Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Posts Tagged ‘anief’

Istruzione. Dsga, Anief: “invitiamo il ministero a discutere insieme di semplificazione amministrativa e Pnrr”

Posted by fidest press agency su sabato, 13 aprile 2024

“Ancora una volta il ministero non riconosce in toto l’indispensabile e insostituibile lavoro profuso dai Direttori SGA e dalle segreterie”: così il responsabile del dipartimento Condir Anief Alberico Sorrentino in risposta alle dichiarazioni del ministro dell’Istruzione e del merito Giuseppe Valditara nel corso della convention Anp svoltasi lo scorso fine settimana. “Ricordiamo – ha continuato Sorrentino – che la pressione burocratica cui le scuole sono sempre più sottoposte ricade anche e soprattutto sui Direttori SGA, in quanto unica figura a disporre di una preparazione altamente specialistica che, di fatti non di rado, si sostituisce al Dirigente scolastico, facendosi carico di numerosi adempimenti e permettendo così alle scuole di funzionare nel migliore dei modi”. Una realtà evidenziata in una recentissima sentenza della Corte dei Conti dell’Umbria, di cui si è discusso in un seminario di formazione organizzato da Anief a Napoli che ha visto la partecipazione di oltre 200 tra DSGA e DS. Senza entrare nel merito nella sentenza n.14/2024 si legge che “il DSGA non è un mero esecutore delle direttive del dirigente ma responsabile in via esclusiva del regolare funzionamento dell’istituzione scolastica”. Che ha visto la DSGA subire una condanna di oltre 58 mila euro. Una responsabilità che, però, non è adeguatamente riconosciuta anche sul piano economico. Per queste ragioni Sorrentino ha altresì ricordato al Ministro, che ha affermato di avere valorizzato anche economicamente i Dirigenti scolastici facendo confluire nel FUN 17 milioni e mezzo, che la legge di bilancio 2022 al comma 558 prevede che i risparmi conseguiti a seguito dei dimensionamenti scolastici siano utilizzati pure per rimpinguare il Fondo Integrativo di Istituto, “anche con riferimento alle indennità destinate ai Direttori dei servizi generali e amministrativi”. Infatti, nonostante l’aumento della parte fissa (di 65 euro lordi) il DSGA ad oggi è il Funzionario EQ meno pagato di tutto il comparto pubblico. È necessario procedere con urgenza alla convocazione del tavolo per dare attuazione al CCNL firmato il 18 gennaio 2024 e discutere dell’aumento della indennità di direzione variabile ferma da 20 anni. Allo stesso tempo bisogna accelerare sull’attivazione delle posizioni economiche per riconoscere il prezioso lavoro di tutto il personale ATA che in maniera silenziosa consente alle scuole di garantire il servizio pubblico. “Invitiamo il ministero in ultimo – ha concluso Sorrentino – a discutere insieme di semplificazione amministrativa, PNRR, che sta determinando un carico di lavoro ormai insostenibile per le scuole, e delle numerose problematiche che stanno emergendo in tema di digitalizzazione dell’attività negoziale”. Con l’approssimarsi del 15 aprile Anief continua a chiedere con fermezza la proroga dell’organico PNRR indispensabile per tenere aperte le scuole.

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Test magistrati, Anief: Nessuno scandalo, tante derive

Posted by fidest press agency su sabato, 30 marzo 2024

Bologna – “Un lavoro ad alta intensità, come quello del magistrato, può e deve trovare le migliori risorse disponibili del Paese che siano in grado di limitare la libertà, incidere sulla proprietà privata e sulla vita delle persone. Se dopo decenni di strane derive professionali, in larga misura mediatiche, ci si interroga ancora sulla necessità di test psico attitudinali per i magistrati, il problema non è solo politico, di questo o di quel Governo, ma di tutti, magistrati compresi”. All’indomani dell’approvazione della misura da parte del Consiglio dei ministri, il segretario generale dell’Associazione nazionale forense (Anf), Giampaolo Di Marco, prende posizione. “La moderna mediaticità dell’attività giudiziaria- spiega Di Marco – ha reso maggiormente permeabile il sistema giustizia a metodi che poco hanno a che fare con la giurisdizione e il ‘giudicare’. Come già affermato di recente, ogni intervento sul sistema ordinamento giudiziario, non può far gridare allo scandalo costituzionale, sarebbe più utile comprendere se nel passato siano stati commessi errori affinché si possa scegliere in futuro di fare il magistrato perché si pensi di esserne in grado e si venga valutati per preparazione accettando le conseguenze e limitazioni, non affatto facili e alla portata di tutti, che tale professione comporta nella vita di relazione e personale”. A margine, conclude, “resta anche un pensiero alla possibile incostituzionalità della previsione in assenza di una specifica previsione della legge delega e la circostanza che il test venga disposto dopo aver superato il concorso e non prima”.

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Istruzione: Segreterie scolastiche al collasso, Anief chiede il rinvio dei termini di approvazione del Conto Consuntivo 2023

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 marzo 2024

Con l’aumento dei carichi di lavoro, le segreterie scolastiche sono ormai al collasso: tra PNRR e altre “molestie” burocratiche, soprattutto digitali, come il Passweb, il personale scolastico amministrativo non riesce a raggiungere gli obiettivi nei tempi prefissati. “La nostra Organizzazione sindacale Anief, a firma del presidente nazionale Marcello Pacifico – dichiara Alberico Sorrentino del dipartimento Anief Condir – oggi ha inoltrato al Dipartimento per le risorse umane e finanziarie una richiesta di proroga dei termini per l’approvazione del Conto Consuntivo 2023”. Tra le motivazioni a supporto della richiesta, il giovane sindacato ha richiamato la nota Nota ministeriale 32361 del 21 novembre 2023, con cui è stata comunicata la proroga dei termini di redazione e approvazione del programma annuale 2024. Vengono sottolineati inoltre tutti gli adempimenti connessi al PNRR dalla rendicontazione delle Azioni 4.0 all’attuazione dei progetti di cui alle linee d’investimento 1.4, 2.1, 3.1, che in queste settimane stanno ingolfando le segreterie scolastiche. “Ancora – continua Sorrentino – non possiamo non rimarcare il disappunto derivante dalla mancata contrattualizzazione del personale organico PNRR AA e AT che per pochi mesi ha rappresentato una risorsa utile per affrontare l’insostenibile carico delle segreterie scolastiche”. Infine il sindacato Anief pone l’attenzione sugli adempimenti impropri che continuano a gravare sulle scuole.

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Scuola: Vincolo quinquennale su posto sostegno per Anief deve essere computato il periodo di precariato

Posted by fidest press agency su domenica, 3 marzo 2024

Il sindacato Anief avvia le procedure di adesione al ricorso presso il competente Giudice del Lavoro per ottenere, nelle procedure di mobilità 2024/25, la possibilità di computare nell’obbligo di permanenza per 5 anni sul tipo posto sostegno anche il periodo svolto durante il precariato da docente specializzato. Termine di adesione ai ricorsi 16 marzo 2024. Per tutte le informazioni, per scaricare i modelli e le istruzioni utili per la proposizione del ricorso, clicca qui. Dopo la pubblicazione dell’ordinanza ministeriale sulla mobilità per l’a.s. 2024/2025 il sindacato Anief avvia i ricorsi per consentire a tutti di partecipare ai movimenti da posto sostegno a posto comune la possibilità di computare nei 5 anni di vincolo sul posto di sostegno anche gli anni svolti prima dell’immissione in ruolo. “Già la Corte di Cassazione – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ci ha dato ragione evidenziando come la clausola 4 dell’Accordo quadro sul rapporto a tempo determinato, allegato alla direttiva 1999/70/CE, impone di riconoscere sempre il servizio maturato sulla base di contratti a tempo determinato nella medesima misura prevista per il dipendente assunto a tempo indeterminato. Nel caso del vincolo di permanenza sul tipo posto prima di poter presentare domanda di trasferimento sul posto comune i giudici hanno confermato che non ci sono ragioni oggettive per discriminare il servizio svolto sul sostegno in possesso della specifica specializzazione durante il precariato, visto che il docente ora di ruolo sul sostegno ha svolto la stessa attività anche prima, pur se a tempo determinato”. L’adesione al ricorso è gratuita ed è riservata agli iscritti Anief.

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Scuola: Mobilità: per Anief occorre la rimozione dei vincoli e la rimodulazione delle quote

Posted by fidest press agency su venerdì, 23 febbraio 2024

Si è appena concluso l’incontro sul CCNI mobilità ancora vigente per un anno in vista dell’imminente riapertura delle domande di trasferimento. Presenti per Anief i Segretari Generali Chiara Cozzetto, Stefano Cavallini e Daniela Rosano.C’era l’urgenza di recepire le novità sulla mobilità contenute nel contratto appena sottoscritto: le modifiche riguardano soprattutto quanto introdotto dall’articolo 34 del nuovo contratto 2019/2021. Sono previste deroghe ai vincoli per le seguenti categorie di personale: a) genitori di figlio di età inferiore a 12 anni; nel caso di genitori adottivi ed affidatari; b) coloro che si trovano nelle condizioni di cui agli articoli 21 e 33, commi 3, 5 e 6, della legge 5 febbraio 1992, n. 104; c) i docenti che fruiscono dei riposi e permessi previsti dall’art. 42 del decreto legislativo 151/2001 che rivestono la qualità di: 1) coniuge, parte di un’unione civile o convivente di fatto, convivente di soggetto con disabilità grave; 2) padre o madre anche adottivi o affidatari in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 1); 3) uno dei figli conviventi in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 2); 4) uno dei fratelli o delle sorelle conviventi in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 3); 5) parente o affine entro il terzo grado convivente in caso di decesso, mancanza o in presenza di patologie invalidanti dei soggetti di cui al punto 4); d) il coniuge o figlio del soggetto mutilato o invalido civile di cui all’art.2, commi 2 e 3, della legge 30 marzo 1971, n.118.” Anche il Decreto Legislativo 30 giugno 2022, n. 105, in attuazione della Direttiva (UE) 2019/1158 del Parlamento Europeo e del Consiglio, del 20 giugno 2019, relativa all’equilibrio tra attività professionale e vita familiare, ha introdotto disposizioni per migliorare la conciliazione tra attività lavorativa e vita privata per i genitori e i prestatori di assistenza. Occorre inoltre che il CCNI recepisca la figura dell’assistente unico, ricordiamo che a partire dal 13 agosto 2022, più soggetti possono fruire dei tre giorni mensili di permesso per assistere una persona disabile, su richiesta e in alternanza tra loro. A breve sarà trasmessa l’ordinanza per l’apertura delle domande di trasferimento.

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PNRR – Nuovo decreto “entro marzo”, Anief chiede modifiche e nuove soluzioni anche per la scuola

Posted by fidest press agency su domenica, 18 febbraio 2024

Rivalutare gli obiettivi da raggiungere attraverso il Pnrr significa anche rivedere quelli che riguardano la scuola e il suo personale: lo dice Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, commentando l’impegno del ministro Raffaele Fitto di portare a termine “entro marzo” il decreto di attuazione della revisione del Pnrr, attraverso il quale il governo intende individuare le coperture per gli investimenti oggetto di rimodulazione e per i progetti definanziati. Secondo il sindacalista autonomo anche per il mondo dell’Istruzione “c’è bisogno di un aggiornamento sullo stato di funzionamento di quello che è stato fatto rispetto alle unità di missione” andando quindi a “rivalutare l’obiettivo, in particolare modo, gli obiettivi del personale della scuola”.”In primo luogo – continua Pacifico a colloquio con l’agenzia Teleborsa – vorremmo che il dimensionamento fosse rivisto. Il PNRR originariamente affermava di voler dare maggiore attenzione al territorio, invece, questo purtroppo si è tradotto con un taglio di quasi 1.000 scuole nel prossimo triennio, o meglio, sedi di presidenza. Questo noi lo riteniamo un passaggio da cambiare”.Il leader Anief si sofferma anche “sul reclutamento: è vero che ci saranno tre concorsi, e solo per l’ultimo di questi sono arrivate più di 500 mila domande, però dall’esperienza che abbiamo avuto dagli ultimi concorsi, sono purtroppo aumentati i numeri del precariato. Ecco perché noi vorremmo un doppio canale di reclutamento con assunzione della prima e seconda fascia delle Gps per poter assorbire il precariato. Certamente, vorremmo che i vincoli sulla mobilità fossero rimossi definitivamente, in quanto bisogna incentivare qualcuno a restare piuttosto che punirlo, soprattutto se ha lavorato lontano da casa. Anzi bisognerebbe anche risarcirlo”. Pacifico, infine, si sofferma sul “problema dell’organico del personale amministrativo da confermare o con soldi aggiuntivi o dislocati a questo per il PNRR, ma con certezza di bilancio e un rinnovo di tutto il personale anche in Agenda Sud oltre che il PNRR Ata fino a giugno. Veramente sono tante le cose che noi vorremo cambiare, quindi aspettiamo il testo del Governo e saremmo pronti a presentare le nostre proposte ai parlamentari, affinché – conclude il presidente Anief – possa essere migliorato”.

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Decreto Milleproroghe: Pronti gli emendamenti Anief su stop vincoli mobilità

Posted by fidest press agency su giovedì, 18 gennaio 2024

“Senza norme migliorative anche il prossimo anno scolastico si svolgerà all’insegna della precarietà e della mancanza di personale adeguato alle esigenze”: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, che si appresta a proporre alla prima e quinta Commissione della Camera una serie di emendamenti al decreto Milleproroghe specifici per il settore scolastico: “ci accingiamo a proporre diversi emendamenti al decreto legge 215 del 30 dicembre 2023 che vanno dalla mobilità agli organici al reclutamento”. “Sulla mobilità di docenti e Ata serve una deroga alla norma, per non attuare, come nel 2023, quei vincoli insopportabili che metterebbero in crisi tantissime persone, a partire dai 50mila nuovi assunti; inoltre, occorre consentire gli spostamenti sul 100% dei posti, anche in deroga alle quote del contratto. Ma serve anche la proroga degli organici, almeno fino alla fine dell’attività didattica, a partire da quelli aggiuntivi dei collaboratori scolastici e degli assistenti tecnico-amministrativi. Come pure serve un impegno a trovare i soldi per prorogarli per tutta la durata del PNRR e dell’Agenda per il Sud. Sul reclutamento dei docenti ricordo che l’anno scorso, grazie alle assunzioni dalla prima fascia su posti di sostegno da Graduatoria provinciale delle supplenze, sono stati risolti molti problemi: è bene confermare questo, come pure allargarlo su materia”. L’Anief ritiene fondamentali che si proroghino le immissioni in ruolo da Gps prima fascia sostegno, “sempre in attesa che finalmente l’Europa le riconosca nel meccanismo del PNRR: dobbiamo avere assolutamente il doppio canale di reclutamento e quindi di reclutare il personale scolastico su posti comuni e di sostegno, da prima e seconda fascia della Graduatoria provinciale delle supplenze. Tra gli altri emendamenti che il sindacato sta presentando: per gli idonei dell’ultimo concorso ordinario, per i docenti immobilizzati e, ancora, per tutti coloro che sono ‘ingabbiati’ e per chi ha partecipato all’ultimo concorso straordinario o hanno al concorso per dirigente scolastico prendendo 60 agli scritti. Stiamo raccogliendo, anche dai nostri iscritti al sindacato, ulteriori suggerimenti. Poi – conclude Pacifico – vedremo quali di questi emendamenti saranno presentati dai deputati e speriamo accolti dal governo e dal Parlamento, affinché possano diventare legge dello Stato”.

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Scuola: Decreto Milleproroghe, pronte le proposte emendative Anief per dare risposte al personale

Posted by fidest press agency su domenica, 7 gennaio 2024

“Su Milleproroghe stiamo predisponendo alcune proposte emendative che cercheranno di dare delle risposte al personale della scuola. In primo luogo al personale che vuole presentare la domanda di mobilità. Più di 45 mila neo assunti sono bloccati dalle attuali regole e quindi chiederemo la proroga della deroga a questi vincoli”: a sostenerlo è Marcello Pacifico, presidente Anief. Secondo il sindacalista autonomo, alla scuola e ai suoi lavoratori servono modifiche sostanziali sulla mobilità del personale di ruolo, oggi ingabbiato e bloccato da vincoli anacronistici. Ma occorrono anche incrementi di organici di docenti e personale Ata, sia per migliorare la didattica che per affrontare meglio le esigenze delle scuole autonome sempre più alle prese con i progetti del Pnrr. Come servono norme su contratti e sulle graduatorie dei precari, da assumere direttamente da Gps nei casi in cui si esauriscano quelle ad esaurimento. “C’è in Italia – ha detto Pacifico in una video-intervista all’agenzia Teleborsa – un problema oggettivo di assunzioni nella scuola, che non si risolve di certo solo con i nuovi concorsi straordinari del PNRR: bisogna continuare assumendo in ruolo da prima fascia Gps. A partire dai posti di sostegno” con la stabilizzazione “di tutti coloro che sono in possesso della specializzazione, ma noi vorremmo anche un sistema che possa portare con il doppio canale di reclutamento ad assumere tutti quanti, dalla prima alla seconda fascia”.

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Scuola: Si chiude un anno di successi Anief

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 gennaio 2024

Il 2023 è oramai alle spalle: è il tempo dei resoconti. Per Anief, ancora una volta, non possono che essere positivi. L’azione vincente del giovane sindacato ha infatti prodotto moltissimi risultati, a partire da tante nuove regole migliorative per la scuola: con il contratto collettivo 2019/2021, accordato all’Aran lo scorso 24 luglio e in via di definizione, il personale ha ottenuto più di una miglioria. I precari annuali, ad esempio, per la prima volta potranno fruire dei tre giorni di permesso per motivi personali/familiari sinora riservati ai colleghi di ruolo.È davvero lunga la lista dei risultati prodotti dal “sì” al contratto collettivo nazione 2019/21: oltre ad un aumento stipendiale complessivo di ben oltre il 4%, superiore all’inflazione del periodo, a differenza dei contratti precedenti, sono stati portati a casa anche i 60 euro mensili come indennità da assegnare ai Direttori dei servizi generali e amministrativi; i 4 mesi di congedo per le donne vittime di violenza; l’autorizzazione per i Dsga per accedere ai fondi del MOF (fino ad oggi non era previsto); l’autorizzazione a bandire corsi professionali per gli Ata facenti funzione su ruolo superiore; la conservazione delle posizioni economiche e lo sblocco della metà, fermate nell’ultimo decennio a partire da quelli già valutati; l’autorizzazione per gli organi collegiali a svolgere riunioni online, che altrimenti si sarebbero svolte in presenza; l’accantonamento dell’ordinamento professionale del personale degli Enti di ricerca e dei Policlinici universitari; l’introduzione per i lavoratori Afam dell’area dei funzionari, in attesa della stabilizzazione del personale precario, nessuna novità sulle sanzioni disciplinari, con rinvio alla sequenza contrattuale. Il sindacato, però, non è stata giocata solo una “partita”, quella con l’amministrazione: è stato determinante nella formazione delle leggi di settore avendo un ruolo attivo e permanente anche a livello di confronto con la politica. Anief, parallelamente, nel 2023 ha continuato a portare avanti le sue battaglie in tribunale, nazionali ed europei, raggiungendo risultati strabilianti, a tutela dei diritti di decine di migliaia di lavoratori del comparto Istruzione e non solo. Sono circa 3.000 le cause giudiziarie vinte dal giovane sindacato, per un totale che sfiora i 12 milioni di euro recuperati: in media, ogni mese il maltolto recuperato nelle aule dei tribunali d’Italia da legali dell’Anief è stato circa di un milione di euro. In media, ogni lavoratore della scuola ha avuto come risarcimento alcune migliaia di euro: ma vi sono casi, come a novembre, di docenti o Ata che hanno percepito dal giudice ben 30.000 euro (per volontà del Tribunale di Frosinone), ma anche 24.000 euro ad Ivrea, 12.000 e 11.500 a Genova. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief ricorda che il 2023 è stato l’anno dell’affermazione dell’Anief in tutte le sedi. Con una costante: in tutti i casi, il personale scolastico è stato difeso a spada tratta, per ottenere giustizia, respingere le norme sbagliate e recuperare le somme economiche negate; l’amministrazione della scuola, ad iniziare dal Ministero, si sono resi conto che certe disposizioni normative andavano superate. E anche la politica ha preso atto che l’Istruzione italiana ha bisogno di nuove regole. Un esempio per tutti è stata l’estensione, voluta dal Governo dopo le sentenze favorevoli all’Anief, della Carta del docente ai precari annuali (seppure solo con contratto al 31 agosto). È di due mesi fa, anche, il via libera della Cassazione per dare la Carta del docente anche ai supplenti annuali con scadenza del contratto datata 30 giugno. Farebbero bene, quindi, questi dipendenti (almeno 150.000) ad avvicinarsi, a questo punto nell’anno nuovo, alle sedi Anief territoriali e verificare con i nostri consulenti se vi sono i presupposti per presentare ricorso e non rassegnarsi a soccombere”. Nel 2024 la sfida continua come e più di prima: l’obiettivo rimane sempre quello di accrescere la nostra rappresentatività e riuscire a nominare nuovi docenti e Ata come dirigenti sindacali, così che possano partecipare alla contrattazione integrativa o anche per la sola promozione delle attività sindacali nel territorio. È con loro che andranno migliorati i contratti di istituto, di ateneo e degli enti di ricerca, di accademia e conservatorio”.

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Scuola: Schema di DPR sulla riforma degli istituti tecnici, Anief presente

Posted by fidest press agency su venerdì, 10 novembre 2023

Si è conclusa la sessione informativa sullo schema di riforma degli istituti tecnici legata al PNRR. Presenti all’incontro in rappresentanza del sindacato Anief: Daniele Maggiore e Gianmauro Nonnis. Negli elementi minimi lo schema prevede la costituzione di un percorso di un biennio comune, un secondo biennio di specializzazione e si conclude con quinto anno di raccordo scuola-azienda. Restano da definire i quadri orari che saranno ad appannaggio delle autonomie dei singoli istituti con quote che possono arrivare al 30% del monte ore. Daniele Maggiore ha detto che “non appare ancora chiaro come la riforma del monte ore e la contestuale riforma delle classi di concorso possano trovare integrazione con le imminenti esigenze di formazione organici, mobilità e reclutamento, soprattutto per quelle classi di concorso cosiddette STEM per le quali è difficile anche solo trovare personale con titolo. Inoltre, preoccupano le possibili aggregazioni di classi di concorso che minerebbero alla base la qualità degli apprendimenti dei futuri tecnici in quanto ogni classe di concorso offre una propria specificità”. Secondo Gianmauro Nonnis, vicepresidente nazionale Anief, “in questo momento gli istituti si stanno organizzando per l’orientamento alla scelta del percorsi di istruzione superiore, storicamente ogniqualvolta si è andati a ritoccare l’istruzione tecnica si è avuta come conseguenza la liceizzazione dell’istruzione superiore, ciò è avvenuto anche ai tempi della prima applicazione del DPR 88 che oggi è in via di riforma, ovvero l’incertezza di un percorso ancora non definito ha fatto scegliere agli studenti e alle famiglie i percorsi scolastici più consolidati. La celerità con la quale l’amministrazione sta proseguendo sulla riforma potrebbe far ripresentare lo stesso problema di organici e di sbocchi professionali che si è avuto proprio con il DPR 88, il primo anno di corso dei nuovi bienni è previsto infatti per l’a.s. 2024-2025”. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha affermato che “particolarmente critici appaiono dal punto di vista sindacale i commi 8, 9 e 10 dell’art 1, nei commi 8 e 9 si parla di organizzare i PCTO senza ulteriori oneri aggiuntivi ben sapendo che a gennaio si è resa necessaria una riunione per parlare di sicurezza nei percorsi di tirocinio, è giusto il caso di ricordare che tra il 2021 e il 2022 si sono avuti numerosi incidenti di cui tre mortali tra gli studenti tirocinanti: lo stesso livello di spesa produce lo stesso livello di sicurezza, il quale invece deve essere incrementato affinché gli infortuni durante le ore di PCTO possano scendere a zero. Il comma 10 invece mette in discussione le competenze dei docenti, richiamando il comma 124 della legge 107 sulla necessità di formazione del personale già in servizio: il personale in servizio è pienamente competente per ogni livello di didattica, sono i laboratori semmai che sono aggiornati agli anni ’90 o anche precedenti, e il loro rinnovo deve prevedere finanziamenti aggiuntivi”.

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Scuola: Il 5% delle classi italiane con oltre 27 alunni, Anief dice basta

Posted by fidest press agency su venerdì, 29 settembre 2023

La riduzione delle nascite e degli alunni sta producendo un crollo delle iscrizioni, tuttavia tante aule scolastica rimangono sovraffollate in cinque classi su cento delle superiori: da un’analisi del XXI Rapporto sulla sicurezza delle scuole risulta infatti che nonostante i 121 mila studenti in meno dell’anno scolastico 2022/23 rispetto all’anno precedente, il 5% delle classi contiene oltre 27 alunni. Il dato diventa ancora più incredibile se si pensa che sono state chiuse, osserva la stampa specialistica, “115 scuole o, meglio, punti di erogazione del servizio, nell’anno scolastico appena trascorso a seguito dell’accorpamento degli istituti”. “Cancellare le classi pollaio – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – è una operazione non più rimandabile, perché ne va di mezzo la qualità della nostra scuola: l’offerta formativa che gli istituti scolastici propongono agli alunni deve essere rivolta a classi da non oltre 15 alunni, soprattutto in presenza di 311mila allievi con disabilità, di cui 55mila solo in Lombardia. È provato che insegnare ad un gruppo-classe di oltre 20-25 alunni comporta molte più difficoltà che farlo con 15, con effetti negativi sull’apprendimento, soprattutto da parte degli alunni con maggiori difficoltà, anche Dsa e Bes. È una decisione non più rimandabile, facciamola nostra”, conclude Pacifico.

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Anief apprezza le misure per il contrasto al disagio giovanile

Posted by fidest press agency su venerdì, 15 settembre 2023

“Le misure approvate dal Governo sull’inasprimento delle pene per i giovani violenti vanno valutate in modo positivo, perché rappresentano, assieme ad altre misure educativo-sociali, un segnale nei confronti di tutte le nuove generazioni sulla fermezza da parte dello Stato rispetto ai comportamenti criminosi commessi dai minori”: lo dice oggi Marcello Pacifico, presidente del sindacato Anief, a commento del via libera del Consiglio dei Ministri al decreto legge, cosiddetto dl Caivano, contenente “Misure urgenti di contrasto al disagio giovanile, alla povertà educativa e alla criminalità minorile”. Una delle novità maggiori del dl è l’istituzione di un osservatorio sulla devianza minorile per ridurre l’abbandono scolastico e avviare progetti di rigenerazione urbana, enfatizzando l’educazione alla legalità, soprattutto nelle aree periferiche. Per i giovani dai 14 anni in su, verrà data al questore la capacità di emettere avvisi orali e di limitare l’uso dei cellulari, al fine di prevenire reati digitali. Arriva il Daspo urbano e multe fino a 1.000 euro per i genitori di minori che commettono reati su altri minori senza denuncia. Le vittime di reati on line possono ora richiedere l’oscuramento o la rimozione dei propri dati personali, garantendo una protezione maggiore della privacy. Per i giovani in difficoltà si avvia il percorso di rieducazione, che può includere lavori socialmente utili o collaborazioni con enti no profit, variando da uno a sei mesi. I genitori che non rispettano l’obbligo scolastico dei figli rischiano fino a 2 anni di carcere e la perdita dell’assegno di inclusione, mentre la precedente multa di 30 euro per l’inadempienza all’istruzione, sostituendola con una sanzione detentiva. Per l’istruzione nel Mezzogiorno, scrive la stampa specialistica, “saranno stanziati 32 milioni di euro in tre anni per rafforzare l’organico docenti, seguendo l’“Agenda Sud” e istituendo un Fondo contro la dispersione scolastica dal 2024”.

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Anief pensa già al nuovo anno scolastico

Posted by fidest press agency su giovedì, 24 agosto 2023

Lo afferma il leader del sindacato che ha rilasciato un’intervista all’agenzia Italia stampa. Infatti, il presidente nazionale Marcello Pacifico ha ricordato come questi siano “giorni caldi anche perché sta per essere scritta la Nadef, la Nota di aggiornamento del documento di economia e finanza che sarà propedeutica alla scrittura della Legge di bilancio. In Legge di bilancio sono necessarie risorse per la scuola, anche per pagare l’indennità di vacanza contrattuale, in attesa della prossima legge per finanziare i contratti. Tra i temi caldissimi della scuola: trovare ulteriori risorse per potenziare e prolungare per tutto l’anno l’organico aggiuntivo, trovare soluzioni per ripristinare il doppio canale di reclutamento e per estendere i diritti dei docenti di ruolo ai precari”.

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Scuola: Oltre 200mila supplenze pure quest’anno? Anief indica al Senato la strada per avvicinarsi all’UE

Posted by fidest press agency su martedì, 18 luglio 2023

Tra i punti dolenti della scuola italiana c’è la distanza eccessiva rispetto al trattamento del personale che chiede di attuare l’Unione europea: a ricordarlo è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. In un’intervista all’agenzia Teleborsa, il sindacalista torna sulla possibilità di colmare il divario andando a modificare il decreto legge 69 Salva-Infrazioni, in questi giorni all’esame della IV Commissione del Senato, e abbattere in questo modo la vergogna delle oltre 200 mila supplenze l’anno. “Un emendamento su quattro al decreto Salva Infrazioni è stato presentato su richiesta di Anief – ricorda Pacifico – in tutto sono 130 richieste” ed il caso di “rimarcare l’importanza” di quelle riguardanti l’Istruzione. Tra i provvedimenti da attuare per salvare il prossimo anno scolastico c’è “il tema del doppio canale di reclutamento per assumere i precari dalle GPS di prima e seconda fascia: sarebbe fondamentale per dissuadere l’abuso di questi contratti. Certamente la previsione di una specifica indennità, che già la Cassazione ha definito fino a 12 mensilità per questo abuso; la parità di trattamento tra personale precario e di ruolo, senza dimenticare anche i precari dell’Afam che hanno diritto all’assunzione delle graduatorie; la carta Europea dei ricercatori per quanto riguarda invece i tanti assegnisti, i dottori di ricerca che oggi sono precari”. Il presidente Anief ricorda che c’è anche da mettere a punto il tema della ricostruzione di carriera, già affrontato dal Governo ma in modo non completo: “è importante apportare delle correzioni – spiega Pacifico – perché la Cassazione ha detto che bisogna avere un’opzione se si vuole avere riconosciuto per intero il servizio per ruolo: anche con la rinuncia 180 giorni di servizio devono avvenire solo se scelto e a domanda e, in ogni caso, c’è da andare a valutare il servizio svolto nelle scuole del sistema nazionale di istruzione, a oggi relegato solo alle scuole pareggiate”.

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Scuola: Anief chiede interventi immediati nel decreto Enti territoriali

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 giugno 2023

Sugli emendamenti salva-scuola l’Italia aspetta la risposta della Commissione europea, ma l’anno scolastico dovrà ripartire e occorrono delle contromisure immediate: a dichiararlo, oggi, è Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief. Il sindacalista spiega all’agenzia Teleborsa che “diversi emendamenti presentati per migliorare il decreto legge PA n. 44/2023 sono stati accantonati: chiediamo al Parlamento di onorare gli impegni presi e di essere coerente con le esigenze della scuola per portare avanti tutte le iniziative che servono per realizzare al meglio il PNRR”. Le richieste del giovane sindacato, formulate in oltre 50 emendamenti, già preannunciate in audizione alla Camera, vertono su diversi argomenti: su organico aggiuntivo; fondi del PNRR; idoneità di chi ha partecipato al concorso straordinario bis; validità delle graduatorie dell’ultimo concorso ordinario; mobilità interprovinciale sui docenti immobilizzati; i problemi legati ad alcuni dirigenti scolastici che continuano a rimanere esclusi, licenziati; così come i docenti che rimangono licenziati a dispetto della continuità didattica. Gli uffici legislativi Anief e Udir, continua il presidente Pacifico, stanno lavorando per “riproporre questi emendamenti nella fase di conversione del decreto legge del DL Enti territoriali, il n. 57 approvato a fine maggio. Speriamo che questa volta finalmente arrivi un sì anche delle istituzioni europee, così da permettere alle nostre scuole di poter spendere nel migliore dei modi i soldi del Piano nazionale di ripresa e resilienza”.

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Scuola: Alla Camera si ragiona sugli emendamenti di Anief e Udir

Posted by fidest press agency su mercoledì, 31 Maggio 2023

Organico aggiuntivo del personale, funzionale al PNRR; utilizzo delle graduatorie dell’ultimo concorso ordinario anche per i prossimi anni; riconoscimento dell’abilitazione per tutti coloro che hanno partecipato al concorso straordinario bis; inserimento dei docenti “ingabbiati” nel nuovo percorso dei 30 Cfu per poter conseguire una nuova abilitazione e i loro passaggi di ruolo; assegnazione provvisoria più fluida per le richieste interprovinciali. Sono alcune delle proposte Anief, seppure riformulate, sui quali i deputati della I e XI Commissione della Camera stanno ragionando, eventualmente inserendole già nel decreto legge sulla PA, il n. 44/2023, pubblicato in Gazzetta Ufficiale a fine aprile e che entro in mese dovrà essere tradotto in legge. Rispetto agli emendamenti segnalati da Fratelli di Italia, Lega e M5S la scorsa settimana, oltre 50 dei quali attraverso emendamenti sulla scuola presentati da Anief e Udir, dopo l’audizione alla Camera dello scorso 9 maggio, diversi risultano quindi in “odore” di approvazione.Le richieste sono di vario tipo, spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir, durante un’intervista rilasciata aggi a Scuolainforma: “Si tratta di quelle dell’organico aggiuntivo, che sia funzionale al PNRR e quindi finanziato dal PNRR, però solo relativamente al personale ATA e fino al 10% da parte di ogni scuola di utilizzo delle risorse del PNRR stesso, utilizzando le graduatorie d’istituto del personale ATA”, dice il sindacalista.Pacifico ricorda anche che risulta “ancora in discussione la possibilità di reintegrare i docenti licenziati assunti con riserva che avevano superato positivamente l’anno di prova e il fatto di fare una sessione specifica per i passaggi verticali del personale DSGA facente funzione affinchè possano rientrare nel nuovo ruolo di direttore.Infine Anief trova incostituzionale l’esclusione dalla partecipazione ai ruoli del personale che ha conseguito il titolo all’estero”. Tra le tematiche più accese, c’è quella delle assunzioni da Gps posto comune, ritenuti fondamentali per permettere di attuare le 90 mila assunzioni nella scuola annunciate più volte dall’amministrazione. Il presidente Anief-Udir ricorda che “ci sono state contrarietà, non tanto da parte del Ministero, quanto rispetto all’accordo fatto con la Commissione Europea che era quello di attuare fin da ora le assunzioni col PNRR. C’è stato un no al doppio canale di reclutamento con le assunzioni dalle Gps di I e II fascia posto comune, che avrebbe sì risolto il problema dei precari fin da subito ma avrebbe violato l’accordo con l’Europa di andare ad assumere i precari col nuovo sistema, cioè col nuovo concorso dei 24 CFU o 3 anni di servizio”. Marcello Pacifico ritiene infine importante “che il sistema del doppio canale debba a regime riprendersi.

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Scuola Decreto PA, incisiva audizione Anief e Udir: la prossima settimana le prime risposte su assunzioni, organici, mobilità, idonei concorsi, abilitati e specializzati

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 Maggio 2023

Sono stati presentati in prima e undicesima Commissione della Camera dei deputati più di 50 emendamenti da parlamentari di maggioranza e opposizione che rispondono alle sollecitazioni dei sindacati Anief e Udir: le richieste per salvare il prossimo anno-scolastico sono quelle annunciate pochi giorni fa alle Commissioni riunite I e XI della Camera: durante una audizione tenuta dall’Anief, sono stati presentati i tanti emendamenti per migliorare il Decreto Legge PA – Pnrr 44/2023 pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 23 aprile. Quindi, le richieste sono state ribadite 48 ore fa all’Aran, nel corso dell’incontro per il proseguimento della trattativa sul rinnovo normativo del Contratto collettivo nazionale di lavoro 2019-2021, settore Istruzione.“Sono richieste, su temi che se non affrontati rischiano di compromettere seriamente il prossimo anno scolastico – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief e Udir – , a partire dalle 90 mila immissioni in ruolo annunciate dal ministero dell’Istruzione e che a breve saranno autorizzate dal Mef: riguardano il personale del comparto Istruzione e Ricerca e i dirigenti scolastici e ci affidiamo alla sensibilità dei parlamentari perché vengano esaminati con attenzione”. L’esame di ammissibilità e il voto sugli emendamenti sono previsti già a partire dalla prossima settimana.Sono diversi i temi oggetto di esame, del parere dei relatori e del rappresentante del Governo: la mobilità per i docenti neo-assunti e per i trasferimenti al 100% dei dirigenti scolastici; il doppio canale con assunzioni in ruolo su posti comuni anche da GPS e per titoli conseguiti all’estero; il reintegro dei docenti e dei dirigenti licenziati assunti con riserva; le modifiche al concorso riservato facenti funzioni DSGA; la proroga della validità o messa ad esaurimento delle graduatorie dei concorsi ordinari e integrazioni delle graduatorie dei concorsi straordinari; le trasformazioni dei posti in deroga di sostegno; la frequenza dei corsi universitari per la specializzazione e abilitazione in modalità telematica per aumentarne i posti; l’introduzione di un organico aggiuntivo per il PNRR; la valorizzazione di tecnologi, ricercatori enti non vigilati, deroghe al dimensionamento; un piano di assunzioni straordinarie per i precari AFAM; l’introduzione del middle management.

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SCUOLA e P.A.: Decreto reclutamento e organizzazione, per Anief il testo è da riscrivere in Parlamento per non perdere i fondi del Pnrr

Posted by fidest press agency su lunedì, 17 aprile 2023

Incontro informale tra Anief e ministero dell’Istruzione del Merito sul tema del reclutamento previsto dal nuovo decreto legge in attesa di pubblicazione in Gazzetta ufficiale. Le indicazioni che provengono dalla bozza del Decreto PNRR Quater, per il sindacato, devono essere profondamente riviste, anche in virtù dell’accordo di maggioranza e di quanto già annunciato dal ministro Giuseppe Valditara ai gruppi di maggioranza e condiviso dall’ufficio di Gabinetto in sede di confronto con tutte le parti sociali. L’ennesimo concorso straordinario, per di più riguardante una platea dalle dimensioni indefinite (acceso previsto con tre anni di servizio oppure con 24 Cfu), la conferma delle assunzioni dalla sola prima fascia sostegno GPS e quella della ‘call veloce’, fin qui fallimentare nei numeri, non danno alcuna garanzia sul superamento del precariato. Inoltre, non c’è nessuna risposta sull’ampliamento degli organici e sulla necessità di attivare i posti per il TFA Sostegno sulla base delle effettive esigenze territoriali, e non solo dell’offerta formativa degli atenei. Il sindacato Anief chiede quindi un cambio di passo, pronto al confronto per soluzioni concrete per sconfiggere la precarietà e attuare il PNRR su organici, reclutamento e mobilità. Marcello Pacifico (presidente Anief): “senza organico aggiuntivo ed assunzioni da doppio canale anche dalla seconda fascia GPS non si risolverà il problema del precariato, né è possibile pensare si attuare il PNRR senza uno specifico organico aggiuntivo di 40 mila unità o garantire il diritto allo studio senza convertire in organico di diritto almeno la metà dei posti in deroga su sostegno. Bisogna trovare una soluzione per i docenti che hanno conseguito un titolo all’estero, che si sono specializzati in Italia, sono stati assunti con riserva o ancora hanno superato un concorso ordinario o partecipato all’ultimo concorso straordinario senza dimenticare il tema dei trasferimenti, senza più limiti”.

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Istruzione: Nel 2023 l’Anief per la prima volta farà contrattazioni

Posted by fidest press agency su martedì, 3 gennaio 2023

Inizia un nuovo anno. È tempo di resoconti: l’Anief si conferma vincente. Nel 2022 sono svariate le sentenze che hanno portato, nei tribunali nazionali ed europei, alla tutela di migliaia di lavoratori del comparto Istruzione e non solo. Il sindacato ha rafforzato la propria rappresentatività nazionale, ha avuto un ruolo centrale nella firma del rinnovo contrattuale e nella formazione delle leggi di comparto avendo un ruolo attivo e permanente anche a livello di confronto con la politica. Pacifico annuncia cosa ha intenzione di fare l’Anief: “Nel 2023 faremo sindacato vero, ogni giorno in ogni sede di lavoro grazie a chi lavora ogni giorno nella scuola. Intendiamo nominare tanti nuovi docenti e Ata come dirigenti sindacali, così che possano partecipare alla contrattazione integrativa o anche per la sola promozione delle attività sindacali nel territorio. Possiamo cambiare, insieme ai dipendenti, i contratti di Istituto, di Ateneo ed Ente di ricerca, di Accademia e Conservatorio. L’obiettivo è accrescere la nostra rappresentatività con la nuova misurazione delle deleghe al 31 dicembre 2023 e il voto delle liste Anief alle elezioni RSU del 2024”.“Nell’anno appena iniziato intendiamo attuare – continua Pacifico – il ripristino del doppio canale di reclutamento, la messa ad esaurimento delle attuali graduatorie concorsuali con l’inserimento di tutti i partecipanti, la conferma di un organico aggiuntivo funzionale al Pnrr, la revisione delle regole sulla mobilità e passaggi di ruolo senza vincoli e limitazioni, la stabilizzazione dei precari e la parità di trattamento, l’adeguamento degli organici alle situazioni di fatto o in deroga, la valorizzazione del personale Ata ed educativo, universitario, dei ricercatori e tecnologi, dell’Afam. Abbiamo un anno di tempo, insieme ci riusciremo. Questo è il nostro augurio”, ha detto il presidente Anief.

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Scuola: Finisce il 2022, per Anief è stato l’anno della consacrazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 gennaio 2023

Inizia un nuovo anno. È tempo di resoconti: l’Anief si conferma vincente. Anche nel 2022 sono svariate le sentenze che hanno portato, nei tribunali nazionali ed europei, alla tutela di migliaia di lavoratori del comparto Istruzione e non solo. Il sindacato ha rafforzato la propria rappresentatività nazionale, ha avuto un ruolo centrale nella firma del rinnovo contrattuale e nella formazione delle leggi di comparto avendo un ruolo attivo e permanente anche a livello di confronto con la politica. Marcello Pacifico, presidente Anief, si sofferma sui successi-simbolo del 2022: “Con l’Ufficio legale Anief abbiamo vinto il ricorso in Corte di giustizia europea sulla carta dei docenti, mentre quello sull’obbligo vaccinale si discuterà nel 2023. Con l’Ufficio legislativo Anief abbiamo confermato per l’a.s. 2021/2022 organico aggiuntivo, esteso per un triennio la fase transitoria per il reclutamento per i docenti specializzati inseriti negli elenchi di sostegno GPS, abbiamo introdotto 8 mila posti docenti in più dalla denatalità nelle scuole a rischio e inserito l’educazione motoria nelle classi terminali della primaria, abbiamo ottenuto una deroga ai vincoli sulla mobilità e l’inserimento degli idonei nelle graduatorie di merito del concorso ordinario. Con l’Ufficio relazioni sindacali, esterne e con il pubblico, con le strutture regionali e dipartimentali Anief abbiamo aumentato dello 0,52% il tasso provvisorio di rappresentatività sindacale, abbiamo spinto e ottenuto la sottoscrizione del CCNL 2019/2021 parte economica con un incremento di 500 milioni rispetto agli altri comparti del pubblico impiego e il recupero del 2,5% punti sull’inflazione registrata dal blocco contrattuale del 2008”. Pacifico non nasconde che ci sia ancora molto da fare.

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