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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 151

Posts Tagged ‘ritocchi’

Chirurgia estetica: I ritocchi si fanno d’inverno

Posted by fidest press agency su mercoledì, 29 gennaio 2020

I mesi freddi sono i più adatti per rivolgersi al chirurgo plastico, anche per i minori problemi legati al gonfiore e all’esposizione ai raggi solari. “E’ questo il periodo migliore dell’anno per sottoporsi a interventi come rinoplastica, mastoplastica additiva, liposuzione blefaroplastica o lifting facciale – spiega il prof. Francesco D’Andrea, Presidente Nazionale della Società Italiana di Chirurgia Plastica Ricostruttiva ed Estetica (SICPRE) -. L’ambiente e il clima risultano fondamentali soprattutto nella fase post operatoria. Il caldo, l’umidità e l’esposizione al sole non sono indicati, infatti, per una pelle che ha appena subito interventi estetici o ricostruttivi”. Tra i motivi che spingono gli specialisti a preferire i mesi freddi c’è soprattutto la gestione del gonfiore e dei lividi, una seria preoccupazione per le pazienti. Oltre a scegliere il periodo invernale, oggi c’è un’arma in più, un gel da applicare sulla parte operata che riduce del 40% il gonfiore. Lo ha dimostrato un recente studio italiano, che ha testato un rimedio a base di efficaci sostanze naturali come escina (principio attivo dei semi di ippocastano), cumarina (una leguminosa del Sud America) e Centella (una pianta asiatica), veicolati da eparina (un polisaccarinide) e da un particolare eccipiente funzionale: l’Olivoil glutinato che predispone il derma ad un maggiore assorbimento dei principi funzionali e nulla ha a che fare, a dispetto del nome, con le intolleranze al glutine. Si chiama Venoplant e ha dimostrato di ridurre significativamente il gonfiore e può essere assunto sia per via topica sotto forma di gel oppure come integratore alimentare in compresse per via orale. “Sappiamo che gli interventi su alcuni tessuti favoriscono l’accumulo di sostanze negli spazi interstiziali – aggiunge il dott. Ercole Manzi, specialista in Chirurgia Plastica, Ricostruttiva ed Estetica -. Si creano così processi infiammatori che determinano accumuli di liquidi, dal colore violaceo, nella parte del corpo interessata dall’operazione. Questo gonfiore prende il nome di edema ed è un processo fisiologico che si verifica nella quasi totalità delle operazioni. Venoplant ha un’azione drenante e dermotrofica molto efficace e diminuisce il gonfiore e il dolore. Inoltre a differenza di altri presidi che utilizziamo solitamente, come drenaggi o borse del ghiaccio, non presenta alcuna controindicazione. Per questo risulta particolarmente apprezzato da chi ha subito un’operazione di chirurgia estetica. L’edema produce effetti più fastidiosi ed invalidanti che ritardano il ritorno dei pazienti ad una vita normale”. “Chi si rivolge a noi ha come obiettivo primario raggiungere il prima possibile uno stato di benessere – prosegue Manzi -. I nostri non sono interventi salvavita o indotti da gravi patologie da affrontare nell’immediato, perciò è fondamentale contrastare gli inestetismi post operatori grazie a prodotti sicuri e naturali. Venoplant è disponibile anche nella formulazione transdermica come cerotto (Venoplant Patch) che può essere particolarmente indicata per i nostri pazienti. La sinergia che si ottiene con l’utilizzo contemporaneo delle varie formulazioni (cremagel, compresse e patch) può determinare risultati importanti sull’edema. Sono quindi in corso nuove ricerche scientifiche per evidenziare le ulteriori potenzialità offerte. Le terapie medico-farmacologiche tradizionali anti edema svolgono un ruolo abbastanza controverso nella chirurgia plastica estetica. E’ quindi fondamentale trovare sempre nuove efficaci soluzioni”.

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Benzina: ritocchi al rialzo

Posted by fidest press agency su sabato, 4 gennaio 2020

Secondo Quotidiano Energia ci sono movimenti al rialzo sulla rete carburanti italiana dopo la pausa delle festività.”No a speculazioni sul rientro degli italiani o a rialzi dei carburanti legati al raid Usa a Baghdad” afferma Massimiliano Dona, presidente dell’Unione Nazionale Consumatori.”Non c’è alcun motivo per il balzo del petrolio già registrato in alcune Borse. Per ora, infatti, non c’è stato alcun annuncio da parte degli iraniani sul lato dell’offerta di petrolio. E’ prematuro anche parlare di venti di guerra o di escalation militari o, comunque, operare ed intervenire sui mercati come se la guerra fosse già alle porte” conclude Dona.Di seguito i suggerimenti dell’Unione Nazionale Consumatori per risparmiare sul rientro dalle vacanze:
· Non entrate nel primo distributore che vi capita appena si accende la spia della benzina, ma cercate il prezzo più basso.
· Prediligete le pompe bianche, senza insegne famose (no logo), o quelle della grande distribuzione.
· Preferite il self service al servito
· Verificate la corrispondenza tra i prezzi esposti nei cartelli e quelli effettivamente praticati
· I distributori in autostrada hanno prezzi mediamente più alti, quindi, prima di partire per il viaggio di rientro, fate il pieno.
· Guardate i benzacartelloni
· Confrontate i prezzi attraverso il sito carburanti.mise.gov.it

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Chirurgia estetica, boom di ritocchi al naso per i selfie

Posted by fidest press agency su lunedì, 9 aprile 2018

Negli Stati Uniti il 55% degli specialisti ha operato al naso pazienti che volevano migliorare sui social: “Un fenomeno diffuso anche in Italia, dove sono sempre di più i “pazienti Instagram”, i Millennial che condividono i ritocchini in tempo reale” dice il chirurgo plastico Pierfrancesco Bove, socio della Federazione Italiana Medici Estetici (FIME) Nel 2017 il 55% dei chirurghi plastici ha avuto pazienti che si sono rifatti il naso per migliorare nei selfie: è il risultato di un’indagine condotta dalla AAFPRS, l’American Academy of Facial Plastic and Reconstructive Surgery, che registra un trend in continua crescita (+13% rispetto al 2016). “I numeri sono destinati a crescere ancora nei prossimi anni – dice Pierfrancesco Bove, chirurgo plastico socio della FIME (Federazione Italiana Medici Estetici) e amato sui social, con una pagina Facebook da 10mila like e un canale Instagram con quasi 30mila followers -. Tra i miei pazienti, sono sempre di più quelli che si sottopongono a rinoplastica e che lo fanno proprio perché non sono soddisfatti dell’immagine che vedono sui social network”.
In realtà, spesso i selfie restituiscono un’immagine alterata e non veritiera: lo dimostra uno studio pubblicato sempre negli Stati Uniti sulla rivista JAMA Facial Plastic Surgery: “I selfie non funzionano come specchi, ma distorcono l’immagine – afferma Bove -. Scattare foto a distanza ravvicinata, senza il bastoncino, fa sembrare il naso più largo del 30% negli uomini e del 29% nelle donne Questa spiegazione tuttavia non basta a far cambiare idea a chi ha deciso di sottoporsi a un intervento: i pazienti arrivano dal chirurgo plastico dopo aver attentamente analizzato il proprio aspetto e aver individuato con precisione quello che vogliono correggere. Fino a qualche anno fa, ero io che mostravo ai pazienti le differenze che, inevitabilmente, ci sono tra la parte destra e sinistra del viso e del corpo, oggi sono i pazienti a mostrarmi le asimmetrie. Inoltre, grazie all’utilizzo di filtri fotografici, sanno quanto potrebbe migliorare il proprio aspetto con qualche accorgimento e vogliono raggiungere quel risultato nella realtà e non solo in modo virtuale”.I “pazienti Instagram”, come li ha ribattezzati il dottor Bove, sono giovani, “di solito sotto i 40 anni”. Per loro la chirurgia estetica non è un tabù, ma un’esperienza da condividere sui social: “Una volta chi si faceva il ritocchino lo nascondeva, oggi ci sono moltissime pazienti che si scattano una foto prima di entrare in sala operatoria o poco dopo essersi operate, con ancora i bendaggi: vogliono condividere l’esperienza e raccontare in tempo reale come è andata” dice Bove.Il viso è la parte del corpo più gettonata per i ritocchini: “Molto richiesti sono i trattamenti per prevenire l’invecchiamento e la richiesta è sempre per risultati naturali – afferma il chirurgo plastico -. Il naso è l’intervento più gettonato perché, oltre a essere in primo piano nei selfie, richiede un intervento molto meno traumatico rispetto a qualche anno fa. Grazie alla smart rinoplastica, ho messo a punto un protocollo che abbina ottimi risultati estetici con un post operatorio rapido e indolore: si utilizza un dispositivo medico che, grazie a un campo elettromagnetico pulsato, aiuta la guarigione delle cellule danneggiate. Dopo soli 4 giorni si tolgono le medicazioni e non si usano più i tamponi, di solito molto temuti dai pazienti”.

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Manovra: ritocchi distruttivi

Posted by fidest press agency su giovedì, 14 luglio 2011

“Gli ultimi annunciati ritocchi alla manovra, lievitata per il momento a ben 79 miliardi, amplificano la portata distruttiva delle scelte adottate dal Governo, che abbatte lo Stato Sociale accanendosi contro le classi meno abbienti e contro i lavoratori dipendenti, in particolare contro quelli pubblici”, denuncia Giuliano Greggi, dell’Esecutivo nazionale USB Pubblico Impiego. “Questo Governo – prosegue il dirigente USB – che si guarda bene dal mettere in atto un singolo provvedimento per arginare l’enorme evasione ed elusione fiscale del nostro Paese, è invece veloce come una folgore quando si tratta di applicare i Ticket sanitari, in vigore già dalla prossima settimana. Non si parla ancora di nessuna marcia indietro sul contributo unificato applicato alle cause di lavoro e previdenziali, un iniquo balzello che in alcuni casi potrà arrivare alla cifra di 733 Euro più 8 di marca da bollo. L’aumento dell’età pensionabile viene anticipato al 2013, ed i dipendenti pubblici – sottolinea Greggi – che hanno visto reddito e pensione già falcidiatidalle precedenti manovre, quantificabili in 100 mila Lire medi mensili per il mancato adeguamento salariale del ‘91-’93 e di 250 Euro mensili per la legge 122/2010, adesso con il blocco dei contratti vedranno un aumento solo nel 2018. Nel frattempo avranno perso qualcosa come altri 180 Euro medi mensili subendo una forte perdita sulle rendite pensionistiche quantificabile, a regime, in circa 315 euro medi lordi mensili”. “A questa devastazione è necessario dare una prima urgente risposta – conclude Greggi – per questo USB P.I. ribadisce con forza la scelta dello sciopero generale del Pubblico Impiego proclamato per domani e chiama tutti i lavoratori pubblici a far sentire la loro forteprotesta nelle tante iniziative organizzate nelle piazze di tutte le regioni”.

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Chirurgia plastica batte medicina estetica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 1 aprile 2009

«Dalla mia esperienza – dice Alessandro Gennai, chirurgo plastico di Bologna – risulta che gli interventi di chirurgia sono aumentati del 15%, mentre quelli di medicina estetica, fino a qualche mese fa sicuramente più gettonati, hanno subito una leggera flessione. Gli interventi più richiesti sono mastoplastica additiva, blefaroplastiche e lifting endoscopico». Le chiavi di lettura di questo fenomeno, apparentemente in controtendenza rispetto alla generale situazione economica, possono essere molteplici. Gli interventi di chirurgia estetica sono definitivi: quindi basta a continui ritocchi che, pur avendo un prezzo singolo decisamente inferiore rispetto all’affrontare una sala chirurgica, costringono a mettere mano continuamente al portafoglio. «E i progressi che le tecniche chirurgiche hanno fatto, rendendo gli interventi mini invasivi, hanno avvicinato quanti vogliono vedersi con qualche anno in meno» continua Gennai. Superiori alle motivazioni economiche, sono quelle di tipo psicologico: «In tempi di crisi c’è la tendenza a ripiegarsi su stessi per cercare delle auto gratificazioni. Vedersi meglio, aiuta a sentirsi meglio», precisa il chirurgo bolognese.La stessa tendenza è registrata anche da Francesco Bernardini, chirurgo oculoplasta specialista della zona occhi, con studi a Torino e Genova: «Sempre più pazienti vogliono uno sguardo giovane e senza rughe – afferma il dottor Bernardini -. L’estetica e la cura di sé non conoscono crisi: le pazienti vogliono essere belle comunque. Anzi, si approfitta di un momento in cui i prezzi sono in alcuni casi ritoccati al ribasso e i pagamenti possono essere rateizzati. Nella chirurgia delle palpebre, poi, i risultati sono a lunghissima durata, sopra i 10 anni, e la blefaroplastica viene oggi eseguita con tecniche mini-invasive e sicure. Tuttavia altri optano per piccoli ritocchi con tossina botulinica e filler che, sebbene non abbiano un effetto permanente, offrono un ringiovanimento efficace, hanno costi contenuti e si eseguono comodamente nel tempo di una pausa pranzo». A sottoporsi a interventi sono soprattutto donne, di età compresa tra i 35 e i 55, appartenenti a tutte le fasce sociali. In aumento impiegate e insegnanti. Tra gli interventi più richiesti, la correzione delle palpebre superiori cadenti e la mastoplastica additiva. Non mancano uomini, soprattutto trentenni, che prestano molta attenzione al viso: sono aumentati infatti i trattamenti di tossina botulinica, le blefaroplastiche e i lifting endoscopici. Vogliono correggere soprattutto le borse palpebrali inferiori e le rughe naso-geniene, tra le guance e il naso. Anche negli Stati Uniti la chirurgia plastica non sembra toccata dai venti di recessione. Secondo i dati dell’American Society of Plastic Surgeons (ASPS) nel 2008 i dottori hanno eseguito oltre 12 milioni di interventi di chirurgia plastica a scopo estetico. Gli interventi chirurgici sono aumentati del 9 per cento, quelli mini invasivi del 5.

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