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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 132

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Il ruolo sociale del farmaco equivalente

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 Maggio 2024

Ariccia (RM) 16 Maggio 2024 dalle 10:30 alle 13:00 Palazzo Chigi – Sala Bariatinsky, Piazza di Corte 14. L’ingresso dei farmaci equivalenti nel mercato farmaceutico mondiale rappresenta un fenomeno di grande interesse economico e sociale, con un impatto significativo sulle strategie aziendali e sui comportamenti nella filiera assistenziale. Questi farmaci garantiscono inoltre un’efficacia terapeutica paragonabile ai prodotti di marca, promuovendo la sostenibilità dei sistemi sanitari e liberando risorse per l’innovazione. Gli esperti concordano sul fatto che i farmaci equivalenti favoriscono l’efficienza del sistema sanitario, consentendo una maggiore accessibilità alle cure di qualità. Tuttavia, in Italia, la spesa per farmaci di marca genera ancora un elevato copayment annuo, non in linea con il reddito pro capite. Motore Sanità si impegna a diffondere informazioni corrette e promuovere l’adozione di buone pratiche per favorire una scelta consapevole e una migliore gestione delle risorse. Parteciperanno Francesco Marchitelli, Commissario Straordinario Direzione Generale ASL Roma 6, Vincenzo Carlo La Regina, Direttore Sanitario ASL Roma 6, Valerio Biglione, Direzione Scientifica di Motore Sanità, Stefania Dell’Orco, Direttore UOC Farmaceutica Territoriale ASL Roma 6, Andrea Cicconetti, Presidente Federfarma Roma, Giovanni Cirilli, Segretario Regionale FIMMG, Regione Lazio, Giuseppe Lanna, Presidente Provinciale SNAMI, Regione Lazio, Antonio Nigro, Medico Medicina Generale, Manuela Petino, Medico medicina Generale Simg, Reg. Lazio, Giovanni Riggio, Medico medicina Generale Asl Roma 6, Alberto Giovanzana, Associate Director Government & Regional Affairs Teva Italia. Fonte: Ufficio stampa Motore Sanità

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Cambio stagione è un momento delicato per il corpo: il ruolo delle piante

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Dopo l’inverno, si trova ad affrontare numerosi disturbi dati dalle tossine accumulate a causa di mancanza di luce o di movimento, come fatica cronica, digestione più lenta, dolori articolari e problemi cutanei. Per ripristinare l’equilibrio e prevenire i malanni di stagione, corrono in aiuto le piante, che, grazie alle numerose proprietà, contribuiscono al benessere dell’intero organismo. Tra queste ci sono quelle spontanee che profumano e colorano il territorio di Dolomiti Paganella. Dolomiti Paganella e la naturopata Sara Bertò passano in rassegna le piante spontanee più preziose dell’Altopiano e disponibili in primavera e i loro benefici, condividendo tutti i suggerimenti utili per sfruttarle al meglio. La violetta odorosa (Viola odorata L.), una delle prime piante a fare capolino alla fine dell’inverno e che possiamo trovare nei rigogliosi prati che circondano Castel Belfort a Spormaggiore, è ricca di vitamine (in particolare la C) e di flavonoidi, preziosi antiossidanti che proteggono capillari e fegato. Le sue foglie, inoltre, vantano proprietà espettoranti ed emollienti, stimolano la circolazione, favoriscono il benessere respiratorio e contribuiscono a rafforzare il sistema immunitario. Se masticate o utilizzate per fare gargarismi, aiutano anche ad alleviare il mal di gola. L’assunzione è sconsigliata a chi è allergico ai salicilati. Le foglie giovani e i germogli della betulla (Betula L.), pianta che cresce attorno al lago di Molveno, contengono un’alta percentuale di vitamina C, che contribuisce alla crescita e al rafforzamento dei capelli, sui quali le componenti della pianta svolgono inoltre un’azione astringente, tonificante e detergente. La betulla viene usata anche come diuretico e supporto contro la cistite, come tonico primaverile e per depurare e disintossicare il corpo, soprattutto se si soffre di reumatismi e artrite. Le foglie di ortica (Urtica dioica L.), ricche di sali minerali, oligoelementi, vitamine e clorofilla, stimolano il metabolismo, sono leggermente lassative, aiutano a contrastare l’astenia, favoriscono l’assorbimento delle sostanze nutritive e bloccano la capacità del corpo di produrre istamina, il mediatore dell’infiammazione. Inoltre, se combinate con quelle di lampone rosso e menta piperita (che da sola aiuta la digestione e a combattere la stanchezza mentale), sono un ingrediente perfetto per le tisane contro l’allergia. Data la presenza di peli urticanti, la pianta si consuma solo cotta, dopo averla lavata in acqua. Nei prati adiacenti al Parco del Respiro a Fai della Paganella se ne trovano di sane e incontaminate. “Le prime ortiche spuntano a marzo, ma le foglie sommitali (da essiccare rigorosamente all’ombra) usate per la preparazione di infusi, decotti o piatti salati vanno raccolte in tarda mattinata da aprile a giugno, prima che compaiano i fiori”, spiega Sara Bertò. Regina delle montagne che circondano l’Altopiano della Paganella è il romice (Rumex acetosa L.). Le foglie, che si raccolgono tra marzo e aprile e sono ricche di ossalato di potassio e di calcio, vitamina C, tannini, ferro, magnesio, calcio, manganese, rame e zinco, sono note per le proprietà depurative, toniche e diuretiche. Essendo ricca di ossalati, la pianta è sconsigliata a chi soffre di calcoli renali ed epatici e di disturbi gastrici e intestinali. Le gemme primaverili sono dei concentrati di energia e principi attivi. È il caso di quelle di ribes nero (Ribes Nigrum L.) — pianta che cresce al margine dei torrenti e degli specchi d’acqua, come il biotopo di Andalo —, usate per preparare il macerato glicerico: un tonico surrenale per la stanchezza e un rimedio naturale per alleviare i sintomi dell’allergia primaverile, come rinite, congiuntivite e prurito. Fonte: mailchef.4dem.it

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Scuola: “Sulla mancata immissione in ruolo da Gps il sindacato Anief non si dà pace”

Posted by fidest press agency su giovedì, 14 marzo 2024

“La norma che blocca le stabilizzazioni, dopo tre anni di corretta procedura, è inopportuna e va assolutamente cambiata perché adottandola si andrebbero a discriminare migliaia di precari ad un passo dal ruolo e si creerebbe un ulteriore danno a nostri alunni disabili: anche i casi di alunni, come accaduto nei giorni scorsi a Ladispoli, dove un bambino con deficit di attenzione e iperattività era diventato quasi ingestibile ancora di più per carenza di personale, non potranno che aumentare. Avere docenti di ruolo nell’istituto è fondamentale”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando la bocciatura nel decreto Milleproroghe della proroga, chiesta da Anief con un preciso emendamento, per l’immissione in ruolo direttamente da Gps. Invece di allargare alle cattedre comuni la procedura riservata ai docenti di sostegno, che andava avanti da tre anni, come abbiamo chiesto noi, si decide di assumere in ruolo meno docenti già pronti per essere stabilizzati, oltre che di aumentare la supplentite perché spesso quei posti rimangono vacanti”. “La verità – dice il presidente del giovane sindacato – è che bisogna immediatamente sbloccare, in vista delle assunzioni del prossimo anno scolastico, le immissioni in ruolo sul sostegno da GPS. La nostra è una denuncia che va raccolta senza se e senza ma. In caso contrario, ci ritroveremo con l’ennesimo provvedimento che anziché combattere va ad ampliare la precarietà della scuola e dei suoi operatori, oltre che a produrre una ulteriore violazione al diritto allo studio: una tematica, tra l’altro, che è già sul tavolo del comitato europeo dei diritti sociali”.

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Il ruolo del capitale umano nelle economie emergenti

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 febbraio 2024

A cura di Robert Simpson, Head of Emerging Markets Investment Strategy di Pictet Asset Management, e Sabrina Jacobs, Senior Client Portfolio Manager di Pictet Asset Management. Gli investitori sono soliti concentrarsi enormemente sul capitale: l’accumulazione del capitale, il capitale sostitutivo, il costo del capitale, il capitale naturale e così via. Ma esiste un altro elemento chiave della performance a lungo termine dell’economia e, per estensione, degli investimenti, ovvero il capitale umano. Che si tratti di aspettative di vita, educazione, uguaglianza o indicatori più soft sulla qualità della vita gli investitori non dovrebbero trascurarlo. Siamo convinti, e le ricerche ci danno ragione, che gli investitori possono generale extra-rendimenti identificando correttamente le aree di maggiore crescita del capitale umano. Ciò vale in particolare per chi investe nelle obbligazioni dei mercati emergenti. Dall’altra parte non si tratta di un invito allo sviluppo senza restrizioni. L’accumulazione del capitale umano deve avvenire nei limiti della sostenibilità ambientale: in fin dei conti, lo sviluppo non sostenibile è controproducente, se consideriamo il danno che arreca alle prospettive delle generazioni future. Il capitale umano, di per sé, può essere un motore significativo della crescita economica. Prendiamo l’esempio di Singapore, Taiwan e Corea del Sud, nazioni non particolarmente ricche di risorse naturali, ma che partendo da condizioni modeste sono diventate tra le prime economie globali nel giro di cinquant’anni. Gran parte di questo progresso è dipeso dall’enorme accrescimento del capitale umano in ognuno di questi Paesi. Per contro, esistono Paesi con ricchezze naturali considerevoli, ma con economie povere e in grande difficoltà a causa del loro punteggio negativo in termini di metriche relative al capitale umano. Bakker et al. hanno scoperto che, in un’economia, capitale umano elevato e governance forte svolgono un ruolo cruciale nel favorire un alto fattore di produttività totale (TFP, un parametro della produttività). Dato che il TFP è uno dei motori primari della produzione economica, elevati livelli di capitale umano sono fondamentali per ottenere tassi elevati di PIL pro capite. L’importanza del capitale umano per la produttività di un’economia è sottolineata sia dalla teoria che dall’evidenza empirica derivante da un gran numero di studi.

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Scuola: Decreto Milleproroghe, emendamento Anief consentirebbe assunzioni in ruolo su sostegno e curriculare da Gps

Posted by fidest press agency su sabato, 27 gennaio 2024

È inarrestabile il lavoro del sindacato Anief per permettere l’assunzione in ruolo dei precari dalle Graduatorie provinciali per le supplenze. Infatti, se venisse approvata una proposta emendativa presentata dal giovane sindacato Anief al Decreto Milleproroghe, verrebbe consentita la proroga delle assunzioni in ruolo su posti di sostegno da GPS e su posti curricolare da I e II fascia nel sistema del doppio canale di reclutamento.

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Il ruolo del sistema elettrico per la decarbonizzazione e la sicurezza energetica del Paese

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 novembre 2023

Milano Mercoledì 8 novembre dalle 9.30 alle 13, nell’Aula Magna Carassa e Dadda del Politecnico di Milano (via Lambruschini 4, Campus Bovisa), verrà presentata la settima edizione dell’Electricity Market Report, redatto dall’Energy&Strategy della School of Management del Politecnico di Milano. Lo scenario dell’elettrificazione in Europa, infatti, è sempre più sfidante e per raggiungere i target fissati ha bisogno di un’accelerazione decisa, a partire dal quadro normativo. In questo contesto si inseriscono la proposta di revisione del market design, che si propone di rendere il mercato elettrico maggiormente integrato, decarbonizzato e capace di fronteggiare future emergenze energetiche, ma anche la riforma dei forward market, un maggiore supporto alle fonti di energia rinnovabile e la realizzazione di meccanismi di flessibilità della rete. L’edizione 2023 del Report intende anche fare il punto sullo stato dell’arte e le prospettive attese di due direttrici che influenzeranno la fisionomia e la gestione del sistema elettrico, la riforma del dispacciamento (abilitata dal TIDE) e la diffusione delle comunità energetiche e altre forme di autoconsumo diffuso.

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Il ruolo attivo del farmacista nella vaccinazione

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 novembre 2023

Il farmacista ha un ruolo fondamentale nel processo di vaccinazione non solo a livello pratico, ma anche e soprattutto per la sensibilizzazione dei cittadini che vedono nella farmacia di riferimento anche un luogo dove reperire informazioni valide e aggiornate in materia di salute. Questo è quanto emerso durante il convegno “Il ruolo attivo del farmacista nella vaccinazione: dalla sensibilizzazione/comunicazione alla pratica”, che si è svolto lo scorso venerdì 20 ottobre nell’ambito della seconda giornata dei lavori congressuali di FarmacistaPiù , grazie al contributo non condizionante di CLS Seqirus. Tra gli argomenti di maggior rilievo emersi durante la discussione il tema dell’importanza di una corretta comunicazione, che trasmetta la validità della scelta vaccinale coerentemente anche con i dati scientifici a disposizione. Ma anche la necessità di una formazione aggiornata in materia e la disomogeneità della partecipazione delle farmacie alla campagna vaccinale da nord a sud. Al dibattito moderato da Giuseppe Tandoi, Coordinatore Periodici Farmacia Edra Spa, hanno partecipato: Dott. Maximin Liebl Componente Comitato Centrale Fofi e gli interventi del Dott. Daniel Fiacchini Componente Giunta SITI, della Prof.ssa Erika Mallarini Professor SDA Bocconi, Scuola di Direzione Aziendale dell’Università Bocconi, Partner Focus Management, della Dott.ssa Anna Olivetti Segretario Fondazione Cannavò e del Prof. Carlo Signorelli Professore di Igiene, Direttore Scuola di Salute Pubblica, Università Vita – Salute San Raffaele.

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Scuola: Docenti neo-immessi in ruolo: in arrivo la circolare con tutte le novità

Posted by fidest press agency su lunedì, 30 ottobre 2023

Queste le novità emerse. Il percorso di formazione avrà una durata di almeno 50 ore così suddivise: 6 ore per gli incontri propedeutici e di restituzione finale 12 ore per i laboratori formativi 12 ore di attività peer to peer con il tutor. 20 ore di formazione on line. Viene confermata anche per quest’anno scolastico la possibilità, a domanda, di poter svolgere visite presso scuole di accoglienza che si caratterizzano per una consolidata vocazione all’innovazione organizzativa e didattica. Le attività di formazione online si svolgeranno come di consueto sulla piattaforma INDIRE e consentiranno agli aspiranti di documentare e far confluire tutte le esperienze del periodo di prova all’interno del portfolio professionale, dalla cui presentazione prenderà il via la valutazione finale del percorso. Tra le novità già operative dallo scorso anno vanno ricordate in particolare: la strutturazione dei momenti di osservazione in classe che dovranno svolgere il dirigente scolastico e il tutor attraverso l’utilizzo di una scheda appositamente predisposta (Allegato A al D.M. 226/2022); l’introduzione, nell’ambito della valutazione finale del percorso di formazione e prova, di un test-colloquio che verterà sulle risultanze della documentazione contenuta nell’istruttoria del tutor e nella relazione del Dirigente scolastico, e riguarderà espressamente la verifica dell’acquisizione delle relative competenze, a seguito di osservazione effettuata durante il percorso formativo. La lezione simulata con un comitato integrato da un membro esterno all’istituzione scolastica per gli assunti da prima fascia GPS al posto di un colloquio di idoneità finale. Viene confermato, anche, come negli anni precedenti, che i docenti che abbiano già superato l’anno di prova sullo stesso grado, anche se con riserva, non dovranno ripeterlo a seguito di una nuova immissione in ruolo. Tra i destinatari dell’anno di prova espressamente citati dalla circolare – così come già ottenuto dal sindacato Anief lo scorso anno e consolidato nella versione 2023 della Circolare – non solo i docenti neoassunti a tempo indeterminato ma anche quelli assunti a tempo determinato dalla prima fascia GPS sostegno e i docenti vincitori del concorso straordinario bis per la scuola secondaria i quali – si ricorda – dovranno affrontare rispettivamente, come ricordato, una lezione simulata anche un colloquio di idoneità finale (assunti da prima fascia GPS Sostegno) e conseguire 5 CFU attraverso la frequenza di un percorso universitario apposito di 40 ore (Straordinario bis).

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Scuola: Immissioni in ruolo 2023/24: procedure non ancora concluse in tutta Italia

Posted by fidest press agency su mercoledì, 6 settembre 2023

L’Anief evidenzia come ancora non siano concluse le procedure di immissione in ruolo in molte regioni e le stesse proseguiranno con le surroghe anche dopo il 1° di settembre. In regioni come Sardegna e Veneto, di conseguenza, i primi turni di nomina per il conferimento delle supplenze da GPS saranno pubblicati entro la metà di settembre. In province come Roma e Napoli entro la prossima settimana. L’Anief ha evidenziato la necessità di effettuare il primo turno di nomina per le supplenze con tutte le effettive disponibilità residue nel pieno rispetto del merito e della posizione in graduatoria. Il Ministero ha, quindi, presentato ai sindacati la situazione attuale delle immissioni in ruolo fornendo informazioni anche riguardo le Graduatorie di Merito del concorso Straordinario Bis non ancora pubblicate. Il problema più rilevante si è evidenziato in Emilia Romagna dove mancano ancora GM dello Straordinario Bis per classi di concorso “importanti” rispetto ai numeri delle assunzioni da effettuare come A028, A012 e A022. Nel resto d’Italia le procedure di assunzione da questa tipologia di concorso sono state più tempestive e stanno procedendo adesso solo per lo scorrimento delle GM a seguito delle rinunce formalizzate lo scorso anno prima della presa di servizio. “Il Ministero dell’Istruzione ci ha assicurato che le assunzioni da concorso straordinario bis non ancora effettuate proseguiranno e che, essendo una supplenza finalizzata al ruolo, il candidato individuato potrà immediatamente prendere servizio anche oltre il termine del 1° settembre 2023. Stesso discorso vale per le eventuali surroghe da GPS Sostegno”. Discorso differente per le immissioni in ruolo da GM dei concorsi ordinari e straordinari 2020 e da GaE. Oltre il termine del 31 agosto, come già chiarito nelle Istruzioni Operative presenti nell’Allegato A del decreto autorizzatorio delle procedure assunzionali, in questo caso dopo il 1° settembre gli UU.SS.RR. Competenti potranno proseguire gli scorrimenti in surroga dalle graduatorie, ma la nomina sarà solo giuridica con presa di servizio dall’a.s. 2024/205 e assegnazione della sede di titolarità attraverso le procedure di mobilità 2024. I numeri delle assunzioni effettuate per quest’anno scolastico, dunque, sono ancora provvisori e in via di definizione, ma l’amministrazione ha fatto il punto sullo stato dei lavori e chiarito alcuni aspetti importanti. In attesa dell’avvio dei concorsi PNRR, infatti, si sono svolte quest’anno nomine dalle graduatorie del concorso ordinario e straordinario banditi nel 2020, da straordinario Bis, da GPS, e dalle procedure di call veloce e chiamata da GPS. Il nostro sindacato ha evidenziato tra le criticità quella dei supplenti collocati nelle prime posizioni delle graduatorie e regolarmente nominati quando ancora non tutte le disponibilità sono state comunicate all’amministrazione visto il congenito ritardo, previsto anche quest’anno, nella conclusione delle operazioni assunzionali. Il sindacato Anief ha, inoltre, focalizzato l’attenzione circa la necessaria tutela dei vincitori dei concorsi ordinari non ancora assunti in ruolo che non possono vedere la propria posizione, neanche in futuro, come subordinata rispetto a quella dei partecipanti ai futuri concorsi previsti dal PNRR.

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Scuola: Assunzioni in ruolo, quest’anno appena 50 mila docenti e 12 mila Ata

Posted by fidest press agency su venerdì, 11 agosto 2023

La conferma in queste ore delle 50 mila immissioni in ruolo dei docenti e 10 mila di personale Ata da attuare entro il 2023 non soddisfa il sindacato Anief, anche perché per vari motivi non andranno nemmeno tutte in porto: “Quelle autorizzate sono la metà delle cattedre e dei posti che ci aspettavamo”, dichiara Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In un’intervista ad Italia Stampa, il sindacalista spiega che “dopo tanti anni si scende sotto la soglia dei 90 mila. Un po’ per colpa del Governo, un po’ per colpa dell’Europa, nella misura in cui non ci si mette d’accordo per trovare quegli strumenti sul reclutamento che per i docenti permetterebbero di assumere da Gps ma anche su tutti i posti vacanti e disponibili, non solo su da posti in organico di diritto”. “Basti pensare – prosegue Pacifico – che su oltre 30 mila posti vacanti Ata si procede solo su 12 mila assunzioni, che corrispondono al turn over. Per i docenti, su 85 mila posti liberi se ne lasciano 35 mila per il concorso straordinario, quindi si procede solo con il 70%: la storia però ci insegna che i concorsi straordinari, ben nove procedure, non hanno risolto il problema del precariato, che si è anche aggravato con un incremento del 220% in pochi anni. Anief chiede quindi al Governo e al ministro dell’Istruzione e del Merito di procedere con il doppio canale di reclutamento già con la prossima legge di bilancio”, conclude il sindacalista autonomo. Anief ricorda che l’abbandono da parte del Parlamento italiano di quel doppio canale di reclutamento (risalente al 2014) che ha assicurato l’assunzione di tanti precari per scorrimento dalle graduatorie: con questo sistema sarebbe possibile stabilizzare tanti supplenti (prima GaE, oggi GPS, tranne che su sostegno dove è in corso una procedura straordinaria). Solo che il doppio canale non è mai ripartito e anche gli insegnanti di religione cattolica devono rimanere precari a vita: quest’anno saranno soltanto in 129 ad essere assunti dai vecchi concorsi, a fronte di 7 mila posti vacanti e 14 mila supplenze.

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Scuola: Docente convocata per l’immissione in ruolo, ma è già in pensione

Posted by fidest press agency su giovedì, 3 agosto 2023

Non è una sceneggiatura di un film, ma la storia della signora di Anna Maria, insegnante pensionata settantenne di Bisaccia, in provincia di Avellino: docente precaria, iscritta alle GPS di Rimini, in questi giorni le è stata comunicata l’immissione a ruolo per l’anno scolastico 2023-24 in un istituto in provincia di Salerno. Peccato fosse già pensionata. “Questo paradossale evento evidenzia le sfide e le lacune nel sistema di assunzione degli insegnanti in Italia. Con le scuole già in crisi sulle assunzioni (ad esempio, un “buco” da coprire di oltre trentamila docenti solo in Lombardia)”, commenta oggi Orizzonte Scuola. “Il paradosso di tutto questo è che vi sono docenti già titolati e selezionati, con tanto di anni e anni di esperienza alle spalle, che vengono tenuti nel limbo, utilizzati solo come supplenti, mentre si potrebbe benissimo assumerli direttamente da Gps, una volta appurato che per quella classe di concorso nelle Gae non vi sono più candidati. Si tratta di un principio elementare, che se adottato, assieme alla cancellazione dell’organico di fatto, altro elemento alla base della supplentite in Italia, andrebbe a risolvere un problema endemico della nostra scuola. Andando anche ad evitare di richiamare i docenti andati già in pensione”, conclude Pacifico. Anief ricorda, come ribadito di recente durante la scuola estiva del giovane sindacato contraddistinto da intense giornate di studio, che la sua politica in difesa dei lavoratori è sempre stata incentrata sulla lotta la precarietà ed ha prodotto tanti risultati: dal contenzioso partito dalla Corte di giustizia europea alla procedura d’Infrazione aperta nove anni fa in Europa, senza dimenticare le svariate denunce al Comitato dei diritti europei sociali e la raccomandazione del Comitati dei ministri del Consiglio d’Europa, che obbliga il nostro Paese a legiferare sul precariato della PA e in particolare su quello della Scuola che detiene le percentuali maggiori di precari.

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Il ruolo chiave della tecnologia

Posted by fidest press agency su giovedì, 20 luglio 2023

A cura di Paolo Paschetta, Equity Partner, Country Head per l’Italia di Pictet Asset Management. In questa corsa alla sovranità economica, in ogni sua declinazione, la tecnologia gioca un ruolo fondamentale. E la sua crescita è inarrestabile: parliamo in particolare delle tecnologie abilitanti, in grado di rendere possibili evoluzioni come quella dell’intelligenza artificiale, nella sua ultima versione di IA generativa; o del quantum computer, che stravolge le logiche dell’informatica classica e promette di contribuire alla soluzione di problemi di complessità estrema. Le tecnologie abilitanti sono la chiave anche per raggiungere l’efficienza e la sicurezza energetica e affrontare un problema secolare non più rimandabile come il climate change.

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Scuola: Immissioni in ruolo docenti, il decreto legge salva-infrazioni è l’ultima chiamata

Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 giugno 2023

Salvare decine di migliaia di immissioni in ruolo dei docenti inserendo nel decreto legge salva-infrazioni una modifica al sistema di reclutamento che permetterebbe di assumere a tempo indeterminato sui posti comuni e di sostegno prima e seconda fascia delle Gps: senza questo provvedimento, anche quest’anno oltre la metà delle assunzioni già autorizzate andranno perse. La richiesta arriva dal sindacato Anief assieme a quella di introdurre una specifica indennità per abuso dei contratti a termine e parità di trattamento tra personale precario e di ruolo. “Sono almeno tre anni – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – che le assunzioni in ruolo decretate dal Mef vengono più che dimezzate a causa di norme sbagliate, inique e che non hanno più motivo di esistere. Se non vogliamo che anche quest’anno le lezioni ripartano con oltre 200 mila docenti precari, l’unica soluzione è quella che proponiamo: altrimenti, altro che posti coperti e continuità didattica”.

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Scuola: Immissioni in ruolo 2023, presentato ai sindacati il nuovo sistema informatizzato

Posted by fidest press agency su martedì, 13 giugno 2023

I tecnici del ministero dell’Istruzione e del Merito hanno illustrato ai sindacati il nuovo sistema di gestione delle assunzioni a tempo indeterminato, da utilizzare nelle prossime settimane in occasione delle stabilizzazioni con effetto 1° settembre 2023: la procedura di “Informatizzazione Nomine in Ruolo”, presentata attraverso una prova di utilizzo che ha consentito di testare gli aggiornamenti annunciati a fine maggio, si compone di un’interfaccia grafica interamente rinnovata e con importanti semplificazioni per agevolare gli aspiranti nella presentazione della domanda on line. Nel corso dell’incontro odierno è stato anche testato il sistema della cosiddetta “Fase 1” (scelta province e classi di concorso) delle immissioni in ruolo. Nei prossimi giorni saranno anche illustrate le modifiche per la “Fase 2” (scelta sede) e quelle del sistema per l’assegnazione delle supplenze (INS: informatizzazione nomine supplenze).Durante l’incontro, il sindacato Anief ha espresso apprezzamento per le importanti modifiche apportate al sistema: secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “l’organizzazione informatica presentata oggi alle organizzazioni sindacali appare nettamente migliorata rispetto alla precedente versione: ne abbiamo preso atto chiedendo tuttavia altri cambiamenti, che secondo noi sono necessari, sempre al fine di semplificarne ulteriormente l’utilizzo pratico. Le nostre richieste saranno adesso valutate dai tecnici del ministero dell’Istruzione e del Merito”, ha concluso il leader del giovane sindacato.

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Cos’è la corte dei conti e di cosa si occupa

Posted by fidest press agency su sabato, 10 giugno 2023

La corte dei conti è un organo di rilievo costituzionale che svolge sia funzioni di controllo sia giurisdizionali nell’ambito della contabilità pubblica e nelle altre materie specificate dalla legge. Per quanto riguarda le funzioni di controllo, la corte produce una valutazione preventiva sulla legittimità degli atti del governo e una successiva sulla gestione dei bilanci delle pubbliche amministrazioni. Per quanto riguarda l’attività giurisdizionale invece la corte è competente a giudicare agenti contabili, amministratori e funzionari pubblici per tutte le vicende comunque concernenti la gestione di risorse pubbliche (in senso ampio). Inoltre ha giurisdizione nella materia delle pensioni civili, militari e di guerra. Nelle ultime settimane la corte dei conti è stata al centro del dibattito pubblico per il suo ruolo di controllo sulla realizzazione del piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). Il governo infatti sta cercando di eliminare dalle competenze della corte quella del controllo concomitante sul piano. Questa attività, in sintesi, consiste in verifiche svolte anche in corso d’opera atte a evidenziare irregolarità o ritardi. Il ruolo della corte però non dovrebbe essere visto come un intralcio all’azione del governo, quanto piuttosto come un prezioso contributo per capire dove bisogna intervenire per migliorare l’efficienza della macchina pubblica. (fonte: fondazione openpolis)

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Il ruolo della rupia indiana nel commercio globale

Posted by fidest press agency su venerdì, 19 Maggio 2023

Di Mario Lettieri e Paolo Raimondi. L’India sta accelerando il processo verso l’utilizzo delle monete locali, ovviamente anche della sua valuta, la rupia, nei commerci internazionali. Poiché l’India non è vista come un “nemico”, come la Russia, né un “pericoloso concorrente”, come la Cina, ciò potrebbe, e dovrebbe, essere da stimolo per l’Unione europea e per i singoli Paesi europei, Italia in primis, a immaginare e proporre una possibile riforma del sistema monetario globale, basato appunto su un paniere di monete importanti. Ci sarebbero dei forti alleati. Secondo esperti politici indiani ”le sanzioni hanno creato un nuovo mondo di paesi che cercano di commerciare utilizzando le proprie valute invece del dollaro Usa”. Essi affermano anche che le sanzioni hanno danneggiato paesi terzi, come l’India, responsabili soltanto di avere dei rapporti commerciali con chi, per svariati motivi, è stato oggetto di sanzioni. Ad esempio, il Venezuela e l’Iran sono ricchi di petrolio e in passato sono stati i principali fornitori dell’India. Il commercio fu di fatto fermato a causa delle sanzioni statunitensi. Anche il Myanmar ha subito diverse sanzioni, inasprite dopo il recente colpo di stato. A pagarne le spese è stato anche il commercio indiano. L’India fa sapere di essere stata anch’essa colpita dalle sanzioni occidentali dopo i test nucleari del 1974 e del 1998. Com’è noto, le sanzioni vietano a persone fisiche e società (comprese le banche) di fare determinate transazioni con controparti nei paesi target. Poiché gran parte del commercio globale è in dollari, le società e i paesi sanzionati non possono più accedere al sistema bancario statunitense e sono, quindi, esclusi dal commercio globale. Ciò rende le aziende diffidenti nel fare affari con paesi sanzionati e rende efficaci le sanzioni statunitensi, anche se molti governi non le riconoscono. Una valuta legale si basa sulla fiducia nel governo che la emette. Molti indiani affermano che il governo Usa ha abusato di questa fiducia. Non solo per le sanzioni ma anche per la creazione di denaro eccessivo attraverso l’aumento del proprio debito pubblico. L’India riconosce che Pechino desiderava da tempo che la sua moneta sostituisse il dollaro come mezzo di scambio internazionale. Nel 2016 lo yuan è stato aggiunto al paniere di valute utilizzate dal Fmi per calcolare i Diritti Speciali di Prelievo. Nello stesso anno ha creato l’Asian Infrastructure Investment Bank (Aiib), la versione cinese delle istituzioni guidate dall’Occidente come la Banca mondiale e l’Asian Development Bank. L Aiib ha il supporto di oltre 90 paesi e l’India ne è il secondo maggiore azionista. Sebbene la sua economia sia più piccola di quella cinese, l’India ha maggiori possibilità di internazionalizzare la sua valuta rispetto alla Cina in quanto è ritenuta più orientata al mercato e più trasparente. L’India sostiene che le sanzioni occidentali contro Russia, Iran e Myanmar rimarranno a lungo e che in futuro altri paesi potrebbero essere presi di mira. Questo timore la sta spingendo a preparare sistemi di pagamento alternativi. L’obiettivo è creare sistemi paralleli che possano consentire il commercio, piuttosto che “sostituire” il dollaro. La rupia indiana può fornire uno di questi meccanismi. Lo ha già fatto in passato anche se in modo limitato. Infatti, fino al 1971 essa è stata utilizzata come valuta da molti stati del Golfo Persico, Emirati Arabi Uniti, Kuwait, Bahrain, ecc. Poi, ripetute svalutazioni hanno spinto questi paesi a creare le proprie monete. Si presume erroneamente che l’imperialismo britannico abbia introdotto la rupia nel commercio internazionale, ma essa era una valuta commerciale già liberamente circolante molto prima dell’arrivo delle compagnie europee sulle coste indiane. Gli storici indiani hanno dimostrato che la rupia è stata utilizzata per 500 anni nel commercio con il subcontinente indiano, anche grazie alla presenza di un’influente diaspora commerciale indiana. La storia della rupia dal XVII all’inizio del XX secolo non ha esempi paragonabili nella Cina imperiale di quel periodo. Oggi, la United Payment Interface dell’India, un sistema di pagamento in tempo reale sviluppato dalla National Payments Corporation per facilitare le transazioni interbancarie e regolato dalla Reserve Bank of India, consente ai titolari di conti di effettuare pagamenti in rupie in diversi paesi: Singapore, Emirati Arabi Uniti, Mauritius, Nepal e Bhutan. L’India incoraggia attivamente il commercio bilaterale con il Bangladesh e lo Sri Lanka utilizzando la rupia. La banca statale, UCI Bank, che in passato ha facilitato il commercio con l’Iran, programma di espandere le sue attività nell’intera regione asiatica. Una nota conclusiva che riguarda l’Europa. Secondo una recente analisi pubblicata da Bloomberg, dall’inizio della guerra in Ucraina e dell’inasprimento delle sanzioni che hanno drasticamente ridotto le importazioni europee di gas e di petrolio dalla Russia, l’India è diventata in primo fornitore di prodotti petroliferi dell’Europa. Non dovrebbe sorprendere che Nuova Delhi importa petrolio principalmente dalla Russia. Resta ancora una domanda: come sono pagate le fatture, in euro, in rupie o ancora in dollari? Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista

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Demografia. Come va il mondo. Il ruolo dell’Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 Maggio 2023

Notare che nel 1950 nel top della classifica c’era l’Italia, ma poi è sparita senza più ricomparire. Così come la Germania. Il mondo sta esplodendo di popolazione e lo fa nei posti in cui si vive peggio. Non a caso l’India solo alcuni giorni fa ha superato la Cina per numero di abitanti e si appresta a continuare senza interruzione. Mentre la Cina si ridimensiona, si fanno avanti Paesi come Nigeria, Pakistan, Repubblica Democratica del Congo e Tanzania… tutti noti per rapporti molto precari tra qualità della vita e popolazione, con mortalità precoce rispetto a Paesi come il nostro.Li sentiamo già “urlare” i nostrani della “sostituzione etnica” che, per questo, avrebbero ragione e si sentirebbero più motivati a stimolare gli italiani a fare più figli e a respingere i migranti vittime del metodo suicida utilizzato nel Pianeta fino ad oggi per vivere meglio e più a lungo. E sarebbe questo il metodo per contrastare l’andamento in corso? Incapaci? Ridicoli? Nostalgici di strampalate teorie dei secoli passati? Il mondo, tutto interconnesso nonostante qualcuno abbia creduto ad un cambio di rotta dopo l’invasione russa dell’Ucraina, va avanti in modo diverso. Le politiche demografiche nazionali non hanno senso e sono dannose: fanno male a chi già abita un territorio, rendono difficile la vita a chi vi ha trovato rifugio, contribuiscono ad ammazzare più persone nel mondo e, SOPRATTUTTO, non impediscono in nessun modo quello che sta succedendo nel Pianeta. Noi Italia abbiamo delle eccellenze e per salvarci non possiamo esimerci dall’essere parte dei movimenti e delle realtà demografiche in corso. Cercare di limitarle a noi stessi, stimolando una crescita etnica, ci farà solo morire prima.Occorrerebbe pensare come usare al meglio queste nostre eccellenze per dare un contributo di vita e di felicità a questo Pianeta in esplosione e in totale cambiamento. Siamo un piccolo Paese con una grande storia. Pensiamo a come tanti altri piccoli Paesi con grandi storie riescono ad essere motori per vivere una vita migliore. Pensiamo ad Israele, per esempio, le cui capacità scientifiche sono uno dei motori di progresso di tutto il mondo. Rinchiudersi ed escludere crediamo sia solo velleitario. Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Immissioni in ruolo: il ministero annuncia modifiche al sistema informatizzato

Posted by fidest press agency su domenica, 5 febbraio 2023

All’incontro svoltosi tra Ministero dell’Istruzione e del Merito e organizzazioni sindacali, alla presenza anche dei rappresentanti della gestione dei sistemi informativi, è stato annunciato l’accoglimento di alcune importanti modifiche al sistema di informatizzazione per le nomine in ruolo (INS) avanzate nel corso dei precedenti incontri da ANIEF. Le modifiche, che saranno già operative per le nomine dell’anno scolastico 2023/2024, riguardano sia aspetti di gestione del sistema che modifiche all’istanza on line che gli aspiranti devono compilare.Tra queste ultime, è prevista una sostanziale semplificazione dell’istanza, con particolare riferimento a quella per i posti comuni della scuola dell’infanzia e primaria. A differenza di quanto avvenuto finora, infatti, sarà prevista la possibilità di selezionare all’inizio l’eventuale interesse per i posti speciali (i quali, ricordiamo, sono diversi da quelli di sostegno e richiedono il possesso di titoli specifici). Questo consentirà di limitare la gestione delle combinazioni tipo di posto-provincia solo agli aspiranti in possesso dei titoli e interessati a quei posti, semplificando in modo sensibile la compilazione della domanda per tutti coloro – la stragrande maggioranza – che non sono interessati a quei posti o che, comunque, non possiedono la relativa specializzazione. ANIEF, presente con i segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha espressamente richiesto di evidenziare, all’interno dell’istanza, la natura differente di tali posti rispetto a quelli di sostegno onde evitare qualsiasi possibilità di fraintendimento per gli aspiranti. Anche la rinuncia alla sede assegnata sarà finalmente gestita on line e non più, come avvenuto finora, tramite contatto diretto tra l’aspirante e l’ufficio scolastico di riferimento. Questo consentirà al sistema di poter avere immediata conoscenza dei posti che si libereranno per rinuncia e poterli così prontamente inserire tra le disponibilità per i successivi turni di nomina. Sul punto, ANIEF ha chiesto un intervento che consenta di evidenziare in modo chiaro, all’interno delle disponibilità, la reale composizione delle cattedre orario esterne, con particolare riferimento alla suddivisione oraria e alla sede di completamento, in modo che gli aspiranti possono scegliere tali posti consapevoli della loro reale natura. Riguardo alle modifiche di sistema, il Ministero ha confermato che agli aspiranti cui dovesse essere assegnata una cattedra su una classe di concorso diversa da quella di preferenza per assenza di posti durante un turno di nomina, sarà garantita la possibilità di nomina sui posti eventualmente disponibili nei turni successivi. Su questo ANIEF ha chiesto di prevedere la possibilità di far decidere all’aspirante se mantenere il posto inizialmente assegnato dal sistema oppure di rinunciarvi per ottenere la sede sulla classe di concorso indicata come preferita (quindi, in posizione precedente tra le opzioni espresse) nell’istanza.

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Scuola: I docenti italiani assunti in ruolo 10-15 anni dopo quelli inglesi, coreani e giapponesi

Posted by fidest press agency su lunedì, 16 gennaio 2023

I sistemi di selezione e immissione in ruolo della scuola italiana sono tutti da rivedere: perché non solo il numero dei docenti precari è più che raddoppiato negli ultimi sei anni, ma ora esce fuori anche che la grande maggioranza degli insegnanti entra in ruolo dopo i 40 anni di età portando l’età media del corpo insegnante italiano ben oltre i 50 anni confermando il primato di anni di chi si siede dietro la cattedra nel nostro Paese. “I numeri – fonte INDIRE, raccolti, analizzati e pubblicati su “I numeri da cambiare”, edizioni Giunti, a cura dell’associazione Treellle e ripresi oggi dalla stampa specializzata – diventano più “imbarazzanti” man mano che alziamo l’ordine e grado di scuola, fino a raggiungere il culmine alla secondaria di II grado”. Perché l’Italia dal 2010 al 2019 ha mantenuto una media di poco più di 50 anni di età per i docenti della scuola secondaria di I e II grado, con picchi di quasi 51 anni nel 2012. “Con una precarizzazione del personale della scuola, Ata compresi, così spiccata, tanto da avere oramai un docente ogni quattro a tempo determinato, cosa altro potevamo aspettarci?”, domanda Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.Se si considerano Paesi come la Corea del Sud, lo scarto d’età dei docenti arriva anche a 10 anni, stessa cosa per il Giappone e soprattutto il Regno unito, che nel 2019 conta una media di 39,9 anni. Da evidenziare la parabola discendente al ringiovanimento della classe docente della Germania, che dai 48,4 anni del 2010 passa ai 46,3 anni del 2019”. In Italia, invece, “in ruolo si entra prevalentemente tra i 40 e i 49 anni e spesso dopo una lunga se non lunghissima gavetta di precariato. Dati che raggiungono l’apice per le secondarie di II grado, mentre per Infanzia i numeri sono più attenutati”. Il risultato di questo fenomeno è che si sta “andando verso la deriva della precarizzazione”, perché “in 6 anni i docenti precari (soprattutto al Nord) sono praticamente raddoppiati, mentre i concorsi stentano a coprire i posti disponibili, lasciando in media liberi la metà dei posti vacanti dei pensionamenti”.

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Ratzinger: Rojc (Pd), fu attento a ruolo Europa

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 gennaio 2023

“Papa Benedetto ha accompagnato con il suo magistero e il suo rigore dottrinale l’avvio complicato di questo millennio, dando un’attenzione lungimirante al ruolo di una Europa più forte”. Così la capogruppo Pd nella commissione Politiche europee del Senato Tatjana Rojc, appresa la notizia della scomparsa del Papa emerito Benedetto XVI. “La sua ‘rinuncia’ non è stata una fuga ma – aggiunge Rojc – il dono grande di un papato che diventa servizio alla Chiesa e ai credenti e cammina con le speranze e le fragilità del popolo”.

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