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Archive for 20 Maggio 2024

Rafinna PPJ trionfa come Best in Show alla Trapani Arabian Horse Cup 2024

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Trapani. Nonostante le condizioni meteorologiche instabili l’illustre Trapani Arabian Horse Cup ha vissuto uno dei suoi momenti più esaltanti. È stata infatti Rafinna PPJ, la splendida cavalla grigia di Antonio Prisco, a conquistare il prestigioso titolo di Best in Show, incantando giudici e pubblico con una grazia e un’eleganza ineguagliabili. Nata dall’accoppiata Shanghai EA (ES) e Mystica Mangusta da LC Prince Magnum, Rafinna PPJ ha offerto una performance straordinaria, condotta dall’handler Giuseppe Baragiani. “Il titolo di Best in Show rappresenta un traguardo gratificante, frutto dell’incessante ricerca della perfezione che guida il nostro lavoro di allevatori,” ha commentato Donato Prisco, figlio del proprietario e allevatore della vincitrice. “Questo riconoscimento premia gli sforzi del nostro team.” La vittoria di Rafinna PPJ testimonia la dedizione e la competenza del suo proprietario Antonio Prisco, il cui impegno ha posizionato fermamente i suoi cavalli ai vertici del successo equestre. Un risultato che non ha mancato di suscitare l’ammirazione di addetti ai lavori e appassionati. “In veste di giudici, abbiamo avuto l’onore di ammirare esemplari di razza araba di qualità eccelsa. La scelta del Best in Show è stata impegnativa vista l’elevata caratura dei partecipanti. Rafinna PPJ si è tuttavia distinta per la sua superba espressione dei tratti caratteristici della razza, meritando appieno l’ambito riconoscimento” – cosí affermano alcuni membri della giuria. Alle spalle della vincitrice, hanno conquistato il secondo e terzo posto due autentiche regine di bellezza: Rhascimaa (IT) e Vienna PPJ (IT). La prima, nata il 2 giugno 2023 da AG Nobel Rafee e Cattleyya da Alexander PC, si è guadagnata l’argento grazie alla sua notevole eleganza esibita sotto la guida dell’handler Giuseppe Lazzara. Rhascimaa è di proprietà di Carbone Elizabeth e allevata da Salvatore Linares. Vienna PPJ invece, cavalla grigia nata il 24 aprile 2022 da Shanghai EA (ES) e Mystica Mangusta da LC Prince Magnum, ha impressionato i giudici con la sua bellezza naturale e il portamento, conquistando il bronzo per la Società Agricola P.P.A. SRL, sua proprietaria e allevatrice.Altri partecipanti degni di menzione sono stati Maradona PPJ (IT), esemplare sauro del 2023 figlio di Ajman Moniscione e Rafinna PPJ, di proprietà e allevato dallo stesso Antonio Prisco sotto la conduzione di Giuseppe Baragiani; HA Gaetano (DE), cavallo grigio del 2022 di proprietà di Fontanella Magic Arabians SRL (ITA) e allevato da Hanaya Arabian Stud in Svizzera, condotto da Dello Iacono Andrea; e Imperium (IT), baio del 2019 figlio di Exxalt e Malena appartenente ad Accardo Sveva Francesca e allevato da Bona Davide, con Ury Shaked alle redini. La Trapani Arabian Horse Cup ha avuto luogo in condizioni meteorologiche avverse, con repentini cambi tra sole e pioggia. Come ha sottolineato Nino Culcasi, presidente dell’ Associazione Nuovo Gruppo Equestre Monte Erice,: “È con estrema soddisfazione che possiamo definire un successo l’edizione di quest’anno grazie alla dedizione di organizzatori, espositori e giudici. Il livello qualitativo dei partecipanti ha reso particolarmente impegnativo il compito della giuria, a dimostrazione dell’impegno profuso dagli allevatori nel preservare l’eccellenza della razza araba.” La mostra equina di razza araba ha recentemente ospitato una serie di competizioni equestri emozionanti, suddivise in categorie che abbracciano diverse fasce di età e sesso. Nella Classe 10, dedicata agli stalloni di 4-6 anni, Imperium ha brillato conquistando il primo posto con una performance eccezionale. Nella Classe 12, riservata agli stalloni di 7 anni e oltre, è stato Magic Aban a emergere trionfante con un punteggio eccellente. Nella Classe 13, le giovani puledre hanno affascinato il pubblico con la loro grazia e bellezza, e Imperia MAA si è distinta. Gohan by Imperium ha raggiunto il primo posto nella Classe 14, dedicata ai puledri maschi, mostrando un potenziale straordinario fin da giovane. Nella prestigiosa categoria “GOLD” del Campionato Yearling Fillies (Classe YFC), Rhascimaa ha brillato portando a casa il primo posto. Maradona PPJ ha trionfato come vincitore del Campionato Yearling Colts (Classe YCC). Vienna PPJ ha ottenuto la medaglia d’oro nel Campionato Junior delle Filly (Classe JFC). HA Gaetano, un promettente stallone figlio di HL El Ganador e Razan Albidayer da S.M.A Magic One, ha lasciato il segno nel Campionato Junior Colts (Classe JCC). Rafinna PPJ si è aggiudicato il primo posto nel prestigioso Campionato Senior Mares (Classe SMC). Infine, Imperio è vincitore del Campionato Senior Stallions (Classe SSC). Queste categorie hanno messo in luce la straordinaria bellezza e le qualità uniche dei cavalli arabi in diverse fasi della loro vita, offrendo uno spettacolo mozzafiato per gli appassionati di questa affascinante razza equina. La manifestazione, promossa dall’Associazione Nazionale Italiana Cavallo Arabo e affiliata all’ECAHO (European Conference for Arabian Horse Organization),è stata organizzata dall’ Associazione “Nuovo Gruppo Equestre Monte Erice”. La giuria è composta da Eric Gear (Francia), Giorgio Rossi (Italia), Sufian Taha Al Husseini (Palestina), Alaa Hammad (Bahrain), Janice Aileen McCrea (USA), Kathleen Ohlsson (Svezia), Hassan Al Mannai (Qatar). Giudice in prova Dobrochna Perez Wawrzynczyk (Polonia), il Ring Master, Mateusz Leniwicz Jaworski (Polonia).Per coloro che desiderano guardare la Trapani Arabian Horse Cup, è possibile visitare il sito https://www.arabianessence.tv/events/trapani-arabian-horse-cup-2024/. Giuseppe Campanella, allevatore Giorgio Rossi, giuria Kathleen Ohlsson, giuria

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Debito pubblico Usa: effetto dell’economia di guerra?

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

di Mario Lettieri e Paolo Raimondi. C’è un uno strano e assordante silenzio dell’Unione europea e dei vari governi sul livello del debito pubblico americano e sulla sua insostenibile crescita. Parlarne è nell’interesse della stabilità economica e politica del nostro continente. Ignorarne l’impatto globale potrebbe essere interpretato nel mondo come una sottomessa complicità. E’ forse la paura di rivelare l’incontenibile crollo del sistema di Bretton Woods? In ogni caso il conto da pagare si sta presentando senza che i maggiori attori coinvolti abbiano un vero piano B nel cassetto. E’ lo stesso Tesoro Usa a fornire i dati ufficiali della crisi del debito che sono stati pubblicati dal Monthly statement on public debt, il rapporto mensile del fiscaldata.treasury.gov. A fine aprile 2024 il debito pubblico totale, chiamato Total Treasury Security Outstanding, cioè la somma delle varie obbligazioni e dei titoli di debito pubblico, era pari a 34.617 miliardi di dollari. 12 mesi prima tale somma era di 31.458 miliardi. In un anno il debito pubblico è aumentato di 3.160 miliardi di dollari, pari al livello del debito pubblico della Germania, la quarta potenza economica mondiale, e molto di più del nostro debito pubblico. Tutto ciò in 12 mesi! Non è una cosa normale! Non sono neanche delle fake news. Circa 26.000 miliardi della cifra sopra menzionata sono considerati “marketable”, cioè sono titoli negoziabili sul mercato. Di questi, circa il 23% sono obbligazioni della durata di un anno o meno, il 50% sono obbligazioni con scadenza da 2 a 10 anni e solo il resto ha una scadenza di 20-30 anni. Il che pone il rifinanziamento del debito in scadenza in una posizione di alto rischio. Il rischio che si aggiunge ai pericoli insiti nella strabiliante crescita. E’ doveroso evidenziare che più di 8.000 miliardi di dollari dei titoli “marketable” sono posseduti da operatori stranieri e istituti finanziari internazionali, cioè da investitori il cui comportamento è difficilmente prevedibile, anche perché spesso sono mossi da interessi speculativi. Inoltre, durante quest’anno fiscale, il pagamento degli interessi sul debito si “mangerà” il 13,5% dell’intero bilancio federale, con un aumento di 2,6 volte rispetto al 2021. Il quadro è inquietante e le aspettative non sono rosee. Nel primo trimestre del 2024 l’aumento del pil è stato dell’1,6%, un punto in meno di quanto previsto, mentre l’inflazione ha raggiunto il tasso annualizzato del 3,7%, 2% in più del quarto trimestre del 2023. Ciò ha portato a una revisione dei piani di riduzione del tasso di interesse della Federal Reserve. A fine 2023 si parlava di ben 6 ritocchi al ribasso durante quest’anno, oggi si pensa che ci potrebbe essere al massimo un ritocco. Inspiegabilmente pochi mettono a fuoco il problema del debito, molti, invece, parlano di una possibile stagflazione, un nuovo periodo di stagnazione economica con alta inflazione. Non è il caso del Financial Times. Essendo il portavoce della City, il maggiore centro della grande finanza mondiale, non può che essere preoccupato. In un recente editoriale dal titolo “Le ombre lunghe del crescente debito dell’America” si esprime la preoccupazione che gli Usa rischiano un nuovo “caso Liz Truss”: Si ricordi che le proposte fiscali dell’allora primo ministro britannico nel settembre 2022 fecero crollare il mercato delle obbligazioni inglesi. E con esso lo stesso governo Truss. Il giornale rileva che “il debito americano è su un percorso insostenibile”. Avverte anche che “l’influenza globale degli Usa potrebbe indurre a un pericoloso compiacimento tra i suoi leader politici”. Ovviamente, più che soluzioni il Financial Times propone la classica ricetta dell’austerità: maggiori tasse e tagli alle spese di bilancio. Sotto osservazione sono, quindi, le obbligazioni pubbliche e i loro tassi d’interesse. I titoli del Tesoro statunitense sono il punto di riferimento per la determinazione del prezzo del debito a livello globale. Il Fmi sostiene che l’aumento dell’1% nei tassi statunitensi ha portato a più 0,9% nei rendimenti obbligazionari di altre economie cosiddette avanzate e al più 1% nei mercati emergenti. Il FT avverte, o minaccia, che qualora i dirigenti Usa non dovessero intervenire “ i trader obbligazionari, presi dal panico, potrebbero costringerli a farlo.” Da molto tempo si ragiona sulla necessità di una grande riforma monetaria e finanziaria nel contesto di un nuovo ordine internazionale multilaterale. Nel frattempo la situazione geopolitica si è, purtroppo, molto incancrenita. La speranza, però, è l’ultima a morire. Oggi, più di ieri, l’unico attore che potrebbe mediare e tracciare un percorso verso una nuova Bretton Woods sarebbe l’Europa sovrana e indipendente. Speriamo che il nuovo Parlamento e la nuova Commissione sappiano andare in questa direzione. di Mario Lettieri già sottosegretario all’Economia e Paolo Raimondi economista

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Le mani del privato sulla politica

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Lo scandalo Liguria su tangenti, finanziamenti illeciti e collusione tra imprenditoria e politica (Il Sole 24 Ore) ha riportato al centro del dibattito pubblico i temi irrisolti della politica italiana, dalla “questione morale” alla necessità di una “buona politica”, fino alla legge sul finanziamento pubblico ai partiti. “Mettiamoci un piede dentro e poi vediamo”, il presidente della Regione Giovanni Toti, ora agli arresti domiciliari con l’accusa di corruzione, parlava così della spiaggia libera di Punta dell’Olmo a Celle Ligure, per trasformarla in privata e agevolare l’iter in Regione per la costruzione di un complesso immobiliare di interesse della famiglia Spinelli, imprenditori al centro dello scandalo di corruzione in Liguria (Genova Today). Le manifestazioni a Genova per chiedere le dimissioni di Giovanni Toti. Foto: Ansa. Dagli anni ’80 ad oggi, il sistema del finanziamento dei partiti è passato da finanziamenti pubblici e trasparenti a una dipendenza crescente da donazioni private dirette a singoli politici locali anziché ai partiti, producendo scandali come Tangentopoli. Dopo la riforma del 2014 i partiti si reggono sulle donazioni dei privati, individuali e di società: “la ghigliottina non ha tagliato le mani ai corrotti”, scrive Piero Ignazi (Domani). Questo sistema ha creato “una ristretta oligarchia di magnati”, scrive Marco Damilano: “Di fronte a questo pericolo (…) è necessario prendere sul serio l’idea che la politica in un sistema democratico è un bene comune, un bene di tutti, come la sanità pubblica, la scuola pubblica, l’informazione pubblica, cioè non assoggettata agli interessi privati degli editori” (Domani). Roberto Scarpinato, ex magistrato e senatore M5S, in un’intervista a Il Fatto Quotidiano, lancia l’allarme su un’amministrazione pubblica appesantita dalla diffusione di una “cleptocrazia” (Globalist – Il Fatto Quotidiano). (abstract fonte: http://www.fondazionefeltrinelli.it)

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T. Rowe Price – Bce: i dati sull’occupazione nell’Eurozona suggeriscono tre tagli dei tassi nel 2024

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

A cura di Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price. L’occupazione nell’Eurozona è cresciuta dello 0,3% nel primo trimestre. Sebbene non sia stata elaborata un’aspettativa ufficiale del consensus, è probabile che questo dato sia migliore delle aspettative. Nonostante il significativo rallentamento dell’economia e la contrazione della crescita tedesca dello scorso anno, l’occupazione nell’Area Euro continua a crescere fortemente e il tasso di disoccupazione continua a rimanere a un minimo storico. In questo contesto, in cui i lavoratori non subiscono le conseguenze di una crescita più lenta, la crescita dei salari rimarrà probabilmente molto resistente. Guardando al futuro, la crescita dell’occupazione rimarrà sostenuta, data la forte ripresa della crescita dell’Eurozona nel primo trimestre e i miglioramenti sostanziali delle indagini sulle imprese. Ciò significa che, dato il miglioramento delle prospettive economiche, i mercati del lavoro rimarranno solidi, mentre i lavoratori e i sindacati continueranno probabilmente a chiedere aumenti salariali superiori all’inflazione.Sebbene la produttività del lavoro stia lentamente iniziando a migliorare, ciò non compenserà le conseguenze inflazionistiche degli alti salari nell’Eurozona. Nel complesso, questi dati suggeriscono che la Bce procederà gradualmente e con cautela dopo il primo taglio di giugno. Ci aspettiamo che la banca centrale europea taglierà i tassi una volta per trimestre, per un totale di tre tagli quest’anno, in linea con lo scenario che i mercati hanno prezzato per quest’anno.

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Ottimi risultati nel primo trimestre del 24, soprattutto considerando lo slancio volatile del mercato

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

A cura di Intermonte. Reply ha riportato ricavi nel primo trimestre del 24 pari a Eu554.3mn, leggermente migliori del previsto e in crescita del 6.5% YoY , o +6.1% a livello organico, escludendo cioè un contributo minore sul ForEx. Più in dettaglio: la Regione 1 e la Regione 2 (rispettivamente 61,8% e 20,5% delle vendite trimestrali) hanno sovraperformato il ritmo del 4Q23, registrando la stessa crescita organica, +9,3% su base annua. D’altro canto, la Regione 3 (17,7% delle vendite trimestrali, generate principalmente nel Regno Unito e in Francia) è scesa dell’1,6% su base organica su base annua, ancora in accelerazione rispetto al 4trim23 (-9,3%), in parte a causa di un cambiamento nella contabilità di alcune società non -attività principali. L’EBITDA trimestrale è stato pari a Eu87.3mn, in crescita del 7.8% YoY . Questo risultato positivo, un margine sulle vendite del 15,8%, in linea con le nostre stime e in aumento di quasi 20 punti base su base annua, è stato ottenuto principalmente grazie ai miglioramenti nella Regione 1 (dal 16,8% al 17,4%), mentre la redditività è stata quasi stabile nella Regione 2 (da dal 13,9% al 13,4%) e in calo nella Regione 3 (dal 12,2% al 10,2%). Alla fine di marzo 2024, Reply deteneva una liquidità netta (escluso IFRS16) di Eu498,3mn, Eu43mn superiore alla nostra stima, grazie a circa Eu220mn di FCF negli ultimi 12 mesi. Tendenze trimestrali e prospettive. In Italia e Germania, i segmenti Automotive e Servizi Finanziari, che rappresentano circa il 50% del totale dei ricavi trimestrali complessivi, sono stati molto forti, crescendo a un ritmo a doppia cifra. In Italia molto forti anche i segmenti Sanità, Governo e Difesa. I segmenti Telco & High Tech e Retail & CPG hanno invece registrato performance più volatili. Nella Regione 3, Logistica e Trasporti è stato il segmento con le migliori performance, mentre il segmento dei Servizi Finanziari ha subito un trend in calo in questa regione. Le prospettive appaiono favorevoli e il Presidente Mario Rizzante ha sottolineato che, dall’inizio dell’anno, Reply ha visto un crescente interesse per le applicazioni legate all’uso dell’intelligenza artificiale, un’area in cui Reply ha guadagnato una posizione di leadership sul mercato. La diffusione sempre più pervasiva dell’intelligenza artificiale sta accelerando l’evoluzione da modelli composti da poche grandi applicazioni core a scenari basati sulla frammentazione di servizi e piattaforme globali. Secondo Rizzante siamo ancora all’inizio di una grande trasformazione. Aggiornamento delle nostre stime. Riteniamo che le condizioni di mercato rimarranno abbastanza positive e riteniamo che Reply sia ben posizionata per continuare a sovraperformare il settore. Per quanto riguarda il 2024, confermiamo le nostre ipotesi che prevedono una crescita organica del 10% nella Regione 1 e nella Regione 2, grazie anche al fatto che il confronto diventerà più facile nei prossimi trimestri, e un progresso organico del 3% nella Regione 3. Stiamo leggermente aumentando il nostro flusso di cassa stime. OUTPERFORM confermato; obiettivo da Eu150,0 a Eu153,0. Reply ha dimostrato ancora una volta la capacità di sovraperformare il mercato di riferimento, rimanendo un’importante e redditizia fonte di cassa. Il gruppo continua a cercare opportunità di M&A e può contare su una posizione di cassa netta record. Riteniamo che sia perfettamente posizionato per sfruttare l’ondata di investimenti legati alla rivoluzione dell’intelligenza artificiale e, più in generale, all’innovazione digitale. La revisione del nostro prezzo target è principalmente finalizzata a riflettere una generazione di flussi di cassa migliore del previsto.

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Trimestre solido, pienamente sulla buona strada per raggiungere la guidance per l’anno fiscale

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

1Q24 solido nonostante la bassa stagione. I risultati del primo trimestre del 24 sono stati solidi, anche se notiamo la bassa stagionalità del trimestre in termini di redditività. I ricavi sono stati pari a €166mn, in crescita del +3,8% YoY (+1,5% organico) e del +0,2% rispetto alle attese. I ricavi dei libri commerciali sono stati pari a €92,0mn, in crescita del +4,2% YoY/+1,7% organico, grazie alla qualità del piano editoriale e al contributo della recentemente acquisita Star Shop (€2,2mn). Le vendite nel settore dell’istruzione hanno registrato una tipica bassa stagionalità, con ricavi pari a 9,2 milioni di euro. Le vendite al dettaglio sono cresciute del +9% YoY (+5% organico) raggiungendo i 43,8 milioni di euro, +4% meglio delle attese grazie al buon andamento del business dei libri, favorito dall’incremento delle vendite nei negozi. Il segmento Media ha riportato solo un leggero calo (-0,9% YoY), grazie ai forti ricavi pubblicitari digitali (+25% YoY). Agg. L’EBITDA è stato in linea con le nostre previsioni e in crescita del +9% YoY, sostenuto dalle aree Trade book e retail. In conclusione, il risultato netto è stato negativo per €-7,1mn, in linea con la nostra stima e €1,9mn peggiore YoY, in parte spiegato in parte da componenti non ricorrenti (€-1,3mn) e in parte da minorities (€-1,0mln). Per quanto riguarda la PFN, l’indebitamento netto escluso IFRS 16 ha chiuso a 133,3 milioni di euro (128,6 milioni di euro previsti), 17 milioni di euro in meglio rispetto al 1Q23 nonostante l’acquisizione di Star Shop (~9 milioni di euro) e l’incasso dei dividendi (28,7 milioni di euro). La forte generazione di cassa ordinaria (69 milioni di euro) ha confermato la capacità del Gruppo di finanziare la crescita esterna e la sua politica di remunerazione degli azionisti. Confermata la guidance per l’anno fiscale 2024. Alla luce dei risultati positivi del primo trimestre, il management ha confermato la guidance per l’anno fiscale 24, che punta a: (i) una bassa crescita dei ricavi a una cifra, (ii) un EBITDA rettificato in rialzo a una cifra media, sostenuto da risparmi sui costi e sinergie; (iii) agg. Margine EBITDA ~17%. Messaggi positivi dalla conference call . Durante la telefonata, il management ha espresso soddisfazione per l’inizio dell’anno, con il mercato dei libri Trade che ha registrato un andamento migliore di quanto inizialmente previsto, a dimostrazione del dinamismo del mercato dei libri. Nelle ultime 5 settimane, il sell-through di Mondadori è aumentato del +10% su base annua (migliore del mercato al +7,7%) compensando quasi interamente la performance del primo trimestre del 24 (-4,7%) che ha subito un confronto difficile. Nell’area Education la campagna adozioni è quasi terminata: anche se è troppo presto per avere indicazioni precise, la gestione appare positiva. L’andamento del business Retail è stato una bella sorpresa e la strategia del management di rafforzare ulteriormente la rete di negozi diretti è confermata dai risultati sinora raggiunti. Cambio di stima : in questo rapporto lasciamo invariate le nostre stime, a parte l’adeguamento per la piccola recente acquisizione. L’indebitamento netto (escluso IFRS16) è ora pari a € 63 milioni a YE24. Le nostre stime sono coerenti con le linee guida del management, sulle quali riteniamo elevata la visibilità. ACQUISTO confermato; target €3,3 invariato: le indicazioni confermano la performance positiva del gruppo e la coerenza con le indicazioni del management, con risultati pienamente in linea con la società. Confermiamo quindi le nostre stime per l’anno e il nostro giudizio positivo. La valutazione rimane molto interessante, soprattutto in termini di rendimento del free cash flow (11%-12%). Il titolo è attualmente scambiato a 4,7x/4,3x EV/EBITDA 2024-’25 rispetto a 8,0x/8,2x media dei pari editori di libri.

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La guida EBITDA dell’anno fiscale 24 punta verso la ripresa del mercato nella seconda metà dell’anno

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Le vendite sono state di 926 milioni di euro (-9% su base annua), leggermente inferiori ai nostri 948 milioni di euro (-2%), evidenziando ulteriori performance in calo nelle divisioni ad alto volume e basso margine, vale a dire Schermi (-12%) e Dispositivi (-10%) , principalmente a causa di un marcato rallentamento della domanda. L’utile lordo è stato di Eu53mn (-2% YoY), con un margine al 5,74%, in crescita di +20bps YoY e +40bps QoQ, beneficiando del miglioramento del mix di ricavi, con soluzioni e servizi a ca. 25% delle vendite totali (dal 23% nel 1trim23). Agg. L’EBITDA è stato di Eu14.3mn (-7% YoY) con un margine all’1.55%, in leggero aumento YoY, (1.53% nel 1Q23) con OpEx quasi stabile YoY, nonostante l’integrazione delle aziende recentemente acquisite (Lidera e Sifar). In conclusione, il tasso di cambio negativo di Eu1mn (principalmente dovuto ai movimenti del dollaro USA) e gli interessi netti più elevati hanno portato a un utile netto di Eu3,2mn (Eu5,9mn nel 1Q23). Indebitamento netto a Eu188mn, in linea con le stime. Le condizioni di mercato nel settore dell’elettronica di consumo rimangono difficili, con una ripresa prevista non prima del prossimo anno. A partire da ora, si prevede che i ricavi aumentino a una cifra bassa su tutta la linea nelle 2 ore. Sul flusso di cassa, il management punta a continuare a concentrarsi sul margine lordo e a ripristinare un buon livello di ROCE. Modifica delle stime: stiamo riducendo le nostre stime per l’anno fiscale 24 al punto medio della guidance, implementando una revisione simile alle nostre stime per l’anno fiscale 25-26, mantenendo invariate le nostre previsioni sul flusso di cassa, poiché la società sta dimostrando di avere una salda presa sulla gestione dei WC. Valutazione: mentre la nuova guidance era leggermente inferiore ai nostri/svantaggi. stime, lo consideriamo potenzialmente come l’aggiustamento finale delle stime. Sebbene la spesa al consumo sembri riprendersi più lentamente di quanto previsto in precedenza, riteniamo che PRT sia ancora ben posizionata per beneficiare di un’inversione della domanda di mercato. Nonostante il nostro cambiamento di stima, lasciamo invariate le nostre raccomandazioni BUY e TP, in parte grazie a un profilo di liquidità che si sta dimostrando più resiliente, in parte grazie al rollover a 6 mesi del nostro modello DCF.

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La fiducia digitale torna a brillare, compensando il contributo leggero della BI

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

A cura di Intermonte. DT e Cybersecurity guidano il top line in rialzo del 14,4% su base annua: il 1° trimestre è stato storicamente il trimestre meno significativo dell’anno in termini di margini, una tendenza ulteriormente accentuata in seguito all’acquisto di ABF, che presenta una stagionalità simile a Warrant Hub (il 4° trimestre rappresenta la vasta maggior parte della crescita annuale e dell’EBITDA). Accogliamo tuttavia con favore i messaggi emersi da Digital Trust (il business meno stagionale), che ha continuato a mostrare ottimi segnali sia in termini di crescita (+21,1%) che di espansione dei margini (+3,4pp YoY), evidenziando la qualità del posizionamento di TNXT in un mercato che continua a mostrare trend di espansione strutturale. Come per le altre due divisioni, anche la cybersecurity continua a mostrare buoni segnali di crescita (+15,7%), mentre, come previsto, Business Innovation ha registrato un trimestre piuttosto debole, con una crescita solo del 4,4% dovuta interamente al consolidamento di ABF, mentre la crescita organica è stato negativo dell’11,5%, poiché il contributo dell’Industria 5.0 si vedrà solo verso la fine dell’anno. Complessivamente i ricavi sono stati pari a Eu98.4mn, in crescita del 14,4% YoY. Margine DT in espansione di 3,4 punti percentuali su base annua: adj. L’EBITDA è stato pari a Eu15,4 milioni (rispetto a Eu15,3 milioni stimati), in leggero aumento rispetto a Eu15,0 milioni nel 1Q23 (margine implicito 15,6% contro 17,4% dello scorso anno). Come accennato in precedenza, i margini del Digital Trust sono stati forti (+3,4 punti percentuali, dal 27,4% al 30,8%), con una performance particolarmente buona di Ascertia, che ha incrementato i margini (margine EBITDA nella regione del 50%) contrariamente alle nostre aspettative. avere un effetto diluitivo. Notiamo che anche i margini sono cresciuti di circa l’1% su base organica. La redditività della cybersecurity ha resistito bene, mentre a causa della stagionalità e di un mix meno favorevole la redditività della BI è stata piuttosto fiacca (più servizi digitali, meno finanziamenti sovvenzionati). Infine, il debito netto è aumentato a Eu240mn, come adj. Il FCF di ~Eu27mn è stato più che compensato dall’incasso per l’acquisizione di ABF (Eu155mn). Stime confermate. Dopo i risultati del primo trimestre confermiamo le nostre stime, in linea con le indicazioni fornite dal management nella recente presentazione del Piano Industriale. Notiamo che i target aziendali vedono un fatturato in crescita tra il 21% e il 23% (nostra stima +22,4%), di cui 7% organico, per effetto di un aumento del 14%/16% di Digital Trust (8%/10% organico ), 14%/16% in Cybersecurity (interamente organica) e 38%/40% in Business Innovation (5%/7% organica). Per quanto riguarda la redditività, si prevede che il margine cresca più che proporzionalmente in tutte le divisioni, portando adj. EBITDA in crescita tra il 28% e il 32% YoY (nostra stima +30,6%). Infine, il debito netto/adj. Il rapporto EBITDA è previsto tra 1,7x e 1,9x a fine anno. Notiamo che né gli obiettivi di BP né le nostre stime includono l’impatto del potenziale esercizio dell’opzione call per acquisire la quota di maggioranza di DTH, per la quale una decisione finale dovrebbe essere presa entro la fine di giugno. ACQUISTO confermato; target ancora Eu29.0: nonostante il 1Q non sia molto indicativo dell’andamento annuale, apprezziamo come Digital Trust continui instancabilmente a offrire risultati soddisfacenti e notiamo con piacere come i problemi che hanno afflitto la Cybersecurity nei primi anni dopo l’acquisizione sembrano ormai essere alle spalle . Per quanto riguarda la Business Innovation, il miglioramento sequenziale trimestre dopo trimestre sarà la chiave per dimostrare ancora una volta (per l’ottavo anno consecutivo) la capacità di colmare il gap accumulato all’inizio dell’anno. Confermiamo la nostra visione positiva sul titolo e il prezzo target di Eu29.0.

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L’inflazione Usa cala al +3,4% in aprile

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

A cura di Richard Flax, Chief Investment Officer di Moneyfarm. L’inflazione complessiva negli Stati Uniti è passata dal 3,5% su base annua di marzo al 3,4% di aprile, mentre l’inflazione core, che esclude dal paniere i prezzi delle componenti più volatili come generi alimentari ed energia, è scesa dal 3,8% di marzo al 3,6%. Segno di un allentamento graduale e continuo delle pressioni sui prezzi, in linea con le attese degli analisti. La lettura di oggi è sicuramente positiva, anche se ancora lontana dal target del 2% della Federal Reserve: per questo continuiamo a ritenere che la prossima mossa dei policymaker sarà un taglio dei tassi, anche se non nell’immediato futuro. Se dovranno essere i dati ad indicare la linea della politica monetaria Usa, possiamo supporre che la Fed non abbandonerà il suo approccio attendista tanto presto.

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Rapporto di ricerca aziendale relativo a AQUAFIL

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

A cura di Intermonte. La società ha riportato risultati del 1Q24 allineati alle nostre stime, producendo risultati che, sebbene ancora inferiori a quelli dell’anno scorso, stanno iniziando a mostrare segnali di miglioramento su base trimestrale. Il fatturato è stato pari a Eu154.3mn, in calo del 12% YoY; il risultato è frutto di un netto miglioramento dei volumi (+13,8% YoY) e di un effetto prezzo/mix che rimane negativo. Tra gli aspetti positivi del comunicato sottolineiamo l’andamento dei volumi nell’area EMEA, in aumento del 25,3% su base annua nel primo trimestre sulla scia della ripresa del mercato nel segmento BCF e della crescita nei polimeri e nei tecnopolimeri, mentre NTF continua a soffrire di uno slancio debole. Segnali positivi sono arrivati ​​anche dall’Asia, dove i volumi sono aumentati dell’11,2%, mentre la notizia negativa del comunicato è che i volumi sono in calo del -5,6% nell’area Nord America, dove sia BCF che NTF hanno sofferto della debolezza della domanda di mercato, tendenza che il management si aspetta migliorare nella seconda parte dell’anno. Infine, nel 1Q Econyl ha rappresentato il 52,1% dei ricavi derivanti dalle vendite di fibra, in miglioramento rispetto al 46,9% dello scorso anno; notiamo che l’obiettivo è del 60% entro il ’25. Confermiamo le nostre stime per il 2024 e il 2025, che si collocano verso il limite inferiore dell’intervallo di guidance fornita dalla società a novembre (EBITDA adj 2024 a Eu76mn vs Eu76mn-Eu82mn guidance). La crescita dell’EBITDA prevista nel 2024 è imputabile al recupero dei volumi, ma soprattutto all’effetto stock e alle efficienze, mentre nel 2025 vediamo un effetto maggiore da un recupero dei volumi, che rimarrebbero comunque inferiori ai livelli raggiunti nel 2021 In definitiva, prevediamo che il rapporto debito netto/EBITDA scenderà a 3,0x nel 2024 e a 2,3x nel 2025. Confermiamo il nostro giudizio sul titolo, ritenendo che la società stia adottando le misure necessarie per recuperare il terreno perduto nel corso del 2023. Riteniamo che il focus del mercato nei prossimi mesi sarà soprattutto sul miglioramento dell’indebitamento netto; per raggiungere questo obiettivo, oltre al miglioramento dei risultati operativi, sarà necessaria un’attenta gestione del capitale circolante e del CapEx. Se la società sarà in grado di mantenere questo obiettivo, riteniamo che ci sarà spazio per il recupero del titolo dopo la debole performance di dodici mesi. La nostra valutazione, il risultato di un modello DCF e di un confronto tra pari, produce un prezzo obiettivo di Eu4,40, invariato rispetto al rapporto precedente.

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PMI pronte a investire nell’IA

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Piccole e medie imprese interessate a sfruttare le potenzialità dell’IA, nonostante non si conoscano ancor bene i perimetri e le ricadute applicative e sociali dei nuovi sistemi. È, in sintesi, l’orientamento delle PMI verso l’Intelligenza Artificiale, che emerge dall’indagine promossa in occasione del Festival del Lavoro dalla Fondazione Studi Consulenti del Lavoro in collaborazione con Confapi su un campione di 488 imprese, appartenenti principalmente al settore manifatturiero e rappresentative di tutta Italia. Circa l’11% delle imprese coinvolte ha già sviluppato sistemi di IA e quasi un terzo (29,7%) è attualmente impegnato in iniziative di diverso tipo, che vanno dalla realizzazione di progetti pilota (9,1%) alla partecipazione ad attività formative e informative in materia (13,9%). Ciò che ostacola una maggiore diffusione dell’IA tra le imprese è la scarsa conoscenza dei nuovi sistemi. Il 48,6% del campione ritiene, infatti, che sia questo il principale ostacolo. E con riguardo alla tipologia di applicazioni presenti nelle PMI emerge un approccio graduale: tra le più diffuse, quelle che consentono una più rapida ed efficace analisi dei dati (il 29,7% le ha introdotte o le sta introducendo) e, a seguire, i sistemi per l’automazione dei processi (17,4%) o di assistenza alla clientela tramite chatbot o applicazioni simili (15,5%).

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Sarà l’Università La Sapienza di Roma a rappresentare l’Italia alla prestigiosa Enactus World Cup 2024

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

E’ in programma a ottobre in Kazakhistan, dove si riuniranno gli studenti provenienti da tutto il mondo impegnati a generare il cambiamento attraverso l’azione imprenditoriale, per tre giorni all’insegna della collaborazione, competizione e della celebrazione dei risultati raggiunti. Gli studenti del Team Enactus La Sapienza si sono infatti aggiudicati il titolo di “Champion” dell’VIII National Competition di Enactus Italy, la sfida tra università italiane conclusasi ieri presso l’Università Europea di Roma – UER, con il progetto HAIR CYCLE, un innovativo processo di economia circolare, pensato per i settori farmaceutico e cosmetico, che prevede l’estrazione sostenibile della cheratina dai capelli raccolti dai parrucchieri e la conversione in idrogel per cure mediche. Il progetto è stato notato anche dagli organizzatori del Contest Baite, che hanno partecipato alla due giorni in qualità di giudici e selezionato il team Enactus La Sapienza. Il premio consiste nella partecipazione alla fase finale del Contest BAITE Award che prevede un percorso formativo di una settimana, dal 18 al 24 luglio, all’interno del Forum NanoValbruna. Il Forum dedicato a giovani ricercatori, studenti ed aspiranti imprenditori che desiderano candidare le proprie idee imprenditoriali ad un percorso di formazione e crescita all’interno di un contesto unico nel suo genere. Già Assegnato dal partner Impatta4Equity anche il premio finale in denaro, pari a 30.000 euro, dell’Investor Day, la sfida che ha visto protagonisti cinque progetti del programma di pre-accelerazione di Enactus Italy, selezionati e guidati da professionisti di WDA e validati con un Minimum Viable Product. Grazie a questo premio avrà la possibilità di diventare una vera e propria start-up sostenibile il progetto “Oyster2Life”, che introduce una rivoluzione tecnologica nei processi di smaltimento delle ostriche, trasformando i rifiuti in opportunità attraverso un modello di business circolare e innovativo: una vera e propria rivoluzione circolare dei gusci d’ostrica che, affrontando le sfide ambientali, dimostra il potenziale delle pratiche sostenibili in settori inaspettati. L’annuncio è arrivato al termine di una due giorni che ha visto riunirsi l’intera community di Enactus Italia, l’organizzazione sociale, parte del network internazionale di Enactus attivo in 33 paesi nel mondo, che solo nel nostro Paese coinvolge annualmente oltre 250 studenti, conta ad oggi più di 200 alumni e decine di accademici di 25 atenei e rappresentanti aziendali, con l’obiettivo di formare giovani leader innovativi e consapevoli. Grazie al Programma Enactus, infatti, gli studenti hanno accesso ad una piattaforma di apprendimento internazionale in collaborazione con Social Fare, che copre diverse tematiche, come l’identificazione dei problemi, la generazione di idee imprenditoriali e la valutazione dell’impatto sociale. Inoltre, grazie al supporto del socio fondatore Fondazione Caritro, gli studenti Enactus possono accedere al programma di pre-accelerazione in collaborazione con WDA, società di venture building co-fondata da Roberto Macina, volto a promuovere l’innovazione, la sostenibilità e la responsabilità sociale dei progetti a impatto nati in Enactus Italia, preparandoli per il lancio sul mercato. L’ottava edizione della National Competition è stata occasione anche per presentare il documentario “Bike4Change”, che racconta l’impresa straordinaria di Mirko De Pascalis, nominato Global Alumnus of The Year da Enactus Global, che ha pedalato oltre 1200 km da Trento a Utrecht per partecipare alla World Cup 2023, promuovendo la mobilità sostenibile e l’operato internazionale di Enactus anche presso le sedi delle Nazioni Unite; e per confrontarsi con Fabio Comba, Direttore delle Risorse Umane di KPMG Italia, Sonia Malaspina, Direttrice Relazioni Istituzionali, Comunicazione e Sostenibilità Italia e Grecia di Danone Nutricia SpA società benefit, Davide Mazzanti, allenatore dell’ITAS Trentino Femminile, e Julia Montevecchi, Studentessa di Sostenibilità e Alumna Enactus Italia, nella Panel Discussion dal titolo “La Sfida. Quando superare i limiti non ha limite”, moderata da Giampaolo Musumeci, giornalista di Radio 24. Ulteriori informazioni sono disponibili sul sito di Enactus Italy.

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Scuola: Pnrr, se i risultati risultano finora deludenti la colpa è negli obiettivi sbagliati

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

“Sul tema dei fondi del Pnrr male utilizzati per la scuola, anche per migliorare il reclutamento e la carriera degli insegnanti, è evidente che gli obiettivi finora realizzati risultino deludenti: evidentemente, gli obiettivi concordati dal Governo Draghi erano sbagliati”: a dichiararlo è stato oggi Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, a proposito del resoconto deludente pubblicato in questi giorni sugli investimenti scolastici finanziati con i progetti del Piano nazionale di ripresa e resilienza.“I dati negativi sui fondi del Pnrr spesi per l’Istruzione pubblica – spiega il leader dell’Anief – deriva da diversi fattori: in primo luogo, dal fattom che la predisposizione di ulteriori tre concorsi oltre ai nove banditi negli ultimi anni avrà l’effetto di precarizzare ancora di più la scuola italiana. Ricordo che negli ultimi dieci anni la metà dei posti autorizzati per l’immissione in ruolo è andata vacante, cosa più grave sul sostegno dove abbiamo la metà dei posti in deroga dati ai supplenti per lo più non specializzati”. Inoltre, continua Pacifico, “risultano troppo farraginose le procedure per assumere i giovani: ben cinque prima dell’agognato e mai assegnato ruolo. Stesso errore pensare di premiare gli insegnanti non per il lavoro che fanno o per quello che realizzazione al di là dell’insegnamento ma per una presunta formazione incentivante che non garantisce qualità al sistema scolastico ed è già obbligatoria dal 2015 e oggi retribuita con il contratto”. In definitiva, secondo il sindacalista autonomo, “bisogna prevedere un doppio canale di reclutamento che assuma i precari dalle GPS come prima dalle GAE, adeguare organico di fatto a organico di diritto su posti vacanti e prevedere per legge una carriera vera per le figure di sistema”, conclude il presidente Anief.

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Scuola. Graduatorie ATA 24 mesi: certificazione informatica non è un requisito

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Appena pubblicata una nota del ministero in relazione all’ Indizione, ai sensi dell’articolo 554 del decreto legislativo n. 297/1994 e dell’ordinanza ministeriale 23 febbraio 2009, n. 21, dei concorsi per titoli per l’aggiornamento e l’integrazione delle graduatorie per l’accesso ai ruoli provinciali dei profili professionali delle ex aree A e B del personale ATA. Arrivano finalmente Precisazioni in ordine al possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale che chiariscono quanto Anief ha sempre sostenuto. Per l’anno scolastico 2024/25 il possesso della certificazione internazionale di alfabetizzazione digitale tra i requisiti di partecipazione alla procedura di definizione delle graduatorie permanenti ATA non è necessario. A seguito di apposite interlocuzioni intervenute con l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, tale certificazione non è da ritenersi tra i requisiti che i candidati devono possedere per l’accesso alle graduatorie permanenti limitatamente al suddetto anno scolastico, in quanto l’intera procedura è stata avviata antecedentemente all’entrata in vigore della disciplina ordinamentale prevista dal richiamato CCNL del 18 gennaio 2024.

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Scuola: Sanzioni disciplinari docenti, ripresa la sequenza negoziale

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Si è svolto l’incontro tra ARAN e organizzazioni sindacali sul tema della responsabilità disciplinare del personale docente. Si tratta di un argomento di particolare complessità e dalle innumerevoli nonché delicate implicazioni – su tutte, la tutela della libertà di insegnamento – su cui si discute da tempo e che, per questo, è stato dirottato su una sequenza negoziale separata.La delegazione ANIEF, composta dai segretari generali Stefano Cavallini e Marco Giordano, ha evidenziato nel proprio intervento di essere indisponibile alla concentrazione di un potere sanzionatorio maggiore rispetto all’attuale nelle mani del dirigente scolastico.Va ricordato che il combinato disposto di varie norme succedutesi nel tempo – in particolare il D.lgs. 165/2001 (modificato dal D.lgs. 150/2009 prima e dal D.lgs. 75/2017 dopo) e il D.lgs. 297/1994 (Testo Unico Scuola) – ha fatto sì che ad oggi i dirigenti scolastico possano irrogare al personale docente esclusivamente le sanzioni del richiamo scritto e della censura, mentre quelle di grado superiore (dalla sospensione al licenziamento) sono rimaste in capo all’Ufficio Procedimenti Disciplinari attivo presso ogni direzione scolastica regionale. “Riteniamo che l’attuale assetto – dichiara il segretario generale ANIEF Marco Giordano – risponda già pienamente all’esigenza di comporre la garanzia della libertà di insegnamento con la necessità di perseguire, ove si verifichino, le violazioni del codice disciplinare da parte del personale docente. È pertanto necessario far sì che sia sempre un organo terzo, e non il dirigente scolastico, a decidere l’eventuale irrogazione dei provvedimenti più gravi, come nel caso della sospensione dal servizio. Tanto più se consideriamo – conclude Giordano – che in questi anni le modifiche normative hanno via via previsto deroghe importanti in favore dei dirigenti che, rispetto al recente passato, sono adesso soggetti a vincoli e termini meno rigidi nello svolgimento dei procedimenti disciplinari e che troppo spesso questi ultimi sono avviati sulla base di segnalazioni di studenti o famiglie senza essere preceduti – come invece dovrebbe accadere – da un’accurata e approfondita istruttoria preliminare del DS”. La trattativa tra le parti riprenderà nelle prossime settimane.

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Lavoro: Pensione, sempre più un miraggio per gli italiani

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

La pensione diventa sempre più miraggio per i lavoratori italiani: come riporta HuffPost, “i quarantenni di oggi dovranno lavorare anche dopo la pensione. La demografia è una scienza esatta”; infatti, “nel giro di una ventina di anni vi saranno più di 2,5 milioni di nuovi pensionati contro 6 milioni in meno di persone in età di lavoro. Quindi sempre meno persone verseranno i contributi che servono per pagare le pensioni. Inevitabili le conseguenze: gli over 65 del futuro dovranno lavorare e formarsi almeno fino ai 70”.“Tra le grandi emergenze del Paese ve ne è una che da alcuni anni ha conquistato il suo ‘’posto al sole’’, nel senso che è divenuta evidente, tanto che solleva preoccupazioni non solo tra gli addetti al settore se non nell’arco di parecchi decenni e di molte generazioni”. Questa emergenza si “inverno demografico” e “sta a indicare un inesorabile declino della popolazione residente nel BelPaese, stretta nella morsa dell’invecchiamento e della denatalità. Per quanto riguarda quest’ultimo aspetto nell’arco di una generazione si è passati dal picco storico di 1,1 milioni di nati del 1964 ai 379mila del 2023, con un tasso di natalità pari al 6,4 per mille, in calo rispetto al 6,7 per mille del 2022”. Marcello Pacifico, presidente nazionale del sindacato Anief, ha commentato la notizia affermando che “fino a quando nel bilancio dell’INPS non si separerà la spesa del welfare da quella delle pensioni e lo Stato non verserà i contributi piuttosto che figurativi toccherà lavorare oltre i 70 anni. È una vera e propria follia per il personale scolastico. Anief chiede intervento immediato”, ha concluso il leader del giovane sindacato rappresentativo del comparto istruzione.

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Scuola: Convegno nazionale della FISM

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Giancarlo Giorgetti: “Le scuole paritarie sono un tassello fondamentale nel complesso sistema di pesi e contrappesi che impattano sulla demografia del Paese. Un tassello fondamentale che a volte paga il prezzo della miopia della politica. Lo sguardo della politica è spesso a breve termine, a breve periodo. Le scelte che non rendono immediatamente non sono tra quelle che figurano in cima alla lista delle priorità mentre, in realtà, come ministero dell’Economia preferirei che ci fossero investimenti che supportassero le scuole dell’infanzia, le famiglie, come sapete benissimo abbiamo cercato di fare con l’ultima legge di bilancio. E’ avvilente trovare oggi limiti nella capacità di spesa a causa di politiche che hanno preferito dare soldi per ristrutturare castelli a spese dello Stato anzichè finanziare, per esempio, le scuole materne. E anziché investire sui nostri figli e nipoti si è preferito fare debito che graverà su di loro. Nonostante questo con testardaggine e determinazione abbiamo iniziato a introdurre diverse misure per i figli e la famiglia a partire dalla deducibilità delle spese scolastiche all’assegno unico per sostenere i costi del mantenimento dei figli. Sono stati numerosi gli investimenti per la creazione e ristrutturazione di asili nido e scuole dell’infanzia grazie alle risorse del Pnnr. E’ chiaro che sostenere le scuole dell’infanzia contribuisce a contrastare il calo demografico. Infatti, secondo diverse ricerche, la natalità non solo è legata al reddito delle famiglie ma anche al costo- opportunità di avere i figli. La maggior presenza e forza delle scuole dell’infanzia è fondamentale e direi proprio centrale nella strategia che dobbiamo intraprendere. I giovani hanno bisogno di sicurezza, devono poter contare sulla possibilità di avere una casa e maggiore tempo a disposizione senza avere un impatto sul lavoro e su questo le scuole paritarie hanno un ruolo importante, hanno un ruolo importante nel trasmettere un senso di fiducia generalizzato. Non bisogna più avere un approccio di sussidio: mi riferisco ai vari bonus. Piuttosto dobbiamo investire in modo deciso proprio sui servizi all’infanzia. Colgo l’occasione del convegno per i 50 anni della Fism per dire che dobbiamo lavorare tutti, politica e istituzioni scolastiche assieme per generare fiducia nelle giovani coppie facendo percepire lo stato e le istituzioni vicine nella scelta di fare figli. Insieme al ministro dell’Istruzione lavoreremo per migliorare l’offerta e supportare le scuole materne in una logica di investimento per il futuro. Concludo con un pensiero parafrasando uno scrittore del passato: i bambini non sono vasi da riempire ma fuochi da accendere e il bisogno di una spinta propulsiva per tornare a crescere e nuova linfa per alimentare la crescita. Tutti noi abbiamo il dovere, ognuno nei propri ruoli, di fare del nostro meglio per garantire una speranza fondata e una fiducia diffusa, un sentiero di crescita. Vi ringrazio dell’attenzione e auguri per i vostri 50 anni portati benissimo.”

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Terza edizione del “Premio Renco”

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

A Fano dal 26 al 30 giugno la rassegna ‘Passaggi fra le nuvole’ dedicata alle graphic novel. Tra gli ospiti: Vittorio Giardino, Giovanni Barbieri, Mara Cerri, Nadia Terranova, Bruno Bozzetto, Simone Tempia, Marco Steiner, Silvia Righetti, gli autori de ‘La Revue Dessinée’ Lorenzo Palloni, Luca Careda e Ilaria Urbinati, Valentine Cuny-Le-Callet. Lara Ineschi, in arte Lara Aayna, giovane autrice di Caorle, content creator, illustratrice e attualmente docente di Animazione alla Scuola del Fumetto di Treviso, è la vincitrice della terza edizione del ‘Premio Renco – Una Lettura fra le Nuvole’ promosso da Passaggi Festival (Fano, 26/30 giugno) in collaborazione con ‘La Lettura’ il settimanale culturale del Corriere della Sera. Il suo short graphic novel, intitolato “La Foto”, è riuscito a conquistare la giuria del concorso presieduta quest’anno da Mara Cerri, tra le più note e talentuose fumettiste italiane e composta da Marco Del Corona, vice caporedattore de ‘La Lettura’; Giovanni Di Bari curatore della rassegna e Giovanni Gasparini presidente di Renco Spa, azienda sostenitrice dell’iniziativa.L’opera vincitrice si è distinta per equilibrio e completezza grafica: “Ho molto apprezzato la capacità di sintesi e la padronanza della tecnica, segni di una maturità artistica notevole – commenta Mara Cerri – Lara è riuscita a dare uno sviluppo convincente al racconto, sia dal punto di vista del disegno, sia della narrazione, perché abbiamo ritrovato nel suo lavoro ogni elemento necessario al fumetto”.Anche quest’anno il concorso ha riscosso un notevole successo: circa un centinaio le opere arrivate da ogni parte d’Italia -dalla Lombardia alla Puglia, dal Veneto al Piemonte- e anche dall’estero -Belgio e Inghilterra- firmate da artisti di ogni età, dai 76 anni del più anziano ai 19 del più giovane. La cerimonia di premiazione di Lara Ineschi, con la partecipazione della presidente di giuria Mara Cerri, sarà l’appuntamento conclusivo, domenica 30 giugno, di ‘Passaggi fra le nuvole’ l’evento che il festival dedica alle graphic novel (tutti gli appuntamenti sono a ingresso gratuito). La rassegna, giunta alla settima edizione, quest’anno avrà una nuova location: la Mediateca Montanari Memo nel centro storico di Fano. Sono numerosi e importanti gli autori del fumetto che presenteranno a Fano le loro opere in dialogo con i critici Virginia Tonfoni e Alessio Trabacchini. Si parte mercoledì 26 giugno con uno dei progetti editoriali più interessanti degli ultimi anni, ‘La Revue Dessinée’, prima rivista di giornalismo a fumetti in Italia. A rappresentarla sarà Lorenzo Palloni (uno dei fondatori) e due fra gli autori del numero in uscita a giugno: Luca Careda e Ilaria Urbinati (Memo, ore 19.30). A seguire, Valentine Cuny-Le-Callet con la sua opera prima ‘Perpendicolare al Sole’ (Coconino Press), vincitrice in Francia del prix BD Fnac France Inter 2023 e del Grand Prix Artémisia 2023 (ore 21.30). L’ultimo incontro della prima giornata porterà sul palco di Passaggi fra le Nuvole due autrici che non hanno bisogno di presentazioni: Mara Cerri e Nadia Terranova (ore 22.30) che ci parleranno del loro ultimo lavoro ‘Zia Nina’ (Orecchio Acerbo). Giovedi 27, Marco Steiner presenterà la sua ultima opera: ‘Corto Maltese e Irene di Boston’ (Cong Edizioni). A dialogare con lo scrittore e storyteller ci sarà Patrizia Zanotti, managing director di Cong Edizioni, società e casa editrice che gestisce e promuove tutto il patrimonio artistico di Hugo Pratt (ore 19.30). A seguire Enrico Pinto con ‘Lo schermo Bianco’ (Coconino), opera d’esordio di un promettente fumettista. A chiudere la serata alle 22.30 sarà Miguel Vila autore dell’ultimo capitolo della Trilogia del Nord Est: ‘Comfortless’ (Canicola).Il programma di venerdì 28 giugno ci proporrà un grande maestro del fumetto italiano: Vittorio Giardino (Chiostro delle Benedettine, ore 18.30) sul palco con Giovanni Barbieri per presentare la loro opera ‘Il sorriso dell’eros’ (Rizzoli Lizard). Alle 19.30 si torna alla Memo con Silvia Righetti che ci illustrerà, attraverso le tavole del suo lavoro ‘Gente di Berlino’ (Tricromia), il suo primo anno di esperienza nella capitale tedesca. A seguire, un altro gigante dell’arte grafica italiana: Bruno Bozzetto, che insieme con Simone Tempia ripercorrerà gli incontri di una vita straordinaria in ‘Il signor Bozzetto. Una vita animata’ (Rizzoli Lizard). Chiuderà la serata Kalina Muhova con il suo primo lavoro di graphic novel, ‘Odio l’estate’ (Rulez).La rassegna proseguirà sabato 29 con Giulia Ciarapica e Michela Di Cecio co-autrici di ‘Come se non fossimo stati’ (Round Robin), opera che segna il debutto nel fumetto per Ciarapica, critica letteraria e book influencer già conosciuta dal pubblico di Passaggi (Memo, ore 19.30). A dialogare con le autrici sarà il performer e scrittore Nicholas Ciuferri. Il secondo incontro della giornata ospiterà i Risulei (Antonio e Fulvio, padre e figlio) che si sono cimentati nel fumetto ‘NapoliTopor’ (Add Editore), un racconto che coniuga la figura del grande e poliedrico artista francese con la città di Napoli. In tarda serata Antonio Pronostico con il suo ‘Tu No’ (Tricromia) ci farà rivivere, nel ricordo, le emozioni di uno dei più intensi cantautori della musica italiana: Piero Ciampi.Domenica 30 ancora fumetti alla Memo con due autori: Andrea Ferraris (alle 19.30) che ci presenterà il suo ‘Temporale’ (Oblomov) e alle 22.00, dopo la cerimonia di premiazione del concorso ‘Una Lettura fra le Nuvole’, Mario Natangelo autore di ‘Cenere’ (Rizzoli) concluderà l’edizione 2024 con un’opera che ci propone un confronto intimo con il lutto e la perdita di una persona cara.

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Allagamenti in Lombardia e situazione idrica in Italia

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

Sono l’evidente conferma di quanto sosteniamo da anni: i bacini di espansione sono un’assicurazione per la salvaguardia idrogeologica dei centri urbani, come ha dimostrato anche il fiume Seveso; allo stesso tempo, diventano velocemente inadeguati di fronte ad eventi meteo di copiosità finora sconosciuta, come conferma lo stesso Seveso ed i lunghi tempi per realizzare un’opera pubblica, cioè mediamente 11 anni, rischiano di renderla obsoleta ancor prima di essere inaugurata.” Ad analizzare così quanto registrato a Milano ed in altri territori della regione è stato Francesco Vincenzi, Presidente ANBI. Nella sola settimana scorsa gli afflussi nei bacini lombardi hanno superato i settecentocinquanta milioni di metri cubi, di cui il 35% ha interessato aree di pianura con precipitazioni, che nelle province più occidentali della regione hanno sorpassato i cento millimetri. E’ cresciuto il fiume Adda che, grazie alle abbondanti piogge (causa delle criticità idrauliche lungo i fiumi Lambro, Seveso ed il canale Muzza), ha raggiunto la ragguardevole portata di 438 metri cubi al secondo (in un giorno +mc/s 203). Le riserve idriche regionali sono ai massimi con un surplus di quasi il 35% sulla media, ma soprattutto (indice Snow Water Equivalent) con 924 milioni di metri cubi di neve più del normale: un tesoro, ma anche un rischio, qualora le temperature crescessero repentinamente e la neve disciolta andasse ad alimentare bacini fluviali, già saturi d’acqua. L’Osservatorio ANBI Risorse Idriche informa che, monitorando le mappe dell’ European Centre for Medium-Range Weather Forecasts (E.C.M.W.F.) e del sistema Copernicus, ci si rende conto che la crisi idrica nell’Italia del Sud, così come negli altri Paesi del Mediterraneo, è destinata ad aggravarsi. Il Nord Africa, fatta eccezione per Marocco ed Algeria, segna temperature superiori ai quaranta gradi e si prevede che, nei prossimi giorni, si raggiungeranno i 46 gradi in Libia; l’ondata di estremo calore attraverserà anche il mare, portando la colonnina di mercurio a superare i 30° nel Sud della Sicilia. La temperatura dell’acqua marina lungo le coste italiane raggiungerà, entro lunedì, i 21 gradi (fino a + 2° sulla media), mentre il mar Mediterraneo orientale (Grecia, Turchia, Cipro e Medio Oriente) toccherà i 23° in un contesto, in cui anche il mese in corso (nei primi 13 giorni, una temperatura media di 15,67° ed un’anomalia di 0,65°sulla media ’91-’20) pare indirizzato ad aggiudicarsi il primato del Maggio più caldo della storia, esattamente come accaduto per gli 11 mesi che l’hanno preceduto. Il bacino del Mediterraneo si conferma così l’hotspot europeo della crisi climatica e consente l’incursione, sul Vecchio Continente, delle caldissime correnti, che da oltre un mese stanno riscaldando, da oriente ad occidente, l’ampia fascia a Nord dell’equatore, provocando danni e vittime. In questo quadro, la Sicilia subisce il ruolo di avamposto europeo della crisi e lo conferma l’analisi pubblicata dal Sias (Servizio informativo agrometeorologico siciliano), da cui si apprende che anche Aprile 2024 è stato particolarmente siccitoso, con poco più di tre giorni di pioggia ed un deficit medio del 44% su base regionale, ma con punte tra il 70% e l’82% su larga parte del Catanese e delle province sud-orientali nonché del Trapanese; dal 1° Settembre 2023, sull’Isola è piovuto la metà del consueto con record negativi sempre sul Catanese, dove la pioggia caduta è stata inferiore di oltre il 70% sulla media storica, con 191,2 millimetri in 8 mesi, cioè il secondo valore più basso da oltre un secolo! La situazione di estrema sofferenza della Sicilia non deve far dimenticare le gravi difficoltà idriche, in cui versano le altre regioni meridionali e la Sardegna; in Aprile, su buona parte dell’Isola (dalla Gallura al Sud Sardegna) il deficit pluviometrico mensile si è aggirato tra i 40 ed i 59 millimetri (Fonte: ARPAS), impedendo di recuperare l’enorme deficit complessivamente accumulato nei mesi vernino-primaverili, soprattutto in quei territori, come l’Alto Cixerri, dove gli invasi trattengono ormai meno di tre milioni di metri cubi d’ acqua. In Puglia l’aumento delle temperature e le piogge insufficienti aumentano il fabbisogno idrico del comparto agricolo, con conseguente riduzione dei volumi stoccati negli invasi: negli scorsi 7 giorni, quasi sei milioni di metri cubi in meno ed il deficit sul 2023 sfiora ormai i centoventiquattro milioni di metri cubi. Addirittura maggiore è il gap, che in Basilicata divide l’annata in corso da quella passata: -144,08 milioni di metri cubi.In Calabria soffrono i fiumi Lao ed Ancinale, rispettivamente con portate pari al 37% ed al 5,2% sulla media mensile. Risalendo la Penisola, in Campania, il fiume Sele, così come il Volturno, registra un buon livello idrometrico, superiore rispetto al quinquennio scorso. Nel Lazio, l’altezza idrica del lago di Nemi ha perso esattamente 40 centimetri in un anno, mentre il bacino di Bracciano registra un deficit di “soli” 4 centimetri sul 2023. Anche questa settimana è da segnalare la performance fortemente negativa del fiume Tevere, che a Roma non raggiunge neppure mc/s 90 contro una media mensile superiore ai duecento metri cubi al secondo. Leggeri cali sono stati registrati anche da Aniene e Velino, entrambi sotto media, mentre la portata della Fiora, nella Maremma laziale, rimane invariata rispetto a 7 giorni fa ed ampiamente superiore alla media (+158% circa). In Umbria torna a calare il livello del lago Trasimeno, così come del Chiascio e della Paglia; stabile il Topino.Pure l’Abruzzo è vittima di una lunga stagione siccitosa dall’inizio del corrente anno idrologico e, fatta eccezione per la fascia collinare centro-meridionale, anche il mese di aprile è stato avaro di piogge: questo, unitamente all’assenza di neve invernale su larga parte dei massicci della regione, è causa della scarsità di risorsa idrica, stoccata nei bacini; la diga di Penne ,con i suoi 3,25 milioni di metri cubi attualmente invasati, trattiene appena il 43% dell’acqua normalmente presente in questo periodo (la media degli ultimi 14 anni è mln. mc. 7,52). Nelle Marche segno meno per le portate dei fiumi Potenza ed Esino, mentre rimangono sostanzialmente stabili i livelli di Tronto e Sentino. La quantità d’acqua stoccata nei bacini regionali (oltre cinquantadue milioni e mezzo di metri cubi) rappresenta una sicurezza per il prosieguo della stagione irrigua anche in caso di primavera avara di pioggia. In Toscana, in una settimana, si sono registrate riduzioni nelle portate dei fiumi Serchio, Sieve, Ombrone ed Arno; questi ultimi 2 risultano nettamente deficitari rispetto alla media dello scorso ventennio (rispettivamente -45% e -20%). In Liguria decrescono i livelli dei fiumi Entella, Magra, Vara ed Argentina. Ad un anno dalla seconda alluvione, segno meno per le portate dei fiumi appenninici in Emilia Romagna, tra cui solo la Trebbia e l’Enza mantengono flussi superiori alla media mensile; il deficit del Reno sale a quasi il 50% (fonte: ARPAE). Come noto da settimane, una situazione idrica, diametralmente opposta a quella del Mezzogiorno, si sta vivendo nell’Italia Settentrionale dove nuove, copiose piogge vanno ad alimentare corpi idrici, già sovraccarichi d’acqua, grazie ad abbondanti precipitazioni ed alla fusione nivale, provocata dall’aumento delle temperature primaverili. I livelli dei grandi laghi del Nord registrano l’ennesima crescita: il Maggiore è 31 centimetri più alto della media, Sebino e Benaco sono vicinissimi alla quota massima. In Valle d’Aosta l’innalzamento delle temperature ha permesso lo scioglimento, sopra i duemila metri, di quasi quaranta centimetri di manto nevoso con conseguenti, rapidi aumenti di portata della Dora Baltea (+229%) e del torrente Lys (+100%). In Piemonte calano i fiumi Tanaro e Stura di Lanzo, pur mantenendo valori superiori alla media, mentre la crescita impetuosa della Toce permette di registrare un +65% sulla media mensile. La portata del fiume Po è alterna, ma confortante: cresce nella sezione piemontese, arretra in quelle lombardo-emiliane; a Pontelagoscuro la portata in alveo è di circa duemilatrecentonovanta metri cubi al secondo, cioè il 20% in più rispetto alla media mensile. Infine, in Veneto, dove il maltempo delle scorse ore ha portato qualche isolato allagamento, i fiumi Adige e Piave vedono accrescere le portate, mentre calano quelle di Livenza, Brenta, Bacchiglione e Muson dei Sassi.

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Many mental-health conditions have bodily triggers

Posted by fidest press agency su lunedì, 20 Maggio 2024

The tics started when Jessica Huitson was only 12 years old. Over time her condition worsened until she was having whole-body fits and being rushed to hospital. But her local hospital, in Durham, England, was dismissive, suggesting she had anxiety, a mental-health condition, and that she was probably spending too much time watching videos on TikTok. Her mother describes the experience as “belittling”. In fact, Jessica had an autoimmune condition brought on by a bacterial infection with Streptococcus. The condition is known as Paediatric Autoimmune-Neuropsychiatric Disorders Associated with Streptococcus (pandas). When the infection was identified and treated, her symptoms finally began to improve.Ms Huitson is not alone in having a dysfunction in the brain mistaken for one in the mind. Evidence is accumulating that an array of infections can, in some cases, trigger conditions such as obsessive-compulsive disorder, tics, anxiety, depression and even psychosis. And infections are one small piece of the puzzle. It is increasingly clear that inflammatory disorders and metabolic conditions can also have sizeable effects on mental health, though psychiatrists rarely look for them. All this is symptomatic of large problems in psychiatry. Many mental-health conditions have bodily triggers Psychiatrists are at long last starting to connect the dots, (Font The Economist)

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