Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 177

Archive for 4 novembre 2023

Siamo certi che la Fed sia alla fine del suo ciclo rialzista?

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Questa settimana, per la seconda volta consecutiva, il Federal Open Market Committee ha mantenuto invariati i tassi di interesse. In risposta, i titoli di Stato Usa hanno registrato un’impennata, in quanto gli investitori sembrano ormai certi che la Fed sia giunta alla fine del suo ciclo rialzista. Il presidente Jerome Powell è stato più cauto, affermando che i policymaker stanno ancora valutando le proprie mosse. Forse, l’aumento di 525 punti base deciso nel corso delle 13 riunioni precedenti potrebbe essere stato sufficiente, senza contare che lo stesso Powell ha indicato l’inasprimento delle condizioni finanziarie come una delle ragioni principali della decisione della Fed. In effetti, un nuovo indicatore seguito dalla banca centrale Usa è quello che lega le condizioni finanziarie alla crescita economica: l’inasprimento delle prime (non a sorpresa, vista l’impennata dei rendimenti del Treasury a 10 anni) dovrebbe pesare sulla crescita e contribuire al rallentamento dell’inflazione. Tuttavia, i più curiosi si potrebbero domandare: “se le condizioni finanziarie sono così rigide, perché la crescita economica è rimasta robusta, il tasso di disoccupazione basso e l’inflazione ben al di sopra dell’obiettivo? La Fed ha fatto abbastanza? Molti investitori pensano di sì, ma alla luce dei recenti dati economici statunitensi, non ne siamo così sicuri. Da Payden & Rygel – Chart of the week

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L’Asean per una politica multilaterale

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Di Mario Lettieri e Paolo Raimondi. Nonostante i conflitti in atto e il rischio di guerra, qualcosa di positivo si muove nel mondo. Non ci sono solo i Brics che operano per una riorganizzazione economica e politica del pianeta in senso multilaterale. Nei giorni precedenti il vertice di settembre del G20 di Nuova Delhi, l’Associazione delle nazioni del Sud-Est asiatico (Asean) ha tenuto il suo summit annuale a Jakarta, in Indonesia, proprio sul tema del multilateralismo. Ancora una volta, purtroppo, l’Europa ha pressoché ignorato l’evento, forse considerato “esotico”. L’Asean è un’organizzazione intergovernativa regionale fondata nel 1967. Dopo l’Ue, l’Asean è considerata uno dei modelli di cooperazione regionale di maggior successo al mondo. Con i suoi dieci membri, Brunei, Cambogia, Filippine, Indonesia, Laos, Malaysia, Myanmar, Singapore, Thailandia e Vietnam, essa rappresenta 664 milioni di persone, l’8% della popolazione mondiale e il 3,5% del PIL globale (3.300 miliardi di dollari). Nel 2007 si è data una Carta valoriale e programmatica, con la creazione di organismi operativi come il Segretariato generale. Si propone di realizzare un’unione regionale politica e di sicurezza con l’eliminazione delle barriere doganali per una completa integrazione economica regionale. Mantenendo relazioni importanti con i suoi partner chiave come Cina, India, Stati Uniti e Russia, essa si pone come organismo di incontro e di moderazione. L’Asean teme gli eventuali conflitti nei punti caldi della regione: il Mar Cinese Meridionale, il Mar Cinese Orientale, la Penisola Coreana e la questione di Taiwan. Infatti, negli ultimi tempi la principale preoccupazione è stata l’acuirsi della contesa strategica tra Stati Uniti e Cina. L’Asean intende, perciò, far crescere il suo peso economico e la sua collaborazione interna proprio per accrescere anche il suo ruolo politico di bilanciamento. Proprio in quest’ottica il tema principale del vertice è stato “L’Asean: epicentro della crescita”. Nella dichiarazione finale del citato incontro si afferma di voler diventare “il centro e il motore della crescita economica nella regione e oltre”. Con un tasso di crescita più rapido rispetto a quello attuale, intende rafforzare la resilienza del gruppo in tutte le aree identificate: salute, clima, sistemi alimentari ed energetici, catene di approvvigionamento e stabilità macroeconomica e finanziaria. La sicurezza alimentare è stata posta al centro del vertice. Davvero interessante tale scelta. Il summit di Giacarta ha incluso anche il 18° vertice onnicomprensivo dei paesi dell’Asia orientale (Eas), che riunisce l’Asean e i suoi otto principali partner (India, Australia, Nuova Zelanda, Cina, Giappone, Corea del Sud, Russia e Stati Uniti), in cui le rivalità e le tensioni della regione sono state messe a fuoco. Joko Widodo, presidente dell’Indonesia e dell’Eas, ha avvertito che “se non saremo in grado di gestire le differenze, saremo distrutti”. E ha aggiunto: “Se ci uniamo alle correnti della rivalità, saremo distrutti”. Secondo noi, sarebbe un messaggio da recepire anche in Europa. Il documento finale dell’Eas afferma di voler promuovere il dialogo e la soluzione pacifica di eventuali conflitti, riconoscendo il ruolo centrale di mediazione dell’Asean. Ci s’impegna anche a “promuovere un multilateralismo basato sulla legge internazionale e sui principi delle Nazioni Unite, compreso il rafforzamento dell’architettura multilaterale regionale”. L’Eas s’impegna anche a sostenere la cosiddetta “Chiang Mai Initiative Multeralization, come rete finanziaria regionale”. L’iniziativa di Chiang Mai fu la risposta alla crisi finanziaria dei paesi asiatici del 1997 e consisteva in un coordinamento tra le banche centrali contro le speculazioni. Fu rafforzata dopo la crisi finanziaria globale del 2008. Oltre all’Asean, oggi vi fanno parte anche Cina, Giappone e Corea del Sud. Nonostante fosse impegnato nell’organizzazione del G20 in programma a Nuova Delhi pochi giorni dopo, il primo ministro indiano Narendra Modi ha colto l’occasione del summit per andare a Giacarta e presenziare il 20° vertice Asean-India. L’India ha presentato delle proposte per rafforzare la cooperazione in tutti i settori, compresi quello marittimo e della sicurezza alimentare. Modi ha così sintetizzato il suo messaggio: “Il 21° secolo è il secolo dell’Asia”.Sul fronte monetario anche l’Asean si muove da parecchio tempo per sottrarsi al dominio del dollaro. Mentre si teneva il summit, il governo dell’Indonesia, l’economia più forte del gruppo, annunciava una task force nazionale, formata da diversi ministri e dalla banca centrale, per la de-dollarizzazione e l’utilizzo delle monete nazionali con i propri partner commerciali. La decisione seguiva il sostegno dichiarato nell’agosto precedente dai ministri dell’economia e dai governatori delle banche centrali dell’Asean per l’utilizzo delle monete locali nelle transazioni dell’intera regione. Di Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista

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Il Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia ha ricevuto l’Ambasciatrice della Mongolia in Italia, Tserendorj Narantungalag

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Il Rettore dell’Università per Stranieri di Perugia, prof. Valerio De Cesaris, ha ricevuto a Palazzo Gallenga l’Ambasciatrice della Mongolia in Italia, Tserendorj Narantungalag. Alla visita ha partecipato anche la studentessa laureanda in Made in Italy, Cibo e Ospitalità (MICO), Nyamaa Lkhagvajav, che ha curato la traduzione in mongolo dell’opera “Historia Mongalorum” redatta da Fra Giovanni da Pian di Carpine, testimone della sua missione in Oriente tra il 1245 e il 1247. Il rettore De Cesaris ha predisposto per gli illustri ospiti un tour del palazzo storico dell’università, che ha preceduto il colloquio nel rettorato incentrato sulle prospettive di rafforzamento della collaborazione istituzionale, culturale e scientifica tra i due Paesi. All’incontro ha preso parte anche la prof.ssa Letizia Cinganotto, esperta di Didattica delle lingue e Delegata Rettorale per le Relazioni Internazionali presso la stessa università. L’Ambasciatrice Narantungalag, esprimendo gratitudine per la calorosa ospitalità ricevuta, ha enfatizzato l’importanza di intensificare gli scambi culturali e accademici in previsione di futuri accordi bilaterali. Al termine del cordiale incontro, il Rettore De Cesaris ha omaggiato l’Ambasciatrice con una copia del volume “Palazzo Gallenga Stuart di Perugia”, una pubblicazione di rilievo che narra la storia e l’architettura del palazzo che è sede dell’Università per Stranieri di Perugia.

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Marina Bindella e Roberto Piloni. Una doppia moltitudine

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Roma, Venerdì 10 novembre 2023 alle ore 11.00 piazza Cavalieri di Malta 2 Istituto di Studi Romani si terrà presso l’Istituto di Studi Romani l’anteprima stampa della mostra Marina Bindella e Roberto Piloni. Una doppia moltitudine a cura di Marco Rinaldi e Claudio Zambianchi. Marina Bindella e Roberto Piloni conducono, con mezzi espressivi diversi, una ricerca attenta e costante, la cui affinità non si limita all’uso di un linguaggio astratto, ma ruota attorno alla questione della luce e si concentra sul rapporto fra il segno e il supporto, fra il bianco della carta e il nero della traccia segnica. La mostra, ideata appositamente per gli spazi dell’Istituto, si compone di 15 opere, affini formalmente e poeticamente, oltre a 2 lavori site specific, che instaurano un dialogo serrato tra i due artisti.

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La condizione femminile in Iran raccontata dalla cinematografia indipendente

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Bologna Mercoledì 8 novembre 2023, ore 15-18 Accademia di Belle Arti di Bologna, Aula Magna. una rassegna di cortometraggi in collaborazione con Asolo Art Film Festival e con la partecipazione di Silvia Grandi del Dipartimento delle Arti dell’Università degli Studi di Bologna.Uno dei temi maggiormente affrontati dai giovani registi dell’Iran è la descrizione delle condizioni esistenziali delle giovani donne di quel Paese: un tema trattato con estrema crudezza, una denuncia politica, che copre sia la sfera domestica, sia il rapporto con le istituzioni dello Stato Islamico. L’elemento più perturbante riguarda proprio l’ambiente domestico in cui le giovani vengono maltrattate in molteplici modi che passano dall’aggressività maschile alla mentalità conservatrice delle donne più anziane: le loro libertà sono negate, i loro desideri repressi, sono costrette ad abbandonare gli studi o a sposarsi con uomini assai più anziani di loro per ragioni di convenienza economica. L’indottrinamento religioso, imposto già dalla scuola primaria, fa vivere nel terrore dei comportamenti ritenuti sbagliati da un “catechismo” rigido e austero. La descrizione filmica di tale condizione ci conduce ad una presa di coscienza drammatica: il processo di autodeterminazione ed emancipazione delle donne iraniane non può che avvenire dall’interno della loro nazione al costo di un probabile tributo di sangue, indicibili sofferenze, e scelte di vita che possano ribaltare la mentalità profondamente patriarcale di cui le donne stesse sono, al contempo, succubi e promotrici. La rassegna è aperta al pubblico fino a esaurimento dei posti disponibili, senza prenotazione.

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La presentazione del libro Viva New York

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Roma 6 Novembre alle ore 18:30 presso l’Aula Magna Regina della John Cabot University (Via della Lungara, 233). Sarà presentato il libro Viva New York (Paesi Edizioni) di Gianluca Galletto. Insieme all’autore dialogheranno il Presidente della John Cabot University, Franco Pavoncello e la giornalista e conduttrice RAI, Barbara Carfagna. L’evento sarà aperto al pubblico, in lingua inglese, e per partecipare sarà necessario registrarsi al link:https://forms.office.com/e/nVS117L2. Un saggio che racconta la nuova immagine di New York City, capitale dell’Occidente e città melting pot per eccellenza: Viva New York, opera di Gianluca Galletto, manager pubblico e privato, tra i fondatori del PD negli Stati Uniti, che vive nella Grande Mela sin dagli anni Novanta. Il libro è impreziosito dalla prefazione dell’ex sindaco di New York, Bill De Blasio. Quella descritta nel saggio di Galletto è una New York progressista, con più donne ai vertici dei centri decisionali, con regolamentazioni innovative e un polo attrattivo di investimenti che ha per certi versi superato la Silicon Valley come centro dell’innovazione mondiale. Tra la nuova policy d’investimenti misti pubblici e privati che stanno portando la metropoli verso la transizione energetica e verso un approccio sempre più green, New York si propone come un modello da seguire anche per l’Italia, capace di affrontare problemi seri come quelli legati all’housing e all’immigrazione illegale. In sette brevi lettere, dense di fatti e considerazioni inedite, il libro fotografa la realtà economica e sociale della New York City dei nuovi Anni Venti: un laboratorio d’idee, movimenti, attivismo e business molto distante dall’idea che molti hanno ancora della Grande Mela, legata a Wall Street, Sex & the City e Woody Allen. NYC è diventata un esempio cui guardare per l’abbondanza di capitali, intrattenimento e cultura. Il libro rappresenta, dunque, un messaggio all’Italia: nell’appendice compaiono infatti dieci proposte che suonano come un manifesto politico del nuovo corso che sta prendendo la città. Anno: 2023 N° pagine: 160 Prezzo: € 15,00 ISBN: 979-1280159977.

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A Mendicino va in scena “Ulisse on the road”

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Sotto la magistrale direzione artistica di Mario Massaro, il palcoscenico di “Sguardi a Sud”, la rassegna di teatro contemporaneo sapientemente curata dalla compagnia Porta Cenere, si prepara ad ospitare uno spettacolo che promette di toccare le corde più profonde dell’animo umano: “Ulisse On The Road”. In scena domenica 5 novembre (ore 18), presso il Teatro comunale di Mendicino, questa pièce teatrale ci ricorda che la vera avventura sta negli incontri che facciamo e nelle relazioni che costruiamo lungo il nostro cammino, nelle ferite che subiamo e nella nostra inarrestabile capacità di rinascita. Nel cuore di una notte stellata, tra le onde che cullano le barche dei pescatori, il palcoscenico si trasforma in un mondo di magia e avventura, pronto a catturare il cuore e l’immaginazione degli spettatori. Quattro figure si stagliano contro l’oscurità della notte: Ulisse, Penelope, Circe e Poseidone. Sono loro i protagonisti di “Ulisse On The Road”, uno spettacolo coinvolgente portato in scena dalla brillante creatività di Katia Colica, con un cast d’eccezione composto da Americo Melchionda nel ruolo di Ulisse, Kristina Mravcova nelle vesti di Penelope, Maria Milasi che incarna la misteriosa Circe e Andrea Puglisi nei panni di Poseidone, con la regia di Maria Milasi. Una produzione delle Officine Jonike Arti che trasporterà il pubblico in un mondo di miti e leggende, di dei e mortali, di sogni e realtà. Un racconto intriso di avventura e riflessione. La storia di Ulisse è nota a tutti: un viaggio epico attraverso mari tempestosi, avventure straordinarie e mostri leggendari. Ma questa produzione teatrale getta una nuova luce sul re di Itaca. Il suo viaggio è molto più che una semplice traversata del mare: è un percorso interiore costellato da insidie e tentazioni. Penelope, devota moglie di Ulisse, incarna la pazienza e la fede in un amore duraturo. Circe, al contrario, è una maga eccentrica e ribelle, una figura enigmatica che sfida le leggi del mondo degli dèi. Poseidone, dio del mare, è un personaggio istrionico e graffiante, desideroso di vendetta per le imprese audaci di Ulisse. Nel suo monologo d’apertura, il protagonista riflette sulle scommesse degli dèi e sul destino degli uomini, pedine di una scacchiera divina. Questa pièce teatrale non offre soluzioni semplici, ma pone domande importanti sulle relazioni umane, sul significato del viaggio e sulle sfide che ciascuno di noi deve affrontare.L’autrice Katia Colica spiega: «In questo testo ho voluto raccontare l’individualità delle visioni, così il viaggio assume una sembianza interiore; diventando opportunità, ma anche ferita aperta da sanare. I personaggi, dei e umani, cadono nel tranello dell’attesa di cambiamento che li porta a guardarsi dentro, finalmente, senza barriere». Con una rappresentazione vivace e dinamica, “Ulisse On The Road” mescola ironia e dramma, creando un’esperienza teatrale sorprendente.

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T. Rowe Price – Europa: inflazione inferiore alle aspettative, Bce verso possibili tagli

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

A cura di Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price. L’inflazione armonizzata dell’Eurozona rimane significativamente al di sopra dell’obiettivo, ma sta scendendo più rapidamente del previsto. A ottobre si è attestata al 2,9%, dal 4,3% di settembre, sorprendendo al ribasso rispetto all’atteso 3,1%. L’inflazione core è scesa al 4,2% a ottobre dal 4,5% di settembre. La Bce si aspettava un’inflazione media del 3,3% per il quarto trimestre del 2023 e un’inflazione I core del 4,1%. I numeri di oggi mostrano che l’inflazione complessiva sarà sicuramente molto al di sotto delle aspettative della Bce, anche se l’inflazione core sarà probabilmente appena inferiore alle sue aspettative. Per il futuro, ci aspettiamo che queste tendenze disinflazionistiche continuino. Anche se l’inflazione dei servizi resiste, la forte pressione deflazionistica dei prezzi dei beni di base continuerà a far scendere l’inflazione core nel prossimo mese. Di conseguenza, la stagnazione economica finirà per far scendere anche l’inflazione dei servizi. I dati sul Pil mostrano inoltre che l’economia dell’Eurozona si è contratta nel terzo trimestre del 2023. Alla luce dei recenti dati delle indagini, è probabile che il Pil si contragga anche nel quarto trimestre, il che porterebbe l’economia dell’Eurozona in recessione tecnica.La Bce deve impedire un calo continuo dell’inflazione fino al di sotto dell’obiettivo per evitare che l’economia ricada in una persistente stagnazione. Nel decennio precedente la pandemia, l’inflazione core dell’Eurozona era in media pari a circa l’1%. Allo stesso tempo, l’economia ristagnava. Nemmeno mille miliardi di euro di Quantitative Easing è riuscito a risollevare in modo significativo l’inflazione core. L’area euro si trovava bloccata in un regime di bassa inflazione e di economia stagnante nel decennio pre-Covid.I rischi che l’Eurozona ritorni a questa negativa situazione di stallo sono più elevati del solito. Tre importanti fattori di sostegno all’economia sono ormai svaniti: l’energia a basso costo; una maggiore partecipazione della forza lavoro grazie alla riforma della rete di sicurezza sociale; abbondanza di manodopera dall’Europa centrale e orientale. L’economia europea dovrà ora attraversare un periodo di trasformazione strutturale per imparare a funzionare senza questi venti favorevoli.Normalmente, la politica fiscale dovrebbe stimolare la domanda e attutire questo calo, consentendo all’economia di continuare a crescere, ma la politica fiscale in Europa è limitata da regole troppo rigide o da alti livelli di debito. La Bce è l’unica istituzione in grado di stimolare la domanda per sostenere la crescita economica nel prossimo periodo di cambiamenti strutturali, perché non è vincolata da considerazioni politiche sulla politica fiscale.La crescita stagnante e l’inflazione che scende rapidamente verso l’obiettivo significano che la Bce dovrà iniziare presto a tagliare i tassi per evitare un periodo prolungato di inflazione al di sotto del target e quindi il rischio che l’Eurozona torni a un regime di bassa inflazione e crescita stagnante. Il rapido calo dell’inflazione darà presto alla Bce lo spazio per prendere in considerazione un rialzo dei tassi. I policymaker sanno che la politica monetaria reagisce con un certo ritardo. Considerando i dati odierni, la Bce probabilmente dovrà agire prima o poi, quando sarà sicura che il trend di disinflazione sia persistente.

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TCW: Tech, non è finita la corsa dei titoli dell’Intelligenza Artificiale

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

A cura di Bo Fifer, Lead Portfolio Manager – TCW Nella classica favola di Esopo, la lepre, che parte velocemente, perde la corsa contro la tartaruga, che si muove lentamente. Considerata la rapida partenza dei titoli dell’Intelligenza Artificiale nel 2023, con l’alba dell’era dell’IA generativa (gAI), è lecito chiedersi se questo comparto non abbia fatto il passo più lungo della gamba. Quasi nulla è sempre al rialzo e non sorprenderebbe se i titoli dell’IA facessero una pausa dalla loro corsa attuale; sarebbe un andamento normale e salutare in qualsiasi mercato rialzista. Il resto del mercato raggiungerà i titoli dell’IA? È utile ricordare perché la lepre di Esopo alla fine ha perso: perché si è addormentata e, quindi, perché ha letteralmente smesso di muoversi. Un discorso analogo vale nel mondo della tecnologia: per le aziende del settore è fondamentale mantenere una cadenza regolare di miglioramenti dei prodotti. Le conseguenze, per quelle che non lo fanno, possono essere molto serie. Sebbene i titoli dell’Intelligenza Artificiale possano rallentare o addirittura perdere terreno in Borsa nel breve periodo, le aziende non smettono di muoversi. I fornitori di infrastrutture migliorano costantemente velocità e costi, i costruttori migliorano costantemente l’accuratezza e le capacità dei modelli, e gli sviluppatori escogitano nuovi modi per innovare interi settori. In questa versione della favola, la lepre batterà la tartaruga. OpenAI ha aperto gli occhi al mondo sulle possibilità della IA generativa, quando ha rilasciato ChatGPT al pubblico nel novembre 2022. Non è stato il primo modello linguistico di grandi dimensioni, forse non è nemmeno il migliore, ma ha reso la tecnologia accessibile alle masse con un’interfaccia utente facile da usare anche per chi è alle prime armi con la tecnologia. Quasi da un giorno all’altro, il mercato ha iniziato a estrapolare vincitori e vinti; ossia, quali settori (non solo singole aziende) avrebbero beneficiato o sarebbero stati decimati da questa nuova tecnologia. I primi vincitori sono stati i fornitori di infrastrutture come NVIDIA, sui cui chip GPU si svolge la maggior parte dell’IA generativa. Nei mercati pubblici, Microsoft, grazie al suo investimento in OpenAI, e Alphabet sono stati i primi a muoversi, mentre Meta Platforms e altri hanno seguito a ruota. Sono aziende con una capitalizzazione di oltre 1.000 miliardi di dollari e per vederle muovere in Borsa occorrono ingenti flussi finanziari. E questi titoli si sono mossi su e giù per centinaia di miliardi di dollari, per brevi periodi di tempo, in reazione all’avvento dell’IA generativa. Per esempio, in poco più di un mese, all’inizio del 2023, dal momento in cui sono emerse notizie sull’investimento proposto da Microsoft in OpenAI fino a quando le voci sono state confermate, il titolo ha guadagnato circa 400 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato. Per mettere questo dato in prospettiva, alla fine dello scorso anno solo 11 società dell’indice S&P 500 avevano una capitalizzazione di mercato superiore. Dall’inizio di quest’anno al picco di fine agosto, le azioni di NVIDIA hanno aggiunto quasi 1.000 miliardi di dollari di capitalizzazione di mercato.Il punto è che l’IA generativa è fondamentale. E la prova migliore del fatto che queste aziende non sono lepri che dormono, è considerare il rapporto prezzo/utile (P/E) di NVIDIA. Nel febbraio 2023 (picco del fermento dell’IA generativa), raggiungeva un P/E di oltre 70x e molti pensavano che non fosse investibile. A metà settembre 2023, il multiplo si è ridotto a meno di 40x, mentre il prezzo è esploso: l’azienda non è rimasta ferma e non è stata colta alla sprovvista, ma ha fatto crescere il proprio business. Questo andamento spiega perché l’attuale euforia si possa distinguere dalle “bolle” precedenti nel tech.La corsa non solo non è finita, ma è appena iniziata. Come la lepre, molti titoli dell’IA potrebbero fare una pausa. A differenza della lepre, ci aspettiamo che questa pausa sia breve. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)

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Diciannovesima edizione del concorso scolastico organizzato dalla mostra permanente Leonardo Da Vinci – Il Genio e Le Invenzioni

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Roma. E’ allestita all’interno del Palazzo della Cancelleria di Roma e diretta da Augusto Biagi. La storica Mostra, che da oltre dieci anni offre ai visitatori italiani e stranieri nuove invenzioni e tecnologie multimediali, laboratori, eventi e attrazioni sempre al passo con i tempi, ha da sempre al centro delle sue attività le generazioni più giovani. Nel corso degli anni, infatti, sono state molteplici le attività rivolte alla scuola e ai giovani visitatori, affinché imparino a conoscere uno dei più grandi artisti e scienziati della nostra storia, senza rinunciare al divertimento. Proprio per questo, il museo ha deciso di rinnovare il concorso rivolto agli studenti delle scuole primarie e secondarie di I e II grado che hanno visitato la mostra. La sfida di quest’anno consiste nel riprodurre in una fotografia un dipinto di Leonardo, facendo attenzione a tutti i dettagli: dallo sfondo ai costumi, dagli accessori alle pettinature fino alle pose del soggetto e le espressioni. Ogni classe potrà presentare più fotografie dei dipinti e/o dei personaggi preferiti di Leonardo ma verrà selezionato un solo lavoro per classe. I vincitori verranno designati da una giuria di professionisti formata da storici dell’arte e le foto più originali verranno esposte in una sala del museo per un mese intero. Il primo classificato si aggiudicherà un “orologio” da muro o da tavolo ideato da Leonardo e realizzato a mano da artigiani, da esporre in classe, e matita della mostra di Leonardo per ciascun partecipante della classe vincitrice. Il secondo, invece, vincerà due modelli di alcune invenzioni di Leonardo da costruire, mentre il terzo avrà un solo modello. Sarà possibile partecipare al concorso fino al 31 gennaio 2024. Per tutte le informazioni: https://www.mostradileonardo.com/concorso-scolastico/

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Istruzione: Pensioni, rivalutazione 2024

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Da gennaio 2024 cambieranno le regole sulla rivalutazione pensioni grazie a nuovo sistema di calcolo a sei fasce, rivisto con la Legge di Bilancio, in via di definizione, rispetto a quello già attuato nel 2023. Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief, ha commentato affermando che “a questo punto, però, chiediamo di non indugiare più: il lavoro a scuola va considerato usurante e la formazione universitaria, come altri tipi di contributi accumulati negli anni, devono essere riscattati gratuitamente. Come pure occorre introdurre agevolazioni fiscali e investimenti appropriati per le pensioni complementari, per rivalutare quello che ad oggi rimane un contributo figurativo da parte dello Stato”. Pacifico ricorda che “che chi governa la scuola deve ricordare che il personale che vi lavora è il più vecchio al mondo, con una percentuale altissima di malattie invalidanti dopo i 60 anni e una percentuale di dipendenti infinitesimale sotto i 30 anni”. La logica alla base del sistema è semplice: più corrono i prezzi, più i cedolini salgono. Ma non per tutti allo stesso modo. I maggiori incrementi saranno per i trattamenti più bassi e per le minime, mentre per quelli più alti sarà confermata la stretta con una diminuzione del “bonus” al crescere dell’importo lordo dell’assegno. Con l’indicizzazione all’inflazione 2022, un assegno che prima dell’inizio di quest’anno era di mille euro mensili è prima salito di 73 euro per effetto della rivalutazione iniziale del 7,3% e ora con il conguaglio dello 0,8% (circa 8 euro) dovrebbe arrivare a quota 1.081 euro.Complessivamente il ritocco dovrebbe quindi essere di 81 euro. Con il conguaglio dovrebbero anche arrivare gli arretrati (8 euro al mese per le mensilità precedenti a partire da gennaio 2023). Per effetto della stretta introdotta con la Legge di bilancio approvata a fine 2022, la rivalutazione piena al 100% (e annesso conguaglio) è garantita solo per le pensioni fino a 4 volte il trattamento minimo Inps (2.101,52 euro lordi mensili). Per il 2024 questo meccanismo sarà rivisto. Secondo quanto emerge, la rivalutazione per la fascia tra 4 e 5 volte il minimo dovrebbe lievitare dall’85 al 90%. Gli aumenti, in forza della rivalutazione pensioni stabiliti dalla Legge di Bilancio 2024, seguiranno queste percentuali: 100% rispetto alla rivalutazione ISTAT per chi percepisce una pensione fino a 4 volte il trattamento minimo INPS, ossia fino a 2.254,96 euro. Tra queste ovviamente vi sono anche le pensioni minime. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento pari a quella che sarà la percentuale di aumento da definire in base ai dati ISTAT; 85% (inizialmente si prevedeva il rialzo al 90%, poi annullato) rispetto alla rivalutazione ISTAT per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 5 volte il minimo, ossia da 2.254,97 euro e fino a 2818,7 euro al mese. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento dell’85% rispetto a quella che sarà la percentuale di aumento da definire in base ai dati ISTAT; 53% rispetto alla rivalutazione ISTAT per chi percepisce una pensione pari o inferiore a 6 volte il minimo, ovvero tra 2.818,8 e 3.382,44 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento del 53% rispetto a quella che sarà la percentuale di aumento da definire in base ai dati ISTAT; 47% rispetto alla rivalutazione ISTAT per chi percepisce una pensione da 6 a 8 volte il minimo, ovvero tra i 3.382,45 euro e 4.509,92 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento del 47% rispetto a quella che sarà la percentuale di aumento da definire in base ai dati ISTAT; 37% rispetto alla rivalutazione ISTAT per chi percepisce una pensione da 8 a 10 volte il minimo, ovvero tra 4.509,9 e 5.637,4 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento del 37% rispetto a quella che sarà la percentuale di aumento da definire in base ai dati ISTAT; 22% (invece del 32% valido nel 2023) rispetto alla rivalutazione ISTAT per chi percepisce una pensione superiore a 10 volte il minimo, ovvero oltre a 5.637,4 euro. Determinato per questa fascia, cioè, un aumento del 22% rispetto a quella che sarà la percentuale di aumento da definire in base ai dati ISTAT. Il Governo ha previsto anche una supervalutazione ed incrementi per i pensionati di età superiore ai 75 anni. Si tratta di incrementi pari al:1,5% per i pensionati sotto i 75 anni ;6,4% per quelli sopra i 75 anni.Si tratta, come accennato, di importi netti. Ovviamente, bisognerà attendere la vera percentuale ISTAT e le tabelle ufficiali dell’INPS per avere contezza degli aumenti reali.

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Manovra, Ricci (Pd): “Molto fragile sulla crescita e sul piano sociale”

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

“Ci troviamo dinanzi ad una legge di bilancio molto fragile soprattutto sulla crescita. Il Paese non cresce, i consumi interni sono contratti a causa dell’inflazione, l’export subisce il difficile contesto internazionale. L’unica chance che abbiamo sono gli investimenti pubblici. Ma sono stati tagliati proprio i fondi ai Comuni, quei fondi che permetterebbero di assumere personale e mettere a terra i progetti del Pnrr”: così Matteo Ricci, sindaco di Pesaro, coordinatore dei sindaci dem e presidente di ALI-Autonomie Locali Italiane, intervenendo a “DiMartedì”, in onda su la7. “C’è, dunque, grande preoccupazione, anche sul piano sociale: non è stato ripristinato il fondo per gli affitti, pertanto assistiamo a un’emergenza casa che non possiamo affrontare, come Comuni, non avendo somme apposite, a causa del taglio di 250 milioni di fondi agli Enti Locali”, ha proseguito Ricci. “In un momento in cui avremmo bisogno di crescere, questa manovra si rivela debole, soprattutto sul sociale”, sintetizza Ricci, che conclude: “del resto, una legge di bilancio ha solo due voci, entrate e uscite. Sul fronte delle entrate, abbiamo visto il taglio delle pensioni e l’aumento del debito pubblico. Se si fa debito pubblico, le uscite devono produrre crescita, ma la crescita non c’è”.

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Mostra Ritorno a Ferrara. L’universo di Leo Contini Lampronti

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Dal 9 novembre, il Museo Nazionale dell’Ebraismo Italiano e della Shoah – MEIS ospita la mostra Ritorno a Ferrara. L’universo di Leo Contini Lampronti, curata da Hava Contini e Yael Sonnino-Levy. Un percorso che vuole riscoprire un artista curioso ed eclettico, alla costante ricerca di un dialogo intimo tra sperimentazione artistica e ispirazione religiosa.La mostra ripercorre le evoluzioni stilistiche di Leo Contini Lampronti, a partire dal legame profondo che tesse con la città dei suoi genitori. Una Ferrara fisica e metafisica che rivive nelle sue tele e le cui tracce si possono ritrovare nei loro colori, profumi e sapori: la coppia (il pane ferrarese), la bicicletta e i sassi – detti giarùn – di Via Vignatagliata, situata nel cuore dell’ex ghetto ebraico, sono i simboli di una memoria famigliare che abita l’immaginario dell’artista, traducendosi in segni pittorici.La ricca produzione di opere, allestita per la prima volta negli ambienti del MEIS, spazia dalla ricerca figurativa dei ritratti alle tele astratte, che manifestano un interesse dell’artista nella scomposizione e ricomposizione del reale attraverso forme geometriche. All’interno della sua indagine formale, influenzata da una formazione scientifica, i mosaici dipinti – o pseudo-mosaici – le figure punteggiate, i cerchi geometrici e le lacune, lo portano a elaborare creazioni personali come le tototomie e le anasculture. Queste sperimentazioni si basano sul dialogo fra il carattere bidimensionale della pittura e quello tridimensionale della scultura e creano l’illusione ottica di un flusso magico in cui immergersi e abbandonarsi.Accanto alla ricerca pittorica, l’artista si confronta con gli oggetti della religione ebraica sperimentando le nuove tecniche dell’artigianato. Tra questa varietà di elementi, spicca la produzione legata ai riti ebraici, come la Hanukkah, il candelabro ad otto bracci, e i bicchieri del Qiddush (la preghiera sul vino che precede i pasti di festa), denominati ARKS (Anamorphis Reflection Kiddush Sets), le cui coppe e i relativi piattini generano un inaspettato gioco di riflessi nella sala espositiva. La mostra è realizzata con il patrocinio del Comune di Ferrara e dell’Ambasciata d’Israele in Italia. Ente sostenitore del MEIS: Intesa Sanpaolo.

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Antisemitismo a Parigi

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

“Sconcerta apprendere che sugli edifici di Parigi siano apparse stelle di David come all’epoca della persecuzione degli ebrei e come minaccia che ricorda i peggiori odii della fine dell’Ottocento e la tragedia del Novecento, la Shoah. Addolora rivivere la caccia all’ebreo, episodi di intolleranza e violenza contro simboli e persone. È successo in Francia, ma episodi analoghi stanno prendendo piede anche in Italia: manifestazioni sempre più calde, boicottaggio di eventi internazionali come a Lucca Comics, ospitate televisive di agit prop privi di spessore e di sensibilità che incendiano gli animi contro Israele, ricostruzioni su Hamas edulcorate e giustificazioniste. Si fanno parlare perfino i suoi finanziatori. Se le legittime ragioni del popolo palestinese vengono rappresentate in questo modo, mischiando terrorismo e volontà di avere uno Stato per la Palestina, l’Occidente democratico e liberale rischia di trasformarsi in un alleato di Hamas, usando la libertà di espressione per equiparare vittime e carnefici. Prosegua l’azione diplomatica per impedire la Strage degli innocenti in Israele e nella striscia di Gaza.Ci dovrebbe essere al contrario un moto d’indignazione generale contro l’uso della popolo palestinese come scudo umano nella guerra contro Israele. Ma questa notizia risulta poco gettonata dalla sinistra italiana”.È quanto dichiara il vicepresidente della Camera dei deputati Fabio Rampelli di Fratelli d’Italia.

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Si chiude all’Università di Parma il sessennio del Rettore Paolo Andrei

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

È entrato in carica il 1° novembre 2017. E proprio per tirare le fila dei sei anni trascorsi è pubblicato sul sito web di Ateneo “Insieme verso il Futuro”, rendiconto di mandato 2017/2018-2022/2023, disponibile al link https://www.unipr.it/node/103517. “Giunto oggi al termine del mio mandato rettorale – scrive il Rettore Paolo Andrei a studentesse, studenti e personale dell’Ateneo – desidero ringraziarVi per tutto quanto avete saputo insegnarmi e per quanto siamo stati capaci, insieme, di realizzare per il bene del nostro Ateneo. Una sintesi delle principali azioni poste in essere nell’ultimo sessennio è contenuta nel Rendiconto di mandato che mi fa piacere consegnarvi, sia pure virtualmente, come testimonianza del tratto di strada che abbiamo percorso insieme.Ora Vi auguro ogni bene per il nostro futuro, nella certezza che insieme al Rettore Prof. Paolo Martelli e a tutti i Suoi più stretti collaboratori sapremo cogliere le nuove sfide che ci attendono, raggiungendo sempre più alti traguardi con l’orgoglio, la determinazione e l’umiltà che sempre devono accompagnarci”.

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Israele. Terzi (FdI): occorre deterrenza e rafforzare la lotta all’antisemitismo

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Questa mattina, il senatore di Fratelli d’Italia, Giulio Terzi, ospite della trasmissione Agorà, ha detto che quanto accade nel nord di Israele è molto preoccupante perché dimostra che i proxies iraniani come Hezbollah in Libano e gli Houthi Yemen sono sempre più attivi dopo l’osceno attacco del 7 ottobre da parte di Hamas. Per questo vi è l’esigenza di agire sia sul piano umanitario e diplomatico, sia sulla deterrenza. Perciò gli Stati Uniti hanno inviato due squadre navali guidate dalla portaerei Eisenhower e dalla Ford. “Si tratta di uno spiegamento navale – ha proseguito Terzi – che ha neutralizzato il fronte dello Yemen, da dove i ribelli filo-iraniani Houti hanno attaccato Israele con missili a lunga gittata.” Terzi ha poi precisato che occorre affrontare il terrorismo anche a livello cibernetico rafforzando le operazioni di prevenzione, attribuzione e contrasto delle espressioni di antisemitismo sulla rete. A tal fine presenterà in Senato, con la collega Ester Mieli ed altri senatori, una mozione per promuovere urgentemente un piano strategico sia a livello europeo che di tutti gli Stati membri dell’UE. L’obiettivo è rafforzare un approccio sistematico di contrasto alla disinformazione e alla diffusione dell’antisemitismo, in particolare nel dominio cyber che è particolarmente esposto alle interferenze e alle odiose campagne antisemite provenienti dall’Iran e sostenute anche da entità vicine alla Russia.

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Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG): il vero vincitore dell’economia mondiale?

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Dopo un rallentamento economico nel 2023 dovuto principalmente a un calo della produzione e dei prezzi dell’energia, il 2024 sarà probabilmente l’anno di maggiore crescita economica per i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo (CCG). Dopo diversi mesi di pessimismo per via della domanda globale di petrolio, da questa estate i prezzi sono in crescita. Ma non tutti i paesi sono uguali. “Il calo della produzione e dei prezzi dell’energia che si sono registrati nel 2023 hanno comportato un rallentamento economico non indifferente per Bahrein, Kuwait, Arabia Saudita, Qatar e Oman, ma i nostri studi confermano una ripresa nel 2024” commenta Ernesto De Martinis, Ceo di Coface in Italia e Head of Strategy Regione Mediterraneo & Africa. “La ripartenza sarà diversa in ogni Paese, naturalmente, e dipenderà anche dalle strategie di differenziazione economica che sono state implementate negli ultimi anni, ma ci aspettiamo che, dopo mesi di pessimismo causati dalla domanda globale di petrolio stagnante, il 2024 sarà l’anno importante per i Paesi del Consiglio di Cooperazione del Golfo”.

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Grano: Cia, no dubbi su qualità Made in Italy

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Criminalizzare il grano italiano fa male all’intera filiera e questo gli agricoltori non lo possono permettere. Non è ammissibile affermare che il frumento nazionale è “di qualità pessima” quest’anno, quando ha da sempre valori nutritivi, livelli di salubrità e standard di sicurezza alimentare indiscutibili. Così Cia-Agricoltori Italiani, commentando le dichiarazioni del presidente della sezione molini a grano duro di Italmopa, Enzo Martinelli, al Sole24Ore. “Il 2023 è stato un anno molto difficile per i produttori di grano, perché la crisi climatica ha sicuramente condizionato i raccolti. Ma in un momento così complicato per il settore, alle prese anche con prezzi in discesa del 40% e costi di produzione alle stelle, guerre e concorrenza sleale, queste parole sono irrispettose e irresponsabili -spiega il presidente nazionale di Cia, Cristiano Fini- tanto più che, pure in questa situazione, i cerealicoltori continuano a lavorare per mantenere l’eccellenza del nostro grano duro, che ha il primato europeo per produzione con oltre 1,3 milioni di ettari, ed è alla base della pasta, simbolo del Made in Italy nel mondo”. “Noi non vogliamo criminalizzare le importazioni, come afferma Martinelli -continua Fini-. Vogliamo semplicemente valorizzare il prodotto 100% italiano perché è di qualità ed è ricercato dai consumatori. Inoltre, garantire la tracciabilità non significa essere contro l’import, ma al contrario colere più trasparenza per tutti. Quanto alla questione se il differenziale di prezzo con gli altri cereali salverà le semine? In realtà, gli agricoltori italiani stanno riflettendo se seminare o meno perché sanno già che, con questi prezzi bassi, lavoreranno in perdita e non è più sostenibile”. Come Cia, “proseguiremo nella nostra battaglia, cominciata con la petizione nazionale su change.org -conclude Fini- per la promozione di una filiera più equa e trasparente per un grano 100% Made in Italy”.

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Ricette di fascia C, dal 2024 in arrivo novità per la prescrizione

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Novità importanti dal 2024 per i medici di famiglia che prescrivono le ricette di farmaci di fascia C dematerializzate sul Sistema di Accoglienza Centrale del portale Tessera Sanitaria (TS). Per chi prescriva online sul SAC medicinali non a carico del Servizio sanitario entrerà in vigore un sistema di autenticazione a due fattori o più al posto dell’attuale autenticazione a due credenziali (username e password). Invece i loro colleghi delle regioni che fruiscono di proprio portale “potranno utilizzare i web service della ricetta bianca solo attraverso autenticazione con certificato o SAML Assertion”. Lo riferisce il portale TS del Ministero dell’Economia. Esclusivamente per questo servizio, e non per le altre prescrizioni, il medico che utilizza il sistema di accoglienza dati “TS-Tessera sanitaria” dovrà autenticarsi con Spid, oppure Carta d’Identità Elettronica, oppure Carta Nazionale dei Servizi o Smart Card. L’attuale autenticazione con credenziali potrà essere ancora utilizzata per usufruire degli altri servizi offerti da Sistema TS. In pratica si introduce un secondo livello di sicurezza come in banca, dove dopo username e password arriva via sms nel telefonino o si produce tramite token un codice ulteriore di accesso. Il medico invece di accedere come prescrittore al form della ricetta elettronica deve autenticarsi con le credenziali dello Spid ed una terza oppure fotografare il QR code con il lettore e farsi riconoscere. La notizia è rimbalzata mediaticamente dopo un comunicato del presidente del sindacato Snami Angelo Testa che torna ad invocare “sgravi informatici e burocratici che ci ridiano indietro il diritto di essere medici”. «Prima bastava un click – lamenta il Presidente Snami – da oggi dovremo autenticare il click attraverso una seconda verifica che sblocchi la procedura. In buona sostanza ulteriore tempo perso». Alla faccia dei medici di famiglia che chiedono da tempo alla politica «che venga snellito il lavoro ridando valore alla professione». Il segretario Snami Gianfranco Breccia non nasconde la perplessità. «Il tempo della prescrizione si allungherà, non c’è dubbio. E siccome fino a prova contraria nulla ci vieta di scrivere sulla ricetta bianca il farmaco di fascia C pagato dal cittadino, molti colleghi riprenderanno la carta intestata e la penna. Mi spiegherei meglio questa voglia di maggior controllo sulle ricette se si parlasse di farmaci a carico del Servizio sanitario. Ma si parla di medicine che acquista il paziente, non gravano sulle casse dello stato». È anche vero che il nuovo regolamento sul fascicolo sanitario elettronico 2.0 uscito in Gazzetta Ufficiale il 25 ottobre chiede che nel FSE di ogni italiano compaiano anche i dati relativi alle ricette di farmaci non passati dal Servizio sanitario. Ad esempio, ne dovrà prendere nota il farmacista compilando il dossier farmaceutico online dell’assistito. «Più che come un controllo sul medico prescrittore vediamo questa novità, di voler monitorare la spesa privata degli italiani a prezzo di simili passaggi burocratici, come un ennesimo aggravio – dice Breccia – che non facilita l’attività clinica ma fa perdere tempo a medico e paziente. E francamente stupisce come tra governo e regioni nessuno pensi al fatto che il medico convenzionato già è vessato di compiti informatici che portano via del tempo di cura, di note come la 101 che è stata sospesa e ripartirà a gennaio insieme a questa novità. A voler pensare male si potrebbe insinuare che si vuole controllare la spesa delle cure private degli italiani in un momento in cui il Servizio sanitario pubblico ha difficoltà ad essere rifinanziato». Significa che sempre più il governo starebbe immaginando che i cittadini si cureranno fuori dal servizio sanitario? «Che il servizio sanitario non stia bene purtroppo non è un’impressione. Direi che siamo alla frutta e non ci si può stupire della fuga dei professionisti». (Fonte Doctor33)

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Le malattie reumatologiche autoimmuni si caratterizzano per la presenza di autoanticorpi circolanti

Posted by fidest press agency su sabato, 4 novembre 2023

Sono in grado di portare ad infiammazione e danno d’organo. Tra le altre ricordiamo la sindrome di Sjögren, il lupus eritematoso sistemico, l’artrite reumatoide e la sclerosi sistemica. Diversi sono gli organi che possono essere colpiti dalle patologie reumatologiche e tra questi vi sono anche i polmoni. Una delle più temute e frequenti complicanze è l’interstiziopatia polmonare e si caratterizza da dispnea ingravescente, tosse secca cronica, debolezza, stanchezza, dolore toracico, perdita di appetito e di peso. Può avere gravi conseguenze per la salute del paziente reumatologico che deve essere assistito da un team multidisciplinare in grado di gestire la complicanza polmonare. Sono perciò necessari dei percorsi diagnostico terapeutico assistenziali (o PTDA) che rappresentano il migliore strumento di gestione clinica per rispondere a specifici bisogni di salute. Tuttavia non sono sempre disponibili per tutti i pazienti sull’intero territorio nazionale.A questo tema ancora troppo spesso sottovalutato è stata dedicata nei giorni scorsi una conferenza stampa promossa da ANMAR-Associazione Nazionale Malattie Reumatiche dove sono intervenuti: Silvia Tonolo (Presidente ANMAR), Mauro Galeazzi (Responsabile scientifico dell’Osservatorio CAPIRE); Gian Domenico Sebastiani (Presidente della Società Italiana di Reumatologia-SIR) e Alfredo Sebastiani (Direttore UOSD Day Hospital Pneumologico e Interstiziopatie Polmonari Azienda Ospedaliera San Camillo-Forlanini, Roma).

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