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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 133

Lettera aperta sulle pandemie

Posted by fidest press agency su domenica, 14 giugno 2009

La  Dott.ssa Emilia Urso Anfuso con una lettera aperte rivolta alle istituzioni e per conoscenza ai media  per “auspicare una possibile nuova era che possa portare ad un dialogo costruttivo che non potrà che recare giovamento fra le parti. Sappiamo come le industrie farmaceutiche gestiscano l’affair salute. Il loro business si fonda soprattutto sulle malattie e non sulla loro cura. E’ talmente palese, ormai, che ricevere un diniego a questa affermazione rasenterebbe un’aberrazione incoerente ed inaccettabile da una società civile (ancor più se identificabile in utente del comparto) che per norma costituzionale attende alla salute. I “clienti” delle case farmaceutiche, non sono soggetti sani. Questo fa presumere sempre più, che possa esserci qualcosa di deviato nella gestione degli affari delle suddette industrie. L’attuale pandemia suina – virus denominato H1N1 –  che sta generando un effetto a reazione di notevole impatto in campo internazionale,  fa presumere a molti che vi sia, se non un progetto stabilito a priori, una metodica di espansione dei virus che anziché essere bloccata, viene sviluppata. Perché? Per favorire ancora una volta, le industrie farmaceutiche che ora si ritrovano con un nuovissimo canale da sfruttare a piene mani: quello dei vaccini e delle cure agli effetti collaterali”. Ciò premesso la ricetta della dott.ssa Urso Anfuso è stata da lei così riassunta: “prendere in considerazione metodiche di verifica e controllo dell’iter di sviluppo delle filiere degli allevamenti di bestiame per l’alimentazione, dall’altro una diffusa campagna di informazione, che informi la cittadinanza sulle migliori pratiche da attuare per limitare il rischio di contagio. E per quanto riguarda la vaccinazione:  che il vaccino sia reso disponibile ma non divenga una coercizione: ricordiamo che, l’inoculazione di sostanze chimiche in soggetti allergici, potrebbe sortire effetti deleteri se non mortali”. E la lettera si conclude con un auspicio: “Certi che la Vostra sensibilità e competenza porterà ad una condivisione di idee, prodromiche allo sviluppo di strategie garantiste per la cittadinanza, ci rendiamo disponibili ad affrontare, anche coinvolgendo i Responsabili Nazionali delle Consulte Scientifica e Sanitaria del Partito dell’Alleanza, le migliori metodiche da mettere in atto, ivi comprendendo la inderogabile applicazione del Reg. CE in materia di Tracciabilità e Rintracciabilità dei prodotti agroalimentari”.

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