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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 139

Posts Tagged ‘economia circolare’

Rifiuti: senza impianti di gestione degli scarti e dei materiali non riciclabili fallisce l’economia circolare

Posted by fidest press agency su venerdì, 10 novembre 2023

Assenza di impianti, oltre 5 milioni di tonnellate di questi scarti che potrebbero generare energia per soddisfare i consumi di circa 5 milioni di italiani”. Sono queste le principali evidenze che emergono dall’analisi “Scarti del riciclo e rifiuti non riciclabili: l’impiantistica di back up fondamentale per l’economia circolare”, i cui dati sono stati diffusi da ASSOAMBIENTE – l’Associazione che rappresenta le imprese che operano nel settore dell’igiene urbana, riciclo, recupero, economia circolare e smaltimento di rifiuti, nonché bonifiche, nel corso di Ecomondo (la fiera per la transizione ecologica in corso a Rimini). L’analisi rimarca i significativi passi in avanti compiuti negli ultimi 20 anni nella raccolta e gestione dei rifiuti in Italia: nel 2000 la raccolta differenziata era pari al 15% del totale dei rifiuti urbani raccolti, l’incenerimento pari all’8% e la discarica copriva due terzi del fabbisogno di smaltimento (67%). Nel 2021 (ultimi dati disponibili, cui fa riferimento l’analisi) la raccolta differenziata ha raggiunto quota 64% (19 milioni di tonnellate), il tasso di riciclo il 48,1% (14,3 milioni di tonnellate vengono effettivamente riciclate), il recupero energetico è pari al 18,3%, il 19% dei rifiuti urbani va in discarica. Una parte (mediamente circa il 20%) di ciò che i cittadini conferiscono correttamente nei contenitori della differenziata (o nel porta a porta) non può essere riciclato.A fronte di 14,3 milioni di tonnellate di rifiuti urbani riciclati, il sistema Italia genera circa 9,5 milioni di tonnellate di materiali non riciclabili tra: scarti prodotti dalle operazioni di riciclo (3,5 mln secondo l’attualizzazione di uno studio commissionato al Politecnico di Milano dalla società Nica), materiali provenienti dagli impianti di selezione (3,5 mln) e circa 3 milioni di tonnellate di rifiuto indifferenziato. Esportiamo, inoltre, all’estero 0,650 milioni di tonnellate di rifiuto urbano trattato. La maggior parte di questi flussi viene oggi conferita in discarica o va all’estero per mancanza di impianti, anche se circa 5,2 milioni di tonnellate di questi materiali avrebbero un potere calorifico idoneo ad essere trattati in via prioritaria da impianti di recupero energetico. Da questi, infatti, potremmo ottenere 3,6 milioni di MWh elettrici che potrebbero soddisfare i consumi di circa 5 milioni di italiani e che si aggiungerebbero all’attuale sistema di produzione di energia da rifiuti, pari a 4,5 MWhe.

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L’importanza della sostenibilità e l’economia circolare

Posted by fidest press agency su venerdì, 14 luglio 2023

Integrare il concetto di Corporate Social Responsibility, dove le aziende si compromettono a tener conto degli impatti sociali, ambientali ed economici delle proprie attività, può portare alle PMI italiani benefici in termini di reputazione, gestione del rischio, ricavi, quota di mercato e capacità di innovazione. Infatti, “un design sostenibile offre vantaggi alle imprese, ai consumatori e all’ambiente, migliorando la competitività dei prodotti e dei sistemi economici”, afferma Valerio Mancini, tra gli autori della ricerca. L’Italia è in testa per i trend di circolarità tra le principali economie europee, registrando il maggior incremento nelle performance dell’economia circolare secondo il 5° Rapporto sull’Economia Circolare in Italia (2023) che valuta diversi indicatori quali tasso di riciclo dei rifiuti, produttività delle risorse e consumo di suolo. Le regioni più sviluppate in termini di economia circolare sono Toscana e Trentino Alto-Adige, mentre in fondo alla classifica si trovano Molise e Calabria.Avviare un percorso verso la transizione verde conviene: secondo la Ricerca Diversity Brand Index 2022, le aziende con più forti culture etiche superano le loro concorrenti del 40% in tutte le misure di performance aziendale. Non solo, concentrarsi sull’etica è particolarmente importante per la Generazione Z, che entro il 2025 rappresenterà il 27% della forza lavoro. Inoltre, secondo i dati del Parlamento Europeo (2023) questo approccio non solo potrebbe portare all’Europa benefici ambientali e sociali, ma potrebbe generare un beneficio economico netto di 1.800 miliardi di euro entro il 2030. (fonte: Rome Business School)

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Economia circolare e solidarietà, nasce Eco+Equo

Posted by fidest press agency su venerdì, 12 Maggio 2023

Si chiama Eco+Equo il nuovo brand di Fondazione Caript collegato a un progetto nel segno della solidarietà e dell’economia circolare. Si tratta di una collezione di capi e di accessori con lavorazioni artigianali che partono da due capisaldi: il riuso di materiali di scarto o di rimanenza dalla produzione di aziende tessili e la collaborazione con imprese benefit, che nel proprio organico hanno artigiani che arrivano da percorsi di inclusione sociale e lavorativa. Per rendere visibile il processo di produzione, un QR code sull’etichetta di ogni capo rimanda alla pagina web di Fondazione Caript, dove si spiegano i momenti più significativi delle lavorazioni. Sull’etichetta di ogni prodotto sono riportati i loghi di Fondazione Caript, di Eco+Equo e dell’impresa benefit che ha realizzato il capo. I primi a essere realizzati, tutti progettati da Fondazione Caript assieme a Metilene Design e Comunicazione, sono la borsa Ethic everyday bag e il portachiavi sostenibile prodotti dal Manusa KnitLab della Cooperativa sociale Manusa che coniuga l’artigianato tessile a valori etici e sociali, mettendo a disposizione maestranze artigianali del territorio e dando nuove opportunità lavorative per persone a rischio esclusione sociale e nuova vita a materiali di scarto del ciclo industriale tessile; lo zaino a sacca Social backpack, realizzato da Fody, start up di Pistoia dove scarti di produzioni tessili vengono lavorati da artigiani che, a causa di condizioni psicofisiche o sociali, risultano emarginati dal contesto economico e lavorativo. Per ogni metro quadro di tessuto utilizzato per realizzare gli zaini confezionati da Fody viene anche realizzata una coperta salvavita che il prossimo inverno potrà aiutare persone o animali a difendersi dall’emergenza freddo.

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Verrà presentato a Parma un progetto innovativo di economia circolare

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Parma Venerdì 17 settembre 2021, presso il Centro Congressi Santa Elisabetta del Campus Università degli Studi di Parma, si terrà un convegno per presentare un progetto innovativo che si pone come obiettivo la risoluzione dello smaltimento di merce contraffatta, sequestrata e stoccata nei depositi di ADM, Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, mettendo in atto buone pratiche e soluzioni sostenibili.Il sistema della contraffazione sta assumendo sempre più connotati industriali. Secondo un dossier di Confcommercio nel 2019 quasi un consumatore italiano su tre (30,5%) ha acquistato un prodotto contraffatto. Il danno ammonta a 30,2 miliardi di euro (+1,4% rispetto all’anno precedente), con il rischio che si perdano 197.000 posti di lavoro. Il progetto denominato FUTURE TRACK vede tra i protagonisti la startup innovativa Ri.Circola sviluppata sui due cardini specifici delle biotecnologie e dei materiali e INDICAM, l’Associazione per la tutela della proprietà intellettuale che da sempre si propone di identificare i trend, le soluzioni, le tecniche più efficaci e innovative per aumentare la consapevolezza e la protezione dei titoli IP (Intellectual Property).Tutto nasce da un’esigenza: prevenire e contrastare i traffici illeciti di prodotti contraffatti e di merci usurpative anche attraverso la gestione delle merci sequestrate. L’intento è trovare una soluzione per gestire il processo di ri-utilizzo circolare delle materie prime di cui sono composti i prodotti contraffatti attraverso una gestione efficiente e sostenibile. Tale necessità è stata anche esplicitata nel protocollo d’intesa firmato nel 2020 tra l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) e INDICAM.La partnership tra Ri.Circola e INDICAM sembra rispondere perfettamente al 17° SDG dell’Agenda 2030: “Partnership for the goal”. Tra gli attori non può mancare il Ministero delle Transizione Ecologica al quale verrà illustrato in anteprima il progetto, proprio in occasione del convegno.

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Rifiuti: Rotta, tutti al lavoro per gli obiettivi ambiziosi dell’economia circolare

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 Maggio 2021

“L’obiettivo della Commissione Ambiente è fare in modo che il percorso del Pnrr porti ordine e giusta concorrenza fra i privati nel settore del riciclo dei rifiuti”. Lo ha detto la Presidente della commissione Ambiente della Camera, Alessia Rotta, intervenendo al webinar “Le imprese del riciclo motore dell’Economia Circolare”, organizzato da Unirima. “Il PNRR è scritto, ora è necessario applicarlo bene, – ha spiegato Rotta – serve creare una relazione collaborativa fra istituzioni e imprese per raggiungere gli ambiziosi obiettivi di economia circolare e armonizzare le regole affinché i privati possano agire in un quadro di efficienza nel rispetto della tutela del bene pubblico della salute e del mercato. Il PNRR, oggi contiene obiettivi ambiziosi che dovranno trovare una piena attuazione.” “Ci sono oltre 5 miliardi dedicati alla tutela del territorio – ha ricordato la presidente – e 70 miliardi specificamente dedicati alla rivoluzione green. Il Parlamento farà la sua parte per contribuire alla messa a terra dei progetti, proprio sulla base dell’ascolto e del confronto con i territori, le categorie e le imprese, che sono i veri destinatari finali di interventi pensati per la rinascita del Paese”.

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Economia circolare: PE chiede regole più severe per consumo e riciclo

Posted by fidest press agency su giovedì, 11 febbraio 2021

Bruxelles. Il PE ha approvato una serie di raccomandazioni per raggiungere un’economia a zero emissioni, sostenibile, priva di sostanze tossiche e completamente circolare entro il 2050.La risoluzione è una risposta al piano della Commissione sull’economia circolare. Secondo i deputati, sono necessari obiettivi vincolanti per il 2030 sull’impronta ecologica dei materiali e dei consumi per l’intero ciclo di vita dei prodotti per ogni categoria di prodotto immessa sul mercato dell’UE. Nel testo, si invita pertanto la Commissione a proporre obiettivi vincolanti specifici per prodotto e/o per settore relativi al contenuto riciclato.Inoltre, il PE esorta la Commissione a presentare una nuova legislazione nel 2021 che estenda l’ambito di applicazione della direttiva sulla progettazione ecocompatibile per includere i prodotti non legati all’energia. Ciò dovrebbe stabilire delle norme specifiche per prodotto, in modo che i prodotti immessi sul mercato dell’UE forniscano prestazioni, durabilità, riutilizzabilità, riparabilità, non tossicità, possibilità di miglioramento, riciclabilità, contenuto riciclato ed efficienza dal punto di vista energetico.Il testo è stato approvato con 574 voti favorevoli, 22 contrari e 95 astensioni.Durante il dibattito, i deputati hanno anche sottolineato che il raggiungimento degli obiettivi del Green Deal sarà possibile solo se l’UE implementerà un modello di economia circolare e che tale cambiamento creerà nuovi posti di lavoro e opportunità commerciali. Inoltre, La legislazione corrente sui rifiuti deve essere implementata in maniera più approfondita e sono necessarie ulteriori misure per settori e prodotti chiave quali il tessile, la plastica, l’imballaggio e l’elettronica.

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“Economia circolare grande scommessa per crescita Italia a grande velocità”

Posted by fidest press agency su giovedì, 5 novembre 2020

“Pensare oggi al futuro, proprio mentre siamo nel pieno della pandemia, è la scelta politicamente più concreta che possiamo e dobbiamo fare. Dobbiamo agire oggi per avere domani un modello di sviluppo ecosostenibile, che realizzi una crescita inclusiva e duratura della società e del sistema produttivo nazionale” così Alessia Rotta, presidente della Commissione Ambiente della Camera, è intervenuta agli Stati Generali della Green Economy all’interno del confronto dedicato alle misure per l’economia circolare nel Recovery Plan nazionale.“Del resto – fa notare la Presidente Rotta – alcuni indicatori dicono che sul recupero dei rifiuti siamo nelle posizioni di testa della UE, con 15 milioni di tonnellate di rifiuti urbani riciclati, pari al 50% di quelli prodotti.” “Questa transizione ecologica – spiega la Presidente Rotta – è possibile perché ci sono sia le condizioni materiali che culturali. Il Next Generation Plan metterà a disposizione dell’Italia oltre 200 miliardi di euro e la Commissione Ambiente ha già indicato il filo “verde” che dovrà tenere insieme tutti gli investimenti a partire da quelli per aumentare la qualità della raccolta differenziata, implementare il sistema impiantistico e creare le condizioni per aumentare la domanda e l’offerta di materie prime seconde.”

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Comuni snodo economia circolare

Posted by fidest press agency su martedì, 14 luglio 2020

“Il reddito di cittadinanza ed il sistema di ammortizzatori sociali, assieme alle reti di solidarietà comunali, ci hanno aiutato a reggere durante la fase più acuta dell’emergenza Covid-19. Ha ragione il Presidente Antonio Decaro quando lo sottolinea, ora serve un ulteriore passo in avanti per fare in modo che le aziende siano aiutate a mantenere i livelli occupazionali, anche quando fisiologicamente verrà tolto il blocco dei licenziamenti.
Questa pandemia ci ha insegnato sicuramente molte cose, prima tra tutte l’importanza di una rete di protezione sociale. Ma ci ha insegnato anche che il mercato del lavoro può cambiare repentinamente, che il mondo dell’impresa può essere chiamato a riconvertirsi rapidamente su altri settori.
Defiscalizzazione, sblocco degli investimenti, semplificazione, digitalizzazione e infrastrutture digitali, assieme ad una riconversione green, rappresentano la base di un nuovo modello di società che punta al miglioramento della qualità della vita dei cittadini”.Lo scrive, su Facebook, il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli.

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“L’economia circolare nei rifiuti elettronici”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 29 gennaio 2020

Milano ’Hotel Melià Milano in via Masaccio 19. L’inizio è previsto alle 9.30; la chiusura dei lavori entro la mattinata. La partecipazione è libera. Saranno presentati i risultati del progetto “Separazione e selezione delle plastiche contenute nei RAEE di cui al raggruppamento 4 (piccoli elettrodomestici): innovazioni di processo e miglioramento delle percentuali di riciclo e recupero”.Promosso da Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, dal Dipartimento di Ingegneria Meccanica e Industriale dell’Università di Brescia e da Stena Recycling, impianto di trattamento dei rifiuti elettronici e realizzato in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente, della Tutela del territorio e mare – Direzione generale per i rifiuti e l’inquinamento, il progetto ha voluto studiare nuove modalità di trattamento per migliorare il recupero delle plastiche contenute nei rifiuti elettronici di piccole dimensioni.
Di fatto, phon, frullatori e persino i telefonini sono composti per il 30% del loro peso da materie plastiche che hanno due caratteristiche essenziali: l’estrema varietà dei polimeri utilizzati e la presenza di plastiche con ritardanti di fiamma bromurati. Due elementi che rendono complesso il recupero e, di conseguenza, fanno diventare più articolata la “chiusura del cerchio”. Nell’ottica di concretizzare i principi dell’economia circolare, Ecolight, Università di Brescia e Stena Recycling hanno analizzato le modalità di trattamento con l’intento non solamente di aumentare i quantitativi di plastica da inviare a recupero di materia, ma anche di migliorare la qualità delle plastiche ottenute dal processo di riciclo.

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Economia circolare, gli scarti di produzione diventano oggetti di design

Posted by fidest press agency su sabato, 19 ottobre 2019

L’economia circolare non solamente si può toccare, sfogliare e persino mangiare, ma fa pensare. Perpetua Recorder the magnetic notebook racchiude in un oggetto parole quali recupero, riuso, riciclo, innovazione e design. A prima vista è un taccuino con la sua matita, ma se si guarda alla sua anima si scoprono acciaio, grafite e ferro che, presi direttamente dagli scarti di lavorazioni industriali, riscrivono le leggi dell’attrazione facendo riscoprire la propria libertà.«L’economia circolare diventa virtuosa, non solamente perché questo progetto muove i suoi passi dalla volontà di riutilizzare ciò che viene erroneamente creduto un rifiuto, ma anche perché mette al centro un’idea di connessione fondata sulle persone, senza il bisogno di un wi-fi», spiega Susanna Martucci, fondatrice e CEO di Alisea, l’azienda vicentina che già nel 1994 aveva messo al centro della propria attività il concetto di economia circolare e da 25 anni fa innovazione nei materiali e nei processi produttivi progettando e realizzando oggetti di design per la comunicazione aziendale. «Con Perpetua Recorder the magnetic notebook tocchiamo con mano il fascino che può emanare un’economia circolare virtuosa, ma, soprattutto, riscopriamo la libertà perché scegliamo di scrivere e condividere dove, quando e con chi vogliamo le nostre storie, i nostri sogni e il nostro futuro». Recorder di Alisea fa sintesi: «In un unico oggetto abbiamo voluto connettere magneticamente il taccuino e Perpetua la matita, due elementi che trovano la loro ragion d’essere reciprocamente: una matita senza quaderno non scrive, un quaderno senza matita non serve. In Perpetua Recorder inoltre abbiamo associato brevetti e tecnologie innovative, tutti made in Italy; è il risultato corale di una filiera etica, dove tutti i partner condividono la stessa filosofia e la stessa mission: rispetto per l’ambiente e le persone in nome di un futuro realmente sostenibile».Recorder è stato raccontato in anteprima al Tedx Vicenza alla presenza di più di mille persone, ma è Starbucks che per la sua Reserve Roastery a Milano ha per primo colto e fatto proprio il messaggio valoriale che lo rende unico, espandendolo ai propri clienti.Perpetua Recorder the magnetic notebook racconta cosa è l’economia circolare con un oggetto concreto e di uso quotidiano con una grande attenzione al design. I due elementi che vivono in simbiosi sono il taccuino e Perpetua la matita. Il primo, composto da pagine in carta riciclata al 100%, ha nella cover un’anima d’acciaio sottilissima prodotta al 60% dal recupero e riciclo dei rottami. Per la copertina, inoltre, è stata utilizzata Ecophilosophy, una carta materica unica stampata utilizzando l’energia del sole con inchiostri ecologici derivati dalla soia da Grafiche Antiga. Perpetua, invece, è l’iconica matita già esposta, tra gli altri, al Moma di New York e Hong Kong e al Guggenheim di Bilbao e voluta come testimonial dal Senato della Repubblica Italiana e dal Ministero dell’Istruzione per celebrare i 70 anni della firma della Costituzione. È realizzata con un materiale innovativo e tecnologico, lo Zantech, composto per l’80% da polvere di grafite ottenuta dagli scarti della lavorazione di elettrodi. «Attorno a Perpetua Recorder non c’è quindi una sola realtà imprenditoriale, ma una filiera etica dove più aziende condividono un preciso modo di operare», prosegue Martucci. «L’impegno nella tutela dell’ambiente è responsabilità condivisa che deve essere testimoniata».Alisea è stata tra le prime aziende italiane a costituirsi come società benefit: sviluppa processi produttivi innovativi nell’ottica di dare nuova vita ai materiali di scarto attraverso i quali realizza «Oggetti Comunicanti», come li definisce la sua fondatrice. «Il punto di partenza è sempre il rifiuto: da questa fonte di materie, sviluppiamo idee e processi affinché il riciclo non si esaurisca con le materie prime seconde ottenute, ma sia uno stimolo creativo capace di dare valore al progetto». Una filosofia che Alisea chiede che sia condivisa da tutti i partner coinvolti.Perpetua Recorder the magnetic notebook è nato in Italia ed è disponibile solo tailor made. È rivolto alle aziende che desiderano condividere un messaggio che parla di sostenibilità, innovazione e design.

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Economia circolare, innovazione e lavoro

Posted by fidest press agency su domenica, 13 ottobre 2019

Nonostante in Italia il numero di giovani che non studiano e non lavorano (Neet) sia il più alto tra tutti i Paesi Ue, manca una strategia nazionale sull’occupazione giovanile che tenga conto dei divari intergenerazionali, territoriali, educativi e di genere. Inoltre, permangono fortissime differenze territoriali, con le regioni del Mezzogiorno ben distanti da quelle del Centro e del Nord in termini di output economico e di occupazione. Il tasso di mancata partecipazione al lavoro si attesta al 35,6% nel Mezzogiorno rispetto al 20,5% dell’Italia, la quota dei Neet invece risulta pari al 34,4% nel Mezzogiorno contro il 24,1% della media nazionale.Per quanto riguarda l’innovazione e le infrastrutture del Paese, a fronte di qualche miglioramento, continua a mancare una politica industriale coerente e impegnata nella realizzazione dell’Agenda 2030.
In particolar modo, aumenta la diffusione della banda larga tra le famiglie, l’uso di internet, il tasso di ricercatori e la quota di merci trasportate su ferrovia, ma anche qui permane il divario tra territori. Le regioni che migliorano maggiormente tra il 2010 e il 2017 sono il Piemonte e l’Emilia-Romagna. La distanza del Mezzogiorno dalle regioni del Nord è dovuta al divario sia del valore aggiunto dell’industria manifatturiera rispetto al totale dell’economia, 9% rispetto al 16% della media nazionale, sia del numero di ricercatori per 10mila abitanti, 12 nel Mezzogiorno contro il 22 dell’Italia.Su consumo e produzione responsabili, si evidenzia un diffuso miglioramento, in particolare in centro Italia. È il Lazio la regione che mostra l’avanzamento più incisivo, mentre Trento presenta il miglior risultato complessivo sul Goal 12 grazie alla raccolta differenziata dei rifiuti urbani (75% nel 2017) e al numero di imprese registrate Emas. Occorre però accelerare la transizione verso un’economia circolare, attraverso l’innovazione dei modelli di produzione, l’introduzione di incentivi legati alla rendicontazione non finanziaria e l’uso generalizzato del Green Public Procurement.

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PMI: il programma della X edizione LS sull’Economia Circolare

Posted by fidest press agency su venerdì, 11 ottobre 2019

Milano Martedì 15 Ottobre 2019 Ore 9:00-13:00 alazzo Turati – Camera di Commercio Via Meravigli 9b X edizione LS sull’Economia Circolare. Il tema affrontato sarà “L’economia circolare a sostegno della competitività delle PMI”, evidenziata dalla presentazione in anteprima della ricerca affidata alla Scuola Superiore Sant’Anna di Pisa, in persona del prof. Fabio Iraldo.Nuovi modelli di business hanno infatti iniziato ad approcciare una logica improntata a far leva sulla circolarità dell’economia, in cui il valore dei prodotti, dei materiali e delle risorse è mantenuto quanto più a lungo possibile e la produzione di rifiuti è ridotta al minimo. Afferma Iraldo: “Nelle nostre ricerche abbiamo riscontrato un impegno a macchia di leopardo concentrato soprattutto in alcuni specifici ambiti di attività aziendale e della catena del valore: interessante notare, infatti, come tutte le aziende considerino in primis i fattori interni all’azienda come principali driver delle azioni messe in atto, ma rilevante è anche il miglioramento della soddisfazione dei clienti e dell’immagine aziendale compiuta sulla base della circolarità. Spesso però il rallentamento nell’attività sostenibile delle aziende, secondo quanto affermano le stesse, è dovuto principalmente alla mancanza di adeguati incentivi (spesso ricchi di contraddizioni nelle proposte) ed agli elevati costi di investimento.” E’ disponibile anche una analisi statistica condotta dalla Scuola Sant’Anna sulla correlazione tra livello di circolarità e performance competitive, da cui emerge chiaramente come le aziende più “circolari” (ovvero quelle che hanno introdotto i principi dell’economia circolare in modo radicale nel proprio modello di business) siano quelle che raggiungono le migliori prestazioni competitive, con una incidenza largamente positiva sui tre indicatori studiati: crescita del fatturato, crescita dimensionale e aumento del numero di clienti. Nella presentazione della ricerca verranno, a tale proposito, illustrate in dettaglio alcune case histories utili a esemplificare l’efficacia potenziale della «circolarità» del business e a portare alla luce le opportunità di miglioramento ambientale e competitivo legate all’attuazione di una strategia di economia circolare, anche nelle imprese di minori dimensioni. Non un convegno tecnico-giuridico, dunque, ma un esame della realtà imprenditoriale italiana, che partendo dalla analisi elaborata, consentirà il successivo dibattito tra autorevoli rappresentanti del mondo delle imprese, il mondo delle istituzioni, della finanza e i rappresentanti della Commissione Europea, Direzione Generale Environment, Circulary Economy. Nel corso del Focus PMI 2019, tra gli ospiti si avvicenderanno Alessandro Enginoli, Presidente Piccola Industria/Assolombarda; Federica Fricano, Affari Comunitari e Internazionali del Ministero Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Patrick Monino, Vice Presidente Eni; Luigi Paganetto, Vice Presidente Cassa Depositi e Prestiti; Francesca Palamidessi, Manager Corporate & Stakeholder Relations di GRI; Claudio Pinassi, CEO di KME Italy, Massimo Rasi, Head of Global HSE Campari Group e Marta Testi, Head of Elite Italy & Europe, Elite – Borsa Italiana. Tra gli invitati a partecipare al dibattito anche Paola Migliorini, Direzione generale Ambiente alla Commissione Ue. L’incontro sarà moderato da Eugenio Occorsio, editorialista de “La Repubblica” e “L’Espresso”.

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L’Economia Circolare come nuovo modello per lo sviluppo sostenibile del territorio

Posted by fidest press agency su sabato, 31 agosto 2019

Città di Castello 19 settembre ore 9.00 Sala degli Specchi Quadrilatero di Palazzo Bufalini. Giornata di studio e dibattito sull’economia circolare – un modello accattivante con un grande potenziale per la trasformazione verso un’economia verde sostenibile. Accattivante ma non di facile applicazione, visto che rompe con la logica del modello predominante di processi produttivi lineari. E’ possibile ascoltare esperti sul tema e e sulle buone pratiche in atto. Modera: Karl-Ludwig Schibel Saluti: Sindaco di Città di Castello Luciano Bacchetta, Assessore all’ambiente Comune di Città di Castello, Massimo Massetti eAssessore all’ambiente Regione Umbria, Fernanda Cecchini. I temi del programma sono:
Progettazione circolare per la sostenibilità Federico Rossi, Università degli studi di Perugia
Economia circolare e il problema delle materie prime seconde Giuseppe Rossi, AURI
Evitare la nascita dei rifiuti e gestire al meglio quelli che ci sono Christian Goracci, Ennio Spazzoli, Sogepu
Green Public Procurement come strumento per promuovere l’economia circolare Silvano Falocco, Fondazione Ecosistemi
Il recupero delle macerie post sisma Moreno Marionni, VUS Valle Umbra Servizi
Buone pratiche di Bioeconomia circolare per la rigenerazione dei territori Daniela Riganelli, Novamont
Quale futuro per l’economia circolare in Umbria? Walter Ganapini, Direttore Generale Arpa Umbria
Verso una strategia regionale di sviluppo sostenibile Sandro Costantini, Servizio Valutazioni ambientali, sviluppo e sostenibilità ambientale
Economia circolare e simbiosi industriale: presentazione delle opportunità della nuova Programmazione Comunitaria Andrea Pignatti, Presidente InEuropa.

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Nasce in Fise Unicircular

Posted by fidest press agency su mercoledì, 24 luglio 2019

Si tratta dell’Unione Imprese dell’Economia Circolare, un nuovo settore denominato “Progetti e impianti innovativi per la Circular Economy”, destinato alle start-up che vogliono sviluppare idee e brevetti nell’ambito dell’economia circolare.
Della nuova aggregazione faranno parte aziende che hanno sviluppato, brevettato o realizzato particolari progetti o impianti che consentono il riciclo di prodotti o materiali che fino ad ora non hanno trovato un adeguato trattamento, terminando in discarica o in impianti di incenerimento.
La struttura di Unicircular offrirà le proprie competenze in termini di conoscenza del mercato, delle norme in essere e dell’eventuale percorso di implementazione normativa che consenta l’operatività delle innovazioni proposte.
Tra le prime aziende aderenti ne segnaliamo due di particolare qualità:
la ECOPLASTEAM SPA che, attraverso un innovativo processo brevettato consente la lavorazione del “pulper” derivante dal riciclo dei packaging in poliaccoppiato, oggi destinato alla discarica, e genera un nuovo materiale sotto forma di granulo plastico “glitterato” colorabile e perfettamente lavorabile per ottenere nuovi oggetti in plastica.
La Korec Srl che ha messo a punto e brevettato un innovativo processo di riciclo termochimico in grado di trattare la vetroresina, oggi destinata in massima parte a discarica ed incenerimento. Il processo consente di recuperare dai rifiuti in vetroresina (presente in scarti industriali, prodotti dei settori aerospaziale, automobilistico, camperistico, navale marino, chimico, edilizio, agricolo, elettrico, etc…), fino al 99% di fibra di vetro e fino all’85-90% di parte organica, sotto forma di liquido ancora in grado di polimerizzare e che, in quanto tale, può essere nuovamente immesso nella stessa filiera produttiva per la fabbricazione di nuovi manufatti in vetroresina.
Le aziende della nuova sezione si distinguono nel panorama internazionale per l’innovazione e la qualità dei brevetti e delle tecnologie e dimostrano l’esigenza indifferibile ed urgente di avere in Italia una normativa sull’End of Waste flessibile che consenta l’autorizzazione e la realizzazione degli impianti nati dalle innovazioni e dai brevetti, pena la fuga verso l’estero di significativi investimenti e la perdita di opportunità di migliorare gli aspetti ambientali della gestione rifiuti.
“Con questo nuovo settore”, dichiara Andrea Fluttero, Presidente di FISE Unicircular, “intendiamo sostenere al meglio i bisogni e le necessità delle aziende virtuose e innovative del riciclo e dare un contributo sostanziale alla transizione verso un modello di Economia circolare nel nostro Paese”. Il settore “Progetti e impianti innovativi per la Circular Economy” si affianca ai raggruppamenti già esistenti in Associazione, dei demolitori auto (ADA), dei produttori aggregati riciclati (ANPAR), delle piattaforme Recupero (ASSOPIREC), del recupero rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (ASSORAEE), del Consorzio Nazionale Abiti Usati (CONAU), dei recuperatori della gomma (UNIRIGOM).

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L’economia circolare apre al crowdfunding

Posted by fidest press agency su lunedì, 1 luglio 2019

processo virtuoso che si rigenera a business globale che permette al consumatore di risparmiare su smartphone e tablet di ultima generazione, rendendo la tecnologia davvero accessibile a tutti. L’economia circolare fa registrare numeri da capogiro e le ricadute sull’ambiente diventano un valore aggiunto, se si pensa che il mercato dei ricondizionati consente di beneficiare di minori emissioni di CO2. Un rapporto Deloitte afferma che il mercato dei ricondizionati valeva 17 miliardi di dollari nel 2018 e, secondo un’analisi IDB, raggiungerà quota 52,7 miliardi di dollari entro il 2022. E l’Italia è in prima linea.
E’ il caso di TrenDevice, la PMI innovativa specializzata nell’economia circolare di prodotti hi-tech, che ha appena lanciato un aumento di capitale in crowdfunding per confermare la leadership sul mercato italiano ed avviare un processo di internazionalizzazione.L’azienda, partita come garage company nel 2013 nel cuore dell’Irpinia ed oggi con sede anche a Milano, è tra i leader europei nel re-Commerce.Per capire ancora meglio l’importanza dell’iniziativa, basta analizzare i numeri: negli ultimi 5 anni, sono stati oltre 50.000 i prodotti usati acquistati e rimessi sul mercato, dopo un processo di ricondizionamento; nel 2018 l’azienda ha registrato vendite per 5 milioni di euro; nei primi mesi del 2019 ha già messo a segno un +50% sul fatturato ed il sito ha superato le 1.000 valutazioni di usato al giorno.Per accelerare la crescita, in un settore che si sta espandendo in tutto il mondo a ritmi serrati, ora TrenDevice ha deciso di varare un aumento di capitale in crowdfunding, appoggiandosi alla piattaforma italiana CrowdFundMe, fresca di quotazione a Piazza Affari.“Con i proventi della raccolta – spiega Alessandro Palmisano, co-founder e general manager di TrenDevice – puntiamo a tre obiettivi: consolidare la leadership di settore del brand sul mercato italiano dei ricondizionati, sviluppare ulteriormente la piattaforma di re-Commerce proprietaria ed avviare un processo di internazionalizzazione. Il nostro obiettivo è quadruplicare il volume d’affari nell’arco di pochi anni e quotarci sull’AIM in modo da valorizzare l’investimento dei soci che crederanno nel nostro progetto, partecipando all’aumento di capitale in crowdfunding”.TrenDevice, web company italiana attiva nell’e-commerce dal 2003, è anche un instant buyer di prodotti hi-tech usati che si rivolge sia a privati che ad aziende. Il prodotto finito è un dispositivo perfettamente funzionante, garantito 1 anno.I cofondatori – gli irpini Antonio Capaldo, 42 anni, amministratore delegato, ed Alessandro Palmisano, 34 anni, general e marketing manager – sono supportati da un management arricchito da investitori e board member di primario standing, che hanno creduto nel progetto: Massimiliano Masi, 47 anni, socio finanziario e già CFO di Edison, attualmente in Boston Consulting Group, nel corso della sua carriera ha gestito aziende con miliardi di euro di capitale investito e migliaia di persone. E non solo.Per accompagnare TrenDevice dalla fase di scale-up, i fondatori hanno puntato anche su membri indipendenti, con una lunga esperienza nella consulenza finanziaria, nominati nel Consiglio di Amministrazione: Epifanio D’Angelo, 47 anni, ha lavorato con clienti internazionali del settore energetico (Engie, EDF) e del settore del lusso (Cartier, LVMH, Kering), è stato amministratore indipendente in società quotate, nonché sindaco delle controllate italiane di primari gruppi internazionali.

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XIV edizione di Fiera4passi

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 Maggio 2019

Treviso XIV edizione, il 17-18-19 Maggio, parco Sant’Artemio si parlerà di Economia Circolare intesa come un continuo ciclo di sviluppo positivo che preservi e valorizzi il capitale naturale, ottimizzi i rendimenti delle risorse e riduca al minimo i rischi di sistema gestendo azioni finite e flussi rinnovabili. La Fiera gode dei patrocini del Ministero dell’Ambiente, Regione Veneto, Provincia e Comune di Treviso, Camera di Commercio Treviso Belluno.
Tra i promotori anche Crédit Agricole Friuladria, Volontarinsieme – CSV Treviso, Contarina SpA, Cesare Pozzo società mutuo soccorso, RubnerHolzbau. A lanciare e approfondire il tema di quest’anno, sarà l’ex Premier e noto Docente universitario di Economia e politica industriale all’Università di Bologna, prof. Romano Prodi, che offrirà ai presenti una lectio magistralis sulle principali funzioni dell’Unione Europea e sul ruolo centrale che, da sempre, gioca per ridare eguaglianza e ridefinizione di regole efficaci all’economia e alla finanza. A una settimana dalle Elezioni Europee, l’intervento del prof. Prodi sarà l’occasione per approfondire e comprendere appieno il sistema europeo e il senso profondo di questa istituzione.
Oltre 100 gli appuntamenti in Fiera, tra dibattiti, workshop, laboratori, tra i quali citiamo Sabato 18 Maggio, dalle 10, primo TedSalon, sezione tematica del TedX Treviso, mentre alle ore 18, il confronto tra la Ministro della Difesa Elisabetta Trenta e Susi Snyder, Premio Nobel per la Pace 2017 con la campagna ICAN sul tema del disarmo nucleare.
Domenica 19, dal mattino, l’Equo-Pridededicato al commercio equo, mentre alle ore 18, Paolo Rumiz con la presentazione del suo libro “Il filo infinito” “I principi su cui si basa l’economia circolare sono gli stessi che da 14 anni cerchiamo di trasmettere in Fiera4passi” afferma Alessandro Franceschini direttore organizzatore di Fiera e Vice Presidente nazionale di Altromercato“. Ci è sembrato quindi naturale dedicare tre giorni alla divulgazione e approfondimento di questo tema attraverso ospiti di grande rilevanza, tra i quali il professor Romano Prodi, che avremo l’opportunità di ascoltare nella giornata di apertura.”Tre giornate, che si sviluppano attraverso spettacoli culturali, musica, laboratori approfondimenti e 120 espositori selezionati che porteranno in Fiera prodotti, progetti, pratiche e proposte a partire dall’ambito alimentare, passando attraverso l’abbigliamento fino alla cosmesi ma anche edilizia, architettura, finanza e turismo. Tutto all’insegna delle buone e concrete pratiche per costruire un’economia più giusta, sostenibile e capace di futuro.Fiera4passi ha da sempre cercato di creare possibili sinergie tra le pratiche di equità sociale e sostenibilità ambientale. Per questo il tema dell’Economia Circolare sarà anche esteso al coinvolgimento della società civile, dell’associazionismo, del volontariato (da qui l’allargamento del tema a “circoli e comunità”) come motori possibili di un cambio di paradigma economico che metta al centro la relazione tra cittadini e realtà produttive, istituzioni, organizzazioni del Terzo Settore.
Importante la collaborazione con la “Rete Festival” del territorio, in particolare saranno protagonisti TedX Treviso, Pensare il Presente festival filosofico, Treviso Comic Book Festival.

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Cemento ed economia circolare

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 aprile 2019

La filiera produttiva del cemento quale parte attiva nella transizione all’economia circolare: è questa l’immagine che si trae dalla lettura della nuova edizione del Rapporto di Sostenibilità di AITEC, l’associazione delle Aziende Italiane Produttrici di Cemento. Parte di Confindustria Federbeton, AITEC rappresenta rispettivamente il 90% e il 97% della produzione nazionale di cemento e clinker, con riferimento particolare al triennio esaminato nel Rapporto di Sostenibilità (2015-2017).“L’Economia Circolare, applicata alla filiera del cemento e del calcestruzzo, è il miglior veicolo per contribuire al contenimento dei cambiamenti climatici. L’attuazione di azioni volte al recupero di materia, al recupero energetico, all’ottimizzazione dei processi produttivi e al dialogo con i territori, sono fondamentali per realizzare un virtuoso modello economico circolare. Ogni azione compiuta in questa direzione oltre ad essere sostenibile ambientalmente e socialmente, può generare valore economico. Ecco dunque che l’economia circolare diventa un fattore di competitività determinante, oltreché distintivo”, sottolinea Antonio Buzzi, Coordinatore della Commissione Ambiente ed Economia Circolare di Federbeton Confindustria.
Il documento è stato realizzato sulla base delle informazioni raccolte presso le aziende associate ad AITEC, ampiamente rappresentative dell’industria italiana del cemento. Nello specifico, nel 2017 risultano essere operative in Italia 19 aziende cementiere con 57 impianti produttivi. A fronte di una produzione di 19,3 milioni di tonnellate di cemento – in linea con il dato 2016 –, i consumi nazionali registrano un andamento sostanzialmente piatto (+0,3%).I risultati positivi di effettiva re-immissione di materiali di recupero nel ciclo produttivo, quali risorse riutilizzabili, derivano dal sostanziale impegno sul fronte degli investimenti in tecnologie innovative: nel triennio analizzato, e malgrado la congiuntura di crisi, sono stati investiti 87,5 milioni €; Le imprese cementiere, nel solco dell’economia circolare e dell’impegno alla mitigazione dei cambiamenti climatici, hanno progressivamente aumentato i tassi di sostituzione di combustibili fossili e materie prime naturali, a favore di un crescente recupero di rifiuti urbani e industriali (favorendo la chiusura del ciclo della raccolta differenziata) e del riutilizzo di materiali di scarto, provenienti da altri cicli produttivi e da demolizioni:
La sostituzione calorica, per la produzione di cemento, è passata dal 14,9% del 2015 al 17,3% del 2017 per un totale di quasi 360.000 tonnellate di combustibili alternativi sottotratti alla discarica o a recuperi energetici meno virtuosi.
L’Italia resta indietro rispetto ad alla media europea, che si attesta al 40% di sostituzione calorica, con la Germania che esprime un tasso del 66% e l’Austria del 76%;
Aumenta anche il tasso di sostituzione delle materie prime naturali: +1,2% con materie residuali, derivanti da altri processi industriali.
Nel solo 2017, il settore della filiera del cemento ha recuperato oltre 1,84 milioni di tonnellate di materie prime residuali, derivanti da altri processi industriali: il tasso di sostituzione di materie prime naturali si attesta in Italia al 7,4%, superiore alla media europea del 4,4% (dato 2016). La filiera del cemento ha conseguito importanti traguardi di riduzione delle emissioni, grazie agli investimenti in tecnologie innovative e all’utilizzo di combustibili contenenti biomassa, sostitutivi di quelli fossili. I dati, riferiti alle emissioni specifiche (per singola unità di prodotto), riportano:
-12,4% emissioni CO2 grazie all’impiego di biomassa;
-29,4% emissioni polveri PM10;
-29,7% emissioni ossidi di azoto;
-32,6% emissioni ossidi di zolfo.

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Riparare gli oggetti rotti può aggiustare il mondo

Posted by fidest press agency su mercoledì, 23 gennaio 2019

Avete presente la celebre strofa della canzone di Gino Paoli? A pensarci bene, descrive perfettamente l’avvio di una miriade di progetti virtuosi, innovativi e vincenti nati per l’appunto da una chiacchierata informale tra persone affini, una buona intenzione ed un’idea semplice, ma efficace.Ed è proprio così che circa un anno e mezzo fa a Bologna ha preso vita l’associazione Rusko (Riparo Uso Scambio Comunitario), ispirata anche all’esperienza estera dei Repair Cafè: momenti di incontro in cui si riparano oggetti rotti che altrimenti verrebbero gettati via. Si tratta di un’iniziativa virtuosa e dall’alto valore sociale ed ecologico che sempre più sta prendendo piede anche in Italia.Lo dimostrano, oltre alla realtà bolognese protagonista della Storia di oggi, gli “aggiustatutto volontari” che abbiamo mappato in altre parti d’Italia, come Roma e Perugia.Qualche mese fa, inoltre, abbiamo intervistato Alessandro Cagnolati, referente dei Repair Cafè in Europa, iniziativa da lui considerata tra le più concrete ed importanti contro l’economia “lineare” e lo spreco di risorse.Insomma, un esercito di smanettoni ha dichiarato guerra all’obsolescenza programmata e sta invadendo l’Europa! Noi di Italia che Cambia non possiamo che esserne felici e sperare che anche grazie al nostro racconto questa ed altre iniziative virtuose si diffondano sempre più. L’obiettivo? Aggiustare il mondo. Un pezzo alla volta.

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Economia Circolare: a che punto siamo in Italia?

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 dicembre 2018

L’economia circolare in Italia vale oggi 88 miliardi di fatturato, 22 miliardi di valore aggiunto, ovvero l’1,5% del valore aggiunto nazionale. Numeri che sostanzialmente equivalgono a quelli di tutto il settore energetico nazionale o di un settore industriale storico come quello dell’industria tessile, non molto distante dal valore aggiunto dell’agricoltura. Un settore che impiega oltre 575mila lavoratori, mostrandosi ogni anno sempre più competitivo per i giovani in cerca di occupazione e per i profili professionali più specializzati. E’ questo il dato più rilevante che emerge dalla ricerca: “L’Economia Circolare in Italia – la filiera del riciclo asse portante di un’economia senza rifiuti”, presentata oggi a Roma e curata dall’esperto ambientale Duccio Bianchi di Ambiente Italia, a seguito dei lavori svolti dal Gruppo Riciclo e Recupero del Kyoto Club, organizzazione non profit nata nel febbraio del 1999, costituita da imprese, enti, associazioni e amministrazioni locali, impegnati nel raggiungimento degli obiettivi di riduzione delle emissioni di gas-serra assunti con il Protocollo di Kyoto.

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Concorso “Storie di Economia Circolare” promosso da Ecodom e CDCA

Posted by fidest press agency su giovedì, 29 novembre 2018

Carote spezzate che producono energia, lombrichi che “ripuliscono” il letame di cavallo e acqua di allevamento delle carpe per irrigare vegetali: sono tra le 30 storie più votate dagli italiani, arrivate in finale del Concorso “Storie di Economia Circolare”, voluto da Ecodom, il principale Consorzio italiano di gestione dei RAEE, insieme a CDCA, il primo Centro di Documentazione sui Conflitti Ambientali in Italia.Il concorso è collegato al primo Atlante Italiano di Economia Circolare (www.economiacircolare.com), che ha mappato in meno di un anno oltre 160 esperienze attive in Italia: l’agroalimentare in tutte le sue declinazioni è stato al centro di molti dei racconti in concorso, la cui premiazione avverrà martedì 11 dicembre a Roma, Acquario Romano.In finale, selezionate da una giuria di esperti e di pubblico, sono arrivate, tra le altre:
Aureli secondo me (L’Aquila), che trasforma le carote spezzate e non idonee ai mercati tradizionali in succhi, creme e concentrati di polpa e farine, e tramite la biomassa produce energia verde dai prodotti agricoli non edibili. Il “digestato” dall’impianto di biomassa, dopo la fermentazione degli ortaggi, viene trasformato in fertilizzanti;
Fresh Guru (Ferrara), che utilizza il calore generato dalle centrali elettriche a biogas per riscaldare due serre da circa 11 ettari per la produzione idroponica di 8.000 tonnellate di pomodori l’anno. La centrale è alimentata con sottoprodotti di origine agricola. Le stesse piante di pomodori diventano carburante;
Cascina Santa Brera (Milano), un ecosistema interamente sostenibile con strutture in bioedilizia, alimentate da caldaie a biomassa ed energia solare; agricoltura e allevamento lavorano in sinergia: i pollai sono mobili ed i bovini pascolano liberamente garantendo fertilità costante del terreno, disinfestazione naturale ed erba sempre fresca per il nutrimento degli animali;
Bioexplosion (Pisa), che converte il letame di cavallo in vermicompost, grazie all’incessante “lavoro” dei lombrichi che digeriscono e purificano il rifiuto “speciale” dei 200 animali ospitati dalla Tenuta Isola, centro ippico per l’allenamento di cavalli da trotto;
The Circle, un impianto acquaponico che permette il contemporaneo allevamento delle carpe con un’agricoltura sostenibilie: grazie a un sistema a ricircolo l’acqua delle vasche di allevamento viene raccolta, filtrata e depurata e usata per irrigare le radici dei vegetali contenuti all’interno di strutture verticali, interamente fuori suolo, per poi ritornare nella vasca di allevamento.
Disco Soupe (Firenze), che organizza eventi musicali durante i quali si cucina cibo donato da ristoranti e aziende della zona, che diversamente sarebbe gettato via.
Il Concorso è patrocinato dal Ministero dell’Ambiente e dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e i premi in palio sono sponsorizzati da Banca Popolare Etica.

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