gestione dei sistemi informativi, è stato annunciato l’accoglimento di alcune importanti modifiche al sistema di informatizzazione per le nomine in ruolo (INS) avanzate nel corso dei precedenti incontri da ANIEF. Le modifiche, che saranno già operative per le nomine dell’anno scolastico 2023/2024, riguardano sia aspetti di gestione del sistema che modifiche all’istanza on line che gli aspiranti devono compilare.Tra queste ultime, è prevista una sostanziale semplificazione dell’istanza, con particolare riferimento a quella per i posti comuni della scuola dell’infanzia e primaria. A differenza di quanto avvenuto finora, infatti, sarà prevista la possibilità di selezionare all’inizio l’eventuale interesse per i posti speciali (i quali, ricordiamo, sono diversi da quelli di sostegno e richiedono il possesso di titoli specifici). Questo consentirà di limitare la gestione delle combinazioni tipo di posto-provincia solo agli aspiranti in possesso dei titoli e interessati a quei posti, semplificando in modo sensibile la compilazione della domanda per tutti coloro – la stragrande maggioranza – che non sono interessati a quei posti o che, comunque, non possiedono la relativa specializzazione. ANIEF, presente con i segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha espressamente richiesto di evidenziare, all’interno dell’istanza, la natura differente di tali posti rispetto a quelli di sostegno onde evitare qualsiasi possibilità di fraintendimento per gli aspiranti. Anche la rinuncia alla sede assegnata sarà finalmente gestita on line e non più, come avvenuto finora, tramite contatto diretto tra l’aspirante e l’ufficio scolastico di riferimento. Questo consentirà al sistema di poter avere immediata conoscenza dei posti che si libereranno per rinuncia e poterli così prontamente inserire tra le disponibilità per i successivi turni di nomina. Sul punto, ANIEF ha chiesto un intervento che consenta di evidenziare in modo chiaro, all’interno delle disponibilità, la reale composizione delle cattedre orario esterne, con particolare riferimento alla suddivisione oraria e alla sede di completamento, in modo che gli aspiranti possono scegliere tali posti consapevoli della loro reale natura. Riguardo alle modifiche di sistema, il Ministero ha confermato che agli aspiranti cui dovesse essere assegnata una cattedra su una classe di concorso diversa da quella di preferenza per assenza di posti durante un turno di nomina, sarà garantita la possibilità di nomina sui posti eventualmente disponibili nei turni successivi. Su questo ANIEF ha chiesto di prevedere la possibilità di far decidere all’aspirante se mantenere il posto inizialmente assegnato dal sistema oppure di rinunciarvi per ottenere la sede sulla classe di concorso indicata come preferita (quindi, in posizione precedente tra le opzioni espresse) nell’istanza.

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Scuola: Immissioni in ruolo, per Anief è uno scandalo: bisogna cambiare rotta

Posted by fidest press agency su giovedì, 16 settembre 2021

Il Ministero dell’Istruzione ha reso pubblici i dati nazionali sui contratti a tempo indeterminato stipulati: sono 87.209 i posti aggiuntivi in deroga concessi sul sostegno agli alunni portatori di disabilità, ci sono 59.425 docenti (di cui 12.840 incarichi conferiti in base alle procedure del decreto sostegni bis) e 10.729 tra amministrativi, tecnici e collaboratori scolastici. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “sono numeri che registrano il fallimento delle politiche del reclutamento degli ultimi anni. Va in ruolo solo la metà degli insegnanti che il Mef aveva autorizzato e appena 12mila con le Gps, dove rimangono in attesa centinaia di migliaia di precari con 24-36 mesi, molti dei quali in base a direttive e risoluzioni UE, oltre che per la Corte di Giustizia europea, dovevano invece essere immessi in ruolo in modo automatico e dire così basta all’abuso dei contratti a termine. E che dire delle cattedre di sostegno? Quelle in deroga, non utilizzabili per assunzioni a tempo indeterminato e mobilità, sono quasi 90mila. Cosa aspettiamo a specializzare con Tfa non selettivo in entrata tutti i docenti che lo chiedono, senza più limitare i loro ingressi sulla base delle esigenze degli atenei e non a quelle effettive dei territori? Cosa attendiamo a spostare in organico di diritto tutti i posti di sostegno, facendo cadere la Legge 128/2013 che autorizza le deroghe fino al 30 giugno? E che dire dell’esiguo numero di amministrativi, tecnici e ausiliari stabilizzati, dopo avere cancellato 50mila posti negli ultimi 12 anni?

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Istruzione: Docenti bloccati 5 anni nella scuola di immissione in ruolo

Posted by fidest press agency su martedì, 29 settembre 2020

I circa 30 mila insegnanti della scuola pubblica stabilizzati nel corrente anno scolastico dovranno necessariamente rimanere collocati per cinque anni nell’istituto scolastico loro assegnato. La disposizione, prevista nel Decreto Legge n.126 del 29 ottobre 2019 e nella Legge di conversione n. 159 del 20 dicembre 2019, prevede il blocco quinquennale di tutti i neo-immessi in ruolo nel corrente anno scolastico 2020/21 a prescindere dal canale/graduatoria di reclutamento (GaE, Concorsi 2016, Concorsi 2018, “call veloce”) e a prescindere dall’ordine o grado di istruzione interessato. Vi sono solo due eccezioni, legate al subentrare dello stato di soprannumerarietà e di assistenza di un familiare disabile. Anief ricorda che è attivo il ricoros al Giudice del Lavoro per coloro che hanno i requisisti previsti dalla legge 104/92. Anief ha predisposto un apposito ricorso con preadesione gratuita.Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “introdurre delle norme professionali illegittime ricade sulla testa dei lavoratori ed è inaccettabile. Perché il diritto al ricongiungimento alla famiglia non può essere negato, soprattutto quando è compatibile con quello lavorativo perché si è in presenza di cattedre vacanti e disponibili in sedi scolastiche più vicine ai propri affetti. Il vincolo introdotto dall’attuale Governo è anche alla base del clamoroso flop di immissioni in ruolo che ha contrassegnato la tornata di assunzioni 2020, con la maggior parte delle stabilizzazioni andate a vuoto su quasi 85 mila autorizzate dal Mef. Come sindacato, ci adopereremo in tutte le sedi possibili per eliminare il vincolo alla mobilità di 5 anni, a costo di rivolgerci alla Corte Costituzionale”. Il blocco di spostamento di sede per cinque anni non è una norma di poco conto. I docenti coinvolti nel blocco non avranno accesso, per un quinquennio, ai trasferimenti, ai passaggi di cattedra e passaggi di ruolo, né accedere alla mobilità annuale, quindi fruire di utilizzazione o assegnazione provvisoria. Il blocco quinquennale si estende anche alla richiesta di svolgere un incarico a tempo determinato ai sensi dell’art.36 del CCNL. Prima di presentare tali domande il docente dovrà avere svolto 5 anni di effettivo servizio nella scuola dove è stato assegnato in ruolo. Vi sono solo un paio di casi in cui sono previste delle eccezioni. “Il vincolo quinquennale – scrive Orizzonte Scuola – non si applica ai docenti che si trovano in una delle seguenti condizioni: docente soprannumerario; docente beneficiario dell’art.33 commi 3 e 6, della legge n. 104/1992. Nel primo caso il docente dichiarato soprannumerario, in seguito a contrazione nell’organico della scuola di titolarità, dovrà necessariamente presentare domanda di trasferimento anche se si trova nel quinquennio. Nel secondo caso il docente è titolare di precedenza per il trasferimento nel comune di residenza del familiare disabile al quale presta assistenza, anche se si trova nel quinquennio, a condizione che tali situazioni riferite alla legge 104 siano intervenute successivamente alla data di iscrizione dei concorsi o dell’aggiornamento delle Graduatorie ad esaurimento”.

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Scuola: Immissioni in ruolo 2018/2019

Posted by fidest press agency su lunedì, 5 agosto 2019

Lo studio legale dell’ANIEF sta valutando la possibilità di impugnare le istruzioni operative allegate al D.M. 688/2019 trasmesse con nota MIUR laddove non prevede la possibilità di consentire ai docenti ex FIT di poter scegliere liberamente la sede di assunzione rispetto a quella già accantonata in vigenza degli ambiti territoriali, oggi aboliti, soltanto perché individuati entro il 31 dicembre 2018 per grave ritardo della pubblicazione delle graduatorie da parte delle Commissioni. Marcello Pacifico (presidente nazionale Anief) interviene sull’argomento ripreso da Orizzonte Scuola: “Ora siamo al ridicolo, esistono anche gli insegnanti di serie C, non bastava penalizzare chi ha fatto il FIT ed è stato assunto entro il 31 agosto scorso. Delle due l’una: o il Miur retrodata giuridicamente il contratto al 1° settembre 2018 anche a questi docenti individuati prima del 31 dicembre 2018 o deve consentire loro di scegliere la nuova sede in base al merito, al punteggio ottenuto. Perché bisogna sempre ricorrere per avere un diritto, quando la legge cambia costantemente?”

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Scuola: Immissioni in ruolo

Posted by fidest press agency su venerdì, 11 agosto 2017

ministero-pubblica-istruzioneE’ stato firmato il decreto autorizzatorio per: 51.773 docenti, 6.260 Ata, 259 dirigenti scolastici, 56 educatori. Le immissioni in ruolo volgono ormai al termine, sebbene il Miur abbia cambiato più volte la tempistica, considerati i ritardi di alcuni Uffici periferici. Ma è già polemica: a Milano un posto su sei rimane scoperto dopo le assunzioni per il mancato aggiornamento e inserimento nelle Gae. Per il personale Ata non viene coperta neanche la metà del turn over, per non parlare dell’organico di fatto. Restano scoperte più di mille presidenze nonostante i ricorsi pendenti da poter sanare. Semaforo rosso per i Dsga con più di 1.700 nuove reggenze. Soltanto un posto vacante su dieci assegnato agli educatori.Marcello Pacifico (Anief-Cisal): Altro che trionfo! La precarietà rimane un male endemico della scuola italiana, vuoi perché non viene coperto neanche il turn over come per il personale Ata o non viene trasformato tutto l’organico di fatto in diritto o ancora perché il Miur si ostina a non aggiornare le graduatorie ad esaurimento, laddove le stesse sono esaurite e non consente al personale abilitato di poter essere assunto nei ruoli dello Stato dopo averlo formato a sue spese. Il Governo non vuole riaprire le Gae e preferisce soccombere in giudizio nelle cause del rito del lavoro sulla violazione del diritto comunitario, piuttosto che assumere un giovane insegnante.

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Immissione in commercio dell’antibiotico SIVEXTRO

Posted by fidest press agency su mercoledì, 28 gennaio 2015

farmaciMerck Sharp & Dohme informa che il Comitato Europeo per i Prodotti Farmaceutici per Uso Umano (CHMP) dell’Agenzia Europea per i Medicinali (EMA – European Medicines Agency), ha espresso opinione positiva in merito all’immissione in commercio dell’antibiotico SIVEXTRO® (tedizolid fosfato) per il trattamento di infezioni batteriche cutanee acute e dei tessuti sottocutanei (acute bacterial skin and skin structure infection – ABSSSI) nell’adulto. Se la Commissione Europea confermerà il parere positivo del CHMP, la commercializzazione del prodotto sarà autorizzata con un labeling unico per i 28 paesi appartenenti all’Unione Europea e nei paesi membri dello Spazio Economico Europeo (SEE): Islanda, Liechtenstein e Norvegia.
Le infezioni batteriche cutanee acute e dei tessuti sottocutanei (ABSSSI) sono causate da batteri Gram-positivi, incluso lo Staphylococcus aureus resistente alla meticillina (Methicillin-Resistant Staphylococcus Aureus – MRSA). Secondo il Centro Europeo per la Prevenzione e il Controllo delle Malattie (ECDC), lo Staphylococcus aureus è infatti l’agente patogeno resistente agli antibiotici più diffuso negli ospedali di tutto il mondo, con oltre 150.000 pazienti all’anno colpiti nell’Unione Europea (dati pubblicati sulla rivista Eurosurveillance). Come forse saprà, Merck Sharp & Dohme ha recentemente acquisito Cubist, che è ora una società sussidiaria, interamente di proprietà di Merck Sharp & Dohme; SIVEXTRO è stato acquisito durante tale transazione. SIVEXTRO è stato approvato negli Stati Uniti dall’FDA (Food and Drug Administration) il 20 giugno 2014.

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Immissione in commercio di rilpivirina

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 dicembre 2011

HIV-1CPE

Image via Wikipedia

Beerse, Belgio, 28 Novembre 2011 – Janssen, ha annunciato che la Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio di rilpivirina per il trattamento, in monosomministrazione giornaliera associata ad altri farmaci antiretrovirali (ARVs), dell’infezione da HIV-1 in pazienti adulti mai sottoposti a trattamento con antiretrovirali, con una carica virale ≤ 100,000 copie/ml.

Rilpivirina, inibitore non nucleosidico della transcrittasi inversa (NNRTI), ha dimostrato efficacia comparabile rispetto alla terapia standard (efavirenz)1-2 e presenta un profilo di tollerabilità più favorevole relativamente agli effetti collaterali sul sistema nervoso centrale (che includono insonnia, depressione e vertigini). Il suo dosaggio – compresse da 25 mg in monosomministrazione giornaliera – è il più basso attualmente disponibile.3
“Le persone affette da HIV vivono molto più a lungo che in passato. Perciò, oggi, risulta indispensabile sviluppare terapie maggiormente tollerabili, con modalità di assunzione semplificate, che possano essere personalizzate a seconda dei bisogni del paziente” afferma Jean-Michel Molina, MD, Professore in Malattie Infettive all’ Università Diderot di Parigi e ricercatore negli studi ECHO e THRIVE. Secondo il professor Molina, quindi, “l’approvazione di rilpivirina rappresenta una grande passo in avanti per i pazienti mai sottoposti a precedenti trattamenti, in quanto, oltre ad offrire un’ulteriore opzione terapeutica, è un trattamento che può migliorare le loro condizioni grazie ad un profilo di tollerabilità migliore rispetto all’attuale terapia standard”. L’autorizzazione all’immissione in commercio del farmaco si basa sui risultati a 48 settimane di due studi clinici internazionali di Fase III, ECHO e THRIVE, randomizzati, in doppio cieco con controllo verso farmaco attivo, che hanno valutato l’efficacia, la sicurezza e la tollerabilità di rilpivirina rispetto a efavirenz in più di 1.350 pazienti adulti naïve con infezione da HIV – 1 in oltre 20 Paesi. 1,2
Sulla totalità della popolazione esaminata, alla 48esima settimana l’84,3% dei pazienti trattati con rilpivirina ha raggiunto una carica virale non rilevabile (<50 copie/ml) rispetto all’82,3% dei pazienti trattati con efavirenz.1 Nella popolazione di riferimento (pazienti con una carica virale di base ≤ 100,000 copie/ml), alla 48esima settimana il 90,2% dei pazienti trattati con rilpivirina ha ottenuto una carica virale non rilevabile, rispetto all’83,6% dei pazienti trattatati con efavirenz. Inoltre, il fallimento terapeutico, è stato simile in entrambi i gruppi, rispettivamente del 3,8% e del 3,3%.4 Rilpivirina ha dimostrato di essere meglio tollerata rispetto a efavirenz.1-2 Nella metà dei pazienti è stata rilevata, approssimativamente, un’incidenza complessiva degli eventi avversi di grado 2-4 nel trattamento con rilpivirina vs efavirenz (16% vs. 31%), che include una significativa minore incidenza di rash, vertigini, insonnia e una minore incidenza di grado 3-4 di anomalie lipidiche. 5 Gli eventi avversi riportati più di frequente nei pazienti trattati con rilpivirina (incidenza ≥ 2%), fino a intensità di grado moderata, sono stati: depressione (3.5%), insonnia (2.9%), mal di testa (2.6%) e rash (2.2%).
Rilpivirina è il secondo inibitore non nucleosidico della transcrittasi inversa (NNRTI) e il terzo farmaco antiretrovirale che Janssen ha lanciato in 5 anni, per il trattamento delle persone affette da HIV. Oggi la Commissione Europea ha concesso l’autorizzazione all’immissione in commercio anche per etravirina in compresse, con una formulazione che permette di passare dall’assunzione di due compresse due volte al giorno, ad una sola compressa due volte al giorno, dimezzando così la posologia. Il dosaggio raccomandato per etravirina è di 200 mg due volte al giorno, in combinazione con un inibitore della proteasi potenziato e altri farmaci antiretrovirali (ARVs). Tale regime terapeutico risulta molto più semplice per i pazienti pretrattati con antiretrovirali. “Rilpivirina è il farmaco antiretrovirale più recente del portfolio HIV di Janssen. Siamo in grado di offrire molteplici opzioni terapeutiche alla maggior parte delle persone affette da HIV per ogni stadio della patologia” commenta Wim Parys, Global Head Infectious Diseases di Janssen, e aggiunge “Le minori dimensioni della compressa, il singolo dosaggio giornaliero e il migliore profilo di tollerabilità rispetto a efavirenz per alcuni effetti collaterali, forniscono ai pazienti un’altra importante opzione terapeutica per la gestione dell’HIV nel lungo periodo. L’approvazione di rilpivirina e quella di etravirina 200 mg in compresse, sono ulteriori esempi del nostro impegno per migliorare la vita dei pazienti che convivono con questa patologia cronica”.

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Roma: tangenziale est, modifiche viabilità

Posted by fidest press agency su domenica, 17 gennaio 2010

Roma. Per consentire in sicurezza la prosecuzione dei lavori per la realizzazione della Nuova Circonvallazione Interna (Tangenziale Est) e della Nuova Stazione Tiburtina, dal 23 gennaio è prevista la chiusura di piazza Tommasini e di parte della complanare alla Tangenziale Est con le seguenti modifiche alla viabilità: • provenendo da via dei Monti Tiburtini e da via Lanciani, si deve utilizzare il percorso alternativo che, attraverso via Rasponi e via Tommasini, consente l’immissione sulla Tangenziale Est in direzione San Giovanni senza utilizzare la complanare esistente.•  il tratto di complanare alla Tangenziale da via dei Monti Tiburtini a Piazza Tommasini resterà aperto al traffico per i soli residenti. Sempre dal 23 gennaio sino a fine dicembre 2010 è prevista la chiusura della rampa di uscita dalla Tangenziale Est su Piazzale della Stazione Tiburtina in direzione Salaria con le seguenti modifiche all’attuale viabilità: • i veicoli provenienti da San Giovanni e diretti alla Stazione Tiburtina devono proseguire sulla Tangenziale in direzione Salaria fino all’altezza dello svincolo per via Livorno, dove è possibile invertire la marcia percorrendo la corsia complanare.• nelle ore notturne, per consentire la suddetta manovra, solo il tratto di Tangenziale Est tra Ponte Tiburtino e via Livorno, in direzione Salaria, viene riaperto al traffico dalle 23 alle 6 fino al 31 dicembre 2010. Da via Livorno in poi, in quest’orario, resta in vigore il solito divieto notturno.

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