Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 136

Posts Tagged ‘concorsi’

Un mese al termine della scuola, con i concorsi a rilento

Posted by fidest press agency su martedì, 7 Maggio 2024

Tra poco più di un mese terminano le lezioni per quasi otto milioni di alunni e sul prossimo anno scolastico continua a permanere tanta incertezza: anche quest’anno si è terribilmente in ritardo per cancellare le 250mila supplenze annuali che ormai mettono in ginocchio didattica e organizzazione scolastica. I concorsi ordinari, straordinari e riservati, anche quelli collegati al Pnrr, stanno andando avanti, soprattutto in alcune province, davvero troppo a rilento. Molto difficilmente si farà in tempo ad assumere tutti i 30mila insegnanti, ad esempio, previsti dal concorso in atto per diventare insegnante con una prova scritta a test, già fatta, e orali in corso di svolgimento. “Ecco, allora, – ricorda Marcello Pacifico, presidente nazionale Aneif – che diventano preziosissime le GPS, solo che non tranne per il sostegno prima fascia continuano a non essere utilizzate per le immissioni in ruolo. Dopodomani, 7 maggio, è prevista una informativa al Ministero dell’Istruzione e del Merito sul concorso ordinario degli insegnanti di religione cattolica, ma anche per la pubblicazione dell’ordinanza sulle Graduatorie provinciali 2024: staremo a vedere cosa ci diranno, ma l’impressione netta è che anche quest’anno almeno sulle assunzioni a tempo indeterminato i giochi siano fatti e tra settembre e l’autunno prossimo ci ritroveremo a dovere contrattualizzare altri 250mila insegnanti precari. Almeno – conclude il sindacalista autonomo – sarebbe importante introdurre in extremis delle modifiche delle regole che gestiscono le Gps, come l’inserimento anche degli abilitandi dei corsi 30 e 36 CFU, come anche dei laureandi in Scienze della formazione primaria e pure se i corsi terminano dopo il 30 giugno 2024”.

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Scuola: Concorsi in ritardo e non risolutivi

Posted by fidest press agency su martedì, 16 aprile 2024

Per rispondere a 250mila supplenti annuali, la scuola italiana ha bisogno di assunzioni straordinarie da realizzare con il doppio canale di reclutamento, così da cancellare in un colpo solo la mancata copertura delle cattedre, il ‘balletto’ dei precari alla base della mancata continuità didattica e il ricorso cronico alla supplentite: è bene che ci si organizzi in questa direzione”. Lo dichiara oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricordando che oltre al livello politico anche da dentro l’amministrazione si spinge perché le disposizioni chieste dal sindacato non si realizzino: “Nella scuola abbiamo un organismo superiore, il Cspi, che dovrebbe bene indirizzare le scelte del Ministero dell’Istruzione e del Merito, ma negli ultimi anni questo non è avvenuto”. Il presidente del giovane sindacato pone delle questioni reali: “Il Consiglio Superiore della Pubblica Istruzione, le cui posizioni risultano spesso determinanti ai fini delle decisioni prese dall’amministrazione centrale, perché si oppone a quanto da noi chiesto? Perché continua a dire, non guardando la realtà e i numeri dell’ultimo decennio, che i concorsi – ordinari, straordinari e riservati che siano – non bastano a cancellare le 250mila supplenze annuali, sempre di più, che ogni anno mettono in ginocchio didattica e organizzazione scolastica? Perché il Cspi non ha preso posizione contro i limiti della Legge 107 del 2015 e le mancate proroghe, di recente, del personale Ata impegnato sui progetti Pnrr? Perché non dice apertamente che per coprire gli enormi buchi di personale docente si deve immettere in ruolo direttamente da Gps? Perché il Cspi si è supinamente rassegnato alle riforme sbagliate imposte alla scuola dai governi?”. “Proprio per dare una risposta a questi interrogativi e a questa politica distante dai bisogni dei lavoratori della scuola italiana e dalle esigenze degli alunni – conclude il presidente del giovane sindacato autonomo – abbiamo deciso di proporre una lista di candidati credibili e che intendono cambiare posizione, mettendo al primo posto i bisogni del nostro sistema scolastico. Vogliamo cambiare il metodo di lavoro e di studio sui pareri. Abbiamo avuto modo di constatare che negli ultimi otto anni, dalla Buona Scuola in poi, su 163 pareri sugli atti del Governo, la maggior parte sono stati positivi. Noi, invece, riteniamo che le riforme che sono state attuate sulla hanno peggiorato il nostro sistema scolastico e negato dei diritti fondamentali del personale e allo studio. Siamo dunque convinti del fatto che ci voglia un Cspi rinnovato. Puntiamo su uno studio dunque approfondito sui pareri: i candidati dell’Anief sono preparatissimi, i loro curricula vitae sono consultabili online”, conclude Pacifico.

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Scuola: Concorsi docenti di religione

Posted by fidest press agency su lunedì, 8 aprile 2024

Dopo oltre 20 anni dall’ultimo concorso pubblico, è stato pubblicato da poche ore in Gazzetta Ufficiale il DPCM del 22 febbraio 2024 che autorizza il Ministero dell’Istruzione e del Merito ad avviare le procedure concorsuali per la copertura di 6.428 posti di insegnante di religione cattolica, con un aumento significativo rispetto ai 5.116 posti previsti dal precedente decreto del 20 luglio 2021 mai reso attuativo. La doppia procedura, ricorda Orizzonte Scuola, prevede un concorso ordinario (30% dei posti), aperto a tutti i candidati in possesso dei requisiti previsti, e un concorso straordinario (70% dei posti), riservato ai docenti di religione cattolica che hanno già svolto almeno tre annualità di servizio nelle scuole del sistema nazionale di istruzione. La prova d’esame per entrambi i concorsi consisterà in una prova orale didattico-metodologica. Non è previsto un punteggio minimo di superamento, e la valutazione finale terrà conto anche dei titoli culturali e professionali dei candidati. La durata massima della prova orale è fissata a 30 minuti. Il nuovo concorso si basa sull’intesa siglata a dicembre 2020 tra il Ministero dell’Istruzione e la Conferenza Episcopale Italiana (CEI). Per accedere al concorso, i candidati dovranno possedere la certificazione dell’idoneità diocesana, rilasciata dal Responsabile dell’Ufficio diocesano competente. Sulle procedure concorsuali, il sindacato Anief le reputa sicuramente positive e continua a chiedere all’amministrazione una particolare valorizzazione dell’esperienza acquisita con l’insegnamento: molti dei colleghi hanno infatti oltre vent’anni di servizio alle spalle e non è accettabile che il servizio svolto non sia adeguatamente valorizzato. È importante che ogni anno di servizio venga valutato con un numero maggiore di punti ciascun anno di servizio e in generale il servizio deve avere maggior peso all’interno del punteggio totale. Come è importante che nelle griglie di valutazione debba avere più ‘peso’ la capacità espositiva propria del ruolo, rispetto alle competenze tecnologiche. Anief, infine, ribadisce la necessità che tutti gli idonei che saranno inseriti nelle graduatorie debbano permanervi fino all’esaurimento delle stesse.

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Scuola: Concorsi docenti Pnrr, 242.509 ammessi all’orale per 44.000 posti

Posted by fidest press agency su lunedì, 1 aprile 2024

Il Ministero dell’Istruzione e del Merito ha oggi replicato alle accuse sul presunto livello basso di difficoltà dei 50 quesiti scritti dei concorsi Pnrr proposti ai docenti del primo e secondo ciclo d’Istruzione svolti tra l’11 e il 19 marzo, con quasi 250mila ammessi all’orale (su 372.804 iscritti e oltre il 20% che non hanno partecipato allo scritto): secondo il Ministero c’è stata “grande superficialità” in “chi ha inteso giudicare il livello di difficoltà dei 650 quesiti basandosi esclusivamente sulla conoscenza del contenuto di due, tre di questi, scelti forse non casualmente fra i più semplici”, perché sono state poste “domande di media e alta difficoltà, assieme ad altre di difficoltà bassa” rispettando “una tecnica valutativa che permette di distribuire i concorrenti su una scala che ne differenzia i punteggi e consente di selezionare i migliori”. Il sindacato ritiene che il punto non è comprendere se è stato giusto o meno ammettere alla prova orale quasi il 90% di coloro che hanno svolto la prova scritta: 44.615 ammessi all’orale per la scuola dell’infanzia e primaria, 197.894 ammessi agli orali per la scuola secondaria di primo e secondo grado. Dopo aver ricordato che i posti messi a bando, considerando quelli aggiunti ad inizio 2024, 15.340 per la scuola primaria e 29.314 posti per la secondaria, Anief è dell’avviso che “si sta spostando l’attenzione su un dato che non meraviglia – sostiene Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – considerando che si tratta in alto numero di candidati non solo con esperienze di scuola alle spalle, ma quasi sempre con corsi svolti post laurea e specializzanti spesso di tipo psico-pedagogico. Considerando che anche la presenza alle prove scritte di precari idonei di altri concorsi tra coloro che hanno svolto le prove risulta molto alta, viene da chiedersi cosa c’è da meravigliarsi se poi hanno in alto numero superato la prima prova”. “Sarebbe invece il caso – continua Pacifico – di focalizzare l’attenzione su un altro dato: era proprio indispensabile impegnare questi insegnanti in altre prove per assumerli in ruolo? Non bastava l’esperienza sul campo e l’idoneità ottenuta nelle precedenti procedure selettive, anche straordinarie? Perché non sono tati stabilizzati direttamente utilizzando le Gps o dalle graduatorie di merito? Tra l’altro – conclude Pacifico – questo ostinarsi a non immettere in ruolo direttamente dalle graduatorie provinciali per le supplenze e dalle graduatorie di merito sta producente, oltre che una spesa collettiva non indifferente, anche il fondato rischio di non fare in tempo ad assumere i vincitori del concorso docenti collegato al Pnrr entro il prossimo 31 agosto per quindi immetterli in ruolo dal 1° settembre 2024”.

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Istruzione Concorsi, Pacifico (Anief): “scollamento tra domanda e offerta, soprattutto per il sostegno”

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 febbraio 2024

Il leader Anief, prof. Marcello Pacifico, è intervenuto ai microfoni dell’agenzia Italia stampa per parlare dei concorsi che partiranno a breve. Il presidente del giovane sindacato rappresentativo ha affermato che “non c’è una sinergia che permetta di coprire tutti i posti, c’è uno scollamento tra domanda e offerta, soprattutto per il sostegno. Il problema è che il numero dei posti messi a bando dagli atenei per il Tfa sostegno non è allineato alle reali esigenze. Per questo e altri motivi chiediamo le modifiche al Pnrr su organici e dimensionamento, mobilità e reclutamento; se le cose non cambieranno l’Italia perderà dei soldi che erano stati stanziati e non porteranno a quello che le famiglie si aspettano”, ha affermato Pacifico.

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Scuola: Concorsi docenti, oltre mezzo milione di domande

Posted by fidest press agency su mercoledì, 21 febbraio 2024

Sono numeri roboanti quelli che arrivano dal Ministero dell’Istruzione e del Merito sui partecipanti al concorso per diventare insegnante nelle nostre scuole pubbliche. A commentarli, oggi, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel giorno della pubblicazione delle date della prossima procedura. Sommando tutte le procedure dell’ultimo periodo, “sono arrivate più di 550 mila domande per il primo concorso PNRR per diventare insegnante, che si sommano a più di 20 mila per diventare dirigente scolastico – dice il sindacalista all’agenzia Teleborsa -: sono numeri importanti, come sarà importante prepararsi bene. Anief, in collaborazione con Eurosofia, organizza a questo proposito dei percorsi specializzati che permettono anche un ripasso veloce degli argomenti e, soprattutto, tendono a garantire il successo formativo”. “Però, quello che per noi è importante, al di là di questi concorsi, è che noi vorremmo come prima cosa che chi vi partecipa venisse assunto. Abbiamo un problema per esempio con coloro risultati idonei nell’ultimo concorso e che ancora devono essere assunti. Come abbiamo un problema con chi ha partecipato all’ultimo concorso straordinario, che purtroppo ha visto escluse più di 20 mila persone”. Pacifico si sofferma anche sul tema del “precariato che è aumentato più del 300%: ci vuole il doppio canale di reclutamento per risolvere tutti questi problemi e siamo sempre più che convinti che non basti solo un in bocca al lupo a tutti coloro che parteciperanno a questi concorsi. Stiamo parlando di numero veramente grandi, però al di la di questo, lo Stato deve trovare delle soluzioni per garantire – conclude il sindacalista a capo dell’Anief – a chi da anni lavora nelle nostre scuole di essere assunto, finalmente”.

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Concorsi per insegnanti di ruolo da marzo?

Posted by fidest press agency su martedì, 20 febbraio 2024

“Continua l’impegno del governo Meloni nei confronti della scuola e del personale docente. Da lunedì 11 marzo, infatti, partiranno le prove scritte dei concorsi per l’assunzione dei docenti di ruolo su posto comune e di sostegno nella scuola dell’infanzia, primaria e secondaria di primo e secondo grado. In tutto saranno circa 45.000 i posti a disposizione. La scuola italiana per troppi anni ha scontato carenze di organico, ma grazie all’esecutivo guidato da Giorgia Meloni è finalmente tornata centrale e in cima all’agenda di governo, con il costante e concreto impegno del Ministro Valditara nel dare una svolta, in totale discontinuità rispetto al recente passato, nel potenziamento del personale docente e, in generale, nel dare le giuste risposte al mondo della scuola. Gli insegnanti sono degli educatori, hanno un ruolo fondamentale nella formazione di quelli che saranno i futuri cittadini. Fratelli d’Italia è e sarà sempre al loro fianco”. Lo dichiara il deputato di Fratelli d’Italia Alessandro Amorese, capogruppo in commissione Cultura, Scienza e Istruzione alla Camera.

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Scuola: Concorsi docenti sostegno, i posti diventano oltre 5mila ma l’80% per lavorare al Nord

Posted by fidest press agency su giovedì, 25 gennaio 2024

Arrivano altri 2.159 posti di sostegno ai 3.044 già previsti dal bando esistente: quelli complessivi dei concorsi per entrare in ruolo come docenti di didattica speciale diventano in tutto 5.203, di cui 4.242 nella secondaria di I grado e 961 in quella di II grado. La rivista Tuttoscuola fa osservare che la regione “Lombardia fa il pieno con 2.141 posti complessivi, seguita dal Piemonte con 787, dal Veneto con 694, dal Lazio con 536, dalla Liguria con 233 e dall’Emilia R. con 221”. Complessivamente, “nelle regioni settentrionali sono in palio 4.105 posi di sostegno, pari al 79% di tutti i posti di sostegno, mentre nelle regioni del Mezzogiorno (Sud e Isole) sono disponibili soltanto 399 posti, pari al 7,7%”. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, “sul sostegno scolastico continua a prevelare una logica che non premia il fabbisogno ma altri parametri: come si fa a proporre un concorso per 5.203 posti per la scuola secondaria, di cui l’80% al Nord dove però si specializza meno del 20% degli insegnanti? Sappiamo anche, è noto, che tutto questo accade per la mancata offerta formativa degli atenei con vincoli quinquennali per la mobilità dopo l’immissione in ruolo che ogni anno lasciano scoperti più della metà dei posti autorizzati per le immissioni in ruolo. È la conferma che l’amministrazione incentiva anziché combattere il pendolarismo dei docenti. E continuiamo ad andare avanti così, come se nulla fosse?”. Il presidente del giovane sindacato, quindi, ripropone la denuncia di Anief su un’organizzazione di base sul reclutamento sul sostegno scolastico a dir poco approssimativa: “Per l’ennesima volta – ricorda Pacifico – siamo costretti ad impugnare il numero programmato imposto dal Ministero dell’Università e della Ricerca e a chiedere accesso in soprannumero dei precari non specializzati con frequenza telematica dei corsi relativi alla didattica, oltre che la trasformazione dei posti in deroga, vacanti a tutti gli effetti ma con scadenza 30 giugno, in posti da collocare in organico di diritto quindi utili per le immissioni in ruolo e per i trasferimenti del personale di ruolo”.

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Scuola: Concorsi infanzia, primaria, secondaria docenti PNRR

Posted by fidest press agency su mercoledì, 24 gennaio 2024

Aumentano del 30% i posti banditi (+14mila posti) per un totale di più di 44 mila posti. Uno su sette tra i candidati potrà aspirare al ruolo rispetto alle domande pervenute (300 mila). Ma rimane aperta la procedura d’infrazione e la messa in mora dell’Italia per l’assenza di misure dissuasive e preventive per l’abuso dei contratti a termine e la disparità di trattamento tra personale precario e di ruolo. Il sindacato rappresentativo Anief continua a insistere in Parlamento con specifici emendamenti al decreto legge Milleproroghe sulla necessità di assumere dalle graduatorie di prima fascia delle GPS sui posti di sostegno ed elenchi aggiuntivi, in generale dal doppio canale di I e II fascia delle suddette graduatorie per le supplenze, sulla integrazione delle graduatorie del precedente concorso straordinario, sull’assunzione degli idonei dell’ultimo concorso ordinario, sulla conferma dei ruoli di chi è stato assunto con riserva e ha superato l’anno di prova.

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Scuola: Lodevole servizio utile per partecipare ai concorsi

Posted by fidest press agency su sabato, 13 gennaio 2024

Dopo la nota di rettifica di ieri da parte del Ministero dell’Istruzione e del Merito che accoglie la formale richiesta inviata dal sindacato Anief sulla necessità di considerare nei concorsi pubblici per il personale scolastico il “lodevole servizio” come periodo di lavoro “svolto senza demerito”, dunque senza sanzioni disciplinari e che non necessita di attestazione da parte del DS, il giovane sindacato ha richiesto anche una modifica della domanda di partecipazione al concorso per dirigenti scolastici rendendo non obbligatori i campi specifici di compilazione dell’Istanza sul punto. Nell’istanza di partecipazione al concorso DS, dunque, Anief ha richiesto al Ministero che sia previsto di dovere solo “spuntare” con un flag la voce del lodevole servizio senza più dovere obbligatoriamente compilare i dati aggiuntivi o inserire il relativo allegato con l’attestazione finora richiesta come obbligatoria. Si attende, ora, la conferma da parte del Ministero sul recepimento dell’ulteriore richiesta Anief. “Ancora una volta – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – l’intervento del nostro sindacato e l’interpretazione delle norme si sono rivelati determinanti per una corretta gestione delle procedure di reclutamento del personale della scuola e il nostro sindacato esprime pieno apprezzamento per la disponibilità dimostrata dal Ministero dell’Istruzione e del Merito a effettuare le precisazioni richieste in favore dei tanti candidati che in questo periodo stanno presentando o hanno presentato domanda di partecipazione ai concorsi per il personale della scuola”.

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Scuola: Concorsi, ultimo giorno per partecipare alla prima delle tre procedure Pnrr

Posted by fidest press agency su venerdì, 12 gennaio 2024

L’organizzazione sindacale autonoma ha inviato al Ministero dell’Istruzione e del Merito formale richiesta di chiarimenti in merito al problema della preferenza per “lodevole servizio” nelle domande dei concorsi docenti e di quello per dirigenti scolastici 2023. “Il chiarimento – afferma Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è diventato necessario e indispensabile anche per rispettare la normativa vigente in tema di decertificazione e per evitare un ulteriore quanto inutile gravame per le già congestionate segreterie delle istituzioni scolastiche italiane”. E’ già scaduta la possibilità di presentare domanda per partecipare alla prima delle tre procedure concorsuali collegate al Pnrr che porteranno all’assunzione di circa 70 mila nuovi insegnanti nella scuola pubblica: sul “lodevole servizio” che ogni aspirante dovrebbe dichiarare, anche a seguito delle risposte ambigue dell’amministrazione, si è creata più confusione che chiarezza. La questione, in particolare, ha causato non pochi dubbi agli aspiranti dopo alcune note di risposta di alcuni Ambiti Territoriali Provinciali e della stessa Direzione generale del personale scolastico, nelle quali viene affermato che per fruire della suddetta preferenza sia necessaria una apposita dichiarazione da parte del dirigente scolastico dell’istituto dove si presta servizio. Inoltre, anche se la chiusura delle istanze dei concorsi docenti ègià avvenuta, è pur vero che la confusione creata da queste note investirà a breve la procedura del concorso per dirigenti scolastici, la cui scadenza per candidarsi è fissata al 17 gennaio prossimo, e – se non chiarita definitivamente – tornerà sicuramente anche per i successivi concorsi che verranno banditi entro i prossimi 18 mesi. Il sindacato Anief, pertanto, ha chiesto al Ministero una nota ufficiale che chiarisca che la preferenza riguardante il “lodevole servizio” possa essere espressa dagli aspiranti indipendentemente dall’attestazione prodotta dal proprio dirigente scolastico, riprendendo quindi la formulazione prevista dal D.M. 50/2021, la quale sebbene riguardasse in modo specifico la terza fascia ATA tuttavia si occupava, in questo caso, di una preferenza che interessa tutto il personale scolastico, docenti compresi.

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Il 2024 sarà l’anno dei concorsi e delle assunzioni nella scuola?

Posted by fidest press agency su martedì, 9 gennaio 2024

Sembra proprio di sì. Sono previsti due procedure Pnrr per i docenti: uno subito con domande e il secondo bando da pubblicare in estate a chi entro giugno conseguirà i 30 Cfu. E c’è anche il concorso per dirigenti scolastici, per il quale candidarsi entro il 17 gennaio se si sono svolti 5 anni di servizio. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, però “i concorsi sono sicuramente un’opportunità ma non sono la soluzione al precariato. Siamo convinti che i concorsi non siano la strada per combattere il precariato. La soluzione – dice il sindacalista a Orizzonte Scuola – può essere solo il doppio canale, lo avevamo detto lo scorso anno, purtroppo poi in Commissione europea è saltato tutto. Speriamo che la proposta della senatrice Bucalo sul doppio canale possa avere un iter accelerato in Parlamento per essere approvata entro quest’anno”. Il sindacato autonomo sa bene che le sue battaglie continueranno per tutto il 2024. “Il 2023 – dice Pacifico – si è chiuso con 12 milioni di euro di risarcimento dati a più di 3000 ricorrenti di Anief in tutta Italia”. Per i diritti degli alunni più fragili, di tutti quelli che si avvalgono del sostegno, è stata attivata “la campagna NonuneurodimenoconAnief. Continueremo con la campagna informativa, abbiamo fatto 600 assemblee nell’ultimo quadrimestre nel 2023”. Nel 2024 è previsto anche il IX ciclo del TFA Sostegno, con probabili novità sulla distribuzione dei posti: “La pianta organica dell’organico di diritto – continua il leader Anief – dovrebbe salire a 126mila unità. Ci sarà un nuovo TFA e abbiamo chiesto al Ministero dell’università e della ricerca di allineare i posti rispetto alle esigenze. Abbiamo vinto di recente al Tar che obbligherà il Ministero nel prossimo mese a fornirci l’istruttoria che non rispetta la legge: i posti devono essere dati in base alle effettive esigenze e non in base all’offerta degli atenei. Un problema che porta poi alla penuria di insegnanti di sostegno specialmente al nord”.Il sindacato si sta impegnando da tempo per la conferma delle immissioni in ruolo da GPS di prima fascia sostegno. “Stiamo caldeggiando al milleproroghe. Se non si faranno avremo sicuramente molti posti scoperti. Abbiamo poi proposto di fare la parte didattica del TFA online. Questo permetterebbe di aprire i numeri. Ci sono 100mila insegnanti non specializzati, bisogna mettere tutti nelle condizioni di poter accedere ai corsi. La continuità didattica sul sostegno si ottiene con il ruolo”.Nella Legge di bilancio 2024 è previsto anche il rinnovo di Ape sociale e Quota 103: per il sindacato sono “misure palliative”. Pacifico spiega per quale motivo: “Abbiamo sempre detto che gli anni di formazione universitaria devono essere riscattati gratuitamente. E poi ci vuole una finestra specifica per il personale scolastico che è il più vecchio al mondo, un gap generazionale tra insegnanti e studenti ormai troppo largo, e un burnout che ancora non è riconosciuto dallo Stato. Tutto dopo che si è lavorato per anni lontano da casa. Anche per questo vorremmo un’indennità per i fuori sede, agevolazioni per gli affitti, buoni pasti e così via”. Anief chiede anche la sparizione dei vincoli sulla mobilità, sempre tramite il decreto milleproroghe: “Noi vorremmo almeno prorogare la deroga per i neoassunti e poi cercare di garantire i trasferimenti del personale. Si può fare con un cambiamento totale delle aliquote”, dice ancora Pacifico. Il sindacalista ha anche commentato la mancata proroga di tutto l’organico aggiuntivo ATA: “Chiediamo chiarezza ancora nel milleproroghe e chiediamo certezza almeno per questo anno scolastico, oltre alla proroga fino al 2026 come previsto dal decreto anticipi”. Sempre sugli Ata, in particolare sulle graduatorie di terza fascia ATA, c’è anche la possibilità che vengano recepite le novità previste dal Ccnl: “Penso si farà in tempo. A giorni ci dovrebbe essere la firma”.Pacifico ha quindi ricordato, sui supplenti in attesa di stipendio da mesi, che “è stato promesso lo sblocco dei pagamenti l’11 gennaio. Il Mef ha sicuramente delle responsabilità. Per Anief anche i supplenti brevi dovrebbero avere il salario accessorio. La scuola deve essere considerata anche dopo il covid”. Quindi, ha commentato il possibile voto “la prossima primavera, il 7 maggio”, del rinnovo del Cspi: “è importante votare perché è da 8 anni che non si vota. Anief presenterà le sue liste assieme a Udir per i dirigenti scolastici”. Infine, a proposito della sperimentazione della filiera tecnologico-professionale, il presidente del giovane sindacato ha detto che è giusto “avvicinare il mondo della scuola al mondo del lavoro: è uno degli obiettivi di tutti i paesi più sviluppati. Speriamo che tutto non si riduca all’anno in meno delle superiori. Per noi l’obbligo scolastico deve essere esteso dai 3 ai 18 anni”.

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Scuola: Tre concorsi in tre anni per diventare docente e coprire 70.000 posti, secondo Anief non risolveranno il problema del precariato

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

“Saranno almeno 70.000 le assunzioni di insegnanti che verranno fatte nei prossimi tre anni, almeno fino al 2026”: lo ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiegando il cronoprogramma per diventare insegnanti, con procedure selettive legate soprattutto al Pnrr, anticipato in queste ore alle organizzazioni sindacali dall’Ufficio di Gabinetto del ministero dell’Istruzione e del Merito.“Ci sarà a breve un primo bando di concorso – ha spiegato il sindacalista attraverso un video – che servirà per assumere 44.000 insegnanti, di cui almeno 20.000 con la procedura selettiva straordinaria concordata con la Commissione europea che prevede il concorso Pnrr riservato ai triennalisti e a chi ha conseguito i 24 Cfu. Questo primo bando sarà pubblicato entro fine dicembre, per potere quindi assumere questi nuovi insegnanti nel 2024”.“Poi – ha continuato il leader del giovane sindacato – ci sarà un nuovo bando, da altri 20.000 posti, che verrà prodotto però non prima del prossimo mese di settembre, per dare modo di seguire i vari corsi utili a parteciparvi – per conseguire i 30 e 36 Cfu universitari – con i tempi di pubblicazione slittati da febbraio 2024, come prevedeva il Dpcm originario, alla prossima estate. Infine, vi sarà un terzo concorso, per chi conseguirà i 60 Cfu ma anche per i giovani laureati che vogliono insegnare, con restanti 30.000 posti da bandire nel 2025 e da concludere entro l’estate del 2026”.A colloquio con l’Ansa, però, Pacifico ha ribadito che “tutte queste selezioni per noi non risolveranno problema del precariato”, perché il passato insegna: “abbiamo assistito a più di nove procedure concorsuali e a oggi il numero dei precari è dieci volte il numero dei precari di dieci anni fa. Abbiamo più di 200.000 precari, più di 400.000 con tre anni di servizio. L’Unione europea ci chiede che siano immessi in ruolo e di non violare più le direttive europee sull’abuso dei contratti a termine”, ha concluso il presidente nazionale Anief.Anief sostiene più che mai che per risolvere il problema del reclutamento scolastico, afflitto dalla supplentite, occorre ritornare al doppio canale di di reclutamento tutelando le aspirazioni degli idonei degli ultimi concorsi, ma garantendo lo scorrimento delle GPS su posti dati alle Gae esaurite. Il sindacato autonomo ritiene anche che occorra introdurre il numero programmato, agganciato al reale fabbisogno, per stabilizzare sia su posto comune che di sostegno rispetto alla sola offerta formativa degli atenei; ma anche di chiarire l’accesso del 45% delle quote di riserva in ogni ateneo e di superarlo a regime con una programmazione di accesso diretto scaglionato, in particolare per i docenti ingabbiati e per chi ha diritto se di ruolo a poter conseguire altra abilitazione per favorire i passaggi di ruolo. Anief ritiene anche possibile la contemporanea frequenza del TFA e dei corsi abilitanti e l’accesso dei laureati che competano i crediti mancanti per l’accesso alle classi di concorso nei mesi successivi ed entro il 2024. Come occorre uniformare presso le Università la modalità per riconoscere i crediti formativi per chi accede ai nuovi percorsi abilitanti.

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Scuola: Concorsi ordinari, bandi in dirittura d’arrivo

Posted by fidest press agency su martedì, 21 novembre 2023

Per i nuovi Concorsi ordinari per tutti i gradi di istruzione è in arrivo un doppio bando di concorso: oltre 20mila posti saranno destinati alla scuola secondaria di primo e secondo grado; meno di 10mila posti saranno assegnati a maestri della scuola dell’infanzia e primaria. Le modalità di svolgimento delle procedure sono state illustrate oggi dai dirigenti del Ministero ai sindacati. Regolamenti e bandi saranno pubblicati nel nuovo sito ministeriale dedicato ai concorsi.“Durante l’informativa abbiamo discusso della precedente bozza del regolamento dei concorsi e ora il Ministero ha reso l’informativa sulla conseguente bozza dei prossimi bandi concorsuali – dice Chiara Cozzetto, segretaria generale Anief -, finalmente il Ministero ha premuto il piede sull’acceleratore e conta davvero entro le prossime settimane di pubblicare tutto, anche se ancora i bandi devono essere sottoposti alle varie bollinature e autorizzazioni di rito. Speriamo che per i primi del mese di dicembre possano arrivare i bandi”, sottolinea la sindacalista, con “le prove che si svolgeranno nel 2024: dall’uscita del bando serviranno infatti 30 giorni per la presentazione delle domande, quindi è prevedibile che si andranno a svolgere le prove dopo Natale”. Il ministero dell’Istruzione e del Merito ha convocato quindi i sindacati per verificare le loro proposte. Ci sono delle novità, presentate sempre oggi dal Mim: la modalità di funzionamento del doppio bando concorsuale, con relativi posti di sostegno per ogni bando, sono anche in attesa dell’integrazione di 14mila posti aggiuntivi per cui saranno poi integrati i posti per le classi di concorso già bandite (il Mef ha già dato il via libera). La prova scritta sarà di tipo ‘computer based: ogni candidato svolgerà la prova scritta di argomento pedagogico e metodologico didattico.“Una prova scritta si svolgerà sulla base di 50 domande a risposta multipla – continua Cozzetto – : 10 quesiti saranno di ambito pedagogico; 15 di ambito psicopedagogico, compresa l’inclusione; altri 15 quesiti saranno di ambito metodologico didattico, valutazione inclusa; per la verifica della lingua inglese sono previsti 5 quesiti a risposta multipla, di livello B2. Infine, vi saranno 5 quesiti sull’uso didattico delle tecnologie e dispositivi elettronici per le competenze digitali. Si supera la prova scritta per chi supererà 70 centesimi. La prova ora riguarderà la didattica e la disciplina specifica, la materia che si andrà ad insegnare e poi proseguirà con una lezione simulata. Con estrazione della traccia della lezione simulata ventiquattr’ore prima della prova. I titoli culturali daranno ulteriori 50 punti. Inoltre, i partecipanti potranno chiedere di svolgere le prove al massimo per quattro classi di concorso distinte per grado di istruzione e relativi posti di sostegno”.

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Scuola: In arrivo nuovi concorsi ordinari e straordinari per docenti

Posted by fidest press agency su giovedì, 26 ottobre 2023

Sarebbero imminenti diversi concorsi, ordinari e straordinari, che porteranno decine di migliaia di insegnanti in cattedra con contratti a tempo indeterminato, a partire dai 70 mila da stabilizzare in due anni in chiave Pnrr, visto anche che continua la procedura d’infrazione contro l’Italia sull’abuso dei contratti a termine. A questo proposito, il sindacato Anief chiede con forza di procedere con le immissioni in ruolo in surroga anche per gli oltre 20 mila partecipanti al concorso Straordinario bis attraverso l’integrazione delle graduatorie dei concorsi riservati. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ricorda che “si tratta di una procedura importantissima, ma non originale perché già praticata in passato: come sindacato rappresentativo autonomo chiediamo, quindi, che vengano assunti nei ruolo coloro che hanno partecipato al concorso precedente e ancora attendono di essere stabilizzati, dopo aver dimostrato nel tempo e nel corso dello stesso concorso di meritare di insegnare con stabilità”.

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Scuola: Concorsi, specializzazioni, abilitazioni: i docenti pagano fino a 4.000 euro a titolo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 4 ottobre 2023

Nella scuola i concorsi, la formazione iniziale, i Tfa specializzanti nel sostegno, le abilitazioni e tanti altri titoli si conseguono solo a pagamento: per diventare insegnante si deve pagare. E non sono semplici tasse, perché in alcuni casi si arriva a spendere tra i 3.000 e i 4.000 euro ad attestato. Lo denuncia il sindacato nazionale Anief, dopo avere preso visione anche del DPCM pubblicato alcuni giorni fa sulla nuova formazione del personale che continua a prevedere corsi a pagamento (a dispetto del Contratto collettivo nazionale 2019/2021 dei comparti Istruzione, Università e Ricerca che non prevede costi per i lavoratori, ma solo formazione retribuita laddove si superino le ore di servizio). “La verità – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è che lo Stato italiano deve fare in modo di farsi carico della selezione e formazione del suo personale, non scaricare sugli aspiranti lavoratori e sui dipendenti già assunti i costi per espletare questi obblighi. Stiamo vivendo uno dei tanti ‘misteri’ di Stato. La domanda da fare a chi amministra la scuola è la seguente: perché uno specializzando medico durante il suo percorso formativo percepisce 20.000 euro annui, mentre un precario della scuola deve pagare 3.000 per specializzarsi come insegnante? Forse si deve fare curare? Anief dice basta e valuterà a breve come operare, anche per opporsi al Dpcm sulla formazione dei docenti, che si contrappone pure alla direttiva europea sulla organizzazione dell’orario di lavoro (88/2003): stiamo valutando – conclude Pacifico – le modalità per adottare una denuncia specifica proprio all’Unione europea”.

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Scuola: Supplenze, specializzazioni e concorsi: errori a raffica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 agosto 2023

“Il record di supplenze tra di docenti che si andrà a registrare a fine estate non è una condizione casuale, ma deriva dagli errori organizzativi e normativi che continua a produrre chi gestisce in malo modo il reclutamento nella scuola pubblica italiana: in un Paese ‘normale’ non metti il numero chiuso ai corsi di sostegno, come non bandisci il TFA sostegno quasi esclusivamente al Sud se hai 8 mila posti vacanti per i ruoli al Nord, e nemmeno punisci chi si abilita all’estero estromettendolo dalla Call veloce per le assunzioni o lasci fuori gli specializzati Isef dal concorso di motoria che attendono da una vita”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando le incongruenze che stanno contrassegnando le immissioni in ruolo, l’accesso alle specializzazioni e ai concorsi del personale scolastico in questa estate del 2023.Il sindacalista autonomo reputa “clamorosa l’illogicità che ha contrassegnato le regole di suddivisione dei posti al TFA Sostegno, che la maggior parte dei docenti con tre anni di servizio su sostegno, per i quali dovrebbe invece essere garantito l’accesso ai corsi, e per difendere i quali Anief ha predisposto specifiche azioni”. Dopo avere ricordato che “le sedi territoriali del giovane sindacato rimangono a disposizione di tutti coloro che hanno necessità di consulenza e assistenza per la presentazione della domanda per la mini call veloce di due giorni”, Pacifico si è posto in difesa “degli specializzati all’estero, il cui titolo rimane ancora sotto osservazione non risultando così utile alle stabilizzazioni di questa estate, motivo per il quale il sindacato ha predisposto il nuovo modello da presentare per ricorrere con Anief e Radamante”.Dopo avere denunciato che “con questo andare si arriverà a superare le 200 mila supplenze annuali toccando un altro record della vergogna”, il presidente Anief si è scagliato “contro l’esclusione, prevista dal D.D. 1330 del 4 agosto 2023, dei diplomati ISEF dal concorso per insegnare educazione motoria nella scuola primaria: è illogica e irragionevole, oltre che discriminatoria e lesiva delle legittime aspettative e dei diritti acquisiti, quindi – conclude Pacifico – anche su questo versante siamo stati costretti a presentare ricorso, oltre che dare supporto e aiuto ai candidati per superare il concorso con la metodologia dei corsi di preparazione Eurosofia”

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Sioi: Il Corso di preparazione ai Concorsi delle Istituzioni europee

Posted by fidest press agency su domenica, 30 luglio 2023

La SIOI, Centro di Documentazione europea e scuola di alta formazione dal 1946, con una tradizione consolidata nel settore della preparazione dei funzionari pubblici e delle classi dirigenziali, ha il piacere di presentare il percorso formativo studiato per acquisire o approfondire le competenze utili per prepararsi ai concorsi delle Istituzioni europee. Il corso, in modalità blended, e in lingua inglese, prepara i candidati a partecipare ai concorsi delle Istituzioni europee e prevede una sezione pratica con esercitazioni sulle tecniche di superamento delle nuove prove concorsuali, (Ad 5 Generalists’ Competition), che saranno pubblicate a novembre 2023 e che seguiranno il nuovo modello di concorso, reso noto dall’EPSO all’inizio del 2023. Il percorso didattico intende guidare i partecipanti nelle principali fasi del processo di preparazione alle prove concorsuali: – Compilazione di un application form efficace – Preparazione ai test di ragionamento logico e al test di conoscenza dell’UE – Scrittura di un case study o report efficace Le competenze acquisite potranno essere spendibili anche in altri contesti concorsuali, in quanto le procedure di selezione EPSO hanno l’obiettivo di reclutare personale e figure professionali eterogenee in molteplici settori. Per informazioni sull’offerta formativa: Ufficio Formazione SIOI http://www.sioi.org

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Scuola Concorsi docenti: 10 mila partecipanti al Concorso straordinario bis chiedono di essere assunti

Posted by fidest press agency su domenica, 9 aprile 2023

Migliaia di posti da docente nella scuola potrebbero essere tranquillamente assegnate a candidati risultati idonei, ma lasciati fuori gioco a causa di regole senza senso: a sostenerlo è il sindacato Anief, dopo avere appreso che soltanto un partecipante su tre (4 mila su 14 mila) del concorso Straordinario bis – introdotto con il comma 9bis del DL 73/2021 – è stato assunto con contratto utile per l’immissione in ruolo. A rendere ancora più assurda la situazione è che il Ministero dell’Istruzione e del Merito starebbe meditando di bandire una nuova procedura per 24 mila unità, senza integrare le graduatorie esistenti. “Secondo il nostro sindacato – dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – sarebbe un grave errore lasciare fuori i partecipanti al concorso Straordinario bis : ancora una volta si sta andando verso una soluzione illogica rispetto ad un aumento del 220% del tasso di precarietà nella scuola italiana. Ricordo che nell’ultima procedura non c’era una soglia per essere ritenuti idonei e che lo stesso numero di assunzioni programmato era esiguo rispetto al numero dei posti vacanti: sono ragioni più che valide, a nostro avviso, per integrare quelle graduatorie di merito, utili per le assunzioni a tempo indeterminato, con i restanti 16 mila partecipanti. Ancora di più – conclude il sindacalista autonomo – perché abbiamo quasi 250 mila posti liberi, molti dei quali assegnati a supplenti nemmeno abilitati”.

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Scuola: Il Ministero pensa a nuovi concorsi per diventare docente

Posted by fidest press agency su venerdì, 20 gennaio 2023

Il ministero dell’Istruzione intende introdurre nuovi concorsi per diventare insegnanti intervenendo sulla fase transitoria prima dell’attuazione a regime della nuova formula del reclutamento prevista dal PNRR: l’intenzione, scrive oggi la stampa specializzata, è organizzare “concorsi regolari con cadenza annuale e una salvaguardia nei confronti dei precari storici, cioè quelli con almeno tre anni di servizio alle spalle. Per i docenti con almeno 3 anni di servizio e in possesso dei 24 CFU si prevede un concorso riservato, tra marzo e aprile, con le modalità di accesso da definire successivamente. Non sarebbe, però, una procedura concorsuale una tantum: né sarebbe prevista un’altra anche per il prossimo anno scolastico (dunque nel 2024). In questo caso – si legge ancora – potranno partecipare quelli che abbiano conseguito almeno 30 CFU dei 60 previsti con il nuovo percorso così come previsto dal PNRR e dalla riforma del reclutamento, la Legge 79 del 2022, portata avanti dall’ex ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi”. Anief, sebbene rispetti l’intenzione di introdurre procedure riservate ai docenti precari storici, ritiene che questo tipo di nuove selezioni concorsuali non sarebbero risolutive, tanto che in passato si sono dimostrati inutili. “Si ritorni piuttosto al doppio canale di reclutamento, con l’utilizzo delle GPS per le immissioni in ruolo anche per le cattedre comuni e non solo per il sostegno”, ha replicato in modo secco Marcello Pacifico, presidente nazionale Aneif, durante il confronto sul reclutamento degli insegnanti tenuto l’altro ieri al ministero dell’Istruzione. Secondo il sindacalista il precariato scolastico si supera soltanto con ruoli a supplenti chiamati su posti vacanti da GAE prima e GPS a seguire. È il doppio canale di reclutamento, unico ristoro all’abuso dei contratti”. “Dal 2015 ad oggi – ricorda Pacifico – ci sono state ben cinque procedure concorsuali straordinarie e riservate e il numero dei precari è raddoppiato. Per questo abbiamo detto no come Anief a nuovi concorsi per i precari. Bisogna ritornare alla logica del vecchio doppio canale di reclutamento, con l’utilizzo, laddove le GAE risultino esaurite, delle GPS di Prima e Seconda fascia. Soltanto così si può rispondere all’esigenza di avere tutti gli insegnanti in cattedra e coprire le 70 mila immissioni in ruolo promesse a Bruxelles”. “Stiamo lavorando – continua il sindacalista autonomo – con l’Ufficio legislativo Anief a una proposta che risponda ai rilievi di European Union sulla necessità di orientare le risorse del PNRR a una specifica formazione iniziale per diventare insegnante, alla procedura di infrazione attivata dallo stesso organismo e alla denuncia di Anief accolta dalle istituzioni europee (Comitato europeo dei diritti sociali e Comitato dei ministri del Consiglio d’Europa) sull’abuso dei contratti a termine da parte dello Stato italiano nei confronti del personale docente italiano”, conclude Pacifico.

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