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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 115

Discinesia Tardiva

Posted by fidest press agency su sabato, 26 Maggio 2012

Copertina del wikibook Disturbi mentali

Copertina del wikibook Disturbi mentali (Photo credit: Wikipedia)

Parma. Sviluppare una stretta collaborazione tra i due specialisti chiamati a trattare il paziente affetto da disturbi psichiatrici, il cui trattamento farmacologico provoca disturbi extrapiramidali determinando importanti limitazioni nel movimento e nella attività quotidiana. È questa l’idea che ha ispirato i convegni DISCINESIE TARDIVE: area di confine fra Neurologia e Psichiatria (Catania, 11 maggio) e MENTE E MOVIMENTO: i disturbi del Movimento tra Neurologia e Psichiatria (Roma, 31 maggio) organizzati con il contributo incondizionato di Chiesi Farmaceutici, azienda impegnata nella realizzazione di servizi di counselling per il paziente e di informazione per il medico (www.discinesia.it) e l’organizzazione di eventi specifici per neurologi e psichiatri. A Catania il tema delle discinesie tardive è stato trattato attraverso un confronto tra i due diversi punti di vista, quello neurologico e quello psichiatrico. “Il riconoscimento della discinesia tardiva è importante e necessario per avviare un adeguato trattamento. La valutazione di questa condizione si avvale di scale cliniche che consentono anche di monitorare l’efficacia clinica del trattamento intrapreso. Scopo dell’incontro di Catania è stato quello di attenzionare queste problematiche a specialisti neurologi e psichiatri” ci spiega il professor Mario Zappia, U.O.C. di Neurologia – Università di Catania. La prevenzione ed il trattamento dei disturbi del movimento saranno oggetto del convegno di Roma attraverso un confronto tra neurologi e psichiatri sull’analisi di casi clinici “è importante che fra neurologi e psichiatri si torni a parlare un linguaggio comune e vi sia un’osmosi di competenze, soprattutto nell’ambito dei disturbi del movimento. Il nostro corso sarà basato sulla presentazione di video di pazienti sia per illustrare la semiologia dei disturbi del movimento, che per presentare casi clinici su cui discutere il percorso diagnostico e le scelte terapeutiche” ci spiega la professoressa Anna Rita Bentivoglio – Ist. di Neurologia, Università Cattolica del S. Cuore di Roma.
La discinesia tardiva è un disturbo del movimento, che si manifesta con movimenti facciali involontari a carico della muscolatura della lingua, della bocca, delle labbra e talvolta movimenti coreoatetosici di arti e tronco. La sua insorgenza avviene in seguito al trattamento a lungo termine con neurolettici. Sebbene l’esatta patogenesi rimane ancora sconosciuta, si possono identificare alcuni fattori di rischio in relazione al trattamento farmacologico. La maggiore incidenza di disturbi extrapiramidali (EPS) si manifesta infatti nei pazienti in trattamento con antipsicotici di prima generazione, anche se vi sono dati di un rischio non trascurabile con gli antipsicotici “atipici”. La prevalenza della discinesia tardiva si segnala intorno al 20-30% e rappresenta una condizione difficile da trattare e persistente anche dopo la sospensione del trattamento farmacologico. Per questo la prevenzione gioca un ruolo fondamentale, unitamente ad un attento monitoraggio dei segni e sintomi neurologici in corso di trattamento con farmaci antipsicotici. L’importanza della formazione, dell’aggiornamento e di una sensibilizzazione del personale medico e sanitario sono quindi determinanti, sia dal punto di vista sociale che del segno ancora associato agli effetti iatrogeni del trattamento psicofarmacologico.

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