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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 149

Posts Tagged ‘testosterone’

Tumore prostata: “Abbasso il Testosterone!”

Posted by fidest press agency su sabato, 15 luglio 2023

Divulgare e condividere i numerosi dati scientifici per sensibilizzare i singoli specialisti al migliore inquadramento diagnostico e terapeutico del paziente, partendo da quella che è definita come il capostipite della terapia medica per il tumore della prostata, ovvero la terapia di deprivazione androgenica. Questo lo scopo del progetto di formazione “Abbasso il Testosterone!” sul tumore alla prostata ideato da OVER Group e realizzato grazie al contributo incondizionato di RECORDATI.Queste le parole di Riccardo Ricotta, Responsabile UO Oncologia IRCCS MultiMedica – Sesto San Giovanni (MI), Marcello Scarcia, Responsabile UOS Urologia Oncologica Ente Ecclesiastico Ospedale Regionale F. Miulli e Luca Triggiani, Radioterapista Spedali Civili di Brescia.“Negli ultimi anni la patologia oncologica prostatica è stata al centro di numerose novità sia diagnostiche che terapeutiche. Dal punto di vista diagnostico l’utilizzo della risonanza magnetica multiparametrica della prostata ha rivoluzionato l’approccio, consentendo di aumentare la diagnosi di patologie clinicamente significative, ma soprattutto evitando biopsie prostatiche talvolta inutili grazie ad una migliore selezione del paziente. Sempre in ambito diagnostico la PET PSMA rende possibile accertare sempre più precocemente la presenza di malattia metastatica o recidiva e quindi permette di essere più tempestivi nel trattamento. In ambito terapeutico ci sono state numerose novità sia chirurgiche, ovvero l’utilizzo di piattaforme robotiche, sia radioterapiche, ovvero utilizzo di strumentazioni in grado di essere sempre più precise nel rispetto di altri organi, sia mediche, ovvero nuove strategie e terapie in grado di aumentare la sopravvivenza nei vari setting di malattia. In questo ambito, nonostante l’introduzione di numerosi agenti terapeutici innovativi, la deprivazione androgenica, che ha come obiettivo la riduzione dei livelli di testosterone circolante, si conferma essere una risorsa fondamentale per migliorare le prospettive di sopravvivenza e la qualità di vita dei pazienti. Ma perché tutte queste conoscenze possano essere sfruttate al massimo è fondamentale che i vari specialisti parlino la stessa lingua, mettendo al centro il paziente con la complessità della sua malattia, consapevoli che la conoscenza delle evidenze scientifiche unita all’esperienza professionale possa consentire di ottenere i migliori risultati”.

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A luglio il sole provoca un aumento dei livelli di testosterone e di cortisolo e con essi cresce il desiderio di tradire

Posted by fidest press agency su domenica, 9 luglio 2023

A dimostrarlo sono moltissimi studi scientifici, ma anche la pratica: in questi giorni di caldo intenso sono raddoppiate le iscrizioni al portale Incontri-ExtraConiugali.com sul web e via app.«L’oscillazione del testosterone nel corso dell’anno è notevole, tant’è che a luglio il livello è doppio rispetto ai mesi invernali» fa notare Alex Fantini, ideatore di Incontri-ExtraConiugali.com. Ecco perché d’estate la propensione al tradimento raggiunge il picco più elevato rispetto a qualunque altro periodo dell’anno.Esporsi ai raggi solari porta a migliorare le prestazioni sessuali. Con le prime tintarelle —indipendentemente se si è uomo o donna— i nostri corpi liberano tutta una serie di sostanze chimiche in grado di attivare l’attrazione.Il sole ha un effetto euforizzante ed antidepressivo in grado di stabilizzare anche l’umore e di rivitalizzare tutti i sensi. «La luce colpisce la retina e stimola il nervo ottico che trasmette gli stimoli a regioni del cervello come l’ipotalamo, che regola la produzione di serotonina —ormone del buonumore— e di cortisolo —ormone dello stress— e l’epifisi, che regola la produzione di melatonina, migliorando l’umore e contribuendo anche a regolare il ritmo sonno-veglia ed a favorire così un riposo notturno ottimale» aggiunge Alex Fantini.«Tuttavia, sul podio delle città dove quest’estate i tradimenti sono più frequenti vi è Roma, Napoli e Milano. Seguono poi Firenze, Genova e Palermo» dicono gli analisti basandosi sui trend registrati sul portale. Riferendosi poi alla ricerca dell’Università di Leeds e del Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, guidata da Oliver Kayes e Richard Viney, Incontri-ExtraConiugali.com mette inoltre in evidenza che le temperature estive rendono il pene più grande del 50%.«I ricercatori hanno osservato che le temperature più fredde causano un restringimento dei corpi cavernosi dell’organo genitale maschile ed il pene si rimpicciolisce, determinando una condizione medica definita “pene invernale”. Mentre d’estate avviene l’esatto opposto: le temperature più calde portano ad un aumento del flusso sanguigno ai genitali e così il pene si allunga fino al 50%» spiega Alex Fantini. By AssociatedPressGroup

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L’uso di oppioidi abbassa i livelli di testosterone

Posted by fidest press agency su lunedì, 31 agosto 2020

L’ipogonadismo è una conseguenza consolidata dell’uso di oppioidi. È stato segnalato sia negli uomini che nelle donne, sebbene più ampiamente studiato negli uomini.Vi è una grande eterogeneità negli studi, con diversi fattori che hanno dimostrato di avere una più forte associazione con l’ipogonadismo come tipi specifici di oppioidi, dosi più elevate e durate di utilizzo più lunghe.Le conseguenze dell’OIH, ipogonadismo indotto da oppioidi, includono disfunzione sessuale, depressione, diminuzione della qualità della vita e bassa densità ossea.“In una ricerca su PubMed abbiamo cercato articoli in inglese fino a dicembre 2019 riguardanti oppioidi e ipogonadismo. La bibliografia degli articoli recuperati è stata cercata per articoli pertinenti.
Bisogna dire che la prevalenza dell’ipogonadismo indotto da oppioidi (OIH) varia tra gli studi, ma in una recente revisione sistematica è stata segnalata essere del 69%”, spiega il Dr. Andrea Militello, Urologo Andrologo nelle citta di Roma, Milano, Cosenza e nella Repubblica di San Marino.“Vi è una scarsità di studi randomizzati controllati che valutino l’efficacia della terapia sostitutiva con testosterone (TRT) per l’OIH negli uomini e ancor meno studi sul trattamento dell’OIH nelle donne. Gli studi TRT negli uomini hanno riportato risultati diversi con alcuni studi favorevoli e altri che non mostrano alcun chiaro beneficio della TRT su diverse misure.”
Quindi cosa ne possiamo dedurre? “Nonostante l’elevata prevalenza di ipogonadismo – continua Il Dr. Militello, premiato nel 2018 come miglior andrologo d’Italia – rimane sottovalutata e non trattata con molteplici conseguenze endocrine e metaboliche. Un approccio ragionevole nei pazienti che usano oppioidi include informarli di questa complicanza e delle sue potenziali conseguenze, lo screening per segni e sintomi di ipogonadismo. Quindi i livelli di ormoni sessuali in caso di uso prolungato di oppioidi maggiore di 3 mesi e il trattamento di pazienti con diagnosi di ipogonadismo, se e quando clinicamente indicato, con gli ormoni sessuali se si prevede di continuare con gli oppioidi cronici per un tempo uguale o maggiore di 6 mesi.” (fonte:comunicatistampa.net)

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