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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Greenpeace contro piattaforma petrolifera in artico

Posted by fidest press agency su domenica, 5 giugno 2011

Groenlandia diciotto attivisti di Greenpeace hanno scalato una pericolosa piattaforma petrolifera a 180 chilometri dalle coste della Groenlandia. Si tratta della Leiv Ericsson, della compagnia Cairn Energy, un gigante di 53.000 tonnellate, contro la quale Greenpeace sta conducendo da settimane una serrata azione di ostruzione e ostacolo alle attività di ricerca di greggio e perforazione previste nei mari artici. Gli attivisti hanno sfidato acque gelide per arrampicarsi lungo le gigantesche braccia della piattaforma; una volta a bordo, una delegazione di Greenpeace ha chiesto al responsabile delle operazioni di esplorazione petrolifera una copia dell’ Oil Spill Response Plan, il piano di intervento in caso di fuoriscita o sversamento di petrolio. La società Cairn Energy, responsabile della piattaforma, ha finora rifiutato di rendere pubblico questo documento, violando tutte le norme industriali del settore. Greenpeace aveva messo in campo, nei mesi scorsi, ogni possibile richiesta per ottenere tali informazioni, recandosi anche a Edinburgo, dove ha sede la compagnia, per parlare direttamente con i suoi dirigenti.
Nei giorni scorsi, due attivisti avevano già bloccato le operazioni della Leiv issandosi sulla piattaforma con un guscio di sopravvivenza in cui si erano rinchiusi per circa quattro giorni, prima di venire rimossi mercoledì scorso. Poco prima di venire arrestati, chiamando al telefono due dirigenti della compagnia, avevano avanzato nuovamente richiesta che la Cairn rendesse pubblici i suoi piani di intervento in caso di disastro. La stessa cosa hanno chiesto più di 30.000 sostenitori di Greenpeace, via mail alla Cairn Energy. La compagnia ha dichiarato che le operazioni della piattaforma sono sospese. I suoi avvocati hanno intentato causa chiedendo un risarcimento di 2 milioni di dollari per ogni giorno di impedimento nelle attività di esplorazione petrolifera. Ci sarà una prima udienza lunedì presso la Corte olandese. C’è sola un’altra piattaforma, oltre alla Leiv Eiriksson, operante al largo delle coste della Groenlandia. Le grandi compagnie petrolifere osservano con interesse l’operato della Cairn Energy. Se dovesse scoprire giacimenti consistenti, la Exxon, la Chevron e altri colossi del petrolio darebbero il via alla corsa al petrolio tra i ghiacchi dell’Artico. Per questo Greenpeace ritiene indispensabile bloccare queste operazioni di esplorazione.

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