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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 132

Posts Tagged ‘decreto’

Decreto coesione: –Sui provvedimenti per la Scuola giudizio positivo

Posted by fidest press agency su venerdì, 3 Maggio 2024

È positivo il giudizio dell’Anief sul decreto ‘Coesione’ approvato ieri dal Consiglio dei ministri: il sindacato autonomo rappresentativo rende nota la sua posizione sull’investimento di 468 milioni di euro deciso dal Governo a favore della scuola. Il decreto legge “Politiche di Coesione”, che rientra nell’ambito del programma nazionale “Scuola e competenze” 2021-2027, contiene, in particolare, le attese risposte sul personale Ata, per il prolungamento dei contratti di oltre 6mila collaboratori scolastici, e offre sostegno adeguato alle scuole più svantaggiate. Ciò detto, per il settore Istruzione è necessario intervenire per completare gli obiettivi concordati nel PNRR e assunti in agenda Sud e per promuovere politiche attive sul lavoro. Anief, pertanto, indica quali sono le priorità su cui concentrarsi nel breve e lungo periodo. A partire dall’organico aggiuntivo di personale ausiliario e Ata assunto nel novembre 2023 (10 mila unità), ribattezzato organico PNRR e Agenda Sud, il primo confermato fino al 15 aprile e il secondo fino al 31 dicembre scorso, salva riprogrammazione delle voci di spesa da parte dei singoli dirigenti scolastici, deve essere confermato per tutta la durata del PNRR con soluzione di continuità senza più proroghe occasionali per la scadenza del contratto. La lotta allo sfruttamento del lavoro generata dall’alto tasso di precarietà della scuola italiana (20%), insieme alla continuità didattica alla necessaria assunzione in ruolo di giovani insegnanti può essere garantita soltanto attraverso il ripristino del doppio canale di reclutamento su posti comuni e di sostegno dalle attuali graduatorie per le supplenze, le cosiddette Gps, previo inserimento nel circuito di formazione iniziale previsto dallo stesso PNRR di chi è sprovvisto del titolo abilitante o di specializzazione.In generale, la lotta alla precarietà deve essere portata avanti anche per il personale precario inserito nelle graduatorie delle AFAM, dei ricercatori precari degli Rnti di ricerca e ai nuovi contrattisti di ricerca degli Atenei, per i quali è necessario ripristinare il ruolo di ricercatore a tempo indeterminato, al fine di evitare un futuro abuso dei contratti a termine, sulla stessa linea della Carta europea dei ricercatori.Sul sostegno agli alunni con disabilità, tutti i posti in deroga (la metà dell’organico complessivo) devono essere ricondotti in organico di diritto e assegnati in ruolo se per più di un anno alla stessa scuola, in considerazione anche dell’aumento del 30% negli ultimi tre anni delle iscrizioni degli alunni con certificazione. Il doppio canale di reclutamento permetterebbe anche di assumere gli idonei degli ultimi concorsi ordinari e i precari con 36 mesi di servizio, nonché i docenti specializzati su sostegno rappresenterebbe anche la risposta dello Stato Italiano come prevenzione per l’abuso dei contratti a termine nel rispetto della direttiva europea e quindi alla procedura d’infrazione e allo stato di messa in mora vigenti. Sulle pensioni, tra burnout sempre più diffuso e classifiche che fanno della scuola italiana la più vecchia al mondo, è chiaro che bisogna riconsiderare una specifica finestra senza penalizzazioni sull’assegno di quiescenza e comunque con il riscatto degli anni di formazione universitaria come avviene per il personale dipendente delle forze armate.

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Decreto Anziani, il Governo ha approvato in via definitiva

Posted by fidest press agency su giovedì, 21 marzo 2024

Il Consiglio dei ministri ha approvato in maniera definitiva il decreto attuativo della legge di riforma dell’assistenza agli anziani (legge 33/2023), prescritta dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr). “È una riforma fondamentale per l’Italia, prima in Europa per numero di anziani e seconda al mondo”, dichiara Maria Teresa Bellucci, viceministro del Lavoro e delle Politiche sociali, che ha il coordinamento della Riforma, parlando con i cronisti a Palazzo Chigi, dopo il Cdm. Il ’decreto anziani’ avvia una prima sperimentazione biennale: da gennaio 2025 fino a dicembre 2026 sarà erogata la prestazione universale, composta dall’indennità di accompagnamento da 531,76 euro e dal nuovo di assistenza (850 euro), per un totale di circa 1.380 euro mensili. Della prestazione universale potrà godere per il momento una mini-platea di circa 25mila persone già titolari dell’indennità di accompagnamento, non autosufficienti, almeno 80enni, con un bisogno assistenziale ’gravissimo’ e con Isee non superiore a 6mila euro. “Raggiungiamo un altro obiettivo Pnrr e soprattutto saniamo oltre 20 anni di attesa. Grazie a questa riforma inizieremo a poter dare certezze alle persone anziani in termini di miglioramento della qualità della vita, della possibilità di scongiurare isolamento e solitudine, di semplificare l’accesso ai servizi e promuovere così questa stagione della vita in maniera dignitosa”, afferma Bellucci. “Gli anziani sono la parte essenziale della nostra società – ha sottolineato – hanno fondato la nostra nazione. Questa riforma sarà progressivamente attuata, per far sì che ogni persona anziana possa essere attenzionata, ricevere cure, ricevere amore e quindi migliorare la sua esistenza. Il Governo ha dato priorità a tale riforma e ha saputo recepire le preziose osservazioni di Parlamento e Conferenza Unificata, integrando il testo con i contributi di Senato e Camera e di Regioni, Province e Comuni. Il risultato è un pieno coinvolgimento a tutto vantaggio dei cittadini”. Sono previsti 500 milioni (250 mln per ciascun anno) per la sperimentazione. Se si sforerà da questo budget recuperato dal ministero delle Politiche sociali dopo un braccio di ferro con il Mef, le condizioni d’accesso potranno essere ulteriormente ristrette. L’assegno di 850 euro, inoltre, sarà revocato nel caso in cui non dovesse essere speso, come previsto dal decreto, per retribuire il lavoro di cura e assistenza svolto da ’badanti’ o per acquistare l’assistenza da imprese di servizi. (Fonte Sanità33)

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Decreto semplificazioni, i docenti supplenti di sostegno confermati su scelta delle famiglie anche senza specializzazione

Posted by fidest press agency su martedì, 5 marzo 2024

La decisione di assumere gli insegnanti di sostegno precari in base anche al gradimento dei genitori degli alunni, annunciata alcuni giorni fa dal ministro Giuseppe Valditara per garantire maggiore continuità didattica e minori cambiamenti di cattedre, viene reputata dall’Anief incostituzionale, alla pari della norma che rimanda a un regolamento per assegnare più punteggio ai supplenti che non cambiano sede di servizio. “Sono norme che violano i principi del merito e della ragionevolezza inclusi nella nostra Costituzione”, dice il presidente nazionale Marcello Pacifico. “Il docente di sostegno non è un accompagnatore, ma un insegnante della scuola assegnato a una classe di cui l’alunno con disabilità è uno dei componenti. La verità è che per ottenere la continuità didattica bisognerebbe adeguare i 100 mila posti in deroga da anni in organico di diritto, iscrivere gli 80 mila docenti non specializzati ai corsi del TFA e assumere in ruolo tutti i docenti così specializzati in Italia e all’estero”. Il giovane sindacato ricorda che le supplenze su sostegno stanno aumentando considerevolmente. L’ultimo report nazionale dell’Istat, aggiornato all’anno scolastico 2022/23, ha detto che sono 338.000 gli alunni con disabilità che frequentano le scuole italiane. Inoltre, gli insegnanti di sostegno sono oltre 200 mila, ma solo la metà stabilizzati. Dei precari, la maggior parte non sono neanche specializzati. E noi cosa facciamo? Anziché stabilizzare da prima fascia Gps, continuiamo a tenerli precari. Quale è la radio che porta il decisore politico a non assumere a tempo determinato il personale specializzato? Perché non si trova la modalità di incanalare nei ruoli dello Stato, attraverso una formazione apposita, anche coloro che stanno nella seconda fascia Gps?

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Scuola Decreto Anticipi, sì del Senato: ci sono l’indennità di vacanza contrattuale e la proroga dei contratti del personale Ata per PNRR e Agenda Sud, per Anief sono vittorie a metà

Posted by fidest press agency su sabato, 9 dicembre 2023

Il Senato ha dato il via libera con 87 voti favorevoli e 46 contrari al Decreto Anticipi, il DL 18 ottobre 2023, n. 145 pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale Serie Generale n.244 del 18-10-2023 dal titolo Misure urgenti in materia economica e fiscale, in favore degli enti territoriali, a tutela del lavoro e per esigenze indifferibili. L’approvazione del testo, a questo punto, è in dirittura d’arrivo: passerà al vaglio dell’aula della Camera da martedì 12 dicembre e in quella sede il governo ha già annunciato che porrà la fiducia, con il voto finale previsto quarantott’ore dopo, il 14 dicembre, a tre giorni dalla scadenza per la conversione in legge del provvedimento. Cosa si approverà per la scuola? I giorni scorsi, le Commissioni avevano fatto saltare gli emendamenti della maggioranza sul doppio canale di reclutamento, con i supplenti da stabilizzare utilizzando le graduatorie Gps, ma anche sulla conferma dell’immissione in ruolo degli insegnanti già assunti a tempo indeterminato con riserva e poi licenziati. Per queste due mancate approvazioni, Anief sta valutando se denunciare la situazione alla Commissione europea. Nel Decreto Anticipi, comunque, risultano presenti altri provvedimenti. A partire dalla indennità di vacanza contrattuale, in attesa del rinnovo del Ccnl 2022/24: risultano quindi confermati i cinque miliardi per i rinnovi dei contratti della pubblica amministrazione, a cui si aggiungono circa 2,5 miliardi destinati al personale medico sanitario. Si dispone, per il mese di dicembre 2023, l’incremento, a valere sull’anno 2024, dell’indennità di vacanza contrattuale per il personale con contratto di lavoro a tempo indeterminato, salva l’effettuazione di eventuali successivi conguagli. Nel settore scolastico, scrive Orizzonte Scuola, i benefici saranno calibrati in base all’anzianità e al ruolo, con un range che va da 829,2 euro a 1.228,1 euro per i docenti delle scuole superiori, a seconda dell’esperienza.Gli importi che verranno corrisposti entro dicembre 2023 al personale di ruolo della scuola come stabilito dall’art. 3. Al personale non di ruolo l’importo verrà riconosciuto su base mensile a partire da gennaio 2024. Le cifre indicate sono lordo dipendente pertanto per ottenere gli importi netti occorre sottrarre le ritenute previdenziali e fiscali. Gli importi rappresentano un anticipo rispetto agli aumenti contrattuali relativi al triennio 2022-24 e corrispondono all’indennità di vacanza contrattuale (incrementata di 6,7 volte) spettante per tutto il 2024. I restanti incrementi contrattuali verranno riconosciuti solo al momento del rinnovo del CCNL 2022-24.“Fare avere dei soldi sull’anticipo del contratto ai lavoratori tra i meno pagati dello Stato è sicuramente una notizia che ci fa felici – commenta Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – ma va anche ricordato che si tratta di finanziamenti insufficienti per adeguare l’indennità di vacanza contrattuale dei dipendenti statali ai parametri previsti dalla legge, perché l’incremento attuale, passato dal modestissimo 1,5% al 6 %, risulta ancora molto al di sotto del costo della vita schizzato in alto nell’ultimo biennio”. “La verità – continua Pacifico – è che ogni docente, Ata, educatore ha pieno diritto a 4.000 euro di arretrati più mille euro per i precari: il nostro obiettivo è fare recuperare l’anno 2022 e l’applicazione incompleta dell’indennità, ma anche per fare assegnare ai docenti e Ata precari l’assegno di 1.000 euro di arretrati per soddisfare il principio della parità di trattamento”.

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Scuola: Saltano nel Decreto Anticipi le assunzioni dei precari con doppio canale e la conferma in ruolo degli assunti con riserva

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Un’altra doccia fredda per centinaia di migliaia di docenti precari della scuola pubblica italiana: nel Decreto Anticipi, in discussione al Senato per la versione definitiva del testo da convertire in legge, saltano gli emendamenti della maggioranza sul doppio canale di reclutamento, con i supplenti da stabilizzare utilizzando le graduatorie Gps, e sulla conferma dell’immissione in ruolo degli insegnanti già assunti a tempo indeterminato con riserva e poi licenziati: la decisione è stata presa dalle commissioni competenti durante l’esame del collegato al disegno di legge di bilancio, che con l’Atto n. 912 sta esaminando il DL 18 ottobre 2023, n. 145. “A questo punto – annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief – non rimane che denunciare tutto alla Commissione europea, dalla quale il Governo italiano ha già in passato ricevuto sonori richiami: non è un piacere avviare una procedura d’infrazione, ma ora i presupposti ci sono tutti”, conclude il sindacalista autonomo.

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Scuola decreto Caivano: Al voto in settimana gli emendamenti

Posted by fidest press agency su martedì, 24 ottobre 2023

La riduzione di scuola autonome destinata a colpire soprattutto le scuole del Sud potrebbe avere un ridimensionamento: molto dipende se sarà approvato un emendamento chiesto dal sindacato Anief e presentato dal gruppo di Fratelli d’Italia in prima e seconda Commissione di Palazzo Madama. Stesso discorso per l’integrazione di oltre 2.200 lavoratori. “Le possibilità che gli emendamenti possano essere approvati ci sono – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –, soprattutto per l’aggiunta dei lavoratori a supporto dei progetti e contro la dispersione scolastica: perché ad oggi risulta unanime la richiesta dei senatori di maggioranza e di opposizione di chiedere la proroga sino a fino anno scolastico della dotazione organica aggiuntiva di 2.200 unità di personale sinora assegnata”

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Scuola: Decreto Anticipi parte l’esame del testo al Senato

Posted by fidest press agency su martedì, 24 ottobre 2023

Inizia l’esame del Decreto Anticipi, il DL 18 ottobre 2023, n. 145, che porterà a dicembre fino a 1.200 al personale scolastico come anticipo del nuovo contratto: dopodomani, martedì 24 ottobre, alle ore 13, nella quinta Commissione Bilancio del Senato (Atto n. 912) è previsto l’avvio dell’esame del testo per la sua conversione in legge: su questo provvedimento legislativo in via di attuazione, il sindacato Anief chiederà in audizione di estendere l’assegno di dicembre, come anticipo del rinnovo contrattuale, anche al personale precario e di finanziare per intero gli arretrati della indennità di vacanza contrattuale anche per l’anno 2022 e 2023. Nel frattempo, comunica il sindacato autonomo, sono partite le adesioni per il ricorso al giudice del lavoro per garantire la parità di trattamento.

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Decreto flussi, Ero straniero: non basta l’aumento delle quote e dei settori produttivi

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 ottobre 2023

Sono ancora troppi gli elementi critici rispetto al sistema di gestione degli ingressi per lavoro, profondamente inadeguato al contesto economico e geo-politico attuale. Innanzitutto, non sono soddisfatte le richieste delle categorie produttive che, per il triennio 2023-2025 avevano indicato un fabbisogno di 833 mila lavoratori, lasciando moltissime aziende senza manodopera o costringendole a ricorrere al lavoro nero e precario, con grave danno per la loro crescita e per lavoratrici e lavoratori. Restano, poi, tutti quei meccanismi, rigidi e inutilmente complessi, che ostacolano la possibilità di accedere legalmente in Italia per lavorare, impediscono di fatto l’incontro tra domanda e offerta. Perché rimanere vincolati alla lotteria del click day? Perché non dare la possibilità a un datore di lavoro di assumere persone dall’estero in un qualsiasi momento in base alle proprie esigenze? Evidentemente non è servita l’esperienza del click day del marzo 2023 quando le quote fissate per l’ingresso di lavoratori e lavoratrici da paesi terzi – 82.000 circa -sono andate esaurite in pochi minuti e delle 240.000 domande inviate dai datori di lavoro, oltre due terzi sono rimaste escluse. Si tratta di lavoratori e lavoratrici che sarebbero entrati in Italia regolarmente, in sicurezza, con un contratto di lavoro e con tutte le garanzie previste, trovando una soluzione alla richiesta di manodopera delle aziende in quel momento e per i mesi successivi.Ero straniero – campagna promossa da Radicali Italiani, A Buon Diritto, ActionAid Italia, ASGI, Centro Astalli, CNCA, CILD, Fcei – Federazione Chiese Evangeliche in Italia, Oxfam Italia, Fondazione Casa della carità “Angelo Abriani”, ACLI, ARCI – dal 2017 propone un cambiamento profondo dell’attuale sistema di ingresso per lavoro che si ponga come obiettivo una gestione razionale ed efficace dei flussi, assicurando meccanismi diversificati, più flessibili e realmente accessibili e piene tutele per lavoratori e lavoratrici che vogliono venire in Italia, come l’introduzione della figura dello sponsor o di un permesso per ricerca lavoro. E ancora, per chi è già in Italia ed ha un rapporto di lavoro informale perché senza documenti, la possibilità di essere assunto e di mettersi in regola in qualsiasi momento, senza dover aspettare l’ennesima sanatoria.

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Decreto energia: Unc, bene Iva gas, male benzina

Posted by fidest press agency su lunedì, 25 settembre 2023

“Bene che il Governo abbia rinnovato anche per il quarto trimestre gli sconti sulle bollette rimasti, in particolare l’Iva al 5% sul gas. Urge, però, prorogare per un anno la scadenza del mercato tutelato, attualmente prevista per il 10 gennaio 2024, ossia poco più di 3 mesi. I prezzi, infatti, sono ancora troppo alti e instabili per poter rinunciare al ruolo di Arera, che in questi mesi ha contribuito a ridurre i rincari” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori, commentando il varo del decreto energia da parte del Governo. “Quanto al mancato sconto sulle accise sui carburanti, un errore colossale, che sottovaluta l’effetto del caro carburanti sull’inflazione e sulla riduzione del potere d’acquisto delle famiglie, visto che il costo del trasporto delle merci viene traslato sui prezzi finali dei beni” conclude Dona.

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Scuola: Decreto PA Bis, gli emendamenti Anief salva-anno passano il primo round

Posted by fidest press agency su martedì, 18 luglio 2023

Le modifiche sulla scuola al decreto PA Bis hanno superato il primo round: in vista della conversione in legge del DL – Esame AC 1239 – sono stati infatti segnalati per il voto alla Camera gli emendamenti chiesti dal sindacato Anief, sostenuti anche dal primo partito di maggioranza e consegnati ai senatori della prima e undicesima Commissione: i punti riguardano l’organico aggiuntivo, l’accesso ai corsi abilitanti, il reintegro dei docenti e dei dirigenti scolastici licenziati, le risorse e la formazione del personale Ata. Dopo l’esame di verifica, si passerà all’ammissibilità degli emendamenti al decreto, quindi alla votazione finale per ognuno.“Stiamo facendo del nostro meglio per intervenire sulla Scuola, sull’Afam e su tutto il comparto dell’Istruzione – spiega Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief –: l’approvazione delle norme da noi suggerite nel decreto PA bis sarebbe importante per il personale, ma anche per migliorare la didattica: c’è da inserire l’organico aggiuntivo, fondamentale per l’attuazione dei tanti progetti associati al Pnrr, introdurre la formazione del personale Ata, permettere l’immissione in ruolo con il doppio canale, come pure l’accesso ai corsi abilitanti dei docenti ‘ingabbiati’, altrimenti costretti a rimanere lontano dai loro affetti chissà ancora per quanto tempo, stabilizzare tutti i candidati del concorso Straordinario bis, come pure immettere in ruolo i docenti e dirigenti assunti e poi licenziati, con tanto di anno di prova effettuato. Occorre anche stabilizzare decine di migliaia di precari della Scuola e dell’intero comparto della Conoscenza. Oltre a fornire più deroghe al dimensionamento dell’Istruzione che sta creando istituti maxi. Sull’importanza di questi emendamenti, la nostra delegazione – conclude il presidente Anief – si era espressa già in audizione”.

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Il Decreto Enti è legge. Ecco le principali misure di interesse sanitario

Posted by fidest press agency su mercoledì, 5 luglio 2023

Medici di guardia con convenzione a 24 ore settimanali e mille assistiti (non più 850) da seguire in studio; specializzandi arruolabili nella dirigenza ospedaliera dal 2° anno; un mese di respiro ancora per i produttori di dispositivi medici affinché ripianino metà della metà dello sforamento delle regioni; e dulcis in fundo stabilizzazione del personale della ricerca negli istituti scientifici. Sono alcune tra le principali misure approvate nel decreto Enti Locali. Con il voto finale al Senato, il decreto è legge e 1,5 milioni di italiani potranno teoricamente avere il medico di famiglia che prima non avevano; anche reparti e centri di ricerca respireranno grazie al personale in più.Il DL originario – Il decreto legge approvato il 10 maggio dal governo proroga a tutto settembre i componenti della commissione tecnico scientifica e del comitato di rimborso prezzi dell’Agenzia del farmaco nominati nel 2018. E proroga a tutto il 2023 le misure straordinarie a sostegno della sanità calabrese decise nel ’19 (Dl Calabria); nelle regioni in piano di rientro i commissari non confermati d’ora in poi decadranno dopo 60 giorni dall’entrata in vigore della legge. E ancora, il consiglio dei ministri il 10 maggio sospende a tutto giugno 2024 la sanzione per chi non osservi gli obblighi vaccinali anti-Covid, sia egli professionista sanitario o socioassistenziale, o impiegato nella scuola o nelle forze dell’ordine, o cittadino over 50. Sempre due mesi fa, si è resa la nomina a commissario ad acta in una regione incompatibile con l’affidamento o la prosecuzione di qualsiasi incarico istituzionale in quella stessa regione; è soppressa da luglio l’Unità per il completamento della campagna vaccinale anti Covid che sostituiva il generale Francesco Paolo Figliuolo e subentra il Ministero della salute nella contabilità speciale e nella titolarità del conto corrente bancario da chiudersi con il 31 dicembre 2023. L’iter in parlamento – In fase di conversione, le commissioni della Camera hanno alzato a 1000 le scelte acquisibili in assistenza primaria per chi svolge continuità assistenziale con convenzione da 24 ore settimanali, su emendamento dell’onorevole Marta Schifone (FdI). E hanno esteso agli specializzandi al 2° anno di corso la chance di partecipare ai concorsi per l’accesso al contratto della dirigenza sanitaria ai fini della successiva collocazione in graduatoria separata; dal 2020 erano ammessi alla procedura solo gli specializzandi al 3° anno. Sui dispositivi medici, in riferimento al ripiano dello sforamento del tetto di spesa per gli anni 2015-18, per le aziende fornitrici che non abbiano attivato un contenzioso con governo e regioni, o intendano rinunciarvi, slitta dal 30 giugno al 31 luglio il termine per versare la quota ridotta pari al 48% del contributo iniziale. Prevista pure la possibilità di apportare modifiche transitorie alla vigente disciplina sul pay-back dei medical device, in attesa di definire entro il 2026 una nuova disciplina. La ricerca degli Irccs – I sindacati festeggiano soprattutto l’emendamento secondo cui Istituti scientifici e zooprofilattici, fino a tutto il 2025, possono assumere a tempo indeterminato – in deroga ai requisiti di servizio – personale di ricerca sanitaria o di supporto ad essa che abbia già svolto a tempo determinato 3 anni di lavoro negli ultimi 8, con rapporto flessibile o borse di studio; lo stato stanzia per questo motivo 74 milioni di euro. Esulta Fp Cgil: «Finalmente tutte le forze politiche hanno compreso l’enormità della discriminazione patita da ricercatori e collaboratori della ricerca sanitaria nel nostro Paese. Ora la nostra azione sindacale si concentrerà affinché nei piani assunzionali di Irccs ed Izs siano previsti i posti per la stabilizzazione dei precari». Riflessione sui farmaci innovativi – Infine un ordine del giorno impegna il governo ad usare il Fondo ad hoc per supportare anche i farmaci a innovatività condizionata che attualmente non possono accedervi. A presentarlo, come prima firmataria, la deputata della Lega Vanessa Cattoi, che spiega: «si interverrà sull’utilizzo delle risorse non usate per acquistare farmaci ad innovatività condizionata». In questo modo, «le risorse eventualmente non spese del Fondo rimarranno nell’ambito della spesa farmaceutica e non subiranno una dispersione su altri settori, laddove la norma attuale prevede che in caso di eccedenza le risorse confluiscano nella quota di finanziamento del fabbisogno sanitario nazionale standard». (Fonte Doctor33)

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FIEG, decreto Lavoro: soddisfazione per l’intervento sul lavoro giornalistico

Posted by fidest press agency su lunedì, 26 giugno 2023

Roma. La Federazione italiana editori giornali esprime soddisfazione per l’approvazione da parte del Senato della Repubblica dell’intervento sul lavoro giornalistico in base al quale le imprese editoriali potranno continuare a contare su un supporto fondamentale in un periodo di trasformazione per il settore. L’emendamento è stato presentato dalla relatrice del decreto legge c.d. ”Lavoro”, Paola Mancini, d’intesa con il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio con delega all’informazione e all’editoria Alberto Barachini. La FIEG auspica che la conversione in legge del decreto c.d. “Lavoro” confermi quanto previsto, consentendo così alle imprese del settore di favorire il ricambio generazionale con l’inserimento di nuove risorse per utilizzare al meglio le opportunità offerte dall’innovazione tecnologica.

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Decreto P.A. Per la scuola cambiamenti in arrivo

Posted by fidest press agency su domenica, 4 giugno 2023

Ancora cambi in corsa per il testo del decreto legge PA n. 44/2023. Dopodomani, lunedì il DL modificato arriva nell’Aula di Montecitorio per la discussione finale, con mutamenti ulteriori, vi sono delle novità importanti, infatti, per la mobilità del personale di ruolo, il reintegro dei dirigenti scolastici e sui docenti specializzati all’estero. Ma anche sull’anno di prova rafforzato per i maestri di infanzia e primaria. Delle modifiche su cui, indubbiamente, hanno pesato i 50 emendamenti fatti pervenire da Anief e presentati un paio di settimane fa in audizione sempre alla Camera. Il nuovo testo di legge, su cui potrebbe essere posta la questione di fiducia, prevede delle nuove norme che consentirebbero una deroga al contratto sul trasferimento dei dirigenti scolastici, che potrebbero realizzarsi finalmente sul 100% dei posti e senza nullaosta dell’Ufficio scolastico regionale; inoltre, si prevede il reintegro nei ruoli dei presidi licenziati che hanno superato anno di prova, così come chiesto da UDIR. Risultano anche chiarite le procedure di individuazione nei ruoli tra gli aventi diritto che hanno conseguito una specializzazione all’estero in attesa di riconoscimento del titolo, già inseriti con riserva e questo, se passerà, è stato espressamente richiesto dall’Anief. Passa, a sorpresa, anche l’estensione della procedura di valutazione con test finale durante l’anno di prova dei neo-immessi nella scuola dell’infanzia e primaria. “Tutte le altre richieste proposte dall’Anief – doppio canale, mobilità, organico aggiuntivo, idonei concorsi ordinari e concorsi straordinari bis, docenti licenziati, dsga facenti funzione – saranno riproposte ridiscusse nel prossimo provvedimento utile in attesa di risposte chiare da parte della Commissione europea”, ha spiegato Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief.

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Bollette: verso nuovo decreto in Cdm in settimana

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 marzo 2023

Il Governo starebbe lavorando per varare un decreto con le nuove misure per famiglie e imprese sul fronte delle bollette. “Bene, ottima notizia, ma gli sconti siano completi e non parziali” afferma Marco Vignola, responsabile del settore energia dell’Unione Nazionale Consumatori.”Se il Governo non rinnovasse per intero l’azzeramento degli oneri di sistema della luce e l’intervento sul gas, Iva al 5% e oneri, nonostante i prezzi all’ingrosso in calo, sarebbe comunque un guaio per le famiglie e le bollette resterebbero doppie rispetto ai tempi normali” prosegue Vignola.Secondo lo studio dell’associazione, infatti, nonostante la riduzione del prezzo della luce del 20% ipotizzata da Arera, se il Governo non rinnovasse gli sconti introdotti dal Governo Draghi, allora per una famiglia tipo del mercato tutelato la bolletta della luce da aprile 2023, nell’ipotesi di prezzi costanti, passerebbe da 1147 euro a 1271 su base annua, +124 euro, +10,8%. Il prezzo della luce, pur se scontato del 20%, sarebbe maggiore del 13,9% rispetto a quello di aprile 2022, con un rincaro della bolletta di 155 euro su base annua, mentre, rispetto ai tempi normali, ossia su aprile 2021, sarebbe più alto del 126,1% con una stangata aggiuntiva pari a 709 euro.

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Agricoltura: Decreto sostegno alle imprese molisane danneggiate da siccità

Posted by fidest press agency su martedì, 31 gennaio 2023

“Ringraziamo il ministro Francesco Lollobrigida per la tempestività del decreto che consentirà alle imprese agricole aventi sede nei Comuni delle province di Campobasso e Isernia, nei quali è stato riconosciuto lo stato di calamità, di poter essere ristorate dei danni subiti”. Lo dichiarano i parlamentari molisani di Fratelli d’Italia, senatore Costanzo Della Porta e l’onorevole Elisabetta Lancellotta. “Sin dall’insediamento del Ministro Lollobrigida ci siamo preoccupati della questione – hanno proseguito Della Porta e Lancellotta – l’intervento del Ministro e della struttura è stato davvero veloce e le imprese agricole dei Comuni in cui è stato riconosciuto lo stato di calamità per la siccità del periodo maggio – agosto 2022 possono oggi tornare a guardare al futuro con maggiore ottimismo. Quattro mesi di siccità sono un periodo lungo in agricoltura e i danni economici sono stati di vasta entità. Il Governo Meloni sta dimostrando di dare risposte in maniera celere e non possiamo che essere soddisfatti per questo decreto, indispensabile per dare serenità alle tante imprese agricole preoccupate per le ingenti perdite del 2022”. Il Decreto ha fatto seguito la proposta della Regione Molise per l’applicazione nei territori danneggiati delle provvidenze del Fondo di solidarietà nazionale. Si tratta dei seguenti Comuni della provincia di Campobasso: Baranello, Bojano, Bonefro, Busso, Campobasso, Campodipietra, Casacalenda, Cercemaggiore, Cercepiccola, Colle d’Anchise, Colletorto, Duronia, Ferrazzano, Gambatesa, Gildone, Jelsi, Macchia Valfortore, Mirabello Sannitico, Molise, Monacilioni, Montagano, Montorio Nei Frentani, Morrone Del Sannio, Pietracatella, Riccia, Ripabottoni, Ripalimosani, Rotello, San Giuliano Di Puglia, Sant’Elia a Pianisi, San Martino i Pensilis, Santa Croce di Magliano, Sepino, Torella del Sannio, Toro, Ururi, Vinchiaturo. E dei seguenti Comuni della provincia di Isernia: Agnone, Bagnoli del Trigno, Belmonte del Sannio, Carpinone, Civitanova Del Sannio, Capracotta, Carovilli, Castelverrino, Frosolone, Isernia, Longano, Macchiagodena, Montenero Val Cocchiara, Monteroduni, Pescolanciano, Pescopennataro, Pietrabbondante, Pizzone, Poggio Sannita, Roccamandolfi, Roccasicura, Vastogirardi. Il Decreto Ministeriale ha accertato l’esistenza del carattere di eccezionalità degli eventi calamitosi e, dunque, in riferimento ai danni causati alle produzioni dei territori agricoli dei sopraelencati Comuni, nei quali trovano applicazione le specifiche misure di intervento previste del Decreto Legislativo 29 marzo 2004, n. 102, ovvero interventi finanziari a sostegno delle imprese agricole.

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Tutto quello che c’è da sapere sul Decreto Aiuti-quater

Posted by fidest press agency su domenica, 11 dicembre 2022

Dall’aumento per il 2022 della soglia dei fringe benefit aziendali che passa da 600 a 3mila euro alla rimodulazione del Superbonus al 90% per le spese sostenute nel 2023 per i condomini. E ancora: la proroga dei bonus energetici per le imprese energivore, gasivore e non estesi anche al mese di dicembre 2022 e la possibilità di rateizzare le bollette energetiche. La circolare n. 14/22 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro offre una mappa delle principali novità introdotte dal Decreto-Aiuti-quater (D.L. n. 176/22), pubblicato in Gazzetta Ufficiale lo scorso 18 novembre, che introduce diverse misure per contrastare il caro bollette e la crisi energetica. La prima parte del documento si concentra sulla proroga dei crediti d’imposta in favore delle imprese per l’acquisto di energia elettrica e gas naturale, il regime di fruizione per il mese di dicembre e le modalità e il termine di utilizzo degli stessi (30 giugno 2023), con il relativo obbligo, per i beneficiari, di inviare all’Agenzia delle Entrate un’apposita comunicazione sull’importo del credito maturato nell’esercizio 2022. Spazio poi alla possibilità per le imprese di chiedere ai fornitori la rateizzazione delle bollette energetiche, concessa nel caso di eccedenza dell’importo medio contabilizzato, a parità di consumo, nel periodo compreso tra il 1° gennaio e il 31 dicembre 2021 per i consumi effettuati dal 1° ottobre 2022 al 31 marzo 2023 entro il 30 settembre 2023. E ancora l’ampliamento del welfare aziendale per il 2022, l’istituzione di un nuovo credito d’imposta per l’adeguamento dei registratori telematici nel 2023 e le modifiche al Superbonus con il nuovo quoziente familiare e degli utili esempi. In chiusura, una tabella di raccordo con evidenze delle modifiche apportate dal decreto in oggetto alla misura del Superbonus.

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Istruzione: Decreto Aiuti quater, Pacifico (Anief): “organico aggiuntivo necessario per le nostre scuole”

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 dicembre 2022

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, dalla sua pagina personale Facebook ha parlato delle novità e delle urgenze sulla scuola. Durante la diretta il leader Anief, a proposito dell’organico aggiuntivo, ha affermato che “l’ho chiamato aggiuntivo e non covid, ma dovremmo chiamarlo organico Pnrr. Infatti, senza questo organico non può essere portato avanti dalle scuole. Le scuole hanno bisogno di risorse aggiuntive per la progettualità. Come finanziare questo organico aggiuntivo? Semplice, con il Pnrr”.

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Decreto Aiuti ter: Cia, urgenti interventi strutturali per evitare collasso aziende

Posted by fidest press agency su domenica, 11 settembre 2022

“Il Governo dimostri di voler sostenere concretamente l’agricoltura italiana, messa in ginocchio dalla siccità, dal caro energia e dall’impatto economico della guerra in Ucraina. Tre le principali direttivi di interventi: agevolazioni su gasolio agricolo, indennizzi dopo gli effetti disastrosi del climate change e garanzia di liquidità alle aziende”. Questo l’appello del presidente Cia-Agricoltori Italiani, Cristiano Fini, in vista del prossimo Decreto Aiuti ter per le imprese travolte dagli effetti della crisi. Nel dettaglio, per Cia è prioritaria l’estensione del credito d’imposta per il carburante agricolo al secondo e quarto trimestre del 2022, periodi particolarmente strategici per il consumo energetico ed esclusi dalle agevolazioni attualmente vigenti. La misura deve comprendere anche il gasolio utile al riscaldamento delle colture in serra e non sia limitata solamente a quello per autotrazione.Per risollevare le aziende agricole che hanno subito danni pesantissimi dalla persistente siccità, Cia ritiene necessario il rifinanziamento del Fondo di Solidarietà Nazionale, con l’introduzione di semplificazioni e deroghe che rendano possibile una rapida erogazione degli indennizzi agli agricoltori. Cia chiede, inoltre, al Governo interventi per garantire liquidità al settore in debito di ossigeno, come fu per l’emergenza Covid, attraverso la sospensione delle rate dei mutui e di tutti gli altri finanziamenti. Cia reputa, infine, sostanziale l’estensione del credito di imposta per l’acquisto di energia elettrica a tutte le aziende agricole, a prescindere dal consumo. Tale credito potrà essere ceduto oppure utilizzato in compensazione entro la fine dell’anno.

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“Sono operativi i provvedimenti del Decreto Aiuti bis”

Posted by fidest press agency su mercoledì, 17 agosto 2022

17 miliardi a sostegno delle imprese e a protezione per le famiglie, in particolare per quelle più vulnerabili. Così si arriva a 52 miliardi di interventi, a saldi invariati, quindi senza nessuno scostamento, che hanno mitigato gli effetti dei rincari. E questo è stato possibile grazie alla costante crescita straordinaria, della nostra economia, spinta dagli interventi di questi ultimi anni: il Patto per l’export, gli oltre 40 miliardi di investimenti programmati nei Comuni e gli interventi di edilizia che sono ripartiti grazie ai bonus. Con la politica economica messa in campo dal Governo Draghi, grazie anche al lavoro centrale ed imponente della struttura del Ministero dell’Economia e delle Finanze, l’abbiamo sostenuta senza esitazioni, mantenendo gli obiettivi di riduzione del deficit e di riduzione del rapporto debito/PIL. A questo le famiglie e le imprese hanno saputo rispondere in modo eccezionale. Anche per questo è fondamentale, in questa fase di incertezza e di peggioramento del quadro internazionale, proteggere questa ripresa. L’Italia ha bisogno di risposte serie, concrete, non di promesse irrealizzabili. Politiche economiche efficaci si possono fare mantenendo i conti in ordine, soprattutto se sono stimolo di sviluppo e produttività. Ma per farlo serve anche tanta credibilità, non una politica di soli slogan”. Lo scrive sui social il Vice Ministro dell’Economia e delle Finanze, Laura Castelli, Deputata di Impegno Civico.“Queste – prosegue Castelli – le principali misure del Decreto Aiuti bis: ENERGIA ELETTRICA, GAS E CARBURANTI – viene rafforzato il bonus sociale elettrico e gas per il quarto trimestre 2022, tutelando i clienti vulnerabili nel settore del gas, sospendendo le modifiche unilaterali dei contratti di fornitura di elettricità e gas; – vengono azzerati gli oneri generali di sistema nel settore elettrico anche per il quarto trimestre 2022 e ridotta l’IVA per le somministrazioni di gas metano per combustione per usi civili e industriali nei mesi di ottobre, novembre e dicembre 2022. ARERA provvederà a mantenere inalterati gli oneri generali di sistema nel settore del gas, attualmente in vigore, fino alla fine dell’anno; – vengono prorogati i crediti d’imposta in favore delle imprese anche per il terzo trimestre 2022 e si dispone la proroga della riduzione dell’accisa sui carburanti sino al 20 settembre 2022; EMERGENZA IDRICA – vengono stanziate risorse a favore delle imprese agricole colpite dalla siccità, si accelerano gli affidamenti del servizio idrico integrato e si consente alla Protezione civile di chiedere in anticipo lo stato di emergenza in caso di siccità; ENTI TERRITORIALI – 400 milioni di euro di risorse straordinarie in favore di comuni, città metropolitane e province, e viene prorogata al 2023 la sospensione del rimborso delle anticipazioni di liquidità in favore delle Regioni a seguito del sisma del 2016. Sono inoltre stanziate risorse per favorire la ricostruzione post-sisma del 2012 in Emilia-Romagna, Lombardia e Veneto. POLITICHE SOCIALI – viene ridotto il cuneo fiscale in favore dei lavoratori dipendenti per i periodi di paga dal 1° luglio al 31 dicembre 2022, inclusa la tredicesima; – viene anticipata al 1° ottobre 2022 la rivalutazione delle pensioni; – viene esteso il “bonus 200 euro” ai lavoratori attualmente non coperti; – viene rifinanziato con 100 milioni di euro nel 2022 del Fondo per il sostegno del potere d’acquisto dei lavoratori autonomi. Con 1,3 miliardi abbiamo anche rifinanziato il Fondo per l’avvio, entro il 31 dicembre 2022, di opere indifferibili. Questo per contrastare il caro-materiali, consentendo così di proseguire nella realizzazione delle opere che rientrano nel Piano Complementare al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sia di quelle relative alle Olimpiadi Milano-Cortina 2026”.

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Decreto Aiuti: cosa cambia con la conversione in legge

Posted by fidest press agency su martedì, 9 agosto 2022

Indennità per i lavoratori a tempo parziale ciclico verticale, dilazione riscossione e modifiche al Reddito di cittadinanza. Sono tra le principali novità della conversione del Decreto Aiuti nella legge n. 91/2022 contenute nella circolare n. 9 del 2 agosto 2022 della Fondazione Studi Consulenti del Lavoro. Nello specifico, l’articolo 2-bis del decreto convertito prevede per quest’anno il riconoscimento di un’indennità una tantum pari a 550 euro per i lavoratori dipendenti di aziende private titolari, nel 2021, di un contratto di lavoro a tempo parziale ciclico verticale, tipologia dove la prestazione lavorativa viene concentrata in determinati mesi dell’anno o settimane del mese. Altra modifica apportata dal provvedimento, l’introduzione dell’articolo 15-bis che innalza a 120 mila euro, in luogo dei 60mila euro previsti in precedenza per ogni singola cartella, la soglia per ottenere la rateizzazione con modalità semplificata del pagamento delle somme iscritte a ruolo. Novità anche sul fronte del Reddito di cittadinanza: all’articolo 34-bis si precisa che i datori di lavoro privati possano proporre offerte di lavoro congrue direttamente ai percettori del reddito, salvo comunicarne l’eventuale mancata accettazione al centro per l’impiego competente, anche ai fini della decadenza del beneficio. Nessuna modifica significativa, invece, agli articoli 31, 32 e 33. La legge di conversione conferma all’articolo 32 l’iter di erogazione dell’indennità di 200 euro nella mensilità di luglio a lavoratori dipendenti e pensionati con reddito non superiore a 35 mila euro per l’anno 2021, titolari di rapporti di collaborazione coordinata e continuativa, ma anche stagionali, lavoratori dello spettacolo e del turismo, domestici, autonomi e occasionali, percettori del reddito di cittadinanza, incaricati di vendite a domicilio e autonomi senza partita Iva. Fonte: Consiglio Nazionale Consulenti del Lavoro

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