Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 176

Posts Tagged ‘renato schifani’

Omofobia: bocciatura legge

Posted by fidest press agency su giovedì, 19 Maggio 2011

Ieri la Commissione giustizia della Camera dei Deputati ha bocciato la proposta di legge Concia contro l’omofobia e la transfobia. Solo l’altro ieri, per le celebrazioni per la Giornata Mondiale contro l’omofobia Arcigay aveva chiesto al Parlamento “risposte degne di una grande democrazia”. Al nostro appello si era aggiunto quello delle più alte cariche dello Stato che, per bocca del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, del Presidente del Senato Renato Schifani, e del Presidente della Camera Gianfranco Fini, avevano espresso la propria preoccupazione per l’omofobia e la transfobia nel nostro Paese e confermato la necessità di provvedimenti legislativi di contrasto, assicurando solidarietà alla comunità omosessuale e trans italiana. Arcigay stigmatizza la bocciatura di ieri come un fatto grave ed irresponsabile, degno del più arretrato e fondamentalista dei paesi. Non ci accontentiamo più di belle parole, che non si concretizzano poi in provvedimenti di legge. Attendiamo dal Parlamento, che probabilmente discuterà un provvedimento contro l’omofobia il 23 maggio prossimo, una spinta di orgoglio capace di eliminare da questo Paese la piaga dell’omofobia e della transfobia. A Pdl, Lega e Udc, che con il voto di oggi si allineano alla peggior destra integralista europea, chiediamo un gesto di responsabilità: accolgano l’invito del Ministro Carfagna e in aula votino a favore di una seria legge che colpisca violenza e pregiudizio. Da parte nostra non mancheremo di considerare tutti coloro che avversano questa norma di civiltà, ampiamente presente nella legislatura di tutti i paesi europei, “complici morali” di tutti gli atti di violenza, pregiudizio e discriminazione motivata dall’orientamento sessuale o dall’identità di genere che dovessero ancora avvenire in Italia. (Paolo Patanè, presidente nazionale Arcigay)

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Schifani in Afghanistan

Posted by fidest press agency su sabato, 25 dicembre 2010

Lettera al direttore. Il presidente del Senato, Renato Schifani, in visita al contingente italiano ad Herat, ha detto: “Non staremo in Afghanistan a vita. Se lo facessimo sarebbe il fallimento della missione…L’obiettivo di questa missione è quello di rendere l’Afghanistan autonomo, indipendente e democratico. Questa è la nostra priorità…Per tutto questo abbiamo pagato un prezzo alto…buon Natale a voi che il Natale lo passate lontano dai vostri cari che, sono sicuro, sono con voi e di voi fieri come l’intero Paese”. Ed ecco, a un dipresso, ciò che avrebbe dovuto dire: “Non staremo in Afghanistan a vita…Ce ne andremo quando gli Americani diranno d’aver reso l’Afghanistan autonomo, indipendente e democratico”. E qui avrebbe dovuto pensare: “Aspetta e spera…”. E poi: “Per tutto questo lo Stato ha fatto pagare a voi e ai vostri familiari, nonché ai cittadini italiani un prezzo alto…buon Natale a voi che il Natale lo passate lontano dai vostri cari che, sono sicuro, sono con voi e di voi fieri come parte del Paese”. (Elisa Merlo)

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Schifani: la contestazione non serve

Posted by fidest press agency su lunedì, 6 settembre 2010

Bisogna comprendere le ragioni della contestazione  a Schifani, fermo restando che comprendere non significa condividere. Ogni forma di violenza che impedisce il libero esercizio della propria libertà, quando non violenta la libertà altrui, è da condannare come esempio di meschina rivalsa delle proprie ragioni, impedendo il contraddittorio  che ne spiegherebbe le ragioni. Chi urla lo fa perché non ha nulla da dire. La contestazione priva di contenuti alternativi non serve alla causa della democrazia, ma serve a chi ha interesse ad una cortina fumogena. E’ il trionfo dell’antipolitica in quanto l’interesse privato prevale sull’interesse generale, con l’aggravante che l’interesse privato viene gabellato come interesse pubblico, sostenendo che il privilegio riservato al satrapo diventa interesse pubblico, permettendo al medesimo detentore del potere di dedicarsi al governo, non più distratto dall’esigenza di difendersi davanti alla magistratura che vuole giudicarlo per i reati commessi fin da quando organizzava le grandi manovre del rapido arricchimento senza avere ancora deciso l’ingresso in politica.
La scomparsa del grande protettore, travolto dagli eccessi che lo costrinsero a fuggire nel dorato rifugio di Hammamet, eufemisticamente chiamato “esilio”, strinse i tempi, essendo rimasti scoperti i nervi sensibili che inevitabilmente conducevano al codice penale e al dovere di rispettare le regole imposte dal sistema democratico: per delinquere in tutta tranquillità bisognava spostare i paletti della legalità, fino a coprire i reati, propri e degli amici… nonché degli amici degli amici!
Fu detto dal medesimo che la scelta politica fu imposta dal grande amore per la patria, ma una patria inesistente, trattandosi semplicemente di una nazione, trasformata in una pletora di interessi privati, travolta da “mani pulite” che azzerò la prima repubblica, ma senza gettare le basi per la seconda. Nel vuoto di potere si inserì il satrapo, promettendo tutto ciò che i sondaggi indicavano essere in cima ai desideri della  maggioranza  che avrebbe dovuto legittimare l’ascesa al trono e l’esercizio del potere: potere della maggioranza che, in democrazia, indica il perentorio adeguamento all’interesse generale, ma nel nostro caso l’urgenza di tutelare gli interessi illegittimi del singolo.  Governatore e governato, controllore e controllato, legislatore e fruitore delle sue leggi; queste le antitesi che hanno generato l’antipolitica che conduce la nazione alla deriva, tranne gli eletti e i componenti la casta privilegiata, ai quali viene offerto uno scudo protettivo contro ogni forma di  intemperie: si chiama “fratellanza massone”. (Rosario Amico Roxas)

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Schifani assistman di Berlusconi

Posted by fidest press agency su sabato, 14 agosto 2010

“Le dichiarazioni rilasciate oggi da Renato Schifani costituiscono purtroppo la fotografia migliore della degenerazione istituzionale in cui è precipitato il Paese. Con questo intervento il presidente del Senato, che pure non ha lesinato critiche a Fini per le sue prese di posizione politica, conferma una volta di più di essere giocatore a tutti gli effetti, assist-man del presidente del Consiglio e non figura super partes come ci si aspetterebbe dalla seconda carica dello Stato. Eppure, dovrebbe sapere, Schifani, che non spetta né a lui né ad altri indicare cosa succede se una maggioranza di governo implode su sé stessa. L’unico abilitato, dalla Costituzione, a decidere è il Presidente della Repubblica che anche oggi ha confermato di muoversi solo e soltanto nell’interesse generale del Paese”. Così Francesco Boccia, deputato PD, tra i fondatori di TrecentoSessanta, l’Associazione che fa riferimento a Enrico Letta.

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“La favola del presidente Renato Schifani”

Posted by fidest press agency su lunedì, 15 marzo 2010

Leggendo le dichiarazioni del Presidente del Senato Schifani noi del MovimentoSUD dei diritti abbiamo raggiunto la consapevolezza che, nonostante siamo nati da poco, dobbiamo scioglierci perchè a detta del senatore tutti i bisogni dei meridionali sono stati in parte soddisfatti e per la restante parte provvederanno a breve i parlamentari provenienti dal Sud.Siamo perciò felicissimi di tanta attenzione destinata al Mezzogiorno e della insensata presenza di questi fastidiosi movimenti di ispirazione meridionalista che sono fini a se stessi, dato il grande dispendio di energie profuso dai nostri rappresentanti nelle aule parlamentari, tanto da meritarsi rancorosi rimbrotti da parte dei leghisti, anche a causa dei fondi destinati al Sud per le grandi opere. Peccato che i fatti hanno la testa dura e le bugie si svelano come pinocchio ed il suo lunghissimo naso, tanto ci pare quando il Senatore Schifani ha raccontato questa favola da paese dei balocchi.  Denunciamo invece le cose come realmente stanno, l’abbandono in cui si trovano le regioni del Mezzogiorno, le emergenze sociali ed economiche che lo attanagliano, la indecorosa rincorsa a finanziare grandi opere al Nord, visto il continuo ricatto cui il governo è sottoposto da parte della lega con lo spauracchio di perdere il potere se i fantomatici discendenti di Alberto da Giussano girano le spalle a Berlusconi ed ai suoi “discepoli”.  Registriamo inoltre la poca attenzione destinataci dal “Giornale di Sicilia” e da “Repubblica di Palermo” in occasione della presentazione ufficiale del movimentoSUD dei diritti a Palermo il 13 marzo scorso all’interno dell’aula consiliare del comune, dove abbiamo portato un centiania di cittadini all’interno del palazzo, sembrerebbero invece più stimolati ad ascoltare ad andare dietro, agli inventori del Partito del Sud, Lombardo e Miccichè, che probabilmente dimenticano di non avere mai destinato attenzione ai propri elettori.  O forse il Senatore intende parlare del famigerato ponte sullo stretto? In verità per chi non fosse informato o non seguisse i pareri della comunità scientifica, il ponte bloccherà le due sponde, siciliana e calabrese, e così si arresterà il dissesto del territorio che è causa degli eventi franosi recenti. Diciamo al Senatore in tutta franchezza di continuare a fare ciò che non ha fatto per il Sud insieme a tutti i parlamentari meridionali di ogni schieramento, noi continueremo a dare voce alle donne ed agli uomini di questo Sud offeso e vilipeso, nella certezza che un giorno non troppo lontano, caro Presidente, sarete tutti sostituiti dalla vera gente del Meridione che porterà come bagaglio i bisogni delle moltitudini dei popoli del Sud e non gli interessi di pochi. (Il Segretario nazionale Girolamo Foti detto Mirco)

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Le famiglie italiane e la pubblica amministrazione

Posted by fidest press agency su martedì, 2 febbraio 2010

Roma 4 Febbraio 2010, ore 11.00 Via della Dogana Vecchia 29, Senato della Repubblica Palazzo Giustiniani Sala Zuccari Presentazione risultati quarto rapporto “sussidiarietà e pubblica amministrazione locale” Intervengono: Introduzione: Giorgio Vittadini, Presidente Fondazione per la Sussidiarietà; Renato Schifani, Presidente del Senato; Roberto Calderoli, Ministro per la Semplificazione Normativa; Renato Brunetta, Ministro per la Pubblica Amministrazione e Innovazione; Sergio Chiamparino, Presidente Anci e Sindaco di Torino; Gianni Alemanno, Sindaco di Roma; Ferruccio Dardanello, Presidente Unioncamere.

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I politici parlano di riforme

Posted by fidest press agency su sabato, 2 gennaio 2010

Con il suo discorso alla nazione il presidente Napolitano ha lanciato un primo segnale sulla strada delle riforme. Gli ha fatto eco subito dopo il presidente del senato Renato Schifani in una intervista al Giornale Radio Rai dicendosi ”incoraggiato a seguire un percorso pacato fra maggioranza e opposizione” E rilevando in questo senso ”convergenza tra maggioranza e opposizione” su temi come la riduzione del numero di parlamentari, il monocameralismo, più poteri al premier, una giustizia più equilibrata tra accusa e difesa. Sulla stessa lunghezza d’onda si è espresso Umberto Bossi, interpellato dall’Ansa, ma ha anche tenuto a ribadire riguardo le riforme: ”non vogliamo sentir parlare di chiacchiere, siamo geneticamente contrari alla melassa buonista e a quelli che parlano, parlano e poi non fanno un bel nulla” E ha soggiunto: ”Noi siamo disposti a parlare con chiunque, a trovare accordi, ma ad una condizione: che le cose si facciano! Non vogliamo chi perde tempo o lo fa perdere apposta”. ”La Lega prosegue per la propria strada. Ed è una strada ben chiara. E ribadisco, per chi ancora non lo avesse capito, che siamo contrari alla melassa buonista, al chicchiericcio di quelli che parlano, parlano e non fanno mai nulla. Adesso servono le riforme. Questo è il nostro programma per il 2010”.

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Informazione e Internet

Posted by fidest press agency su sabato, 19 dicembre 2009

Il Presidente del Senato, Renato Schifani, ha sostenuto che, in tema di pericolo per la pubblica sicurezza, Facebook è più pericoloso dei gruppi degli anni ’70, ed ha auspicato, in concordia col ministro dell’Interno, Roberto Maroni, di voler mettere ordine sul web. E’ pericoloso per tutti che la seconda carica dello Stato, di fatto il vicepresidente della Repubblica, con l’intento di porre freno a episodi come quello della violenza subita dal capo del Governo Silvio Berlusconi, non chieda maggiore attenzione all’applicazione delle leggi e della prevenzione, ma indichi la libertà d’espressione e di opinione come il principale movente di quanto accaduto e, di conseguenza, il principale nemico da abbattere. Perchè è questo che Schifani sta auspicando. proprio come  nel regime fascista e in quello staliniano dove, non solo chi praticava violenza fisica contro le istituzioni veniva perseguito (com’è giusto che sia anche oggi in democrazia), ma anche chi esprimeva opinioni diverse da chi governava veniva sottoposto ai rigori della legge. Il paradosso di quello che auspica il presidente Schifani è che lo fa chiedendo censura per uno dei maggiori luoghi di discussione al mondo -Facebook- che non a caso ha sede in un Paese, gli Usa, dove in materia di libertà di espressione e di opinione non sono secondi a nessuno. Paese che proprio in virtù di questa sua peculiarità e’ stato il maggiore liberatore del nostro Paese e dell’Europa dai regimi fascista e nazista. (Vincenzo Donvito, presidente Aduc)

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Commemorazione di Chiara Lubich

Posted by fidest press agency su sabato, 14 marzo 2009

Martedì 17 marzo 2009 – ore 11-13 Sala della Lupa – Camera dei Deputati la commemorazione è stata promossa dai Presidenti di Senato e Camera nel primo anniversario della scomparsa , avvenuta il 14 marzo 2008. Il  Presidente del Senato, Renato Schifani, e il Presidente della Camera, Gianfranco Fini,  intendono ricordare la figura, il pensiero e l’opera della fondatrice del Movimento dei  Focolari con un Convegno dal titolo: “ Chiara lubich, un patto di fraternità per l’Italia Come informa un comunicato dell’ufficio stampa della Camera dei Deputati, apriranno i lavori il  Presidente della Camera, Gianfranco Fini e il Vicepresidente del Senato, Rosa Angela Mauro.  Interverranno Christine Boutin, Ministro delle politiche urbane e degli alloggi della Repubblica francese, Andrea Riccardi, Professore ordinario di storia contemporanea presso la terza università di Roma e fondatore della Comunità di Sant’Egidio, e Maria Voce, Presidente del Movimento dei  focolari. In programma anche un filmato su Chiara Lubich.  Parteciperanno parlamentari e politici di varie nazioni: dalla Corea del Sud al Brasile, dalla Francia all’Argentina, convenuti in Italia in occasione di questo anniversario.

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