Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 130

Archive for 2 agosto 2021

Io sono cultura: presentazione rapporto 2021

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Mercoledì 4 agosto ore 11:00 – 13:00 in diretta streaming nell’ambito del Seminario estivo 2021 e Festival della Soft Economy. Partecipano all’appuntamento Dario Franceschini, Ministro della Cultura Andrea Prete presidente Unioncamere. Ermete Realacci Presidente Fondazione Symbola. Saluti Giorgia Latini, Assessore alla Cultura Regione Marche. Modera Paola Pierotti Architetto, giornalista PPAN. Presenta “Tema e Variazioni n° 139” Barnaba Fornasetti. Presenta la ricerca Giuseppe Tripoli Segretario generale Unioncamere. Il lavoro nasce dall’esigenza di raccontare il valore economico e sociale delle imprese che operano nel mondo culturale e creativo.Io Sono Cultura rappresenta una piccola rivoluzione perché Symbola e Unioncamere includono nell’analisi della filiera i dati dell’industria manifatturiera che si è lasciata contaminare da cultura e creatività per aumentare il valore dei prodotti.La diretta streaming si svolgerà dalle 11 alle 13 alla presenza del Ministro della Cultura Dario Franceschini.Dopo la presentazione è possibile scaricare la ricerca dal sito http://www.symbola.net

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Inflazione: carburanti e trasporti spingono al rialzo il tasso, che si attesta all’1,8%

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

L’Istat rende noto oggi l’andamento dei prezzi nel mese di luglio, rilevando una corsa dell’inflazione il cui tasso si attesta all’1,8% (dal +1,3% del mese precedente).Si tratta della crescita più elevata dal 1996 (ovvero da quando è disponibile la serie storica), annuncia l’Istituto di Statistica, segnalando come, ancor auna volta, a determinare la forte accelerazione è la crescita dei prezzi dei beni energetici.Come non citare a tal proposito l’insopportabile aumento dei costi dei carburanti che causerà forti aggravi per le famiglie, specialmente in vista delle vacanze estive. Secondo i calcoli dell’O.N.F. – Osservatorio Nazionale Federconsumatori, il prezzo della benzina dovrebbe attestarsi almeno 12 centesimi al di sotto di quello attuale. Il sovrapprezzo applicato, in termini annui, porterebbe ad un aggravio di circa +144 Euro ad automobilista. Gli aumenti in termini indiretti, sui beni di consumo trasportati in larga parte su gomma, saranno di 107,28 Euro annui a famiglia. Il totale delle ricadute, in termini annui a famiglia ammonta quindi a 251,28 Euro.In pieno periodo di vacanza non aumentano solo i carburanti, ma come prevedibile crescono i costi dei servizi relativi ai trasporti, che si attestano al +1,1% e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,8%).Con il tasso di inflazione a questi livelli le ricadute per i cittadini saranno di +536,40 Euro annui a famiglia.Un andamento che troviamo estremamente preoccupante, dal momento che pesa sia sulle condizioni di vita delle famiglie, determinando un aumento del fenomeno della povertà energetica che attualmente interessa l’8,8% delle famiglie, dall’altro sulla ripresa di un settore vitale per la nostra economia, come il turismo.L’euforia per le sime di crescita non deve far perdere di vista l’attuale situazione, specialmente quella che coinvolge le famiglie che a causa della pandemia hanno conosciuto un impoverimento.È nei confronti di questi nuclei che bisogna intervenire con urgenza, attraverso piani di rilancio dell’occupazione.Inoltre è fondamentale che il Governo intervenga disponendo un attento monitoraggio dei prezzi dei beni energetici e una ormai improrogabile riforma del sistema di tassazione su bollette (a partire da una attenta revisione dei famigerati oneri di sistema, come ipotizzato nel DDL Concorrenza) e sui carburanti (con una revisione delle accise e l’adizione di un sistema di accisa mobile).

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Inflazione in crescita. Stato che dà (per alcuni) e fa lo sciacallo per tutti

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Le stime preliminari di Istat ci informano che a luglio l’inflazione è +0,3% su base mensile e +1,8% su base annua. Percentuali che non dovrebbero preoccupare gli esperti (l’inflazione è bene che sia – moderatamente – col segno +, vuol dire che l’economia cresce). Andando a guardare nello specifico, oltre a prezzi abbastanza stabili e con lievi aumenti tipici della stagione estiva (quasi come se il covid non ci fosse…), c’é una discutibile politica statale dei prezzi energetici (gas, carburanti per autoveicoli ed energia elettrica: da +14,1% di giugno a +16,9% di luglio), soprattutto per i regolamentati (tariffe per l’energia elettrica, il gas per usi domestici e quello da riscaldamento): da +16,9% di giugno a +29,0% di luglio). In questi casi viene sempre portato a giustificazione il condizionamento “esterno” delle materie prime che noi importiamo.Ma non è proprio così. Per due motivi che si aggiungono ai costi base:- la componente fiscale che, nel caso dei carburanti, per esempio, va oltre il 60% del prezzo alla pompa;- la politica di aiuti covid basata su bonus ed elargizioni a fondo perduto piuttosto che riduzioni e agevolazioni fiscali.Il risultato di questa politica è che abbiamo uno Stato che da una parte fa il “buon donatore” e il “buon rimandatore di imposte” per alcuni, ma contemporaneamente fa il “dracula” per tutti. Crediamo sia presto per stabilire il saldo di questa politica per il consumatore, ma sta di fatto che quest’ultimo viene trattato come un suddito: prono alle decisioni/imposizioni dello Stato e non libero ed intraprendente in un mercato ribassato per tutti. Un contesto in cui è scatenata la guerra tra i garantiti (dipendenti pubblici e delle grandi aziende che hanno sempre funzionato durante il covid) e tutti gli altri, con atti di sciacallaggio trasversali pur se il primo sciacallo è lo Stato. Sono queste le politiche di crescita economica? Vincenzo Donvito, presidente Aduc

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Al new deal europeo serve integrare la prospettiva keynesiana – Antonella Massari

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Commento a cura di Antonella Massari, Segretario Generale AIPB (Associazione Italiana Private Banking) – luglio 2021.Il new deal europeo, per le ingenti risorse che ci vengono concesse, investe la nostra economia di enormi responsabilità. È quindi rilevante chiedersi se lo stimolo economico pubblico previsto nei prossimi 5 anni, benché necessario, possa essere sufficiente da solo a sostenere una crescita del PIL superiore a quella del debito pubblico. La ricetta keynesiana di sostegno all’economia si collocava in un contesto molto distante da quello odierno, caratterizzato da tassi demografici in calo e processi produttivi trasformati dalla tecnologia. Gli effetti delle politiche contemporanee a Keynes non sono necessariamente replicabili nel lungo periodo come lo sono stati nel breve: è indispensabile, dunque, riconoscere il necessario contributo dell’investimento privato. Un privato, nel caso dei detentori italiani di patrimoni, tutt’altro che indifferente, ma interessato a dare il proprio apporto con investimenti di lungo periodo. Secondo le indagini realizzate da Ipsos per AIPB, nel segmento Private il 65% della clientela si dice favorevole agli investimenti in economia reale, percentuale che sale col crescere della disponibilità patrimoniale. Inoltre, sempre i clienti Private, sarebbero disposti a detenere il 16% del loro patrimonio per almeno 10 anni in investimenti illiquidi, in cambio di rendimenti interessanti (o incentivi fiscali). Oggi, tuttavia, le strategie specializzate in economia reale sono pari solo allo 0,4% dei portafogli finanziari: è chiaro che esiste un cortocircuito che impedisce alle intenzioni di trasformarsi in azioni. Le prime evidenze di una nostra ricerca in via di finalizzazione dimostrano come lo stimolo privato all’impresa abbia prodotto, nell’arco degli ultimi tre anni, una crescita del 240% e le imprese finanziate attraverso FIA selezionati dal Private Banking abbiano avuto una crescita mediamente superiore del 10%. Saper scegliere dove investire fa, dunque, la differenza.Le risorse pubbliche per quanto necessarie non possono produrre multipli simili. Ma la forza combinata dell’impulso pubblico con quello privato può innescare un circolo virtuoso in grado di dare un’accelerazione allo sviluppo dell’impresa e all’innovazione. L’industria del Private Banking può giocare un ruolo chiave, sotto il profilo culturale, economico e finanziario: non sono i capitali a mancare, in un Paese dotato storicamente di risparmio privato sopra la media europea. È la struttura del capitalismo italiano che richiede una revisione profonda per rendere più permeabile l’economia reale ai flussi di capitale e indirizzarli verso la dorsale della nostra economia, le PMI.Servono interventi strutturali sul mercato dei capitali che introducano incentivi e regole. La nostra Associazione si è più volte soffermata sulle azioni che si potrebbero intraprendere per alimentare il trasferimento virtuoso delle risorse dai privati alle imprese. Tema centrale rimane l’affermarsi di un’offerta adeguata. Ancora oggi il nostro Paese presenta caratteristiche culturali che non favoriscono lo sviluppo dei cosiddetti private market, che permetterebbero al risparmio privato di affluire agevolmente verso le attività produttive e le infrastrutture: le occasioni di investimento per i risparmiatori sono ancora troppo limitate. A questo si aggiunge una ridotta presenza di professionalità esperte nella selezione delle opportunità presenti sul territorio nazionale. Si tratta di figure indispensabili, perché il loro lavoro riduce l’asimmetria informativa fra chi offre e chi richiede capitali, divario strutturalmente complesso da colmare nel caso delle PMI.A questi aspetti si lega l’auspicio di accelerare la creazione di una definizione armonizzata a livello europeo della categoria intermedia di investitori semi professionali, basata sulla dimensione minima del portafoglio finanziario (superiore a 500mila euro) e sul livello di servizio (consulenza finanziaria di portafoglio e/o gestione patrimoniale). Una categorizzazione di questo tipo servirebbe a rimuovere i limiti generati dall’applicazione dalla Mifid 2, che ha avuto molti meriti sul fronte della tutela dell’investitore retail, ma una serie di conseguenze negative per i clienti con patrimoni elevati in termini di limitato accesso al premio di illiquidità, di minore opportunità di diversificazione e decorrelazione dei portafogli.Le indicazioni sono già contenute in una proposta del MEF, si tratta di sostenerle con autorevolezza sui vari tavoli ancora aperti. Oggi si apre una partita europea nella quale l’Italia può giocare un ruolo di primo piano per favorire una migliore allocazione delle risorse, indirizzando la liquidità privata verso opportunità di investimento alternative che agiscano da moltiplicatore, affinché ciascuno possa dare a pieno un proprio contributo, accompagnando lo sforzo messo in campo dal Next generation Eu.

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Il mieie delle Dolomiti bellunesi

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Sono ben 6 le tipologie di miele, l’unico tra i tre mieli a denominazione italiani con questa particolarità che, come sottolinea il Presidente di Apidolomiti Luca Stefani, cooperativa che ha promosso la dolce DOP bellunese, riconosce la complessità della biodiversità floricola delle valli dolomitiche.Proprio a questo prodotto storico ed intramontabile è dedicato il focus settimanale di VenetoAgricolturaChannel, il canale multimediale dell’Agenzia regionale, che d’intesa con la Regione Veneto sta realizzando un “viaggio virtuale” tra le Denominazioni agroalimentari regionali (tutti i video fin qui registrati sono sul profilo YouTube di Veneto Agricoltura all’indirizzo: https://youtu.be/NWGzCsIXxBk).Il Miele delle Dolomiti Bellunesi è prodotto, recita il disciplinare della DOP, con il nettare dei fiori del territorio della provincia di Belluno, da sottospecie indigene della specie Apis mellifera. Un disciplinare che festeggia quest’anno i 10 anni. Una decade di DOP è un risultato importante e proprio per questo Luca Stefani sottolinea che è giunto il tempo di rimodulare, rivedere questi importanti vincoli, in quanto molto è cambiato dal 2011. In particolare sottolinea, i metodi di produzione si sono evoluti, come hanno avuto delle modifiche i parametri chimico-fisici del prodotto. “Assieme alla Regione Veneto stiamo riscrivendo il disciplinare e speriamo al più presto di avere una nuova Magna Charta funzionale alle esigenze dei produttori e dei consumatori”.Infatti il Miele delle Dolomiti DOP ha sempre saputo essere al passo coi tempi. La tradizionale cultura culinaria locale sull’uso del miele è testimoniata da documenti apocrifi con ricette databili attorno al 1580 e altre, più numerose, dal Seicento in avanti. Un documento del 1712 ne riporta, catalogati, tre diversi tipi: “miele di fiori d’alta alpe”, “miele di brugo”, “miele de bosco misto”. E questo è rimasto, anzi ampliato. Il Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP si contraddistingue per l’ampio assortimento di colori e sapori del territorio. A seconda della fioritura periodica nel disciplinare si distinguono le tipologie: – Millefiori con colore che varia dal giallo chiaro all’ambrato; – Acacia, colore giallo paglierino trasparente, sapore delicato e molto dolce; – Tiglio, dal sapore dolce con leggero retrogusto amaro, e colore variabile dal giallo chiaro al verdolino; si tenga conto che per l’avverso andamento climatico quest’anno la produzione di acacia è stata minima o nulla… – Castagno, bruno scuro, poco dolce e amarognolo; – Tarassaco, miele con riflessi gialli, poco o normalmente dolce, solitamente acido, leggermente amaro; – infine il Rododendro, delicato e pressoché trasparente; Le arnie in cui viene prodotto il Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP sono di tipo stanziale, anche se possono essere periodicamente spostate, ma sempre all’interno della provincia di Belluno. L’estrazione del miele avviene dai melari mediante centrifugazione e le api devono essere allontanate solo con metodi che escludono l’impiego di sostanze che potrebbero alterare il prodotto. Prodotto che è immesso in commercio tutto l’anno nelle tipologie Miele delle Dolomiti Bellunesi DOP in contenitori di vetro da 250, 500, 1000 g, con tappo metallico e sigillati con l’etichetta DOP. Ma sono solo tre i produttori che oggi producono questa DOP, per una produzione totale di nicchia di 3-400 kg/anno. By Mimmo Vita http://www.venetoagricoltura.org,

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Alessio Arena ha ricevuto il Premio Internazionale Solunto

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Pochi giorni fa, a Mozia il poeta siciliano Alessio Arena, già autore di numerosi libri tra cui “La vena verde” edito da I Quaderni del Bardo Edizioni di Stefano Donno e detentore di altrettanti riconoscimenti in Italia e all’estero, ha ricevuto il Premio Internazionale Solunto insieme con altri quattordici protagonisti della cultura italiana noti a livello nazionale ed internazionale Il Premio è promosso dalla Solunto Foundation, dal suo Presidente Giuseppe Di Franco e dal direttivo composto dal Consigliere Segretario Prof. Avv. Pier Lugi Matta e dalla Dott.ssa Licia Raimondi, consigliere e portavoce della Solunto Foundation che insieme alla giuria hanno messo in cantiere questa manifestazione che è stata realizzata con il PATROCINIO DELL’ENIT (Ente Turismo Italiano), in collaborazione con “FONDAZIONE GIUSEPPE WHITAKER” e “FONDAZIONE SICILIA” e con il sostegno di sponsor privati. Alessio Arena è nato a Palermo il 12 ottobre 1996. Nel 2018 si è laureato in Lettere presso l’Università degli Studi di Palermo. Nel 2020 ha conseguito la Laurea Magistrale in Scienze storiche presso l’Università “La Sapienza” di Roma. Dal 2018 conduce «La biblioteca di Babele», rubrica di lingua e cultura italiana trasmessa dalla Radio Nazionale argentina. Dal 2018 è collaboratore della sezione «lingua italiana» di Treccani. Dallo stesso anno è Ambasciatore del C. P. per il Club per l’Unesco di Matera attraverso il progetto «Distributori di Poesia». Dal 2020 cura il programma di cultura italiana “L’altra Italia” per la Radio del Comitato degli Italiani all’Estero di Rosario (Argentina). Nel 2019 è nominato cultore di storia del costume presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. Nell 2020 è nominato cultore di letteratura e filosofia del teatro, di storia dello spettacolo e di storia del cinema e del video presso l’Accademia di Belle Arti di Roma. Ha ricevuto numerosi premi e riconoscimenti a livello nazionale ed internazionale tra cui nel 2016 il I Premio Internazionale «Salvatore Quasimodo», nel 2018 il Premio «Virgilio Giordano» e il Premio «Italia Giovane» a Roma, nel 2019 il Premio Internazionale della World Poetry Conference in India e nel 2020 il Premio «Costa Normanna» della Fondazione Maison France-Italie. Nel 2021 è finalista al Premio Internazionale Dostoevskij. È, inoltre, curatore della collana di poesia contemporanea “Metro” per la casa editrice Edity. Ha pubblicato in numerose riviste e antologie poesie e articoli scientifici e divulgativi di argomento letterario, artistico, teatrale, linguistico e storico. Ha pubblicato, fino ad oggi, nove libri, tra cui cinque raccolte di poesie e due saggi. Alcune sue opere sono state tradotte in inglese, spagnolo e arabo. Nel 2014 ha curato la raccolta di poesie scritte da Nino Quaranta, intitolata «Poesie rustiche». Nel 2015 ha pubblicato la raccolta «Discorsi da caffè». Nel 2016 ha pubblicato la raccolta «Cassetti in disordine» (Mohicani Edizioni) e la raccolta «Lettere dal Terzo Millennio» (Mohicani Edizioni). Nel 2017 pubblica la raccolta «Campi aperti» (Edizioni Ex Libris). Nel 2018 pubblica il saggio «Il mondo a ribaltone. Il teatro nel gesto di Dario Fo» (Edizioni Ex Libris). Nel 2019 pubblica la raccolta «Il cielo in due» (Edizioni Ex Libris). Nello stesso anno pubblica, con Elisa Iacovo, il libro-intervista «L’importante è che non diventi un’abitudine» (Anscarichae Domus). Nel 2020 pubblica il saggio «Nero accidentale» (Palermo University Press) e il monologo «La vena verde. Liberamente ispirato alle lettere di Maria Antonietta Portolano Pirandello» (IQdB Edizioni).

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Scuola: Assunzioni da GPS, per Anief il servizio su sostegno deve essere valutato su posto comune

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Le supplenze di didattica “speciale” sono da considerare alla pari di quelle prestate su cattedra comune nel sistema nazionale di istruzione. Il sindacato consiglia a tutti i docenti inseriti nella prima fascia delle Graduatorie provinciali delle supplenze di presentare la domanda per partecipare al piano straordinario di immissioni in ruolo e di ricorrente per ottenere il riconoscimento di tale diritto. Per l’ufficio legale Anief, inoltre, ha facoltà di presentare domanda anche chi non ha maturato i tre anni di servizio, al pari di chi è inserito in seconda fascia. Per aderire cliccare qui.Anief non ha dubbi: i servizi di supplenze vanno considerati tutto allo stesso modo. Non ci sono differenze di sorta. Il servizio su sostegno, quindi, è da considerare alla pari di quello svolto su cattedra curricolare nel sistema nazionale di istruzione: pertanto, il giovane sindacato ha avviato un ricorso specifico presso il Tar Lazio per ottenere l’ammissione alla procedura per l’assegnazione anche ai docenti nella seconda fascia delle Graduatorie provinciali delle supplenze dei posti comuni e di sostegno vacanti e disponibili residui dopo le immissioni in ruolo per l’a.s. 2021/2022

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Scuola, Gelli: “Didattica in presenza sia priorità per il Governo”

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

“La riapertura dell’anno scolastico con il ripristino della didattica in presenza deve essere un’assoluta priorità per il Governo. I disastrosi risultati dello scorso anno non lasciano alternative, i ragazzi devono tornare a scuola. Per farlo è però necessario porre in essere tutte quelle azioni fondamentali per garantire la piena sicurezza a studenti e personale docente e non. A cominciare dalle vaccinazioni, con l’obiettivo di raggiungere un’elevata copertura vaccinale. Per raggiungere questo risultato non è escluso che si debba prendere in considerazione l’obbligo per il personale scolastico, così come già fatto per quello sanitario. Ma prima di arrivare a questo è necessario avere un quadro chiaro delle coperture vaccinali nelle varie regioni. Diversi territori stanno comunicando dati molto diversi da quelli riportati nel report settimanale del Governo. Si faccia subito chiarezza in modo da prendere il prima possibile tutte le misure necessarie per il rientro a scuola. Non c’è tempo da perdere”. Così Federico Gelli, presidente della Fondazione Italia in Salute.www.gallitorrini.com

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Pino Masciari (IdV): La riforma Cartabia sulla giustizia manda a picco il processo penale!

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Gli appelli dei magistrati come il Procuratore Nazionale Antimafia e del Procuratore Gratteri meritano ascolto.“Loro parlano di sicurezza nazionale in pericolo, incentivo a delinquere, pericolo per la democrazia”. Per i reati di mafia e di terrorismo che prevedono l’ergastolo la mancata definizione del giudizio di Appello entro il termine di due anni (dalla sentenza di primo grado), e del giudizio di Cassazione entro il termine di un anno (dalla sentenza di secondo grado), costituiscono cause di improcedibilità dell’azione penale.Per tutti gli altri reati altrettanto gravi quali concorso esterno in associazione mafiosa, corruzione, concussione, bancarotta fraudolenta, peculato, evasione fiscale, prostituzione, spaccio di droga, ecc.,cosa succederà? Con questa riforma, trascorsi i due anni sarà tutto vanificato…. Come si può motivare il cittadino ad avere fiducia nella giustizia? Come può un imprenditore, commerciante, amministratore, vittima, denunciare quando è la stessa procedura a consentire a priori l’imputato a farla franca? La giustizia è un caposaldo della società democratica. Va bene riformare i tempi affinché siano più celeri, purché sia mantenuta la certezza della pena ed l’accesso ai tre gradi di giudizio.La necessità per il nostro paese è di avere una giustizia giusta e affidabile, decisa ma soprattutto veloce ed inesorabile, questa deve essere la priorità per tutti.

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Malattie respiratorie e anziani

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Secondo un’indagine condotta da Senior Italia FederAnziani nel 2020, il 14,9% degli over 60 privi di una diagnosi di malattia respiratoria presenta un’ostruzione respiratoria senza saperlo, la prevalenza aumenta sensibilmente con l’età e si associa a riduzione dell’attività fisica e della qualità di vita delle persone anziane. All’interno di questa popolazione quasi un paziente su due presenta un’ostruzione moderata o grave.Tuttavia, la BPCO viene spesso diagnosticata nelle fasi avanzate, spesso in occasione del ricovero ospedaliero per riacutizzazione, mentre le forme iniziali e lievi non vengono diagnosticate. Per questo Senior Italia FederAnziani, con il contributo non condizionante di Menarini, lancia una campagna di sensibilizzazione dedicata a questa patologia, con l’obiettivo di farla conoscere meglio, specialmente ai senior, che ne sono maggiormente interessati, e favorire una diagnosi tempestiva, migliorando la qualità della vita delle persone che ne sono affette.La campagna di sensibilizzazione prevede il coinvolgimento di importanti esponenti del mondo medico scientifico, dell’area pneumologica, i quali spiegheranno ai pazienti come riconoscere i sintomi della malattia, quali corretti stili di vita adottare, l’importanza dell’aderenza alla terapia. Le video-pillole con i consigli utili saranno trasmesse attraverso il Tg della federazione, Senior News, che va in onda dal lunedì al venerdì in tv su Canale Italia e su un network di oltre 120 radio su tutto il territorio nazionale, oltre ad essere presente sul canale YouTube e sulla pagina Facebook della federazione.Alle interviste si affianca una campagna condotta attraverso i social per raggiungere non solo gli over 65 che li utilizzano, ma anche i familiari che possono avere un ruolo chiave nella sensibilizzazione dei propri genitori e nonni rispetto all’importanza della conoscenza della BPCO.Tra gli obiettivi della campagna anche il miglioramento dell’aderenza alla terapia: basti pensare che mentre per l’ipertensione si stima che l’aderenza sia ancora al 55,1% per la BPCO la stessa scende vertiginosamente al 21,3%.“L’entità di questi dati ci deve fare riflettere, perché la cruda realtà dei numeri nasconde la sofferenza quotidiana delle persone che ne soffrono e dei loro familiari – dichiara il Presidente Nazionale di Senior Italia FederAnziani Roberto Messina. – Queste cifre indicano l’urgenza di affrontare il problema crescente in tutta la sua complessità. I fattori che aiutano a migliorare la gestione delle patologie respiratorie possono essere tanti e diversi, ma tra questi l’informazione e l’empowerment dei pazienti rimangono senz’altro le strade più efficaci per anticipare (e spesso prevenire) alcune gravi complicanze di questa patologia”.

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Una pandemia si può e si deve combattere

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

By Pier Luigi Ciolli.Le pandemie erano prevedibili da decenni e le nazioni dovevano predisporre i Piani di Emergenza, stoccando i relativi materiali e aggiornando gli elenchi delle persone che erano necessarie per metterli in atto. Al contrario, chi abbiamo pagato a rappresentarci e a preparare e aggiornare il Piano di Emergenza Pandemia non lo ha fatto e NON sono stati sbattuti subito in galera per i morti che potevano evitare nonché non gli hanno confiscato i beni per ristorare lo Stato e i privati che hanno subito enormi perdite economiche. I governi di altre nazioni e l’OMS non si sono subito attivati per contrastare la pandemia (unica eccezione la Repubblica di Cina che non fa parte dell’OMS) ma questo non giustifica chi, in Italia (preposto e pagato), ci ha fatto trovare inermi nel contrastare la pandemia. Anche noi, dal gennaio 2020 abbiamo subito scritto “Pandemia” quando gli altri proseguivano a trattarla come un’epidemia e contestarci tale termine. Abbiamo inviato tempestivamente al Governo, ai parlamentari e al Presidente della Repubblica lettere e relazioni: con analisi e proposte per una soluzione strategica e tattica per individuare il virus, curare i contagiati e far lavorare i non contagiati: nessuna risposta ci è mai pervenuta (documenti consultabili aprendo https://www.coordinamentocamperisti.it/pandemia.php); per informarli che i divieti di spostarci con i propri veicoli non aumenta la pandemia, perché la stessa si attiva con i contatti tra le persone. Pertanto, non servono blocchi alla circolazione dei veicoli mentre è indispensabile spiegare e far rispettare i distanziamenti tra le persone nonché procedere alla sanificazione delle merci (il virus rimane attivo per più giorni sui materiali) e, soprattutto, procedere continuamente all’igiene personale; per spiegare che le mascherine chirurgiche monouso (usa e getta dopo poche ore) non solo non bloccavano il virus ma costituivano un costo milionario sia per l’acquisto sia per lo smaltimento delle centinaia di migliaia di tonnellate, quando invece bastava invitare i cittadini a proteggere gli altri indossando sulla bocca e naso un tessuto (https://anteritalia.org/basta-mascherine-monouso-le-alternative-per-combattere-emergenza-ambientale/). Gli scandali si sono susseguiti e da parte nostra sono state inviate dettagliate istanze alla Procura della Corte dei Conti e alla Procura della Repubblica (documenti consultabili aprendo https://www.coordinamentocamperisti.it/pandemia.php); inserendo in indirizzo mail e/o PEC le società di grande distribuzione, la soluzione (GUIDAeRITIRA) per evitare le lunghe file ai supermercati ma nessuna risposta ci è mai pervenuta e tantomeno hanno attivato detto semplice sistema per contrastare la pandemia (documenti consultabili aprendo https://www.coordinamentocamperisti.it/pandemia.php).

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Oltre il 70% degli italiani ha aderito alla vaccinazione

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

By Pier Luigi Ciolli.La propaganda genera ampissimi consensi ma, lo insegna la storia, poi arrivano amari risvegli. Questa premessa è d’obbligo perché, dall’inizio della pandemia da Covid19 abbiamo assistito a una vera e propria propaganda da parte del Governo Conte 1 e 2 e oggi del Governo Draghi e, come tutte le propagande messe in campo da un governo e/o da interessi economici, ha avuto e sta avendo “successo”. Infatti, oltre due terzi degli italiani si è fatto “vaccinare” e hanno obbedito e obbediscono agli oltre 2.500 provvedimenti emanati dal 25 gennaio 2020 al 25 luglio 2021 (una media di circa 130 provvedimenti al giorno), incomprensibili per il cittadino che, per capirli, si deve rivolgere agli specialisti che, alla fine, concludono le spiegazioni con un … dovrebbe essere così o, peggio, vediamo cosa risponde il Governo, ministri, ministeri, Regioni eccetera nelle FAQ (le FAQ sono risposte che inseriscono nei loro siti Internet, cioè, assistiamo a risposte che assurgono a livello di legge. Non solo, qualcuno è arrivato a dichiarare: Sono una cavia? Se sì, felice di esserlo! e tale dichiarazione senza avere alcuna certezza oggettiva e verificata su quanto gli è stato inoculato, va a incontrare gli altri senza precauzioni, convinto di non infettare gli altri e di essere immune al Covid19. Un “successo” di una continua propaganda costruita con l’accorgimento di non rilanciare le analisi e proposte dei cittadini, di non perseguire con azioni immediate chi non ha fatto il proprio dovere per contenere la pandemia, nel dimenticare le dichiarazioni di illustri personaggi poi smentite dai fatti, di non dar spazio alle informazioni e alle persone che producono informazioni, analisi e soluzioni diverse da quelle ovviamente propagandate. Un esempio per tutti: l’ISTAT non ha aggiornato e non aggiorna quotidianamente, come dovrebbe, quanti sono i nati e i morti complessivi nei 7.914 comuni italiani inserendoli nella tavola inserita nel demo istat.it Bilancio demografico. Si tratta di un dato essenziale per comprendere sia l’andamento della pandemia sia le incidenze in tutti i settori dei provvedimenti emanati (bastando un clic per fornire tali dati, quindi, Si tratta di un segreto di Stato? Sono degli incapaci da licenziare? I Comuni non gli trasmettono quotidianamente questi semplici dati e sono da commissariare?). Al contrario, in uno Stato di diritto, i provvedimenti, particolarmente incisivi sulle libertà dei cittadini, devono contenere norme intelligibili, facilmente comprensibili, conoscibili e, quindi, da consentire al cittadino di rispettarle oppure poter presentare ricorso allorquando vede leso un suo diritto non trovando spiegazioni e dati esaustivi alle limitazioni socioeconomiche imposte. Sono stati continui gli appelli rivolti al Governo di turno per redigere testi semplici, chiari e riepilogativi delle varie disposizioni emanate ma anche nel Decreto Legge n. 105: Misure urgenti per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da COVID-19 e per l’esercizio in sicurezza di attività sociali ed economiche, ecco 7 pagine piene di rinvii a disposizioni contenute in altri provvedimenti, quindi, è da archiviare il principio: “L’ignoranza del diritto non può essere invocata come scusa”.. Nell’era della informatizzazione al servizio del Governo di turno non ci sono dei dipendenti in grado di preparare un testo unico ogni volta che si impongono limitazioni socioeconomiche ai cittadini? Inoltre, visto che il Governo ha posto la nazione in emergenza, limitando i diritti dei cittadini e spendendo miliardi di euro, dobbiamo chiedere con forza la registrazione e la messa a disposizione di tutti i dati oggettivi attraverso un DATABASE INTERNAZIONALE ma, soprattutto, deve esserci l’approvazione dei singoli provvedimenti limitativi da parte del Parlamento, non mettendo la fiducia alla base delle votazioni.

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Obbligatorio vaccinarsi: E poi?

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

By Pier Luigi Ciolli.Il Presidente del Consiglio dei Ministri, Draghi ha affermato che non vaccinarsi significa scegliere di morire ma perché a tale affermazione non segue l’obbligatorietà immediata del vaccino consentita dalla Costituzione e dal nostro ordinamento? La risposta è semplice:c’è una grande differenza a livello giuridico tra obbligatorietà e facoltatività, infatti, chi subisce un danno da vaccinazione obbligatoria ha diritto automaticamente a un indennizzo da parte dello stato ex Lege 210/92 e i Governi preferiscono non risarcire i cittadini; alla base dei farmaci definiti “vaccini” non c’è alcun controllo sugli inoculati per verificare se a distanza, di 15 giorni in 15 giorni, è ugualmente infettato e lo trasmette ad altri. Infatti, mentre hanno allestito al volo un database internazionale per il GREEN PASS, hanno evitato di allestire un Database Internazionale per registrare a chi viene somministrato il vaccino, gli eventuali effetti collaterali, gli esiti dei tamponi da effettuare post inoculazione, l’essere ugualmente infettati, i tipi di cura erogati eccetera. Pertanto, un rifiuto a farsi inoculare obbligatoriamente questi “vaccini” è giustificato e troverebbe un magistrato che accoglierebbe il ricorso in caso di sanzione e/o esclusione dal lavoro; Per quanto sopra, è bene ricordare che il Green Pass è solo un sistema per condizionare, viziare, la volontà del cittadino che, per evitare di essere discriminato, si fa inoculare un “vaccino” nonché costringerà dei cittadini a evitare di fruire di beni e servizi, altri cittadini a presentare ricorsi ingolfando la macchina della Giustizia o, peggio, obbliga gli esercenti commerciali a perdere tempo per chiedere e leggere documenti che, tra l’altro, violano la privacy del cittadino. Interessante aprire Mario Draghi, perché il Green pass rischia lo stop dei giudici. Una grossa grana per il governo – Libero QuotidianoUna parte importante della comunità scientifica sta lavorando sulla messa a punto di terapie valide per contrastare l’infezione da SARS-CoV2 e riteniamo utile aprire https://www.ars.toscana.it/2-articoli/4306-nuovo-coronavirus-punto-vaccino-terapie-covid-19-sars-cov-2-trattamenti-sperimentazione-vaccini-cure.html.

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2 domande alle quali i governanti non hanno voluto e non vogliono rispondere

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

By Pier Luigi Ciolli. Risposte che ci sono dovute perché, alla base di ogni limitazione dei diritti costituzionali come sta avvenendo a causa della pandemia, deve essere a disposizione dei cittadini un flusso informativo che non siano dati parziali, pertanto confondenti.Ecco le domande che devi porre al Governo, ai parlamentari e agli organi di informazione:Hanno allestito al volo il database internazionale per il GREEN PASS dimostrando che è facile e rapido attivare detto sistema informatizzato, quindi, perché non hanno allestito e non allestiscono un Database Internazionale per registrare a chi viene somministrato il vaccino, gli eventuali effetti collaterali che insorgono, gli esiti dei tamponi da effettuare post inoculazione, la rilevazione dei positivi quindi ugualmente infettati e portatori di pandemia, i tipi di cura erogati a chi è rilevato come infetto eccetera?Visto che si tratta di un dato essenziale per comprendere sia l’andamento della pandemia sia le incidenze in tutti i settori dei provvedimenti emanati, perché l’ISTAT, dal 2020, cioè dall’inizio della pandemia, non ha aggiornato e non aggiorna quotidianamente, come dovrebbe, quanti sono i nati e i morti complessivi nei 7.914 comuni italiani, inserendoli nella tavola demo istat.it – vista per singola area – Bilancio demografico anno 2020 e 2021?

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Anna Scannapieco: Tra bugiardi e patrioti

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Studi sul teatro di Carlo Goldoni. Da circa un trentennio, grazie al lavoro di scavo documentario e di aggiornamento interpretativo prodottosi nell’ambito dell’Edizione Nazionale delle Opere di Goldoni (Venezia, Marsilio, 1993), nonché a un salutare ritorno alla ricerca archivistica, il profilo dell’autore veneziano e il significato della sua eccezionale vicenda artistica ha subito una progressiva e radicale revisione, al punto che si è potuto giustamente parlare di una vera e propria Goldoni renaissance. Alla renovatio del canone critico hanno concorso anche i saggi riuniti in questo volume. Si tratta di un drappelletto di contributi che hanno punteggiato il tragitto di una “lunga fedeltà” a Goldoni, per lo più assorbita nelle complesse problematiche filologiche che hanno sino all’altrieri opacizzato il suo corpus teatrale, nonché nel dissodamento di quella storia materiale dello spettacolo che ad esse risulta intimamente intrecciata. I contributi qui raccolti, nonostante l’apparente distanza dal tema centrale dell’indagine, ne restano tuttavia intimamente imparentati. In essi infatti l’officina drammaturgica del “Molière italiano” viene perlustrata e illuminata di una luce nuova, diversa. Attraverso la scoperta di documenti inediti e il relativo “restauro”, che scompagina inossidabili topoi della tradizione critica; o attraverso un’analisi della “grammatica” compositiva di alcune commedie, attenta al dialogo, dialettico ed evolutivo, che esse intrattengono con la tradizione, analisi spesso impegnata nella ricreazione più ampia possibile dei contesti socioculturali di riferimento e naturalmente non dimentica della genetica relazione che il poiein goldoniano intrattiene con le potenzialità drammaturgiche dei suoi attori. PP: 216 PREZZO: 22,00€ Bulzoni editore

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Rilancio agricoltura per il Meridione

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Nella nuova fase dell’agricoltura italiana annunciata dal ministro Patuanelli, anche le campagne del nostro sud devono avere la possibilità di giocare un ruolo da protagoniste – dichiara Andrea Michele Tiso, presidente nazionale Confeuro. La costruzione del Piano strategico nazionale sta coinvolgendo sindacati, produttori, organizzazioni ambientaliste e istituzioni. Nella bozza che sta prendendo forma in queste settimane è necessario prevedere interventi specifici per il Meridione, che racchiude potenzialità inespresse, spesso frenate da una burocrazia che a causa di procedure troppo complicate finisce per diventare uno dei principali ostacoli.Ci sono ora le condizioni per promuovere un rinascimento agricolo che assicuri il diritto a un cibo sano e uno sviluppo rispettoso dell’ambiente e del paesaggio. Crediamo che in questa fase di passaggio il Mezzogiorno, che vanta eccellenze riconosciute in tutto il mondo e tradizioni agricole millenarie, possa offrire un contributo decisivo – continua Tiso. Per raggiungere questo obiettivo è necessario recuperare il ritardo accumulato nel campo delle infrastrutture, dai trasporti alla logistica, dalle energie rinnovabili agli impianti idrici. Sono in particolare auspicabili interventi a favore dell’alta velocità nel trasporto merci e per le autostrade del mare, che contano su snodi come Taranto e Gioia Tauro. Questi centri, avvicinando il sud all’Europa, possono sostenere lo sviluppo e la valorizzazione delle eccellenze agroalimentari meridionali. Ribadiamo infine la proposta di creare un polo per ricerca scientifica applicata in agricoltura nel Meridione, che potrebbe avere sede a Foggia, città che ospita una prestigiosa università di agraria ed è situata in posizione strategica nel Tavoliere delle Puglie.

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Solari e protezione della pelle

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Durante la stagione più calda dell’anno e con l’avvicinarsi delle tanto attese vacanze, gli italiani si preparano a sfruttare al meglio le giornate all’aria aperta e a farsi scaldare dai raggi del sole, ma sono sempre più attenti a salvaguardare la salute della propria pelle. Lo conferma Everli – il marketplace della spesa online – che, tramite un’analisi dei propri dati volta a indagare le abitudini di acquisto degli abitanti del Bel Paese quando si tratta di prodotti solari, ha rilevato un importante incremento nello shopping di tali prodotti nel 2020 rispetto all’anno precedente. Inoltre, Everli ha coinvolto il Dottor Vincenzo Greco, dermatologo di MioDottore per commentare le evidenze emerse, scoprire come selezionare in autonomia i prodotti “giusti” tra gli scaffali e fornire 5 regole d’oro per godersi la tintarella senza preoccupazioni. Secondo quanto rilevato da Everli, in Italia nel 2020 si è registrato un incremento a tripla cifra (+157%) nella spesa per l’acquisto online (da sito e via app) di prodotti per la protezione di pelle, labbra e capelli al sole, con giugno che ha guadagnato lo scettro di mese in cui si è raggiunto il picco più alto di spesa.Analizzando nel dettaglio i dati della piattaforma e confrontando le abitudini di acquisto online lungo tutta la Penisola, emergono alcune curiosità e interessanti differenze. Pare, infatti, che lo scorso anno i più attenti alla protezione della propria pelle, nonché i maggiori acquirenti di prodotti solari, siano stati nell’ordine i consumatori di Milano, seguiti da quelli di Torino e Roma. Ampliando però lo sguardo su questa speciale top 10 delle province in cui si sono registrati i maggiori volumi di acquisti, si nota che ci sono due regioni che la fanno da padrone: Emilia-Romagna e Veneto, rispettivamente con 3 (Rimini, Forlì-Cesena e Bologna) e 2 (Verona e Padova) città nel ranking. In questa speciale classifica sono tre le città in cui i consumatori hanno accresciuto maggiormente la propria consapevolezza nell’importanza dell’uso dei solari nel 2020: Padova, dove la spesa in fatto di solari è quasi quintuplicata rispetto all’anno precedente (+393%), seguita da Genova (+252%) e Rimini (+234%).Guardando alla top 10 delle province in cui sono stati acquistati i volumi maggiori di prodotti solari, il trend rispecchia quello nazionale, benché con alcune leggere differenze tra città rispetto all’ordine delle prime due posizioni (a Verona, Rimini, Padova, Milano e Bologna, infatti, hanno la meglio i prodotti ad alta protezione). Uscendo dai confini del podio e guardando ad oli e abbronzanti (che rappresentano la quarta scelta per quattro città su dieci), a Rimini, Torino e Brescia si sono concentrati i volumi di acquisti più elevati.La 5 regole d’oro per utilizzare correttamente le protezioni solari. Infine, per aiutare gli italiani a godersi la bella stagione e le vacanze in tutta sicurezza, lo specialista ha stilato un breve vademecum di 5 regole da tenere a mente quando ci si espone al sole: 1. Utilizzare la quantità giusta di crema per ogni applicazione, da ripetere ogni due ore o in caso di doccia o bagno. 2. Evitare le ore più calde della giornata. 3. Fare attenzione alle giornate nuvolose e/o ventilate! Il sole è comunque pericoloso anche se in queste occasioni si crede il contrario. 4. Non dimenticare di applicare la crema nelle zone più delicate come orecchie, ascelle, collo e decolleté. 5. Evitare di indossare al sole profumi, repellenti antizanzare non specifici per il sole; prestare attenzione a piante, cibi e bevande a contatto con la pelle ed evitare l’esposizione prolungata se si assumono determinati farmaci (consultare il bugiardino).

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Verrà presentato a Parma un progetto innovativo di economia circolare

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Parma Venerdì 17 settembre 2021, presso il Centro Congressi Santa Elisabetta del Campus Università degli Studi di Parma, si terrà un convegno per presentare un progetto innovativo che si pone come obiettivo la risoluzione dello smaltimento di merce contraffatta, sequestrata e stoccata nei depositi di ADM, Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli, mettendo in atto buone pratiche e soluzioni sostenibili.Il sistema della contraffazione sta assumendo sempre più connotati industriali. Secondo un dossier di Confcommercio nel 2019 quasi un consumatore italiano su tre (30,5%) ha acquistato un prodotto contraffatto. Il danno ammonta a 30,2 miliardi di euro (+1,4% rispetto all’anno precedente), con il rischio che si perdano 197.000 posti di lavoro. Il progetto denominato FUTURE TRACK vede tra i protagonisti la startup innovativa Ri.Circola sviluppata sui due cardini specifici delle biotecnologie e dei materiali e INDICAM, l’Associazione per la tutela della proprietà intellettuale che da sempre si propone di identificare i trend, le soluzioni, le tecniche più efficaci e innovative per aumentare la consapevolezza e la protezione dei titoli IP (Intellectual Property).Tutto nasce da un’esigenza: prevenire e contrastare i traffici illeciti di prodotti contraffatti e di merci usurpative anche attraverso la gestione delle merci sequestrate. L’intento è trovare una soluzione per gestire il processo di ri-utilizzo circolare delle materie prime di cui sono composti i prodotti contraffatti attraverso una gestione efficiente e sostenibile. Tale necessità è stata anche esplicitata nel protocollo d’intesa firmato nel 2020 tra l’Agenzia delle Accise, Dogane e Monopoli (ADM) e INDICAM.La partnership tra Ri.Circola e INDICAM sembra rispondere perfettamente al 17° SDG dell’Agenda 2030: “Partnership for the goal”. Tra gli attori non può mancare il Ministero delle Transizione Ecologica al quale verrà illustrato in anteprima il progetto, proprio in occasione del convegno.

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i “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Michela Cescon, Paolo Cresta, Alessandro Curti, Marcello Fois, Iaia Forte e Neri Marcorè interpretano i “Dialoghi con Leucò” di Cesare Pavese. È in uscita il 9 settembre 2021, giorno del compleanno dell’autore, la nuova proposta editoriale da leggere e ascoltare, nata dalla collaborazione tra la Fondazione Cesare Pavese ed Emons: l’audiolibro accompagnato dal libro cartaceo dei “Dialoghi con Leucò”, con la curatela dello scrittore Marcello Fois, e che fa parte della nuova collana Double face di Emons.I “Dialoghi con Leucò” saranno presentati il 9 settembre a Santo Stefano Belbo (Cn) nel corso del Pavese Festival, organizzato ogni anno dalla Fondazione Cesare Pavese. Alle ore 18.30 sul palco di Piazza Umberto I Marcello Fois, Gavino Murgia, la Fondazione ed Emons racconteranno il progetto e leggeranno diverse pagine dei racconti. Alle ore 21.30 l’attore Alessandro Preziosi proporrà un ampio viaggio nell’opera di Pavese, tra letture e musica (prima nazionale).Nell’anno in cui sono scaduti i diritti per la pubblicazione delle opere pavesiane, la Fondazione dedicata allo scrittore di Santo Stefano Belbo e la casa editrice leader nella realizzazione di audiolibri collaborano per portare ai lettori una nuova proposta editoriale. I ventisette racconti dei “Dialoghi con Leucò”, a sfondo mitologico e simbolico, scritti da Pavese tra il 1945 e 1946, in cui divinità ed eroi della Grecia classica discutono i grandi temi universali quali il rapporto tra l’uomo e la natura, l’ineluttabilità del destino, la profondità del dolore, l’intensità dell’amicizia e l’inevitabilità della morte, diventeranno audiolibro, letti da attrici e attori italiani tra i più noti. Fondazione Cesare Pavese ed Emons hanno scelto come prima pubblicazione editoriale la raccolta di racconti “Dialoghi con Leucò”, perché la loro forma dialogica e la loro musicalità, a metà tra prosa e poesia, ben si prestano a essere trasposti in audiolibro, ma anche perché rappresentano il testo che Pavese aveva indicato come il più importante del suo percorso di scrittura e della sua attività letteraria. Il 25 agosto 1950, due giorni prima di togliersi la vita, in una lettera inviata a Parigi al critico cinematografico Nino Frank, Pavese scrive «Dico che le mandino quei miei libri che cerca, il Gallo, Paesi tuoi e L’Estate, più un libro che nessuno legge e, naturalmente, è l’unico che valga qualcosa, Dialoghi con Leucò». Inoltre “Dialoghi con Leucò” è tra i libri dalla maggiore connotazione emotiva, in quanto sul frontespizio di una copia lo scrittore aveva voluto lasciare il suo ultimo messaggio quando si tolse la vita: “Non fate troppi pettegolezzi”. Questa copia è conservata e visibile al pubblico nei locali della Fondazione Cesare Pavese che a Santo Stefano Belbo ospita diversi spazi museali dedicati allo scrittore.La realizzazione di un audiolibro dedicato ai ventisette racconti nasce da un’idea di Pierluigi Vaccaneo (direttore della Fondazione Cesare Pavese) e di Marcello Fois, ospite affezionato al Pavese Festival, dove più volte ha dato voce ai dialoghi, accompagnato dalle musiche del cantautore Gavino Murgia, leggendo al pubblico una dozzina dei racconti pavesiani e riscuotendo enorme successo. Da qui l’intuizione di portare i “Dialoghi” in audiolibro e renderli accessibili attraverso le voci di noti artisti italiano e sempre con le musiche di Gavino Murgia.«Nei “Dialoghi con Leucò” il lettore trova uno specchio – spiega Pierluigi Vaccaneo, direttore della Fondazione Cesare Pavese – in cui trovare e ritrovare il proprio percorso umano, attraverso il Mito e la traduzione che del Mito fa Pavese stesso. I dialoghi con Leucò sono dunque una conversazione a più voci, dove lettore, autore, personaggi e Mito sono sullo stesso piano, svelati. Dare voce a questo dialogo, attraverso l’audiolibro che assieme a Emons stiamo realizzando, è offrire a un pubblico sempre più vasto, attraverso grandi artisti italiani, una nuova opportunità di conoscenza e consapevolezza. Una sfida questa che la casa editrice Emons ha accolto con entusiasmo e passione, condividendo una visione inclusiva e partecipata della cultura che la Fondazione sta portando avanti con le sue diverse attività».«La casa editrice Emons è veramente onorata di partecipare a questo progetto. Pavese è uno dei grandi autori italiani, i suoi libri e il suo lavoro editoriale nel nostro panorama culturale sono stati fondamentali e da tempo pensavamo di dare voce alle sue opere. http://www.fondazionecesarepavese.it

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Monitorare le eruzioni vulcaniche ‘ascoltando’ i loro anelli di fumo

Posted by fidest press agency su lunedì, 2 agosto 2021

Un nuovo studio condotto da un team di vulcanologi e fisici specializzati nella fluidodinamica, dal titolo “Volcanic Vortex Rings: Axial Dynamics, Acoustic Features, and their Link to Vent Diameter and Supersonic Jet Flow”, ha permesso di combinare video ad alta velocità con registrazioni audio incentrati sui primi secondi delle eruzioni dello Stromboli per ‘ascoltare’ i vortex rings vulcanici.Lo studio, unico nel suo approccio audiovisivo e il primo che ha isolato il suono degli anelli, è stato pubblicato sulla rivista ‘AGU Geophysical Research Letters’, che pubblica studi ad alto impatto e di breve formato con implicazioni immediate che abbracciano tutte le Scienze della Terra e dello Spazio.“C’è un suono caratteristico prodotto dal vortice vulcanico, che è un suono basso e costante. La bellezza dei vortex rings è che sono stabili, ciò significa che emettono un suono costante che si propaga nel tempo”, spiega Jacopo Taddeucci, vulcanologo dell’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (INGV) e primo autore dello studio.Con queste nuove conoscenze su come la “melodia” di un vulcano è collegata alla sua eruzione, i vulcanologi possono espandere le nostre conoscenze su diversi processi e suoni vulcanici per migliorare il monitoraggio nei casi in cui non siano utilizzabili tecniche visive o di altro tipo.Per individuare il suono dei vortici vulcanici, Taddeucci e i suoi collaboratori hanno installato telecamere ad alta velocità e microfoni professionali a diverse centinaia di metri dalle bocche eruttive dello Stromboli. Hanno, inoltre, utilizzato un drone per filmare il vulcano mentre era in corso l’emissione di getti eruttivi, vale a dire colonne di gas caldi, cenere e fumo, che sul vulcano eoliano raggiungono i 100-300 metri di altezza. Ciò ha consentito al team di ricercatori di misurare parametri come la dimensione della bocca eruttiva.Sebbene gli scienziati non potessero vedere a occhio nudo gli anelli che stavano cercando di catturare, questi sono apparsi analizzando i video ad alta velocità. Dopo aver misurato le dimensioni e la velocità degli anelli e sincronizzato con precisione il video con l’audio, i ricercatori sono riusciti a isolare il rombo basso e costante proveniente dai vortici.Poiché i suoni dei vortici erano distintivi e costanti, il team ha potuto correlare la loro frequenza con altre loro caratteristiche. In particolare, è stato evidenziato un chiaro legame tra il movimento del vortice, il suo suono e le dimensioni della bocca eruttiva. Altri cambiamenti nella “melodia” di un vulcano, incluso il suo getto eruttivo, possono essere correlati alla struttura interna della bocca.

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