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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 172

Kroll: Fraud and financial crime report 2023

Posted by fidest press agency su domenica, 2 luglio 2023

NEW YORK e MILANO. Kroll, azienda leader nella fornitura di soluzioni dedicate alla gestione del rischio e alla consulenza finanziaria, ha pubblicato oggi il “Fraud and Financial Crime Report 2023”, rilevando che il 69% dei manager e degli specialisti nella gestione del rischio a livello globale (il 68% in Europa) prevede un aumento dei rischi di crimini finanziari nel corso dei prossimi 12 mesi. Le problematiche di cybersecurity e le violazioni di dati sono previsti essere i fattori principali alla base di questa crescita, seguite dalle pressioni di tipo finanziario sulle organizzazioni. La survey, che ha coinvolto 400 senior manager e professionisti nella gestione del rischio in quattro continenti, ha inoltre evidenziato che, per contrastare un potenziale aumento dei rischi di crimini di tipo finanziario, due terzi (il 67%) degli intervistati sia a livello globale che europeo prevedono di aumentare gli investimenti in strumenti tecnologici, mentre quasi la metà degli intervistati (il 49%) indica l’integrità dei dati come la sfida più grande nell’implementazione di nuove tecnologie. La survey ha inoltre evidenziato che: A livello globale, i rischi di crimini finanziari legati alle criptovalute sono fonte di preoccupazione per il 78% degli intervistati (e per il 75% dei rispondenti europei). Il 56% del campione globale afferma di aver implementato soluzioni basate sull’intelligenza artificiale e sul machine learning nei programmi aziendali di compliance nel contrasto dei reati finanziari, sebbene nella maggior parte di questi casi si è solo nella fase iniziale. Anche se gli intervistati si mostrano fiduciosi nell’accuratezza delle misurazioni dei propri risultati in ambito ESG, il 61% del campione ha indicato nella mancanza di standardizzazione e nella scarsità di dati le principali difficoltà nel reporting in materia ESG. Circa la metà del campione indica lo sviluppo tecnologico, le criptovalute, la data privacy e le tensioni geopolitiche come le principali sfide poste ai governi nella lotta ai crimini di tipo finanziario. Il 73% dei rispondenti sia a livello globale che europeo prevede di dedicare maggiori risorse al miglioramento dei controlli delle catene di fornitura a causa di forniture provenienti da Paesi oggetto di sanzioni o soggetti a restrizioni sulle esportazioni nei prossimi 12 mesi. Quasi un terzo degli intervistati a livello globale e il 31% in Europa afferma che i programmi di conformità al contrasto dei crimini di tipo finanziario delle proprie aziende tengono già conto dei rischi associati alle criptovalute. A livello globale, il 54% degli intervistati prevede un aumento dei controlli per l’applicazione delle normative governative in materia di contrasto dei crimini finanziari nei prossimi 12 mesi. Questo dato sale al 64% in Europa.

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