Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 131

Scuola: Servizi sociali territoriali, l’Italia si pone al di sotto dei livelli medi europei per risorse finanziarie allocate

Posted by fidest press agency su domenica, 8 agosto 2021

È un quadro sconfortante quello che emerge dal Report ISTAT sui servizi sociali territoriali 2008-2018. Come già emerso dall’ultima Relazione 2020 del CNEL al Parlamento e al Governo sui livelli e la qualità dei servizi offerti dalle Pubbliche Amministrazioni centrali e locali alle imprese e ai cittadini nello scorso marzo, l’Italia si pone ben al di sotto dei livelli medi europei per risorse finanziarie allocate: solo lo 0,7% del PIL, ossia un terzo rispetto alla media europea, un decimo rispetto alle risorse spese per il sistema sanitario, un trentesimo rispetto al sistema pensionistico. A ciò si aggiunga la distribuzione disomogenea dei servizi e ampi divari fra i territori che potrebbero portare a forti difficoltà in fase di recupero post pandemia. Il sistema dei servizi sociali è posto a fondamento di due missioni delle sei che compongono il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza e precisamente: “M5 Coesione e Inclusione” e “M6 Salute” ma la lettura del report, che trova origine nelle elaborazioni dei dati pubblicati da ISTAT per il decennio 2008-2018, pone forti interrogativi circa lo stato della spesa per i servizi sociali territoriali in Italia.Di fatto, i servizi sociali sono garantiti dai comuni e programmati a livello regionale, in un contesto nel quale la programmazione nazionale, accompagnata dalla definizione di indirizzi e linee guida, dovrebbe incentrarsi, ma finora lo ha fatto solo in misura alquanto limitata, sulla definizione dei livelli essenziali delle prestazioni e dei servizi sociali. A differenze del sistema previdenziale e di quello sanitario, il sistema dei servizi sociali stenta ad affermarsi come elemento costitutivo del sistema di welfare.Dalla lettura del report si evince che i servizi sociali vengono finanziati principalmente attraverso le risorse proprie dei comuni (57,1% nel 2018), oltre che da fondi nazionali e regionali e dalla compartecipazione degli utenti e del Sistema Sanitario Nazionale. Nel 2018 la spesa sociale al netto delle compartecipazioni è stata di 7,4 miliardi di euro (lo 0,42% del PIL, valore identico a quello del 2008), mentre al lordo delle compartecipazioni è stata di circa 10 miliardi di euro, lo 0,7% del PIL contro il 2,1-2,2 della media UE, ovvero un terzo della spesa media dei paesi UE per i servizi sociali territoriali e meno di un decimo rispetto al sistema sanitario e di un trentesimo del sistema previdenziale.

Lascia un commento