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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

Asset Allocation: crescita diffusa nei settori ciclici

Posted by fidest press agency su giovedì, 18 aprile 2024

A cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management. Sebbene le condizioni economiche e di liquidità globali siano tutt’altro che favorevoli, vediamo possibilità di miglioramento a sostegno degli asset più rischiosi. L’economia statunitense rimane resiliente, mentre la Cina mostra segnali di ripresa. Inoltre, è probabile che la maggior parte delle principali banche centrali inizi a tagliare i tassi d’interesse nel giro di pochi mesi e che gli istituti di credito si aprano alla possibilità di concedere prestiti con più facilità. Considerando questo contesto, abbiamo alzato dal 7,2% all’8,1% le nostre previsioni per gli utili societari globali di quest’anno, in linea con le stime degli analisti. È vero che le azioni stanno diventando costose, soprattutto in mercati come Stati Uniti e Giappone. Tuttavia, non vediamo segnali che indicano la formazione di una bolla. In sintesi, un livello di rischio bilanciato con la fase di mercato in essere indica una prosecuzione del rally del mercato azionario. Continuiamo, quindi, a sovrappesare le azioni, restiamo neutrali sulle obbligazioni e sottopesiamo la liquidità. La nostra analisi del ciclo economico mostra come il motore della crescita negli Stati Uniti rimanga la domanda interna, sostenuta da una forte occupazione. Sebbene le condizioni economiche siano sane, continuiamo a prevedere due o tre tagli dei tassi d’interesse da parte della Federal Reserve statunitense già a partire dall’estate, anche se di portata incerta per via dell’inflazione persistente. Per la fine dell’anno, vediamo un tasso Fed Funds a quota 4,50-4,75%. Altre grandi economie non sono in condizioni altrettanto buone. In Giappone, produzione industriale, vendite al dettaglio e mercato immobiliare iniziano a indebolirsi e il Paese è a rischio recessione. Tuttavia, la domanda interna è resiliente e il mercato del lavoro rimane saldo, supportando così un circolo di rialzo dei salari e aumento della spesa che la Bank of Japan considera virtuoso. Con una mossa ampiamente prevista ma comunque storica, la BoJ ha posto fine a otto anni di tassi d’interesse negativi e ad altre politiche non ortodosse, alzando il costo del denaro per la prima volta in 17 anni. Prevediamo che quest’anno la banca centrale aumenterà il tasso di riferimento di 20-25 punti base, ma un’inflazione superiore all’obiettivo potrebbe portare a un’ulteriore stretta. Nonostante questo, è improbabile che gli aumenti dei tassi d’interesse danneggino l’attrattiva degli asset giapponesi quest’anno, poiché la politica monetaria rimane accomodante e gli investitori domestici dispongono di abbondante liquidità, poco remunerativa e quindi pronta per essere impiegata. La crescita nell’eurozona, sebbene attualmente debole, dovrebbe gradualmente superare il proprio potenziale nella seconda metà del 2024, di pari passo con l’alleggerimento delle pressioni inflazionistiche. Al di fuori della Cina, le economie emergenti stanno registrando una forte crescita. Prevediamo un ulteriore allargamento del divario di crescita tra i mercati in via di sviluppo e quelli industrializzati, fino a raggiungere il massimo degli ultimi due anni a quasi 3 punti percentuali basandoci su una media mobile a 12 mesi, al di sopra della media a lungo termine del 2,1%, suggerendo così un rafforzamento delle valute locali nel medio termine. Questa analisi trova conferma anche all’interno dei vari segmenti di mercato. Nel comparto IA, ad esempio, gli investitori non concentrano più la domanda solo su produttori specializzati in semiconduttori, ma stanno rivolgendo la loro attenzione ad altri attori della catena del valore, come i fornitori di servizi cloud di grandi dimensioni in grado di gestire le esigenze di calcolo correlate all’IA. Il settore della tecnologia potrebbe ancora subire una correzione, ma non crediamo sia ora il momento. Mentre diminuisce il divario nella dinamica degli utili tra le Big Tech e il resto del mercato statunitense, le solide prospettive di utili per i servizi tecnologici e di comunicazione confermano la bontà di questi settori rispetto al resto del mercato. La forte dinamica degli utili ci spinge a continuare a sovrappesare le azioni giapponesi, rafforzate dalle riforme di corporate governance, dalle valutazioni ragionevoli e dal fatto che questo mercato sia sottopesato dagli investitori. La nostra preferenza per i titoli di qualità significa che apprezziamo anche le azioni svizzere. Infine, continuiamo a sovrappesare i servizi di comunicazione, data la valutazione ragionevole del settore e la sua esposizione a temi strutturali come l’IA.(Abstract by Gruppo Pictet)

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