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Posts Tagged ‘precariato’

Scuola: Precariato, il ministro Valditara annuncia assunzioni e sul sostegno possibilità di confermare per 3 anni il docente

Posted by fidest press agency su domenica, 17 marzo 2024

Il ministro dell’istruzione e del merito, Giuseppe Valditara, è tornato a parlare di precari: come riporta anche la rivista specializzata Orizzonte scuola, nei prossimi 3 anni verranno immessi in ruolo 70mila docenti e sul sostegno i precari possono essere confermati dalle famiglie.“Nei prossimi tre anni prevediamo di assumere altri 70.000 docenti, una parte importante già da settembre 2024, fra l’altro con alcune novità che faranno certamente piacere agli studenti. La valutazione dei nuovi docenti, infatti, sarà fatta anche considerando l’anno di tirocinio e io personalmente ho raccomandato che tale valutazione dovrà essere seria”.Per il sostegno “per quanto riguarda le assunzioni di docenti di ruolo, abbiamo previsto la permanenza per tre anni nella sede. Quindi i neo-assunti, quei 13.000 insegnanti di sostegno che sono stati arruolati nel 2023, dovranno rimanere sulla loro sede per un triennio”. Di seguito il ministro Valditara ha aggiunto che “l’idea è di estendere tale meccanismo anche agli insegnanti precari. Laddove i genitori, le famiglie saranno soddisfatti della relazione che si è instaurata con lo studente, si potrà chiedere alla scuola di confermare per tre anni il docente di sostegno, ovviamente laddove lui sia d’accordo”. La notizia è stata commentata da Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief: “per i supplenti cambiano le regole. Per il ministero dell’istruzione e del merito i docenti precari di sostegno potrebbero essere confermati per tre anni dalle famiglie. Per #Anief è irragionevole e incostituzionale. La continuità si ottiene con l’assunzione nei ruoli, non in questa maniera. Auspichiamo più assunzioni, sia da concorso che da Gps”, ha concluso il leader Anief.

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Scuola: Precariato, Pacifico (Anief): “parità di trattamento e dignità. Basta con le discriminazioni”

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha parlato di scuola con Antonio Pistillo, rilasciando un’intervista pubblicata sul suo canale Youtube. Il leader del giovane sindacato rappresentativo ha detto che “attraverso la sua rete legale Anief è riuscita in Europa da più di 10 anni a far dichiarare illegittime le norme italiane sui contratti a termine e sul principio di parità di trattamento che invece viene leso tra personale di ruolo e precario. Ci sono diverse sentenze della Corte di giustizia europea. Pare che chi è precario debba essere punito: ricordiamoci che un docente su sei è precario e la storia deve cambiare. Nel frattempo, nei tribunali riusciamo a far disapplicare le norme italiane attraverso risarcimenti a favore dei docenti precari”, ha continuato il sindacalista autonomo. “A proposito di dimensionamento, saranno molte le sedi di presidenza che verranno meno e questo è un problema”, ha terminano Pacifico.

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Scuola: Precariato da record, 200.000 supplenti annuali anche quest’anno

Posted by fidest press agency su sabato, 16 settembre 2023

Pacifico (Anief) ricorda che dal 2015 è aumentato del 200%: tanti rifiutano il ruolo per lo stipendio basso, le mancate indennità e i blocchi per riavvicinarsi casa Nella scuola il precariato è di nuovo a livelli record, con oltre 200.000 supplenti l’anno, perché si continua a tenere in piedi un sistema di reclutamento sbagliato: “siamo convinti che anche le proposte” dell’attuale amministrazione “non risolvano il problema della precarietà”, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, confermando la volontà del suo sindacato di presentare su questa situazione mortificante, che non tiene conto delle stabilizzazioni automatiche previste in Unione europea per chi opera su posto vacante oltre 36 mesi, “una denuncia alla Commissione europea, affinché in Corte di Giustizia si riapra un caso Italia”. All’agenzia nazionale Teleborsa, il presidente Pacifico ricorda anche che “ormai da vent’anni il numero dei precari non fa che aumentare. Abbiamo il 200% di insegnanti precari in più rispetto alla legge 107 del 2015, che avrebbe dovuto a sua volta risolvere il problema del precariato”, sottolinea il sindacalista, ricordando che “quest’anno avremo più di 200.000 precari chiamati” per una supplenza annuale. Ci sono anche “10.000 posti su 50.000 non sono stati assegnati, perché i precari preferiscono lavorare vicino casa piuttosto che lontano: non vogliono lasciare la propria famiglia per uno stipendio che è veramente tra i più mortificanti nella pubblica amministrazione, lontanissimo dall’inflazione”. Il presidente dell’Anief rilancia dunque sulle proposte del doppio canale di reclutamento, per assumere insegnanti precari dalla graduatoria da cui sono chiamati, per introdurre una specifica indennità da assegnare a chi lavora fuori e per arrivare il prima possibile alla cancellazione dei vincoli alla mobilità del personale scolastico, perché “non bisogna negare il diritto alla famiglia per affermare quello al lavoro”.

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Scuola Precariato: l’Italia ha due mesi di tempo per non essere deferita dalla Corte di Giustizia europea

Posted by fidest press agency su martedì, 2 Maggio 2023

Il pacchetto infrazioni di aprile 2023 parla chiaro: l’Italia ha due mesi di tempo per dare una risposta definitiva alla precarietà nella scuola, dove tra docenti e Ata si continua a contrattualizzare a tempo determinato quasi 300 mila lavoratori l’anno. Trascorsi 60 giorni senza una risposta, il nostro Paese sarà deferito alla Corte di Giustizia europea, a seguito delle nuove denunce motivate prodotte dall’Anief. Secondo Marcello Pacifico, presidente nazionale del giovane sindacato, non vi sono più dubbi: “Le attuali norme sulla gestione del reclutamento presenti nel decreto legge PA n. 44 devono assolutamente cambiare in fase di esame e conversione del testo da parte nostro Parlamento attingendo da tutte le Gps, anche da materia, per le immissioni in ruolo 2023: l’Anief ritiene i provvedimenti presi dal Governo del tutto insufficienti, oltre che già superati dall’esperienza negativa del passato, quando un posto su due è rimasto vacante e andato a rendere ancora più esteso il numero delle supplenze. Diamo qundi una risposta immediata all’Unione europea accogliendo gli emendamenti Anief al decreto PA, così anche per dare finalmente dignità, occupazione e stabilità al personale precario del comparto Istruzione e Ricerca”.

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1° Maggio: Un lavoratore della scuola su quattro ha poco da festeggiare

Posted by fidest press agency su lunedì, 1 Maggio 2023

Per un lavoratore su quattro della scuola la celebrazione del 1° maggio ha il sapore della beffa. Quasi 300 mila insegnanti e 50 mila Ata a fine mese si ritrovano con lo stipendio più basso dalla pubblica amministrazione, sempre fermo perché gli scatti di anzianità non gli vengono conteggiati, e pure senza prospettive di carriera; per chi firma contratti di breve periodo si ritrova anche l’indennità Rpd (per i docenti) e Cia (per gli Ata) sottratta senza motivazione e, come se non bastasse, con le ferie mai prese dissolte nel nulla perché non pagate.A rendere ancora più assurda la loro condizione è l’impossibilità ad essere assunti a tempo indeterminato, in spregio della direttiva UE n. 70 del 1999, in base alla quale in presenza di posto libero per il precario con oltre 36 mesi di servizio la stabilizzazione deve essere garantita. Ma nella scuola lo spregio per i diritti dei lavoratori si prolunga anche da immessi in ruolo, perché per otto anni la busta paga diventa ancora più bassa di quella del precario e rimane pure cristallizzata, perché lo scatto automatico dello stipendio è stato sacrificato, con l’accordo degli altri sindacati, per finanziare delle operazioni a beneficio della categoria che in un Paese moderno si sarebbero attuate con le risorse pubbliche. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, sono circa tre lustri che combatte i soprusi di Stato attuati contro i supplenti della scuola. “Cosa hanno da festeggiare oggi – dice il sindacalista – questi 300 mila lavoratori della scuola se lo Stato si ricorda di loro solo ad inizio anno per assegnargli una supplenza? Perché non ci si rende conto che stabilizzare gli insegnanti e il personale Ata, conti alla mano, è più conveniente che tenerli per anni, spesso decenni, in condizioni di precarietà? Quale motivo porta i governanti della scuola a costringere tanti insegnanti a rimanere lontanissimo da casa pure in presenza di cattedre vacanti? Perché si costringono i neo-assunti a non fare nemmeno domanda per avvicinarsi a casa? Perché si parla da anni di emancipazione delle donne e poi si dimentica che in Italia un milione lavora nella scuola in condizioni di disagio totale? Sono tutti quesiti che giriamo a chi ha in mano le sorti dei dipendenti della scuola, ma anche al Parlamento”. “Perché da domani i deputati della Camera, dalla I e XII commissione – continua Pacifico – da domani avranno l’opportunità di cambiare il decreto PA n. 44 con gli emendamenti chiesti dall’Anief sulla scuola: il ritorno del doppio canale, con assunzioni da Gps anche da seconda fascia e materia comune; immissioni in ruolo con scorrimento delle graduatorie dell’ultimo concorso ordinario e l’integrazione di quello straordinario; conferma del tempo indeterminato degli assunti con riserva; attribuzione dell’organico aggiuntivo degli ultimi due anni; trasformazione dei posti in deroga su sostegno; proroga della deroga sui vincoli della mobilità per tutta la durata dell’attuazione Pnrr”.

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Scuola: Decreto Pnrr, si può agire per cancellare il precariato: nuovo reclutamento

Posted by fidest press agency su martedì, 25 aprile 2023

Oltre all’organico aggiuntivo, il decreto Pnrr in discussione al Parlamento dovrebbe riformulare le nuove modalità di assunzione del personale scolastico per cancellare la supplentite attingendo dalle Gps e introducendo una nuova formazione iniziale, delle indennità specifiche a chi è immesso in ruolo lontano da casa e procedendo in fretta con il via libera, per tutti i generi di assunzioni, agli abilitati e specializzati anche all’estero: lo ha dichiarato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, durante un’intervista all’agenzia Teleborsa.”Per noi è essenziale per svolgere tutte le attività del PNRR – ha detto il sindacalista – ma, oltre a questo organico aggiuntivo, che servirà anche per il tutoraggio e per l’orientamento, bisogna ripartire da un’idea di reclutamento e di formazione iniziale degli insegnanti che porti finalmente ad abolire la precarietà. Tutto questo senza penalizzare, in seguito alle immissioni in ruolo, chi viene assunto lontano dalla propria abitazione, con un sacrificio della propria vita e della propria famiglia”.Pacifico ha ricordato inoltre che “la continuità didattica è un valore, ma la si persegue per esempio attraverso uno specifico assegno di indennità di sede per chi lavora lontano dalla propria residenza e non mortificando la vita di chi viene assunto. Ci sono poi da gestire tutte le graduatorie del concorso ordinario e straordinario e confermare anche tutti quelli che sono stati assunti con riserva” Il sindacalista autonomo ha anche detto che “il problema in Italia è valorizzare chi ha conseguito una specializzazione ed assumerlo nei ruoli, specialmente su posti di sostegno, ma anche chi ha conseguito titoli all’estero” ed è dunque “importante in un sistema paese cercare di rispondere ai bisogni dell’utenza che son quelli di avere piante organiche stabili, un aumento dell’organico di diritto, anche su posti di sostegno, e certamente degli organici che rispondano alle effettive esigenze, cosa che sino ad oggi è stata negata e per la quale Anief sta presentando specifiche proposte da discutere in Parlamento”, ha concluso Pacifico.

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Pa: Fp Cgil, 30 marzo a Roma iniziativa ‘Superare il precariato, costruire il futuro

Posted by fidest press agency su domenica, 26 marzo 2023

Roma giovedì 30 marzo presso ‘Spazio Pubblico’, il centro di cultura sindacale della Fp Cgil, in via di Porta Maggiore 52 a partire dalle ore 10.30. Appuntamento con al centro il tema del superamento del precariato nelle Pubbliche Amministrazioni, centrali e periferiche, con particolare riferimento ai progetti connessi all’attuazione del Pnrr e della programmazione europea, insieme alla proposta della Fp Cgil di un piano straordinario per l’occupazione. All’iniziativa parteciperanno i parlamentari: Arturo Scotto, primo firmatario della mozione a sostegno del Piano straordinario per l’occupazione pubblica, insieme ai co-firmatari Marco Sarracino, Toni Ricciardi, Andrea Rossi, Maria Stefania Marino, Silvia Roggiani e Giuseppe Provenzano. Interverranno inoltre: Camilla Piredda, coordinatrice nazionale dell’Unione degli Universitari; Davide Franceschin, segretario nazionale Nidil Cgil; Florindo Oliverio e Michele Vannini, segretari nazionali Fp Cgil; Serena Sorrentino, segretaria generale Fp Cgil.

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Scuola: Precariato, Pacifico (Anief-Cisal): doppio canale di reclutamento e stabilizzazione dei docenti inseriti nelle Gps”

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 marzo 2023

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e segretario confederale Cisal, ha parlato di strategie utili a dire basta al precariato e a rilanciare il Paese partendo dall’istruzione: “sono proposte già sui tavoli di confronto con il governo e che porteremo all’attenzione del X Congresso Confederale della Cisal in programma dal 17 al 19 aprile a Roma”.“Diciamo basta a questo sistema di assunzioni e torniamo al doppio canale. Immettiamo quindi in ruolo tutti i candidati risultati idonei nei concorsi ordinari e straordinari, stabilizziamo da Gps prima e seconda fascia, su sostegno e disciplina comune, organizzando corsi ad hoc per coloro che sono privi di specializzazione e abilitazione. Recuperiamo anche chi era stato immesso in ruolo con riserva salvo ritrovarsi licenziato dall’oggi al domani e permettiamo di lavorare a chi ha conseguito un titolo all’estero secondo le norme comunitarie. Questo il nostro piano per contrastare in maniera decisa e concreta il precariato nella scuola”, ha concluso il sindacalista autonomo”.

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Scuola: Precariato, quei numeri che spaventano l’erario e allontanano l’Italia dall’UE

Posted by fidest press agency su mercoledì, 14 dicembre 2022

“Con mezzo milione di docenti precari che hanno svolto oltre tre anni di servizio svolti, ci permettiamo il lusso di assumerne pochissimi e di arrivare a sottoscrivere in due mesi quasi 220mila contratti annuali, in violazione della Direttiva UE 70/99, come accaduto all’inizio del corrente anno scolastico, con la maggior parte dei contratti a termine stipulati per coprire un posto vacante, la metà dei quali pure di sostegno in deroga a personale privo del titolo di specializzazione”. È amareggiato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, nel commentare il resoconto sulle supplenze 2022-23. I numeri sugli insegnanti precari parlano chiaro: 16.169 sono quelli ancora presenti nelle storiche GAE; 122.520 è la quantità di precari inseriti in prima fascia GPS; infine, sono 360.999 i candidati inseriti nella seconda fascia delle GPS, le Graduatorie provinciali per le supplenze, che hanno insegnato per più di tre anni negli ultimi undici e che quindi avrebbero pieno titolo ad essere immessi in ruolo. In totale siamo oltre i 500 mila precari accertati: un dramma sempre più grande, che non si vuole cancellare. “Se tutti i 500 mila precari dovessero decidere di presentare ricorso per recuperare ognuno in media 30 mila euro di risarcimento – commenta ancora il presidente Anief Marcello Pacifico – lo Stato probabilmente si deciderebbe a cambiare registro e a dare seguito alle indicazioni dell’UE, che da oltre vent’anni chiede di non fare i contratti a tempo determinato dopo tre annualità di supplenze, oltre che della Corte di Giustizia europea che nel 2014 si è espressa in modo netto per tutti i precari della PA: sarebbe quindi di 14 miliardi il costo per lo Stato, a fronte di appena 600 milioni per stabilizzarli attraverso un emendamento che Anief ha presentato in questi giorni per rivedere la fase transitoria di reclutamento del PNRR. Le adesioni ai nostri ricorsi, a partire dal risarcimento per mancata immissione in ruolo dopo tre anni di supplenze, sono sempre aperte”, conclude il sindacalista autonomo.

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Scuola “precariato, tuteliamo l’esperienza sul campo, sì al doppio canale di reclutamento”

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 dicembre 2022

Il presidente dell’Anief, dalla sua pagina personale Facebook, ha parlato delle novità e delle urgenze sulla scuola. Marcello Pacifico ha detto che “sul reclutamento abbiamo bisogno del doppio canale di reclutamento”, valorizzando chi insegna anche da molti anni nelle nostre scuole. Bisogna tutelare l’esperienza sul campo.

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Scuola: Precariato, otto anni dalla storica sentenza Mascolo delle Corte UE

Posted by fidest press agency su domenica, 27 novembre 2022

Sono passati otto anni dalla storica sentenza Mascolo della Corte di Giustizia europea che cambiato i rapporti di lavoro nelle scuole pubbliche dell’Unione europea e condannato la mancata stabilizzazione dei docenti e Ata precari, ma anche di tutto il pubblico impiego. A seguito di quella storica sentenza, contro la reiterazione immotivata dei contratti a termine, chiarizzima espressione dei giudici europei, i tribunali del lavoro italiani hanno iniziato a condannare con costanza lo Stato a cospicue spese risarcitorie.È lunga la lista degli obiettivi centrati da Anief nel corso degli ultimi anni: riconoscimento dell’abuso dei contratti a termine fino a ulteriori 12 mensilità; gli scatti di anzianità; le mensilità estive di luglio ed agosto; il salario accessorio (RPD e CIA) per le supplenze breve e saltuarie; le ferie non godute; la carta docenti; l’ex gradone stipendiale per i neo-assunti dopo il 2011 ma con sevizio antecedente; la ricostruzione per intero del servizio pre-ruolo; la ricostruzione per intero nei passaggi di ruolo contro la “temporizzazione”.

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Scuola: Carta del docente per il periodo di precariato

Posted by fidest press agency su domenica, 9 ottobre 2022

Dopo l’ordinanza della Corte di Giustizia Europea che, su ricorso Anief patrocinato dagli avvocati Ganci, Miceli, Rinaldi e Zampieri, ha riconosciuto la spettanza dell’emolumento previsto dalla c.d. carta elettronica del docente anche per il periodo di precariato, arriva una pioggia di sentenze favorevoli per i ricorrenti Anief.Solo nell’ultima settimana, infatti, e in tempi record considerato che l’ordinanza della Corte di Giustizia Europea è stata pubblicata il 22 maggio di quest’anno, sono stati ben sette i Tribunali che hanno già condannato il Ministero dell’Istruzione a pagare il valore economico della carta del docente per tutto il periodo di precariato. Nello specifico, si sono già pronunciati a favore dei ricorrenti i Tribunali di Milano, Marsala, La Spezia, Savona, Verbania, Torino e Vercelli. Nei prossimi giorni saranno calendarizzate le discussioni dei ricorsi presenti da ben 9.000 soci dell’Anief.I Tribunali ordinari, nel riconoscere il bonus di 500 con gli arretrati per tutto il periodo di precariato, hanno richiamato la già citata pronuncia della Corte di Giustizia Europea secondo la quale “la clausola 4, punto 1, dell’accordo quadro sul lavoro a tempo determinato, concluso il 18 marzo 1999 osta a una normativa nazionale che riserva al solo personale docente a tempo indeterminato del Ministero dell’istruzione, e non al personale docente a tempo determinato di tale Ministero, il beneficio di un vantaggio finanziario dell’importo di EUR 500 all’anno, concesso al fine di sostenere la formazione continua dei docenti e di valorizzarne le competenze professionali, mediante una carta elettronica”.I Giudici del Lavoro, sul punto, hanno sottolineato che “Alla luce di questo intervento del giudice europeo, la domanda di parte ricorrente non può che considerarsi fondata; la Corte di Giustizia infatti non ha fatto riferimento al principio di non discriminazione in astratto, ma, contrariamente a quanto opinato dalla Difesa del Ministero, ha proprio affermato che la normativa interna confligge con quella europea ove preveda un beneficio, quale la ‘Carta elettronica’ per la formazione e l’aggiornamento professionali, destinandola poi soltanto al personale in servizio a tempo indeterminato” (così Tribunale di La Spezia, sentenza del 19 settembre 2022).

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Scuola: Il servizio di precariato incide sugli scatti di anzianità

Posted by fidest press agency su venerdì, 7 ottobre 2022

Le supplenze danno diritto agli scatti di anzianità e in caso di mancata assegnazione anche al risarcimento del danno: lo sostiene la Corte di Appello di Catanzaro, che ha esaminato il ricorso di una collaboratrice scolastica e ribaltato la sentenza del tribunale di Cosenza, assegnando “le differenze retributive maturate per effetto dell’anzianità che” il lavoratore scolastico “ha conseguito nei singoli rapporti di lavoro a termine, secondo la progressione stipendiale che è prevista dai contratti collettivi nazionali di comparto per il personale di ruolo”. Secondo Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, “i giudici continuano a darci ragione, facendo recuperare le somme e gli scatti stipendiali sottratti inopinatamente dallo Stato, con incidenza diretta sugli stipendi poiché il passaggio su scaglioni stipendiali più alti permette anche di rivedere in meglio la ricostruzione di carriera, finalmente comprensiva di tutti i periodi di precariato. A questo scopo continuiamo ad invitare il personale della scuola a verificare le proprie posizioni sulle somme sottratte indebitamente dallo Stato utilizzando il calcolatore gratuito on line messo a disposizione gratuitamente da Anief. Se vi sono i presupposti, ogni docente o Ata potraà valutare se ricorrere in tribunale con i nostri legali, così da vedersi riconosciuto il diritto all’integrale ricostruzione di carriera risarcimento e l’immediato inquadramento su fascia stipendiale più alta”.

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Scuola Precariato: stabilizzare e rispettare i supplenti

Posted by fidest press agency su giovedì, 22 settembre 2022

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, è intervenuto al Tg3 per parlare di scuola. Il leader del giovane sindacato ha affermato che “non è la prima e non è l’ultima sentenza, la Cassazione ci dà ormai da anni ragione. Il ministero da vent’anni continua a dare dei posti in Organico di fatto che in realtà sono su posti Vacanti e disponibili e devono essere dati ruolo; li dà per risparmiare in Organico di fatto quindi li dà in supplenza, ma come la Corte di Giustizia Europea ci ha detto questi posti in realtà devono essere dati in ruolo e quindi i precari devono essere risarciti. Hanno diritto al pagamento delle ferie, hanno diritto al pagamento delle mensilità estive, hanno diritto anche agli scatti di anzianità e sono ormai tantissimi le sentenze che arrivano in Cassazione e danno ragione ai precari”.

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Scuola: Il precariato è tutta colpa dello Stato

Posted by fidest press agency su venerdì, 12 agosto 2022

“Sull’abuso dei contratti a termine nella scuola c’è un’evidente colpa da parte dello Stato italiano. La prova sta nei numeri resi pubblici in queste ore dall’amministrazione scolastica sulle dotazioni organiche per i posti comuni, nazionali e regionali, del personale docente italiano: a fronte di poco più di 680 mila posti complessivi in organico di diritto, si continuano comunque a sottoscrivere tre le 200mila e le 300mila supplenze annuali, in larghissima prevalenza in deroga su sostegno e su organico di fatto. Sono numeri assurdi, uno smacco alla stessa Unione europea che dice da oltre 20 anni di eliminare la supplentite attraverso le immissioni in ruolo automatiche dei precari storici”: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, annunciando la denuncia al Comitato europeo dei diritti sociali, assistita dai legali del sindacato, da parte di tutti i precari che hanno svolto almeno 36 mesi di servizio e continuano ad essere assunti e licenziati ogni estate. Il ricorso è gratuito e al momento si stanno raccogliendo le preadesioni.L’amministrazione scolastica ha annunciato, in vista del prossimo anno, che ammontano a 681.346 i posti in organico di diritto, in riferimento all’articolo 1, comma 64, della legge 13 luglio 2015, n. 107. I posti da insegnante di tutti gli ordini e gradi scolastici pubblici sono così suddivisi: 620.256 posti comuni, 50.202 di potenziamento, 2.247 di attività motoria (per le classi quinte della primaria, 8.741 per combattere la dispersione. A questi, vanno aggiunti i quasi 300 mila supplenti che ogni anno vengono convocati per sottoscrivere una supplenza annuale, in gran parte fino al 30 giugno dell’anno successivo, o fine al termine delle lezioni.“È la prova dell’abuso dei contratti a termine – commenta ancora Marcello Pacifico – e della colpa evidente che ha lo Stato nel non volere scardinare questo sistema a danno dei docenti precari e indirettamente degli alunni che vedono cambiare ogni anno un terzo del loro corpo insegnante. Se abbiamo neanche 700 mila i posti in organico di diritto su circa un milione di cattedre, è evidente che qualcosa non va. Noi, come Anief, lo diciamo da tempo. E stavolta lo diremo a chiare lettere anche al Comitato europeo dei diritti sociali, che su questi temi ha sempre dimostrato sensibilità, in difesa dei lavoratori e del servizio pubblico che svolgono”

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Il precariato di Stato impedisce la gestione del PNRR

Posted by fidest press agency su sabato, 19 marzo 2022

Tra le centinaia di condizionalità che la Commissione Europea ha imposto all’Italia per ottenere i fondi poi confluiti nel Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) ce n’è una particolarmente odiosa: le nuove assunzioni nel pubblico impiego devono essere prevalentemente a tempo determinato. Per l’ennesima volta Bruxelles è riuscita a rendere impossibile la vita dei cittadini europei e, nella fattispecie, di quelli italiani. Ma ancora una volta hanno sbagliato i calcoli.Ne è prova il fatto che tanti tra i 500 Funzionari esperti assegnati al MEF e ad altre Amministrazioni centrali per la gestione del Piano e rendicontazione degli investimenti europei non accettano il posto per la temporaneità dei contratti offerti. Contratti che ovviamente impediscono di pianificare la propria vita a medio e lungo termine. E come se non bastasse questa falla la durata del contratto è stata lasciata alla discrezionalità delle singole Amministrazioni. Cosicché alcune hanno scelto di siglare contratti a 5 anni, altre a un singolo anno, creando notevoli diseguaglianze tra lavoratori con identico inquadramento giuridico. Abituati alla vita lussuosa (pagata dal contribuente) i membri della Commissione Europea non sanno che per uno statale gli affitti a Roma sono inaccessibili. Pertanto molti rinunciatari hanno adottato diverse strategie di sopravvivenza: optato per contratti più brevi, ma nelle vicinanze della regione di residenza; vincere concorsi a tempo indeterminato in altre Amministrazioni Central; attendere le graduatorie in corso di pubblicazione per posti a tempo indeterminato.Persino il Ministro dell’Economia, Daniele Franco, durante un’audizione al Senato del 23 febbraio scorso è dovuto intervenire sul problema dichiarando:” Per il futuro occorrerà trovare dei correttivi finalizzati a rendere più attrattive queste posizioni (esempio aumentando la quota delle unità che potranno essere stabilizzate o prevedendo maggiori riconoscimenti economici per unità di personale preposte alle strutture PNRR).” Accogliamo positivamente le dichiarazioni del Ministro, ma facciamo notare che: 1) il problema principale è l’assenza di meccanismi chiari per la stabilizzazione dei lavoratori; 2) soluzioni definitive devono essere trovate in tempi brevi, addirittura brevissimi, visto che numerosi colleghi hanno già lasciato le Unità di Missione, ed altri le lasceranno nel corso di quest’anno; 3 sperare nello scorrimento delle graduatorie non risolve il problema perché non è in grado di coprire i 500 posti originariamente previsti. Da questa vicenda – che peraltro investe anche altri ministeri – il governo e la politica tutta dovrebbe apprendere una lezione: il precariato è una iattura in generale e quello di Stato una iattura ancora peggiore perché rischia di non farci rispettare gli accordi con l’Europa, di minare la nostra credibilità internazionale e di gravare sulle finanze del Paese. A Bruxelles qualcuno dovrebbe tornare sui banchi di scuola. Sandro Colombi, Segretario generale Uil Pubblica Amministrazione.

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Scuola Precariato e parere del Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa

Posted by fidest press agency su mercoledì, 19 gennaio 2022

Nella decisione assunta nel giugno scorso e pubblicata nel sito ufficiale dell’alto organo europeo, si chiede all’Italia di continuare ad assorbire il precariato esistente, di prevedere una specifica norma tesa ad assumere anche attraverso procedure straordinarie i supplenti assunti con contratti a termine ripetuti, a informare lo stesso Comitato delle azioni poste in essere. Il Governo, in risposta al Comitato UE, ha assunto il tema del reclutamento come obiettivo prioritario da affrontare nel 2022 e il ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi, si è impegnato a confrontarsi con otto sindacati sull’argomento.Esulta Marcello Pacifico, presidente ANIEF, sindacato oggi rappresentativo che ha presentato la denuncia e che lotta dalla sua fondazione contro l’abuso dei contratti a termine: “Invito ora il Governo – dice il sindacalista autonomo – ad aprire alla proposta di ripristinare il doppio canale di reclutamento per assumere da una parte i candidati più giovani alla docenza attraverso concorsi ordinari regolari e dall’altra i precari con anni di servizio alle spalle, attraverso le graduatorie delle attuali supplenze (GPS) di prima e seconda fascia, permettendo ai docenti non abilitati di specializzarsi attraverso un corso post-universitario. Il sindacato sa bene che la proposta darebbe una risposta immediata alle 70mila assunzioni “disertate” l’anno scorso, a fronte delle oltre 100mila immissioni in ruolo previste dal Mef, quando l’assunzione straordinaria dalla prima fascia delle GPS introdotta con il decreto Sostegno bis non risolse il problema del precariato: si realizzarono, infatti, appena 12mila assunzioni a tempo indeterminato, proprio a causa della esclusione del servizio prestato nelle scuole paritarie e dei precari con titoli inseriti in seconda fascia. Ad oggi, sono quasi un milione e mezzo i precari inseriti in più graduatorie di prima e seconda fascia delle GPS, e di questi candidati circa 400mila hanno i requisiti per essere assunti. E sono ancora più di 150mila i supplenti della scuola italiana chiamati a far funzionare il corrente anno scolastico, nonostante le ultime 80mila assunzioni realizzate.Nello specifico, sempre sul precariato scolastico, il Comitato dei Ministri del Consiglio d’Europa raccomanda all’Italia di “ridurre il numero dei successivi contratti a tempo determinato nel settore dell’istruzione pubblica; valutare misure per lanciare concorsi di assunzione aperti a lavoratori non iscritti nelle liste Gae, ma hanno accumulato significative esperienze lavorative e competenze che ne derivano dal loro impiego con successivi contratti a tempo determinato”.

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Scuola: La richiesta unitaria dei sindacati: agire su precariato, mobilità, organici, spazi e numero alunni

Posted by fidest press agency su domenica, 13 giugno 2021

Non sono solo gli insegnanti a dovere essere stabilizzati. Il sindacato ha a cuore le sorti di tutte le figure professionali. “Bisogna pensare anche a reclutare il personale Ata ed educativo, come pure gli insegnanti di religione cattolica, attraverso un canale riservato”. C’è da superare il vulnus della mobilità negata a tantissimi lavoratori della scuola: un limite che diventa inaccettabile in tempo di pandemia da Covid, come quello che stiamo vivendo da un anno e mezzo: “Il problema delle assegnazioni provvisorie rimane in vista – ha ricordato il presidente dell’Anief – perché il vincolo è passato” con la versione approvata del decreto legge Sostegni-bis “da cinque a tre anni. Secondo noi questo ha dell’incredibile, perché tutto questo accade dopo due anni di Covid e isolamento, con i posti vacanti nella scuola pure incrementati”.Secondo il sindacalista autonomo vanno affrontate e risolte anche altre problematiche, che a settembre altrimenti si riproporranno con tutte le loro conseguenze negative sul piano della didattica e dell’offerta formativa. “Rimane purtroppo aperta la questione degli organici – ha detto ancora Pacifico – perché è inutile negarlo: le scuole non sono sicure, anche a settembre non lo saranno. Servono certamente più spazi e meno alunni in questi spazi: è un doppio passaggio che servirà anche per migliorare gli apprendimenti degli alunni”. Il leader del giovane sindacato rappresentativo ha quindi rivolto lo sguardo ai prossimi giorni, quando le proposte emendative, anche quelle dell’Anief, verranno esaminate dalla V commissione della Camera: “Noi sindacati abbiamo presentato delle proposte condivise, anche nella stessa piazza: ora sta alla politica rispondere in modo unitario, per il bene del Paese”.

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Scuola:sindacati uniti in piazza per cambiare reclutamento e vincere il precariato

Posted by fidest press agency su martedì, 8 giugno 2021

Domani la scuola scende in piazza con manifestazioni unitarie a Roma e in tutta Italia: lo farà per chiedere di cambiare il decreto Sostegni-bis contro il quale si schierano compattamente i sindacati chiedendo di approvare degli emendamenti risolutivi per superare il problema della supplentite introducendo una volta per tutte il doppio canale di reclutamento. A dichiararlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief: in un’intervista ad Orizzonte Scuola, il sindacalista ha detto che “con il Patto per la Scuola si era deciso di far partire dei tavoli su alcuni temi. Qualche giorno dopo è stato pubblicato un decreto legge” il Sostegni-bis, “che non ha tenuto conto del contenuto principale del patto: iniziare dei tavoli di confronto sui temi”. Il primo atto è stato “un momento politico per andare a chiarire se quel Patto era ancora in vigore e quindi se si aprivano dei tavoli ed emendare il decreto”. Da parte del ministro Patrizio Bianchi c’è disponibilità: a questo punto l’obiettivo è centrare quel “progetto fondamentale a cui ci richiama il presidente Mattarella: quello di andare a costruire anche grazie ai fondi del Pnrr la società del domani, che passa appunto dalla scuola. In piazza o annunceremo che c’è un’apertura da parte del Governo su alcune proposte o continueremo ad oltranza con le forme di protesta”.

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Scuola: Precariato, servono modifiche al decreto Sostegni-bis

Posted by fidest press agency su giovedì, 3 giugno 2021

Sono diverse lo modifiche che il sindacato Anief chiede di apportare al decreto Sostegni-bis: reintrodurre la call veloce per assumere i docenti e anche gli idonei del concorso per DSGA; attuare il doppio canale di reclutamento come una procedura a regime e non transitoria, da associare solo alla pandemia in atto; stabilizzare docenti con 36 mesi di servizio svolto, come chiede l’Unione europea, a prescindere dagli esiti dalla eventuale partecipazione ai concorsi; assumere in modo definitivo tutti coloro che sono stati assunti con clausola rescissoria e dopo avere superato positivamente l’anno di prova; tranne eventuali deroghe, la prova disciplinare per l’accesso al percorso annuale di formazione deve essere di una durata massima di trenta minuti; dare la possibilità di ripetere la prova disciplinare dell’anno di prova senza prevedere l’immediata “decadenza della procedura”; attuare il doppio canale di reclutamento attraverso l’aggiornamento annuale delle graduatorie ad esaurimento, dove potere dare accesso a tutto il personale docente ed educativo in possesso dell’abilitazione, come già avvenuto nel 2008 e nel 2012.

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