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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 167

Archive for aprile 2024

Premio Penisola Sorrentina: svelato il tema dell’edizione 2024

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Sorrento (Na) “Condividere cultura”, è questo il tema scelto dalla 29esima edizione del prestigioso Premio “Penisola Sorrentina Arturo Esposito”, che si svolgerà a Sorrento il 25 e 26 ottobre prossimi. Ad annunciarlo ufficialmente è l’organizzazione che è già a lavoro per allestire la serata di gala e i diversi spin off nazionali dell’iniziativa. Questa edizione segna la vigilia dei trent’anni di storia e mostrerà una particolare attenzione rivolta al mondo dei giovani e delle università. “Apriremo sempre di più ai giovani, che rappresentano il nostro futuro, promuovendo condivisione ed identità”, sottolinea il direttore artistico del Premio, Mario Esposito La coproduzione televisiva dell’evento sarà sostenuta dall’Amministrazione comunale di Sorrento, diretta da Massimo Coppola. “È un premio che apre la nostra stagione culturale autunno-invernale. Fa onore alla storia, è una importante kermesse nazionale legata all’audiovisivo ”, afferma il primo cittadino della perla costiera, in piena coerenza con il tema del 2024. Condividere significa, infatti, mostrarsi all’altezza delle attese, dai primi step di progettazione al ritorno di immagine post evento, fidelizzando il pubblico e generando senso di appartenenza nella comunità ospitante. Tra i partenariati confermati per l’edizione 2024 va segnalato quello annunciato dal Dipartimento di Scienze Politiche dell’Università della Campania Luigi Vanvitelli, coordinato dal professore Francesco Eriberto d’Ippolito.

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A Los Realejos il più grande spettacolo pirotecnico d’Europa

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

La Orotava e del Parco nazionale del Teide, si prepara a mettere in scena il 3 maggio una vecchia rivalità tra due strade che produce il più grande spettacolo pirotecnico che si possa vedere in Europa. Tonnellate di polvere da sparo e tecnologie sofisticate danno vita a un prodigio di luci e suoni che emoziona e commuove. Quasi due ore di esplosioni, colori brillanti, fuochi d’artificio, botti e lampi che illuminano e fanno vibrare le strade e i quartieri di El Sol ed El Medio, in un raro omaggio alla Santa Croce che sfila per le sue vie ma viene fermata tra un fuoco e l’altro per far contemplare anche a lei questo spettacolo unico ed esclusivo che parte dai campi isolati ma anche dai tetti di molte case.Vulcani, fontane, razzi, candele, bengala, petardi, mortaretti, tuoni, batterie in sequenza creano una moltitudine di effetti visivi, combinando colori, scintille, lampi, incroci di direzioni e anche toni sonori sotto forma di sibili, fischi ed esplosioni. Tutto questo è il risultato di diverse combinazioni di salnitro, zolfo, carbone, solfato di rame, canfora, destrina, antimonio e dell’abilità di artigiani dediti al raro mestiere di creare capolavori che però finiscono in un attimo. Questi fuochi si trasformano in una sorta di magia che dura pochi secondi, ma che riempie di entusiasmo e ammirazione chi la contempla. Ciò che conta è la celebrazione stessa e la pacifica “sfida” tra le due strade che risale a più di 250 anni fa e che non ha mai visto un vincitore o un vinto, perché in realtà non è né una gara né una sfida. In ogni caso, l’unica a vincere è la Santa Croce, la vera protagonista della festa, a cui tutti gli alentejani di una strada o dell’altra sono devoti. È una tradizione che si rafforza ogni anno, con le nuove generazioni che ereditano l’usanza dai padri. Questa celebrazione è stata riconosciuta come Festival di interesse turistico nazionale dal 2015 e aspira a diventare di interesse turistico internazionale. Come spesso accade, i simboli religiosi – vergini, santi, croci, ecc. – nascono in modo miracoloso a metà strada tra storia e tradizione. La storia della Croce di Los Realejos racconta che nel 1666 un cavaliere stava attraversando il burrone di Pago de la Higa quando il suo cavallo si fermò bruscamente e si rifiutò di seguirlo. Il padrone, infastidito, lo esortò a proseguire e il cavallo finì per disarcionarlo. Quando il cavaliere si riprese dalla caduta, scoprì che l’animale stava scavando nella terra. Il proprietario del terreno, commosso dall’evento, ordinò in quel posto la costruzione di una cappella, il Montículo de la Suerte, che sarebbe poi diventata la chiesa dell’Apostolo San Giacomo (in ricordo della festa in cui i soldati castigliani conclusero la conquista di Tenerife). Di quella croce rimangono solo alcuni pezzi di legno, che ora si trovano all’interno di una croce in filigrana d’argento (1677), che è quella che viene fatta sfilare per le strade il 2 e il 3 maggio di ogni anno. Ed è anche la croce – in realtà le croci, perché ce ne sono più di 300 esposte nel comune – un’altra delle rivalità che riguarda tutta la città e tutte le sue strade. Cappelle, portoni, finestre, vetrine, interni di case, cortili, persino semplici muri sono decorati con delle croci e, fuori dalla città, si ritrovano anche su scogliere, scogli in mare, strade e burroni in montagna. Centinaia di croci e milioni di fiori raccolti in deliziosi bouquet che formano un insieme delle varietà più belle e profumate. Orchidee, anthurium, rose giganti, tulipani, garofani, margherite, calle e, naturalmente, la Strelitzia reginae, meglio conosciuta come uccello del paradiso, la pianta più tipica delle Isole Canarie. Ma perché i due quartieri si sono scontrati? E da dove è nata questa rivalità? Storicamente, si trattava di una giornata di conflitto simulato tra marchesi e contadini. “El pique” consisteva nell’accendere in ogni strada falò, produrre fumo colorato e fare molto rumore al passaggio della croce in processione, in modo che vincesse chi aveva i falò più grandi, le colonne di fumo più alte o faceva maggior rumore.Ma con l’arrivo dei fuochi d’artificio, quei semplici fuochi accesi dai fedeli sui marciapiedi e negli androni delle case si sono trasformati in vere e proprie battaglie campali con petardi e mortaretti che volavano orizzontalmente nel cielo alla ricerca della strada “nemica”.

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Mostra: “Le lacrime di guerra” di Giovanni Battista Costantini

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Roma Giovedì 9 maggio 2024 alle ore 18 (Mostra: dal 10 maggio all’8 giugno 2024) Galleria d’Arte Ponti, via di Monserrato, 8-9. Il pittore Giovanni Battista Costantini (Roma 1872 – 1947), oggi quasi completamente dimenticato, visse in ambito professionale, due periodi distinti. Il primo periodo fu quello di un onesto professionista. Formatosi quasi da autodidatta con l’unica guida di un coreografo, Alessandro Bazzani, dal quale ereditò il gusto per la decorazione, procedette spedito, sulle orme di Giulio Aristide Sartorio, verso una pittura “en plain air”, caratterizzata da una profonda conoscenza del paesaggio campestre e della vita contadina dell’Agro romano, che gli valse l’ingresso nel Gruppo de “I XXV” della Campagna Romana. Qui, come consuetudine, gli venne affibbiato il nomignolo di “Il Grillo”, per il suo aspetto lungo e magro abbinato però ad un fisico scattante. Il secondo periodo coincide con la Prima Guerra Mondiale. Data l’età il pittore non partecipò come soldato al conflitto, ma seguendo l’esempio del suo amico Sartorio andò ad osservare quel che accadeva al fronte e ne rimase completamente sconvolto. Negli anni compresi tra il 1915 ed il 1921 dipinse 45 quadri (Le lacrime di guerra) nei quali con la più cruda realtà descrisse, come un moderno fotoreporter, tutti gli orrori della guerra. La serie, dopo molte controversie, (il pittore non voleva partecipare, vista l’opposizione preconcetta dei nazionalisti – allora già vicini al governo -che lo avevano tacciato di disfattismo) venne esposta alla Prima Biennale di Roma (1921) ove, contrariamente alle aspettative, ottenne un grande successo di pubblico. Uno dei quadri più belli, “La Spia” vinse così il Primo Premio della Biennale, assicurando al pittore una fama insperata, che gli procurò importanti commissioni. Prima tra tutte una grande pala del Sacro cuore di Gesù per la Chiesa di Santa Maria del Popolo (ove sono custoditi i capolavori di Caravaggio, Annibale Carracci, Bernini, Raffaello etc.) sotto la quale nel 1947 il Sovrintendente delle Belle Arti di Roma, Federico Hermanin pronunciava l’orazione funebre all’amico pittore appena morto. Una quindicina di quelle opere, presentate a suo tempo alla Biennale Romana, sono state ora ritrovate dal gallerista Alessio Ponti che ha deciso di metterle in mostra, a monito ancora oggi valido- con i conflitti che ci circondano- della bestialità di tutte le guerre. Il catalogo è curato da Maurizio Berri da sempre studioso del Gruppo de “l XXV” della Campagna Romana.www.ottocento.it

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Convegno: Art Brut

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Roma Venerdì 3 maggio 2024 11:00-17:30 Sale espositive e Grand Salon Accademia di Francia a Roma – Villa Medici Viale della Trinità dei Monti 1 Giornata di studio intorno alla mostra EPOPEE CELESTI Ingresso gratuito Incontro in lingua francese e italiano Un evento realizzato nell’ambito della mostra Epopee Celesti in programma fino al 19 maggio 2024. Il programma, diviso in due sessioni, verterà la mattina – dalle ore 11:00 alle 13:45 – sul tema Art Brut, prospettiva storica e questioni contemporanee: a parlarne saranno Sarah Lombardi (La Collection de l’Art Brut di Losanna: origine ed evoluzione nel tempo); Barbara Safarova (Esporre l’art brut: da Jean Dubuffet a Harald Szeemann e oltre…); Céline Gazzoletti (Chimere, fantasmi e spiriti: autori grezzi, artisti extralucidi?); Barbara Safarova (Art brut: l’arte del calcolo, l’arte di costruire labirinti) e Cristina Agostinelli (Scritti e immagini della dissidenza). I contenuti dibattuti nel pomeriggio – in orario 15:00 – 17:30 – avranno invece come argomento Art Brut in Italia, tra rivelazione e riparazione e saranno illustrati da Lisa Roscioni (L’art brut prima dell’art brut vista dagli psichiatri italiani tra Otto e Novecento); Fiorella Bassan (Oltre l’utilità: i “mobili” di Eugenio Lenzi e Antonio Tolomei); Claudio Zambianchi (Carlo Zinelli: una lettura critica) e Gustavo Giacosa (Art brut e creazione in studio: un ossimoro?). L’evento, realizzato in collaborazione con SIC12 artstudio, MLAC I Museo laboratorio arte contemporaneo e La Sapienza I Università di Roma, si terrà in doppia lingua, francese ed italiano, L’ingresso è libero a tutti.

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Accordo di partenariato strategico finalizzato alla promozione del marchio emergente “Made in San Marino”

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Federitaly (Federazione Italiana per la Tutela e la Promozione del Made in Italy) e l’Associazione San Marino Italia hanno stretto un accordo di partenariato strategico finalizzato alla promozione del marchio emergente “Made in San Marino” e alla promozione di scambi culturali tra le due istituzioni. L’accordo, firmato presso la Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio, la Ricerca Tecnologica e la Semplificazione Normativa a San Marino, vede la partecipazione dei presidenti delle due organizzazioni, Carlo Verdone per Federitaly e Elisabetta Righi Iwanejko per l’Associazione San Marino Italia, e alla presenza del Segretario di Stato della Repubblica di San Marino, On. Fabio Righi. Carlo Verdone, Presidente di Federitaly, ha espresso grande entusiasmo per questa collaborazione, sottolineando l’importanza di creare un dialogo e una cooperazione che rafforzi i legami tra Italia e San Marino non solo sul versante economico, ma anche su quello culturale. La nascita del marchio di origine e qualità “Made in San Marino” rappresenta una straordinaria opportunità per far conoscere al mondo una produzione di eccellenza nel mondo agroalimentare ed artigianale delle aziende sammarinesi e tutelarla con le più moderne tecnologie. Il Segretario Nazionale di Federitaly, Lamberto Scorzino, ha dichiarato che Federitaly metterà a disposizione la propria esperienza e tecnologia per sostenere l’Associazione San Marino Italia nella promozione e protezione del marchio “Made in San Marino”, garante dell’autenticità e qualità delle produzioni sammarinesi. La presenza del coordinatore nazionale per l’area export di Federitaly, Guglielmo Destro, ha conferito ulteriore significato all’accordo, evidenziando l’interesse del network internazionale della Federazione nell’instaurare sinergie anche con i mercati esteri, dove Federitaly è presente con proprie delegazioni.

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Sulla trasparenza del Pnrr l’Italia è ancora indietro

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

A distanza di oltre cinque mesi dall’approvazione del “nuovo Pnrr” non esiste ancora un quadro finanziario aggiornato delle misure del piano. Inoltre, non sono disponibili le informazioni sullo stato di avanzamento dei singoli progetti, in particolare su quanto è stato speso fino a oggi. È l’allarme lanciato da oltre 300 organizzazioni riunite nella campagna “Dati bene comune” e dall’Osservatorio civico Pnrr, che chiedono maggiore trasparenza e accesso pubblico alle informazioni fin dall’avvio del piano nazionale di ripresa e resilienza. Questo ha spinto la Fondazione Openpolis a inoltrare al governo, lo scorso 17 aprile, un’altra richiesta di accesso generalizzato agli atti (Foia), la quarta in due anni avente a oggetto i dati del Pnrr. Inoltre, lo stesso Osservatorio civico ha inviato una lettera sul tema alla Cabina di regia del governo sul Pnrr. Siamo di fronte a un grave vuoto informativo e a una mancanza di trasparenza inaccettabile, che impedisce una soddisfacente attività di monitoraggio civico, da parte della società civile, degli addetti ai lavori e dei media, oltre che lasciare le comunità e le amministrazioni locali e le imprese in una condizione di grave incertezza. Con l’ultima richiesta di accesso agli atti, inoltre, si chiede nuovamente – come era stato fatto attraverso un Foia lo scorso febbraio – lo stato di avanzamento dei singoli interventi, sia rispetto alla spesa effettivamente sostenuta. Nonostante le rassicurazioni pubblicate dal governo su Italia Domani, infatti, a oggi queste informazioni non sono ancora pubbliche. Non è più accettabile, insomma, che i dati del piano di ripresa e resilienza siano deficitari o persino assenti. È necessario da parte del governo uno slancio decisivo di trasparenza su un programma di investimenti così importante per il Paese.

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Presso l’Università IULM di Milano è stato presentato Retail People Track

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

È il primo progetto di ricerca e di divulgazione promosso da Osservatorio di Retail Brand Communication dell’Università IULM, T-ool by Università di Parma, Largo Consumo e patrocinato da Confimprese, volto a indagare le best practice nella valorizzazione del personale di store, e lo studio dei migliori modelli di relazione tra sede e negozi delle imprese coinvolte in attività Retail: ovvero personale della gdo, personale del retail non food, personale della ristorazione commerciale, personale di agenzie di marketing operativo attivo negli store. La ricerca si è dunque sviluppata in due fasi ben distinte che hanno analizzato l’una la pressione lavorativa, i fattori di sollievo e i processi di store management con impatto diretto o indiretto sul personale di front line e in particolare store manager, capi reparto, addetti vendita e cassiere, l’altra i processi della catena del valore che intercorrono tra sede e Negozi e che hanno un impatto diretto e indiretto sulla governance delle reti e in particolare su direttore generale, commerciale e vendite, digital, HR. La prima parte della ricerca, ovvero Workforce Tracker, condotta nel 2024 dall’Osservatorio di Retail Brand Communication dell’Università IULM, sotto la guida del Prof. Francesco Massara si è avvalsa di un campione esteso di 3260 lavoratori del settore retail, rappresentativo delle diverse aree geografiche e settoriali in Italia, e in ambito alimentare, non alimentare e delle catene di somministrazione. La seconda parte di Workforce Tracker esamina il “Barometro della Forza Vendita”, un indicatore che valuta il benessere e lo stress dei lavoratori e misura la loro propensione all’engagement. La ricerca si spinge quindi ad analizzare i modelli organizzativi delle diverse funzioni con un occhio puntato ai processi verticali che impattano sulle relazioni tra sede e negozio. Tra i diversi processi quello con il più alto livello di interfunzionalità e di tensione organizzativa è lo “sviluppo e apertura di nuovi negozi”, mentre risulta una scarsa strutturazione dei modelli di incentivazione del personale nei negozi. Infine il focus cade sul tema della sperimentazione organizzativa. A ogni singola azienda è stato chiesto di censire possibili sperimentazioni di processo e in particolare quelle effettivamente testate. In sono state censite 14 aree di sperimentazione e circa la metà di queste pratiche è riconducibile alle funzioni HR. Tra le più gettonate le analisi di clima, l’istituzionalizzazione di momenti di morning briefing per condivisione informazioni con lo staff; la sperimentazione di modelli organizzativi ispirati alla mobilità verticale, dai negozi alla sede e viceversa, i progetti di employer branding per attrarre nuovi collaboratori in sede e/o in negozio, le sperimentazioni innovative nell’area dei tirocini per attrarre collaborazioni occasionali.

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Sono oltre 1.100 le imprese italiane in grado di emettere 15 miliardi di euro di minibond

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Nonostante gli innegabili shock economici e finanziari a cui è stato sottoposto in questi ultimi anni, il tessuto produttivo italiano è in salute, con oltre 1.100 imprese che potrebbero emettere fino a 15 miliardi di euro di minibond senza indebolire la loro struttura economico-finanziaria. E di questi, quasi la metà potrebbero essere “verdi”, a supporto di politiche di sostenibilità: 6,6 miliardi di mini green bond, grazie a 540 possibili emittenti che operano nei settori maggiormente esposti alla transizione ecologica ed energetica.A dirlo è Cerved Rating Agency, l’agenzia di rating italiana specializzata nella valutazione del merito creditizio delle imprese e nella misurazione delle performance ESG, che partendo dalle oltre 15mila società non finanziarie oggetto di una sua valutazione ha individuato un campione adeguatamente rappresentativo dell’economia italiana in termini di settori, distribuzione geografica, dimensione, forma giuridica e struttura finanziaria, da cui ha estratto i dati della ricerca “Il potenziale del mercato minibond delle imprese italiane”. “In un mercato del credito dominato dall’offerta bancaria – spiega Fabrizio Negri, amministratore delegato di Cerved Rating Agency – i minibond sono un’ottima opportunità, perché offrono alle PMI emittenti uno strumento di finanziamento aggiuntivo o alternativo e agli stakeholders un’interessante scelta di investimento verso le imprese private. Inoltre, la crescente attenzione alla sostenibilità ha avuto effetti tangibili anche sul mercato dei minibond, che sta diventando un’importante fonte aggiuntiva per sostenere la competitività delle PMI e favorirne la transizione verde: infatti, abbiamo riscontrato un significativo potenziale di emissione di mini green bond”. I minibond sono titoli di debito tipicamente emessi da piccole e medie imprese per diversificare le fonti di finanziamento e accedere al mercato degli investitori professionali, quindi, ai fini dell’indagine, CRA ha selezionato dal campione solo società non finanziarie con ricavi compresi tra i 5 e i 500 milioni di euro, a cui sono stati poi applicati rigidi criteri finanziari in modo da ottenere i soggetti in grado di emettere minibond senza pregiudicare il proprio equilibrio economico-finanziario. Si è così arrivati a una rosa di 1.133 aziende, il 75% delle quali localizzate nel Nord Italia, che potrebbero emettere minibond per 15,2 miliardi di euro con un limite massimo di 50 milioni di euro ciascuno. A livello geografico, in testa troviamo il Nord-ovest con 483 imprese e un potenziale di emissione di 7,1 miliardi di euro, seguito dal Nord-est (369 aziende e 5,1 miliardi), dal Centro (151 e 1,9 miliardi) e da Sud e Isole (130 e 1,1 miliardi). Si tratta per l’81% di imprese con un fatturato compreso fra i 50 e i 500 milioni di euro, ma è rilevante (19%) anche la quota di piccole imprese. Per quanto riguarda i macrosettori, svettano le aziende manifatturiere (69%), seguite dai servizi (11,6%) e dal commercio (8,5%).

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Cresce del 3% lo stock di case in vendita in Italia nel I trimestre 2024

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

L’offerta di case in vendita segna un incremento del 3% nel primo trimestre del 2024, rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, secondo uno studio pubblicato da idealista, il portale immobiliare leader per lo sviluppo tecnologico in Italia. Tuttavia, rispetto a tre mesi fa, lo stock di immobili in vendita risulta in calo del 3%. Capoluoghi Nei mercati cittadini emergono aumenti dell’offerta immobiliare nella maggior parte dei capoluoghi italiani (63), mentre 7 città (Messina, Pisa, Perugia, Sassari, Napoli, Avellino e Alessandria) non fanno rilevare variazioni e 36 subiscono un calo dello stock immobiliare. I maggiori incrementi dell’offerta interessano Vercelli (34%), seguita da Bolzano (30%), L’Aquila (24%), Nuoro (22%) e Pordenone (21%). Cresce lo stock di case in vendita anche a Milano (16%) e Torino (4%), mentre Napoli è stabile e Roma (-1%) registra un lieve calo rispetto allo stesso periodo dello scorso anno. Di contro, le riduzioni maggiori dell’offerta immobiliare investono le città di Rovigo (-31%), Firenze (-24%), Isernia (-21%), Crotone, Belluno e Padova (tutte in calo del 20%). Province A livello provinciale, l’incremento dell’offerta di case in vendita è particolarmente evidente, con 73 aree che registrano un aumento, rispetto alle sole 6 (Lodi, Novara, Prato, Sassari, Sondrio e Treviso) che mantengono una stabilità, mentre 28 vedono una diminuzione dello stock disponibile. Bolzano (29%), Caltanissetta (24%), Barletta-Andria-Trani (21%) sono le province che hanno registrato i maggiori aumenti nei volumi. Seguono altre 70 aree con incrementi inferiori al 20%, tra cui il 19% registrato a Matera e l’1% rilevato nelle province di Roma, Asti, Udine e Genova. Anche la provincia di Milano segna un aumento del 6%. Dall’altro lato, in termini di riduzione dello stock di case disponibili, i maggiori cali si verificano a Rovigo (-23%), Padova (-14%) e Firenze (-12%). Altri ribassi inferiori al 10% si osservano nelle altre province coinvolte, con percentuali che vanno dal -9% al -1% di Monza-Brianza. I dati sono stati raccolti e analizzati da idealista/data, la proptech di idealista attiva in Spagna, Italia e Portogallo dedicata a fornire iri del database di idealista specifici per ciascun paese, insieme ad altre fonti di dati pubbliche e private, questa piattaforma offre una gamma completa di servizi, tra cui valutazione, investimento, acquisizione e analisi di mercato.

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Scuola: Docenti precari inserimento in graduatoria d’istituto

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Fino al prossimo 13 maggio si apriranno le funzioni telematiche per la presentazione delle domande di inserimento nelle graduatorie d’istituto di prima fascia per il personale docente: lo prevede l’avviso ministeriale 60623 pubblicato oggi, nel quale si spiega anche che la procedura è riservata esclusivamente agli aspiranti già presenti nelle Graduatorie ad Esaurimento, le cosiddette Gae, così come previsto a sua volta dall’articolo 10 del Decreto ministeriale n. 37 del 29 febbraio 2024. Anief prende atto dell’opportunità che viene data ai candidati docenti precari coinvolti nella procedura riservata e ricorda che, proprio grazie all’azione del giovane sindacato autonomo quest’anno oltre alle scelte delle istituzioni scolastiche per la prima fascia delle graduatorie di istituto sarà possibile effettuare anche il reinserimento degli iscritti in GAE che per vari motivi erano rimasti fuori.

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Pensioni: Sempre peggio, addio a Opzione Donna

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Continua l’esame del Governo Meloni per introdurre una nuova previdenza e rimane lontano mille miglia da quello prospettato un anno e mezzo fa in campagna elettorale: anziché allargare l’anticipo alle categorie lavorative che svolgono professioni usuranti e sono facili vittime del burnout, come accade per chi opera nella scuola, sono allo studio delle nuove regole che innalzano i requisiti d’accesso. Addirittura si dice addio alla già poco conveniente Opzione Donna e si introducono penalizzazioni: è in arrivo, ad esempio. Quota 104, riservata a chi ha almeno 64 anni età e 40 di contributi, con tagli pure consistenti all’assegno pensionistico.“Reputiamo queste proposte irricevibili – commenta con amarezza Marcello Pacifico, presidente nazionale Anief – , mentre riteniamo che basterebbe dare applicazione nella scuola alle medesime regole in vigore oggi per i lavoratori delle forze armate, dando inoltre la possibilità ad insegnanti e personale Ata di realizzare il riscatto gratuito degli anni di studio universitario più l’eventuale integrazione dei fondi bancari. Riteniamo che non si può obbligare la maggior parte dei dipendenti a lasciare il lavoro alle soglie dei 70 anni. E poi ci dicono che la spesa continua a crescere: negli ultimi sei anni l’incremento è stato di 70 miliardi. C’è qualcosa che non va, perché i requisiti per lasciare il servizio e le somme percepite una volta pensionati stanno diventano sempre più sfavorevoli ai lavoratori”, conclude Pacifico.Anief ricorda che l’aumento della spesa sociale legata all’Inps potrebbe essere contrastato: lo Stato, a nostro avviso, dovrebbe pagare mensilmente sia i contributi ai 3,5 milioni di dipendenti pubblici (si tratta di tre volte la quota oggi trattenuta nello stipendio) sia la sua parte di TFR/TFS. In questo modo potremmo risanare i conti e lasciare prima il lavoro.

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I vincoli Pnrr sull’assunzione di donne e giovani sono poco efficaci

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Gli operatori economici che vincono gare d’appalto finanziate dal piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), sono tenuti per legge ad assumere il 30% di donne e il 30% di giovani. In base ai dati aggiornati al 4 aprile 2024, solo 1 contratto su 3 rispetta tali vincoli. La maggior parte delle stazioni appaltanti infatti ricorre alle deroghe previste dal legislatore per alcuni specifici casi. Il motivo dichiarato più di frequente (nel 42% dei casi) è l’importo ridotto del contratto. La scarsa applicazione delle quote di assunzione si inserisce in un contesto più ampio di divari di genere e generazionali, su cui la capacità di impatto di un singolo obbligo di legge è quantomeno limitata. Considerando le condizioni di svantaggio socio-economico di donne e giovani (in primis il loro maggior tasso di inattività) è chiaro perché il legislatore abbia previsto la possibilità di deroga. I vincoli di assunzione, applicati così come sono, si scontrerebbero con una realtà in cui sono fondamentalmente irrealizzabili. (Fonte Openpolis)

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I deputati europei chiedono un’azione ferma per contrastare le interferenze russe

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Il Parlamento invita la leadership politica dell’UE e degli Stati membri a contrastare con urgenza i tentativi di ingerenza russa, anche in vista delle prossime elezioni europee. Nella risoluzione non vincolante adottata giovedì con 429 voti a favore, 27 contrari e 48 astensioni, i deputati denunciano fermamente i tentativi sostenuti dal Cremlino di interferire e minare i processi democratici europei, come indicato in diverse recenti rivelazioni. Qualsiasi tattica di questo tipo, dicono, deve avere conseguenze. Il Parlamento si dice inoltre è sconvolto dalle accuse credibili secondo cui alcuni deputati sarebbero stati pagati per diffondere la propaganda russa e molti avrebbero partecipato alle attività del media filorusso “Voice of Europe”, tutto ciò nel contesto della guerra illegale di aggressione della Russia contro l’Ucraina. I deputati chiedono dunque ai leader dell’UE e degli Stati membri di contrastare gli sforzi di ingerenza russa, non solo nelle istituzioni ma in tutta l’UE. Vi è, a loro avviso, un senso di urgenza dovuto alle imminenti elezioni europee del 6-9 giugno 2024. Riferendosi a casi sospetti di ingerenza russa provenienti da tutta Europa, tra cui Bulgaria, Germania e Slovacchia, i deputati sono preoccupati per il recente interrogatorio del deputato leader dell’AfD Maximilian Krah da parte del Federal Bureau of Investigation (FBI) degli Stati Uniti, in quanto sospettato di aver ricevuto denaro da agenti del Cremlino e per l’arresto in Germania, il 23 aprile 2024, di un suo assistente parlamentare con l’accusa di essere una spia cinese. Il Parlamento invita l’AfD a dichiarare al più presto le sue relazioni finanziarie, in particolare con il Cremlino, e a divulgare pubblicamente lo scopo e l’importo esatto di tutti i pagamenti provenienti da fonti collegate al Cremlino. I deputati affermano che nonostante la Russia rimanga la principale fonte di ingerenze straniere e disinformazione nell’UE, anche altri paesi sono attivi. Sottolineano che la risposta dell’UE a tali minacce può essere efficace solo se si basa su un approccio politico a lungo termine portato avanti congiuntamente dall’UE e dagli Stati membri. Per rafforzare le difese del Parlamento, la risoluzione suggerisce di rafforzare le sue procedure di sicurezza interna, includendo indagini interne approfondite per valutare eventuali casi di interferenze straniere e la piena applicazione del suo quadro sanzionatorio interno. I deputati chiedono inoltre una formazione obbligatoria in materia di sicurezza per i deputati e il personale, un’autorizzazione di sicurezza adeguata e un controllo rafforzato del personale. La risoluzione chiede al Consiglio di includere nel prossimo 14° pacchetto di sanzioni russe i media sostenuti dal Cremlino, altre organizzazioni di radiodiffusione e media e gli individui responsabili di campagne di propaganda e disinformazione nell’UE. I deputati vogliono ricalcare le sanzioni adottate dal governo ceco contro “Voice of Europe”, nonché contro l’oligarca ucraino filorusso Viktor Medvedchuk e il suo stretto collaboratore Artem Marchevskyi. Deplorano infine la capacità di Voice of Europe di riavviare le sue operazioni dal Kazakistan e invitano gli Stati membri a garantire che non sia possibile accedervi.

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Il furto dell’identità digitale è uno dei reati più diffusi

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Una minaccia concreta, ma che probabilmente non riceve ancora l’attenzione che merita da parte dei consumatori. Navigare online, infatti, comporta dei pericoli che inevitabilmente diventano maggiori quando l’utente è meno esperto e, di conseguenza, più esposto.Essere vittima di furti e di violazioni sui social è più facile di quanto si possa immaginare. Lo certifica, ad esempio, il Rapporto “Censis-DeepCyber” sulla sicurezza informatica in Italia. Pubblicato nell’aprile 2022, lo studio dice che l’81,7% della popolazione italiana teme di risultare facile preda di furti e violazioni dei propri dati personali sul web, mentre quasi l’11% ha scoperto, sui social, account fake con i propri nome, cognome ed immagine.I cybercriminali si servono sempre di più dei social network per veicolare messaggi trappola con l’intento di carpire i dati sensibili delle potenziali vittime, rubarne il profilo e utilizzarne poi i contatti per raggiungere il maggior numero di utenti possibili. Le truffe diffuse attraverso le principali piattaforme social sono molteplici e diversificate: se le più frequenti offrono facili guadagni a fronte di un piccolo investimento iniziale, sono altrettanto numerose quelle che sponsorizzano offerte di lavoro prospettando una carriera da influencer e proponendo allettanti collaborazioni con marchi famosi, inducendo sempre infine l’utente a cedere i propri dati personali, se non addirittura quelli bancari. In molti casi, l’attenzione della vittima viene catturata con la tecnica del “tag”, tramite la quale viene menzionata e invogliata a visitare il profilo del truffatore, spesso talmente verosimile da indurlo ad avere un primo contatto attivo che lo fa cadere nella trappola. L’associazione Codici invita, dunque, i consumatori alla massima attenzione quando navigano sul web o utilizzano i social, perché il pericolo delle truffe è reale. In caso di raggiri, è possibile contattare lo Sportello Nazionale al numero 065571996

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“Imparare l’arte di essere genitori”

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Con un progetto educativo condiviso a livello di coppia, riuscendo a dare regole chiare per garantire ai propri figli una crescita sana, serena ed equilibrata: è un percorso da costruire giorno per giorno, in un lavoro di squadra con la scuola e le altre istituzioni sociali, ma che non è privo di ostacoli, soprattutto nella complessità dei nostri tempi. Unanime il monito degli esperti: non bisogna essere genitori perfetti, ma genitori affidabili per i propri figli. Di questi temi si è discusso all’evento “Verso una nuova genitorialità: percorsi, sfide e soluzioni nella crescita familiare” che si è svolto oggi a Roma presso la Clinica Villa Mafalda. L’incontro, che ha riunito esperti e famiglie per dibattere delle sfide e le opportunità della genitorialità moderna, è stato realizzato con il contributo di Neopharmed Gentili, da sempre impegnata a promuovere la riflessione su temi di rilevanza sociale e sanitaria, per contribuire al benessere psico-fisico e alla crescita educativa della comunità. Sotto i riflettori, i primi mille giorni di vita del bambino, quelli che vanno dal concepimento fino ai due anni d’età, che sono un periodo fondamentale per la definizione della salute fisica, mentale e sociale del futuro adulto ma anche per la costruzione della genitorialità. “I primi mille giorni sono una finestra di opportunità in cui gettare le basi per la salute globale del bambino – spiega Martina Capponi, Dirigente medico pediatra presso la Clinica pediatrica Policlinico Umberto I -. Il progetto Genitori Più, nato in Regione Veneto ed esteso dal Ministero della Salute su tutto il territorio nazionale, individua otto semplici azioni per supportare i futuri e neogenitori nell’adozione di stili di vita idonei a contrastare le principali cause di morbilità e mortalità nel bambino: assunzione di acido folico sin da prima del concepimento, non fumare e bere alcolici in gravidanza, prediligere l’allattamento al seno esclusivo nei primi sei mesi di vita, mettere a dormire il neonato in posizione supina per prevenire la morte in culla, tutelare la sicurezza del bambino in casa e in auto, fare tutte le vaccinazioni, leggere un libro già dai primi mesi per favorire l’espressività e lo sviluppo cognitivo. Noi pediatri siamo particolarmente impegnati nell’incoraggiare le mamme all’allattamento al seno e nel contrastare l’esitazione vaccinale, informando i genitori sull’importanza dei vaccini per una crescita in salute dei loro figli”. Oltre che per la salute dei bimbi, i primi mille giorni hanno una valenza centrale per la transizione alla genitorialità.

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“Humanitas”: Il fascismo italiano. Un bilancio storico

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Brescia Giovedì 9 maggio, alle ore 17,30, si terrà presso la Sala di Lettura della Fondazione Clementina Calzari Trebeschi in Piazza Paolo VI, 29, la presentazione del fascicolo della rivista di cultura pubblicata dall’Editrice Morcelliana e fondata nel 1946 “Humanitas”: Il fascismo italiano. Un bilancio storico, volume che raccoglie 8 analisi di noti studiosi italiani sulle origini e le caratteristiche del fascismo italiano, a distanza di poco più di 100 anni da quello che è definito il suo momento fondativo, ovvero la Marcia su Roma del 28 ottobre 1922. Durante l’incontro dialogheranno Paolo Corsini, storico e Presidente della “Fondazione Clementina Calzari Trebeschi”, Francesco Germinario, Storico delle dottrine politiche e Paolo Infantino, Redattore dell’Editrice Morcelliana. L’incontro – all’interno del ciclo di eventi e presentazioni di libri “Sul totalitarismo fascista – è un’iniziativa Fondazione Clementina Calzari Trebeschi, Fondazione Luigi Micheletti, Casa della Memoria.Nel Novecento la crisi dei governi liberali tra le due guerre coinvolse moltissimi Paesi in tutto il mondo. L’esito, catastrofico, fu spesso l’ascesa al potere di formazioni politiche di estrema destra, accomunate da tratti comuni come l’opposizione alla democrazia parlamentare e alle forze del movimento operaio, il nazionalismo e il militarismo. Tra queste, le esperienze politiche che si svilupparono prima in Italia e poi, sotto la forma del nazionalsocialismo, in Germania, sono le uniche che possiamo chiamare propriamente fasciste. Si pone quindi il problema di definire i caratteri del fascismo, a partire da quello italiano, che divenne un modello autorevole per la destra internazionale – ispirando e appoggiando molte altre forze antiliberali – e venne visto, almeno fino all’alleanza con la Germania nazista, con simpatia anche da parte dei settori più conservatori del mondo liberale (basti pensare al tory Winston Churchill). I contributi presenti in questo inserto monografico vogliono ricostruire gli aspetti fondamentali della storia del fascismo italiano, a distanza di un secolo e poco più dall’evento che lo stesso regime considerò fondativo: la marcia su Roma del 28 ottobre 1922. Tale ricorrenza, durante il Ventennio, inaugurava ogni anno “dell’era fascista”. Le otto analisi che costituiscono la parte monografica del fascicolo ne riassumono la traiettoria, richiamando le principali interpretazioni storiografiche e mettendo in evidenza i passaggi e i problemi più significativi: l’avvento al potere di Mussolini, la questione del totalitarismo, il rapporto con la Chiesa cattolica, la politica coloniale, la disastrosa guerra a fianco dell’alleato nazista, culminata con la vicenda della Repubblica Sociale Italiana. Un contributo è dedicato poi all’analisi delle forze antifasciste e l’ultimo pone un interrogativo legittimo e attuale. pp. 176, € 15

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Salone Internazionale del Libro di Torino

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Torino Dal 9 al 13 maggio 2024 Iperborea sarà al Salone Internazionale del Libro di Torino: vi aspettiamo al Lingotto Fiere, stand K51 (Padiglione 2), in compagnia dei nostri libri, dai classici del catalogo alle ultime novità, ma anche con tutti gli eventi speciali dedicati ai nostri titoli, ai nostri autori e alle nostre collane. Tra gli ospiti, Jón Kalman STEFÁNSSON, Charlotte GNEUSS, Jenny JÄGERFELD e Ben SMITH. Verranno, inoltre, presentati il volume di «COSE Spiegate bene» dedicato alle Olimpiadi e il nuovo numero di «The Passenger» con cui, questa volta, esploriamo la Sicilia.

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Emma Fattorini: Achille Silvestrini La diplomazia della speranza

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Brescia Lunedì 6 maggio, alle ore 18,00, si terrà presso la Sala Bevilacqua di Via della Pace 10 l’incontro dedicato al tema: La Chiesa e la pace. La figura di Achille Silvestrini, in occasione della pubblicazione del libro della storica Emma Fattorini, Achille Silvestrini. La diplomazia della speranza, pubblicato nella collana Storia dell’Editrice Morcelliana. Emma Fattorini è professoressa ordinaria di Storia contemporanea all’Università “La Sapienza” di Roma. Le sue ricerche si concentrano sulla storia della Chiesa contemporanea, sulla religiosità nelle società post-moderne e sul culto mariano. L’incontro, moderato dal giornalista del Giornale di Brescia Claudio Baroni, vedrà la partecipazione dell’autrice in dialogo con mons. Giacono Canobbio e lo storico Paolo Corsini. L’evento è un’iniziativa Editrice Morcelliana, Padri dell’Oratorio della Pace, Fondazione Luigi Micheletti. A partire da inedite conversazioni e memorie, la prima biografia di Achille Silvestrini incrocia gli eventi fondamentali del secolo scorso fino agli inizi del nuovo millennio. Nella veste di diplomatico della Santa Sede e di prefetto della Congregazione per le Chiese orientali, il cardinale Silvestrini ha attraversato un arco temporale che va da Pio XII a papa Francesco. La personalità di don Achille – come amava farsi chiamare – rivive qui attraverso la sua tensione spirituale, la passione per la storia e la politica, l’azione diplomatica, le innumerevoli relazioni, l’impegno nella formazione dei giovani a Villa Nazareth. Il ritratto di questa figura centrale della Chiesa del Novecento ha inizio dalle sue origini, dalle radici e dagli affetti per poi accompagnarci attraverso i passaggi che cambiarono i metodi e le prospettive della politica vaticana: dai primi passi incerti dei periodi più bui – la guerra fredda e le Chiese del silenzio – ai successi dell’Ostpolitik e alla caduta del comunismo, fino agli scenari ampi di una nuova geopolitica sulla quale si è affacciata anche la Cina. Da queste pagine emerge un vero e proprio modello di sensibilità, lealtà, acume e autenticità: un buon esempio, per i giovani credenti e non credenti, di come si possa affrontare il “nichilismo” che minaccia il mondo contemporaneo. pp. 256, € 25

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Ventuno: Le donne che fecero la Costituzione

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

Roma sabato 4 maggio 2024 – ore 18 Casa del Municipio Roma IV “Ipazia D’Alessandria” Viale Rousseau, 90 (Zona Kant – Nomentano) Incontro con gli Autori Angela Iantosca e Romano Cappelletto. Ingresso gratuito. Segue Aperitivo. Chi sono le 21 donne della Costituente? Quali sono le loro storie, la provenienza, l’impegno e le battaglie che hanno portato avanti sacrificando spesso la vita privata e la propria famiglia in nome di un Bene superiore? “Ventuno. Le Donne che fecero la Costituzione”, libro giunto ormai alla sua terza edizione, prova a raccontare tutto questo, dando voce alle protagoniste che parlano di se stesse in prima persona, coinvolgendo il pubblico in una narrazione appassionata e che vuole illuminare i nomi che la Storia ha messo nell’ombra. Il testo intende ridare dignità a chi ha lottato senza tirarsi mai indietro e vuole mostrare quanta strada ci sia ancora da percorrere alla luce della contemporaneità delle battaglie di ieri che sono quelle che ancora oggi donne e uomini continuano a combattere. La prefazione è di Livia Turco, presidente della Fondazione “Nilde Iotti”. Che scrive: “È molto bello sentirle parlare in pri­ma persona della loro vita e delle bat­taglie sociali e politiche che hanno condotto. Leggere questo libro è come sentire direttamen­te la loro voce, vedere il loro viso, il loro sorriso. Sono donne che provengono da storie politiche e culturali diverse, ma tutte hanno partecipato alla lotta partigiana e antifascista. Sentono, dunque, vivissimi nel loro cuore e nella loro mente i valori della libertà, della giustizia sociale, della democrazia, che sono anche la sfida di un mondo nuovo da co­struire, in cui le donne devono essere protagoniste”. Angela Iantosca, laureata in Storia romana all’università Sapienza di Roma, è giornalista pubblicista. Ha collaborato con diversi periodici e rubriche televisive. Da aprile 2023 è caporedattore di Vivere Naturale e Economia del Mare Magazine. Direttrice artistica del Festival InDipendenze, collabora al progetto WeFree della comunità di San Patrignano. Tra gli altri, ha conseguito il Premio Nazionale Paolo Borsellino 2022. Numerose le sue pubblicazioni. Con Paoline: In Trincea per Amore. Storie di famiglie nell’inferno delle droghe (2020) e La scimmia sulla culla. Bambini in crisi di astinenza (2021). Romano Cappelletto, laureato in Filosofia all’università Sapienza di Roma, è responsabile dell’Ufficio Stampa Paoline. Appassionato di storia e di storie, ha pubblicato con Elisa Storace Poveri noi! Don Pietro Sigurani: la rivoluzione della carità (Paoline 2019).

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Eziologia del bando al fumo

Posted by fidest press agency su martedì, 30 aprile 2024

di Lino Sacchi Professore Emerito di Geologia Università di Torino, Società Libera. Dunque, il Comune di Torino ha dichiarato guerra al fumo (del tabacco) accodandosi così ad altre città italiane. E non solo italiane: in Inghilterra, ad esempio, un divieto analogico è stato disposto addirittura a livello nazionale ed è diventato un caso politico, spaccando sia la maggioranza, sia l’opposizione. Il provvedimento torinese mi ha innescato alcune riflessioni, cominciando da quella essenziale, che consiste in una domanda: perché il divieto? Prima di tentare una risposta, è necessario ricordare le linee principali della misura. Vieta di fumare all’aperto se c’è altra persona a distanza inferiore a cinque metri, salvo che la persona presti esplicito consenso. Fin qui è chiaro; ma non è tutto qui. Il assenza, infatti, diventa assoluto in presenza di donna incinta. Presumo questo significa che la donna incinta non ha il diritto di dare consenso. Invece forse significa che il divieto vale se la gestante è in vista anche da lontano! Chiaro che il provvedimento necessita di una regolamentazione molto dettagliata. Prendiamo il caso del tizio che fuma seduto sulla panchina. Arriva la signora: ha diritto di sloggiarlo? Oppure ha ragione chi è arrivato per primo? Non parliamo poi del caso della donna incinta: possibili controversie del tipo “signora, è proprio sicura? Quanti giorni di ritardo? E se fosse la menopausa? Le possibili risposte alla domanda posta in apertura sono in realtà molteplici. La prima e più ovvia: il bando vuole tutelare la salute. Ma la salute di chi? Non quella del fumatore, dato che, con questa finalità, il divieto sarebbe incompleto per almeno due aspetti. Anzitutto, vale solo all’aperto. In secondo luogo, prendiamo il caso di quel tipo che se ne sta su una panchina al parco . Gli proibiamo di fumare la sigaretta, e però può farsi tranquillamente la sniffata senza essere perseguibile (uso personale, modica quantità), e presumo che ciò valga anche per il micidiale fentanyl ed altre droghe sintetiche.È chiaro, dunque, che la preoccupazione è per la persona adiacente. Con tutto il rispetto per il parere di alcuni esperti, mi riesce faticoso pensare che la salute del fumatore passivo sia messa a rischio – all’aperto! – si considera l’enorme differenza di concentrazione del fumo nell’aria che respira, rispetto a quella inspirata dal fumatore attivo a ogni boccata (o “tiro”: ripenso ai ragazzini di una volta, nel gabinetto della scuola, “dai, fammi fare un tiro”). Comunque, gli esperti hanno deciso che questa mia argomentazione non è rilevante. Passi. La debolezza della motivazione salutistica mi ispira una risposta alternativa alla domanda posta in apertura. Il divieto rientra nel campo della protezione dei diritti, nella fattispecie, del diritto di non essere infastidito dal fumatore. E tuttavia, quando si entra nel campo dei diritti, il terreno diventa scivoloso. Abstract fonte: http://www.societàlibera.org

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