Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 172

Archive for 4 dicembre 2023

GAM: La risalita dei rendimenti reali sarà fondamentale

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

A cura di Adrian Owens, Investment Director Global Macro e Currency Fixed Income di GAM Investments. Uno degli eventi più rilevanti dell’ultimo periodo è stata la risalita dei rendimenti obbligazionari, in particolare dei rendimenti reali. Oggi i rendimenti reali sono saliti fino al 2,5% circa, a seconda del mercato. Ciò si riflette sulle asset class in generale, e crediamo che continuerà a produrre qualche effetto. Certamente l’inflazione è un fattore molto importante, ma in questo momento è maggiormente in linea con le aspettative. In generale ci aspetta un periodo difficile per quanto concerne il rendimento del capitale, soprattutto per via della risalita dei rendimenti reali a cui stiamo assistendo. Crediamo che sia estremamente importante, da un punto di vista della gestione del rischio, il modo in cui vengono strutturate le operazioni. Nonostante le problematiche che caratterizzano i mercati, non solo la risalita dei rendimenti, ma anche i rischi geopolitici, la volatilità è rimasta abbastanza contenuta. Come investitori dobbiamo tenere ben presenti i rischi di un potenziale aumento della volatilità nei prossimi mesi. E naturalmente dobbiamo ricordarci che la stretta quantitativa prosegue. Nessuno di questi fattori è particolarmente positivo per i mercati in generale, né per le asset class tradizionali. Nei prossimi mesi crediamo che la risalita dei rendimenti reali sarà fondamentale per le decisioni degli investitori. Perché le banche centrali stanno intervenendo ancora, e la funzione di reazione di diversi istituti è abbastanza diversa. Ciò apre delle opportunità. Se pensiamo a un paio di anni fa, gli occhi erano puntati sull’inflazione e ciò determinava l’andamento dei prezzi. L’anno scorso l’attenzione si è spostata sulla stretta monetaria. Quest’anno lo scenario è più eterogeneo. In generale, se vogliamo identificare un tema rilevante, i tassi saliranno e resteranno più alti più a lungo di quanto molti si aspettavano. Dunque, i mercati ora scontano tassi terminali molto più elevati. La situazione probabilmente non cambierà molto nel resto dell’anno. Comunque, lo scenario è più eterogeneo, nel senso che la stretta piuttosto consistente sta cominciando a produrre i suoi frutti e iniziamo ad avvertirli. Intravediamo uno scenario in cui bisogna essere un po’ più tattici, in cui gli investitori si concentrano sull’inflazione persistente ma poi vedono che la politica monetaria sta funzionando, gli indicatori di tendenza mostrano segnali di rallentamento, e forse le previsioni sui tassi si fanno un po’ più ottimiste. Crediamo che sarà necessario agire in modo tattico.

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Qualità della vita 2023: L’evento a Bologna

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Oggi a partire dalle ore 16:00 presso la Salaborsa dell’Auditorium Enzo Biagi di Bologna si terrà l’evento “QUALITA’ DELLA VITA 2023. Italia sempre più divisa: i trend nelle città” per commentare i risultati della 34esima indagine. Interverranno tra gli altri Eugenia Roccella, Ministra per la Famiglia, la Natalità e le Pari opportunità, Matteo Maria Zuppi, Arcivescovo di Bologna e Presidente CEI, Monica Pratesi, Direttrice Dipartimento per la Produzione Statistica, ISTAT, e il campione di basket Marco Belinelli, Cestista, Capitano Virtus Bologna per un affondo particolare sulle opportunità – occupazionali e di carriera oltreché economiche – di puntare sull’Italia. Numerosi saranno inoltre gli interventi dei sindaci delle città italiane che in questa edizione 2023 si sono particolarmente distinte in uno o più parametri dell’indagine: da Matteo Lepore, Sindaco Comune di Bologna, a Giuseppe Sala, Sindaco Milano, Elisabetta Bozzarelli, Vice Sindaca di Trento, da Alberto Felice De Toni, Sindaco Comune di Udine, Roberto Dipiazza, Sindaco Comune di Trieste, a Maria Limardo, Sindaco Comune di Vibo Valentia, Chiara Zappalorto, Assessore all’Ambiente Comune di Chieti.Sempre in giornata la Qualità della vita 2023 sarà protagonista anche sugli account social del Sole 24 Ore dove verranno condivisi non solo i dati 2023 ma verrà condotta una sorta di “controdiretta” esclusiva dell’evento con backstage inediti.

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Qualità della vita 2023: tutti i risultati dell’indagine Sole 24 Ore

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

La 34ma edizione dell’indagine sulla qualità della vita del Sole 24 Ore, pubblicata oggi, 4 dicembre, certifica la leadership di Udine, seguita sul podio da Bologna e Trento. È la prima volta che la provincia di Udine vince la Qualità della vita, raggiungendo il primo posto tra i territori più vivibili: entra così nella storia della classifica che misura il benessere della popolazione italiana, dopo essersi piazzata nella top ten solamente tre volte dal 1990 (prima edizione) ad oggi, precisamente nel 2016, nel 2020 e nel 2021. Suonano più come delle conferme, invece, il secondo e il terzo posto rispettivamente di Bologna, vincitrice dell’edizione 2022 e sempre in testa nella categoria «Demografia, salute e società» spinta dai livelli d’istruzione elevati, e Trento, già vincitrice dell’Indice della sportività e di Ecosistema Urbano 2023. Bergamo, quest’anno capitale della cultura insieme a Brescia, sale al 5° posto della classifica dei territori più vivibili, dove solamente nel 1990 aveva occupato l’ottavo posto, e conquista il primato nella classifica tematica di «Ambiente e servizi». Anche Modena, settima, torna in una top ten che aveva raggiunto solo due volte: nel 1999 e nel 2022. Più solido, invece, il piazzamento nella parte alta della graduatoria della provincia di Aosta, al quarto posto. Si confermano nella top ten anche Milano, stabile rispetto allo scorso anno e resta prima nella categoria «Affari e lavoro», e Firenze che, dopo aver occupato il podio nel 2022, quest’anno è sesta. Tra le prime dieci anche Monza e Brianza che conquista 14 posizioni e il primato nella categoria «Ricchezza e consumi» grazie a buoni risultati nella spesa media delle famiglie per l’acquisto di beni durevoli e ai dati immobiliari. Se a chiudere la top 10 c’è Verona, che l’aveva presidiata sia nel 2020 sia nel 2021, si notano particolarmente le assenze di Trieste e Bolzano, scese rispettivamente in 12ª e 13ª posizione. Anche questa edizione fotografa una concentrazione del Mezzogiorno nella seconda metà della graduatoria, con l’unica eccezione di Cagliari che arriva al 23° posto. Ma non mancano le novità. In primis il ritorno di Foggia, 107ª, a vestire la maglia nera dopo dodici anni (era stata ultima nel 2011 e nel 2002). Nelle ultime 40 posizioni scivolano ben nove province del Centro o del Nord, tre più dell’anno scorso: oltre a Latina (87ª), Frosinone (80ª), Imperia (81ª), Alessandria (70ª) e Rovigo (68ª), ci sono Grosseto (74ª), Viterbo (75ª), Rieti (73ª) e Massa Carrara (72ª). Perdono terreno Agrigento, Sud Sardegna, Palermo, Brindisi, Trapani; conquistano diversi gradini Vibo Valentia, Enna, Catanzaro, Salerno , Potenza e Isernia. Tra le ultime cinque classificate arrivano anche Siracusa (104ª, perde 14 posizioni) e Napoli (105ª, perde 7 posizioni).Restano sostanzialmente immobili, invece, le altre grandi aree metropolitane, quasi incapaci di ripartire dopo la pressione generata da emergenze e shock economici negli ultimi anni. Mentre Bologna, Milano e Firenze cercano di non perdere di vista la top ten e i loro primati, Roma è 35ª (-4 gradini), preceduta da Venezia (-12) e seguita da Torino (36ª) e Genova (47ª, in calo di 20 posizioni).Un’edizione, quella di quest’anno, che dà ampio spazio alle disuguaglianze sul territorio. La fotografia scattata dalla 34esima edizione della Qualità della vita del Sole 24 Ore inquadra un Paese sempre più diviso, dal Pil pro capite ai livelli di istruzione. La pandemia, le emergenze climatiche (ondate di calore, siccità, alluvioni), il contesto internazionale aggravato dalle guerre, lo shock energetico e l’inflazione hanno rimescolato le carte e la distanza tra i territori più vivibili e quelli meno vivibili è aumentata.I 90 indicatori statistici alla base dell’indagine, di cui 46 aggiornati al 2022 e 36 al 2023, presentano una serie di novità inserite per riuscire a stare al passo con i cambiamenti sociali in corso: l’indice dei progetti finanziati dal Pnrr, l’indice della solitudine, le farmacie, le famiglie con Isee sotto i 7mila euro, il gender pay gap, consumo di farmaci contro l’obesità, lavoratori domestici e l’aumento delle temperature. Dieci gli indici sintetici inclusi nell’indagine che aggregano più parametri (Qualità della vita di giovani, bambini e anziani, Qualità della vita delle donne, Ecosistema urbano, Indice della criminalità, Indice di sportività, Indice del clima, ICity Rank sulle città digitali, composto da Amministrazioni digitali e Città aperte). Nell’inserto estraibile di 16 pagine all’interno del Sole 24 Ore di oggi vengono presentati tutti i risultati dell’indagine, con infografiche e tabelle, analisi e approfondimenti, oltre ad un progetto di alcuni studenti del corso di laurea in Data Science dell’Università Biccoca di Milano che hanno utilizzato i dati della Qualità della vita per migliorare la ricerca del posto di lavoro ideale.L’indagine, poi, continua online nella sezione Lab 24 ( http://www.qualitadellavita.ilsole24ore.com ) dove è possibile consultare i dati, dalle classifiche di tappa ai singoli indicatori, e interrogare i dati in modo personalizzato – per esempio confrontando le performance di due province o rispetto alle edizioni passate.

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Premio giornalistico nazionale “Natale UCSI” 2023

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Verona sabato 16 dicembre ore 11, palazzo Barbierì – Comune di Verona. È un’umanità prorompente quella che emerge dalle storie inviate e premiate dalla giuria del premio giornalistico nazionale “Natale UCSI”, giunto alla sua XXIX edizione epromosso dall’UCSI (Unione Cattolica Stampa Italiana) sezione di Verona, per dare voce alle notizie che raccontano il bene che c’è, ma non si dice. La giuria – composta da Stefano Filippi, presidente dell’UCSI sezione di Verona, dal vicepresidente Tarcisio Caltran e da soci dell’Ucsi di Verona, Veneto e Trento – in un solo mese ha ricevuto ben 180 candidature di altissimo livello da tutta Italia, arrivate da testate tv eradio, cartacee e web. ll comunicato integrale in allegato riporta i nomi dei vincitori, le motivazioni formulate dalla giuria e i dettagli relativi ai servizi premiati. Ringraziamo per la divulgazione che potrà essere data. Accanto a Fondazione CattolicaVerona, da sempre vicina al premio, sostengono l’iniziativa il Comune di Verona, la Fondazione Banca Popolare di Verona, la Conferenza Episcopale del Triveneto (CET) e il Gruppo editoriale Athesis. Il premio è patrocinato dall’UCSI nazionale, dal Comune di Verona, dall’Ordine Nazionale dei Giornalisti e dall’Ordine dei Giornalisti del Veneto. Partner tecnici: la Cantina Valpolicella di Negrar, la Tipografia La Grafica Editrice, Il Rubiani (ristorante). By http://www.ucsi.it

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Inflazione cresce meno… ma non grazie al governo bensì all’Ue

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Le stime Istat per l’inflazione di novembre indicano un calo dello 0,4% su base mensile e un aumento di 0,8% su base annua. Una dinamica che viene giudicata positiva perché la crescita è minore rispetto al mese precedente (1,7%).I prezzi comunque aumentano, anche se un po’ meno, ma una cosa è certa: la decelerazione non è dovuta alle politiche del governo, bensì a quelle dell’Unione Europea. Sono i beni energetici che danno il maggiore contributo alla decelerazione, beni i cui prezzi potrebbero essere determinati dal nostro governo se lo stesso avesse deciso di intervenire sul calo delle accise, ma non avendolo fatto l’unica decrescita di riferimento è il costo della materia prima, che non dipende dall’Italia ma dalle politiche Ue.Non solo, ma tra le iniziative che il governo ritiene di maggior valore per il calo dei prezzi, il trimestre anti inflazione, siccome i prodotti che maggiormente ne sono coinvolti sono quelli del carrello della spesa, e questo carrello è comunque in crescita del 5,8% su base annua… ne deriva che, dove il governo si è direttamente impegnato ha contribuito a mantenere alti i prezzi. Vincenzo Donvito Maxia – presidente Aduc http://www.aduc.it

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Philip Hewat-Jaboor: An Eye for the Magnificent

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

London – Philip Hewat-Jaboor: An Eye for the Magnificent will be offered at Christie’s headquarters in London on 8 February 2024. A highly respected and passionate connoisseur, Phillip Hewat-Jaboor (1953-2022) was a revered art advisor and the chairman of Masterpiece Art Fair in London (2012-2022). Comprising approximately 200 lots, this erudite collection, which celebrates the beauty of hardstones and prestigious provenances, spans decorative arts from Antiquity to the contemporary. Hewat-Jaboor had a particular passion for porphyry, evident in the large and notable group of porphyry objects in the sale, led by a pair of early 19th century Neoclassical porphyry vases (estimate: £100,000-150,000, illustrated above right). Other works of art reflect his deep admiration for, and affinity with, the legendary British patrons and collectors William Beckford (1760-1844) and Thomas Hope (1769-1831). The collection is expected to realise in excess of £1.5 million, with estimates ranging from £700 to £120,000. Early highlights will be on view in London from 30 November to 6 December, alongside the Classic Week London sales in December, ahead of the full pre-sale exhibition which will run from 3 to 8 February 2024.

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Perchè leggere in specie durante le feste?

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

By Andrea (Alieno Gentile) I tassisti londinesi, che devono imparare a muoversi in una geografia arzigogolata, hanno un cervello diverso da quello degli altri esseri umani: la sezione dedicata alla memoria spaziale è più grande, più sviluppata. E’ uno dei tanti esempi della neuroplasticità, la caratteristica del cervello di formare nuove connessioni e svilupparsi a seconda delle esperienze. Anche la lettura è un’esperienza che cambia il cervello, non solo metaforicamente, cambia il modo in cui assorbiamo le informazioni, come le comprendiamo, cosa possiamo fare con esse e come pensiamo in futuro. E il modo in cui leggiamo merita attenzione quanto ciò che leggiamo (forse persino di più); e siccome il modo in cui leggiamo è cambiato radicalmente in pochi anni, anche la nostra mente, il modo in cui pensiamo, interpretiamo e riflettiamo sul mondo, sono cambiati. Nel tardo Illuminismo l’Umanità è rimasta persuasa che ogni innovazione fosse un progresso. Il pregiudizio si trascinò fino ad inizio ‘900, quando l’inabissamento del Titanic (1912) e lo scoppio della I Guerra Mondiale (1914) fecero insorgere una diversa consapevolezza sull’intrinseca bontà della tecnologia.La lettura in digitale, accelerata, frenetica quando non frettolosa, a cui siamo indotti dai social network, ma anche dal diluvio di articoli e news straordinariamente accessibili, ci fa leggere in modo diverso. E dunque fa sviluppare in modo diverso il nostro cervello.Questo ha cambiato e sta cambiando le nostre società negli ultimi decenni, ad una velocità a cui fatichiamo nel tenere il passo, come se fossimo in un enorme esperimento che l’Umanità sta facendo su se stessa. Il passaggio al pensiero e alla lettura in mezzo a una cacofonia di informazioni, dialoghi e testi digitali è una prova inedita per gli esseri umani.Le prossime generazioni sapranno incorporare l’intera gamma di processi di “lettura profonda” che sono al centro del cervello di un lettore esperto? La combinazione di una serie apparentemente infinita di distrazioni e la facoltà di accesso a informazioni immediate e voluminose altererà la loro capacità di pensare autonomamente? Costruire il proprio bagaglio di conoscenze ostacola l’approccio “euristico” di cercare scorciatoie attraverso analogie, traendo inferenze da ciò che non si conosce. Ecco perché quando ne ho l’occasione, come a Natale, ritengo importante consigliare la lettura. Nel farlo vi segnalo dei libri, ma il consiglio essenziale è leggere. E regalare, a vostra volta, lettura. I processi cognitivi “lenti” come il pensiero critico, la riflessione personale, l’immaginazione e l’empatia, richiedono il tempo dedicato alla lettura profonda. Allenare il cervello, come se fosse un muscolo, influenza l’efficacia del pensiero che riusciamo a generare, il modo in cui pensiamo e anche il modo in cui viviamo la nostra vita. Notiamo tutti come sia cambiata la capacità media di attenzione, quella di sviluppare un ragionamento critico e la dipendenza dalla tecnologia. Non riguarda solo i bambini, non possiamo fare spallucce davanti all’impatto della tecnologia sul nostro cervello e sulle nostre capacità intellettuali più essenziali. Non si tratta di essere tecnofobi, ma di essere consapevoli di ciò che un abbandono passivo potrebbe significare per il nostro futuro sia individuale che collettivo.

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Cinque tesi sul “golpe” in corso in Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

1. La cosiddetta “riforma costituzionale del premierato” e’ in realta’ un effettuale stravolgimento della Costituzione repubblicana, una profonda ferita inferta al Parlamento, un’aggressione esplicita alla separazione dei poteri e quindi allo stato di diritto, un brutale attacco alla democrazia, un tentativo di imporre un regime autoritario. 2. la negazione della verita’, quand’anche fosse solo frutto di crassa ignoranza, e’ gia’ una negazione della democrazia, dell’argomentazione logica e verificabile e del confronto razionale nelle procedure decisionali in cui la democrazia s’invera. 3. Al disprezzo per la verita’, e all’uso del linguaggio per mistificare la realta’, la compressione delle libertà democratiche a colpi di “decreti sicurezza” e con i provvedimenti che ledono finanche il diritto di sciopero; la violenza razzista sui migranti. 4. Una politica internazionale caratterizzata da profonda indifferenza per le violazioni dei diritti umani; una politica sociale caratterizzata da profonda indifferenza per le sofferenze delle classi sociali piu’ oppresse e i soggetti sociali piu’ bisognosi di sostegno; una politica ambientale caratterizzata da profonda indifferenza per la catastrofe ecologica che minaccia l’intera umanita’ e l’intero mondo vivente; una politica dell’amministrazione della giustizia caratterizzata dall’aggressione alla magistratura e allo stato di diritto; l’ideologia nazionalista e populista.All’abuso come modo privilegiato di esercizio del potere si unisce il degrado dei costumi che tutto perverte, si unisce la barbarie che soffoca ed annichilisce la nozione stessa di bene comune, la coscienza stessa della responsabilita’ morale e del dovere civile, il fondamentale sentimento e riconoscimento di umanita’. 5. Difendere la Costituzione repubblicana. Difendere! lo stato di diritto. Difendere la democrazia. Difendere la pace e la biosfera. Difendere i diritti umani di tutti gli esseri umani. In sintesi da Peppe Sini, responsabile del “Centro di ricerca per la pace, i diritti umani e la difesa della biosfera” di Viterbo Fonte: https://lists.peacelink.it/nonviolenza/

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Intramontabile Michele Marvulli

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Di Giorgio Girelli. Novantaquattro anni, e tuttora apprezzato e ricercato Maestro di musica. L’ultimo invito l’ha ricevuto qualche giorno fa dal Conservatorio Santa Cecilia di Roma dove, alla presenza di numerosi ex allievi (ora docenti) , pubblico e studenti, nell’auditorium dell’Istituto ha tenuto una masterclass di pianoforte su “L. v. Beethoven…questo sconosciuto”. Non potevo mancare di andare a rendergli omaggio. Ho fatto appena in tempo ad incrociarlo all’inizio della mia presidenza del Conservatorio Rossini dove egli per tredici anni è stato direttore per poi concludere nel 1994. Era giunto a Pesaro nel 1981 e nel corso del suo mandato il Conservatorio ha visto accrescere il proprio prestigio grazie ad iniziative di primissimo piano, quali lo sviluppo di un’orchestra di livello professionale e l’organizzazione di importanti produzioni operistiche (“Francesca da Rimini” di Zandonai con Raina Kabajvanska e “Il Barbiere di Siviglia” in occasione del bicentenario rossiniano). Il maestro Marvulli ha sviluppato una carriera particolarmente brillante fin da giovane: già nel 1955 a Ginevra vinse la medaglia d’oro nella sezione musica da camera, nel concorso pianistico di quell’anno, in duo con la violinista Ludmilla Kutznetsoff). Nell’immediato dopoguerra, trasferitosi in Svizzera, aveva frequentato la Hohe Musikschule di Basilea. Rientrato in Italia, a partire dagli anni ’60 e nel corso di oltre 40 anni ha insegnato in vari conservatori. Consulente privilegiato di Nino Rota – di cui è stato allievo al “Piccinni di Bari – a partire dagli anni giovanili fino alla morte prematura del Maestro, ne ha diretto prime esecuzioni (Concerto in mi minore per pianoforte alla RAI di Napoli con solista lo stesso Autore e l’Opera lirica “I due timidi” al Teatro Petruzzelli di Bari) e ne ha eseguito i capolavori nei principali teatri, curando anche l’edizione postuma di rilevanti opere pianistiche (I preludi). Michele Marvulli si è affermato – documenta la sua biografia – come direttore riconosciuto e stimato dalle migliori orchestre italiane. Ha diretto pressoché tutto il repertorio lirico e sinfonico, esibendosi in diverse occasioni anche in veste di direttore-solista. Ospite di importanti orchestre straniere – da ricordare gli appuntamenti con l’Orchestra da camera di Praga al Festival internazionale di Ljubljana, l’orchestra del Festival Internazionale di Pola (“Turandot” di G. Puccini) e l’orchestra del Festival Internazionale di Reykjavik (musiche di Nino Rota) – si è inoltre esibito in Polonia, Romania, Ungheria, Germania, Francia, Spagna, USA, Australia, Messico. In ambito internazionale ha tenuto Masterclass in Germania (Düren), Francia (Moulin D’Andé), USA (Manhattan Music University di New York, Winston Salem University – North Caroline) e in Australia (Flinde’s University – Adelaide). Nel 1991 una Commissione presieduta da Goffredo Petrassi e composta da Claudio Abbado, Salvatore Accardo, Carlo Maria Giulini, Gianandrea Gavazzeni, Maurizio Pollini, Riccardo Muti, insieme ai critici musicali delle maggiori testate giornalistiche italiane, gli ha conferito il prestigioso Premio “Massimo Mila” per “l’alto Magistero didattico e l’impegno di una vita”. Magistero di cui gli allievi gli serbano gratitudine come nel caso di Michele Francesco Battista diplomatosi in giovanissima età con il massimo dei voti e la lode sotto la guida di Michele Marvulli al conservatorio “Piccinni” e ora rinomato interprete le cui risorse timbriche ed espressive sono l’elemento più spesso sottolineato dalla critica; una recensione del “El Correo de Andalusia” definisce “straordinaria e magica” la sua capacità di tocco. Docente al Santa Cecilia, ha promosso la masterclass di Marvulli. Giorgio Cirelli Presidente Emerito Conservatorio Statale Rossini

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Convegno su guerre del clima e disarmo ecologico

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Parma giovedì 7 dicembre dalle 9 alle 13.30 all’Università di Parma, nell’aula K4 di via Kennedy. Tra le cause delle guerre e dei conflitti in corso – Ucraina, Palestina, Sudan, Siria, Libia, Congo, Nigeria ecc – acquista sempre più rilevanza l’accesso alle risorse e alle materie prime strategiche (acqua, terra, energia, minerali…) in contesti in cui gli effetti del cambiamento climatico stanno rendendo ancora più difficile la sopravvivenza. In questo quadro l’insicurezza connessa alla violenza armata e l’insicurezza provocata dalle avverse condizioni ambientali aumenta il numero di migranti costretti a lasciare le proprie terre. Il tema della giustizia socio-ambientale e quello della promozione della pace sono quindi sempre più profondamente interconnessi. La mattinata sarà aperta dai saluti introduttivi del Rettore Paolo Martelli e di Massimo Magnani, docente del Dipartimento di Discipline Umanistiche, Sociali e delle Imprese Culturali. La discussione prenderà il via con l’intervento di Marco Deriu, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi e Presidente del Corso di laurea magistrale in Giornalismo, cultura editoriale, comunicazione ambientale e multimediale dell’Università di Parma, su La produzione di insicurezza: guerra, neoliberalismo e crisi ambientale. Ad approfondire il tema della Crescita insostenibile, scarsità e violenza sarà Gianni Tamino, biologo dell’Università di Padova, mentre Elena Giacomelli dell’Università di Bologna spiegherà quali siano le Narrazioni su cambiamenti climatici, regimi di mobilità e migrazioni ambientali. Il giornalista Michele Zanzucchi, docente dell’Università Sophia, proverà invece a chiarire quali siano i collegamenti tra Guerra, ambiente, migrazioni e Informazione. Nel corso della mattinata ci sarà spazio anche per parlare di Rifugiati climatici e giustizia ambientale con l’intervento di Francesca Rosignoli del Department of Public Law, Universitat Rovira i Virgili. L’ultimo contributo è stato affidato a Chiara Marchetti di Ciac che approfondirà il discorso dei Territori e politiche migratorie tra deterrenza e accoglienza. Per partecipare al convegno è necessario iscriversi compilando il form dedicato sul sito del Ciac (www.ciaconlus.org).

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How long will America keep arming Ukraine?

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

By Adam Roberts Digital editor The economist. How long will America stand by as the most powerful supplier of arms and other aid to Ukraine? The conventional wisdom is to say that, as long as Joe Biden can keep Donald Trump out of the White House, then Ukraine should be OK. In fact, the situation is much more delicate than that. As many in the Republican Party appear ready to cut support for Ukraine, it’s proving ever harder to get Congress to agree to keep supplies to the ally flowing. A vote in the Democrat-controlled Senate in the coming days to approve aid to Ukraine will further highlight the problem—even if the package passes, it may not clear the Republican-led House of Representatives. It’s rare to have some good news to refer to, but this year’s COP climate summit, in Dubai, may yet produce some. Recent days brought the most serious pledges yet from rich countries for a “loss and damage” fund, to help poor ones that will be battered by climate change. (That was the project of Saleemul Huq, who died recently. Read our obituary of the impressive Bangladeshi agitator.) And over the weekend there was progress on tackling global emissions of methane, an especially nasty gas for the planet. Big oil and gas companies have agreed to almost end their emissions by 2030, and America will require those producers to stamp down on leaks. We have looked at why a combination of politics and technology are pushing oil firms to cut methane. There’s a smidgen of good news on deforestation of the Amazon to celebrate, too. We have noted that, while it’s not too late to save the Amazon, the clock hands are whirring like the teeth of a chainsaw. (And worryingly, as this article observes, the Amazon has been a net emitter of carbon for nearly the past decade.) In India, today brought results from various state elections, suggesting that Narendra Modi and the Bharatiya Janata Party, have little to fear in the general elections in 2024. Our India correspondent explained what the results mean. ‘Tis the season for those lists of best books of the year. Ours for 2023 is now published, and I naturally recommend that you read it. But be honest, you’ll go through the list the same way that I do—hoping to spot books that you’ve already read, so you can feel vaguely virtuous, then coming away mildly crestfallen, disappointed by how remarkably few you found. Does reading the review of a new book count for half? I’m telling myself it does. Some stories that I’m watching out for. Look out, this week, for the latest PISA study, a comparison of education standards across countries. This will be a chance to assess just how badly the pandemic hurt the studies of children worldwide. We’ll soon publish our latest analysis of the war in Gaza, where Israel has resumed its attacks with a renewed intensity following a seven-day truce which ended on Friday. And we’ll get to watch another Republican primary debate, in America, in a few days, too. We’ve seen a flurry of deaths in recent days of some notable figures in America. We wrote about the legacy of Sandra Day O’Connor, the first woman on the Supreme Court, this weekend. We also marked the life of Charlie Peters, who believed in ruthlessly idealistic journalism. A few days earlier we considered the lingering influence of Henry Kissinger on the world, as well as that of Charlie Munger, who was Warren Buffett’s business partner. And a last reading suggestion: the latest article in our Economist reads series considers a rather important topic, the best books for understanding dementia. Here’s my challenge to you for the week: send me your suggestions for the word of 2023. Each December our Johnson columnist singles out a term or phrase that best captures the essence of the year. In 2022, for example, Johnson weighed the merits of shrinkflation, decoupling and friendshoring, before settling on hybrid work. (Read the column.) A year earlier—with the pandemic still dominating—the word was vax. (Read the 2021 column).

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Giovani online: Una nuova piattaforma informativa sulle politiche per i giovani in ambito nazionale ed internazionale

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

In vista della pubblicazione da parte del Dipartimento per le Politiche Giovani ed il Servizio Civile Universale del Bando 2023 per la selezione degli operatori volontari da impiegare nei progetti di Servizio Civile, la Fondazione Amesci lancia il nuovo sito istituzionale con l’obiettivo di semplificare la ricerca e l’accesso alle opportunità offerte ai giovani. Negli ultimi anni il sito istituzionale della Fondazione ha registrato milioni di visitatori, collocandosi tra i punti di riferimento nella sitografia utile all’approfondimento sul mondo dei giovani e del Servizio Civile Universale. Dal 2001 ad oggi i progetti di Servizio Civile Amesci hanno ricevuto più di 100.000 richieste di partecipazione, coinvolto 30.000 ragazze e ragazzi tra i 18 e i 28 anni, più di 1.000 Enti pubblici e del Terzo Settore su oltre 3.600 sedi di attuazione distribuite in tutte le regioni italiane e in 27 paesi esteri. Una delle più grandi reti nazionali di Servizio Civile che vanta una community online di milioni di persone. La piattaforma, da oggi online all’indirizzo http://www.amesci.org, è caratterizzata da una architettura coerente con la nuova identità visiva di Amesci, frutto di un accurato lavoro di progettazione, che punta a guidare l’utente nella navigazione, traghettandolo con immediatezza verso i contenuti di maggiore interesse, offrendo un percorso digitale coinvolgente.“I giovani si impegnano attivamente soprattutto quando comprendono l’utilità di ciò che stanno facendo ed è per questo che crediamo che al Servizio Civile occorra una comunicazione istituzionale permanente, valoriale e di pubblico riconoscimento, che alimenti una ‘cultura’ pubblica del Servizio Civile. Un’esigenza che ribadiremo anche in Consulta Nazionale per il Servizio Civile Universale, in cui Amesci è stata nominata con decreto del 20 novembre 2023 del Ministro per lo Sport e i Giovani, rendendoci sin da ora disponibili a qualsiasi utile confronto a conferma dello spirito di leale collaborazione che da sempre lega lo Stato, gli Enti ed i giovani nella realizzazione del Servizio Civile” conclude il presidente Borrelli.

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Euroquestions Russie, Chine, Turquie : quelles influences dans les pays candidats à l’UE?

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

À la veille du Conseil européen de décembre qui verra peut-être l’ouverture des négociations pour l’adhésion à l’UE de l’Ukraine et de la Moldavie, qu’en est-il des candidats des Balkans occidentaux ? La région a en effet retrouvé l’attention des médias depuis l’agression russe de l’Ukraine de 2022, mettant au jour les liens troubles entre Bosnie-Herzégovine, Serbie et Russie notamment. Malgré la vocation de ces pays à rejoindre la famille européenne, Russie, mais aussi Chine, Turquie, États du Golfe ou Israël ont pu chercher à y avancer leurs intérêts. L’intégration de la moitié des États de la région à l’OTAN (Albanie, Macédoine du Nord et Monténégro) et la présence de l’alliance transatlantique au Kosovo, bien que solides, suffiront-elles à y maintenir la paix ? Après les commentaires du président ukrainien Volodymyr Zelenskyy avertissant d’une “explosion” prochaine dans les Balkans, comment évaluer la capacité de déstabilisation de la Russie sur place ? Dans ce contexte, comment se positionnent Chine, Turquie et autres puissances ? L’UE peut-elle faire de l’élargissement un véritable outil géopolitique capable de défendre son modèle face aux influences rivales ? Nous avons le plaisir d’accueillir Benjamin Couteau, chercheur sur l’élargissement au Centre Grande Europe de l’Institut Jacques Delors, pour répondre à ces questions.

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Russia, Cina, Turchia: quali influenze nei paesi candidati all’UE?

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Mercoledì 6 dicembre 2023 dalle 14:30 alle 15:00 Alla vigilia del Consiglio europeo di dicembre, che forse vedrà l’apertura dei negoziati per l’adesione all’Ue di Ucraina e Moldavia, che dire dei candidati dei Balcani occidentali? La regione ha infatti riacquistato l’attenzione dei media dopo l’aggressione russa dell’Ucraina nel 2022, rivelando i legami problematici tra Bosnia-Erzegovina, Serbia e Russia in particolare. Nonostante la vocazione di questi paesi ad unirsi alla famiglia europea, la Russia, ma anche la Cina, la Turchia, gli Stati del Golfo e Israele hanno potuto cercare di portare avanti i propri interessi in quel paese. L’integrazione di metà degli stati della regione nella NATO (Albania, Macedonia del Nord e Montenegro) e la presenza dell’alleanza transatlantica in Kosovo, per quanto solida, saranno sufficienti a mantenere la pace nel paese? Dopo i commenti del presidente ucraino Volodymyr Zelenskyy che mette in guardia su un’imminente “esplosione” nei Balcani, come possiamo valutare la capacità destabilizzante della Russia lì? In questo contesto, come si posizionano la Cina, la Turchia e le altre potenze? Può l’UE fare dell’allargamento un vero strumento geopolitico in grado di difendere il suo modello di fronte alle influenze rivali? Sarà ospite Benjamin Couteau , ricercatore sull’allargamento presso il Centro Grande Europe dell’Istituto Jacques Delors, per rispondere a queste domande. La sua decrittazione è disponibile sul sito web “ Influenze rivali nei Balcani occidentali: realtà e limiti ”.

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Roma per il Giubileo

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Parte a dicembre la prima campagna di comunicazione dedicata ai cantieri del Giubileo nella città di Roma. “ROMA PER IL GIUBILEO. IL GIUBILEO PER ROMA”: questo il claim che esprime la connessione tra la città e l’evento giubilare. Lo stesso spirito che anima la partnership e la collaborazione fra tutte le istituzioni ed enti impegnati nell’intensa attività di trasformazione urbana, volta a rendere la città ancora più accogliente, inclusiva e bella in vista dell’anno giubilare.Anche il format scelto – linee grafiche che attraversano idealmente la città – rappresenta la volontà di accogliere e abbracciare l’intera Urbe, senza escludere alcun quartiere o area. I colori, a loro volta, rappresentano l’Italia con il suo Governo, la Santa Sede, la città di Roma e la Regione Lazio, in una fusione di intenti verso un obiettivo condiviso.Da qui la scelta di una campagna in diverse lingue che troverà spazio su oltre 300 impianti di affissione in tutta la città, con particolare attenzione alle aree dei cantieri, e intende mostrare per la prima volta al grande pubblico le opere in corso di realizzazione.Un momento di grande trasformazione urbanistica, alla cui base vi è un disegno chiaro e puntuale che va condiviso con i cittadini. Quelle opere – di cui oggi i cittadini vedono solo il perimetro, spesso coperto, del cantiere – si svelano nella loro ricostruzione che, seppur virtuale, rende l’idea del risultato finale e del beneficio che ne deriva per la città. Storia, bellezza e arti che, con l’ausilio della tecnologia, anticipano ai cittadini e ai visitatori il futuro che li attende.

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Curare il cancro del pancreas Collegare due terapie

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Due è meglio di uno. E’ una frase di facile comprensione per indicare che uno sforzo congiunto ha maggiore efficacia di quello espresso singolarmente. E’ quanto si cerca di attuare anche nel campo medico dove l’abbinamento di più terapie può ottenere effetti migliori nella cura delle malattie. Le immunoterapie da sole hanno avuto un impatto limitato contro il cancro al pancreas, ma una nuova ricerca suggerisce che combinarle con l’inibizione di un gene può essere la chiave per risposte durature. Un gene è un segmento di DNA che codifica una proteina, cioè contiene le istruzioni su come costruirla. Un particolare tipo di gene, denominato KRAS, fornisce istruzioni per la produzione di una proteina e istruisce la cellula a proliferare o a maturare e assumere funzioni specializzate. Una mutazione del gene KRAS è la causa della resistenza ai trattamenti del tumore al pancreas che può essere individuato mesi prima che si manifesti clinicamente. Frammenti del Dna rilasciato dal cancro nel sangue del paziente sono una spia genetica del KRAS “mutato” che si attiva precedentemente alla crescita tumorale. Il gene KRAS “mutato” è stato per decenni un obiettivo primario negli sforzi di ricerca sul cancro. Nel carcinoma pancreatico, che viene spesso diagnosticato in una fase avanzata (quando le opzioni terapeutiche sono limitate), oltre il 90% dei casi presenta mutazioni del KRAS in varie forme, il quale diviene un oncogene, un gene, cioè, che può indurre la produzione di una proteina anomala e indirizzare la cellula verso l’acquisizione di caratteristiche tumorali. Nella cura dei tumori si utilizza l’immunoterapia, cioè la cura delle patologie basate sull’impiego di sostanze che agiscono sul sistema immunitario, con l’obiettivo di amplificarne la risposta da parte dell’organismo. Le cellule maligne espongono sulla loro superficie molecole diverse da quelle sane. Il sistema immunitario individua le molecole tumorali e attacca le cellule malate ma, a differenza di altri tipi di tumori, le immunoterapie hanno finora dimostrato scarso successo nella cura del cancro del pancreas. Occorre, quindi, sviluppare nuove strategie per colpire il tumore con un farmaco che blocchi il KRAS “mutato” i cui inibitori sono attualmente in fase di studio clinico e la sua disattivazione può rilevarsi una combinazione efficace con l’immunoterapia. In una ricerca pubblicata sulle riviste scientifiche “Developmental Cell” e “Cancer Cell”, (poi ripresa da “Nature”), sono stati riportati gli studi su diversi farmaci attivi nei confronti del KRAS “mutato”. “C’è voluto molto tempo per ottenere qualcosa di specifico”, afferma Raghu Kalluri, presidente del Dipartimento di Biologia del Cancro, presso l’M.D Anderson Cancer Center dell’Università del Texas. E’ stato esaminato il microambiente tumorale pancreatico e come cambia in risposta alla soppressione del KRAS “mutato”. “Soddisfatto il professore Kalluri, che dichiara “Siamo rimasti piuttosto stupiti di come le cellule del pancreas sappiano recuperare, riparare e rigenerarsi”. Una speranza che si concretizza. (Articolo pubblicato anche sul quotidiano LaRagione del 2 dicembre 2023) By Primo Mastrantoni presidente del comitato tecnico-scientifico di Aduc http://www.aduc.it

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Scuola: Precariato, Pacifico (Anief): “parità di trattamento e dignità. Basta con le discriminazioni”

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha parlato di scuola con Antonio Pistillo, rilasciando un’intervista pubblicata sul suo canale Youtube. Il leader del giovane sindacato rappresentativo ha detto che “attraverso la sua rete legale Anief è riuscita in Europa da più di 10 anni a far dichiarare illegittime le norme italiane sui contratti a termine e sul principio di parità di trattamento che invece viene leso tra personale di ruolo e precario. Ci sono diverse sentenze della Corte di giustizia europea. Pare che chi è precario debba essere punito: ricordiamoci che un docente su sei è precario e la storia deve cambiare. Nel frattempo, nei tribunali riusciamo a far disapplicare le norme italiane attraverso risarcimenti a favore dei docenti precari”, ha continuato il sindacalista autonomo. “A proposito di dimensionamento, saranno molte le sedi di presidenza che verranno meno e questo è un problema”, ha terminano Pacifico.

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Scuola: Tre concorsi in tre anni per diventare docente e coprire 70.000 posti, secondo Anief non risolveranno il problema del precariato

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

“Saranno almeno 70.000 le assunzioni di insegnanti che verranno fatte nei prossimi tre anni, almeno fino al 2026”: lo ha detto Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, spiegando il cronoprogramma per diventare insegnanti, con procedure selettive legate soprattutto al Pnrr, anticipato in queste ore alle organizzazioni sindacali dall’Ufficio di Gabinetto del ministero dell’Istruzione e del Merito.“Ci sarà a breve un primo bando di concorso – ha spiegato il sindacalista attraverso un video – che servirà per assumere 44.000 insegnanti, di cui almeno 20.000 con la procedura selettiva straordinaria concordata con la Commissione europea che prevede il concorso Pnrr riservato ai triennalisti e a chi ha conseguito i 24 Cfu. Questo primo bando sarà pubblicato entro fine dicembre, per potere quindi assumere questi nuovi insegnanti nel 2024”.“Poi – ha continuato il leader del giovane sindacato – ci sarà un nuovo bando, da altri 20.000 posti, che verrà prodotto però non prima del prossimo mese di settembre, per dare modo di seguire i vari corsi utili a parteciparvi – per conseguire i 30 e 36 Cfu universitari – con i tempi di pubblicazione slittati da febbraio 2024, come prevedeva il Dpcm originario, alla prossima estate. Infine, vi sarà un terzo concorso, per chi conseguirà i 60 Cfu ma anche per i giovani laureati che vogliono insegnare, con restanti 30.000 posti da bandire nel 2025 e da concludere entro l’estate del 2026”.A colloquio con l’Ansa, però, Pacifico ha ribadito che “tutte queste selezioni per noi non risolveranno problema del precariato”, perché il passato insegna: “abbiamo assistito a più di nove procedure concorsuali e a oggi il numero dei precari è dieci volte il numero dei precari di dieci anni fa. Abbiamo più di 200.000 precari, più di 400.000 con tre anni di servizio. L’Unione europea ci chiede che siano immessi in ruolo e di non violare più le direttive europee sull’abuso dei contratti a termine”, ha concluso il presidente nazionale Anief.Anief sostiene più che mai che per risolvere il problema del reclutamento scolastico, afflitto dalla supplentite, occorre ritornare al doppio canale di di reclutamento tutelando le aspirazioni degli idonei degli ultimi concorsi, ma garantendo lo scorrimento delle GPS su posti dati alle Gae esaurite. Il sindacato autonomo ritiene anche che occorra introdurre il numero programmato, agganciato al reale fabbisogno, per stabilizzare sia su posto comune che di sostegno rispetto alla sola offerta formativa degli atenei; ma anche di chiarire l’accesso del 45% delle quote di riserva in ogni ateneo e di superarlo a regime con una programmazione di accesso diretto scaglionato, in particolare per i docenti ingabbiati e per chi ha diritto se di ruolo a poter conseguire altra abilitazione per favorire i passaggi di ruolo. Anief ritiene anche possibile la contemporanea frequenza del TFA e dei corsi abilitanti e l’accesso dei laureati che competano i crediti mancanti per l’accesso alle classi di concorso nei mesi successivi ed entro il 2024. Come occorre uniformare presso le Università la modalità per riconoscere i crediti formativi per chi accede ai nuovi percorsi abilitanti.

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Scuola: Saltano nel Decreto Anticipi le assunzioni dei precari con doppio canale e la conferma in ruolo degli assunti con riserva

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

Un’altra doccia fredda per centinaia di migliaia di docenti precari della scuola pubblica italiana: nel Decreto Anticipi, in discussione al Senato per la versione definitiva del testo da convertire in legge, saltano gli emendamenti della maggioranza sul doppio canale di reclutamento, con i supplenti da stabilizzare utilizzando le graduatorie Gps, e sulla conferma dell’immissione in ruolo degli insegnanti già assunti a tempo indeterminato con riserva e poi licenziati: la decisione è stata presa dalle commissioni competenti durante l’esame del collegato al disegno di legge di bilancio, che con l’Atto n. 912 sta esaminando il DL 18 ottobre 2023, n. 145. “A questo punto – annuncia Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief – non rimane che denunciare tutto alla Commissione europea, dalla quale il Governo italiano ha già in passato ricevuto sonori richiami: non è un piacere avviare una procedura d’infrazione, ma ora i presupposti ci sono tutti”, conclude il sindacalista autonomo.

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The best books of 2023

Posted by fidest press agency su lunedì, 4 dicembre 2023

By Alexandra Suich Bass Culture editor The Economist. How many more books will you read before you die? A few years ago I recommended a so-so book I had just reviewed for The Economist to a friend. He replied that he was likely to read only about 400 more books (since he averaged ten a year and was in his early 40s). He did not want to waste his time on a mediocre one. The mean American reads 14 books each year (and the median American just five), so it’s important to choose wisely. Life is too short for bad books. As you prepare your gift list or dream of what you will read by the fire over the holidays (in addition to catching up on The Economist, of course), please scan through our list of the year’s best books. Some of our choices will inspire you to think differently about familiar subjects, from Martin Luther King to George Orwell. Others will wow you with the depth of their reporting and research on subjects including China, Ghana and 007’s globe-trotting creator, Ian Fleming. A few of our selections, including “Ultra-Processed People” and “Outlived”, focus on longevity, exercise and healthy eating. This year publishers have given readers plenty of books to devour. Dig in.

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