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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Posts Tagged ‘economia circolare’

Rifiuti e termovalorizzatori: L’Economia circolare è il futuro

Posted by fidest press agency su mercoledì, 21 novembre 2018

L’Economia circolare non esiste ancora ed è un’ottima prospettiva, ma va costruita partendo dalle eccellenti prestazioni del riciclo garantito dalle aziende del nostro settore, creando le condizioni favorevoli per lo sviluppo di nuove attività di riciclo (tra cui le normative che rendano possibile la trasformazione di rifiuto in risorsa – cosiddetto End of waste) e realizzando un profondo cambiamento di modello economico, afferma Andrea Fluttero, presidente di Unicircular, l’Associazione che rappresenta “le fabbriche dell’economia circolare”.Ogni anello della catena dovrà ripensarsi in chiave di circolarità, dai produttori – con un’accurata ecoprogettazione – alla distribuzione, ai consumatori, per finire con “l’anello mancante” e da costruire del post consumo, composto da logistica di ritorno, raccolta, preparazione al riuso, riuso, riciclo, creazione del mercato dell’usato e delle materie prime seconde. Come si vede, una riorganizzazione complessa che non si risolve a colpi di slogan, ma ragionando ed ascoltando le categorie produttive, oltre ad individuare uno strumento che garantisca una regia di filiera.
Il paradosso è che il Governo parla di inceneritori “sì” o inceneritori “no”, senza considerare che mancano addirittura quei pochi necessari per smaltire le frazioni non riciclabili a valle del lavoro dei nostri impianti. Parla di Economia circolare e non consente una soluzione all’End of Waste “caso per caso” rilasciato dalle Regioni, che ha garantito in questi anni gli straordinari risultati di riciclo che conosciamo.Senza una semplice norma che ripristini tale possibilità in capo alle Regioni si sta rischiando il fermo delle imprese che riciclano rifiuti, tra i quali le macerie degli edifici, gli pneumatici a fine vita o i rifiuti tecnologici (RAEE).
Per realizzare la transizione verso l’economia circolare, come previsto dal pacchetto di Direttive europee, è necessario dotare il Paese di un adeguato sistema di impianti per il riuso e per il riciclo dei rifiuti, ma anche per il recupero energetico delle frazioni non riciclabili.

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Rapporto tra economia circolare e sostenibilità

Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 novembre 2018

Parma giovedì 15 novembre alle ore 9 al Centro Sant’Elisabetta dell’Università di Parma (Campus Scienze e Tecnologie) sarà un’occasione di approfondimento su temi di assoluta attualità, guardando all’oggi ma soprattutto al futuro prossimo.Nel corso dell’appuntamento, organizzato dall’Università con il Circolo culturale “Il Borgo”, proporranno interventi Alberto Petroni, Coordinatore dell’Unità di Ingegneria meccanica e gestionale del Dipartimento di Ingegneria e Architettura dell’Ateneo, Monica Cocconi, Delegata del Rettore e docente di Diritto dell’ambiente (“Un diritto per l’economia circolare”), Paolo Giandebiaggi, docente del Dipartimento di Ingegneria e Architettura (“Il recycle e la sostenibilità applicata all’architettura”), Chiara Allegri, Presidente dei Giovani Imprenditori della CNA Emilia Romagna (“L’economia circolare nella conoscenza e nelle competenze per i nuovi modelli organizzativi e lavorativi”), Lorenzo Frattini, Presidente regionale di Legambiente (“Economia circolare: il ruolo delle associazioni ambientaliste”), e Paolo Ganassi, Responsabile dei servizi ambientali di AIMAG (“Chiudere il cerchio per i rifiuti organici”).
Il passaggio verso un modello più efficiente nell’utilizzo delle risorse, a basse emissioni nocive e quindi resiliente rispetto al cambiamento climatico, costituisce la principale sfida, a livello internazionale, per conseguire una crescita economica sostenibile e inclusiva. In realtà non si tratta unicamente di una riforma del modello attuale ma di un vero e proprio cambio di paradigma, che impone mutamenti rilevanti nell’utilizzo delle risorse e nel ciclo di vita della produzione dei beni. Il nuovo paradigma viene qualificato, a livello nazionale ed europeo, come economia circolare, e trae origine dall’osservazione dei sistemi non lineari e complessi, in particolare quelli viventi: sistemi rigenerativi, evolutivi e termodinamicamente lontani dall’equilibrio.L’obiettivo è quello di puntare a una crescita economica che avvenga entro il paradigma della sostenibilità e della rigenerazione, ossia in cui i beni di oggi siano le risorse di domani: arrivare quindi a coniugare una risposta adeguata ed efficace alle attuali dinamiche ambientali e sociali accrescendo, al tempo stesso, la competitività del sistema economico e i suoi livelli occupazionali.

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Applicare i principi dell’economia circolare al settore ICT

Posted by fidest press agency su venerdì, 5 ottobre 2018

E’ possibile rigenerando vecchi prodotti informatici e aiutando le imprese a ottenere risparmi fino a 340 euro per dipendente e a ridurre le emissioni di CO2 fino a 400 kg per lavoratore. Sono gli obiettivi della bolognese Green Idea Technologies, la prima startup innovativa e società benefit specializzata nella gestione ecosostenibile circolare dei prodotti informatici, che per raccogliere i 100 mila euro necessari al progetto ha lanciato una campagna sulla piattaforma di equity crowdfunding ‘CrowdFundMe’ con il supporto di Kick-ER, servizio di orientamento al crowdfunding gestito da Aster, società della Regione Emilia-Romagna per l’innovazione e la ricerca industriale.
Chiunque voglia sostenere Green Idea Technologies può versare il proprio contributo (minimo 600 euro), entro il 20 novembre tramite la pagina dedicata sulla piattaforma CrowdFundMe. I sostenitori del progetto diventeranno soci della startup. I fondi raccolti saranno impiegati per implementare le attività di R&D, incrementare le attività commerciali e di marketing e potenziare il software ICT Circular Soft, cuore pulsante del business di Green Idea Technology.
“Il software messo a punto da Green Idea Technologies – dichiara l’amministratore delegato Domingo Noguera – permette alle aziende di risparmiare in media 340 euro per dipendente fin dal primo giorno di applicazione del modello di gestione. “Tecnologicamente ci differenziamo perché la nostra suite tecnologica ICT CircularSoft è il primo strumento in Europa che permette l’interazione di tutti gli stakeholder in un settore che, prima di noi, faticava a comunicare correttamente e per tale motivo presenta delle inefficienze”.Green Idea Technologies è la sola azienda italiana riconosciuta dalla Fondazione Ellen MacArthur, l’istituzione leader nel mondo per la promozione e lo sviluppo dell’economia circolare. La startup propone alle aziende servizi di consulenza che risolvono il problema dello smaltimento di apparecchi ICT (computer, stampanti, telefoni aziendali). Grazie al suo software le imprese possono vendere i loro prodotti informatici a “fine vita”, trasformando i costi di smaltimento in un guadagno, e acquistare nuovi prodotti ricondizionati/rigenerati certificati ottenendo un risparmio medio del 30%. È anche possibile certificare le emissioni di CO2 risparmiate grazie a queste azioni.Dopo solo un anno e mezzo di attività Green Idea Technologies conta già più di 20 PMI clienti e progetti con aziende del calibro di Intesa Sanpaolo, Dedagroup. Ha inoltre raccolto manifestazioni di interesse da parte di Enel, Aeroporto di Bologna, AXA Assicurazioni, Conad, Banca Etica Nel 2017 si è aggiudicata il primo premio nell’ambito del Climate-Kic Startup Accelerator (promosso dall’European Intitute of Innovation and Technology) e di Start To Be Circular, premio creato da Fondazione Bracco in collaborazione con Fondazione Mai di Confindustria e Banca Prossima, volto a sostenere le startup impegnate nell’economia circolare.

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Terza edizione di Circonomìa, il Festival dell’economia circolare

Posted by fidest press agency su giovedì, 7 giugno 2018

Torino. Si è chiusa a Torino la terza edizione di Circonomìa, il Festival dell’economia circolare, che anche quest’anno si è confermata la “casa comune” dove si sono proposte soluzioni, progetti e network per diffondere informazioni e per sensibilizzare riguardo questo approccio economico. “Salutiamo con grande soddisfazione la terza edizione di Circonomìa – hanno dichiarato gli organizzatori Roberto Della Seta e Francesco Ferrante – e guardiamo all’edizione del 2019 con parecchie idee già in cantiere. Il Festival è stato un’occasione privilegiata di confronto, al quale hanno preso parte gli sponsor compagni di viaggio e ospiti eccellenti tra cui Kerry Kennedy, Tim Jackson e Michele Serra. Non occorre essere dei visionari per trarre una lezione fondamentale per gli anni a venire: l’economia circolare è il nuovo modello di economia del futuro in cui cambia radicalmente l’approccio nei confronti del ciclo di vita del prodotto”.
Nell’ultima giornata di quest’edizione è stato presentato il Rapporto della Fondazione Symbola “100 storie di Economia Circolare”, racconto di buone pratiche italiane “Per produrre come Ecologia comanda”. «Le cento eccellenze di questo rapporto – ha dichiarato Ermete Realacci – descrivono un Paese che, nonostante i tanti problemi e ritardi, ha esperienze avanzate su temi cruciali come la sostenibilità ambientale, la gestione della scarsità delle risorse e il contrasto ai cambiamenti climatici. Queste cento storie ci raccontano di un’Italia che fa l’Italia e innova senza perdere la propria anima; ci parlano di un modello di economia e società più sostenibile e competitivo, più equo, che potrebbe rappresentare la risposta italiana alle questioni scottanti che il presente e il futuro pongono al Pianeta».Ospite d’onore anche il Conou (Consorzio nazionale per la raccolta, gestione e trattamento dell’olio minerale usato), che ha consegnato al Museo dell’ambiente di Torino un totem digitale interattivo sul ciclo di vita dell’olio lubrificante usato.Con un display touch-screen il totem offre diversi percorsi di navigazione per conoscere e approfondire il rifiuto pericoloso olio usato, dalla fase di raccolta a quella di rigenerazione e i vantaggi ambientali, economici e tecnologici apportati dal corretto recupero e riciclo di questo materiale. Un vero e proprio strumento educativo che unisce la finalità informativa a quella ludica: attraverso il totem, posizionato nell’area ‘Scarti’, i visitatori potranno non solo esplorare il mondo dell’olio lubrificante e delle sue applicazioni, ma divertirsi con GreenLeague e i suoi 8 giochi di contenuto ambientale, per imparare i comportamenti eco sostenibili, ispirati alle app e ai social game più conosciuti e utilizzati.“La tecnologia assume maggior valore quando è al servizio della cultura ambientale – ha dichiarato il Presidente del Conou Paolo Tomasi al termine del convegno di chiusura di Circonomia. La piattaforma offerta dal Conou – ha continuato Tomasi – vuole essere da stimolo e fonte di motivazione per la riflessione sulla sostenibilità e per l’educazione a comportamenti responsabili nei confronti dell’ecosistema. Proponiamo spesso attività di sensibilizzazione rivolte ai giovani che, oltre ad essere i cittadini del futuro, sono gli intermediari ideali per comunicare agli adulti l’importanza della tutela ambientale.”

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Economia Circolare: la via alla sostenibilità per il settore agroalimentare

Posted by fidest press agency su venerdì, 27 ottobre 2017

agricolturaCremona. Sicurezza alimentare, riduzione degli sprechi e rimodulazione di una filiera agroalimentare capace di accogliere le sfide della sostenibilità ambientale. Sono stati questi i temi al centro dell’incontro promosso da Assalzoo nel corso della Fiera internazionale del Bovino da Latte in corso a Cremona, dal titolo “Economia circolare: un approccio strategico per il comparto mangimistico”.
Le indicazione della normativa dell’Unione Europea sull’economia circolare indicano una via precisa da percorrere attraverso il recupero e la valorizzazione dei sottoprodotti e degli ex-prodotti alimentari. E il settore della mangimistica si muove già da tempo in questa direzione. La riduzione degli sprechi alimentari e la sostenibilità delle produzioni rappresentano da sempre una sfida per l’industria zootecnica italiana. Questa esigenza va sempre coniugata con una rigorosa attenzione agli standard di sicurezza. Il livello dei controlli lungo tutta la filiera rimane infatti uno degli impegni essenziali degli operatori del settore mangimistico, ma non solo. La visione complessiva di questo intero processo è alla base della giornata di studi che ha visto la partecipazione di tutti gli attori della filiera.Insieme ad Alberto Allodi, presidente di Assalzoo, hanno partecipato Giuseppe Pulina, professore dell’Università di Sassari, esperto di nutrizione animale e sostenibilità, oltre che coordinatore del comitato scientifico per l’innovazione di Assalzoo, Gabriele Canali, professore dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, esperto di filiere agroalimentari, e Luca Falasconi, professore dell’Università di Bologna, esperto di tematiche relative alla riduzione degli sprechi e alle forme di riutilizzo dei prodotti nella produzione agroalimentare, in rappresentanza del mondo scientifico e della ricerca. A completamento del percorso di filiera c’è stata la partecipazione di Valentina Massa, appartenente all’Effpa (European former foodstuff processors association) e imprenditrice con un’azienda mangimistica attiva nella valorizzazione degli ex-prodotti alimentari, in rappresentanza della componente industriale, e Rosario Trafiletti, dell’Istituto studi del Consumi, come espressione del mondo dei consumatori.Dal confronto tra le varie professionalità presenti nel corso della tavola rotonda è emerso un profondo senso di consapevolezza rispetto alla necessità di accogliere la sfida di un futuro produttivo in grado di riutilizzare al meglio i prodotti già esistenti. Sostenibilità e sicurezza sono le due categorie chiave con il quale vano costruite le fondamenta della filiera agroalimentare, quella capace di garantire cibo di qualità a quasi 10 miliardi di persone nel pianeta. Assalzoo, con questa iniziativa, che supera i confini del solo settore mangimistico, dimostra, ancora una volta, una visione d’insieme e un approccio operativo di lungo periodo in grado di coniugare la presenza industriale con il benessere dei cittadini/consumatori.

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Campidoglio, da Giunta ok convenzione con Enea per promuovere economia circolare

Posted by fidest press agency su mercoledì, 31 Maggio 2017

campidoglioRoma.“La Giunta Capitolina ha dato il via libera per la sottoscrizione di una convenzione tra Roma Capitale e l’Enea, finalizzata a promuovere ricerche e impianti pilota dedicati prevalentemente all’economia circolare”. Così in una nota Pinuccia Montanari, Assessora alla Sostenibilità Ambientale di Roma Capitale.L’accordo prevede, in particolare, collaborazioni nella gestione dei materiali post-consumo, l’analisi tecnico-economica delle migliori tecnologie per il recupero dei materiali, l’efficientamento energetico, l’energia rinnovabile e la resilienza, analisi e ottimizzazione delle metodologie e delle modalità di raccolta differenziata, promozione dei sistemi per la gestione della frazione organica, certificazione ambientale di cicli e sistemi di gestione dei rifiuti, sviluppo di strumenti di sensibilizzazione e formazione.”Nello specifico l’Enea svilupperà alcune attività utili per l’Amministrazione. Ad esempio fornirà ed installerà un numero, da concordare, di compostatori di comunità provvisti di un sistema di controllo remoto basato su sensori a basso costo; promuoverà uno studio di fattibilità sullo sviluppo di una tecnologia di trattamento e smaltimento dei mozziconi di sigaretta e dei materassi a fine vita; svilupperà un processo innovativo per il recupero dei metalli preziosi da schede elettroniche di telefoni cellulari e smartphone”, conclude Montanari.

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Dopo Parigi verso gli obiettivi UE al 2030

Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 febbraio 2016

Parigi torre-eiffel1L’Economia circolare, l’uso efficiente delle risorse, la green economy, gli obiettivi UE al 2030 e gli impegni assunti alla COP21 a Parigi rappresentano la chiave vincente per combattere i cambiamenti climatici e per orientare il nostro sistema economico verso nuovi modelli di business più sostenibili. Un’Italia pronta ad affrontare la sfida del clima: questo il messaggio del convegno annuale di Kyoto Club, svoltosi oggi a Roma presso il Senato della Repubblica. La sfida del clima, il ruolo delle istituzioni italiane e le priorità nella lotta ai cambiamenti climatici e per il raggiungimento degli obiettivi UE al 2030. Questi i temi del convegno annuale di Kyoto Club, svoltosi oggi a Roma presso il Senato della Repubblica.
Con l’obiettivo di presentare un’Italia pronta ad affrontare la sfida del clima, l’evento ha offerto un approfondimento sugli obiettivi assunti alla COP21 di Parigi e su quelli EU al 2030, che rappresentano un punto di partenza non solo per contrastare al meglio gli effetti dei cambiamenti climatici, ma per orientare il sistema economico del nostro Paese verso nuovi modelli di business più green e sostenibili. “Come Kyoto Club continueremo a dare la nostra disponibilità al sostegno degli sforzi, istituzionali e non, perché i cambiamenti climatici possano, da un lato, essere mantenuti lontani da effetti catastrofici e, dall’altro, facilitare forme di sviluppo economico e qualità della vita sempre più ambientalmente compatibili”, ha dichiarato Catia Bastioli, CEO Novamont SpA e Presidente di Kyoto Club.
“Puntando sull’efficienza energetica il nostro Paese può contribuire al raggiungimento di target vincolanti nel contesto europeo. Il nostro Paese ha tutte le carte in regole per vincere la sfida del clima. In Italia abbiamo 400mila aziende (compreso l’indotto) e oltre 3milioni di occupati e siamo i primi al mondo nella diffusione di sistemi smart metering, che rappresentano una componente essenziale per gestire e ridurre i fabbisogni energetici”, ha dichiarato Gianluigi Angelantoni, Presidente Gruppo Angelantoni SpA e Vicepresidente di Kyoto Club.”Un Paese come l’Italia ha tutto da guadagnare da un futuro energetico incentrato su innovazione, produzione da rinnovabili ed efficienza. Dopo l’Accordo di Parigi sul clima è arrivato il momento che il nostro Paese individui le scelte che possano aiutare imprese e cittadini a cogliere queste sfide, ha sottolineato Edoardo Zanchini, Vicepresidente di Legambiente. Le potenzialità sono infatti enormi ed è proprio la chiave del clima quella più adatta per ripensare le città italiane, intervenendo sul patrimonio edilizio e la mobilità, ma anche per mettere in sicurezza le persone dagli eventi climatici estremi, e per innescare innovazioni nella produzione distribuita di energia da rinnovabili.”

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Proposta della Commissione Europea sull’economia circolare

Posted by fidest press agency su martedì, 1 dicembre 2015

bruxelles (1)Bruxelles 2 dicembre. Nel corso della mini plenaria di mercoledì, gli eurodeputati discuteranno la nuova proposta della Commissione Europea sull’economia circolare (ovvero come aumentare il riutilizzo e il riciclo dei rifiuti). Inoltre voteranno il prolungamento della commissione speciale Taxe, sulla fiscalità e gli accordi fiscali fra Stati membri e multinazionali. L’aula poi discuterà e voterà la proposta di istituire un meccanismo di reclami per eventuali violazioni dei diritti fondamentali da parte dell’agenzia Frontex. Infine sarà votato un accordo fiscale fra EU e Liechtenstein per uno scambio di informazioni sui titolari di conti di risparmio nel principato che, se approvato, sarebbe un passo significativo verso la fine del segreto bancario in quello stato.

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