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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 130

Il protagonismo dei psicolabili: da Berlusconi al Papa

Posted by fidest press agency su venerdì, 25 dicembre 2009

Lettera al direttore. Caro direttore, durante la processione, che precede l’inizio della celebrazione della messa di Natale, il Pontefice è stato trascinato a terra da una donna psicolabile. E’ senza ombra di dubbio il frutto del clima d’odio di questo tremendo periodo. Chi sono i mandanti morali, i terroristi mediatici? Di una cosa si può essere certi: un’associazione segreta di psicolabili sta terrorizzando il nostro Paese. Speriamo che gli 007 li scoprano al più presto. (Elisa Merlo) (n.r. la nostra lettrice questa volta lancia una provocazione paventando una congiura dei “terroristi mediatici”, tra il serio e il faceto, anche se tra i due episodi una sola cosa li accomuna ed è lo stato mentale dei due soggetti. La verità è che esiste l’incapacità di taluni di saper gestire i tanti messaggi che da più fonti provengono e di trattarli nel modo più consono scremandoli dalle suggestioni e dalle emozioni del momento).

Una Risposta to “Il protagonismo dei psicolabili: da Berlusconi al Papa”

  1. sante said

    fece scalpore secoli fa in Firenze la «congiura de’Pazzi» , oggi invece assisteremo forse alla «insurrezione degli Psicolabili». Ma non finirá per diventare un comodo cliché etichettare come pazzi tutti quelli che fanno cose contro, non necessariamente deprecabili od illegali? Forse nei libri di storia scriveranno che le torrigemelle sono state buttate giú da una comitiva di malati mentali che ha dirottato l’aereo del manicomio. E se ci pensate bene é una strategia vecchia,vecchia,vecchia. Si chiama «screditare e cammuffare» disagio, disperazione, emarginazione, rabbia pura e non filtrata dall’intelligenza, in modo da eliminare la percezione del dissenso, nasconderla agli occhi del pubblico, difendere l’immagine surreale di un potere invulnerabile ed immutabile , sempre e comunque dalla parte del bene e del giusto, contrapposto ad una massa amorfa ed innominabile nella quale mescolare assieme il contestatore corretto e il pazzo sconsiderato. Cosí ad esempio se tartaglia tira una statuetta, travaglio diventa automaticamente un terrorista. Tartaglia e questa donna che ha preso per il bavero il signor ratzinger saranno senz’altro delle persone non proprio equilibrate a voler eufemizzare eppure la cosa veramente pericolosa non sono gli atti sporadici e scoordinati di cani sciolti, sono i terroristi veri, istituzionali, che dall’alto della carica pubblica approfittano di episodi deplorevoli per demonizzare gli avversari galantuomini ed omologarli a: sovversivi, terroristi, criminali.
    E psicolabili. Il tutto in nome dell’amore, della tolleranza e della pace sociale. Ma la pace si costruisce sulla giustizia, non sulle chiacchiere o con l’aiuto del manganello, delle pistole degli agenti di pubblica sicurezza e delle prigioni. Quando ci si trova costretti a ricorrere a questi mezzi é come quando si usano i canadair per spegnere gli incendi: vuol dire che la battaglia é giá persa. La storia non si ferma e tutti i nodi arrivano al pettine.

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