Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 175

Archive for 27 giugno 2024

Giorgia contro l’Europa di Lorenzo De Cicco

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Un’ora filata di discorso, quasi tutto contro l’Europa. Toni da comizio, frustrazione per l’esclusione dalle nomine di Bruxelles, tra colpi di tosse (la premier è alle prese con una brutta influenza) e richiami in romanesco ai suoi (“regà, arzateve”). Giorgia Meloni arriva alla Camera alle 9, deve riferire sul Consiglio europeo che prende domani il via nella capitale belga. Da 24 ore, socialisti, popolari e liberali hanno chiuso l’accordo per il quartetto apicale dell’Unione. L’Italia non ha toccato palla. Nell’emiciclo di Montecitorio, la premier non dice come voterà in Consiglio. Né cosa faranno i suoi Conservatori, chiamati a votare all’Europarlamento la fiducia bis a Ursula von der Leyen. Ma dai chiodi su cui batte Meloni davanti ai deputati, si percepisce, molto chiaramente, la delusione, che a tratti pare diventare risentimento. (Abstract by anteprima Rep a cura di Teresa Serrao)

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Spettacolo Naturale Unico: Intersezione del Sole sulla Meridiana a Bologna

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Bologna 06 Lug 2024 11:30 – 13:00 COSTO € 22,00 Basilica di San Petronio Piazza Maggiore. L’evento avrà inizio nella suggestiva cappella di Sant’Abbondio, dove sarà condotta un’affascinante esposizione sui dettagli tecnici e sull’importanza culturale della meridiana da parte del rinomato gnomonista Giovanni Paltrinieri. Successivamente, si procederà lungo il percorso della maestosa meridiana, offrendo l’opportunità di immergersi nella storia e nel funzionamento di questo antico strumento di misurazione del tempo. Infine, si assisterà insieme all’emozionante momento in cui il sole intersecherà perfettamente la meridiana, regalando uno spettacolo naturale unico e affascinante, che permetterà di contemplare la perfezione della natura e dell’ingegno umano.

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“DeGusti Arte” approda a Trapani

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Trapani dal 5 al 7 luglio 2024 un viaggio sensoriale tra vini, sapori e arte siciliana. La Provincia di Trapani, rinomata per essere l’area più vitata d’Europa, ospiterà “DeGusti Arte”, una manifestazione che unisce l’eccellenza del vino, della gastronomia e dell’arte siciliana. Dal 5 al 7 luglio 2024, la storica Piazza Ex Mercato del Pesce nel centro di Trapani diventerà un palcoscenico d’eccezione. Giunto alla sua quinta edizione, “DeGusti Arte” inaugura quest’anno il suo primo Summer Tour, scegliendo Trapani come tappa d’apertura. DeGusti Arte è un’esperienza che combina degustazioni di vini pregiati e prodotti agroalimentari, incontri con i produttori, masterclass esclusive, con un percorso artistico suggestivo. I partecipanti avranno l’opportunità di assaggiare una vasta selezione di vini locali, tra cui Nero d’Avola, Grillo e Marsala, accompagnati da specialità gastronomiche tipiche. Esperti del settore condurranno sessioni formative in location suggestive di Trapani, offrendo approfondimenti su tecniche di vinificazione, abbinamenti cibo-vino e tendenze del mercato enologico. Sarà possibile incontrare direttamente i viticoltori e i produttori, scoprendo la storia e le tecniche dietro i prodotti del territorio. Opere di artisti siciliani contemporanei saranno esposte lungo il percorso di degustazione, creando un dialogo tra arte visiva ed enogastronomia. Vincenzo Bellia e Marco Basciano, organizzatori di “DeGusti Arte”, affermano: “Abbiamo scelto di portare DeGusti Arte a Trapani, una terra ricca di storia. DeGusti Arte è un ponte tra la tradizione enologica e l’espressione artistica contemporanea.” Ingresso: 10€, che include dieci degustazioni Deposito cauzionale per il calice: 5€ Per ulteriori informazioni, programma dettagliato e acquisto dei biglietti, è possibile visitare il sito web ufficiale http://www.degustiarte.it.

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Il Fonte Battesimale del Duomo di Siena restaurato

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Siena L’Opera della Metropolitana di Siena e l’Arcidiocesi di Siena, Colle di Val d’Elsa e Montalcino, sono lieti di restituire al grande pubblico il Fonte battesimale del Duomo di Siena restaurato. Il restauro è frutto di una serie di interventi, di altissimo e innovativo livello tecnico, condotti dal personale dell’Opera e da quello, altamente specializzato, dell’Opificio delle Pietre Dure, guidato dapprima dal compianto Marco Ciatti e, successivamente da Emanuela Daffra. Sotto l’alta sorveglianza dei funzionari della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo, prima diretta da Andrea Muzzi e, attualmente, da Gabriele Nannetti, il personale dell’Opera e dell’Opificio, con la proficua collaborazione di restauratori e docenti universitari, si è avvicendato nel complesso restauro di un’opera frutto della geniale perizia dei massimi artisti della prima metà del Quattrocento: interventi diversi ma collegati che, giunti a compimento, restituiscono alla Chiesa, alla Città e al mondo, un luogo centrale sotto il profilo pastorale e liturgico e, contestualmente, un vero e proprio capolavoro di incommensurabile bellezza. L’intervento di restauro, finanziato dall’Opera della Metropolitana di Siena, è frutto di una sinergia reale e concreta tra la Fabbriceria, la Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per le province di Siena, Grosseto e Arezzo e l’Opificio delle Pietre Dure di Firenze (OPD), a cui è stata affidata la direzione del restauro, coordinato dagli storici dell’arte Laura Speranza e Riccardo Gennaioli, rispettivamente direttori dei settori Restauro Bronzi e Materiali Lapidei dell’OPD. I dipendenti dell’Opera del Duomo e, in particolare, tutti gli addetti di Area tecnica, con l’ausilio di quelli dell’Area Sicurezza e delle altre Aree, hanno partecipato attivamente, ciascuno per le proprie competenze, alle necessarie attività conservative tra cui quelle di restauro lapideo che sono state direttamente svolte dal personale dell’Ente: dal Restauratore Andrea Galgani, e dalle Collaboratrici di restauro Serena Bianchi e Lucrezia Coletta che, quotidianamente, insieme alla restauratrice esterna Irene Giovacchini, hanno eseguito interventi di consolidamento e pulitura seguendo le indicazioni e le scelte metodologiche elaborate dalla direzione tecnica e scientifica del restauro affidata al settore Restauro Materiali lapidei dell’OPD con la restauratrice Camilla Mancini, attiva in prima persona e di Riccardo Gennaioli, direttore del settore.Nei laboratori dell’OPD a Firenze hanno operato sulle parti metalliche, con la direzione tecnica di Stefania Agnoletti, i restauratori interni Maria Baruffetti, Annalena Brini, Elisa Pucci del settore Bronzi diretto da Laura Speranza. Sono stati coinvolti anche restauratori esterni (Antonio Mignemi, Stefano Casu, Elena della Schiava e Merj Nesi).Le indagini scientifiche sono state condotte da OPD (Andrea Cagnini, Monica Galeotti, Simone Porcinai) e da un nutrito gruppo di professionisti esterni.Un team articolato, dunque, che ha saputo operare in stretta sinergia.L’area tecnica dell’Opera del Duomo diretta dall’architetto Enrico De Benedetti ha, inoltre, progettato e curato il nuovo allestimento del Battistero volto a migliorarne l’accoglienza e la fruizione. È possibile visitare il Battistero tutti i giorni dalle ore 10 alle 19.

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US Treasury: qual è la ricetta perfetta per il fair value del rendimento a 10 anni?

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

A cura di Jeffrey Cleveland, Chief Economist di Payden & Rygel Il rendimento del decennale statunitense rappresenta uno dei tassi d’interesse più importanti ed influenti al mondo e la sua traiettoria recente ha suscitato la perplessità degli investitori: dal 3,87% di inizio 2023, è prima sceso al 3,31%, poi salito al 4,99% lo scorso autunno, per poi concludere l’anno al livello di partenza. Ad oggi, il rendimento del Treasury decennale si aggira intorno al 4,50%. Risalire al “fair value” del Treasury a 10 anni è il sogno di qualunque investitore obbligazionario ed è possibile solo se si mettono in relazione le variabili storico-economiche, provando ad identificare le tre componenti che definiscono i rendimenti nel lungo termine, cioè l’inflazione attesa a 10 anni, la curva dei tassi d’interesse a breve termine (corretti per l’inflazione), e l’extra remunerazione che gli investitori richiedono per sottoscrivere obbligazioni a lunga scadenza. Per quanto riguarda il primo “ingrediente” della ricetta, è possibile risalire alle attese del mercato per l’inflazione a 10 anni attraverso il tasso di inflazione di pareggio a 10 anni, a sua volta dato dal differenziale di rendimento tra i Treasury Inflation-Protected Securities (TIPS) e i Treasury nominali. Esiste pertanto l’ipotesi che, nell’era post-Covid, l’inflazione si assesti su livelli più elevati rispetto agli ultimi vent’anni. Del resto, una volta raggiunto l’apice, i prezzi hanno storicamente impiegato diverso tempo (dai cinque ai sette anni) a rallentare e l’ultimo miglio del percorso di disinflazione si è spesso rivelato il più tortuoso, a causa del lento recedere dei prezzi dei servizi. Ad oggi, con la normalizzazione delle catene di approvvigionamento, abbiamo assistito al rapido calo dei prezzi dei beni, mentre quelli dei servizi sembrano meno reattivi. Passando al secondo “ingrediente”, per risalire al “fair value” del Treasury a 10 anni occorre considerare anche la curva attesa dei tassi d’interesse a breve termine, corretti per l’inflazione. L’andamento del tasso sui Fed Funds può essere un ottimo punto di partenza, anche se nel breve termine il percorso dei tassi può variare notevolmente come conseguenza sia delle decisioni di politica monetaria, sia delle attese del mercato sull’evoluzione dei tassi (cd. Forward Guidance). Ad oggi il sentiment dovrebbe essere in miglioramento, riflettendo una più favorevole congiuntura economica. Dopo aver analizzato inflazione e tasso di interesse a breve termine, manca all’appello l’ingrediente finale, il premio che gli investitori vogliono vedersi riconosciuto per bloccare il proprio capitale per dieci anni, un periodo sicuramente non breve. Gli economisti si servono di diverse variabili finanziarie e macroeconomiche per stimare il “term premium” e uno dei modelli più comuni è il 10y Term Premium di Adrian, Crump e Moench, che nell’ottobre 2023 ha toccato lo 0,34%, il valore più elevato dal 2015. In virtù dell’incertezza che nell’era post-Covid circonda il prossimo decennio, pensiamo sia prudente considerare un term premium superiore rispetto al passato. Soprattutto alla luce delle dichiarazioni del Tesoro Usa, che ha già previsto 6.300 miliardi di dollari di nuovo debito pubblico in emissione nei prossimi tre anni, una cifra abnorme se si considera che nel 2009 l’intero stock di debito in circolazione era pari a 6.300 miliardi di dollari. In conclusione, gli investitori dovrebbero essere compensati per l’inflazione, il rischio di inflazione e altri rischi collaterali, oltre che premiati per la crescita reale dell’economia. Supponendo che inflazione e tassi di interesse reali si stabilizzino su livelli più elevati nei prossimi dieci anni (rispettivamente +2,5% e +2,0%) e che gli investitori richiedano un term premium più elevato (0,5%), mettendo queste tre variabili in prospettiva, risulta un “fair value” del Treasury a 10 anni del 4,7%-5,1%. Ovviamente nessuno ha la sfera di cristallo, ma osservando la Storia e le variabili economiche è possibile avere un’idea più chiara del quadro complessivo. Abstract by BC Communication

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PGIM: Oltre i Magnifici Sette

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

A cura di: Raj Shant, Managing Director di Jennison Associates (affiliata di PGIM).La performance del mercato azionario statunitense nel 2023 è stata dominata dai titoli Growth, guidati da una coorte di società soprannominate “I magnifici sette” – Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia, Tesla. Nel 2024, molti investitori si chiedono se questa straordinaria performance sia sostenibile. Per approfondire la questione, riteniamo sia importante considerare l’andamento del mercato e il contesto macroeconomico dal 2020. Negli ultimi anni, i mercati hanno dovuto affrontare una serie di eventi straordinari: una pandemia globale, la guerra in Ucraina, un intenso conflitto in Medio Oriente, le tensioni con la Cina, l’inflazione e un aggressivo ciclo di inasprimento dei tassi di interesse.La persistente inflazione ha spinto al rialzo i tassi di sconto, abbassando la tolleranza al rischio nel 2022. Le società con flussi di cassa liberi minimi e valutazioni elevate, così come quelle che hanno beneficiato in modo sproporzionato di tendenze pandemiche insostenibili, hanno registrato performance nettamente inferiori. Il sentiment degli investitori ha raggiunto un crescendo negativo, a nostro avviso, quando il 2022 si è concluso con ansia e paura che hanno eclissato le considerazioni fondamentali. Nel 2023 molti dei titoli sottoperformanti dell’anno precedente hanno beneficiato di valutazioni depresse all’inizio dell’anno, mentre le aspettative di ricavi e utili a breve e medio termine di queste società si sono stabilizzate.Il significativo rallentamento economico o la possibile recessione che gli investitori avevano previsto non si sono verificati, dando ulteriore impulso al miglioramento del sentiment degli investitori. L’anno si è concluso con una nota di ottimismo, poiché la Federal Reserve aveva lasciato invariato il tasso sui federal funds e aveva dichiarato che l’andamento adell’inflazione si era sufficientemente raffreddato, rendendo probabilmente superflui ulteriori aumenti dei tassi. I mercati dei capitali hanno registrato un forte rialzo dopo l’annuncio.I risultati relativi a crescita e fondamentali dei Magnifici Sette hanno superato quelli della maggior parte delle società nel 2023. Gli investitori hanno ampiamente favorito i titoli con flussi di cassa liberi duraturi e un’esposizione alla crescita secolare, caratteristiche ben rappresentate dai Magnifici Sette. Al 31 dicembre 2023, queste sette società rappresentavano più di un quarto della capitalizzazione di mercato dell’S&P 500 e il 28% del flusso di cassa libero previsto per i successivi dodici mesi. I Magnifici Sette hanno previsto una crescita dell’EPS e del free cash flow pari a circa 2 volte e mezzo il tasso degli ultimi 493 componenti dell’indice. Allo stesso modo, i margini operativi dei sette sono circa una volta e mezza superiori a quelli degli altri 493 (31% contro 20%).La capitalizzazione di mercato dei Magnifici Sette ha raggiunto un massimo storico, costituendo il 28% dell’indice S&P 500 alla fine del 2023. Era pari al 27% (appena al di sotto del picco del 2023) nella seconda metà del 2021, quando le tendenze indotte dalla pandemia, le chiusure delle aziende e l’esigenza di rimanere a casa hanno costretto le persone a lavorare, comunicare e giocare online. Da allora, la capitalizzazione di mercato dei Magnifici Sette è stata volatile, senza una tendenza dominante.I recenti dati sulle performance mostrano che gli investitori hanno investito nei Magnifici Sette per motivi fondamentali. Mentre i prezzi delle azioni dei Magnifici Sette sono aumentati, i loro rapporti prezzo/utili (P/E) sono diminuiti. Al contrario, i P/E del resto del mercato sono aumentati nello stesso periodo di tempo. La scomposizione degli aumenti di prezzo dei Magnifici Sette rivela che il motore della performance sono stati gli utili. In confronto, l’aumento del resto dell’indice S&P 500 si è riflesso nei multipli. L’andamento dei prezzi delle azioni dei Magnifici Sette si riflette meglio nelle valutazioni attuali. In ogni caso, i Magnifici Sette non sono un gruppo monolitico che sale e scende insieme. In futuro, le società dovranno affrontare sfide e opportunità diverse, che si riflettono nella performance del primo trimestre 2024.I Magnifici Sette non sono le uniche opzioni che offrono un’esposizione alla crescita, e ci sono altre società che, a nostro avviso, rappresentano significative opportunità di crescita. Un’analisi delle recenti performance delle società growth al di fuori dei Magnifici Sette mostra che una percentuale significativa supera ogni anno il benchmark. Notiamo inoltre che, nonostante il rallentamento della crescita economica, riteniamo che questo renderà le società con un reale potenziale di crescita più interessanti per gli investitori.Siamo all’inizio di un trend di crescita secolare che può fornire ulteriore sostegno ai prezzi delle azioni in futuro.Riteniamo che ciò avverrà in una serie di settori, tra cui la sanità, la mobilità, il lusso, l’e-commerce diretto al consumatore, la finanza e la produzione industriale. Questo contesto tematico rafforza la nostra convinzione di adottare una prospettiva di investimento a lungo termine. La nostra esperienza ci suggerisce che le aziende growth che offrono prodotti e servizi distintivi che creano un valore reale per la società hanno un forte potenziale di crescita. Inoltre, la ricerca fondamentale sarà probabilmente sostanziale per identificare queste società. Riteniamo che gli investitori dotati di risorse, esperienza, competenza e talento siano nella posizione migliore per ottenere una sovraperformance nel tempo. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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Comgest: Passi da gigante nell’healthcare e nel tech per l’azionario europeo

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

James Hanford, Co-Portfolio Manager del fondo Comgest Growth Europe di Comgest. Negli anni la performance del mercato europeo è stata guidata dalle società ad alta capitalizzazione in un contesto di accelerazione dei fondamentali. Per gli investitori a lungo termine, a nostro avviso, è importante focalizzarsi su società che possano crescere a due cifre nel lungo periodo. Negli Stati Uniti si parla molto dei cosiddetti “Magnifici 7”, le grandi aziende da mille miliardi di dollari che hanno guidato i mercati americani negli ultimi anni: aziende molto orientate alla tecnologia, aziende relativamente giovani e fondate in media 30 anni fa. Ciò che è interessante è che le nostre mega-cap in Europa sono in realtà molto diverse tra loro in termini di settori. Si tratta di aziende fondate anche più di 100 anni fa, molto equilibrate dal punto di vista geografico. Il settore sanitario è per noi di maggiore interesse, basti pensare al colosso farmaceutico Novo Nordisk, leader mondiale nella cura anti obesità e diabete, che ha registrato una crescita del fatturato del 36%, grazie alla forte domanda del farmaco GLP 1. Tuttavia, vi sono anche società molto di nicchia. Aziende come Straumann, leader nel settore dell’implantologia dentale, o come Alcon e Carl Zeiss, società che operano nella chirurgia oculistica. Sono numerosi i segmenti di mercato legati all’assistenza sanitaria e, naturalmente, la tendenza di fondo è l’invecchiamento della popolazione di cui beneficeranno eccellenti aziende europee, molte delle quali sono danesi, tedesche, svizzere. Un altro settore da prendere in considerazione è quello tech. Il tipico server AI, utilizzato in un large language model come ChatGPT, ha un contenuto di semiconduttori circa 30 o 50 volte superiore a quello di un normale server rack. ASML, società che detiene il monopolio delle macchine utilizzate per la produzione di chip, continua a fare bene visto che qualsiasi chip video, qualsiasi chip Apple o Microsoft, è stato prodotto con una macchina ASML. Inoltre, è sostenuta al momento da un vento di coda particolarmente utile che è l’entusiasmo per l’IA. Sempre nel settore del tech e, più nello specifico nel FinTech, si distingue Adyen, società olandese che fornisce servizi di pagamento e gestione finanziaria. Nata nel 2006, è un esempio di società emergente ma gode di un’ottima reputazione nel settore dei pagamenti, che rappresenta un ambito in rapida crescita. Per quanto riguarda invece la transizione ambientale, Kingspan, azienda nel settore delle costruzioni, e Sikkens, specializzata in prodotti e sistemi vernicianti per edifici, emergono come esempi di aziende di nicchia nel settore dei materiali. Nell’ultimo decennio circa, molte aziende si sono impegnate a ridurre il consumo di energia a 0 entro il 2030, la transizione ambientale è uno dei megatrend chiave. Un esempio nel settore è Schneider Electric, grande gruppo industriale francese che produce molti prodotti legati al controllo dell’elettricità e dell’energia, come sensori, trasformatori, software ecc. Riteniamo vi sia stata un’accelerazione nella domanda di questa tipologia di prodotti. Un’azione importante che possono portare a termine è migliorare l’efficienza energetica degli edifici, visto che fanno leva su reti elettriche più complesse con più fonti di energia a supporto della rete stessa. Riteniamo che dovremmo aspettarci una crescita dei ricavi a una cifra elevata con un certo potenziale di margine. Infine, un altro settore interessante è quello dei consumi: l’Europa si distingue per la creazione di marchi eccellenti e consolidati; basti pensare a Hermès, Ferrari e L’Oréal. Indipendentemente dall’andamento dell’economia, vogliamo concentrarci sull’esposizione ai principali megatrend sottostanti, che ci consentono di individuare storie di crescita resiliente che presentano fantastici vantaggi competitivi, grandi marchi, una visibilità degli utili. By http://www.verinieassociati.com

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T. Rowe Price: Una nuova era per le materie prime?

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

A cura di Tim Murray, Capital Markets Strategist Multi-Asset Division, T. Rowe Price.Negli ultimi anni, le materie prime hanno registrato una significativa sottoperformance rispetto alle azioni, in particolare dalla fine della crisi finanziaria globale del 2008-2009. Dal 1° gennaio 1981 al 30 aprile 2024, il prezzo dell’Indice S&P 500 è aumentato cumulativamente di oltre il 3.600%, mentre l’S&P GSCI, un indice dei prezzi delle materie prime, è cresciuto solo del 390%.Ci sono diverse ragioni per cui potremmo ritenere di trovarci sulla soglia di un altro periodo di solidi ricavi per le materie prime, grazie a tre “megatrend” emergenti.La prima, la deglobalizzazione: l’aumento delle barriere commerciali, unitamente agli sconvolgimenti delle catene di fornitura durante la pandemia di Covid, ha determinato una parziale inversione di tendenza della globalizzazione, facendo salire l’inflazione. La seconda, la decarbonizzazione, poiché la spinta verso l’energia verde implica la necessità di sostituire i vecchi combustibili ad alte emissioni. È probabile che le forniture energetiche si restringano. La terza e ultima, l’Intelligenza Artificiale: le applicazioni correlate all’IA richiedono un’enorme potenza di elaborazione dei computer, che potrebbe far salire la domanda di energia.Si intravedono già prove della presenza di fattori favorevoli per i prezzi delle materie prime. Negli ultimi mesi, i future su rame e gas naturale hanno registrato notevoli rialzi. Al contempo, il picco della produttività nel comparto petrolifero statunitense ha il potenziale per sospingere i prezzi dell’energia. I progressi della tecnologia correlata allo scisto hanno permesso alle compagnie petrolifere di estrarre un maggior quantitativo di petrolio, anche se il numero di impianti di perforazione in servizio è diminuito drasticamente. Tuttavia, le principali misure a favore della produttività petrolifera sono calate costantemente nell’ultimo anno.I rialzi dei prezzi delle materie prime sono stati relativamente modesti per un lungo periodo di tempo, ma ora potremmo trovarci in un nuovo contesto. Di conseguenza, ci troviamo attualmente in una posizione di sovrappeso delle azioni correlate ai real asset. By http://www.verinieassociati.com

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Robeco: Investire nella transizione – Perché i green bond sono una scelta intelligente

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

A cura di Michiel de Bruin, Head of Global Macro e Portfolio Manager di Robeco.Con uno sguardo al futuro, i green bond sono in prima linea come strumento di investimento che può contribuire a guidare la transizione verso un’economia a minore intensità di carbonio.Nel 2023, i green bond sono stati la forza trainante della crescita complessiva del mercato delle obbligazioni ESG, rappresentando una quota superiore al 60% delle vendite di obbligazioni ESG. Nel primo trimestre del 2024 l’emissione di obbligazioni ESG ha raggiunto i 311 miliardi di dollari. Negli ultimi tre anni si è registrata un’impennata significativa nell’emissione di green bond nella regione Asia-Pacifico (APAC). Ad esempio, le emissioni dell’APAC nel 2021 sono cresciute di oltre tre volte rispetto al 2020. Si tratta di un’ottima notizia sia per gli investitori che per gli emittenti, poiché un universo di green bond più ampio e consolidato offre un mercato ben diversificato e liquido a livello globale. Il “greenium” – la differenza di rendimento tra un’obbligazione verde e un’analoga obbligazione ordinaria – è minima e i rendimenti sono paragonabili a quelli delle obbligazioni ordinarie. Sebbene i green bond tendano a essere un po’ più costosi su base relativa nel mercato secondario, la differenza di prezzo con le obbligazioni ordinarie varia nel tempo. Quando i green bond vengono emessi sul mercato primario, le nuove emissioni sono tipicamente offerte con un premio per invogliare gli investimenti. In alcuni casi, i green bond sono stati addirittura prezzati con un piccolo greenium[1] negativo. Ciò significa che l’investimento in obbligazioni verdi offre rendimenti paragonabili a quelli delle obbligazioni ordinarie, con l’ulteriore vantaggio di sostenere progetti sostenibili dal punto di vista ambientale. Le aziende sono sempre più consapevoli della credibilità dei green bond, che considerano un modo per segnalare le proprie credenziali ESG e per finanziare in modo efficace i propri progetti sostenibili. Inoltre, le informazioni sull’impatto che accompagnano i green bond consentono agli investitori di monitorare con precisione come i proventi delle obbligazioni in cui hanno investito vengono utilizzati per progetti sostenibili. Ciò consente agli investitori di scegliere come impiegare il proprio denaro, rendendoli parte attiva negli sforzi di sostenibilità del loro portafoglio di investimenti. L’universo dei green bond è ampio e offre agli investitori una diversificazione globale. È importante notare che abbiamo assistito a un aumento delle emissioni da parte di settori difficili da decarbonizzare e, in modo significativo, a una maggiore diffusione dei green bond da parte di investitori che desiderano avere un impatto. La Global Climate Investing Survey 2024 di Robeco rivela che il 43% degli intervistati sta investendo in green bond o in obbligazioni incentrate sulla sostenibilità per sostenere la decarbonizzazione di aziende e governi. Una delle ragioni principali addotte è il miglioramento delle informazioni fornite dalle società e la separazione dei proventi. Ciò suggerisce che i green bond non solo hanno slancio sul mercato, ma sono anche sostenuti dalla fiducia degli investitori. Abstract by http://www.verinieassociati.com

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Suicidio assistito: Rojc (Pd), caso Oppelli scuota istituzioni

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

“L’appello di Martina Oppelli scuota la coscienza delle istituzioni, apra i cuori delle persone che hanno in loro potere di cambiare la sua situazione e darle un’agognata liberazione. Di fronte al dolore umano e a una richiesta d’aiuto, nulla è più crudele dell’indifferenza, delle compilatorie argomentazioni della burocrazia, di chi giudica senza empatia. La necessità di legiferare sul fine vita è improrogabile, sancita da una sentenza storica della Corte costituzionale e sentita nella grande maggioranza della popolazione. Il lungo e penoso iter cui, per la mancanza di una legge, deve sottoporsi un malato per avere il suo diritto, è un martirio che si aggiunge al decorso della malattia. La politica dovrebbe essere al servizio di queste persone, non ostacolare l’esercizio di un diritto”. Lo dichiara la senatrice Tatjana Rojc (Pd), rispondendo al nuovo appello di Martina Oppelli, la donna triestina tetraplegica e affetta da sclerosi multipla, alla quale Asugi, l’azienda sanitaria locale, aveva negato l’accesso al suicidio medicalmente assistito.

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Ballottaggi visti dal centro-destra

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

“I risultati elettorali dei ballottaggi mostrano chiaramente un avanzamento del centrodestra, con quattro capoluoghi che sono passati dal centrosinistra al centrodestra: Lecce, Verbania, Rovigo e Caltanissetta. Al contrario, solo tre capoluoghi hanno visto un cambiamento opposto. Questi numeri indicano un aumento della fiducia degli elettori nel centrodestra, confermato dai risultati elettorali. Tale risultato rappresenta un chiaro segnale di approvazione delle politiche e dell’impegno della coalizione di centrodestra, rafforzando la nostra determinazione a continuare a lavorare per il bene dei cittadini e dei territori”. Lo dice Luca Sbardella, deputato di Fratelli d’Italia.

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Vittoria Ferdinandi: La Nuova Sindaca di Perugia per il Centrosinistra

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Di Concetto Vecchio. Bari ha retto. Firenze non ha tradito. Potenza ha ribaltato il verdetto del primo turno. Cremona è rossa. Ma la storia umanamente più bella, per il centrosinistra, viene da Perugia, riconquistata da Vittoria Ferdinandi, 37 anni, una psicologa che si occupa dei più fragili: la Damiano Tommasi dell’Umbria. A gennaio era data per persa e invece con una campagna elettorale casa per casa ha finito per togliere il municipio alla destra. Bisogna sempre crederci, e avere le parole per farlo capire agli altri. Se sei autentico gli altri ti accolgono. E così eccola prima donna sindaco della città. Un bel viatico in vista delle regionali di ottobre. (abstract fonte: rep repubblica – a cura di Teresa Serrao)

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Vittoria del Partito Democratico a Civitavecchia, Palestrina e Tarquinia – Elezioni Amministrative 2024

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

“Risultato netto anche nel Lazio per questo secondo turno delle elezioni amministrative 2024: i tre comuni più voto – Civitavecchia, Palestrina e Tarquinia – vedono l’affermazione del centrosinistra, guidato dal Partito Democratico. Una vittoria netta, in tre città precedentemente amministrate dalla destra, con una prova importante del Partito Democratico, primo partito sia a Tarquinia (dove l’affluenza è andata oltre il 60%) che a Palestrina. Un dato che premia il lavoro di amministratrici e amministratori, insieme ai tanti e alle tanti militanti, tra le comunità, nelle città e nei territori della nostra Regione. E che dà ragione alla scelta di costruire una proposta unitaria, anche e soprattutto a livello locale, insieme a tutto il fronte progressista. Un messaggio chiaro e forte anche per Rocca: la sua amministrazione alla prima prova è stata sonoramente bocciata”. Così in una nota la consigliera del Partito Democratico Marta Bonafoni, presidente della XIII Commissione “Trasparenza e pubblicità”.

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Il voto degli italiani

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Nel raccogliere e nel rilanciare, sia pure in minima parte, le opinioni dei partiti esistenti nell’arco costituzionale si ha netta l’impressione che tutti hanno fallito nell’impresa se consideriamo che oltre il 50% dell’elettorato non va a votare. In questo vi intravedo la crisi della democrazia e al tempo stesso l’incapacità dei partiti d’essere in sintonia con l’elettorato. Ma cosa vuole realmente l’elettore? Sicuramente dei partiti meno litigiosi tra loro e più propositivi nei loro programmi elettorali. Oggi solo il centro-destra ha mostrato di sapersi compattare con le sue tre anime (Fratelli d’Italia, Forza Italia e Lega). Eppure sono molto diversi tra loro e avrebbero buoni motivi per dividersi, ma non lo fanno e così operando vincono e dove non vi riescono non demordono. In secondo ordine, ma non meno importante, sono gli argomenti che trattano ed espongono agli elettori e come lo fanno. Non interessa, se non marginalmente, all’opinione pubblica il “colore dei partiti” in quanto non vi ravvisano un pericolo immanente ma solo una traccia polemica. Vogliono avere chiara l’idea su quali sono i punti che li differenziano come la sanità, la giustizia, l’ordine pubblico ecc. Mi è sempre rimasto impresso quanto mi disse Andreotti riguardo ad Almirante: si rammaricava di non averlo tra le file della Dc perché lo considerava un uomo fondamentalmente onesto. E allora, storia di circa 50 anni fa, già si avvertivano i primi segnali corruttivi che stavano minando la famiglia democristiana e li denunciò Fanfani in una assise congressuale di allora. Oggi si ha, invece, l’impressione che sia scarso l’interesse per chi diserta le urne perché i partiti possono vincere o perdere le tornate elettorali con la metà di coloro che vanno a votare e che diventano più gestibili e in qualche modo manovrabili. Certo mi piacerebbe sapere se andando a votare, diciamo l’80% degli aventi diritto, avremmo gli stessi risultati odierni in termini di consensi e di dissensi. Di certo questo aspetto dovrebbe interessare di più le attuali minoranze e chiedersi, a contro prova, il perché il partito comunista italiano dagli anni cinquanta in poi è cresciuto in voti ad ogni tornata elettorale. Perché, a mio avviso, sapeva tenere alto il rapporto cittadini-partito in tutti i giorni dell’anno e per anni. Oggi potrebbe essere, tra l’altro, un antidoto molto efficace contro le fakenews. (Riccardo Alfonso)

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Ballottaggi: Serracchiani, assedio mediatico non ferma cittadini

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

“Non bastano i tentativi di cecchinaggio, le polemiche montate dal centrodestra e neanche un clima di assedio mediatico per fermare i cittadini quando vogliono scegliere con la loro testa. Sia chiaro, vale sempre ma quello di oggi è un passo importante perché chiarisce definitivamente che Meloni e i suoi non sono destinati a durare, se sapremo proporre un’alternativa credibile. Ripartire dai territori, dall’impegno di persone che sanno unire buona amministrazione e capacità di indirizzo politico. Certo non bastano le città e bisogna lavorare per conquistare altre dimensioni del consenso. Ma il voto di oggi segna un punto fermo”. Lo dichiara la deputata Debora Serracchiani, della segreteria nazionale Pd, commentando i risultati dei ballottaggi.

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Ballottaggio: Serracchiani, amarezza per volontà ritorsione

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

“Provo perplessità e amarezza per le prese di posizione nel centrodestra contro il sistema del ballottaggio. Vogliono fare una vera e propria ritorsione, come quella del presidente Fedriga in Friuli Venezia Giulia”. Lo ha detto la deputata Debora Serracchiani oggi a Trieste, ai microfoni di una testata locale. La deputata ha giudicato “sbagliato dal punto di vista della democrazia eliminare il ballottaggio”, ricordando che “il presidente Fedriga ha fatto in Friuli Venezia Giulia proprio questa ritorsione dopo la vittoria del centrosinistra a Udine”, quando in virtù dell’autonomia regionale ha introdotto un sistema che assegna la vittoria al primo turno a chi raggiunge il 40%, Il doppio turno al 50%, ha spiegato la deputata “è il sistema che serve a mettere insieme non tanto i partiti ma gli elettori. Chi ha votato un candidato che non è arrivato al ballottaggio ha comunque la possibilità di scegliere chi sarà il sindaco migliore per lui. È utile anche per far tornare la gente a votare: ci lamentiamo che i cittadini non vanno a votare e poi li facciamo votare sempre meno. Spero – ha concluso – che non si faccia l’errore che è stato fatto in Friuli Venezia Giulia”.

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Appello di Alleanza Verdi e Sinistra

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Lo abbiamo visto in questa tornata di elezioni amministrative: questa brutta destra può essere battuta. Basta crederci e organizzarsi. La coalizione progressista-ecologista ha saputo cogliere i frutti del suo lavoro a Firenze e Bari, riconquistare Cagliari, Potenza e Campobasso e ribaltare ogni pronostico con Vittoria Ferdinandi a Perugia. E così per tante altre città medie e piccole. Il fronte progressista unito è pronto a governare e Alleanza Verdi e Sinistra è un cardine di questa coalizione.

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Fine del mercato tutelato dell’energia elettrica per i clienti non vulnerabili

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Gli italiani sono pronti? Non tutti; secondo l’indagine commissionata da Facile.it agli istituti mUp Research e Bilendi, 1 consumatore su 4, ovvero 11 milioni di individui, nemmeno sa del termine del regime di maggior tutela. Altro dato impressionante quello relativo ai 4,5 milioni di italiani che addirittura dichiarano di non sapere nemmeno se il loro contratto sia in regime tutelato o nel mercato libero. I meno informati in merito alla fine del regime di maggior tutela – si legge nell’indagine realizzata su un campione rappresentativo della popolazione nazionale* – sono risultati essere gli under 34, tra i quali la percentuale supera il 36% e i residenti del Centro Italia (33%). Curioso notare come si abbia meno consapevolezza di questa scadenza nei centri di medie dimensioni (29% per comuni tra i 30mila e i 100mila residenti), rispetto alle grandi città (26%). I più informati sono i consumatori che risiedono nei piccoli comuni (qui solo il 23% dichiara di non sapere della fine del tutelato). L’indagine ha anche fotografato i comportamenti adottati dagli italiani in vista di questo storico passaggio. Sebbene la maggior parte degli intervistati abbia dichiarato di essere già passato al mercato libero, quasi 3 milioni di persone ora nel mercato tutelato, pur consapevoli del termine, non hanno ancora deciso come comportarsi. I più confusi risultano essere i 55-64enni, tra i quali la percentuale sale al 16% a fronte di una media nazionale del 10%. Cosa hanno intenzione di fare gli italiani da qui al 30 giugno? Tra chi è nel mercato tutelato il 23% ha intenzione di passare al libero, mentre poco più della metà del campione ha detto che rimarrà nel regime di maggior tutela così da entrare automaticamente nel nuovo sistema di tutele graduali. «Questo regime avrà una durata temporanea, poco meno di 3 anni, e garantirà ai clienti una tariffa indicizzata, quindi legata all’andamento del prezzo delle materie prime», spiega Silvia Rossi, Direttore Commerciale Utilities di Facile.it. «La tariffa non è ancora nota, ma sappiamo già che avrà uno sconto di circa 100 euro rispetto all’attuale prezzo del mercato tutelato. Il consiglio per tutti i clienti è di scegliere l’offerta sulla base delle proprie esigenze; chi, ad esempio, volesse una tariffa a prezzo bloccato, o una fornitura di energia proveniente da fonti rinnovabili, dovrà guardare al mercato libero». Ma c’è anche chi ha intenzione di fare il percorso inverso; poco più di 2 milioni di italiani hanno dichiarato di voler tornare al mercato tutelato prima della sua fine, così da usufruire delle tariffe del servizio a tutele graduali. Cosa accadrà a chi non passerà al mercato libero entro il 30 giugno? I clienti vulnerabili (ovvero gli over 75, i percettori di bonus elettrico o 104, chi ha un’apparecchiatura medicale salvavita ad energia elettrica, chi abita in una zona colpita da eventi calamitosi o in un’isola minore non interconnessa) continueranno a rimanere nel regime di tutela, mentre tutti gli altri saranno assegnati automaticamente ad un nuovo fornitore, sulla base delle aste che si sono tenute a gennaio, ed entreranno nel nuovo sistema di tutele graduali.

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Terza edizione dell’evento “Economia del mare 2024” a Genova

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Genova Il convegno sia online sia in presenza ed ad entrata libera previa registrazione online quest’anno si svilupperà in due momenti: il pomeriggio del 4 luglio 2024 dalle 17.30 – 19, 30 nella suggestiva sede dell’Acquario di Genova per discutere di turismo crocieristico, asset vincente dell’economia del nostro Paese con i suoi 13 milioni di passeggeri approdati nei porti italiani nel 2023 e con prospettive di ulteriore crescita quest’anno; di nautica da diporto, anch’essa reduce da un anno record per fatturato, export e occupati; della formazione delle nuove professionalità per mantenere il trend positivo.Molti i relatori tra i quali: Piero Pellizzari, Direttore Marittimo della Liguria e Comandante del Porto di Genova, Marina Stella, Direttore Generale Confindustria Nautica, Alessandra Bianchi, Assessore agli Impianti ed Attività sportive, Turismo – Comune di Genova, Roberto Perocchio, Presidente Assomarinas.Al termine relatori, partner e pubblico avranno un momento dedicato di Business Networking durante un cocktail tra i padiglioni di questo museo vivente del mare.Link per la registrazione del 4 luglio: 24oreventi.com/anteprimaecomare2024 La mattina del 5 luglio dalle 10.00 sulla nave Costa Smeralda, ancorata nel porto di Genova, l’evento Economia del mare prosegue per esaminare la situazione della nostra filiera marittima all’interno dell’attuale difficile contesto geopolitico, a partire dall’instabilità mediorientale con la crisi del Mar Rosso, ponendo particolare attenzione alla logistica delle merci. Si discuterà, inoltre, dell’impatto della tassazione europea ETS e la necessità di sburocratizzare il Codice della Navigazione. Fra i relatori: Edoardo Rixi, Vice Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti; Giuseppe Berutti Bergotto, Ammiraglio di Squadra, Sottocapo di Stato Maggiore della Marina Militare, Luigi Giardino, Ammiraglio Ispettore Capo del comando generale della capitaneria di porto – Guardia Costiera; Alessandro Piana, Presidente ad interim Regione Liguria, Umberto Risso, Presidente Confindustria Genova; Nicola Carlone, Ammiraglio Ispettore Capo, Comandate Generale Corpo Capitanerie di Porto – Guardia Costiera e molti altri.Alla fine del convegno segue un momento dedicato al Business Networking con un light lunch.Link per la registrazione del 5 Luglio: 24oreventi.com/economiadelmare2024

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Politecnico di Torino: I primi 100 giorni del mandato rettorale

Posted by fidest press agency su giovedì, 27 giugno 2024

Torino le attività previste per i primi 100 giorni dal Programma elettorale Politointransition e la loro attuazione: 1) Approvazione del Documento di Indirizzo alla Progettazione della nuova Manica della Didattica, in modo da avviare la fase di progettazione definitivo-esecutiva.È stato sviluppato il concept planivolumentrico del Rettore Stefano Corgnati con la relativa stima economica, cosi da valutare le possibili fonti di finanziamento e modalità di gara. 2) Avvio della redazione del progetto di fattibilità tecnica ed economica per la nuova Manica dei Dipartimenti. È iniziato lo sviluppo del planivolumetrico della Manica dei Dipartimenti. 3) Definizione del regolamento relativo a funzioni, ruoli e deleghe dei diversi organi, strutture e soggetti coinvolti nell’implementazione delle quattro linee di Formazione attraverso le quattro Scuole (Didattica, Dottorato, Master e Formazione Permanente, Formazione Interna) Sono stati studiati gli aspetti regolamentari ed ora, con la nomina di tutte le nuove cariche proprio in questi giorni, sarà avviato il processo di revisione e normalizzazione. 4) Introduzione del Consiglio Direttori e Direttrici di Dipartimento È stato attivato un tavolo di confronto periodico con i Direttori (Collegio dei direttori). 5) Programmazione delle strategie politiche attraverso l’implementazione delle linee di Bilancio Triennale 2025-27 Sono state definite le linee programmatiche strategiche, presentate nel CdA del prossimo 27 giugno. 6) Presentazione del Masterplan di sviluppo edilizio del Politecnico di Torino a tutta la comunità, così da far conoscere i progetti già in costruzione, quelli in elaborazione e quelli ancora da sviluppare. È stato consolidato il piano di finanziabilità del Masterplan edilizio attraverso la totalità dei finanziamenti pubblici disponibili, presentato prima in CdA, poi in Senato e a luglio a tutta la comunità politecnica. 7) Definizione del Piano di Comunicazione di Ateneo (insieme di Comunicazione Interna, Comunicazione Istituzionale, Comunicazione esterna di valorizzazione delle missioni di Ateneo), alla base della strutturazione di un nuovo modello di comunicazione È stato messo a punto il modello della nuova struttura afferente alla Vicerettrice “Comunicazione e Promozione”. 8) Definizione del nuovo piano di Internazionalizzazione dell’Ateneo È stato messo a punto il modello della nuova struttura afferente al Vicerettore “Internazionalizzazione”. Sono stati avviati i workshop per lo sviluppo del piano di Internazionalizzazione da inserire nel Piano strategico di Ateneo. 9) Definizione progetto Hub di Roma e di Bruxelles, strumentali alle missioni di Ateneo. Sono stati definite le finalità degli Hub di Roma e Bruxelles. In particolare l’hub di Bruxelles già operativo, oltre a procedere a facilitare le attività sui bandi competitivi, intende sviluppare un sempre maggiore coinvolgimento di giovani in attività EU, nonché una nuova linea di supporto al policy making. 10) Riposizionamento dell’Ateneo sui tavoli di relazione e rafforzamento del dialogo istituzionale con Comune, Regione, Ministeri, nonché CRUI, ANVUR e ASN È stata attivata una presenza costante e attiva in CRUI. È inoltre stato riattivati il dialogo con i Ministeri, la Regione, la Città di Torino. 11) Mappatura degli enti partecipati di Ateneo e individuazione di quelli su cui intervenire con l’azione di governo al fine di renderli strumentali alle missioni di Ateneo. Sono stati mappati i tanti enti partecipati e si procederà ora alla loro razionalizzazione per definire chi avrà effettivamente attività strumentali di supporto alle missioni di Ateneo. 12) Coordinamento delle Infrastrutture e dei Centri di Ricerca afferenti al “governo federale” per una loro efficace operatività, valorizzazione, sviluppo e promozione. È stata effettuato il monitoraggio delle strutture esistenti, ed è ora in corso di sviluppo un progetto con un nuovo modello di aggregazione di grandi infrastrutture di ricerca di Ateneo, con laboratori in rete con altre università, enti di ricerca e imprese. 13) Avvio del nucleo di indirizzo per la valorizzazione delle carriere per dottorandi e dottorande, assegniste e assegnisti e RTDA È stato avviato il percorso per l’indirizzamento delle carriere anche dopo la laurea; un allargamento delle funzioni di Job-Placement a figure ad alta specializzazione. 14) Istituzione di un percorso di formazione interna per “tecnici a elevata specializzazione” per la gestione tecnica di laboratori e infrastrutture di ricerca Questa azione è stata sviluppata contestualmente a quella del nuovo modello con grandi infrastrutture di ricerca di Ateneo che richiedono tecnici specializzati. 15) Costruzione di una metodologia per l’analisi dell’impatto di genere delle decisioni di Ateneo e degli attuali meccanismi e regolamenti che presiedono il suo funzionamento È stato istituito proprio con questa funzione un nuovo e dedicato Centro Studi. 16) Istituzione di una Commissione di Studio sugli effetti dell’Intelligenza Artificiale su tutte le missioni di Ateneo, che restituisca entro sei mesi un quadro sui cambiamenti da apportare in primo luogo sulle linee di formazione già dall’anno accademico 2025-26 È stata avviata la costituzione, partendo dal Gruppo di Lavoro su Didattica e Formazione. 17) Revisione dei bandi di concorso per rendere flessibili le griglie di valutazione al fine di riconoscere il contributo in tutte le missioni di Ateneo, includendo anche i ruoli di servizio all’Ateneo. È stata attuata una prima azione di revisione per dare importanza a tutte le missioni di Ateneo nei percorsi di valutazione.

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