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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 153

Posts Tagged ‘arte contemporanea’

“QUORUM. Un festival d’arte contemporanea”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 7 giugno 2023

Roma venerdì 9 a domenica 11 giugno 2023 Museo Nazionale Romano – Terme di Diocleziano viale Luigi Einaudi. La manifestazione è una tre giorni di laboratori, talk, performance, mostre, proiezioni, musica. QUORUM vuole essere un’opportunità di incontro per interrogarsi sul senso delle discipline culturali e sul loro rapporto con la società, nella consapevolezza che dalla capacità di saper costruire in modo funzionale questa dialettica si definisce lo stato di salute intellettuale di un Paese e di una generazione. L’accesso è libero fino a esaurimento posti. «Nel variegato panorama dei festival italiani ne mancava uno dedicato all’arte contemporanea italiana, nel vasto programma di iniziative che la Quadriennale di Roma sta producendo con la direzione artistica di Gian Maria Tosatti abbiamo pensato di iniziare a colmare questo vuoto», afferma Umberto Croppi, presidente della Quadriennale di Roma. Quattro grandi Aule delle Terme, con accesso dedicato da viale Luigi Einaudi, ospiteranno i singoli momenti della manifestazione, tra i quali spiccano dieci talk, affidati alla moderazione del direttore artistico della Quadriennale Gian Maria Tosatti, in cui si confronteranno artisti, critici, docenti universitari, filosofi, esponenti delle istituzioni, direttori e curatori di musei italiani e internazionali, rappresentanti di spazi no-profit. Fra gli altri, interverranno: Nicola Trezzi, direttore e curatore del Center for Contemporay Art di Tel Aviv – Yafo, Daphne Vitali, curatrice Museo nazionale d’arte contemporanea di Atene, Virginia Sommadossi, direttrice creativa Centrale Fies, Massimo Bray, direttore generale Treccani, Francesca Guerisoli, direttrice artistica Museo d’arte contemporanea di Lissone, Lorenzo Balbi, direttore artistico del MAMBO, Alessandro Giuli, presidente della Fondazione Maxxi, Angela Tecce, Presidente Fondazione Donnaregina per le arti contemporanee – Museo MADRE, Federico Mollicone, Presidente Commissione Cultura della Camera. Il pubblico avrà l’opportunità di consultare con modalità touchscreen il nuovo database dell’Archivio Biblioteca della Quadriennale per una navigazione immersiva e coinvolgente nel suo patrimonio sull’arte italiana del XX e del XXI secolo.Il pubblico inoltre potrà partecipare, venerdì 9 giugno dalle ore 17.00 alle 21.00, a una sessione di disegno aperta a tutti, nell’ambito della Scuola di Santa Rosa, condotta dagli artisti Luigi Presicce e Francesco Lauretta, suoi fondatori. Sarà aperta nei tre giorni, sempre con accesso gratuito nell’Aula XI del grande mosaico, la mostra Dopodomani, a cura della Direzione artistica della Quadriennale, costruita attraverso opere che cercano di definire il sentimento con cui oggi guardiamo al futuro.

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MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea

Posted by fidest press agency su venerdì, 3 marzo 2023

Roma, Giovedì 9 marzo alle ore 12.00 Piazzale Aldo Moro 5 Città Universitaria, Sapienza Università di Roma, Palazzo del Rettorato si terrà al MLAC – Museo Laboratorio di Arte Contemporanea dell’Università La Sapienza di Roma l’anteprima stampa della mostra Gino Galli (1893-1944). La riscoperta di un pittore tra Futurismo e Ritorno all’ordine, a cura di Edoardo Sassi, giornalista del Corriere della Sera e Giulia Tulino, assegnista di ricerca (Sapienza Università di Roma), realizzata con il coordinamento scientifico di Ilaria Schiaffini, docente di Storia dell’arte contemporanea e direttrice del MLAC.L’esposizione, promossa da Sapienza Università di Roma, la prima in assoluto dedicata a Galli a quasi ottanta anni dalla morte, prova a ricostruire il cammino di un pittore solitario, tormentato, attraverso oltre cinquanta dipinti – dagli esordi prefuturisti agli anni Quaranta – compresi i quadri di soggetto erotico e documenti originali, tutti materiali inediti, salvo rare eccezioni.

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Rassegna di arte contemporanea “Ghê Gaia Terra | Riflessioni sul rapporto tra Uomo e Ambiente”

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 aprile 2022

Roma Torna “Ghê Gaia Terra”, dal 22 aprile al 22 maggio 2022 al Museo delle Mura di Roma Via di Porta San Sebastiano, 18 Inaugurazione: venerdì 22 aprile ore 17.00 – 20.00 (aperto a invitati e al pubblico) Testi in catalogo: Alice Straffi Servizi Fotografici: Enrico Porcaro: 40 artisti a confronto sul rapporto uomo/natura a cura di Antonietta Campilongo. Dopo il grande successo di Ghê Gaia Terra, che si è svolto a novembre 2021 presso il Tempio Romanico di San Francesco a Capranica di Viterbo, il progetto espositivo torna con nuove opere pittoriche e scultoree, quelle di 29 artisti, e con video e performance, firmate da 11 creativi. L’obiettivo, però, non cambia: quello di riflettere, tramite l’Arte e le arti, sul futuro del pianeta e sulla necessità di costruire un nuovo rapporto tra Uomo e Natura. Visitabile dal martedì alla domenica dalle ore 9 alle 14. Ingresso libero. Saranno in mostra i seguenti artisti: Alessandro Angeletti, Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi, Francesco Bonifazi, Massimo Campi, Antonella Catini, Antonio Ceccarelli, Silvano Corno, Paola De Santis, Alexander Luigi Di Meglio, Lean (Andrea Leonardi), Luciano Lombardi, Valentina Lo Faro, Eleonora Lucchini, Maria Carla Mancinelli, Lucia Nicolai, Giorgio Ortona, Veronika Palkovics, Adriana Pignataro, Loredana Raciti, Consuelo Rodriguez, Loredana Salzano, Stefania Scala, Andrea Sterpa, Carlo Tirelli, Anna Tonelli, Valter Vari, Klara Varhelyi, Tommaso Vitale. Artisti Special Guest: Rosella Barretta, Rossana Bartolozzi e Anna Tonelli. Performance: artisti&innocenti, letizia Girolami, Letizia leone, Loredana Raciti e Maria Luisa Sales. Video: Daniele Conca, Lara Ferrara, Maria Korporal. http://www.museodellemuraroma.it Ingresso: libero – L’evento sarà realizzato nel rispetto delle normative Covid19 Orario di apertura mostra: Dal martedì alla domenica ore 9/14. Ultimo ingresso mezz’ora prima della chiusura – chiuso il primo maggio.

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“I DI STEFANO”: Mostra personale di Arte Contemporanea

Posted by fidest press agency su venerdì, 3 settembre 2021

Roma Lunedi 6 settembre 2021 alle ore 19.00 Presso la Galleria Studio CiCo a Roma in Via Gallese 8 si inaugura la mostra personale di Arte Contemporanea. Presenterà la Dott.ssa Critica d’Arte Mara Ferloni. Questa mostra organizzata dalla Galleria Studio CiCo e’ composta da oltre 50 opere in acquerello, china e olio su tela realizzate da due Artisti padre e figlio: Giovanni di Stefano e Stefano di Stefano. Due stili, due epoche, due modi di interpretare l’Arte e i sentimenti che si fondono magicamente in questa esposizione. Le opere di Giovanni di Stefano (il padre 1930-1990) hanno una fortissima intensità cromatica e hanno una particolare attenzione al movimento, sono essenzialmente olii su tela ma anche nell’ acquarello è leggibile lo stesso vigore. Questa peculiarità rende il suo lavoro molto dinamico e anche nella staticità di alcune immagini (vedi il Cristo) il colore fa vibrare l’immagine fino a farla sembrare viva pulsante. Come fotogrammi di un film (non a caso ha lavorato come illustratore per il cinema) Giovanni di Stefano racconta i sentimenti attraverso il colore pennellate che accompagnano il movimento che lo seguono come un’ombra (i Galli). Si contrappongono le opere di Stefano di Stefano che sono realizzate a china e a acquerello di piccole e medie dimensioni sono opere con un segno sapiente date probabilmente dal suo percorso che parte e prosegue come architetto. Il segno, il dettaglio e la precisione sono i capisaldi dell’opera di questo Artista. I suoi scorci di paesini sono come ricami di una punta sottile e nera, al tempo stesso danno immediatamente il senso della prospettiva e della profondità. Ma l’opera che unisce i due artisti ed è il volto del Cristo che Stefano di Stefano ha realizzato nel 2021 ad acquarello. Un tributo che il figlio ha voluto dare al padre per sua carriera per sua storia per non dimenticarlo e non farlo dimenticare. Nel quadro del Cristo ad olio di Giovanni di Stefano il viso non è in primo piano ed emerge la rassegnazione nella posizione e il figlio Stefano di Stefano dipingendone il volto in acquarello ha voluto dare un’espressione al Cristo e il connubio ha una forza e un significato profondo che travalica l’Arte di per sé stessa e arriva direttamente al cuore. Una famiglia di Artisti che lascerà il segno nella storia dell’Arte.

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Il MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli annuncia i finalisti

Posted by fidest press agency su lunedì, 1 marzo 2021

Termoli, 25 febbraio 2021. Si tratta di una delle manifestazioni più longeve nel panorama italiano – oggi alla sua sessantaduesima edizione – che dal 1955 ha portato nel capoluogo molisano alcuni degli artisti più importanti del secondo Novecento, lasciando come testimonianza del loro passaggio le opere che oggi compongono la preziosa collezione del MACTE. Per la prima volta nella sua storia, il Premio Termoli è organizzato proprio dal MACTE – Museo di Arte Contemporanea di Termoli, nato nel 2019, e sarà curato da Laura Cherubini. Sezione Arti Visive Il 62mo Premio Termoli, in linea con la sua tradizione, presenterà una mostra di artisti contemporanei, invitati da quattro curatori selezionatori: tra i partecipanti, la giuria nominerà un vincitore la cui opera verrà acquisita ed entrerà nelle collezioni del museo.La mostra del 62° Premio Termoli è progettata e curata da Laura Cherubini, che ha invitato i curatori Giacinto Di Pietrantonio, Francesco Garutti, Lorenzo Madaro e Paola Ugolini, a selezionare i dodici artisti partecipanti Rä di Martino, Bruna Esposito, Matteo Fato, Claire Fontaine, Silvia Giambrone, Michele Guido, Renato Leotta, Lorenza Longhi, Diego Marcon, Giuseppe Stampone, Alice Visentin, Gilberto Zorio.La giuria che sceglierà il vincitore è composta da Laura Cherubini, Caterina Riva e Andrea Viliani, e selezionerà anche un artista a cui sarà dedicata una mostra negli spazi del MACTE nel 2022. Sezione Architettura e Design.Il 62mo Premio Termoli per la prima volta si arricchisce di una nuova Sezione Architettura e Design, ideata da Laura Cherubini, con l’obiettivo di aprire sempre di più le arti contemporanee alla fruizione della comunità e dei turisti che abitano la città. Per questa nuova sezione è stata attivata una call internazionale che ha visto partecipare quasi 200 candidati da tutto il mondo per la progettazione di una pensilina per la sosta dei bus della città di Termoli. Le proposte più meritevoli – che rispondono ai requisiti di innovazione, avanzamento tecnologico e sostenibilità ecologica – sono state selezionate da una giuria composta da Laura Cherubini, Domitilla Dardi, Paolo De Matteis Larivera, Angela Rui e Andrea Viliani e saranno presentate al pubblico nella nella mostra del 62mo Premio Termoli. I finalisti sono: About • architecture and photography (Giuditta Matarrese e Annamaria Santarcangelo); Marco Valerio Agretti, Carlo Farina e Giovanna Gennari; Pietro Airoldi e Michele Maria Cammarata; Atelier Biagetti; Enrico Berti, Anastasia Bergamo e Gabriele Folador; Luigi Borghetti, Elena Taliano, Luis Andres Valencia Vasquez e Gavril Adrian Balan; Anđela Branković & Uroš Pajović; BUREAUY and Francelle Cane; Alessandro Cacioppo; cortese/mazza; Daniele Chiriaco, Davide Casani, Cristina Costantini e Francesco Fagotto; Martina Cimino e Francesca Corti; Simone Di Santo; Riccardo Erata; Fi.Chi – Architetti Filippo Galli e Chiara Zonta; Francesca Grilli di DOParchitetti e Marco Domenichelli; HYPNOS; Agostino Iacurci; Antonino Lauria; Franco Lucifora; Alberto Pancotti; Riccardo Previdi; Sara Ricciardi; Marta Salerno e Giuseppe Di Salvo; Spazio Futuro di Americo Conte e Luigi Palomba; studio.MONADE; Studio Strato. Oltre a ricevere un premio in denaro, il progetto vincitore sarà incluso nei piani di riqualificazione urbana del Comune di Termoli.Per entrambe le sezioni del Premio è prevista una menzione speciale assegnata dai visitatori del museo, che potranno votare il loro vincitore. Il Premio Termoli nasce nel 1955 come premio annuale d’Arte Contemporanea. Dal 1960 diviene una vera e propria ricognizione della ricerca artistica in Italia, grazie al continuo impegno di Achille Pace e alla collaborazione di nomi illustri quali Giulio Carlo Argan, Palma Bucarelli, Maurizio Calvesi, Luciano Caramel, Lara Vinca Masini, Filiberto Menna e molti altri. Attraverso lo strumento del premio acquisto, negli anni si è andata costituendo una collezione di opere rappresentative di un lungo percorso di ricerca e sperimentazione dell’arte contemporanea che va dal 1955 a oggi.Dal 2016 il premio è diventato biennale con la 60ma edizione a cura di Anna Daneri e la 61ma edizione a cura di Attilia Fattori Franchini.Oggi il Premio Termoli è per la prima volta integrato nell’attività di tutela e valorizzazione del museo nato proprio dalla collezione delle opere acquisite attraverso questo appuntamento.Il MACTE, aperto al pubblico nell’aprile del 2019 e oggi diretto da Caterina Riva, riunisce finalmente oggi la storia decennale del Premio con la ricerca sugli sviluppi dell’arte del nostro tempo. Con il supporto della Regione Molise nell’ambito del progetto Turismo è Cultura.

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Forum dell’arte contemporanea italiana

Posted by fidest press agency su giovedì, 16 luglio 2020

È stato inviato al Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e al Ministro dei Beni e delle attività culturali e del turismo Dario Franceschini il documento conclusivo del Forum dell’arte contemporanea italiana, prodotto in oltre un mese di discussioni, dibattiti, confronti, e completato, dopo la plenaria del 30 maggio, dai coordinatori dei sei tavoli tematici che ne hanno costituito l’ossatura e dal board del Forum. Nata con l’obiettivo di rispondere alla crisi economica e alla forte pressione a cui la pandemia di Covid-19 ha sottoposto il settore dell’arte contemporanea, dove la mancanza di interventi da parte del governo minaccia la sua stessa continuità di esistenza, il documento che ne consegue intende sollecitare il mondo politico a riconoscere l’importanza essenziale dell’arte contemporanea e dei suoi operatori. È un riconoscimento che non ha avuto bisogno di particolari sollecitazioni nelle nazioni più mature, come mostrano i pronti e massicci interventi voluti dai governanti di paesi come la Germania o gli Stati Uniti. Il documento cerca di avere uno sguardo lungimirante: punta a risolvere le problematiche contingenti, ma invita alla predisposizione di nuove regole e leggi che consentano di sopperire allo svantaggio strutturale del sistema dell’arte italiano rispetto a quello degli altri Paesi. Mira a rispondere all’urgenza, ma in un’ottica di riforma sostanziale del sistema di medio e lungo periodo.
Il documento (scaricabile online su forumartecontempornea.it/documenti), presenta tre tipologie di richieste al Governo:
Interventi di sostegno urgente sia nei confronti delle istituzioni che degli operatori delle arti visive la cui attività è stata drammaticamente inficiata dalla crisi del Covid-19, superando le barriere burocratiche che rendono questi lavoratori – spesso temporanei, precari, freelance – poco circoscrivibili, così come la materia di cui si occupano. Con l’intenzione, che il Forum condivide con altri gruppi di interesse e associazioni, di lavorare nei prossimi mesi per definire i criteri di costituzione di un sistema professionale per i lavoratori delle arti visive e riconoscendo il sistema produttivo che l’arte contemporanea attiva, a cominciare dalle gallerie di ricerca.
Avviare un New Deal culturale con l’intervento anche dei privati, argomento sul quale il documento presenta molti suggerimenti, ed in primis la necessità dell’estensione dell’Art Bonus a tutte le tipologie di attività e di organizzazioni di arte contemporanea. L’Art Bonus, introdotto nel 2014 dal Ministro Franceschini, che consente una detassazione pari al 65% per le erogazioni finalizzate ai beni culturali storici, è stato di recente esteso anche all’ambito dello spettacolo.
Il Forum porta avanti anche una visione dell’arte come strumento di crescita sociale, legata a un’idea di welfare e di cura, vicina alle comunità, ai territori. Per questo, per costruire un nuovo modello di Paese, richiede con forza che i rappresentanti del mondo dell’arte vengano chiamati a sedersi ai tavoli di discussione necessari per sviluppare le riforme strutturali di cui il Paese ha bisogno per pensare a un prossimo rilancio, anche in vista dell’ottenimento del Recovery Fund europeo.

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“Potpourri”: Mostra collettiva di arte contemporanea

Posted by fidest press agency su mercoledì, 6 novembre 2019

Roma domenica 17 novembre 2019 alle ore 12.00 (la mostra sarà visibile fin al 28 dicembre 2019) Galleria Studio CiCo via Gallese 8/10/12/ inaugura una mostra collettiva di arte contemporanea, dove esporranno le loro opere 8 artisti di varie città italiane e un artista russo. La mostra è composta di due sezioni: una fotografica e una pittorica. La mescolanza di questi due modi di “fare” arte si presenta molto armonica, nonostante le tecniche diametralmente opposte hanno in comune l’espressione dei sentimenti e dello stupore…. L’arte è sempre stata e sarà sempre un veicolo di comunicazione dell’animo umano, che sia rivolto ai sentimenti, che sia rivolto all’estasi, che sia rivolto alla magia dei colori e ancora per testimoniare l’ epoca in cui viviamo…..
KOOZMA CORBUT un fotografo poliedrico di origine russa ci presenta delle opere di grandi dimensioni, sono foto di donne “angeliche” o “demoniache”….tutto dipende dalla lettura del visitatore, il quale soffermandosi su alcuni dettagli dell’ opera può dare una diversa interpretazione all’ opera stessa una sorta di sofisticata ambiguità condita da un grande talento fotografico.
ANNALISART uno pseudonimo di un’ artista proveniente dal nord Italia espone le sue opere che sono ad olio sia su legno che su tela. L’ intensità emotiva che emana dalle sue opere è fortissima e al contempo delicata come le immagini di un sogno o di un ricordo, i sui grigi sono interrotti dall’ intensità dei sui rossi intensi e corposi e le sue figure sono allungate, flessuose come a voler idealizzare la figura femminile….
DANIELA VERONESE altra artista che arriva da Milano, ha un background di tecnica pittorica classica incomparabile, che nel tempo ha si è evoluto in uno stile tutto personale e pieno di vibrazioni cromatiche: che da un lato rendono l’ immagine non definita nella maniera tradizionale e da un altro punto di vista le sue immagini spesso legate ai suoi levrieri assumono con una sapiente sezione di colori una tridimensionalità inconsueta, che danno una sensazione di movimento prismatico.
CLAUDIO PIO fotografo romano mago della luce e re delle ombre… Le sue opere sono la quinta essenza della perfezione, il movimento delle sue modelle viene colto nell’ attimo sublime….quando la luce esalta in una sola frazione di secondo l’ immagine perfetta. I suoi scatti sono dei dipinti fatti con la luce e le ombre e le sue mille sfumature di grigio sono intense come se fossero dei colori…
MARCO BRUNELLI ci presenta delle opere eseguite sia in china che ad olio di varie dimensioni. La peculiarità delle opere di questo artista è la maniacale perfezione del dettaglio: finestre con occhi, mongolfiere antropomorfe, strade che diventano serpenti…una giostra onirica dove la fantasia di questo artista si esprime in tutte le direzioni con un unico comun denominatore “l’uomo” includendo tutti i suoi sogni o incubi e tutti i suoi desideri.
MIRIAM BRANCIA donna e artista volitiva ci presenta i suoi “Sette vizi capitali” opere eseguite ad olio su tela che emanano un energia quasi primordiale, legata sia al movimento delle sue figure che all’ intensità cromatica fuori del comune, un turbine di energia che cattura la tela, lo sguardo e l’ attenzione “una joie de vivre” che coinvolge e ci trascina nel suo mondo fatto di emozioni e vitalità…
FRANCO BACCI un grande fotografo che nella sua linghissima carriera ha fotografato moltissimi soggetti, ma in questa colletiva e comunque in questo suo ultimo periodo si è dedicato al gioco del doppoi significato “dell’ interno e dell’ esterno” quello che si vede e quello che non si vede …quello che non si conosce e quello che fa parte di noi…con la maestria di un fotografo di altri tempi ci racconta la vita di oggi (con annessi tutti i segreti)con le sfumature di un poeta della luce…

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Presentazione del volume Eros Bonamini a cura di Francesco Tedeschi

Posted by fidest press agency su giovedì, 10 gennaio 2019

Roma Mercoledì 16 gennaio 2019 ore 18.00 Sala delle Colonne viale delle Belle Arti 131, Ingresso libero e accessibile in Via Gramsci 71. Presentazione del volume Eros Bonamini a cura di Francesco Tedeschi Skira editore / VAF Stiftung, Francoforte.Rappresenta uno studio sistematico sull’autore, con la ripresa di un’ampia raccolta della sua produzione artistica.
Eros Bonamini (Verona 1942-2012) fa la sua apparizione sulla scena dell’arte contemporanea a metà degli anni Settanta, nell’ambito di ricerche affini alla pittura analitica. Le sue prime mostre hanno avuto luogo a Verona nella Galleria dello Scudo e nella Galleria Ferrari, che per alcuni anni ha seguito da vicino il suo lavoro. Da una pittura fondata sulle varianti della monocromia, in breve tempo Bonamini passò a operare con stesure materiche, attraverso l’adozione del cemento come materia cromatica su cui tracciare segni in forma di scrittura e di misurazione del tempo, e in seguito sperimentando altre soluzioni di analisi del tempo come fattore operativo nelle sequenze ottenute per immersione di tele in acqua ossigenata e inchiostro, ottenendo le prime opere che iniziò a denominare come “Cronotopografie”. Da allora il fattore temporale è stato persistente nella sua attività, che ha assunto i caratteri di un lavoro di grande attenzione e precisione, ma non per questo privo di note poetiche.
Nel procedere di un’attività che si è dipanata nei decenni successivi attraverso l’applicazione dei principi di analisi della registrazione del tempo in uno sviluppo che si modifica costantemente, fino a divenire labirintico specchio dell’anima, Bonamini ha dato vita a opere di impatto anche ambientale, dove i numeri, le parole, le tracce variamente prodotte, si misurano con taluni aspetti delle tecniche e dei modelli artistici del Novecento, in composizioni aperte alla continua variazione. Un elemento costante è anche la disposizione o la successione triadica, dove ogni opera, in particolare dagli anni Ottanta in poi, diventa risultante di tre variabili o momenti diversi. Questo aspetto risulta evidente nelle composizioni in più parti o in quelle che mettono in gioco segni di vario genere (numeri, tracce di colore, segni, stili pittorici…), prima di manifestarsi come motivo portante nei lavori effettuati con le superfici in plexiglass e quindi in acciaio, sottoposte a incisioni e modifiche per effetto delle combustioni, introdotte nelle sue opere dal 2000 in poi.Il volume, di oltre 400 pagine, è introdotto da un testo di Klaus Wolbert, presidente amministrativo della VAF-Stiftung, dedicato alle possibili relazioni del modo di operare adottato da Bonamini con la filosofia classica e moderna, seguito da un saggio di Francesco Tedeschi, Tempo Numeri Spazi, che si sofferma sui caratteri portanti individuali dell’opera di Bonamini, in rapporto con il contesto storico-artistico in cui l’artista si è mosso. Le opere di Bonamini sono presentate quindi suddivise in sei sezioni, riguardanti i diversi periodi della sua parabola creativa. Completano l’opera, impostata con grande attenzione dal grafico Corrado Bosi, una antologia dei testi degli autori che nel corso del tempo si sono occupati dell’artista – da Giorgio Cortenova a Eugenio Miccini, Mario Bertoni, Luciano Caramel, Alberto Veca, Claudio Cerritelli, Marco Meneguzzo – e gli apparati biografici e bibliografici. orari di apertura dal martedì alla domenica: 8.30 – 19.30 ultimo ingresso 45 minuti prima della chiusura.

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Arte contemporanea e classica a confronto

Posted by fidest press agency su domenica, 16 dicembre 2018

Roma 18 dicembre 2018 – 6 gennaio 2019 Palazzo Doria Pamphilj, via del Corso 305 Memorie Confronti è la mostra itinerante nei luoghi significativi della famiglia Doria Pamphilj, che si basa sul confronto tra arte contemporanea e tradizione pittorica antica. Dopo la prima tappa a Genova (da marzo a luglio), la mostra è stata esposta a Finale Ligure, Dolceacqua e Torriglia (tra luglio e settembre), per poi approdare, in occasione di “Cultura nella Valle del Tevere” a Città di Castello, dal 2 al 18 novembre, nella Pinacoteca del rinascimentale Palazzo Vitelli alla Cannoniera e, infine, arrivare a Roma negli appartamenti Floridi Doria Pamphilj del Palazzo di via del Corso dal 18 dicembre 2018 al 6 gennaio 2019.
La mostra Memorie#Confronti espone l’opera vincitrice della prima edizione del Premio “Memorie#”: Clavis Universalis di Jasmine Pignatelli, un confronto astratto e puro sul tema della memoria che risponde alla sfida, lanciata dal Premio agli artisti contemporanei, di cimentarsi con il passato per reinterpretare i temi con cui si declina, annualmente, la radice “Memorie#”. Il Premio vuole promuovere, ogni anno, la creazione di una nuova opera d’arte contemporanea su un tema legato alle opere della collezione, alla storia e ai luoghi delle famiglie Floridi Doria Pamphilj. Il tema del 2018, “Confronti”, trae ispirazione da esperienze di arte e mecenatismo, e viene affrontato anche dalle copie delle opere di arte antica in mostra che si riferiscono a tre episodi della tradizione storica e artistica delle tre famiglie.
Il confronto diventa connubio per Raffaello e Francesco Floridi il Tifernate, come dimostrano le pale d’altare che segnano l’inizio della scuola di Raffaello a Città di Castello: la “Crocifissione Mond o Gavari” di Raffaello e la “Pala Magalotti” del Tifernate, entrambe dipinte per la Chiesa di San Domenico. Il confronto diventa scontro tra Perino del Vaga e Girolamo da Treviso che si gioca sui disegni di un’opera d’arte andata perduta: la decorazione del Salone del Naufragio del Palazzo di Andrea Doria a Genova che causò la fuga di Girolamo, impegnato a dipingere la facciata meridionale della Villa. Il confronto, infine, diventa emulazione per Marco Benefial e Giuliano Bugiardini: nelle tele, rappresentanti le Muse e le Arti della Sala dei Velluti della Galleria Doria Pamphilj di Roma, è evidente lo sforzo di Benefial d’imitare lo stile di Bugiardini, precedente di quasi due secoli.
La mostra è ideata e curata da Don Massimiliano Floridi, in collaborazione con il Trust Floridi Doria Pamphilij e la Fondazione Santa Francesca Romana. Il Premio è sostenuto da Lucia Viscio e sponsorizzato da Viscio Trading, BCC di Roma e Rotary Club Roma Cassia nell’ambito dell’#100actsofgood.

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Mostra personale d’arte contemporanea di Antonio Mazzetti

Posted by fidest press agency su lunedì, 19 novembre 2018

Roma sabato 1 dicembre 2018 ore 18.00 Galleria Arte Borgo Borgo Vittorio, 25. La mostra resterà aperta fino al 7 dicembre 2018. la Galleria ospita la mostra personale d’arte contemporanea di Antonio Mazzetti, intitolata “Electro-collages” e dedicata a questa particolare tecnica artistica ottenuta dall’assemblaggio di singole rielaborazioni elettroniche realizzate al computer, dalle quali si raggiunge un’immagine omogenea.
Non poteva trovare location più centrale nella capitale italiana, la Personale di Antonio Mazzetti, che si svolge nel periodo prenatalizio in una delle gallerie d’arte romane più attente alle nuove tendenze del panorama artistico. Nella Galleria Arte Borgo, diretta da Anna Isopo, con allestimenti espositivi curati dall’esperienza pluriennale di Antonio Esposito, si inaugura la mostra di Antonio Mazzetti, “archeologo dell’immagine”.<>Prosegue la curatrice Sabrina Falzone asserendo che <<l’ispirazione alle forme archetipiche della civiltà occidentale greco-romana determina anche un altro aspetto particolarmente significativo dell’indagine artistica di Mazzetti, quello mnemonico. La memoria, con il suo solido retaggio culturale, si sposa armoniosamente con la sofisticata ricerca di una teatralità prospettica, nonostante non manchino repentini contrasti visivi nel procedimento di assemblaggio. Il messaggio di universalità dell’opera d’arte in Mazzetti è rafforzato dalla tecnica del collage e della sovrapposizione di elementi compositivi finalizzato ad uno straordinario dialogo tra epoche e culture.>>
Apertura al pubblico dal 2 al 7 dicembre 2018 Orari della mostra lunedì: 15.00-19.00 / da martedì a venerdì: 11.00–19.00 / sabato: 10.00-13.00 Domenica chiuso.

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Un nuovo MACRO per il sistema dell’arte contemporanea di Roma

Posted by fidest press agency su sabato, 23 dicembre 2017

biblioteca centrale romaRoma. Il processo di forte innovazione del sistema dell’arte e della cultura contemporanea oggi giunge alla sua tappa fondamentale con la presentazione del nuovo MACRO anche rispetto al rapporto sinergico che questo spazio avrà con il sistema dell’arte contemporanea di cui fanno parte il MAXXI e la Galleria Nazionale e i tanti operatori del settore in città. Il museo farà parte del nascente Polo del Contemporaneo e del Futuro – modello promosso dall’Assessorato alla Crescita Culturale di Roma Capitale – che contribuirà con le altre istituzioni comunali e nazionali al riposizionamento di Roma come capitale della vita culturale contemporanea.Motore del Polo sarà l’Azienda Speciale Palaexpo, che dal prossimo 1° gennaio metterà in connessione il Palazzo stesso con il MACRO Museo di arte contemporanea di Roma e con il Mattatoio. Obiettivo del Polo sarà stimolare l’esplorazione di nuove frontiere presenti e future con una profonda relazione con il sistema delle Biblioteche di Roma, come presidi diffusi in tutto il territorio cittadino. L’Azienda Speciale Palaexpo – che presto avrà una nuova governance dopo la chiusura dell’avviso pubblico per il nuovo CdA – riparte quindi dal 2018 con un nuovo ruolo e un nuovo impegno.
Il nuovo MACRO inizierà il 2018 con la mostra sui Pink Floyd, mentre vedrà partire da ottobre il progetto sperimentale “MACRO Asilo”, che sarà un grande dispositivo d’incontro con e per la città, accogliente, immerso nel suo territorio aperto e permeabile a chiunque faccia pratica artistica. Sarà uno spazio ospitale, residenziale – dove stare più che visitare – utilizzabile, produttivo (in grado di produrre le opere, oltre che mostrarle), leggero, polidisciplinare. Uno spazio relazionale dove ripensare l’incontro tra gli artisti e la città. Per questo è stato deciso che l’accesso al museo sarà gratuito per tutti: un ulteriore passo in avanti nella politica di accessibilità e apertura degli spazi culturali portata avanti dall’Amministrazione.
Il “MACRO Asilo” sarà un dispositivo nuovo che reinventa il museo, come una realtà di produzione e trasformazione culturale oltre la dimensione espositiva. Il progetto sperimentale è stato ideato da Giorgio de Finis, che ne assume la direzione artistica. Del resto l’esperienza del MAAM, di cui Giorgio de Finis è l’ideatore, è presente già nelle linee programmatiche di Governo approvate con deliberazione dell’Assemblea Capitolina, dove si sottolinea l’importanza del patrimonio culturale ricevuto in eredità e contemporaneamente la necessità per Roma di “tornare capitale culturale mondiale nel pieno senso del termine, città in cui la capacità di sviluppare, creare, produrre conoscenza, beni e servizi culturali, siano al cuore del suo sviluppo”. Il progetto è stato raccontato alla presenza del Vicesindaco con delega alla Crescita Culturale Luca Bergamo, della Presidente della Commissione Cultura Eleonora Guadagno, dell’artista Michelangelo Pistoletto, del Direttore generale f.f. dell’Azienda Speciale Palaexpo Fabio Merosi, della Direttrice della Galleria Nazionale Cristiana Collu, del Direttore del MAXXI Arte Bartolomeo Pietromarchi e del direttore artistico del progetto sperimentale di “MACRO Asilo” Giorgio de Finis.

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Mostra d’arte contemporanea intitolata ”Al passo con i tempi”

Posted by fidest press agency su martedì, 21 novembre 2017

mostra accademia ungheriaRoma. Il 24 novembre p.v. alle ore 19.30 presso la Galleria dell’Accademia (Palazzo Falconieri – Via Giulia, 1) verrà inaugurata la mostra d’arte contemporanea intitolata ”Al passo con i tempi”, nell’ambito della quale verranno esposte le opere dei docenti, dottorandi della Scuola di dottorato della Facoltà di Arte, nonché le opere degli studenti di architettura della Facoltà Tecnica ed Informatica dell’Università. All’inaugurazione interverranno: Dr. Gyula Zeller, Vice Rettore dell’Università degli Studi di Pécs e Prof. István Puskás, Direttore dell’Accademia d’Ungheria in Roma.
L’esposizione che comprende oltre ai generi classici dell’arte figurativa, quali la pittura e la scultura, anche la ceramica e la grafica pubblicitaria verrà arricchita da una sezione architettonica realizzata dall’Istituto architettonico della Facoltà Tecnica ed Informatica dell’Università.
L’Università medievale di Pécs è l’università più antica dell’Ungheria. Venne fondata nel 1367 in seguito all’ondata delle prime istituzioni universitarie dell’area centro-europea – , ovvero dopo la fondazione dell’Università degli Studi di Vienna, Cracovia e Praga – , grazie alla mediazione del re Luigi il Grande, con l’autorizzazione del papa Beato Urbano V e sotto la tutela spirituale del vescovo di Pécs, Vilmos Koppenbachi. Oggi l’Università degli Studi di Pécs è uno dei maggiori atenei ungheresi nonché erede spirituale della prima università ungherese.
Artisti espositori: Márta Nagy, Miklós Budán, Judit Burkus, Balázs Kovács, Zoltán Ádám, Gergely Böhm, Pál Fodor, Péter Bence Simon, Görgy Fusz, Csaba Hegyi, András Ernszt, Márta Nyilas, Colin Foster, Gergely Mészáros, Csaba Nemes, István Losonczy, Péter Somody, Tamás Gaál, Dóra Palatinus, Péter Lengyel, Zsuzsa Tóth, József Bullás, Kata Könyv, Sándor Imre, Dorottya Kanics, Zsuzsa Nemes, Róbert Batykó. Curatori: György Fusz, Pál Németh
Al vernissage, alle ore 20.30 seguirà il concerto per pianoforte e chitarra di Csaba Király e Bence Vas, docenti artisti della Facoltà di Arte dell’Università.
(Orario mostra: lunedì – venerdì: 14.30-19.30 sabato – domenica: 10.00-13.00, 14.00-18.00) (foto:mostra accademia ungheria)

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In Florence: Arte contemporanea

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 settembre 2017

laserflorenceFirenze. A due anni di distanza, Piazza Signoria ospita nuovamente In Florence, un grande evento di arte contemporanea ideato da Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, promosso dal Comune di Firenze e organizzato in concomitanza con la Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, giunta alla sua XXX edizione. Dopo la celebre star Jeff Koons, ospite di Firenze nel 2015, il protagonista assoluto della seconda edizione di In Florence sarà lo svizzero Urs Fischer, tra i grandi artisti del panorama mondiale. Il progetto – a cura di Francesco Bonami – consiste, come di rito, nella presentazione di un’opera monumentale all’interno di quello straordinario museo della scultura a cielo aperto che è Piazza Signoria, in un contrasto quantomeno provocante tra antico e contemporaneo. L’organizzazione dell’evento è seguita dall’Associazione Mus.e.
Urs Fischer si è reso famoso nel 2011 in occasione della 50° Biennale di Venezia, quando ha fatto sciogliere una copia in cera e a grandezza reale del Ratto della Sabina del Giambologna, uno dei grandi capolavori della statuaria rinascimentale presente dal 1583 sotto la Loggia dei Lanzi. Adesso, Fischer torna sul “luogo del delitto” con un nuovo sorprendente progetto artistico, che non mancherà di suscitare forti reazioni e discussioni sul linguaggio dell’arte contemporanea, sulla ridefinizione del gusto, sull’evoluzione delle tecniche e del concetto di bellezza, in un duello tematico e formale tra “giganti”, tra neo-classicismo e informe, tra antico e moderno, tra le immagini “senza tempo” di Bandinelli, Cellini e Giambologna e quella “senza forma” – e proprio per questo “con più immagini”- di Urs Fischer, che da anni esplora questioni come l’imperfezione e l’entropia, la relazione tra opera e spazio, tra arte e mondo del cinema, tra vivere quotidiano e immaginario artistico con una carica sperimentale e una forza espressiva tanto inusuale quanto straordinaria, anche nel rinnovare o rischiare tecniche e temi senza limiti di tempo, di genere o di stile.

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In Florence: un grande evento di arte contemporanea

Posted by fidest press agency su lunedì, 11 settembre 2017

in florenceFirenze 22 settembre 2017. A due anni di distanza, Piazza Signoria ospita nuovamente In Florence, un grande evento di arte contemporanea ideato da Fabrizio Moretti e Sergio Risaliti, promosso dal Comune di Firenze e organizzato in concomitanza con la Biennale Internazionale d’Antiquariato di Firenze, giunta alla sua XXX edizione. Dopo la celebre star Jeff Koons, ospite di Firenze nel 2015, il protagonista assoluto della seconda edizione di In Florence sarà lo svizzero Urs Fischer, tra i grandi artisti del panorama mondiale. Il progetto – a cura di Francesco Bonami – consiste, come di rito, nella presentazione di un’opera monumentale all’interno di quello straordinario museo della scultura a cielo aperto che è Piazza Signoria, in un contrasto quantomeno provocante tra antico e contemporaneo. L’organizzazione dell’evento è seguita dall’Associazione Mus.e.
Urs Fischer si è reso famoso nel 2011 in occasione della 50° Biennale di Venezia, quando ha fatto sciogliere una copia in cera e a grandezza reale del Ratto della Sabina del Giambologna, uno dei grandi capolavori della statuaria rinascimentale presente dal 1583 sotto la Loggia dei Lanzi. Adesso, Fischer torna sul “luogo del delitto” con un nuovo sorprendente progetto artistico, che non mancherà di suscitare forti reazioni e discussioni sul linguaggio dell’arte contemporanea, sulla ridefinizione del gusto, sull’evoluzione delle tecniche e del concetto di bellezza, in un duello tematico e formale tra “giganti”, tra neo-classicismo e informe, tra antico e moderno, tra le immagini “senza tempo” di Bandinelli, Cellini e Giambologna e quella “senza forma” – e proprio per questo “con più immagini”- di Urs Fischer, che da anni esplora questioni come l’imperfezione e l’entropia, la relazione tra opera e spazio, tra arte e mondo del cinema, tra vivere quotidiano e immaginario artistico con una carica sperimentale e una forza espressiva tanto inusuale quanto straordinaria, anche nel rinnovare o rischiare tecniche e temi senza limiti di tempo, di genere o di stile. (foto: in florence)

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Love: L’arte contemporanea incontra l’amore

Posted by fidest press agency su mercoledì, 15 marzo 2017

love1loveMilano 17 marzo – 23 luglio 2017 Museo della Permanente LOVE L’Arte contemporanea incontra l’amore, la mostra rivelazione dell’anno. L’evento, che ha saputo richiamare a sé un vastissimo pubblico nella sede del Chiostro del Bramante, si è rivelato una sfida complessa che ha conciliato l’arte contemporanea con i grandi numeri: sfida che la mostra LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore è riuscita a vincere grazie al tema universale dell’amore, ai grandi nomi dell’arte contemporanea internazionale e alla scelta rigorosa e sapiente delle opere da parte del curatore Danilo Eccher. Un mix vincente di elementi che ha creato un entusiasmo di massa concretizzatosi nelle lunghe code davanti al Chiostro del Bramante di Roma, dove la mostra è stata presentata in anteprima.
love2Milano, per il suo carattere contemporaneo e fashion, non poteva che essere la sede naturale per il prosieguo del progetto e le sale espositive del Museo della Permanente sono state ritenute le più adatte ad accogliere le 39 opere che compongono questo straordinario racconto sull’amore. Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, Joana Vasconcelos e molti altri sono gli artisti chiamati a raccolta da Danilo Eccher per raccontarci l’amore dal loro punto di vista, tracciando un percorso artistico fortemente emotivo.
La mostra, patrocinata dal Comune di Milano e promossa dal Museo della Permanente, nasce da un progetto di DART – Chiostro del Bramante, è curata da Danilo Eccher e prodotta e organizzata dal Gruppo Arthemisia.La mostra vede come sponsor Generali Italia, special partner Ricola e sponsor tecnico Trenitalia e media partner Radio Monte Carlo. 8foto: love)

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Mostra di Silvia Celeste Calcagno If (but I can explain)

Posted by fidest press agency su venerdì, 13 gennaio 2017

silviaGenova 20 gennaio – 19 febbraio 2017 Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce Via Jacopo Ruffini, 3 orario visite giovedì-venerdì: 12:00 – 19:00 sabato-domenica: 10:00 – 20:00. Il Museo d’Arte Contemporanea Villa Croce è lieto di annunciare la mostra di Silvia Celeste Calcagno If (but I can explain) a cura di Alessandra Gagliano Candela. Progetto studiato site-specific per la Project Room al primo piano del Museo, If ( but I can explain) presenta una nuova condizione del proprio “stare”. Partendo da un lavoro autobiografico, l’artista evoca una condizione di sospensione, in cui il corpo di donna vive o sopravvive.
In una riflessione metafisica, gli oggetti del quotidiano, gli abiti, le fotografie appese al muro, diventano il racconto di una quotidianità infranta. Come nei fotogrammi di un film, vengono proposti brandelli di una vita che è stata spogliata, depauperata, violata. Un’esistenza che si interroga su quel che è stato e su quel che sarebbe potuto essere.
È lo stato perpetuo del “sé”. Sono solo due lettere quelle che danno il titolo all’installazione. Due lettere che, però, aprono a un universo di contenuti: il dubbio, l’incertezza, il pentimento, l’ipotesi.
È un “sé” che guarda all’infinito quello che l’artista propone al pubblico, coinvolgendo lo spettatore in un viaggio intimo, in cui ciascuno si può riconoscere. Dopo “l’uno, nessuno e centomila” delle numerose donne protagoniste delle precedenti opere, dalle installazioni dedicate a “Rose” a quelle di “Carla” e “Interno 8”, la Calcagno supera il dramma esistenziale di una identità fragile.
“If” è un’installazione composta da tre elementi: una quadreria di lastre in grès che avvolgono le pareti della Project Room, una suggestione sonora e un video. If (but I can explain) racconta un’esistenza sospesa, incompiuta. Il riferimento ideale è il Cimitero di Modena, progettato negli anni Settanta da Aldo Rossi, la soglia tra la vita e la morte, tra la realtà e il ricordo, come scrive Alessandra Gagliano Candela.
Nei suoi lavori, Silvia Celeste Calcagno fa riferimento a una dimensione autobiografica, che, tuttavia, diventa biografia di un femminile in senso ben più ampio. Esperienze, vissuti che da strettamente personali si fanno universali, per citare Angela Madesani. Un mantra, scritto dall’artista, intitolato “Could you please stop talking?” riferimento al testo di Raymond Carver accompagna lo spettatore. Recitato da una voce maschile, descrive stralci di esistenza che si concludono con la litania “Vuoi star zitto, per favore?”. Una rabbia che non eccede mai nell’ira, pur travalicando la sottile linea che separa il dolore dalla collera.
A completare il percorso è un video, “Air fermé”, che riprende con telecamera fissa il paesaggio urbano da una finestra attraverso una tenda. Un filtro che registra lo scorrere del tempo, marcato dal variare delle luci, osservando i ritmi dell’esistere.
Vincitrice del 59° Premio Internazionale Faenza della Ceramica d’Arte Contemporanea, Silvia Celeste Calcagno porta avanti una ricerca, in cui il contenuto si è sviluppato in continua simbiosi con l’evoluzione tecnica, a dimostrare lo stretto legame fra concept e studio materico.La riflessione sul corpo, sull’esistenza, sulla femminilità si sposano con la fotografia e la ceramica, attraverso una interpretazione personale e innovativa, in grado di accompagnare uno dei media più antichi, la ceramica, nel mondo dell’arte contemporanea.
Ogni installazione è frutto di un lungo e complesso lavoro che costituisce, esso stesso, una performance.
L’artista parte da una serie di constatazioni fotografiche, scattate in modo ossessivo per ore e ore, sino al raggiungimento della totale trasposizione emotiva nello scatto.A questo punto, il passaggio alchemico: la fusione fra immagine e materia. Un percorso di ricerca che ha preso il via, ormai una decina di anni fa, dalla decalcomania per raggiungere vertici del tutto inaspettati che mettono insieme tecniche, in apparenza, incompatibili. L’immagine fotografica è impressa su impasto da grès ingobbiato a fresco e sottoposta a cotture ad alta temperatura, ottenendo un risultato che può evocare la serigrafia conservando una dinamicità e una poeticità del tutto nuove.
La mostra è accompagnata da un catalogo che documenta il progetto, pubblicato da Nomos editore, con un’intervista di Ilaria Bonacossa all’artista, testi di Alessandra Gagliano Candela e Angela Madesani. Il catalogo verrà presentato nel corso dell’esposizione. (foto: silvia)

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LOVE: L’arte contemporanea incontra l’amore

Posted by fidest press agency su domenica, 14 agosto 2016

Robert Indiana, LoveRoma Dal 29 settembre 2016 al 19 febbraio 2017 il Chiostro del Bramante di Roma ospita LOVE. L’arte contemporanea incontra l’amore, a cura di Danilo Eccher. Una novità assoluta e imperdibile nel panorama delle proposte culturali capitoline degli ultimi anni che si candida a riportare la città di Roma in linea agli stessi livelli delle più stimate realtà espositive internazionali. Per la prima volta saranno riuniti tra i più importanti artisti dell’arte contemporanea, come Yayoi Kusama, Tom Wesselmann, Andy Warhol, Robert Indiana, Gilbert & George, Francesco Vezzoli, Tracey Emin, Marc Quinn, Francesco Clemente, con opere dai linguaggi fortemente esperienziali (All the Eternal Love I Have for the Pumpkins della Kusama tra le più instagrammate al mondo), adatte a coinvolgere il pubblico attraverso molteplici sollecitazioni.L’esposizione romana intende affrontare uno dei sentimenti universalmente riconosciuti e da sempre motivo d’indagini e rappresentazioni, l’Amore, raccontandone le diverse sfaccettature e le sue infinite declinazioni. Un amore felice, atteso, incompreso, odiato, ambiguo, trasgressivo, infantile, che si snoda lungo un percorso espositivo non convenzionale, caratterizzato da input visivi e percettivi. La mostra è prodotta e organizzata da Dart – Chiostro del Bramante e Arthemisia Group. (fonte: Arthemisia Group) (foto: love)

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Eastern eyes: Arte contemporanea internazionale da una collezione privata in Sardegna

Posted by fidest press agency su venerdì, 1 luglio 2016

Li WeiCagliari – centro d’arte EXMA 8 luglio – 28 agosto 2016 inaugurazione venerdì 8 luglio ore 19. L’EXMA Exhibiting and Moving Arts inaugura un programma espositivo pluriennale dedicato all’arte contemporanea internazionale. Il progetto, intitolato Sguardi sul mondo attuale – Arte contemporanea internazionale da una collezione privata in Sardegna, nasce all’interno della rete di partnership promossa dal Consorzio Camù e mette in mostra opere appartenenti o nella disponibilità della collezione privata di Antonio Manca, con base in Sardegna, aperta verso il mondo. In mostra le opere di quindici artisti orientali che spaziano dalla pittura alla fotografia fino alle grandi istallazioni. Sguardi sul mondo attuale richiama nel titolo una antologia di saggi scritti da PaulValéry – ancora ricchi di significati per il nostro presente – e vuole esprimere un’idea dell’arte che sia presidio di civiltà e democrazia. In accordo con lo spirito che guida il collezionista nella composizione della propria raccolta, il progetto, a cura di Simona Campus in collaborazione con lo stesso Antonio Manca, si concentra su artisti e opere che affrontano e ridiscutono i cambiamenti politici, sociali, culturali degli ultimi decenni. La prima tappa del progetto fissa lo sguardo a Est: geografie culturali e ricerche sperimentali degli ultimi decenni, fino all’attualità, che a partire dai paesi dell’Ex Unione Sovietica arrivano in Cina, Indonesia e Giappone.
Ricerche che da una prospettiva specifica, posta oltre la lacerazione che fu il muro di Berlino, si inscrivono nella complessità del mondo attuale, riflettendone le problematiche e gli equilibri precari, interrogandosi sulle possibilità di far convivere le differenze, di bilanciare gli aspetti delle identità sociali e culturali con le forze della globalizzazione.
La mostra riunisce artisti affermati, già ampiamente riconosciuti nel panorama internazionale, e artisti il cui ruolo va progressivamente affermandosi nel sistema del contemporaneo: l’impegno radicale di Oleg Kulik per la salvaguardia dell’ambiente e delle specie animali, le provocazioni dei Blue Noses rivolte alla società e della cultura russa, il lavoro installativo di Peter Belyi, critico e utopico allo stesso tempo, per citarne solo alcuni, oltre a FX Harsono, tra i massimi protagonisti dell’arte contemporanea indonesiana, o ai maestri della fotografia nipponica.
Artisti in mostra Nobuyoshi Araki (Giappone) – Peter Belyi (Russia) – Blue Noses (Russia) – Yufit Evgeny (Russia) – Liana Ghuk Asyan (Armenia/ Germania) – FX Harsono (Indonesia) – Zang Huan (Cina) – Oleg Kulik (Ucraina) – Tatsuo Miyajima (Giappone) – Elena Nemkova (Tajikistan) – Wang QinqSong (Cina) – Roland Ventura (Filippine) – Hiroshi Sugimoto (Giappone) – Entang Wiharso (Indonesia) – Li Wei (Cina) Orari apertura: dal martedì alla domenica dalle ore 10 alle ore 13.00 e dalle 16.00 alle 21.00. (foto: Li Wei)

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Tre mostre d’arte in contemporanea dal 10 giugno al 14 luglio

Posted by fidest press agency su giovedì, 9 giugno 2016

Carla Rigatometaformismo GenovaGenova “Il Metaformismo: l’arte contemporanea nei civici musei” che si svolgerà a Genova dal 10 giugno al 14 luglio in tre sedi: il Museoteatro della Commenda di Prè, Galata Museo del Mare e il Museo Navale di Villa Doria a Pegli. Il catalogo delle tre mostre sarà pubblicato da 24 Ore Cultura.Le tre mostre, tutte in contemporanea, prevedono l’installazione di 160 opere – quadri, sculture, installazioni – di 32 maestri, desiderosi di introdurre innovazioni significative nella cultura artistica.
La selezione, attenta, accurata e senza alibi, ha previsto innanzitutto una scelta di qualità: sono artisti che hanno già all’attivo esposizioni internazionali e anche significativi riconoscimenti di mercato e sono tutti rigorosamente non figurativi e per questo “metaformali”.
Carla Rigato parteciperà con sei opere, due per ogni sede espositiva, tratte dalla sua più recente produzione artistica e ispirate al tema marino: “Allontanarsi dal blu” (Acrilico su tela, 2015, 160×120), “Bagliori riflessi” (Acrilico e smalto su tela, 2015, 100×150), “Chiaro di luna” (acrilico su tela, 2015, 160×120), “Disgelo” (acrilico su tela, 2015, 140×100), “Ricordo d’inverno” (acrilico su tela 2015, 140×100) e “Riflessi” (acrilico su tela, 2015, 100×100).
Il Metaformismo, teoria visiva innovativa e rivoluzionaria nata da Giulia Sillato, storico dell’arte di scuola longhiana, nasce da riflessioni sulla possibile continuità del passato nel presente e propone un nuovo modo di leggere le forme all’interno di tutte le espressioni artistiche non figurative, le quali alla luce di una nuova indagine critica appaiono “prive di figure, ma non di forme”. L’individuazione di queste forme introduce a una migliore comprensione del lavoro artistico. (foto: Carla Rigato, metaformismo Genova)

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1ª Triennale dell’Arte Contemporanea

Posted by fidest press agency su domenica, 5 giugno 2016

sgarbiVerona Il 9 Giugno 2016, Vittorio Sgarbi inaugurerà la 1ª Triennale dell’Arte Contemporanea (www.latriennale.it) di Verona che si terrà al Palaexpo dal 9 al 12 Giugno 2016, e vedrà la presenza di 500 artisti provenienti da tutta Italia e da vari Paesi del mondo. L’evento curato da Paolo Levi e Sandro Serradifalco si avvale della collaborazione di professionisti del settore ed eminenti personalità del mondo della cultura, pittura, scultura, fotografia e design, in un’esperienza fruitiva innovativa. Ciò che si presenterà ai visitatori sarà uno spaccato significativo della creatività attuale, con l’intento di sollecitare uno scambio culturale qualificato attraverso i numerosi eventi collaterali presenti alla manifestazione. L’ingresso sarà gratuito per tutti ed i visitatori di questa 1ª edizione della Triennale dell’Arte Contemporanea avranno la possibilità di esprimere un voto agli artisti espositori per ciascuna sezione (pittura, scultura, fotografia, design). Ogni visitatore riceverà inoltre in omaggio una stampa artistica riproducente un’opera di Renoir, Monet, ed altri maestri impressionisti. Musica, colori e atmosfere gioiose la faranno da padrone durante tutto l’evento ed il Maestro Filippo Lui sarà presente nei giorni espositivi omaggiando agli artisti e visitatori in vari appuntamenti musicali. Il giorno 9 Giugno le sedi espositive apriranno i battenti alla presenza del critico Vittorio Sgarbi, l’editore Sandro Serradifalco, il consulente artistico Serena Carlino, il consulente artistico editorale Calogero Lucia, il critico d’arte Salvatore Russo, il consulente artistico Francesco Saverio Russo, le autorità locali e altre personalità del mondo della cultura e dello spettacolo. L’ 11 e 12 Giugno Paolo Levi sarà presente all’evento incontrando gli artisti mentre il 12 Giugno alle ore 20,00 presso l’Auditorium del Palaexpo si svolgerà il concerto della The Crystal Music orchestra. All’interno della fiera è stata predisposta una sala video e nei giorni espositivi verrano proiettate le immagini di numerose opere d’arte selezionate da Paolo Levi per il progetto “opera D.O.C.” e quelle degli artisti internazionali partecipanti al Premio Internazionale “Shakespeare in Art”. Luca Beatrice, celebre critico d’arte, presiederà la commissione giudicante composta dal giornalista Angelo Crespi e dal gallerista Estemio Serri e la premiazione, che vede in palio ben 35.000 euro, si svolgerà il 12 Giugno 2016 in presenza delle varie autorità e personalità. Al fine di dare testimonianza e maggiore divulgazione all’evento è stato realizzato il catalogo della mostra edito da EA Editore di Palermo e potrà essere acquistato dai visitatori presso il book shop del Palaexpo.

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