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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 134

Schroders: Sette temi chiave per capire i mercati azionari di oggi

Posted by fidest press agency su giovedì, 18 aprile 2024

A cura di David Philpotts, Quantitative Equity Product – Head of Strategy, Schroders. Guardando ai mercati azionari nei prossimi mesi, in genere si tende a concentrare l’attenzione su due domande chiave: se è previsto un atterraggio morbido per l’economia globale e cosa questo significa per i tassi d’interesse. Ma, a nostro avviso, quest’anno è stata riposta troppa attenzione sulla Federal Reserve e sulla politica americana. Anziché cadere nella trappola di voler prevedere l’andamento dell’economia e seguire una logica di market timing, come team QEP (Quantitative Equity Product) riteniamo sia meglio concentrarsi sulle opportunità azionarie più interessanti a lungo termine. Per questo abbiamo individuato sette temi su cui riflettere in questo 2024. 1. La recessione è stata evitata, ma si tratta di una notizia rilevante?. La domanda davvero rilevante, in questo caso, è: quanto durerà il picco dei tassi sui Fed fund? Se i tagli dei tassi sono effettivamente dietro l’angolo, non è chiaro se l’allentamento della politica monetaria avrà un impatto positivo sulle azioni, poiché in genere l’impatto ritardato dei precedenti inasprimenti incide, da ultimo, sugli utili e sui rendimenti azionari. Nel complesso, riteniamo che, quest’anno potremmo vedere un andamento rotazionale e una maggiore volatilità, con un minore supporto sul fronte dei rendimenti di mercato più in generale. In tal caso, la selezione dei titoli avrà una maggiore incidenza, ma il contesto è favorevole a titoli di elevata qualità, anche con livelli di capitalizzazione inferiori. 2. Investimenti di lungo termine: le valutazioni non sono convincenti per gli indici, soprattutto negli Usa Storicamente, CAPE più bassi sono stati associati a ricavi più elevati nei successivi 10 anni (e viceversa). Ciò suggerisce chiaramente che i rendimenti futuri saranno inferiori. L’asticella è molto più bassa per le azioni di altri Paesi, semplicemente perché il CAPE medio per il resto del mondo (15x) è leggermente scontato rispetto alla sua storia recente. 3. I “Magnifici Sette” continueranno a dominare le performance? Vale la pena monitorarne molto da vicino la performance caso per caso, in particolare nell’ottica di garantire che gli utili continuino a sostenere il recente slancio. 4. Déjà vu nel comparto tecnologico? In realtà questa volta le cose sono diverse, in particolare il settore presenta fondamentali molto più solidi rispetto a 25 anni fa, anche se è ragionevole osservare con attenzione l’enorme influenza del settore tecnologico statunitense sul mercato. 5: La dispersione delle valutazioni è elevata, il che apre a svariate opportunità. Piuttosto che prevedere l’andamento dei diversi settori, riteniamo ci sia un notevole potenziale per generare valore nell’azionario grazie all’elevata dispersione sul mercato. Tra le opportunità più interessanti a nostro avviso rientrano: il ritorno della qualità e i titoli difensivi; l’attrattiva delle small cap; gli investimenti value, con titoli di alta qualità a prezzi ragionevoli; i mercati emergenti, che potrebbero rappresentare un elemento di diversificazione. 6. Geopolitica: un anno di elezioni. 7. La perdita di slancio degli investimenti ESG non dovrebbe oscurare il trend a più lungo termine Ci aspettiamo tuttavia che il trend verso le strategie guidate dall’engagement proseguirà, così come lo spostamento dell’attenzione dalla decarbonizzazione a questioni ambientali più ampie, come la biodiversità. (Abstract by http://www.verinieassociati.com)

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