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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Posts Tagged ‘giudice’

Scuola: Titoli estero, prima maxi sentenza del giudice del lavoro

Posted by fidest press agency su giovedì, 6 aprile 2023

Il Tribunale di Milano, con una esemplare sentenza del 30 marzo, autorizza la nomina dalle graduatorie di sostegno utili per i ruoli di 40 insegnanti inseriti con riserva dopo la pronuncia dell’Adunanza plenaria del Consiglio di Stato di fine dicembre e la sentenza di merito del Tribunale amministrativo. In 8 mila potrebbero ricorrere e chiedere fino a 2 miliardi di risarcimento per i mancati contratti, mentre sono già mille le sentenze del Tar Lazio di commissariamento del Ministero dell’Istruzione e del Merito per i ritardi dovuti alle risposte rispetto alle 12 mila domande di riconoscimento di chi si è inserito nella prima fascia delle graduatorie per le supplenze insieme ad altri 300 mila candidati. Oggi il confronto con i sindacati sulla bozza di modifica dell’ordinanza ministeriale di gestione delle GPS che potrebbe evitare un danno erariale quantificabile in 4 miliardi. Anief, favorevole al provvedimento di revisione, invita il ministro Valditara a cogliere la palla al balzo, approfittando del tema, e chiedere al ministro Giorgietti un aumento dei posti in organico di sostegno (almeno 40 mila di quelli in deroga da anni) per assumere anche i 15 mila docenti già specializzati in Italia e al ministro Berrnini un aumento dei posti di accesso al TFA sostegno, per includere gli 80 mila docenti non specializzati che hanno lavorato su posti di sostegno negli ultimi anni.

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Rosario Livatino. Il giudice giusto

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 settembre 2022

Rosario Livatino. Il giudice giusto Ebook di Antonio M. Mira € 12,99 Editore:San Paolo Edizioni Pagine:240 Pagine:240. Il 9 maggio 2021, la beatificazione di Rosario Livatino ha elevato questo credente, come si usa dire, all’onore degli altari. Toni Mira ha compiuto un ampio lavoro di indagine intorno alla figura dell’uomo, del cittadino, del servitore dello Stato, per offrirci la possibilità di un incontro faccia a faccia con un personaggio che è un altissimo esempio di valore civile e che scuote le coscienze di tutti noi ben più di quanto farebbe un “santo da immaginetta-. Livatino in preghiera, sì, Livatino guidato da un fortissimo senso della giustizia e della misericordia divine… ma soprattutto Livatino professionista, magistrato competente, concentrato e abile. L’uomo di legge che guadagna sul campo rispetto e autorevolezza. L’uomo scomodo per le mafie e forza trainante nel contrasto alla malavita. Un incontro vivo, emozionante e istruttivo, reso possibile dall’ascolto di molti testimoni: colleghi, collaboratori nelle indagini, persone informate sui fatti. Al termine del percorso vengono pubblicati integralmente tre discorsi di Livatino (uno dei quali inedito) che, in circostanze e su temi diversi, ci fanno scoprire la sua voce, il suo pensiero, i suoi ideali. ” Un uomo che ancora, nell’esempio e nella memoria, vive”. (Dalla Prefazione di don Luigi Ciotti)

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Nicolò Amato: «Un giudice deve farsi perdonare»

Posted by fidest press agency su domenica, 25 luglio 2021

Nicolò Amato, Credo dunque spero. La fede è speranza. Spero dunque credo: la speranza è fede, Rubbettino 2021, pp. 316, € 16 «Il giudice deve farsi perdonare e perdonarsi l’arroganza di una funzione che spetterebbe solamente a Dio e non anche agli uomini» stupisce questa considerazione di Nicolò Amato, il giudice scomparso poche ore fa, contenuta nel suo ultimo libro « Credo dunque spero. La fede è speranza. Spero dunque credo: la speranza è fede» edito lo scorso marzo da Rubbettino. Nel libro, in cui il Giudice conduce una serie di considerazioni sul suo rapporto con la fede, emerge prepotentemente e, potremmo dire, inevitabilmente la riflessione sulla giustizia e sul rapporto tra il giudizio degli uomini e quello di Dio.«Per gli uomini – continua Amato nel libro – la verità, la piccola parte di verità processuale che riescono a raggiungere, non . possesso né rivelazione, bensì faticosa incerta ricerca, esposta a ogni passo al rischio di non capire o di sbagliare»«”Chi sei tu, per giudicare il tuo prossimo?” chiede san Giacomo nella sua lettera.Un uomo . uguale a un altro uomo, a volte migliore a volte peggiore, ma ha in ogni caso la stessa natura. E in questa non c’è alla nascita, n. mai sopraggiunger. una superiorità che lo renda meritevole di ergersi a giudice del proprio fratello.Tanto più che dei suoi comportamenti egli coglie solo l’aspetto esteriore, e gli . difficile o impossibile entrare nella sua anima per comprendere che cosa esattamente lo ha spinto a essi e misurarne quindi la colpa e la responsabilità.Per un uomo giudicare un altro uomo . un compito superiore a ciò che la sua natura gli consente di fare. Tuttavia, qualsiasi collettività. di uomini, per sopravvivere, deve costituirsi come società., con leggi imposte dall’esterno e assistite da una forza sufficiente ad assicurarne la applicazione, sì da garantire la convivenza pacifica dei suoi membri, distogliendoli dalla pretesa di imporre agli altri la propria volontà e la propria forza.Da qui la necessità, la penosa necessità sociale di istituire dei giudici, cioè uomini incaricati di giudicare se qualcuno trasgredisce le leggi e di applicargli, in tal caso, la sanzione prevista.È perciò che la giustizia umana . una sfida impossibile ma, al contempo, irrinunciabile».«Nicolò Amato – scrive Maria Concetta Mattei nella prefazione – è uno di quegli uomini speciali che colpiscono a prima vista. Ha una forza interiore che diventa magnetica, che avvince. Porta altrove. Se lo ascolti, ti apre il sipario sulla realtà dei fatti, anche i più complessi. Se lo leggi, capisci che la sua vita è un dono per tutti… Dopo aver scritto tredici volumi, fra romanzi e saggi, con una cifra stilistica avvincente, ora, in questo libro, narra della sua Fede e del suo credere, che ha ispirato ogni scelta. Avevo letto di getto e senza soste tutto quello che ha pubblicato sin qui. Stavolta ho preso più tempo. Una pausa quasi ad ogni frase. Per coglierne ogni sfumatura. Per entrare nella biografia intima di un uomo speciale»

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Tasso alcolemico 4 volte superiore al consentito, ma per il giudice il fatto è di lieve entità

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 gennaio 2020

«Stesso tasso alcolemico del 27enne che a Bolzano ha investito e ucciso 7 turisti, ovvero 1,97 grammi per litro, è quello che l’alcol test ha rilevato su di un cittadino romeno a Milano che, dopo aver causato un incidente in autostrada, è stato prosciolto dal giudice perché “il fatto è di lieve entità”. È assurdo! Si tratta di una sentenza che vanifica il nostro lavoro e tutte le campagne di sensibilizzazione su sicurezza stradale e guida in stato di ebbrezza». A dichiararlo è Stefano Paoloni, Segretario Generale del Sindacato Autonomo di Polizia (Sap). «Per il giudice – prosegue – il tasso alcolemico rilevato nel sangue non era di molto superiore al limite consentito, qualificando il fatto come tenue e stabilendo il non doversi procedere, nonostante l’art. 186 del codice della strada, preveda sanzioni già a partire da 0,5 grammi per litro. Decisioni come questa – conclude Paoloni – rendono ancora più effimera la certezza della pena e alimentano quel senso di impunità che contribuisce ad alimentare condotte come questa».

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Docente di spagnolo condannata alla precarietà

Posted by fidest press agency su mercoledì, 21 giugno 2017

tribunale-milanoIl giudice condanna il Miur per discriminazione e sfruttamento del lavoro a tempo determinato: il ricorso Anief, proposto a tutela dei diritti della prof supplente, rivendicava l’illegittimità del lungo periodo di precariato, cui continua a essere costretta senza il minimo riconoscimento della lunga esperienza maturata in cattedra per insegnare nella scuola media. La sentenza è importante, perché sancisce il diritto a percepire anche da precari, oltre al risarcimento, uno stipendio calcolato sugli anni di servizio svolti. Rimane l’amarezza: in un mondo sempre più globalizzato e aperto alle lingue, perché un docente deve attendere così tanti anni per poter sottoscrivere il contratto a tempo indeterminato pur essendo da tempo nelle graduatorie pre-ruolo? A tal proposito, il sindacato ricorda il paradosso della classe di concorso A023, ‘Lingua italiana per discenti di lingua straniera’, introdotta con le nuove classi concorsuali e per la quale sono stati decretati centinaia di vincitori nell’ultima selezione nazionale del 2016 proprio per soddisfare precise finalità di insegnamento: per il Miur la disciplina rimane un oggetto misterioso. Anief ha promosso specifici ricorsi per la tutela dei lavoratori precari: è ancora possibile aderire per ottenere il giusto riconoscimento professionale.Marcello Pacifico (Anief-Cisal): i diritti dei precari non possono essere calpestati. Il Miur agisce, ancora oggi, in aperto contrasto con la normativa comunitaria continuando a reiterare contratti a tempo determinato su posti vacanti e negando al personale con contratto a termine il diritto alle progressioni stipendiali. Il nostro impegno è quello di continuare a tutelare i loro diritti e a pretendere dall’Amministrazione rispetto per quei lavoratori della scuola che ogni anno permettono il regolare svolgimento delle attività didattiche.

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Perillo al tribunale europeo

Posted by fidest press agency su martedì, 19 luglio 2011

Ezio Perillo, direttore al Servizio giuridico del Parlamento europeo, è stato nominato dal Consiglio dell’Unione europea giudice al Tribunale della funzione pubblica dell’Unione. Trevigiano, dopo la laurea all’università di Padova, è stato assistente del Professor Alberto Trabucchi e con il grande maestro ha condiviso non solo la passione per il diritto civile ma soprattutto la convinzione nell’Europa comunitaria quale ordinamento giuridico di nuovo genere, che integra quelli nazionali, assicurando ai cittadini dell’Unione diritti e doveri sovrastatuali. Giunto alla Corte di giustizia nel 1982, Ezio Perillo è stato Referendario dell’Avvocato generale Federico Mancini negli anni ’84/’88 e successivamente per cinque anni Consigliere giuridico di Enrico Vinci, certamente uno dei più autorevoli Segretari generali che abbia avuto il Parlamento europeo. Direttore degli affari legislativi del Parlamento europeo durante la sua quinta legislatura, ha svolto in questa Istituzione le funzioni di Direttore delle relazioni esterne e poi del Servizio giuridico. Sarà il primo italiano ad assumere questo importante incarico di giudice del Tribunale della funzione pubblica europea a far data dal 1° ottobre prossimo. (perillo)

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Nasce l’Ufficio del Giudice al Tribunale di Milano

Posted by fidest press agency su sabato, 26 febbraio 2011

È stato presentato a Milano il progetto sperimentale dell’Ufficio del Giudice che il Tribunale di Milano e l’Ordine degli Avvocati di Milano intendono realizzare con l’ausilio dei praticanti avvocati che saranno ammessi a svolgere un anno di tirocinio presso le sezioni civili e lavoro, sulla base del bando sottoscritto sempre oggi dalla Presidente del Tribunale,Dott.ssa Livia Pomodoro, e dal Presidente dell’Ordine, Avv. Paolo Giuggioli. Il Tribunale e l’Ordine degli Avvocati – in conformità con l’obiettivo della formazione comune di avvocati e magistrati già perseguito in diverse iniziative congiunte – daranno vita a una struttura organizzativa di supporto agli uffici giudiziari, destinata allo svolgimento di una serie di attività non strettamente riconducibili alla funzione giurisdizionale, che permetterà di rendere più celere e qualificato il lavoro dei giudici. I praticanti che accederanno al tirocinio potranno usufruire di una borsa di studio finanziata dalla Fondazione Forense di Milano, dall’Associazione Bancaria Italianae dall’Associazione culturale “Prospera”

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PD: nave senza nocchiero in gran tempesta

Posted by fidest press agency su mercoledì, 8 luglio 2009

Di Rosario Amico Roxas. Non si è ancora capito bene il ruolo del PD in un futuro più o meno prossimo, per cui accade di dover valutare una nave disorientata, che naviga a vista, improvvisando, priva di una rotta ben identificata. Si staglia l’immagine di D’Alema che ha voluto assumere il ruolo di giudice unico, dello sparasentenze irrevocabili, esercitando un mandato che non gli ha conferito nessuno. Nell’angolo diverso della tolda un altro autoreferente, nella persona di  Francesco Rutelli, offre il proprio appoggio ad uno dei candidati, quando dovrebbe tentare di fornire appoggio a se stesso, stante il crollo della propria immagine.  Torniamo al ruolo del PD che dovrebbe identificarsi nell’alternativa credibile all’attuale esercizio del potere, diventato totalmente non credibile. Per assumere tale ruolo deve poter essere in grado di dialogare con la gente, in maniera omogenea, coerente e rispondente ad un progetto rivoluzionario, in grado di sovvertire l’attuale disordine in un ordine pianificato. Ciò si trasforma in una esigenza di comunicazione, che nel PD è sempre stata latitante, sostituita dalla improvvisazioni di quei soliti noti che si ritengono insostituibili. E’ proprio la presenza di tali soliti noti che impedisce la comunicazione, che, prima di essere rivolta all’esterno, deve rivolgersi e chiarirsi all’interno. Manca la comunicazione interna e, di conseguenza, diventa impossibile quella esterna, il tutto mentre la gente “sta a guardare” e non capire.Nel pallottoliere dei nomi escono via via gli stessi nomi che sui ripetono da decenni, dimostrando, penosamente, che non c’è di meglio, …questo passa il convento! Anche la candidatura di Ignazio Marino  risulta errata: è come se in un motore che deve ripartire e necessita di un carburatore efficiente, si volesse sostituire un albero a camme, di eccellente fattura, perfetto, anche troppo per quel motore, ma non è quello che serve. Franceschini ha la struttura e la mentalità dell’efficiente burocrate, ne ha anche la preparazione, ma manca della competenza a 360° necessaria per tirar fuori dalle secche dove è piombata questa nave Italia.  La candidatura di Bersani copre molte esigenze, direi il più possibile, ma non tutte. Bersani deve ancora imparare a distinguere il grano dall’oglio, specialmente nelle deleghe che concede a rappresentarlo, come accade in Sicilia, dove è pessimamente rappresentato. Manca l’uomo in grado di compensare i vuoti, l’uomo complementare in grado di far diventare 360°  ciò che in atto non lo è; un uomo senza esibizionismi, concreto, esperiente, in grado di evitare rotte di collisione; in grado di formare un ticket propositivo con Bersani, un primus inter pares, con ruoli ben chiari e definiti, per fornire nuove, ma collaudate certezze . L’uomo c’è, anche se con il PD non c’entra niente, ma mi piacerebbe che ci entrasse, per il futuro del PD che poi altro non è che il futuro stesso dell’Italia: Brino Tabacci. (Rosario Amico Roxas)

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