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Posts Tagged ‘gastroesofageo’

Il reflusso gastroesofageo aumenta il rischio di cancro dell’esofago

Posted by fidest press agency su domenica, 24 settembre 2023

La maggior parte dei pazienti con reflusso gastroesofageo non ha un rischio più elevato di sviluppare il cancro esofageo, secondo uno studio pubblicato sul British Medical Journal. I ricercatori diretti da Dag Holmberg, del Karolinska Institutet di Stoccolma, Svezia, hanno osservato che tale rischio è elevato solo nei pazienti in cui la gastroscopia rivela cambiamenti nella mucosa esofagea. Questo è un risultato gratificante in quanto la malattia da reflusso è una patologia molto comune, e la maggior parte dei pazienti mostra una membrana mucosa completamente normale all’esame gastroscopico» spiega Holmberg. I ricercatori hanno studiato i dati di registri nazionali in Svezia, Danimarca e Finlandia, relativi a più di 285.000 individui con malattia da reflusso e nessuna prova gastroscopica di esofagite. I pazienti sono stati seguiti fino a 31 anni e sono stati registrati tutti i casi di cancro esofageo. Il rischio di cancro è stato poi confrontato con quello di individui nella popolazione generale abbinati per età e sesso nei tre paesi. Ebbene, non è stato osservato alcun aumento del rischio di cancro esofageo nei pazienti con malattia da reflusso e membrana mucosa normale. Gli esperti hanno anche analizzato il rischio di cancro in oltre 200.000 individui affetti da malattia da reflusso ed esofagite, e queste persone hanno presentato un rischio relativo chiaramente aumentato di sviluppare il cancro esofageo. I sintomi della malattia da reflusso generalmente persistono nel tempo, il che significa che molti pazienti si rivolgono frequentemente al medico e spesso si sottopongono a gastroscopie ripetute per rilevare lesioni della mucosa o cancro prodromico.Gli autori suggeriscono che questi esami frequenti probabilmente non sono necessari per le persone con malattia da reflusso che hanno una mucosa esofagea normale. «Questi risultati dovrebbero essere rassicuranti per questo ampio gruppo di pazienti e possono essere utili per i medici di base che spesso li trattano. Ora vogliamo esaminare quali fattori diversi dall’esofagite possano essere collegati alla crescita del tumore nelle persone con malattia da reflusso» concludono i ricercatori. (Fonte Doctor33)

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Reflusso gastroesofageo

Posted by fidest press agency su venerdì, 21 luglio 2023

Chi soffre di reflusso gastroesofageo può godersi l’estate adottando piccoli accorgimenti, evitando una alimentazione sbagliata e comportamenti non adeguati come, per esempio, interrompere una terapia in corso pensando che il solo relax possa fare miracoli. A suggerire la corretta gestione della malattia da reflusso gastroesofageo sono i medici dell’Aigo Associazione Italiana Gastroenterologi ed endoscopisti digestivi Ospedalieri.L’estate e soprattutto il periodo delle vacanze non va quindi considerata come l’occasione migliore per interrompere una cura quanto piuttosto, un periodo in cui provare una riduzione della posologia, o la frequenza dell’assunzione del farmaco solo al bisogno, magari in previsione di una cena impegnativa. “Certamente una dieta ben bilanciata durante la giornata evitando pasti abbondanti e l’assunzione di alcolici ci aiuterà, insieme ad una regolare attività fisica come belle passeggiate in montagna o rilassanti bracciate di nuoto, a lasciare il reflusso a casa e goderci le meritate vacanze” ricorda il Presidente Aigo.Ecco, dunque, alcuni consigli da tenere presente per gestire al meglio la malattia da reflusso anche in vacanza. “Le persone che soffrono di reflusso gastroesofageo riconoscono facilmente alcuni agenti favorenti l’insorgere o il ripresentarsi dei sintomi, tra questi l’alcol è senza dubbio tra i più frequenti soprattutto quando associato a pasti abbondanti ad alto contenuto di grassi. Oltre all’alcol anche il caffè, il cioccolato e il the verde possono favorire la riaccensione dei sintomi e cautela va riservata anche ai cibi piccanti.”Per fortuna – continua il dottor Soncini – il nostro dopo cena potrà essere premiato con una coppa di gelato o con una granita, ricordandosi di non coricarsi troppo presto e non adagiarsi subito sul divano, consigli questi che valgono non solo d’estate e che dovrebbero portarci ad evitare uno stato di sovrappeso o di chiara obesità che sono condizioni favorenti e aggravanti del reflusso gastroesofageo”. Un rimedio di emergenza tenere sottomano “Per chi ha già una diagnosi nota di malattia da reflusso gastroesofagea e debba effettuare un viaggio in località esotiche, magari con sistemi sanitari precari, è consigliabile munirsi dei farmaci già in uso senza interrompere la terapia. In caso di una assenza di disturbi il farmaco potrà essere assunto solo al bisogno e nel caso degli inibitori della pompa protonica, di norma al mattino, almeno 20 minuti prima della colazione”. La prevenzione, in estate e tutto l’anno In sintesi, come sempre la salute inizia a tavola: curare la propria alimentazione, che sia semplice, bilanciata e povera di grassi o cibi scatenanti, senza eccessi è una buona prassi da adottare ogni giorno e anche durante le sospirate vacanze, accompagnata dalla limitazione dell’assunzione di alcolici e del fumo e di una regolare attività fisica. (abstract by Farmacista33)

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Reflusso gastroesofageo

Posted by fidest press agency su martedì, 14 marzo 2023

I sintomi del reflusso gastroesofageo sono comuni nella popolazione generale e fanno parte della pratica quotidiana di molti farmacisti, si possono gestire con diversi medicinali da banco per trattare i sintomi e il farmacista di comunità rappresenta un punto di accesso sono solo alle terapie ma anche a consigli su comportamenti e stili di vita corretti. Con questa premessa la Fip ha pubblicato una guida divisa i notto capitoli che approfondisce i principali fattori coinvolti nella comparsa del disturbo, i sintomi più comuni, lo screening dei pazienti, i consigli sullo stile di vita e la gestione farmacologica. Il manuale invita i farmacisti a migliorare il coinvolgimento del paziente e promuovere la cura di sé: “La guida – sottolineano gli autori – è stata sviluppata nell’ambito del lavoro della FIP per aumentare la sostenibilità dei sistemi sanitari attraverso l’empowerment della cura di sé”.I sintomi da reflusso gastroesofageo sono una manifestazione clinica comune in tutto il mondo, con circa la metà degli adulti che sperimenta tali sintomi ad un certo punto della loro vita. I fattori di rischio includono cattive abitudini alimentari come il consumo eccessivo di grassi, spezie o cibi e bevande irritanti, sovrappeso, fumo, età avanzata, inattività fisica, insieme ad alcune condizioni di salute mentale come ansia o depressione. I sintomi più comuni, riportati dai pazienti, sono fastidio addominale (presente sotto forma di gonfiore, dolore o crampi), nausea o vomito, reflusso acido, dolore toracico, difficoltà di deglutizione (disfagia), rigurgito (ritorno di cibo in bocca dall’esofago) e perdita di appetito a causa del disagio. Altri sintomi correlati includono tosse, mal di gola e raucedine a causa della presenza di acido in gola. In particolare, i campanelli di allarme, red flag, includono la presenza di sangue nel tratto gastrointestinale, vomito persistente , perdita di peso progressiva e involontaria (fino al 5% del peso corporeo normale da sei a dodici mesi senza una causa identificabile), dolore toracico, dolore durante la deglutizione (odinofagia) o grave difficoltà a deglutire (disfagia) Altri fattori che richiedono un rinvio per un’ulteriore valutazione includono anemia, e una storia familiare di cancro del tratto gastrointestinale superiore. La guida fornisce informazioni complete sui diversi trattamenti esistenti, sia farmacologici che non. I farmacisti possono fornire soluzioni efficaci per i sintomi del reflusso poiché interagiscono frequentemente con i pazienti. I farmaci dovrebbero essere usati durante la presentazione dei sintomi e l’uso cronico dovrebbe essere considerato solo a seguito di prescrizione medica. Inoltre, l’uso dei medicinali dovrà essere sempre accompagnato da consigli educativi sulle opzioni non farmacologiche e sullo stile di vita per supportarne l’effetto. È importante che i pazienti evitino di fumare, di bere quantità eccessive di alcol, lo stress e l’eccesso di peso. La nutrizione può svolgere un ruolo importante nella prevenzione delle condizioni di reflusso. Evitare cibi piccanti, grassi o acidi, oltre a un eccesso di caffeina o alcool, può aiutare a mantenere un pH dello stomaco neutro. Prima di andare a letto la sera è importante limitare la quantità di cibo ingerito. Per i pazienti con frequenti disturbi gastrointestinali, il consiglio dovrebbe essere quello di mangiare pasti più piccoli e più frequenti per facilitare la digestione ed evitare la sensazione di gonfiore. Paolo Levantino Fonte Farmacista33 La guida della Fip: “Managing reflux symptoms in the community pharmacy

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Reflusso gastroesofageo, un brevetto italiano lo risolve

Posted by fidest press agency su sabato, 11 settembre 2021

Roma. Un nuovo brevetto italiano blocca i sintomi da reflusso gastroesofageo, svolgendo una vera azione terapeutica. Il nuovo ritrovato associa Alginato di Magnesio e un complesso vegetale arricchito da oli essenziali in una composizione speciale, capace di “spegnere” alla fonte il reflusso.Il nuovo preparato svolge infatti sinergicamente tre azioni: blocca il reflusso, riduce il bruciore (pirosi) e lenisce la mucosa dello stomaco. Agendo come una barriera protettiva all’interno dello stomaco Refluxaid, il nome del preparato, difende a lungo l’esofago dal bruciore e dall’acidità causata da questa patologia. Ciò è possibile perché, a differenza di altri integratori alimentari, Refluxaid è caratterizzato da una composizione con brevetto italiano che associa Alginato di Magnesio e un complesso vegetale a base di polisaccaridi, mucillagini e olii essenziali estratti da anice stellato, finocchio, camomilla, tiglio e lavanda che svolgono una vera e propria azione terapeutica. Mentre l’Alginato di Magnesio nello stomaco forma un gel viscoso naturale che blocca meccanicamente la risalita del materiale acido, il complesso vegetale svolge un’azione lenitiva e protettiva sulla mucosa gastrica, favorisce la digestione e l’eliminazione dei gas, donando sollievo dagli stati dolorosi di tutto il tubo digerente. Ogni confezione contiene 24 bustine monodose da 10ml, facilmente apribili e portabili sempre con sé. Per questo Refluxaid può essere consigliato anche a vegetariani, vegani e diabetici o intolleranti al lattosio, essendo privo di zuccheri, aromi artificiali, glutine, OGM e lattosio. Per approfondimenti è disponibile il sito internet http://www.fitopreparatoriitaliani.com.

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La Tosse Cronica da Reflusso Gastroesofageo

Posted by fidest press agency su lunedì, 28 marzo 2011

”Per malattia da Reflusso GastroEsofageo (RGE) si intende un complesso di sintomi aventi come causa il passaggio retrogrado di una parte del contenuto gastrico in esofago. Il reflusso gastroesofageo rappresenta tuttora un problema misconosciuto, sottovalutato e spesso individuato dopo anni di presenza. Infatti,  soltanto pochi pazienti consultano il medico di famiglia o lo specialista, mentre la maggioranza convive con la sintomatologia, ricorrendo anche alla medicina “Fai da Te”.  Insieme al RGE possono coesistere sintomi respiratori ricorrenti che spesso non vengono correlati al reflusso; esso accompagna l’89% dei malati di Asma ed il 60% di laringite cronica. I sintomi respiratori sono presenti nel 40% di soggetti con RGE, in particolare la Tosse Cronica, senza espettorato, in età oltre i 40 anni e con stress emozionali, compare solitamente dopo il pasto, in posizione supina o nei movimenti che aumentano la pressione addominale (flessione anteriore del busto). Anche l’esposizione ad irritanti volatili ed al fumo può favorire l’insorgenza della tosse. I criteri di selezione dei pazienti con Tosse Cronica da RGE sono i seguenti:• Tosse cronica da più di otto settimane;• Radiografia del Torace normale;• Non esposizione ad irritanti volatili, nè al fumo di sigarette;  • Non Terapia con Ace Inibitori;• Non asma.• Non Patologie Nasali• Non allergie da Inalanti.L’Esame Endoscopico viene consigliato per valutare la presenza di RGE e dei danni ad esso correlati, con un confronto permanente con gli altri specialisti: Pneumologo, Otorino e Radiologo; per quanto riguarda gli altri distretti respiratori: Laringe, Polmone.  Per ridurre l’Ansia per un esame che viene “vissuto” frequentemente con disagio, viene fatto un colloquio particolarmente utile in caso di precedenti esperienze negative, oltre a spiegare la procedura e la sedazione utilizzata, che permette una valutazione della motilità. Se confermata la presenza di RGE, si prescrive la Terapia che viene modulata in base alla presenza di infiammazione esofagea, dal tipo di reflusso, dalla presenza di ernia Iatale o meno. Ogni paziente viene rivisitato entro 2-3 mesi, per valutare la scomparsa della sintomatologia; qualora persista la Tosse Cronica, saranno prescritte ulteriori indagini diagnostiche, ed il caso verrà rivalutato collegialmente da altri specialisti.  I tempi di attesa per effettuare la Esofagogastroduodenoscopia, non superano attualmente le 4-5 settimane;  nei casi particolari non differibili, si cerca di ridurre tale attesa. Tutto questo viene offerto dal Dott.Cannistrà, Responsabile dell’Unità Operativa Semplice Dipartimentale (UOSD) presso l’azienda Ospedaliera San Camillo Forlanini in Roma.Per ulteriori delucidazioni, si potrà contattare, al numero 06/58702506, il medico competente dal lunedì al giovedì dalle ore 07 alle ore 08. (Dott. Pietro Bardoscia) (cannistrà)

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Reflusso gastroesofageo

Posted by fidest press agency su domenica, 19 settembre 2010

È disponibile anche in Italia pantoprazolo, nel dosaggio 20mg (Pantoloc Control) di Novartis Consumer Health, acquistabile in farmacia senza l’obbligo di prescrizione medica, come farmaco di automedicazione. «Il dosaggio ridotto taglia il rischio di effetti collaterali» spiega Vincenzo Savarino, professore di gastroenterologia all’università degli Studi di Genova «E trattandosi di un farmaco di automedicazione, la terapia è indicata per un periodo di 7-15 giorni». Il farmaco, infatti è indicato per il trattamento a breve termine dei sintomi da reflusso (pirosi, rigurgito acido) nei soggetti adulti e rappresenta un aiuto in più quando correggere lo stile di vita non basta. «La terapia farmacologica risulta efficace nella stragrande maggioranza dei casi e il vantaggio maggiore di questo farmaco rispetto agli altri inibitori di pompa» puntualizza il medico «è la minore interazione con altri medicinali di uso comune». Il suo ingresso sul mercato «renderà più efficace il consiglio del farmacista nel trattamento dell’occasionale bruciore di stomaco causato da una o più condizioni dannose», conclude Paolo Corte, presidente della Federazione nazionale associazioni giovani farmacisti.

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Ormoni che bruciano

Posted by fidest press agency su domenica, 22 agosto 2010

Il reflusso gastroesofageo affligge fino al 60% delle persone nel corso di un anno e il 20-30% almeno settimanalmente ed esistono studi che avvertono che elevati livelli di estrogeni e di progesterone contribuiscono al disturbo o a peggiorarlo. A supporto di questa ipotesi il fatto che le pressioni dello sfintere esofageo inferiore diminuiscano durante la gravidanza e con l’uso di contraccettivi orali. In più l’utilizzo della terapia ormonale postmenopausale aumenta il rischio di sintomi di reflusso nelle donne in sovrappeso e obese. Uno studio pubblicato sugli Archives of Internal Medicine ha cercato di chiarire ulteriormente la relazione tra l’utilizzo di ormoni esogeni e i sintomi di reflusso gastroesofageo. Lo studio ha valutato la relazione tra il reflusso gastroesofageo e la terapia ormonale postmenopausale, includendo il ricorso a modulatori selettivi dei recettori estrogenici (SERMs) e preparazioni ormonali OTC.

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Nerd: reflusso gastroesofageo non erosivo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 12 Maggio 2010

Unanime il responso dei gastroenterologi del NERD Network espresso nel documento di consenso – realizzato a seguito dell’incontro svoltosi recentemente a Bologna – sul ruolo dell’acido nella Malattia da Reflusso Gastroesofageo non Erosiva (NERD) e sulla necessità di una efficace terapia antisecretiva. “Il Consensus Document”, commenta il prof. Michele Cicala del Campus Bio Medico di Roma, “ha lo scopo di fornire informazioni aggiornate ai medici di famiglia e, attraverso il sito web http://www.nerdnetwork.net, anche ai pazienti. Il Consensus Document, infatti, è stato elaborato dai 27 gastroenterologi coinvolti nel NERD Network, un progetto nato con l’obiettivo di diffondere maggiori conoscenze sulla NERD, identificando gli unmet needs e i fabbisogni formativi condivisi tra i vari medici e facendo formazione sulle rilevanti tematiche attinenti alla patologia.  “In sintesi” spiega il prof. Pace, “è emerso che la NERD ha un grande impatto epidemiologico ma al contempo tende ad essere sottovalutata dal Medico di Medicina Generale poiché, in assenza di lesioni endoscopiche, viene un po’ considerata la cenerentola della MRGE. Al contrario, la NERD richiede grande attenzione diagnostica ed una valida terapia antisecretiva, come quella realizzabile con gli inibitori di pompa protonica (IPP) di seconda generazione, per prevenire complicanze erosive e/o l’insorgenza di sintomi extra-esofagei e per migliorare la qualità di vita, spesso molto compromessa, in particolare quando esistono sintomi notturni”.  La NERD ha un importante impatto sociale ed economico che compromette pesantemente la qualità di vita del paziente, non solo per quanto riguarda l’apparato digestivo. Questa patologia, in realtà, può coinvolgere anche le vie respiratorie, talvolta il cuore e in alcuni casi è in associazione con l’obesità.  I pazienti NERD mostrano una correlazione diretta fra il grado di esposizione all’acido e la risposta alla terapia con gli inibitori di pompa protonica. E’ quindi importante un efficace controllo dell’acidità gastrica Vigneri S. La malattia da reflusso gastroesofageo: gli elementi che definiscono le diverse opzioni terapeutiche 2008; Medic 2008; (supplemento (supplemento al n.1): p9-19.
Esomeprazolo ha dimostrato di mantenere il pH intragastrico al di sopra del valore di 4 per un tempo maggiore in confronto agli altri IPP Lind. T et al. Aliment Pharmacol Ther 2000; 14:861-7, Miner P et al. Gastric acid control with esomeprazole, lansoprazole, omeprazole, pantoprazole, and rabeprazole: a 5-way crossover study. Am J Gastroenterol 2003; 98: 2616-20. Grazie a questa sua maggiore capacità di controllo dell’acidità, un suo uso appropriato garantisce l’efficacia terapeutica ed un’ipotizzabile impatto positivo sui costi sanitari.  Il prossimo incontro del Progetto Nerd Network, al quale prenderanno parte esperti internazionali, sarà dedicato alla gestione clinica dei casi più difficili, ossia dei pazienti che non rispondono in maniera soddisfacente alla idonea terapia medica con gli IPP.
La NERD, caratterizzata dalla presenza di sintomi tipici da reflusso (pirosi retrosternale e rigurgito) in assenza di danno mucoso esofageo visibile all’endoscopia, è, infatti, la forma più comune di MRGE ed include circa il 70% dei pazienti con reflusso patologico Savarino V. La complessità della NERD – Recenti Progressi In Medicina 2008; 99 (supplemento al n.2, febbraio).
I pazienti NERD possono soffrire di sintomi altrettanto severi quanto quelli dei pazienti con esofagite erosiva, con un impatto negativo sulla qualità della vita Savarino V. La complessità della NERD – Recenti Progressi In Medicina 2008; 99 (supplemento al n.2, febbraio) ma proprio per la caratteristica di non erosività della patologia, il paziente NERD è spesso sottovalutato. In questi soggetti, considerare la malattia come non severa comporta frequentemente trattamenti terapeutici non adeguati. Inoltre, la complessità della NERD può essere addirittura superiore a quella della ERD (patologia erosiva), tanto è vero che i pazienti con NERD rispondono dal 20 al 30% in meno alla terapia con inibitori della pompa protonica gastrica (IPP) Tonini M. Una road map per la malattia da reflusso gastro-esofageo – Supplemento a Recenti Progressi In Medicina 2008; 99 (supplemento al n.2, febbraio).
AstraZeneca è un’azienda leader a livello internazionale nel settore della salute, impegnata nella ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici etici (con prescrizione) e nell’offerta di servizi in ambito sanitario.  Rappresenta una delle maggiori aziende farmaceutiche al mondo, con un fatturato pari a 31,6 miliardi di $ e una posizione di leadership consolidata nelle aree terapeutiche gastrointestinale, cardiovascolare, neuroscienze, respiratoria, oncologica e antinfettivi.

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Malattia da reflusso gastroesofageo

Posted by fidest press agency su martedì, 1 dicembre 2009

Le cause, i meccanismi e le terapie più appropriate per la malattia da reflusso gastroesofageo non erosiva -NERD- sono state presentate nel corso del 3° NEP Meeting, incontro che fa parte di un progetto di più ampio respiro, il NERD Network.  Avviato circa un anno fa, il progetto ha già centrato con successo i tre principali obiettivi prefissati: creare un gruppo selezionato di specialisti interessati ad acquisire maggiori conoscenze sulla NERD, delineare un sistema fisico e virtuale di scambio di informazioni tra i soggetti aderenti al network e fare formazione sulle tematiche attinenti a questa comune patologia.   “La Malattia da Reflusso Gastroesofageo” commenta il prof. Renzo Cestari dell’Università di Brescia, “sia nella forma erosiva che non erosiva, può essere rappresentata come un iceberg. Alla base abbiamo la maggior parte dei soggetti che lamentano sintomi, spesso di lieve intensità e frequenza, che, con il cambiamento dello stile di vita e l’assunzione di farmaci antiacidi, ritornano alle normali funzioni quotidiane. Verso l’apice troviamo invece coloro che presentano sintomi invalidanti con compromissione delle attività quotidiane e del ritmo sonno-veglia. Essi necessitano di valutazioni specialistiche, terapia medica appropriata e combinata. A quest’ultima categoria appartengono coloro che mostrano un minor rendimento al lavoro, aumentando così il costo sociale complessivo della malattia, valutato non solo in termini di spesa farmacologia, ma anche in giorni di lavoro persi e di minor produttività.”  “Gli argomenti trattati” commenta il prof. Cicala, “riguardano principalmente le somiglianze e le peculiarità tra la malattia da reflusso gastroesofaeo erosiva e quella non erosiva, l’associazione con altre patologie emergenti come l’obesità e la gestione terapeutica della forma non erosiva, che non deve sottovalutare l’ipersensibilità dell’esofago, spesso alla base delle ricorrenti ricadute e dell’effetto negativo sulla qualità della vita dei pazienti sia sul piano fisico e socio-psicologico”. “Lo sforzo medico è infatti duplice”, aggiunge il prof. Cestari, “cercare di ridurre sia il fenomeno del reflusso che la lesività del materiale refluente nei confronti della mucosa esofagea. Durante l’incontro si analizzeranno, quindi, anche elementi quali la frequenza della malattia e l’approccio terapeutico, sia in termini di costi che di efficacia”.  Infatti, i pazienti NERD mostrano una correlazione diretta fra il grado di esposizione all’acido e la risposta alla terapia con gli inibitori di pompa protonica (IPP).
La NERD, caratterizzata dalla presenza di sintomi tipici da reflusso (pirosi retrosternale e rigurgito) in assenza di danno mucoso esofageo visibile all’endoscopia, è, infatti, la forma più comune di MRGE ed include circa il 70% dei pazienti con reflusso patologico. I pazienti NERD possono soffrire di sintomi altrettanto severi quanto quelli dei pazienti con esofagite erosiva, con un impatto negativo sulla qualità della vita ma proprio per la caratteristica di non erosività della patologia, il paziente NERD è spesso sottovalutato. In questi soggetti, considerare la malattia come non severa comporta frequentemente trattamenti terapeutici non adeguati.  Inoltre, la complessità  della NERD può essere addirittura superiore a quella della ERD (patologia erosiva), tanto è vero che i pazienti con NERD rispondono dal 20 al 30% in meno alla terapia con inibitori della pompa protonica gastrica (IPP)6.
AstraZeneca è un’azienda leader a livello internazionale nel settore della salute, impegnata nella ricerca, sviluppo, produzione e commercializzazione di prodotti farmaceutici etici (con prescrizione) e nell’offerta di servizi in ambito sanitario.  Rappresenta una delle maggiori aziende farmaceutiche al mondo, con un fatturato pari a 31,6 miliardi di $ e una posizione di leadership consolidata nelle aree terapeutiche gastrointestinale, cardiovascolare, neuroscienze, respiratoria, oncologica e antinfettivi.

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Reflusso gastroesofageo

Posted by fidest press agency su sabato, 24 ottobre 2009

Nei bambini sani il reflusso gastroesofageo è un normale processo fisiologico che si verifica diverse volte al giorno, per brevi intervalli di tempo, senza far insorgere una sintomatologia particolare. Shay S, Tutuian R, Sidrim D, et al. Twenty-four hour ambulatory simultaneous impedance and pH monitoring: a multicenter report of normal values from 60 healthy volunteers. Am J Gastroenterol 2004; 99:1037-43. Al contrario, si parla di Malattia da Reflusso Gastroesofageo – MRGE – quando il reflusso del contenuto gastrico causa sintomi fastidiosi e/o complicanze come vomito, tosse, perdita di peso, esofagite erosiva ed erosioni dentali. Vandenplas Y, Rudolph CD, Di Lorenzo C, et al. Pediatric Gastroesophageal Reflux Clinical Practice Guidelines: Joint Recommendations of the North American Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology and Nutrition and the European Society of Pediatric Gastroenterology, Hepatology, and Nutrition. J Pediatr Gastroenterol Nutr. 2009 Sep 9. [Epub ahead of print]. Questo è quanto emerge dal congresso SIGENP (Società Italiana di Gastroenterologia Epatologia e Nutrizione Pediatrica), presieduto dal Prof. Claudio Romano dell’Università di Messina e dal Prof. Salvatore Cucchiara del Policlinico Umberto I di Roma.  A conferma dell’utilizzo degli inibitori di pompa protonica in età pediatrica, risultano interessanti i dati emersi da uno studio multicentrico in cui 109 pazienti con MRGE dimostrata endoscopicamente (da 1 a 11 anni di età) sono stati trattati con esomeprazolo una volta al giorno per 8 settimane. Dei 45 pazienti sottoposti a ulteriore verifica endoscopica, in quanto affetti dalla forma erosiva, 42 erano guariti dall’esofagite erosiva durante le 8 settimane di trattamento. Tolia V, Youssef N, Belknap W, et al. Treatment of Erosive esophagitis with esomeprazole in children with Gastroesophageal Reflux Disease. Journal of Pediatric Gastroenterology and Nutrition 2006; 43(4): p E20.

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Malati cronici e qualità della vita

Posted by fidest press agency su venerdì, 3 aprile 2009

Migliorare la qualità di vita del paziente colpito da malattia cronica e favorire un consistente risparmio al sistema sanitario nazionale e regionale. È l’obiettivo del progetto “Rete di rilevazione del Rischio cardiovascolare e Outcome clinici (RRO)”, presentato al 10° Congresso Regionale SIMG (Società Italiana di Medicina Generale) Lombardia (e 4° Congresso Nazionale SIMG Area Metabolica), a cui partecipano circa 250 medici di famiglia, in corso fino a domani a Desenzano del Garda (Bs). “Il progetto che abbiamo realizzato in Lombardia – spiega Aurelio Sessa, presidente del Congresso – può diventare un modello di riferimento a livello nazionale ed ha l’obiettivo di monitorare la qualità dell’assistenza delle malattie croniche. L’iniziativa, a cui partecipano 250 medici di medicina generale della Lombardia, avviata inizialmente come progetto di prevenzione cardiovascolare, è stata estesa a dodici patologie croniche (asma, BPCO, tumori, depressione, diabete, ipertensione, ipotiroidismo, lombalgia, malattia coronarica, malattia del reflusso gastroesofageo, scompenso cardiaco e ulcera peptica), che complessivamente assorbono il 90% del lavoro quotidiano del medico di medicina generale”. “Ad esempio, per garantire la gestione ottimale del paziente diabetico – afferma Gerardo Medea, responsabile nazionale dell’Area metabolica della SIMG – non è sufficiente sapere quante persone  sono colpite dalla malattia in una certa zona, ma anche se seguono correttamente la terapia ipoglicemizzante e un regolare programma di follow-up, e soprattutto se ogni paziente raggiunge gli obiettivi terapeutici fissati. Il nostro sistema non solo è l’unico a permettere questo tipo di valutazioni, ma soprattutto nella gestione dei pazienti diabetici ha dimostrato di migliorare i risultati di salute e di ridurre i costi attraverso un abbattimento dei ricoveri ospedalieri. I nostri dati associati a quelli forniti dall’ASL attraverso la Banca dati assistiti forniscono una fotografia precisa e approfondita del percorso di cura dei pazienti cronici”. “Dalla Lombardia – spiega Claudio Cricelli, presidente SIMG – è partito un progetto unico, che dimostra che i medici di famiglia italiani sono sempre più coinvolti in ogni strategia diretta ad affrontare il problema della crescita della cronicità di molte malattie, prime fra tutte quelle tumorali, metaboliche e cardiovascolari, aumento che fa lievitare la spesa per cure e riabilitazione”.

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