Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 176

Posts Tagged ‘cellulite’

Combattere e prevenire la cellulite

Posted by fidest press agency su giovedì, 8 luglio 2021

La cellulite è uno degli inestetismi più diffusi e odiati nel mondo specialmente con l’arrivo del periodo estivo e della tanto temuta prova costume. Quest’infiammazione sottocutanea colpisce il tessuto adiposo, quello interstiziale (tra una cellula e l’altra) e il venoso-linfatico, dando vita a dei piccoli buchi sulla pelle di alcune zone del corpo, e creando così situazioni di disagio soprattutto nelle donne, maggiormente predisposte alla sua presentazione rispetto agli uomini, per via di una diversa composizione ormonale e dei tessuti adiposi, che ne favorisce la manifestazione. Il Professor Alessandro Zanasi dell’Università degli studi di Bologna ed esperto dell’Osservatorio San Pellegrino, spiega come la corretta idratazione, se affiancata ad una dieta equilibrata e a dell’attività motoria, possa contribuire efficacemente a sconfiggere questo fastidioso inestetismo.Una corretta e abbondante idratazione è fondamentale per combattere la cellulite, ma ciò che impatta davvero sull’organismo è la composizione dell’acqua che si beve. Quello che bisogna tenere in considerazione è l’equilibrio idro-salino e la quantità di magnesio contenuta al suo interno. “Sono particolarmente indicate – spiega il Professor Zanasi -le acque che, in base alle classificazioni internazionali, vengono definite “magnesiache, ovvero con una concentrazione di magnesio superiore a 50 mg/L. Questo elemento, infatti, migliora la combustione dei grassi, regola le funzionalità intestinali e contribuisce all’eliminazione dell’acido lattico responsabile della ritenzione idrica. Si consiglia di: consumare almeno 1.5/2L di acqua al giorno (anche sotto forma di thè o tisane) assumere molta frutta e verdura, alimenti naturalmente ricchi di acqua e fibre, che aiutano a depurare l’organismo; controllare l’apporto di sodio, limitando l’utilizzo sia di sale da cucina, sia di alimenti ricchi di sale (ad esempio formaggi stagionati, affettati, salumi, alimenti conservati in scatola e pietanze già pronte); consumare alimenti ricchi di antiossidanti, in particolare di antocianine, perché rinforzano le pareti dei capillari sanguigni migliorando la microcircolazione. Le antocianine sono contenute principalmente nei frutti rossi: mirtilli, uva rossa, lamponi, fragole, ribes nero, more e simili. Altro elemento fondamentale da affiancare a un corretto apporto di liquidi e a una dieta sana è l’attività fisica, anch’essa indicata al fine di favorire il miglioramento del microcircolo del sangue. In particolare si consiglia di fare lunghe camminate (da prediligere rispetto alla corsa) che aiutano in particolare a stimolare la circolazione venosa degli arti inferiori, in quanto i muscoli creano nelle vene un movimento che spinge il sangue dal basso verso l’alto contribuendo così a contrastare la ritenzione idrica.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Dieci regole per combattere la cellulite

Posted by fidest press agency su domenica, 17 Maggio 2020

Patrizia Gilardino, chirurgo estetico, indica il decalogo per rimettersi in forma anche da casa dopo settimane di quarantena. «Non servono eccessi, ci vuole regolarità» Innanzitutto, fare movimento. «Non occorre essere degli atleti professionisti e neppure passare tutta la giornata a fare ginnastica, ma dedicare almeno mezzora ogni giorno a fare esercizio fisico è sicuramente un buon punto di partenza per rassodare la nostra massa muscolare e combattere i piccoli accumuli di grasso».
Secondo, per favorire la circolazione e combattere il ristagno dei liquidi, spesso all’origine della cellulite, fare una breve camminata oppure, sfruttando le agevolazioni, una bella pedalata in bicicletta. L’importante è non rimanere seduti tutto il giorno.
Terzo, seguire una dieta varia e composta da prodotti freschi. «La nostra dieta mediterranea è un ottimo punto di riferimento; inoltre, con la bella stagione aumenta anche la disponibilità di frutta e verdura fresche», prosegue la specialista.
Quarto, sempre guardando alla tavola, «meglio evitare cibi confezionati e quelli che contengono grassi saturi e zuccheri o farine raffinati», prosegue.
Quinto, tra gli stili di vita corretti una voce a parte riguarda i vizi: «No al fumo perché, oltre a danneggiare la nostra salute, compromette anche la circolazione non permettendo che tutto il nostro corpo sia ossigenato come dovrebbe».
Sesto, ad un bicchiere di vino, soprattutto se buono, è difficile rinunciare. «Ma ricordiamoci che l’abuso di alcol fa male. Meglio ridurre al minimo il ricorso ai superalcolici».
Settimo, «bere molta acqua, meglio se naturale: il classico consiglio è di berne almeno due litri al giorno», continua. «Inoltre, meglio limitare il ricorso a bibite gassate e zuccherate; limitare anche, se non si praticano sport a livello agonistico, anche il ricorso ad integratori».
Ottavo, tra i trattamenti di medicina estetica prediligere quelli drenanti. «È il caso, ad esempio, della mesoterapia che permette di smaltire tutti i liquidi che si sono stagnati e quindi di rimuovere gli elementi tossici che, depositandosi nel tessuto, causano infiammazioni ed inestetismi».
Nono, nelle situazioni un po’ più compromesse, orientarsi versi i trattamenti più naturali. Ad esempio, «la carbossiterapia permette di agire in profondità sfruttando le proprietà benefiche dell’anidride carbonica che è un potente vasodilatatore capace di attivare il microcircolo in alcune particolari zone del corpo».
Decimo, «evitare il fai da te e non esiste una soluzione che va bene ed è efficace per tutti. Ogni percorso terapeutico deriva da una specifica visita medica; ed è il medico che indica la strada da percorrere», conclude Gilardino. «In queste settimane di limitazioni però, possiamo da soli fare un po’ più di attenzione a cosa mettiamo in tavola e sforzarci di fare qualche camminata. Una volta riaperti gli studi medici, il percorso potrà essere affinato con una dieta mirata e focalizzato sulle specifiche esigenze della paziente con i trattamenti più adeguati».
Patrizia Gilardino – profilo professionale. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) http://www.gilardinochirurgiaestetica.eu.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Cellulite, la medicina estetica cambia approccio

Posted by fidest press agency su venerdì, 2 giugno 2017

patrizia giardinoAddio bacchetta magica. Quando si parla di cellulite, la medicina estetica cambia approccio: non più focalizzato sul solo problema, ma più ampio, volto a considerare tutta la persona. Nasce così il “coaching anti cellulite”, un percorso guidato dove i trattamenti singoli lasciano il campo a quelli combinati e gli stili di vita giocano un ruolo importante. «Per contrastare l’inestetismo che interessa otto donne su dieci si scardinano alcuni vecchi paradigmi», premette Patrizia Gilardino chirurgo estetico di Milano. «Un cambio di approccio che va in due direzioni: innanzitutto, si valorizzano i trattamenti estetici combinandone più di uno alla volta. In questo modo i benefici che si ottengono in termini di risultati sono decisamente superiori e più duraturi. In secondo luogo, si va a guardare tutta la persona. La cellulite è infatti nella maggior parte dei casi il frutto di errate abitudini e non può essere combattuta semplicemente con qualche seduta. Occorre una visione più ampia che partendo dal benessere del paziente approdi al risultato estetico».Individuare il problema per arrivare alla soluzione, quindi. «Pur essendo legata a fattori genetici, la cellulite dipende spesso dalla ritenzione idrica, una non equilibrata alimentazione e poco movimento», prosegue Gilardino. Esistono dei trattamenti specifici che possono se non risolverla del tutto, quantomeno attenuarla. «Tenendo come base la carbossiterapia, è possibile abbinarvi la mesoterapia o le onde d’urto». Spiega la specialista: «Nel primo caso l’anidride carbonica, utilizzata per stimolare la rigenerazione cellulare, potenzia gli effetti di una mesoterapia, trattamento questo che riduce la ritenzione idrica, drena i tessuti dalle scorie e migliora la circolazione. Nel secondo, le onde d’urto agiscono direttamente sul metabolismo cellulare con un effetto rigenerativo importante. La modulabilità del trattamento consente di intervenire non solamente in presenza di cellulite ma anche con piccoli accumuli di grasso grazie alle onde planari. L’uso combinato con la carbossiterapia permette un’azione in profondità sia per combattere la cellulite sia per restituire alla pelle una maggiore tonicità».Il processo però non può fare a meno di guardare anche agli stili di vita. «Per essere veramente efficaci, i trattamenti necessitano che la paziente segua un percorso ben preciso dove un’alimentazione ben bilanciata e l’attività fisica rappresentano i cardini͙. Conclude Gilardino: «È un vero e proprio “coaching anti cellulite” dove il medico accompagna la paziente nel tempo con consigli su stili di vita, trattamenti ed eventuali integratori cui ricorrere per mantenersi al meglio nel tempo». (Patrizia Gilardino http://www.gilardinochirurgiaestetica.eu) (foto: patrizia giardino)

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science, Recensioni/Reviews | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Cellulite? Impara a depurarti!

Posted by fidest press agency su giovedì, 18 Maggio 2017

celluliteL’invecchiamento del corpo è caratterizzato soprattutto dalla diminuzione dell’ossigeno nelle cellule, con minore produzione di energia nei mitocondri e maggiore stasi di sostanze tossiche nel tessuto connettivo, il nostro mare interno dove avvengono tutte le reazioni principali del nostro organismo, sede di importanti cellule staminali dedicate alla funzioni del tessuto adipose, della cute e degli scambi metabolici. Con il passare degli anni, tutte queste situazioni provocano reazioni e alterazioni infiammatorie e degenerative, favorendo artrosi, sovrappeso, lipodistrofia, dolore, alterazione delle varie mucose, sindrome metabolica (diabete, epatosi e dislipemia), patologie vascolari, tumorali e degenerative cerebrali (Alzheimer, Parkinson, etc). Anche i cosiddetti inestetismi, come rughe, cellulite, capillari e cedimenti tessutali, sono segni di un progressivo inquinamento delle nostre cellule e possono essere utilizzati come campanelli d’allarme. In particolare la cosiddetta cellulite è oggi considerate una patologia estetica evolutiva degenerative del tessuto connettivo e della matrice. Tutte queste alterazioni possono essere in gran parte controllate con periodici momenti di disintossicazione e di depurazione, come una macchina che periodicamente viene lavata e controllata. “Da sempre tutte le donne pensano di averla – precisa il presidente della Società Italiana di Medicina Estetica (Sime) Emanuele Bartoletti – anche perchè le donne chiamano cellulite tutto quello che non amano delle proprie gambe. Quest’anno finalmente sulla cellulite abbiamo presentato i risultati di una serie di ricerche e studi molto approfonditi: finalmente abbiamo fatto un punto preciso, e tratto considerazioni scientifiche importanti sull’inquadramento di questa patologia molto comune, ma su cui ancora non c’è una convergenza di opinione sia da un punto di vista di origine clinica che dal punto di vista del trattamento. Che è la cosa più importante”.“Imparare a mantenere sano il nostro corpo è il dovere primario di ciascuno di noi, per prevenire quelle malattie che dovranno essereo poi curate, con un danno alla nostra qualità di vita ed un costo per la società. – cosi afferma Pier Antonio Bacci, già professore a contratto di Chirurgia Estetica nell’Università di Siena e direttore del Centro di documentaizone in Flebologia e Patoogie Estetiche di Arezzo – La medicina moderna mette sempre più in evidenza l’importanza della visita clinica e della diagnosi quanto più precoce, della giusta alimentazione, del movimento e dello stile di vita, con lo studio della postura e stress ossidativo. Soffermandosi soprattutto sui vari momenti di depurazione e di iniziale alterazione dei tessuti. La cellulite è proprio un sintomo che l’organismo utilizza per dire Help me – Aiutami perché qualcosa comincia a non funzionare. Per questo, dei periodici periodi di un semplice schema deacidificante permette di far respirare gli organi, di restituire ossigeno ed energia alle cellule, di ridurre dolore del fibroedema e lipodistrofia, riducendo le degenerazioni e le patologie dolorose muscolari e articolari, infine – continua Pier Antonio Bacci, storico esperto di cellulite e gambe gonfie – rallentando anche gli inestetismi cellulitici ed i processi d’invecchiamento, per mantenere più a lungo possibile la gioventù del nostro organismo.
Al Congresso SIME di questo anno Lei ha presentato una ricerca su 1200 casi che lo hanno lasciato preoccupato, perchè?
“Io vivo oggi una giornata di felicità perché, ormai alcuni anni fa pubblicai dei libri dove si ipotizzava la cosiddetta cellulite come evolutive alterazioni del tessuto connettivo e quindi dell’operativa delle nostre cellule staminali. Su queste basi proposi nel 2015 uno schema deacidificante che, basato sul riposo parziale degli organi, avesse la capacità di migliorare le alterazioni dei tessuti e di quell terreno cellulitico da trattare con tecniche di medicina rigenerativa, come microinnesti connettivali, biostimolanti ed energia luminosa, quindi rigenerare è la parola d’ordine. Le esperienze di questi anni – continua il Bacci – sono state positive ed oggi, importanti ricercatori come il professor Sbarbati ed il dottor Manzo hanno dimostrato la reale presenza di cellule staminali alterate, conclusion che rendono omaggio alle mie ipotesi ed alle mie proposte teraoeutiche, ma soprattutto rendono omaggio all’intuizione del nostro vero Maestro, il compianto professor Carlo Alberto Bartoletti, che già quaranta anni fa ci diceva che la medicina estetica altro non è che un percorso di salute, finalizzato al mantenimento dello stato di benessere e di bellezza del corpo e della mente. Io credo che il messaggio di recupero della gestione della propria salute da parte di ciascuno di noi sia il vero messaggio che noi dobbiamo oggi dare, senza vendere niente perché questo è il primo e migliore inizio di trattamento che, d’ora in poi dovrà essere soprattutto una strategia di medicina rigenerativa”.
Ma cosa lo ha preoccupato nella ricerca presentata?
“Fra tutti i dati ottenuti quello che più mi ha spaventato il trauma psicologico che subisce la maggior oarte di donne con la cellulite, che sono disposte a tutto pur di risolvere il problema che, come è dimostrato, si può risolvere solo con il contributo del paziente: periodica depurazione, movimento e giuste metodiche dopo una precisa diagnosi”.
Cosa è il suo protocollo Vartam?
“E’ un percorso per la cura di celluoite, lipoedema e lipodistrofia doloroa che inizia con uno schema depurativo alimentare di riposo degli organi associate a piacevoli passeggiate, continua con una precisa diagnosi e l’utilizzazione di qualche seduta di medicina rigenerativa, con microinnesti connettivali e energia luminosa che permettono nuove attività a mirocondri e cellule in un terreno quanto più armonico e fertile: I semi germogliano sempre sul terreno adatto”.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Novità in medicina estetica: con le onde d’urto pelle più tonica e via cellulite e cuscinetti

Posted by fidest press agency su giovedì, 2 febbraio 2017

patrizia gilardino.jpgRingiovanire con le onde d’urto. È questa l’ultima novità nel campo della medicina estetica. «Parliamo di un trattamento completo in grado di contrastare cellulite e piccoli accumuli di grasso, ma anche e soprattutto di restituire alla pelle un tono più giovane», premette Patrizia Gilardino chirurgo estetico di Milano. «Un trattamento che praticamente non ha controindicazioni e i cui risultati sono visibili fin da subito».Già utilizzate per combattere i calcoli nelle vie urinarie e conosciute per la loro capacità di contrastare i piccoli accumuli di grasso, le onde d’urto hanno trovato un ampio utilizzo nel ringiovanimento della pelle grazie alla capacità di rigenerazione cellulare che sono in grado di attivare. «Agendo direttamente sul metabolismo cellulare infatti hanno un effetto rigenerativo importante – spiega la dottoressa -. Questo sia quando si tratta di intervenire su cellulite e piccoli accumuli di grasso, sia quando si vuole restituire alla pelle una maggiore tonicità. Si ottiene così un effetto antiage». Aggiunge: «Rispetto a trattamenti simili, le onde d’urto hanno il vantaggio di non essere invasive, azzerando praticamente la comparsa di eventuali effetti collaterali. Ma soprattutto sono applicabili su quasi tutto il corpo, volto compreso, portando a risultati che sono visibili fin da subito».Il trattamento si basa sull’utilizzo di un manipolo che veicola queste onde. «Utilizziamo le onde planari quando si tratta di intervenire sui cuscinetti di grasso e sulla cellulite; le onde radiali sono invece specifiche per tonificare: dall’interno coscia all’addome, dalle braccia fino al viso. L’intensità viene modulata a seconda della situazione e del risultato che si vuole ottenere. In ogni caso il trattamento è indolore, al di là del fastidio della vibrazione che la paziente può percepire, può comparire al termine del trattamento un leggero rossore destinato a scomparire nell’arco di pochissimo tempo.Infatti anche i tempi vengono accorciati. «Una situazione non eccessivamente grave con piccole concentrazioni grasso o delle lievi lassità della pelle può arrivare a richiedere tra le quattro e le sei sedute, da fare a distanza di una settimana l’una dall’altra. Non così per altri trattamenti che richiedono una costanza maggiore e un impegno, anche economico, più elevato. Ovviamente, situazioni più compromesse necessitano più sedute e quindi un periodo più lungo di trattamento». Per una seduta, la cui durata è di circa 20-30 minuti, il costo parte dai 100 euro.
Patrizia Gilardino – profilo professionale. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) (foto: patrizia gilardino)

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

Cellulite: nuovo trattamento combinato

Posted by fidest press agency su giovedì, 21 aprile 2016

cellulite-centro-medicina-estetica-roma-centroIl trattamento combinato raddoppia l’efficacia nella lotta alla cellulite. L’unione di carbossiterapia e Triactive si rivela una soluzione migliorativa per combattere un problema che affligge moltissime donne: per l’Istat infatti sono 14 milioni le donne con la cellulite, circa l’80% della fascia di popolazione tra i 16 e i 60 anni. «Combinando il nuovo protocollo per la carbossiterapia e l’effetto multiplo del Triactive è possibile avere una maggiore efficacia dei risultati, e portare ad un miglioramento della cute in tempi decisamente più brevi rispetto all’utilizzo di un solo trattamento», spiega Patrizia Gilardino chirurgo estetico di Milano che con il proprio staff ha sviluppato il nuovo trattamento.Innanzitutto, la carbossiterapia è tecnica che utilizza l’anidride carbonica per stimolare la rigenerazione cellulare. «L’anidride carbonica è un potente vasodilatatore capace di attivare il microcircolo in alcune particolari zone del corpo. Si utilizzano dei microaghi, grandi come un capello, per veicolare la sostanza nelle aree interessate», Spiega la dottoressa: «Un passo in avanti importante è stato fatto con il nuovo protocollo per questo tipo di trattamento: aumentando il flusso con cui si veicola l’anidride carbonica è possibile avere una trasmissione della sostanza in modo più diretto arrivando anche ad una maggiore profondità».
Questo effetto viene potenziato dal Triactive. «Parliamo di una piattaforma che combina a sua volta diverse metodiche, dal laser , alla vacuum terapia, al freddo e che ha uno spettro di applicazione molto ampio quali inestetismi della pelle, rimodellamento del corpo e riduzione dell’edema e della sintomatologia dolorosa sostenuti dall’insufficienza venoso-linfatica degli arti inferiori. In questo caso, il Triactive agisce favorendo l’assorbimento dell’anidride carbonica sprigionata prima e stimolando il tessuto. Inoltre, dà maggior confort alla paziente, ovvero attenua il leggero dolore che in alcune rare situazioni il nuovo protocollo della carbossiterapia può provocare. La combinazione di questi due trattamenti permette di raggiungere non solamente un risultato amplificato rispetto all’uso del singolo, ma anche di vedere gli effetti positivi sulla pelle già il giorno successivo al trattamento».Particolarmente indicata per le situazioni più lievi, questa trattamento combinato dà risultati anche nei casi più complessi. Continua Gilardino: «A seconda della situazione che ci si trova ad affrontare, la terapia può richiedere più o meno tempo. È bene ricordare che questa combinazione può essere utile anche per restituire tonicità alla pelle alle gambe».La terapia indicata per i casi di cellulite media prevede una seduta a settimana della durata di 45-60 minuti, per circa due mesi trattamento. Il costo è di circa 130 euro a seduta.
Patrizia Gilardino laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione al Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, al Centro Dermatologico Europeo, nel proprio studio di via Colonna a Milano e nello studio di via Colombo 44 a Piacenza. È membro della Società di verifica e controllo di qualità e della Società americana di chirurgia plastica. È socio Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica) ed è iscritta all’Associazione Italiana Chirurgia Plastica Estetica (Aicpe) http://www.gilardinochirurgiaestetica.eu. (foto: gilardino)

Posted in Cronaca/News, Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , | Leave a Comment »

La cellulite e i fili di ringiovanimento

Posted by fidest press agency su lunedì, 18 Maggio 2015

cellulite-centro-medicina-estetica-roma-centroLa cosiddetta cellulite è una vera patologia estetica, anzi un insieme di sintomi che costituiscono un campanello d’allarme per alterazioni, spesso iniziali, che si manifestano con la tipica buccia d’arancia, in inglese ‘Dimpling skin’. Si tratta di una patologia estetica che presenta varie cause, aspetti e stadi, per cui occorre sempre cercare di capire il limite fra patologia ed estetica, rivedendo quel fiume d’inchiostro scritto sulla cellulite, talvolta con contraddizioni o differenti opinioni, spesso senza affrontare il vero problema: la definizione e la classificazione. La cellulite deve essere intesa come una patologia complessa e non come grasso localizzato, distribuito male o in eccesso; è una patologia d’organo secondaria a una mesenchimopatia e disendocrinia, sistemica o localizzata, dove la microangiopatia e la stasi venolinfatica sono strettamente collegate, sia come prima causa che conseguenza o copatologia. Su questo si inserisce all’inizio una risposta infiammatoria, che poi diventerà risposta degenerativa tipica del processo evolutivo.“Le moderne conoscenze hanno identificato il tessuto adiposo come un organo fondamentale per la vita cellulare, la riduzione dell’ossigeno cellulare e le alterazioni tossiche dei tessuti scatenano quei processi infiammatori e degenerativi che realizzano infine la fastidiosa cellulite – scrive Pier Antonio Bacci docente di medicina estetica all’Università di Siena e Barcellona – La vita, per esistere, ha bisogno di ossigeno e di energia, in un ambiente che permetta la vita stessa, per questo occorre imparare a non intossicare i tessuti e, meglio ancora, imparare a depurare periodicamente l’organismo, sia con idonee diete deacidificanti sia con trattamenti di medicina estetica, come carbossiterapia, mesoterapia, propulsione d’ossigeno e laser. L’energia è importante anche per rimuovere le tossine – continua Bacci – ma se i tessuti sono intossicati non hanno ossigeno e quindi non creano energia, la chiave di lettura della medicina moderna è il messaggio di prevenzione e cura del corpo, prima che le alterazioni siano avanzate. Questo è il ruolo chiave della medicina estetica!”

Posted in Cronaca/News, Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Cellulite e adiposità localizzata

Posted by fidest press agency su domenica, 8 Maggio 2011

I fibro-inestetismi tegumentarii sono principalmente rappresentati da rilassamento tegumentario (o rilassamento “cutaneo”), cicatrici (anche cheloidi), retrazioni fibrose post-liposuzione e post- laser-lipolisi, striae distensae (o “smagliature”).
I fibro-lipo-inestetismi, sono invece rappresentati principalmente da adiposità localizzate e panniculopatia edemato-fibro-sclerotica (“PEFS”, o “cellulite”, o “pelle a buccia d’arancia”, o “pelle a materasso”). Nel caso dei fibro-inestetismi, sono auspicabili la disgregazione del tessuto fibro-sclerotico, la formazione di un nuovo e valido microcircolo locale, l’attivazione delle cellule staminali locali e la “ricostituzione” del connettivo originariamente compromesso. Nel caso dei fibro-lipo-inestetismi, oltre a quanto elencato relativamente ai fibro-inestetismi, è anche auspicabile una lipolisi locale. Pochi sono gli approcci terapeutici provatisi efficaci per le condizioni sopra riportate, ed ancor meno quelli non invasivi. Di sicura efficacia, e non invasività, è la Cavitazione ad Onde d’Urto. I documentati effetti benefici del trattamento mediante Cavitazione ad Onde d’Urto sono: il ripristino della elasticità tegumentaria; il ripristino circolatorio-metabolico; il ripristino della sensibilità tattile; il ripristino della termoregolazione; la attenuazione e finanche la scomparsa del dolore; il miglioramento delle disomogeneità cutanee; il livellamento della intera superficie tegumentaria. (Professor Alessandro Mezzogiorno, professor Giuseppe Sito II Università degli Studi di Napoli)

Posted in Cronaca/News, Medicina/Medicine/Health/Science, Roma/about Rome | Contrassegnato da tag: , , , | 2 Comments »

Parliamo di cellulite…

Posted by fidest press agency su domenica, 9 Maggio 2010

Roma Cavalieri dal 7 al nove maggio 2010 via Cadiolo 101 XXXI°congresso nazionale dei medici estetici. Incominciamo con il dire che il “grasso in eccesso” può avere due distinti aspetti. L’uno è l’adiposità localizzata e un’altra è la pannicolopatia edemato-fibrosclerotica (PEFS), come si definisce scientificamente la cosiddetta ‘cellulite’. E’ determinata da un’alterazione del microcircolo e dai processi degenerativi che ne conseguono, secondo stadi evolutivi (dall’ 1 al 4). Particolarmente predisposte sono le donne con familiarità per insufficienza veno-linfatica; la razza bianca è più esposta delle altre.
Si tratta di due condizioni diverse anche se molto spesso presenti nello stesso paziente. L’adiposità organizzata, a sua volta, è quasi un carattere sessuale secondario femminile che vede l’adipe localizzarsi in alcuni distretti specifici, come la regione trocantere della donna. Nell’adiposità distrettuale, il grasso si deposita in alcune zone ben precise; l’intervento chirurgico di liposuzione può essere in questo caso risolutivo.  Queste due situazioni si diagnosticano facendo una buona anamnesi, con l’esame obiettivo e con un ecografia dell’ipoderma. L’ecografia consente  di distinguere l’ adiposità distrettuale dalla PEFS in uno dei vari stadi evolutivi. Questo ci permette di muoverci in una condizione piuttosto che in un’altra.  Ci sono dei fattori che favoriscono la PEFS, quali le alterazioni posturali, una serie di abitudini scorrette (portare le scarpe troppo alte, portare pantaloni stretti); la stipsi che contribuisce ad alterare il ritorno venoso; errori alimentari (es. un’eccessiva assunzione di sodio), bere alcolici, fumare, aumentare e scendere di peso, le gravidanze. Sono tutte condizioni che favoriscono e aggravano la stasi veno-linfatica e quindi favoriscono ancora di più l’evoluzione verso gradi di PEFS di maggior gravità. Al contrario l’adiposità distrettuale non ne viene influenzata. E’ ovvio, quindi, che queste situazioni vadano affrontate in modo diverso. Nel caso dell’adiposità distrettuale valida e risolutiva è la soluzione chirurgica. Ma ci sono pazienti che preferiscono le metodiche non invasive. Sono tornati di moda dopo un periodo di silenzio tutti i trattamenti a base di ultrasuoni, la cosiddetta cavitazione. Va detto però che allo stato attuale ancora non si dispone di studi scientifici seri in questo campo, che documentino che l’utilizzo di ultrasuoni, anche a bassa frequenza come quelli di ultima generazione, siano realmente utili nel trattamento dell’adiposità distrettuale. Se applico una corrente sulla superficie dello strato adiposo creo, soprattutto se lo infiltro con soluzione fisiologica, facendo cioè la cavitazione con idrolipoclasia, vado a frantumare il tessuto adiposo. Non è ancora chiaro però se questa ‘frantumazione’ possa andare a far danno anche altrove, al di là del tessuto adiposo. Anzi. Questa tecnica non va utilizzata in modo erroneo sull’addome, perché può causare emorragie interne o emorragie uterine. Va fatta da mani esperte, senza improvvisazioni. E’ più che mai necessaria una regolamentazione che sembra purtroppo di là da venire. Si tratta di una tecnica potenzialmente pericolosa.  Gli ultrasuoni sono onde sonore, in questo casa di bassa frequenza (prima si usavano da 1 a 3 Mhz, mentre adesso si usano quelle a più bassa frequenza). La cavitazione è l’effetto provocato dall’onda ultrasonora applicata sui tessuti biologici.  L’infiltrazione di soluzione fisiologica, amplifica l’azione degli ultrasuoni, determinando la ‘rottura’ del tessuto adiposo. Se si utilizza solo l’onda sonora, si ottiene comunque un effetto di cavitazione però molto ridotto rispetto a quello che si può ottenere con il liquido introdotto nella zona da trattare. Le metodiche cercano di essere il meno aggressive possibile perché questo è ciò  che chiede il mercato. Le persone non vogliono tecniche dolorose e quindi la cavitazione con ultrasuoni, può essere per molte preferibile all’idrolipoclasia ultrasonica, anche se meno efficace. La radiofrequenza è un’onda radio che non riscalda la superficie ma il tessuto sottocutaneo; questo determina un’alterazione del tessuto creando una sorta di fibrosi, una contrazione del tessuto che diventa più compatto; questo dovrebbe associare alla riduzione del tessuto anche una maggiore azione tonificante e un ripristino dell’elasticità cutanea. In cosa consiste l’elettrolipolisi associata a mesoterapia? Si tratta della ripresa di una vecchia metodica utilizzata negli anni ‘80. In questo caso di tratta dell’applicazione di onde elettriche per “distruggere” lo strato adiposo. Si tratta di una metodica abbastanza invasiva e dolorosa in quanto fa uso di aghi e onde elettriche.  Nel caso della mesoterapia, che è sempre un evergreen per questa condizione, vengono presentate nuovi principi attivi? Sostanze nuove non ci sono ma stanno venendo alla ribalta le cure omeopatiche. E infine c’è la carbossiterapia… La usiamo da oltre vent’anni, ma all’inizio era vista come una cosa assurda. Oggi sta finalmente prendendo piede, anche se la carbossidoterapia è abbastanza dolorosa; per questo se ne sono in parte appropriati chirurghi plastici, che le propongono magari alla fine di un altro trattamento, dopo aver fatto la liposuzione, o le utilizza su aree di adiposità localizzata che sono rimaste e che non è necessario trattare chirurgicamente. C’è poi l’Ultra-Shape Contour.  Questa macchina, utilizzata da qualche anno, dovrebbe sostituire il trattamento chirurgico dell’adiposità localizzata; emette degli ultrasuoni che focalizzati (più ‘concentrati’ rispetto alle macchine che emettono ultrasuoni) che raggiungono il tessuto adiposo e frantumano le cellule adipose. Il manipolo dell’Ultra Shape, rispetto al manipolo degli ultrasuoni effettua contemporaneamente anche una sorta di massaggio.  E a proposito di massaggi, “per combattere la cellulite ci sono anche le tecniche del massaggio microalveolare, dall’Endermologie alla vibrator stimulation. Vi sono, ovviamente, anche le creme, ma sia chiaro da sole non possono risolvere i problemi, ma possono senz’altro migliorare la superficie cutanea. Inoltre permettono alle persone di avere un contatto con il proprio corpo, con la propria fisicità”.qui,

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | 1 Comment »

Bellezza: le donne preferiscono i trattamenti “green”

Posted by fidest press agency su sabato, 1 Maggio 2010

Sta crescendo moltissimo l’attenzione da parte delle pazienti per i prodotti e i trattamenti utilizzati e, in generale, sui metodi semplici utilizzati per la bellezza». In particolare, nello studio della dottoressa Gilardino, è aumentato del 20% rispetto al 2008 il ricorso alla mesoterapia omeopatica, efficace nella lotta alla cellulite. Molto bene anche i trattamenti per le vene varicose, cresciuti del 25%. «Questi dati sono un segno dell’attenzione crescente verso prodotti poco invasivi e, soprattutto, senza rischi di effetti collaterali indesiderati» commenta la chirurga milanese.
La mesoterapia omeopatica. Un modo naturale, senza effetti collaterali e senza il pericolo di allergie, per sconfiggere il nemico numero uno delle donne, la cellulite, è la mesoterapia omeopatica, «un trattamento estetico per restituire alla pelle la giusta compattezza e che migliora la circolazione», spiega Gilardino. «Servono almeno 6-8 sedute per ottenere dei risultati soddisfacenti, ovvero restituire tonicità alla pelle e ridurre la cellulite» continua Gilardino. Il trattamento è praticamente indolore e richiede circa 15 minuti per seduta. I costi partono dai 60 euro a seduta.
Acqua e sale contro le vene varicose. I capillari visibili (teleangectasie) interessano quasi il 70 per cento della popolazione femminile adulta, in alcuni casi già a partire dai 30 anni. Tra le soluzioni possibili, c’è l’utilizzo di sclerosanti, ovvero sostanze che, attraverso delle iniezioni mirate, chiudono il capillare riportando la gamba al suo colore naturale. La chirurga milanese Gilardino ha scelto l’uso di una soluzione fisiologica ipertonica, ovvero acqua salata concentrata sterile, eliminando l’applicazione di liquidi chimici. I tempi dei trattamenti possono arrivare fino a 45 minuti l’uno; il costo medio di una seduta si aggira intorno ai 150 euro.
Patrizia Gilardino – Profilo professionale. Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Patrizia Gilardino si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione in diverse strutture milanese: Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, Centro Dermatologico Europeo e nel proprio studio di via Colonna, a Milano. È membro della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, della Società di verifica e controllo di qualità, della Società americana di chirurgia plastica e della Società americana per la fototerapia dinamica. http://www.gilardinochirurgiaestetica.eu

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Eliminare la cellulite

Posted by fidest press agency su sabato, 3 aprile 2010

La dottoressa Patrizia Gilardino, socia del Sicpre, ha condotto le sperimentazioni cliniche: «Il Triactive Plus è uno dei macchinari più efficaci per migliorare la pelle “a buccia d’arancia”» Si avvicina l’estate e molte donne cominciano a temere la “prova costume”. La nemica numero uno da sconfiggere è sempre lei, la cellulite, un inestetismo che interessa 8 donne su 10 tra i 16 e i 60 anni. Per risolvere il problema in modo radicale sono indispensabili la consulenza di un esperto e tecniche mirate: quest’anno c’è a disposizione una nuova arma per risolvere anche i casi più difficili. «La novità 2010 è Triactive Plus, un macchinario super-specializzato per sconfiggere la cellulite grazie alla combinazione di laser, radiofrequenza e ultrasuoni, che non lascia scampo neanche agli inestetismi peggiori» afferma la dottoressa Patrizia Gilardino, socia del Sicpre (Società italiana di chirurgia plastica e ricostruttiva). Per risolvere efficacemente il problema, è necessario rimuovere le cause, ossia eliminare circolazione e infiammazione. Triactive Plus ci riesce grazie a una piattaforma che utilizza sei diversi manipoli con azioni differenti: laser, ultrasuono, radiofrequenza. La loro azione combinata permette di intervenire sugli inestetismi della pelle per ottenere una cute tonica e elastica, e un rimodellamento armonioso della figura corporea». I manipoli laser attivano la microcircolazione grazie a un micro-massaggio reso più efficace dall’azione combinata con il freddo. Il laser ha un’azione principalmente anti infiammatoria e scalda in profondità: questa azione, abbinata al freddo, determina una “ginnastica” vascolare migliorando il microcircolo cutaneo. Il manipolo radiofrequenza, utilizza una tecnologia bipolare con aspirazione in grado di attivare un riscaldamento selettivo, che determina una contrazione delle fibre di collagene e dunque un’attivazione della microcircolazione. La particolare ginnastica dovuta ai movimenti dell’operatore col manipolo infine attiva la normalizzazione del tono cutaneo ed il drenaggio dei liquidi in eccesso. Il terzo manipolo agisce con l’ultrasuono (la cosidetta “cavitazione). Le onde acustiche sciolgono lo strato più superficiale di grasso, ammorbidendolo e rendendolo meno visibile. Il trattamento può svilupparsi in due sedute da mezz’ora alla settimana o in una da un’ora. Il costo va da 60 a 120 euro. Di solito con 6/8 seduta da un’ora, si hanno già dei buoni risultati. Risolvere il problema della cellulite non è importante solo per arrivare pronti alla prova-costume: «Anche se le persone decidono di affrontare il problema solo per un approccio estetico, la cellulite è una vera e propria patologia – aggiunge Patrizia Gilardino, chirurgo plastico socio del Sicpre -. Eliminandola si migliora la circolazione e si risolvono una serie di problemi, come le gambe pesanti. Modificare l’alimentazione con una dieta proteica serve invece a dimagrire senza patire la fame e aiuta a mantenere un corretto approccio al cibo, non solo per pochi mesi. Pur prendendo spunto da un problema estetico, si ottiene dunque un benessere fisico più generalizzato».
Patrizia Gilardino Laureata in Medicina e Chirurgia all’Università degli Studi di Milano nel 1988, Si è specializzata nella Scuola di Chirurgia Plastica Ricostruttiva dell’Università degli Studi di Milano nel 1993. Iscritta all’Ordine dei Medici di Milano dal 1989, ha lavorato fino al 2003 all’Unità Funzionale di Chirurgia Plastica dell’Ospedale Multimedica di Sesto San Giovanni. Esercita la libera professione in diverse strutture milanese: Poliambulatorio della Guardia di Finanza di Milano, Centro Dermatologico Europeo e nel proprio studio di via Colonna, a Milano. È membro della Società italiana di chirurgia plastica ricostruttiva ed estetica, della Società di verifica e controllo di qualità, della Società americana di chirurgia plastica e della Società americana per la fototerapia dinamica.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Il modo più facile per combattere la cellulite

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 luglio 2009

Roma 31 luglio – ore 21.00 lido di Ostia  pontile di Ostia In occasione della manifestazione  approdo alla lettura Jill Cooper presenta il suo libro interviene Paolo Perelli Basta tacere su argomenti prettamente femminili: dopo i tampax, la cera a caldo, le sindromi premestruali e post parto, questo manuale combatte e abbatte l’ultimo tabù: la cellulite. Basta pensare che sia una condanna divina e che abbia preso di mira solo te, 9 donne su 10 ne soffrono è inutile quindi prendersela con il creatore: capire il perchè è già l’inizio di una guarigione. Un libro da leggere assolutamente prima di mettersi in bikini! Perché comprare creme anti-cellulite sotto banco, indossare il burqa durante l’estate ed evitare a tutti i costi di rimanere senza veli con le luci accese? Oggi arriva in tuo soccorso Jill Cooper che, armata di un pizzico di ironia, un sano senso della misura e un’estrema professionalità, ti aiuterà finalmente a combattere il tuo più grande nemico: la cellulite! Smettila di disperare mentre ti guardi allo specchio: non tutto è perduto. La cellulite non è una condanna divina ma la conseguenza diuno stile di vita errato. Apri il magico manuale e comincia a conoscere il tuo avversario. Fidati di Jill: seguendo i suoi semplici consigli ti munirai delle armi adeguate e vincerai finalmente la “grande guerra” contro tutti gli inestetismi. Minerai alla radice le cause dell’odiosa buccia d’arancia e tutto diventerà presto solo un fastidioso, lontanissimo ricordo.
Jill Cooper lavora nel campo del fitness da quasi venti anni. Insegnante, personal trainer, consulente tecnico per la commercializzazione dei prodotti di home fitness, Jill è tra i maggiori esperti del settore del benessere in Italia. Ha partecipato a trasmissioni televisive (Amici di Maria de Filippi, UnoMattina, Grande Fratello e molte altre), ha curato una rubrica su «TV Sorrisi e Canzoni», ha ideato e prodotto collane di DVD con i suoi innovativi programmi di esercizi (tra gli altri: 10 minuti al giorno! In forma in una settimana!, Jill Cooper a casa tua: in forma in 3 settimane e La palestra a casa tua) e ha lanciato una sua linea di prodotti per l’home fitness. Con la Newton Compton ha pubblicato nel 2003 il suo primo libro, Conquista il Tuo Corpo, e nel 2008 il fortunato manuale 101 modi per essere sani, belli e con un corpo mozzafiato senza rinunciare ai piaceri della vita. 280 pagine circa € 12,90 ISBN 978-88-541-1497-5

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science, Roma/about Rome | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Via la cellulite in sette giorni

Posted by fidest press agency su lunedì, 13 luglio 2009

celluliteMerano (BZ), Castel Rundegg  A Castel Rundegg la proposta anticellulite include sette giorni con la pensione completa, composta da una dieta prescritta dal medico e con l’assistenza costante della dietista, stabilita dopo la visita medica di ammissione con elettrocardiogramma. Secondo step è il movimento, per stimolare il metabolismo e bruciare i grassi, tonificando nello stesso tempo la muscolatura. Ogni mattina è in programma una lezione di acquagym e una sessione di allenamento in palestra (tranne la domenica), e gli splendidi sentieri che circondano Castel Rundegg invitano a partire per passeggiate rilassanti e fortificanti! Ma il “segreto” di questa beauty farm, il terzo e risolutivo colpo per “affondare” la cellulite, sono senza dubbio i trattamenti d’urto. Realizzati con prodotti preziosi e innovativi, regalano ad ogni donna una pelle da vera dea. Durante il soggiorno, distribuiti e calibrati per ottenere il massimo effetto rimodellante e snellente, si effettuano quattro massaggi energetici contro la cellulite, due idromassaggi manuali, due linfodrenaggi, tre pressoterapie, quattro balneoterapie a scelta, quattro crioelettroforesi e tre bendaggi anticellulite. Al termine dei sette giorni di intensa lotta non potrete quasi credere ai vostri occhi! E lo specchio rimanderà un’immagine in splendida forma. Il prezzo per la settimana di soggiorno, incluso il pacchetto intensivo anticellulite parte da 2600 euro a persona in camera standard. (cellulite)

Posted in Viaggia/travel | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Cellulite per il 40% delle ‘under 25’

Posted by fidest press agency su giovedì, 7 Maggio 2009

Le ragazze d’oggi non si piacciono, sono pigre, piuttosto avventate nel sesso e si confrontano poco con il proprio medico. La linea resta in cima ai loro pensieri (il 47% segue una dieta) e la cellulite è il più grande nemico (ne soffre il 39%). Per sconfiggerla però sembrano preferire la chirurgia estetica allo sport o ad un’alimentazione sana. È questo il ritratto che emerge dal sondaggio presentato oggi al Congresso nazionale della Contraccezione, in corso a Modena fino al 9 maggio, che vede riuniti 250 fra i massimi esperti italiani del tema. “Non troppo incoraggiante – commenta Emilio Arisi, presidente della Società Medica Italiana della Contraccezione (SMIC), che promuove convegno e indagine –, anche sul versante dell’educazione sessuale: ben il 30% non usa alcun metodo contraccettivo, il 24% di chi li utilizza pratica il coito interrotto e solo il 7% considera il sesso non protetto come un comportamento a rischio per la salute. Ma per fortuna emergono anche segnali positivi e stanno crollando alcuni pregiudizi: il 34% crede che la pillola possa essere alleata di forma fisica e benessere, il 35% sa che esistono formulazioni in grado di contrastare la ritenzione idrica, il 63% considera l’impatto corporeo prioritario per la scelta del metodo”.  I dati, raccolti fra 1.045 ragazze fuori da scuole, palestre e piscine, trovano conferma anche dal boom di richieste di Yaz, nuovo contraccettivo disponibile in Italia da febbraio, che presenta un effetto simil-diuretico capace di prevenire la comparsa di cellulite: proprio per questa sua caratteristica è già il più venduto negli USA. “ Notizie che ci rallegrano, perché contrastano il più “classico” luogo comune sulla pillola: che faccia ingrassare. Un timore che è stato spesso identificato come la causa dello scarso uso della contraccezione in Italia – spiega il prof. Annibale Volpe presidente del Congresso e past president della Società Italiana della Contraccezione (SIC) -. Nel nostro Paese infatti ormai da alcuni anni non cresce l’utilizzo di metodi anticoncezionali e non cala il tasso di aborti: l’obiettivo del Congresso è definire un documento da condividere con le Istituzioni per individuare strategie operative per invertire questa tendenza”. Un primo passo è sottolineare i benefici della contraccezione consapevole sulla salute e sull’immagine corporea, in particolare nelle giovanissime: “Esiste ad esempio un’evidente sinergia tra contraccettivi orali e sport – aggiunge la prof.ssa  Alessandra Graziottin, Direttore del Centro di Ginecologia e Sessuologia Medica del San Raffaele Resnati di Milano -. La pillola ottimizza il rapporto con la femminilità e la sessualità, riduce i disturbi e i dolori mestruali, le anemie da carenza di ferro, si rivela una preziosa alleata nella prevenzione e nella cura della triade dell’atleta. Ma soprattutto, previene l’abbandono dell’attività sportiva: ben il 70% delle ragazze bianche, e fino al 90% delle nere la interrompe durante la pubertà a causa di disturbi del ciclo. Un tema su cui il ginecologo deve intervenire, per favorire l’attività fisica e stili di vita sani. Che aiutano a stare meglio ma anche a piacersi di più”.

Posted in Cronaca/News, Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »

Combattere la cellulite secondo natura

Posted by fidest press agency su sabato, 4 aprile 2009

Colpisce 95 donne su cento, sia grasse che magre, e non ha età. E’ la cellulite, un inestetismo causato da un disturbo che interessa l’ipoderma, il tessuto che si trova al di sotto del derma, di natura prevalentemente adiposa. E’ causata dalla degenerazione della microcircolazione di questo tessuto adiposo, con conseguente alterazione delle sue più importanti funzioni metaboliche: ciò provoca un aumento di volume delle cellule adipose, la ritenzione idrica e la stasi di liquido negli spazi intercellulari. Se fino a ieri questo inestetismo si poteva combattere in maniera decisa solo affidandosi a prodotti chimici e aggressivi da oggi è possibile drenare e tonificare qualsiasi tipo di pelle in modo naturale, grazie a un prodotto di bio-ecocosmesi, per la prima volta certificato Icea – Istituto per la Certificazione Etica e Ambientale – il principale organismo italiano di controllo del biologico. Si tratta della crema anticellulite O della linea Pure, prodotta dall’azienda romana MDS s.r.l. (Medical Devices and Supplies) e distribuita sul territorio nazionale da DIACO Spa divisione omeopatici ed integratori: questa crema contiene numerose sostanze funzionali per combattere in modo efficace e duraturo sia gli inestetismi della pelle con cellulite, sia i tessuti atoni a cui ridare vigore. Formulata con arnica montana, edera, aloe vera, iperico ad alte concentrazioni per combattere la cellulite e con olio di riso, olio di jojoba, olio di mandorle dolci per elasticizzare, come tutti i prodotti della linea Pure è garantisce sicurezza e protezione anche per le pelli più sensibili. Il prezioso mix di sostanze funzionali rende il prodotto efficace e piacevole da usare.
Sono ormai 2.312 i prodotti di bellezza certificati da Icea, 560 in più rispetto ad un anno fa (+32%). La parte del leone la fanno le creme viso (383), creme corpo (288), prodotti per i capelli (199), bagnodoccia (167) e saponi (174). Molte sono anche le materie prime (424) e poi latte/tonico viso (103), oli corpo (119), scrub/maschere (94), per uomo (30), solari (40), make up (71), igiene orale (37), deodoranti, igiene intima, fanghi, ecc. (103). “I bio-ecocosmetici offrono un’opportunità in più al crescente numero di consumatori interessati ai prodotti bio-ecologici – spiega Alessandro Spadoni, responsabile dell’area bio-ecocosmetica di Icea – Questi prodotti di bellezza fanno bene a chi li usa e all’ambiente perché vengono realizzati con processi il più possibile ecologici”. L’elenco completo delle aziende e dei cosmetici certificati, con relative composizioni, è consultabile sul sito Icea, http://www.icea.info seguente link: http://www.icea.info/Default.aspx?tabid=208 I controlli a garanzia dei consumatori La certificazione Icea è basata su un sistema di criteri (standard), elaborato da un gruppo di produttori e di centri universitari di ricerca con il coordinamento di Icea e di Aiab. Dal 2007 Icea, primo nel mondo, per uno standard volontario sui cosmetici, ha ottenuto da IOAS l’accreditamento internazionale ISO/IEC 65:1996.

Posted in Medicina/Medicine/Health/Science | Contrassegnato da tag: , , , | Leave a Comment »