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Posts Tagged ‘rifiuti elettronici’

Rifiuti elettronici, 25 mila tonnellate gestite da Ecolight nel 2019

Posted by fidest press agency su giovedì, 16 luglio 2020

Quasi 25 mila tonnellate di rifiuti elettronici gestiti nel 2019 con un tasso di recupero ben superiore al 90% e oltre 350 tonnellate raccolte attraverso strumenti di prossimità. Ecolight, il consorzio nazionale no profit per la gestione dei rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), presenta il Rapporto Sociale, documento che sintetizza l’attività svolta l’anno scorso e dal quale emerge una grande attenzione al tema della sostenibilità. «La sostenibilità, che dà anche il titolo al nostro undicesimo Rapporto Sociale, è equilibrio», premette il presidente di Ecolight, Walter Camarda. «Un comportamento, un’azione, una scelta per essere sostenibile deve tenere conto del proprio impatto ambientale e di quello economico; stare quindi in equilibrio. Ecolight opera con questa consapevolezza da oltre 15 anni, coinvolgendo non solamente tutti gli attori della filiera RAEE, ma anche stimolando aziende e cittadini a conferire correttamente i loro rifiuti elettronici affinché possano essere gestiti in una logica di economia circolare». Forte delle 1.900 aziende consorziate, Ecolight nel corso del 2019 ha garantito un servizio puntuale e capillare con oltre 27 mila missioni, concentrate soprattutto nella raccolta dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni come cellulari, frullatori, ferri da stiro e lampadine a risparmio energetico. «L’impegno ha confermato il ruolo leader del consorzio nella raccolta dei RAEE appartenenti ai raggruppamenti R4 ed R5», osserva il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio. «L’operatività è stata garantita non solamente attraverso il Centro di Coordinamento RAEE, ma anche con lo sviluppo di progetti che sono andati al servizio della Distribuzione. Attraverso il cosiddetti Uno contro Uno e Uno contro Zero, i negozi sono chiamati ad un ruolo importante nella raccolta dei rifiuti hi-tech. Il Consorzio, che ha servito oltre 3.100 punti vendita, ha gestito oltre 320 tonnellate di RAEE che sono stati consegnati in negozio – o ritirati al domicilio dell’acquirente nel caso di consegna a casa – al momento dell’acquisto di un prodotto elettronico di equivalente funzionalità. Inoltre, attraverso le nostre 30 EcoIsole che sono state posizionate in corrispondenza di importanti punti vendita e in spazi di grande afflusso, abbiamo intercettato quasi 30 mila persone che hanno conferito più di 37 tonnellate di piccoli RAEE».La sostenibilità dell’azione del Consorzio è stata inoltre supportata da elevati tassi di recupero. «Abbiamo superato il 92% in peso». Spiega Dezio: «Questo significa che per ogni 10 tonnellate raccolte, più di 9 sono state avviate ad un processo di recupero di materia. Nell’ottica di una concreta economia circolare, questo ci ha permesso di re-immettere sul mercato come materie prime seconde più di 9.800 tonnellate di allumino, metalli ferrosi e non ferrosi, oltre 5.700 tonnellate di materie plastiche e quasi 1.000 tonnellate di vetro, tutte ottenute da processi di trattamenti dei RAEE». In questa prospettiva si inserisce anche l’impegno nel progetto sostenuto dal Ministero dell’Ambiente e sviluppato con il dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale dell’Università di Brescia e Stena Recycling, che ha portato ad un miglioramento qualitativo e quantitativo dei processi di recupero delle plastiche contenute nei piccoli RAEE.

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Rifiuti elettronici: recupero della plastica contenuta nei frullatori, phon e mouse

Posted by fidest press agency su lunedì, 3 febbraio 2020

Phon, frullatori, telecomandi e mouse non più funzionanti possono dare un importante contributo all’economia circolare. La plastica contenuta in questi rifiuti e nei rifiuti elettronici (RAEE) di piccole dimensioni può infatti dare ancora molto all’ambiente e ai processi di sostenibilità: è possibile aumentarne le quantità inviate a riciclo e migliorarne la qualità. Sono questi i principali risultati cui è approdato il progetto sviluppato dal consorzio Ecolight, dal dipartimento di Ingegneria meccanica e industriale dell’Università di Brescia e da Stena Recycling, in collaborazione con il Ministero dell’Ambiente e della Tutela del territorio e del mare, e che è stato presentato venerdì 31 gennaio a Milano nel convegno “L’economia circolare nei rifiuti elettronici: il miglioramento del recupero delle plastiche nei RAEE”.
Il contesto – Nei due anni di ricerca sono state prese in considerazione le plastiche contenute nei piccoli elettrodomestici e nell’elettronica di consumo; una categoria di RAEE indicata come il raggruppamento R4 che è in grande crescita (l’anno scorso la raccolta è aumentata di oltre il 15% rispetto al 2018) e che, in peso, è composta per il 30% proprio da plastica. Si tratta di una frazione caratterizzata essenzialmente da due elementi: la molteplicità di polimeri utilizzati e la presenza di plastiche con ritardanti di fiamma bromurati. A differenza delle altre, queste ultime non possono essere avviate a recupero di materia: il loro destino è l’incenerimento. Partendo da questo quadro, l’obiettivo che consorzio Ecolight, Università di Brescia e Stena Recycling si sono posti è stato quello di individuare nuove tecnologie che potessero migliorare i processi di separazione, consentendo così di potenziare l’apporto del trattamento dei rifiuti elettronici – e di tutta la filiera RAEE – all’economia circolare.Il progetto – I piccoli RAEE sono stati sottoposti al processo di trattamento previsto dagli impianti di Stena Recycling che prevede una prima fase con l’apertura dei singoli rifiuti, la rimozione delle componenti pericolose e critiche (condensatori e batterie) e la separazione delle componenti plastiche da quelle ferrose e non ferrose. Nella seconda fase, attraverso flottazione, con il passaggio in due differenti vasche sono state separate le plastiche con ritardanti di fiamma bromurati (dette plastiche pesanti) da quelle senza ritardanti (plastiche leggere) e dai metalli. Sulle frazioni ottenute in ogni singola fase sono state condotte ulteriori ricerche volte all’analisi dei materiali via via ottenuti e al miglioramento dei processi.I risultati – Gli obiettivi sono stati raggiunti. Innanzitutto il progetto ha permesso di migliorare i processi di trattamento e selezione delle plastiche contenute nei piccoli RAEE (R4) sotto i profili quantitativi e qualitativi. Grazie alle nuove soluzioni adottate, è infatti aumentata la frazione di plastica leggera che può essere destinata a recupero di materia. Se rapportato ai dati di raccolta nazionale del 2019, l’incremento porta a oltre 17.200 le tonnellate totali di plastica che si possono recuperare dai piccoli RAEE; questa plastica, opportunamente lavorata, per le caratteristiche riscontrate potrà essere impiegata per la costruzione di alcune parti di apparecchiature elettriche, ma anche nella fabbricazione di panchine, appendiabiti e vasi. A questo aumento è corrisposta anche una speculare diminuzione della plastica pesante, non riciclabile e destinata a distruzione termica. Sotto il profilo della qualità dei materiali ottenuti, significativo è stato il calo (-10%) degli scarti nelle due frazioni che vengono inviate a recupero, ovvero la plastica leggera e i metalli. Questo significa una potenziale miglior collocabilità del prodotto sul mercato dei materiali recuperati. Una miglior regolamentazione in materia aiuterebbe a sfruttare queste potenzialità.

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Ambiente: 24mila tonnellate di rifiuti elettronici raccolti

Posted by fidest press agency su mercoledì, 3 luglio 2019

Quasi 24 mila tonnellate di rifiuti elettronici gestiti con un tasso di recupero superiore al 97% e un impegno nell’Uno contro Uno che è valso 300 tonnellate nel 2018. Sono questi i principali dati contenuti nel Rapporto sociale di Ecolight, consorzio nazionale no profit impegnato da dieci anni nella gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori esausti. Punto di riferimento per quasi 1.800 aziende, Ecolight l’anno scorso ha confermato i risultati dell’anno precedente, indicando però strade innovative per la raccolta della spazzatura hi-tech, soprattutto in vista degli obiettivi europei che proprio a fine 2019 si innalzeranno ancora. «Il Rapporto sociale del consorzio è un documento che guarda al futuro, alle sfide che abbiamo davanti e prova a indicare delle soluzioni», premette il presidente di Ecolight, Walter Camarda. «La strada da percorrere è quella del coinvolgimento, così come “coinvolgere” è il titolo che abbiamo voluto dare al nostro Rapporto sociale. Il pacchetto relativo all’economia circolare, che è stato vagliato dal Parlamento UE proprio l’anno scorso, non deve essere visto come un mero elenco di prescrizioni, ma un percorso da fare. Affinché la visione circolare possa trovare concretezza è indispensabile che ciascuno faccia il proprio compito fino in fondo».
Ecolight lo ha fatto. «Il consorzio ha servito oltre 3 mila punti di prelievo in tutta Italia, dagli oltre 700 in Lombardia fino ai 19 del Molise», ricorda il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio. «Un’azione capillare e puntuale, come testimoniato dal grado di efficienza del servizio che è stato superiore al 98%. A questi si aggiungono gli oltre 2.500 ritiri che sono stati fatti presso i punti vendita nel rispetto di quanto previsto dall’Uno contro Uno e che hanno permesso la raccolta di 300 tonnellate di RAEE. Nell’anno i consumatori hanno lasciato in negozio più di 42 mila elettrodomestici non più funzionanti al momento dell’acquisto di un altro elettrodomestico di equivalente funzionalità». Sul fonte dell’Uno contro Zero, che prevede la possibilità per i consumatori di lasciare le piccole apparecchiature elettroniche non funzionanti nei negozi di grandi dimensioni (quelli con più di 400 mq di superficie di vendita dedicata al materiale elettronico) senza alcun obbligo di acquisto , Ecolight ha effettuato 132 missioni, arrivando a ritirare 460 kg di RAEE, prevalentemente piccoli elettrodomestici e cellulari rotti.
Nell’ottica di attuare l’economia circolare, la sfida è duplice, in particolare in vista del target europeo previsto per il 2019. «Entro la fine di quest’anno, l’Italia è chiamata a raccogliere il 65% delle apparecchiature immesse calcolato sulla media dei tre anni precedenti», ricorda Dezio. «Un obiettivo importante, visto che partiamo dal 40% registrato nel 2017. Ma è un obiettivo che si può raggiungere attraverso due strade: la prima, un potenziamento della raccolta, andando incontro ai cittadini, sensibilizzandoli sulla necessità di conferire in modo differenziato non solamente frigoriferi e forni, ma anche e soprattutto smartphone, frullatori e lampadine non più funzionanti; la seconda, un freno ai canali di raccolta paralleli. Si stima che almeno due terzi dei RAEE prodotti siano gestiti al di fuori del sistema, senza che vi sia un controllo sulla filiera, sul recupero e sul riciclo».
I rifiuti elettronici sono del resto una risorsa importante. Come testimoniato dall’attività di Ecolight, sono riciclabili per oltre il 97% del loro peso. Il consorzio ha infatti inviato a recupero più di 8.570 tonnellate di ferro, oltre 6.500 tonnellate di materie plastiche, quasi 2.000 tonnellate di vetro e 1.000 tonnellate di metalli non ferrosi. «È il primo passo di un’economia circolare concreta nella quale crediamo profondamente», conclude Dezio.

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Rifiuti elettronici: le EcoIsole RAEE di Milano diventano modello per il C40 -Cities Climate Leadership Group

Posted by fidest press agency su martedì, 2 aprile 2019

Le EcoIsole RAEE realizzate dal consorzio Ecolight diventano modello per una nuova raccolta dei piccoli rifiuti elettronici. Una delegazione del C40 – Cities Climate Leadership Group, rete globale costituita dai sindaci delle maggiori città del mondo per combattere i mutamenti climatici, durante il sopralluogo a Milano ha fatto tappa oggi, venerdì 29 marzo, nel quartiere Baggio per vedere il funzionamento dell’EcoIsola RAEE posizionata al Municipio 7. Guidati da Amsa-Gruppo A2A, una decina di rappresentanti di città quali Los Angeles, Abu Dhabi, Tel Aviv e Rotterdam, aderenti alla rete mondiale impegnata nella tutela dell’ambiente, hanno voluto vedere il funzionamento dell’innovativa soluzione adottata da Milano per la raccolta di prossimità dei piccoli RAEE. Grazie infatti al progetto avviato da Amsa-Gruppo A2A in collaborazione con Ecolight, otto EcoIsole sono state posizionate in altrettanti municipi del capoluogo lombardo: nei soli primi due mesi del 2019, sono state utilizzate da 2 mila cittadini che hanno conferito oltre 1,5 tonnellate di piccoli elettrodomestici, cellulari e lampadine a risparmio energetico.
«I RAEE sono tra i rifiuti che crescono ad un tasso maggiore nel mondo. Potenziare la loro raccolta è quindi una necessità per tutelare maggiormente l’ambiente», ricorda Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight, consorzio nazionale per la gestione dei RAEE, delle pile e degli accumulatori esausti. «L’EcoIsola RAEE offre ai cittadini una possibilità in più per conferirli correttamente e così avviarli ad percorso di trattamento e recupero».
L’EcoIsola è un cassonetto intelligente, interamente automatizzato, nato da un progetto europeo che Ecolight ha realizzato per la raccolta di prossimità dei RAEE con l’esplicito scopo di facilitare la raccolta dei rifiuti elettronici di piccole dimensioni. Vi possono essere conferiti cellulari, telecomandi, tablet, ma anche lampadine a risparmio energetico, piccoli led e neon non più funzionanti. «Sono questi i rifiuti elettronici più difficili da intercettare: solamente poco più del 20% segue un corretto percorso di trattamento e recupero. Eppure sono riciclabili fino a oltre il 90% del loro peso», aggiunge Dezio.
Per utilizzare l’EcoIsola RAEE l’utente deve strisciare nell’apposita fessura la Carta Regionale dei Servizi (tessera sanitaria) quindi selezionare il tipo di rifiuto che intende conferire, inserendolo successivamente all’interno dello sportello dedicato. Quando i contenitori interni sono pieni è la stessa macchina ad avvisare gli operatori di Ecolight Servizi per il loro svuotamento. Per evitare possibili vandalismi le EcoIsole sono dotate di un sistema antintrusione.
Ecolight – Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie quasi 1.800 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee. http://www.ecolight.it

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Sono quasi 24.500 le tonnellate di rifiuti elettronici gestiti nel corso del 2017

Posted by fidest press agency su giovedì, 21 giugno 2018

Il 6% in più rispetto all’anno precedente, con un tasso di recupero medio di oltre il 96% in peso. Sono questi i principali numeri di Ecolight, sistema collettivo nazionale per la gestione dei RAEE e delle pile esauste, contenuti nel Rapporto Sociale 2017. Il consorzio segna così un passo in avanti, in favore dell’ambiente e delle aziende consorziate (che hanno superato quota 1.700) nell’ottica di dare concretezza ai principi dell’economia circolare. «Proprio all’economia circolare abbiamo voluto dedicare il nostro annuale Rapporto Sociale – premette il presidente di Ecolight, Walter Camarda -. Attraverso il documento che raccoglie in sintesi tutta l’attività svolta dal consorzio l’anno scorso, abbiamo voluto evidenziare il contributo che Ecolight ha dato, e ciascuno può dare, affinché i principi di riduzione dei rifiuti e di aumento delle quote di recupero possano effettivamente contribuire a creare una nuova società, più rispettosa dell’ambiente e rivolta al futuro». Delle 24.500 tonnellate di RAEE gestite, più di 16mila (due su tre) sono piccoli elettrodomestici, tablet, smartphone ed elettronica di consumo non più funzionanti; quasi 800 sono le tonnellate di R5, ovvero lampadine a risparmio energetico e neon a fine vita. Ecolight si conferma così il punto di riferimento nazionale per i piccoli RAEE. «L’impegno del consorzio non è si è concretizzato solamente nella fase di raccolta, ma ha riguardato anche la parte di trattamento dei rifiuti elettronici», osserva il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio. «Attraverso una rete di impianti selezionati, abbiamo raggiunto una quota di riciclo dei RAEE pari al oltre il 96% in relazione al loro peso, con oltre 11 mila tonnellate di metalli e più di 6mila tonnellate di materie plastiche».Nel complesso Ecolight l’anno scorso ha gestito oltre 27 mila tonnellate di rifiuti raccogliendo tutte le tipologie di rifiuti elettronici (dai frigoriferi ai televisori, dalle lavatrici fino ai cellulari e alle sorgenti luminose) oltre alle pile portatili esauste. L’azione si è divisa in tre ambiti: innanzitutto, all’interno del sistema del Centro di Coordinamento RAEE. Fornendo il servizio ai 3.478 punti di prelievo affidati, il consorzio ha raccolto oltre 24.400 tonnellate di RAEE facendo 22.265 missioni (+7% rispetto al 2016) nelle isole ecologiche di tutta Italia. Inoltre, in risposta a quanto previsto dal cosiddetto decreto “Uno contro Uno”, Ecolight ha erogato un servizio specifico dedicato alla Distribuzione servendo direttamente 2.830 punti vendita e raccogliendo oltre 660 tonnellate di RAEE. Non certo ultimo, alle aziende è stata dedicata una grande attenzione potenziando il servizio professionale per la gestione dei rifiuti delle imprese. Il servizio, che garantisce una gestione rispettosa delle norme e dell’ambiente e una completa tracciabilità documentale, ha visto Ecolight gestire oltre 1.600 tonnellate di rifiuti effettuando 3 mila missioni.Le sfide future riguardano soprattutto le aziende. In attesa dell’entrata in vigore dell’Open Scope, Ecolight ha costituito una nuova realtà operativa per rispondere più puntualmente alle esigenze delle imprese e per orientarle nella gestione dei rifiuti professionali.

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Rifiuti elettronici: nuovi obiettivi di raccolta e riciclo

Posted by fidest press agency su domenica, 15 gennaio 2012

Bruxelles Dibattito: mercoledì 18 gennaio Votazione: giovedì 19 gennaioIn Europa si gettano più frigoriferi, telefoni e altri dispositivi che mai, spesso senza ne siano recuperati pezzi di valore, secondo l’allarme lanciato dai deputati in un progetto di risoluzione che sarà votato giovedì. Il testo è frutto di un accordo con gli Stati membri e mira a migliorare la raccolta e riciclo di prodotti elettrici ed elettronici e a ridurre l’onere amministrativo a carico dei produttori, responsabili finanziariamente della gestione dei rifiuti. La modifica alla direttiva del 2003 sulla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Waste Electrical and Electronic Equipment – WEEE), una volta formalmente approvata da Parlamento e Consiglio, introdurrà nuovi obiettivi di raccolta. Entro il 2019,
la maggior parte degli Stati membri dovrà raccogliere il 65% dei beni presenti sul mercato, calcolato sul peso medio dei prodotti, o, alternativamente, l’85% dei rifiuti generati, figure più o meno equivalenti. L’obiettivo di riciclo sarà invece aumentato, per alcuni prodotti, fino all’80%. Per far sì che tutti facciano la propria parte, i deputati, guidati dal relatore Karl-Heinz Florenz (PPE, DE) hanno chiesto e ottenuto che sia inserito nella legislazione europea l’obbligo per i negozi di articoli elettronici di taglia media o grande (sopra i 400 m2) di accettare la restituzione di articoli di piccole dimensioni (massimo 25 cm). I produttori, d’altro canto, beneficeranno di una semplificazione degli obblighi d’informazione e di misure mirate a evitare la doppia imputazione di tasse. Infine, i deputati hanno negoziato un giro di vite sulle spedizioni illegali verso paesi in cui questo tipo di rifiuti è trattato in condizioni pericolose per i lavoratori e l’ambiente.

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Rifiuti elettronici nei negozi

Posted by fidest press agency su mercoledì, 6 luglio 2011

È passato un anno da quanto è entrato in vigore il cosiddetto decreto Uno contro Uno. Secondo le stime del consorzio Ecolight, sistema collettivo che offre il servizio di raccolta e smaltimento a oltre 3mila negozi in tutta Italia e punto di riferimento per le aziende delle grande distribuzione organizzata, ammontano a oltre 10mila tonnellate i rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche raccolti attraverso i negozi. Si tratta di un risultato che deve essere migliorato non solamente nelle quantità, ma anche nella gestione operativa dell’intero sistema raee. I commercianti infatti dal 18 giugno 2010 sono obbligati a ritirare gratuitamente e a smaltire in modo corretto le apparecchiature elettriche che il consumatore consegna al punto di vendita al momento dell’acquisto di un elettrodomestico nuovo di equivalente funzionalità. In un anno questo circuito è cresciuto: infatti nei soli primi sei mesi dell’Uno contro Uno -periodo che comprende anche il mese di dicembre storicamente momento di picco per i consumi- la quantità raccolta è stata di 4mila tonnellate di raee. Il secondo semestre invece ha fatto superare la quota delle 6mila tonnellate, con una crescita del 20% rispetto al periodo precedente. «Dopo una partenza difficoltosa, il sistema è andato lentamente a regime», spiega Giancarlo Dezio, direttore generale del consorzio Ecolight. La situazione rimane però problematica. Continua Dezio: «Lo sforzo che il consorzio ha fatto in questa fase iniziale è stato notevole. Per un anno Ecolight è andato incontro alle esigenze dei punti vendita, intervenendo anche quando le istituzioni nazionali e locali non erano in grado di dare delle risposte». Tra i nodi disattesi della normativa, la possibilità di conferire i rifiuti raccolti dal circuito della distribuzione nelle isole ecologiche. Secondo infatti l’ultimo rapporto di Ancitel Energia e Ambiente più del 46% dei centri di raccolta non ritirano i raee raccolti dai negozi, circa il 21% accoglie raee solo per piccoli quantitativi e provenienti dal territorio di competenza. Solamente il 3% è disposto a ricevere questi raee indipendentemente dal territorio.
Ecolight – Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.200 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee. http://www.ecolight.it.

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Rifiuti elettronici, i primi risultati

Posted by fidest press agency su mercoledì, 9 febbraio 2011

Sono oltre 4mila le tonnellate di rifiuti elettronici che sono state ritirate nel 2010 dai negozi della distribuzione moderna. Sulla base dei primi risultati rilevati da Ecolight, consorzio che si occupa della gestione dei Raee (rifiuti da apparecchiature elettriche ed elettroniche) e che offre il servizio di raccolta e smaltimento a oltre 3mila esercizi commerciali in tutta Italia, in soli sei mesi il mondo della grande distribuzione ha dato un significativo impulso ad una corretta raccolta e smaltimento dei rifiuti elettronici. Il cosiddetto decreto “Uno contro Uno”, che è diventato operativo nel giugno scorso dando ai negozi il compito di ritirare i rifiuti elettronici dai propri clienti, sta quindi iniziando a dare i primi risultati significativi. La legge prevede che, al momento dell’acquisto di una nuova apparecchiatura elettrica, il consumatore può consegnare al rivenditore il proprio vecchio elettrodomestico. Il commerciante deve ritirarlo gratuitamente e smaltirlo nel rispetto delle norme.
«È stato fatto un importante passo in avanti sotto il profilo normativo e della sensibilizzazione, anche se è ancora molta la strada da fare», precisa il presidente di Ecolight, Walter Camarda. «Come consorzio per la gestione dei Raee che raccoglie oltre il 90 per cento della Grande distribuzione organizzata abbiamo voluto offrire un servizio ai punti vendita il più possibile efficace, in modo da sgravarli da questo nuovo obbligo». Un servizio “su misura” che potesse rispondere alle diverse necessità, perché le esigenze di un piccolo negozio non sono ovviamente identiche alle grandi catene dell’elettronica. Prosegue il direttore generale di Ecolight, Giancarlo Dezio: «L’avvio non è stato semplice, ma registriamo una costante tendenza al miglioramento». La raccolta è aumentata nell’ultimo trimestre del 2010: rispetto al periodo luglio-ottobre, infatti, i quantitativi di Raee ricevuti dai negozi sono raddoppiati. E nel solo mese di dicembre sono state sfiorate le mille tonnellate. La maggior parte dei rifiuti appartengono al raggruppamento R2 che raccoglie i “grandi elettrodomestici” come lavatrici, lavastoviglie e forni. Sono stati invece più di diecimila i televisori avviati al recupero. Ancora piuttosto basse le quantità dell’elettronica di consumo, ovvero piccoli elettrodomestici, computer, hi-fi e telefoni.
Notevoli sono stati gli investimenti per dare seguito agli adempimenti amministrativi, per strutturare la logistica di ritorno dei Raee e per fare diventare gli esercizi commerciali luoghi idonei e autorizzati alla raccolta degli apparecchi a fine vita riportati dai clienti. Il risultato raggiunto è quindi un punto di partenza sul quale lavorare non solamente per migliorare il servizio, ma anche per sensibilizzare sempre più il consumatore sul fatto che il rifiuto elettronico deve seguire un preciso percorso di smaltimento. Solo così eviteremo la dispersione nell’ambiente di sostanze inquinanti e permetteremo il recupero di importanti materie prime seconde».
Ecolight – Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.200 aziende, è il secondo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. È punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e tratta tutte le tipologie di Raee. http://www.ecolight.it.

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Legge per i rifiuti elettronici

Posted by fidest press agency su sabato, 19 giugno 2010

Dopo anni di attesa, da oggi i negozianti potranno fornire il servizio di ritiro gratuito dei rifiuti elettronici (i cosiddetti RAEE), grazie all’entrata in vigore lo scorso 19 maggio del “Decreto Semplificazioni” (n. 65 dell’8 marzo 2010), il cosiddetto decreto “uno contro uno”. Previa iscrizione all’Albo Nazionale Gestori Ambientali, il punto vendita è obbligato a ritirare – a titolo gratuito – il vecchio apparecchio elettronico al momento dell’acquisto di un articolo simile. «“È una prima vittoria per l’ambiente, per le tasche dei consumatori e per Greenpeace che negli anni ha fatto pressione affinché l’Italia attivasse tutto il sistema di gestione dei rifiuti elettronici, raccolta compresa – spiega Vittoria Polidori responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace. – Ci auguriamo che l’adozione di questo decreto possa migliorare le performance di gestione di questo settore penalizzato da ritardi ingiustificati». Solo l’anno scorso Greenpeace denunciava, con l’inchiesta “Hi tox! Un’indagine sulla raccolta dei rifiuti elettronici”, che oltre l’80 per cento dei centri di raccolta monitorati dall’associazione non rispettava tutti i requisiti di legge. «Ora ci aspettiamo di avere delle chiare indicazioni su quale strategia il Ministero voglia attuare per realizzare una valutazione, almeno a campione, dello stato di salute, gestione e operatività dei centri di raccolta dei rifiuti in Italia». Conclude Polidori.

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Rifiuti elettronici

Posted by fidest press agency su mercoledì, 27 gennaio 2010

I dati sull’operatività dell’anno scorso confermano la crescita del consorzio che gestisce i raee. «Adesso la sfida è nell’atteso decreto Uno contro Uno» L’attività quadruplicata ha portato ad un risparmio energetico tale da soddisfare il consumo di energia elettrica di una cittadina di piccole dimensioni. Questo il bilancio dell’attività del consorzio Ecolight nel 2009. Rispetto all’anno precedente, il consorzio che gestisce rifiuti elettrici ed elettronici (raee) su scala nazionale, ha visto aumentare di quattro volte il proprio volume di raccolta; raddoppiato anche il numero di ritiri effettuati, benché i punti di prelievo serviti non siano aumentati in proporzione. «Questo significa che la coscienza ambientale delle istituzioni pubbliche e quella dei cittadini è decisamente aumentata», osserva Giancarlo Dezio, direttore generale di Ecolight.  «Il 2009 è stato l’anno di piena operatività della normativa che ha introdotto il nuovo sistema consortile di gestione dell’intero comparto dei raee. E i numeri lo testimoniano: l’Italia, con una media di 3 kg per abitante, si sta avvicinando ai 4 kg pro capite fissati dal decreto 151/05; anche se è ancora decisamente lontana dai valori che alcuni Paesi hanno raggiunto, con una media che supera i 10 kg per abitante». Complessivamente, secondo i dati del Centro di Coordinamento Raee, la raccolta nel 2009 ha superato le 180mila tonnellate, oltre il doppio di quanto fatto nel corso del 2008. «Numeri che rafforzano ancora la crescita che ha avuto Ecolight nell’anno di piena operatività del sistema di raccolta raee», sottolinea Dezio. Ecolight si sta preparando a questa importante novità potendo contare su un’importante operatività negli ultimi dodici mesi. Oltre 20mila le tonnellate di raee raccolte che hanno portato al recupero di quasi 10mila tonnellate di ferro, oltre 5mila tonnellate di plastica e più di 300 tonnellate di alluminio. «Complessivamente possiamo stimare di aver contribuito al risparmio di 40mila Mwh di energia elettrica -quindi meno utilizzo di materie prime e contenimento di emissioni inquinanti in atmosfera- quanto consuma all’incirca una cittadina di 10mila abitanti in un anno», conclude Dezio.
Ecolight – Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei Raee, delle Pile e degli Accumulatori. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre 1.100 aziende, è il terzo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettivo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. Rappresentando più del 90 per cento del settore, è punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e per i produttori di apparecchi di illuminazione. Tratta tutte le tipologie di Raee. http://www.ecolight.it.

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Rifiuti elettronici

Posted by fidest press agency su venerdì, 8 Maggio 2009

Rifiuti elettronici, ora il recupero è direttamente a domicilio. La proposta arriva da Ecolight, consorzio per la gestione dei raee (rifiuti da apparecchi elettrici ed elettronici) che raccoglie oltre mille aziende, che ha dato vita ad un servizio di raccolta personalizzato per gli apparecchi elettrici ed elettronici professionali. «Frigoriferi, condizionatori, pc, lampade e lampadine devono seguire un percorso di smaltimento appropriato», Un singolo cittadino può portare le vecchie apparecchiature all’ecocentro del Comune di residenza, il costo di smaltimento è già stato pagato dal produttore attraverso il versamento del cosiddetto eco contributo, mentre un’impresa deve provvedere in prima persona allo smaltimento delle sue vecchie apparecchiature elettroniche. Per farlo deve necessariamente affidarsi a una società esterna. Il consorzio Ecolight, l’unico consorzio in cui è rappresentata l’intera filiera di settore e che raccoglie aziende produttrici italiane, importatori e i più importanti gruppi della Grande Distribuzione Organizzata (Gdo), ha deciso di mettere a disposizione delle aziende la sua professionalità. Chi ha bisogno di smaltire apparecchi elettrici ed elettronici può rivolgersi a Ecolight per un preventivo gratuito, senza avere gli obblighi e gli oneri di iscrizione al consorzio, previsti invece dalla legge per i produttori di elettrodomestici. Si tratta di un’opportunità che viene proposta alle aziende non produttrici che hanno in magazzino macchinari vecchi e non più vendibili, ma anche ai rivenditori che, nel caso di una fornitura ad una grande azienda, si trovano nella necessità di ritirare anche l’usato. I casi possono davvero tanti e variegati e per ognuno di essi Ecolight propone un servizio personalizzato, garantendo lo smaltimento più corretto nel rispetto dell’ambiente. Questo tipo di rifiuti, infatti, strettamente collegato ad attività economiche e commerciali, rappresenta una quota molto ampia, del totale dei rifiuti prodotti, e deve essere trattata in maniera adeguata.
Ecolight – Costituito nel 2004, è uno dei maggiori sistemi collettivi per la gestione dei raee. Il consorzio Ecolight, che raccoglie oltre mille aziende, è il terzo a livello nazionale per quantità di immesso e il primo per numero di consorziati. È stato inoltre il primo sistema collettvo in Italia ad avere le certificazioni di qualità ISO 9001 e ISO 14001. Rappresentando più del 90 per cento del settore, è punto di riferimento per la grande distribuzione (Gdo) e per i produttori di apparecchi di illuminazione. Tratta tutte le tipologie di raee. http://www.ecolight.it

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Greenpeace su salute bambini

Posted by fidest press agency su venerdì, 24 aprile 2009

“L’invito di Stefania Prestigiacomo a ridurre i rischi per i bambini derivanti dall’esposizione ai prodotti chimici è in sé condivisibile, ma non rispecchia quanto fatto finora dal ministero dell’Ambiente in Italia”. È questo il commento di Vittoria Polidori, responsabile della campagna Inquinamento di Greenpeace Italia, alle dichiarazioni rese oggi dal ministro nel corso del G8 ambiente di Siracusa. Greenpeace accoglie queste parole come impegno a rendere finalmente efficace e completa la normativa sui rifiuti elettronici. Infatti, “è troppo facile rispondere al ministro Prestigiacomo”, continua Polidori, “che i bambini che lei vorrebbe salvare sono esposti, in tutto il mondo, al contatto con sostanze pericolosissime contenute nei rifiuti elettronici italiani, il cui stato di smaltimento è oggi penoso”.  Greenpeace ha documentato diversi casi clamorosi di rifiuti elettronici provenienti dall’Italia e poi finiti in paesi come Ghana e Nigeria, dove vengono smaltiti a mani nude dalla popolazione locale – bambini compresi – con conseguenze anche gravi per la loro salute. Ed è solo di venerdì scorso la denuncia fatta dalla trasmissione “Le Iene” – fondata sul rapporto “Hi-Tox!” di Greenpeace – a proposito delle condizioni disastrose dei centri di raccolta dei rifiuti elettronici in Italia. “Dopo queste dichiarazioni del ministro Prestigiacomo, la nostra aspettativa per una rapida soluzione del problema è ancora più alta”, afferma Polidori: “Attendiamo dal ministero dell’Ambiente l’emanazione  immediata del ‘Decreto Semplificazioni’, che permetterà ai rivenditori il ritiro del rifiuto in caso di acquisto di una nuova apparecchiatura elettronica”.

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