Fidest – Agenzia giornalistica/press agency

Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 177

Archive for 17 novembre 2023

L’ottimismo sui dati macro spinge al rialzo gli indici azionari

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. Gli investitori europei sembrano sempre più convinti che i tassi di interesse siano vicini al picco e che l’inflazione sia, d’ora in poi, destinata a calare, trainata dal ribasso dei prezzi dell’energia e, in particolare, del petrolio, le cui quotazioni si sono chiuse al ribasso per la quarta settimana consecutiva. L’ottimismo degli investitori si riflette sull’andamento delle azioni globali, vicine ai massimi degli ultimi due mesi e sulla stessa linea si trovano anche i listini britannici, con il FTSE100 che sfiorava l’1% alle 10.40 di questa mattina. La tesi secondo cui l’inflazione sarebbe destinata a rallentare è avvalorata anche dagli ultimi dati sulle vendite al dettaglio di ottobre in UK pubblicati questa mattina, che mostrano un calo a sorpresa rispetto ai numeri di settembre (-0,3%).

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“I Guardiani della Natura: indagini bioacustiche per un’agricoltura sostenibile”

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Roma mercoledì 21 novembre alle ore 11.45 presso Villa Piccolomini. Questo evento sarà l’occasione per presentare e approfondire i risultati del progetto per la conservazione della diversità biologica in agricoltura. In Europa, infatti, l’agricoltura è la prima causa di perdita di biodiversità, fondamento del nostro sistema di produzione alimentare e fattore determinante per la salvaguardia del nostro pianeta e il benessere delle generazioni a venire. L’obiettivo dell’iniziativa, che ha coinvolto otto Oasi WWF dal nord al sud del nostro Paese, è stato quello di valutare la relazione tra le diverse pratiche agricole e la conservazione della biodiversità naturale attraverso l’utilizzo di dispositivi di monitoraggio bioacustico e di piattaforme Cloud e IA. Ciò ha consentito di ottenere un quadro chiaro dell’impatto positivo che l’agricoltura biologica ha sulla biodiversità, rispetto a quella convenzionale, nonché di intravedere interessanti scenari futuri per un’integrazione della bioacustica nel monitoraggio della biodiversità naturale negli agroecosistemi italiani.

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Congresso Nazionale della Soi

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Roma Giovedì 23 novembre 2023 Ore 11.00 Sala Stampa Camera dei Deputati – Via della Missione Vira Carbone – Giornalista televisiva RAI – Introduzione e Saluto ai partecipanti. Sreguono: Saluti Istituzionali e Il programma Bonus della Vista dell’On. Ugo Cappellacci Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, On. Marta Schifone Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati, Matteo Piovella – Presidente SOI, Documento di posizione della Società Oftalmologica Italiana – Aggiornamento dell’Oftalmologia con un nuovo modello organizzativo, tecnologico e tecnico a sostegno della migliore cura, finalizzato al superamento della diminuzione critica del livello di assistenza e della formazione delle liste di attesa, Antonio Mocellin – Vicepresidente SOI Progetto bonus lenti da vista: uno strumento strategico per sensibilizzare il cittadino sull’importanza della vista e delle necessarie attività a tutela dei bambini Giuseppe Perone – Vicesegretario SOI Necessità adozione capillare della diagnostica per immagini. I limiti operativi della telemedicina applicata all’oculistica, Matteo Piovella – Presidente SOI L’occhio secco evaporativo colpisce l’80% della popolazione over 50. Oggi, tutti possono guarire ma terapie e trattamenti efficaci sono disponibili solo per l’1% dei pazienti. Domande e risposte dalla platea moderate da Vira Carbone, Commento conclusivo: On. Ugo Cappellacci e dr. Matteo Piovella

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Pa: Fp Cgil, per Comparti soccorso e sicurezza risorse insufficienti

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

“Le risorse per il rinnovo dei contratti di forze di polizia e vigili del fuoco sono insufficienti. Il miliardo e mezzo annunciato stamattina dal governo, infatti, è parte del Fondo Contratti in legge di bilancio che ammonta a complessivi 5,310 miliardi per il triennio 2022/2024 mentre per il triennio 2019/2021 ammontava a 6,575 miliardi. In più nella relazione del MEF si certifica un incremento delle retribuzioni medie del 5,78% con un’inflazione intorno al 10% mentre l’incremento a regime del 4,07% del 2021 (con un’inflazione sensibilmente più bassa), fu riversato interamente sulle retribuzioni tabellari, fisse e continuative, mentre oggi si chiede di utilizzare quelle risorse su trattamenti accessori o, addirittura, sullo straordinario. Così oltre al danno delle mancate assunzioni anche la beffa di doverci pagare da soli il carico di lavoro maggiorato”.Lo ha detto Florindo Oliverio, segretario nazionale Fp Cgil (funzioni centrali) all’incontro con il presidente del Consiglio ed altri ministri con i comparti sicurezza e soccorso.“Per questi due comparti – osserva – i contratti del 2019/2021 videro uno stanziamento, al netto degli oneri riflessi, di circa 2 miliardi di cui 1,1 miliardi sul 2021, mentre per il 2022/2024 ci sarebbe 1 miliardo nel 2024 e pochi spicci nei primi due anni. Al netto di retribuzioni più alte su cui calcolare gli incrementi, e del fatto che, in particolare per i Vigili del Fuoco, auspichiamo che gli incrementi retributivi tengano conto delle retribuzioni rivalutate da ultimo nel 2022 (e non al 2021), per effetto del ritardato pagamento della armonizzazione del contratto 19/21”. “Infine – conclude il segretario nazionale Fp Cgil – prendiamo atto dell’impegno di finanziare gli adeguamenti stipendiali della dirigenza e vorremmo qui far presente al presidente Meloni che una categoria di dirigenti, la dirigenza penitenziaria, da non confondere con quella del Corpo di Polizia Penitenziaria, aspetta ancora il primo accordo negoziale dalla legge del 2005 che ne stabilì esistenza e procedure. Un’attesa troppo lunga, 18 anni, per personale che ha pesanti responsabilità sul campo e in prima linea nella gestione di istituti penitenziari e non solo, costretta, assieme ai colleghi di polizia penitenziaria, a carichi di lavoro insopportabili per le forti carenze di organico e di mezzi. É con il pensiero rivolto a quanti quotidianamente vivono nell’incertezza del presente e del futuro servendo lo stato H24 che giudichiamo del tutto inadeguato quanto la legge di bilancio mette loro a disposizione”.

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Aumento ai dirigenti scolastici

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

“La legge di Bilancio 2024 prevede, tra le altre misure, un finanziamento di 5 miliardi destinati ai rinnovi contrattuali. Tra le categorie incluse ci sono anche i dirigenti scolastici, che già da dicembre potranno beneficiare dell’anticipo previsto per i lavoratori statali. Come annunciato dal ministro dell’Istruzione e del Merito Valditara, i presidi dunque riceveranno una cifra intorno ai 1500 euro. Si tratta di un altro importantissimo passo che va nella giusta direzione: dare il meritato riconoscimento a quanti si impegnano ogni giorno per rendere la scuola italiana luogo di formazione e cultura”. Lo dichiara Alessandro Amorese, capogruppo di Fratelli d’Italia nella Commissione cultura e Istruzione di Montecitorio.

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Istruzione: Il nuovo contratto porterà più diritti alle donne che subiscono violenza

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Nell’intesa sul nuovo contratto di Istruzione, Ricerca e Università 2019/21 raggiunta a luglio all’Aran c’è un passaggio di cui il sindacato va fiero e sul quale non è stata data adeguata rilevanza: la possibilità per le donne che subiscono violenza di assentarsi dal lavoro da 90 a 120 giorni nell’arco di tre anni. Si tratta di un’estensione, chiesta e ottenuta dal sindacato Anief, che permetterà alle lavoratrici coinvolte di fruire di un percorso di protezione debitamente certificato, garantendo loro un periodo più lungo per riabilitarsi e ritornare in servizio. Inoltre, il trattamento economico per questo periodo di congedo sarà equiparato a quello del congedo di maternità. Questo aiuta a ridurre l’ansia finanziaria spesso associata a tali periodi di assenza e fornisce una rete di sicurezza essenziale. Inoltre, con la novità, che entro qualche settimana dovrebbe diventare definitiva con la sottoscrizione sempre all’Aran, quindi applicabile da subito, sarà possibile anche trasformare il contratto da tempo pieno a part-time, offrendo in tal modo un maggiore equilibrio tra il tempo dedicato alla guarigione e le responsabilità lavorative. Una volta superato il periodo più critico, la dipendente avrà il diritto di tornare a lavorare a tempo pieno, anche in deroga ai tempi di permanenza previsti, a condizione la disponibilità del posto.

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Scuola: Nuove classi di concorso: confronto tra ministero e sindacati, ecco le proposte ANIEF

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Si è svolto il confronto tra MIM e sindacati sul decreto di revisione e aggiornamento delle classi di concorso. L’incontro, al quale hanno partecipato per ANIEF i segretari generali Chiara Cozzetto e Marco Giordano, ha consentito di apportare diverse e importanti modifiche al testo iniziale e alle relative tabelle, mentre su altre proposte il ministero si è riservato di effettuare approfondimenti con la Commissione che sta lavorando all’aggiornamento.La prima importante modifica, che ha accolto una precisa richiesta avanzata da ANIEF, è stata quella di mantenere la distinzione per gradi dei ruoli delle classi accorpate (tra cui A-1/A-17) A-12/A-22, A-29-A-30, A-48/A-49) nelle procedure di reclutamento a tempo indeterminato e nell’assegnazione delle supplenze. In tal modo saranno evitate le difficoltà di gestione delle operazioni di nomina che sarebbero inevitabilmente conseguite senza questa specifica previsione.Sempre in riferimento alle classi di concorso accorpate, il decreto ministeriale rimanderà alla contrattazione collettiva le modalità di gestione dei soprannumerari ma è stata adesso aggiunta la garanzia che in caso di utilizzo in un grado inferiore si manterrà il diritto alla retribuzione spettante in quello di precedente titolarità.Aggiunta inoltre, come richiesto da ANIEF, la laurea specialistica 54/S in pianificazione urbanistica ambientale per l’accesso alle classi A-01 (che con il nuovo decreto comprenderà anche la A-17), A-37 e A-54.Novità anche per la Laurea a ciclo unico in Scienze della formazione primaria (LM-85 bis) che darà accesso anche alla classe A-23 se accompagnata dalla specifica abilitazione per Italiano L-2 e da tre anni di insegnamento nei percorsi di alfabetizzazione per adulti stranieri (quest’ultimo requisito per ANIEF sarebbe da espungere).Da segnalare anche significative integrazioni sulla validità della laurea in Conservazione dei Beni Culturali e il chiarimento – necessario alla luce dell’accorpamento – che solo la classe A-29 (Musica II grado) sia ad esaurimento e non la A-30 che le riunirà entrambe. Il ministero valuterà le altre proposte avanzate da ANIEF rispetto alle nuove tabelle delle classi di concorso e a quella di omogeneità degli esami.

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Biden-Xi, disgelo anche in nome dell’IA

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Il presidente cinese Xi Jinping e quello americano Joe Biden a colloquio 4 ore a margine del summit APEC a San Francisco siglano una serie di accordi, fra cui la cooperazione e un gruppo di lavoro congiunto sull’AI. Il mercato delle Tlc dà segni di ripresa in Europa, ma non Italia. Il nostro mercato resta il più frammentato e a parte iliad, Poste Mobile e Fastweb gli operatori perdono colpi.IA, Microsoft presenta i primi chip. Inizia la sfida a Intel e Nvidia. Tutte le notizie su http://www.key4biz.it

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Gli Investimenti Novartis per il futuro

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Quasi il 40% degli italiani è convinto che la salute della popolazione sarà peggiore entro 5 anni, percentuale che raggiunge quasi il 50% nel giro di 20 anni. Una previsione negativa ancora più diffusa tra i medici: per 1 su 2 staremo infatti peggio già nel 2028, per più di 6 su 10 entro il 2043. Sono i dati dell’indagine ‘La salute che verrà’, promossa da Novartis Italia e presentati questa mattina a Roma, nella sede dell’associazione Civita. Nell’occasione, Novartis Italia ha annunciato un investimento di 350 milioni di euro entro il 2025 per potenziare la capacità di innovazione scientifica nel Paese, collaborando con tutti i Partner per il Futuro: istituzioni nazionali e regionali, società scientifiche ed associazioni pazienti per reimmaginare la salute insieme e affrontare le principali sfide sanitarie del domani, prima tra tutte la riduzione delle disuguaglianze nell’accesso alle cure e all’innovazione. Un percorso che – grazie alla firma di un Protocollo di Intesa con il Consiglio Nazionale dei Giovani, organo consultivo del Governo in tema di politiche giovanili – definirà la visione e le esigenze delle giovani generazioni che determineranno il futuro della salute nei prossimi anni.Gli investimenti riflettono il nuovo posizionamento dell’azienda, ora interamente focalizzato sui farmaci innovativi attraverso lo sviluppo di piattaforme altamente tecnologiche – come ad esempio le terapie avanzate, i radioligandi e i farmaci a base di siRNA – nelle 5 aree con i maggiori bisogni medici: cardiovascolare, immunologia, neuroscienze, tumori solidi ed ematologia. Così, Novartis ha stanziato 350 milioni di euro entro il 2025 per potenziare l’innovazione scientifica e la produzione in Italia, a partire dai due poli di eccellenza di Torre Annunziata e di Ivrea. Il polo campano, con il suo Campus, è un importante centro per l’innovazione, un riferimento per imprese e start up ad alta intensità di ricerca in cui vengono prodotte 140 milioni di confezioni all’anno per 118 paesi. Nel centro piemontese, invece, si sviluppano i radioligandi, l’ultima frontiera dell’oncologia di precisione capace di riconoscere selettivamente le cellule tumorali ed eliminarle senza danneggiare quelle sane. Anche questo stabilimento ha un’importanza strategica per i mercati internazionali, con oltre il 75% della produzione destinata all’estero.Con questo obiettivo, l’azienda ha l’ambizione di siglare almeno un accordo di partnership con ognuna delle 20 regioni italiane entro 5 anni per affrontare le sfide sanitarie delle comunità e collabora attivamente con il Consiglio Nazionale dei Giovani per integrare le necessità e le aspettative delle nuove generazioni nella costruzione della sanità del domani.I giovani tra i 18 e 24 anni sono senza dubbi gli italiani più proiettati nel futuro (45%) e anche i meno ‘fatalisti’: più di 8 su 10 sono infatti convinti di poterlo influenzare. Dopo la firma del protocollo di intesa tra Novartis e Consiglio Nazionale dei Giovani, si è aperta la tavola rotonda con l’onorevole Ugo Cappellacci, la professoressa Maria Chiara Vulpiani, la Vice Segretaria Generale di Cittadinanzattiva Francesca Moccia, il dottor Luciano Pletti, Vice Presidente di Confederazione Associazioni Regionali di Distretto (CARD) e Teresa Levi, AVIS giovani.

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Press Conference online on Faith Leaders’ Statement for Moral Action on Loss & Damage at COP28

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

November 23, 2023, at 01:00 PM a press conference will be hosted by a coalition of Catholic agencies, namely Caritas Internationalis, CIDSE, Laudato Si Movement, and SCIAF (Caritas member organisation in Scotland). This event aims to shed light on the Faith Leaders’ statement (click here to read the statement) advocating the moral case for action on Loss & Damage. This statement has garnered support from around 600 signatories representing over 50 countries worldwide, covering all continents.During the conference, distinguished speakers will share their profound insights and reflections on the statement, emphasizing the moral imperative for action on Loss and Damage.Speakers will include: Mr. Alistair Dutton, Secretary General of Caritas Internationalis; Ms. Josianne Gauthier, Secretary General of CIDSE; Sr. Maamalifar M. Poreku, Executive Co-Secretary in the JPIC-Roma of USG and UISG Commission; Ms. Shahin Ashraf, Head of Global Advocacy at Islamic Relief Worldwide; Ms. Tasneem Essop, Executive Director of Climate Action Network International (CAN-I); HE Card. Soane Patita Paini Mafi, Bishop of Tonga and President of Caritas Oceania register using the following Zoom link: [https://us02web.zoom.us/webinar/register/WN_hBAHTz8mTaaStuFEY0z7Zw#/registration]

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Sciopero: Rojc (Pd), precettazione non è dialogo

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

“Non si dialoga a colpi di precettazioni. Dal presidente Fedriga non poteva venire altro che la difesa del suo leader Salvini, anche se dalla massima carica della Regione ci aspettiamo che il dialogo lo favorisca, non che si metta a ripetere accuse contro il sindacato. Non c’è nessun compromesso, ma decisioni unilaterali”. Lo afferma la senatrice Tatjana Rojc (Pd), replicando al presidente del Friuli Venezia Giulia, Massimiliano Fedriga il quale, in merito allo sciopero del 17 novembre, auspica che il dialogo “sia sempre davanti a tutto”. “Il più bravo a trasformare tutto in scontro politico – aggiunge Rojc – è sempre Salvini, pronto a cogliere ogni occasione per buttarla in rissa, pur di non parlare di lavoro, fisco, pensioni. La responsabilità del ruolo è anche riuscire a evitare questo atteggiamento prepotente”.

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I dati sanitari per dare voce ai pazienti

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Roma, mercoledì 13 dicembre, alle ore 14.00 nella Sala Capranichetta dell’Hotel Nazionale, in Piazza di Monte Citorio 125. L’evento è realizzato nell’ambito dell’edizione 2023 del progetto PATH – join our future, l’iniziativa che vede Roche e 50 Associazioni e Federazioni di pazienti collaborare per favorire la condivisione di idee ed esperienze e favorire un ruolo sempre più attivo dei pazienti nel Sistema Salute con l’obiettivo di contribuire all’evoluzione della Sanità alla luce delle due grandi rivoluzioni in atto: Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) e digital health.

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Milan – Christie’s 20th / 21st Century: Milan Online Sale

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Milan taking place from 23 November to 5 December, will present around 100 works by Italian and international artists including Giovanni Anselmo, Alighiero Boetti, Giorgio de Chirico, Jannis Kounellis, Fausto Pirandello, Michelangelo Pistoletto, Salvo and Mario Schifano.Prices range from €100 to €350,000, offering collectors at every stage an opportunity to acquire pieces by pioneering artists across the 20th and 21st century, with 70% of works coming to auction for the first time.As the leading house for prestigious private collections, Christie’s will showcase two exceptional collections from actor Roberto Bisacco and Roman art critic Alberto Boatto. Additional works from Centuries of Beauty – A Refined Private Collection include sculptures by Marino Marini and Giacomo Manzù. Highlights from 20th / 21st Century: Milan Online Sale will be on view in Naples on 16 November, with the full selection of works on display in Milan at Palazzo Clerici from 23 to 26 November.

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Outlook 2024 di Columbia Threadneedle Investments: trovare il giusto equilibrio tra incertezza e ottimismo

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

A cura di William Davies, Global Chief Investment Officer di Columbia Threadneedle Investments. Nonostante il rallentamento economico non si sia ancora verificato, noi di Columbia Threadneedle riteniamo che ciò non avrà un impatto significativamente negativo. Conosciamo approfonditamente i rischi derivanti da un aumento o da un calo graduale dell’inflazione, così come quelli di una recessione più o meno profonda. Tuttavia, riteniamo che nel 2024 le minacce più significative saranno di natura geopolitica, alla luce della volatilità nel breve termine e delle pressioni inflazionistiche che queste potrebbero generare sul lungo periodo. Guardando al nuovo anno, gli investitori dovranno trovare il giusto equilibrio tra l’ottimismo per l’economia globale e le molteplici incertezze circostanti. Per quanto riguarda le obbligazioni, i titoli di Stato USA, a medio e lungo termine, e le obbligazioni societarie con rating investment grade rappresentano una valida scelta, in quanto offrono solidi tassi di rendimento. E anche le obbligazioni high yield, con rendimenti quasi a doppia cifra, costituiscono un’opzione allettante. Chiaramente, le scelte di investimento dipenderanno in generale dalle prospettive sull’andamento economico e dalla propensione al rischio. Per quanto riguarda i titoli azionari, riteniamo utile ampliare lo sguardo oltre il gruppo ristretto di società che hanno dominato il mercato nel 2023. Le performance del mercato azionario dovrebbe infatti migliorare e le aree che non hanno evidenziato i rally messi a segno dai settori più forti potrebbero offrire opportunità interessanti.Ad esempio, la Fed potrebbe mantenere i tassi più alti più a lungo rispetto alla Bank of England, tenendo in considerazione la struttura dell’economia inglese, caratterizzata da prestiti ipotecari a più breve termine e da una maggiore vulnerabilità complessiva all’aumento dei tassi. L’Eurozona è riuscita ad evitare la recessione nel 2023, grazie anche ad un inverno mite che ha permesso di mantenere bassi i costi energetici malgrado la perdita delle forniture russe. Lo stesso potrebbe accadere anche nel 2024.Al momento, lo stato dell’economia è caratterizzato da una crescita moderata o in rallentamento, da un’inflazione in calo e da tassi di interesse elevati. Alcuni ritengono possibile l’avvento di una recessione più profonda causata dalla persistenza di tassi elevati, mentre altri prevedono un aumento inflazionistico legato al continuo rafforzamento dell’economia, al taglio della produzione da parte dell’OPEC o persino all’impatto della guerra. A nostro avviso riteniamo verosimile l’avverarsi di uno scenario intermedio nei prossimi sei mesi. (abstract fonte http://www.columbiathreadneedle.it)

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Schroders – L’inverno è alle porte: torneranno anche le preoccupazioni per la sicurezza energetica dell’Europa?

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

A cura di Mark Lacey, Head of Global Resource Equities, Schroders. Stiamo cambiando il modo in cui utilizziamo l’energia nel mondo, e non sarà un’unica tecnologia a realizzare tutto questo: avremo bisogno di energia eolica, solare e batterie di accumulo. Abbiamo anche bisogno di infrastrutture di rete per far fronte all’aumento del carico elettrico intermittente delle fonti rinnovabili. Assisteremo a un’accelerazione della crescita di settori consolidati come l’eolico, il solare e la rete elettrica, ma anche di tecnologie più recenti come lo stoccaggio delle batterie, la cattura dell’anidride carbonica, l’idrogeno e l’energia nucleare. Con oltre 100.000 miliardi di dollari da spendere nelle diverse catene di valore entro il 2050, l’opportunità di investimento è enorme e molti settori potranno trarre vantaggio dalla trasformazione che ci attende. Spetta agli investitori identificare i segmenti e le aziende al loro interno che possono meglio sfruttare questo capitale e convertirlo in crescita sul fronte azionario. Ci aspettiamo che il mercato dell’energia in Europa continui ad essere fragile. I prezzi del gas continueranno ad essere volatili poiché sia la guerra in Ucraina che il conflitto in Israele minacciano l’approvvigionamento globale. Le possibili ulteriori interruzioni delle forniture di Gnl dovute agli scioperi dei lavoratori australiani delle piattaforme di gas offshore aumentano le preoccupazioni nel breve termine. L’Europa è in concorrenza diretta con l’Asia per i carichi di Gnl provenienti dal Qatar e dagli Stati Uniti. L’Asia sta mettendo a disposizione una quantità sproporzionata di capacità di importazione fissa di Gnl, rispetto all’intera capacità variabile dell’Europa. Il Vecchio Continente ha un bisogno disperato di queste importazioni nei prossimi tre o quattro anni e questa è una delle sfide della transizione energetica. Assistiamo a un continuo aumento dei prezzi dell’energia nel lungo periodo, ciò significa che i rendimenti migliori inizieranno a confluire nel settore delle rinnovabili, dove la domanda sta accelerando. La nuova dipendenza dal Gnl farà sì che i prezzi dell’energia europea siano più sensibili alle interruzioni dell’approvvigionamento a livello globale. Ciò include la concorrenza con la Cina, che ha riaperto il suo mercato dopo la pandemia e richiede più energia, nonché la continua dipendenza dalla Russia per il Gnl, attualmente il secondo più grande esportatore di questa risorsa dopo gli Stati Uniti. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)

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Capital Group: Non tutte le obbligazioni high yield sono uguali

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

A cura di Flavio Carpenzano, Investment Director Reddito Fisso di Capital Group Negli ultimi decenni, la qualità del mercato obbligazionario high yield ha evidenziato un sostanziale miglioramento. Considerando il contesto macroeconomico incerto, siamo oggi orientati verso la fascia di qualità superiore del mercato high yield con una predilezione per i nomi più difensivi. Con il miglioramento della qualità del mercato, abbiamo oggi a disposizione un insieme molto più ampio di titoli con tali caratteristiche per implementare questa strategia. Un’allocazione all’high yield può risultare interessante con l’approssimarsi della fine dell’attuale ciclo di rialzi, soprattutto per gli investitori orientati al reddito che hanno scelto di detenere liquidità per affrontare la volatilità dell’anno passato. I Cinque fattori hanno contribuito al miglioramento della qualità creditizia del mercato high yield 1. Il passaggio dei finanziamenti di operazioni LBO e M&A al mercato dei prestiti leveraged. Uno dei motivi alla base dell’innalzamento qualitativo è che i finanziamenti M&A e LBO più rischiosi si sono spostati dal mercato high yield al mercato dei prestiti leveraged. Questo passaggio riflette l’evoluzione del contesto macroeconomico e normativo dopo la crisi finanziaria globale 2. Un numero maggiore di fallen angel. Il quantitativo di obbligazioni con rating BB negli indici high yield è aumentato nel 2020, superando addirittura il 50%. Questo forte incremento è dovuto all’aumento dei fallen angel che sono stati penalizzati dalla pandemia. In base ai dati di Barclays, più di USD200mld di obbligazioni sono state declassate a high yield confluendo in un mercato che all’epoca aveva un’entità di circa USD1.300 miliardi. A evidenziare i cali più marcati sono stati i settori più direttamente colpiti dalla chiusura delle economie, tra cui quello automobilistico, del gas e petrolio e dei trasporti. 3. Un mercato più diversificato con un’allocazione inferiore a un settore dell’energia di qualità più elevata. Insieme al miglioramento della qualità creditizia, si è evoluta anche la composizione settoriale del mercato high yield. La ponderazione del settore dell’energia, che è sempre stata la componente più ampia e volatile negli indici high yield, è calata da circa il 15% nel 2018 a circa il 12% nel 2023. È importante notare che, proprio come è avvenuto nell’indice high yield più ampio, la pandemia e il successivo collasso dei prezzi del petrolio hanno incrementato l’afflusso di fallen angel e i default di molti emittenti più deboli. A dimostrazione dell’innalzamento della qualità media del settore dell’energia, l’esposizione ai titoli BB è aumentata da circa il 40% nel 2018 a circa il 60% nel 2023. 4. La rimozione dei titoli di credito più deboli dai mercati. La pandemia ha determinato un aumento dei default, con la conseguente rimozione dei nomi deboli dagli indici. Tra essi alcune società del settore dell’energia e alcuni retailer come lo statunitense JC Penney, che ha presentato istanza di fallimento in base al Chapter 11. Proprio come un fallen angel può tornare allo status investment grade, anche le società in default possono tornare allo status high yield a seguito della ristrutturazione del loro debito. Questo in genere significa che la qualità creditizia dell’emittente è migliorata, ma non sempre è così. Alcune società con modelli di business in crisi e bilanci deboli rimangono in default o divengono defaulter seriali. 5. Una gestione prudente dei muri delle scadenze da parte degli emittenti high yield. A contribuire alla solidità dei titoli di credito sottostanti è la durata del debito in circolazione. Le società high yield sono state prudenti nell’ultimo decennio e hanno tratto vantaggio dal periodo di tassi di interesse ridotti per dilazionare il loro debito. Di conseguenza, il profilo delle scadenze del mercato nei prossimi anni rimane gestibile. Il fatto che le aziende non abbiano avuto bisogno di intraprendere ampie attività di rifinanziamento ha offerto un supporto tecnico solido alla performance dell’high yield nel 2023. Questi fattori tecnici positivi potrebbero permanere per tutto il 2024. La conseguenza più generale dei cambiamenti descritti in precedenza è un indice di qualità nettamente superiore rispetto al passato. Con il rallentamento dell’economia, le implicazioni saranno significative. Pur rimanendo possibile, le obbligazioni con rating BB hanno molta meno probabilità di entrare in default rispetto alle obbligazioni con rating B e CCC. Anche considerando il passaggio delle operazioni di finanziamento più rischiose verso altre aree del mercato dei capitali, questo dovrebbe mantenere i tassi di default relativamente bassi rispetto al passato nel 2024. Questo sviluppo non influisce sulla probabilità di default delle obbligazioni; molte obbligazioni high yield garantite hanno rating creditizi inferiori rispetto all’indice generale, ma in caso di default hanno tassi di recupero generalmente superiori rispetto alle obbligazioni non garantite. E questo avrà conseguenze importanti, all’inversione del ciclo. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)

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Nascita di Confassociazioni Australia

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

La nuova branch si aggiunge a quelle di Regno Unito, Spagna, Emirati Arabi Uniti, Stati Uniti e Canada, a consolidamento della rete internazionale di CONFASSOCIAZIONI, che la posiziona come rete di riferimento per le relazioni e le collaborazioni tra le comunità professionali e imprenditoriali italiane e internazionali”. Lo ha annunciato in una nota Angelo DEIANA, Presidente di CONFASSOCIAZIONI, insieme a tutto l’Ufficio di Presidenza, formato da Riccardo ALEMANNO, Vice Presidente Vicario, Franco PAGANI, Vice Presidente Vicario Aggiunto, e Federica DE PASQUALE, Vice Presidente Nazionale. La Presidenza di Confassociazioni Australia è stata affidata all’avvocato Giovanni PATTI, professionista di grande esperienza e competenza in campo internazionale, che è stato incaricato di guidare e coordinare le attività della nuova branch. L’avvocato Patti è il Resident Partner dello Studio legale internazionale Giambrone & Partners dove, in particolare, gestisce i dipartimenti dell’Internazionalizzazione delle PMI e delle Startup d’Impresa. “L’apertura della branch australiana – ha specificato Carmelo CUTULI, Vice Presidente di Confassociazioni International con delega ai rapporti con gli Stati Uniti, Canada ed Australia – rappresenta un passo significativo per rafforzare i legami tra le comunità professionali italiane e australiane, nonché per consolidare la presenza di Confassociazioni a livello internazionale”. “Nel Decennale della sua fondazione – ha concluso il Presidente di CONFASSOCIAZIONI, Angelo DEIANA – e con oltre 1 milione e 270mila iscritti e 760 organizzazioni professionali, manageriali e di impresa confederate, CONFASSOCIAZIONI è strategicamente impegnata nello sviluppo a livello internazionale, promuovendo gli interscambi di business a livello globale. Siamo fortemente impegnati nell’esportare il nostro modello di rete a livello internazionale ed è per questo che continueremo a lavorare per promuovere la crescita e il successo delle imprese e dei professionisti italiani all’estero, creando opportunità di networking e collaborazione a livello globale”.

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Assisi, in Piazza San Francesco iniziati i lavori del Sand Nativity di Jesolo

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Assisi l’8 dicembre insieme alla tradizionale accensione dell’albero, che quest’anno è stato donato dalla regione Valle d’Aosta. L’opera, che verrà realizzata per rimozione della sabbia e sarà lunga 8 metri, alta 4,5 e profonda 4, rappresenterà la Natività con alcuni elementi architettonici della città di Assisi.La particolarità della Sacra famiglia che verrà realizzata è rappresentata dalla presenza di san Francesco. Arrivato alla ventunesima edizione, il Sand Nativity di Jesolo quest’anno è dedicato all’ottavo centenario del Natale di Francesco a Greccio. Per questo, oltre alla tradizionale installazione a Jesolo – dove saranno realizzati dodici episodi della vita del Santo per mano di 14 artisti provenienti da tutto il mondo – l’iniziativa culturale e al contempo religiosa approda sul colle del Paradiso, ad Assisi, patria di san Francesco. Venti quintali di sabbia Jesolana sono già stati depositati sulla piazza inferiore di san Francesco e sono cominciati i lavori di realizzazione dei differenti blocchi della piramide che diventerà la Natività assisana. Da ieri si è cominciato a bagnare la sabbia e a compattarla con apposite apparecchiature. La decorazione da parte dei tre artisti internazionali prenderà il via da martedì 21 novembre. Il coordinamento è stato affidato al direttore artistico canadese David Ducharme.«Ognuno degli artisti – ha dichiarato Massimo Ambrosin, direttore del progetto – si occuperà di una parte dell’opera, che avrà comunque un’omogeneità di stili. Abbiamo lavorato a stretto contatto con la comunità dei frati nella realizzazione di questo progetto. Per noi era importante entrare in sintonia con il Sacro Convento e ispirarci ai valori francescani per onorare il luogo che ci ospita. Abbiamo trovato una grande collaborazione da parte di tutti, quindi è un lavoro in discesa. Tutto sta funzionando per il meglio».«L’arrivo degli amici e degli artisti di Jesolo – ha dichiarato fra Marco Moroni, OFMConv, Custode del Sacro Convento – ci ha catapultati nella preparazione prossima del Natale del Signore, in questo anniversario così speciale di quell’evento che Francesco a Greccio, 800 anni fa, ha realizzato per celebrare la follia dell’amore del Padre per noi e vedere con i propri occhi l’umiltà mite e benevola del Dio fatto uomo. Come fraternità francescana del Sacro Convento riteniamo così che la sinergia tra il Sand Nativity di Jesolo, l’albero di Natale valdostano e il video mapping artistico sulla facciata della chiesa superiore della Basilica di San Francesco, siano delle meraviglie che – in qualche modo – possono rinviare a quella grande meraviglia di fronte alla scelta del gran Re (come lo chiamava san Francesco) di essere l’ultimo per salvare così proprio tutti. Sia questa logica natalizia di abbassamento per amore, tanto cara proprio a san Francesco, la forza della nostra fede e delle nostre scelte, come singoli e come comunità, per portare un po’ di calore e luce sinceri lì dove siamo e nelle responsabilità che ci sono state affidate».

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Dove sta andando l’Occidente?

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Una terza guerra mondiale non possiamo permettercela. di Agostino Spataro. Il riesplodere del conflitto nel vicino Oriente (fra Israele e palestinesi di Gaza e non solo) ci riporta alla realtà della barbarie della guerra che si pensava relegata fra le eventualità più remote. Invece, la guerra è tornata ed altre se ne annunciano. Poiché i conflitti in corso (Gaza e Ucraina) altro non sono che episodi di una guerra più grande che, da tempo, si svolgendo fra Occidente e “Non Occidente”. Di fronte a tali inquietanti scenari, i cittadini si sentono impotenti, impauriti, ricattati, incapaci di esprimere, in libertà, il loro punto di vista. Molti preferiscono schierarsi da un lato o dall’altro come in una partita di pallone: o con la squadra dell’Occidente o con quella del “Regno del Male” ossia il resto del mondo che Occidente non é. Insomma, si tifa invece di pensare, di ragionare, di dialogare. La propaganda bellicista induce gli uomini e le donne di questo Pianeta a dividersi, ad odiarsi invece che a dialogare, ad unirsi per scongiurare la guerra e i suoi fautori. Purtroppo, anche la politica, che in queste circostanze dovrebbe svolgere un ruolo guida, si comporta come soggetto portatore d’ordini, di propagandista. La palla, dunque, ritorna ai cittadini che non debbono più sentirsi vincolati a configurazioni geo-politiche artefatte, ma dovrebbero ragionare con la propria testa, ad agire, da membri della più vasta umanità, in piena libertà, nell’interesse della pace e della salvaguardia della vita sul Pianeta. Perché due sono oggi i due pericoli maggiori: i conflitti militari (che mietono vittime innocenti e possono degenerare in una guerra nucleare) e la precarietà degli equilibri naturali sulla Terra. In realtà, Occidente, Oriente, Nord e Sud da indicatori dei fenomeni naturali sono stato trasformati in luoghi di polarizzazione del confronto politico, culturale e militare. Per altro, il nostro radicato occidentalismo ci impedisce di vedere il cambiamento in atto a vantaggio delle aree “non occidentali”, come dimostra il progetto (in formazione) dei Brics che si configura come la più grande concentrazione umana ed economica “non occidentale”. La guerra, la militarizzazione delle relazioni internazionali per consentire alla grandi e medie potenze di continuare a fondare le loro strategie sulla speculazione finanziaria e monetaria e sui conflitti mirati a favorire la produzione, e la vendita, di sistemi d’arma. Il risultato è una sorta di “delirio bellicista” cui fa da contraltare la politica del gigante cinese che sta “conquistando” il terzo mondo (e non solo) con la cooperazione pacifica nei settori produttivi e infrastrutturali. Dove si vuole arrivare? A uno scontro fra Occidente e resto del mondo? Una terza guerra mondiale (nucleare) non possiamo davvero permettercela! …Nonostante ciò, il mondo continua a produrre notevoli cambiamenti che stanno modificando gli assetti usciti dalla fine della “guerra fredda”. A cominciare dagli andamenti della crescita demografica: oggi sul pianeta vivono 8 miliardi di persone (tutte ugualmente umane!) di cui solo il 12% vive in Occidente, mentre l’88% si trova nella parte “non occidentale”. Nei prossimi decenni, questo dato è destinato a consolidarsi. Perciò, prima che sia troppo tardi, ogni persona di buon senso, amante della convivenza pacifica, dovrebbe interrogarsi sulla via intrapresa da questo Occidente potenza economica primaria e suprematista, ma non è autosufficiente. Presenta, infatti, diverse criticità e una pluridipendenza dal “non occidente”, soprattutto sul terreno del rifornimento energetico e di altre materie prime, degli sbocchi di mercato, del trasferimento di masse ingenti di capitali che finanziano il suo debito pubblico, dell’approvvigionamento di risorse umane, ecc. E non ci si può più consolare con il possesso di una egemonia nucleare che non c’è più. Il fallimento della via del disarmo, ha innescato una micidiale corsa al riarmo che ha visto crescere il numero dei membri del club nucleare. Nel caso, sciagurato, di un conflitto l’Occidente dovrà confrontarsi con potenze nucleari dotate di un potenziale equivalente se non superiore. Uno scenario apocalittico in cui nessuno può ritenersi invincibile! Persistere nella illusione di una supremazia dell’Occidente, a discapito del dialogo e del multipolarismo, è un gravissimo errore politico e di prospettiva. In realtà, la concezione “occidentalista” si basa su uno schema improbabile, non omogeneo e a geografia variabile che mira a sconvolgere perfino la circolarità dell’orizzonte umano: l’individuo non si realizza più nel luogo fisico della sua dimora, bensì nel luogo ideale d’identificazione con le condizioni di massima potenza…. A ben guardare, nella nuova dimensione occidentale si possono leggere la mistificazione della geografia fisica, umana e anche il dramma paradossale che sta vivendo il blocco occidentale, attraversato da una sottile inquietudine alla cui base c’è come il sentore di avere raggiunto il punto critico dell’ascesa della sua civiltà, nel quale coincidono l’apice del successo e l’inizio del declino. Come un male oscuro, tale sensazione si sta diffondendo soprattutto in Europa la quale, priva di una politica e di una classe dirigente autonome, è tentata di delegare la sua difesa e i suoi interessi economici alla superpotenza americana ovvero alla sua più ringhiosa e volubile proiezione coloniale. E gli Usa, che pure tanto hanno dato al mondo in termini di progresso tecnologico e di organizzazione democratica della società, si arrogano il diritto di portare a termine la “santa” missione con metodi sbrigativi e violenti. In sintonia, del resto, con le loro esperienze storiche costitutive: il massacro degli indiani e la guerra civile. Si vorrebbe fondare un moderno impero sulla base della supremazia militare, tecnologica e finanziaria, senza più l’ipocrita pretesa di esportare la “cultura civilizzatrice”, ch’era la pezza giustificativa del vecchio colonialismo europeo. Tuttavia, un potere senza cultura presto diventa brutale dominio. All’orizzonte del nostro futuro potrebbe profilarsi un nuovo potere dominante che, sotto le mentite spoglie della globalizzazione ri-equilibratrice, nasconde un disegno di tipo neo-coloniale.

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L’agricoltura in tempi di guerra e cambiamenti climatici

Posted by fidest press agency su venerdì, 17 novembre 2023

Torino lunedì 20 novembre 2023 alle ore 18.00 nella Sala Grande del Circolo dei lettori di Torino (via Bogino 9) e vedrà un panel di esperti – Mario Deaglio, Università degli Studi di Torino, Danilo Ercolini, Centro Nazionale Agritech, Donatella Saccone, Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, Elisa Palazzi, Università degli Studi di Torino, Maria Cristina Oddero, Poderi e Cantine Oddero di La Morra e Luigi Caricato, Olio Officina Magazine di Milano – coordinati dallo stesso Mario Deaglio, confrontarsi a partire da due studi recenti della Food and Agriculture Organization e dell’Organization for Economic Cooperation and Development. L’incontro è preceduto dai saluti di Fabrizio Galliati, Membro di Giunta della Camera di Commercio di Torino. L’obiettivo è immaginare i futuri scenari economici, internazionali in generale e italiani in particolare, in un periodo caratterizzato da cambiamenti climatici e da guerre che interessano regioni importanti per la produzione non solo di derrate ma anche di fertilizzanti e di tecnologie innovative per l’agricoltura; la partecipazione di esperti dei settori vitivinicolo e olivicolo, di grande importanza nel nostro Paese, permetterà di trattare problemi concreti, che si spera che il Centro Nazionale Agritech, che ha visto la luce grazie al Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, sappia affrontare.L’evento è realizzato con il patrocinio della Città di Torino, con la collaborazione del Circolo dei lettori di Torino e con il contributo della Camera di Commercio Industria Artigianato Agricoltura di Torino. In collaborazione con l’Associazione weTree l’impatto ambientale di questo evento verrà calcolato e compensato con la messa a dimora di alberi.

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