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Storie parallele? Titanic-Costa Concordia

Posted by fidest press agency su martedì, 7 febbraio 2012

English: Costa Concordia Polski: Statek pasaże...

Image via Wikipedia

Per un amaro scherzo del destino la tragedia della Costa Concordia è accaduta a cento anni di distanza dal naufragio del Titanic, il transatlantico salpato da Southampton e diretto a New York che nella notte tra il 14 e il 15 aprile del 1912 affondò nelle acque dell’Atlantico spezzando la vita di 1.500 persone. A bordo di quella nave c’era anche Emilio Ilario Giuseppe Portaluppi, varesino di Arcisate che riuscì a scampare alla tragedia insieme ad altre 700 persone. Per il numero di febbraio ora in edicola “il Varesino” ha raccolto in esclusiva la testimonianza di Claudio Bossi, “l’archivista del Titanic” che colleziona notizie, non cimeli – ci tiene a sottolinearlo – del più famoso naufragio della storia recente e le pubblica su un sito in progress, uno dei più ricchi su questo argomento in Italia. «La tragedia della Concordia è stata una maledetta coincidenza, ma ora sul mio sito http://www.titanicdiclaudiobossi.com passano in visita mille persone al giorno», spiega Bossi che ora ha raccolto molte storie anche nel libro Titanic. Storia, leggende e superstizioni sul tragico primo e ultimo viaggio del gigante dei mari, edito da De Vecchi.
Classe 1881, scultore e scalpellino emigrato in America a cercar fortuna nella capitale mondiale del granito, Barre nel Vermont, fece poi strada in una ditta di monumenti funerari a Milford nel New Hampshire. In America si sposò con una concittadina da cui ebbe una figlia, ma dopo pochi anni si separò e la consorte tornò a vivere in Italia.
In quello sciagurato 1912 Cantaluppi volle fare un viaggio in Italia per rivedere la famiglia, poi si imbarcò sul Titanic con un biglietto di seconda classe per fare ritorno negli USA. Saltato sulla scialuppa n. 14, pare sia caduto in mare e abbia nuotato per due ore prima di essere raccolto da un’altra imbarcazione. La figlia ha raccontato che il padre si era salvato aggrappandosi a un pezzo di ghiaccio. Di sicuro fu salvato dalla Carpathia.
Nel 1914 decise di far ritorno in Italia e partecipò alla prima guerra mondiale. Da allora trascorse quindici mesi l’anno ad Alassio, dove ogni 15 aprile festeggiò la ricorrenza come fosse il suo secondo compleanno. Nella cittadina ligure alloggiava in una piccola pensione e ad essa lasciò una ricetta che Portaluppi prese direttamente dallo chef del Titanic la sera prima del naufragio. Il proprietario della pensione, Viglietti, racconta: «da febbraio a luglio, lavorava sempre sul suo grande album da disegno, realizzava spesso monumenti e tombe. Ed era sempre molto riservato, sorrideva sempre sotto quei baffetti alla “monsieur Verdoux” di Chaplin, e andava spesso a passeggio, con cappello e bastone, sul lungomare».La curiosità su questo caso ha alimentato aneddoti e leggende, come quello della misteriosa figura femminile che lo fece salire sulla scialuppa mentre i marinai lo spingevano via con i remi, forse la miliardaria americana Lady Astor con la quale Portaluppi avrebbe avuto una relazione.
Il Varesino – Mensile d’inchiesta della provincia di Varese edito da Davide Pirone Editore, indaga la realtà locale e approfondisce con autorevolezza temi di politica, economia e società legati al territorio con uno sguardo al quadro nazionale.News e aggiornamenti sulla pagina Facebook: http://www.facebook.com/IlVaresinoMensile (Tatiana Gammacurta)

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