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Quotidiano di informazione – Anno 36 n° 162

Archive for 26 luglio 2023

La Sicilia brucia ma non chiamatela emergenza

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

In queste ore in Sicilia si sta rivivendo un incubo oramai ricorrente. Ettari ed ettari di natura preziosissima stanno andando in fumo insieme a colture agricole e beni pubblici e privati con danni incalcolabili, mentre purtroppo già si contano le prime vittime. Si tratta certamente degli effetti del cambiamento climatico che ogni anno si manifesta con maggiore forza distruttiva complici le temperature altissime, venti caldi impetuosi, siccità estesa. Proprio per queste ragioni, però, istituzioni ed enti preposti non possono dirsi sorpresi e non si sarebbero dovuti far trovare impreparati. Già lo scorso anno gli incendi in Sicilia avevano percorso 56.000 ettari con i danni e i costi diretti per gli interventi stimati di circa 22 milioni e con problemi gestionali già allora evidenti, prima fra tutte quella della carenza di personale dedicato. Cone recentemente segnalato anche da Salvatore Cocina, Dirigente Generale della Protezione Civile della Sicilia, si stima che servirebbero non meno di 300 vigili del fuoco in più e che gli uomini della Forestale regionale siano sotto organico di circa 400 unità. In questo contesto i volontari di protezione civile giocano un ruolo fondamentale, ma non bastano. Logico dunque domandarsi se gli oltre 20.000 operai forestali contrattualizzati annualmente dalla Regione siano correttamente impiegati o se proprio a loro, con la dovuta formazione, potrebbe essere dato un ruolo più specifico che per altro rafforzerebbe la loro richiesta di stabilizzazione. L’obiettivo dovrebbe essere quello di trasformare il costo degli operai forestali, stimato dalla Corte dei Conti in oltre 60 milioni di euro l’anno, in un investimento in termine di prevenzione antincendio e specifico supporto in caso di necessità. Si tratta di problemi che il Ministro della Protezione Civile Nello Musumeci dovrebbe conoscere molto bene, non solo perché ex Presidente della Regione Sicilia, ma perché nel suo mandato di Governatore si era anche occupato della riorganizzazione del Dipartimento della Protezione Civile Regionale che in Sicilia dipende proprio dalla Presidenza della Regione. Per questo stupiscono ancor di più le carenze soprattutto di mezzi che si sono evidenziate negli ultimi giorni e soprattutto nella giornata di ieri dove incredibilmente ben 6 Canadair sono andati in avaria nel pomeriggio lasciando l’Isola praticamente senza assistenza adeguata. La Sicilia deve uscire dal paradosso di essere tra le ultime regioni italiane per copertura forestale (secondo l’inventario forestale nazionale sono 381.647 gli ettari boscati della Regione) e allo stesso tempo, nonostante abbia il più alto numero di persone dedicato alla gestione e alla sorveglianza, nell’ultimo decennio è stata fra le prime regioni d’Italia per le superfici coperte dal fuoco. Le cause primarie di questa situazione sono principalmente due: il cambiamento climatico e il persistere di una situazione di assoluta carenza nella gestione delle superfici boschive e degli incendi, oltre alla sicura presenza di criminali che troppo spesso agiscono nell’impunità. Gli incendi si ripetono sempre con le stesse modalità: coincidenza assoluta degli incendi con le condizioni meteo avverse, contemporaneità degli incendi in località diverse, partenza del fuoco all’inizio delle ore serali, punti multipli degli inneschi e scelta dei luoghi con “professionalità” da conoscitori. La cura dei boschi esistenti e l’incremento delle superfici forestali e sane, ricche e controllate sono un fattore essenziale per mitigare il cambiamento climatico ormai in atto, ma anche per fornire quei servizi ecosistemici fondamentali per migliorare la qualità della vita dei siciliani. L’isola versa invece in condizioni di totale vulnerabilità delle superfici forestali, della sostanziale assenza di investimenti sul fronte investigativo e coercitivo che guardi ovviamente non solo alle attività criminali esercitate sul campo, ma anche a sofisticati calcoli economici, politici e sociali che possono alimentare il diabolico ciclo: investo, impianto il bosco e poi lo brucio, attiro altri investimenti e così via, in più, durante il periodo dell’incendio spendo in modo incontrollato.Le richieste del WWF: nell’immediato, la creazione di un gruppo investigativo permanente di interforze che, con azioni mirate di intelligence e di prevenzione, contrasti l’attività dei criminali incendiari, presidi quell’area grigia di illegalità che si coagula intorno alle aree forestali, ne individui componenti, interessi e dinamiche.Di fatto continua ad esistere un sistema fatto di precarietà, di aspettative legittime e non, di grovigli di interessi, di trascuratezza nella cura del personale compreso il mancato rinnovamento. E normalmente queste situazioni generano complicati fenomeni clientelari ed assistenziali, difficili anche da dipanare. A farne le spese è la nostra ricchezza di biodiversità, la nostra flora e la nostra fauna, la nostra salute, la nostra identità, il nostro futuro. (fonte: WWF Italia)

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Incendi: La situazione in Sicilia risulta ancora drammatica

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Sono centinaia le richieste di intervento, moltissime delle quali impossibili da evadere per la carenza di uomini e mezzi. Catania, Palermo e Messina le città più colpite, dove si registrano interi quartieri evacuati, almeno tre morti, decine di case e attività incendiate o seriamente danneggiate. Contiamo feriti tra i cittadini, le squadre di volontari, quelle dei forestali; anche alcuni vigili del fuoco sono dovuti ricorrere ai sanitari.I nostri centralini sono ormai in tilt, tanto che il Comando provinciale di Catania è stato letteralmente preso d’assalto da cittadini infuriati. È stato necessario l’intervento dei Carabinieri per riportare la calma presidiando la caserma. Squadre di vigili del fuoco vengono fermate per strada dai cittadini e minacciate affinché effettuino l’intervento da loro richiesto impedendo il regolare svolgimento del servizio di soccorso e fomentando così l’esasperazione dei cittadini. Le squadre dei vigili del fuoco vengono scortate dalle forze dell’ordine.Uno scenario bellico che non si era mai visto prima e che ancora non ha trovato la parola fine. Insufficiente il raddoppio dei turni istituito stamattina, perché incrementare l’organico serve a poco quando mancano i mezzi. Ormai si opera con qualsiasi mezzo di fortuna pur di dare risposte ai cittadini, mettendo a serio rischio anche l’incolumità degli operatori ormai stremati dal caldo e dalle fatiche.Un disastro annunciato, anzi, urlato dalla USB Vigili del Fuoco che da anni protesta per le gravi carenze di organico siciliane ed in particolare del Comando di Catania, decisamente sottodimensionato per fronteggiare le emergenze quotidiane, figuriamoci scenari simili. L’emergenza climatica non può essere considerata ormai un evento straordinario, sporadico ed isolato, bensì la normalità: dobbiamo attrezzarci per fronteggiarla.Sono innumerevoli i comunicati, gli scioperi, i sit-in di protesta da parte di USB Vigili del Fuoco, tutti volti a denunciare le fragilità del nostro territorio e la rischiosità di fenomeni climatici sempre più estremi. Oggi la politica, di ogni colore, deve fare mea culpa per le disattenzioni e le finte promesse che da sempre rivolge ai vigili del fuoco siciliani ed etnei. Basti vedere che a fronte di potenziamenti di organico a livello nazionale, in Sicilia non è arrivata neanche un’unità in più, ormai da decenni. I comandi sono sempre con mezzi obsoleti o fermi per mesi nelle officine in attesa di essere riparati. Qualcuno di tutto ciò dovrà rispondere di fronte ai cittadini.Nel difendere pubblicamente i colleghi dalle intemperanze dei cittadini esasperati, esprimendo solidarietà ai lavoratori, non possiamo però tacere di come a tutti i livelli i cittadini dell’isola vengano continuamente vessati, illusi e abbandonati da chi dovrebbe garantire politicamente e amministrativamente i servizi minimi alla cittadinanza. Nella regione, come dimostra anche il recente incendio all’aeroporto di Catania, ai Vigili del Fuoco mancano mezzi idonei e moderni: molti sono costantemente in riparazione, molti totalmente inadatti alle tipologie di intervento per i quali vengono utilizzati. Non ci risultano né regolari programmi di manutenzione, né prossime assegnazioni che possano tamponare questa situazione.Al problema dei mezzi, come dicevamo e denunciamo da anni, si somma quello del personale. La Sicilia è un’isola ed è il punto estremo d’Italia. Con collegamenti viari imbarazzanti che ora si vorrebbero imbellettare con un ponte in mezzo al nulla. Inviare moduli in supporto da altre regioni, a volte anche dalle stesse province limitrofe, richiede ore, giorni prima di avere un apparato sufficiente a fronteggiare emergenze per le quali ogni minuto può essere vitale.Non si possono adottare nella scelta degli organici gli stessi criteri delle altre regioni italiane. Serve assolutamente un incremento degli organici di Vigili del Fuoco in tutti i Comandi della regione per poter ovviare alle emergenze regionali in maniera autonoma almeno per i primi giorni. Il raddoppio dei turni è un escamotage insufficiente a fronte sia della carenza di mezzi di cui discutevamo prima sia per l’impossibilità di sfruttare i colleghi in situazioni particolarmente gravose dal punto di vista fisico per 70 ore a settimana.Questa giornata di dramma, deve essere un punto fermo per un cambiamento di rotta: ora basta, servono uomini e mezzi e una riclassificazione verso l’alto di tutti i comandi e distaccamenti siciliani. Il Coordinamento USB VVF Sicilia

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Spazio Treccani Arte

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Roma lunedì 2 ottobre 2023 Palazzo Mattei di Paganica piazza della Enciclopedia Italiana 4 l’Istituto della Enciclopedia Italiana inaugura, all’interno di Palazzo Mattei di Paganica, sua storica sede dal 1927, Spazio Treccani Arte: uno spazio espositivo ma anche un luogo per incontri, presentazioni e ricerca sul contemporaneo. Le sale, accessibili ai visitatori gratuitamente al piano terra del Palazzo, saranno inaugurate con una mostra che proverà a restituire al pubblico la poliedricità dei progetti fin ora proposti, presentando la totalità delle opere realizzate, nell’arco dei 5 anni di Treccani Arte, con oltre 30 artisti contemporanei. Per l’occasione, saranno esposti i lavori di Giorgio Andreotta Calò, Giovanni Anselmo, Francesco Arena, Massimo Bartolini, Gianfranco Baruchello, Elisabetta Benassi, Rossella Biscotti, Loris Cecchini, Rä Di Martino, Bruna Esposito, Isabella Ducrot, Ettore Favini, Cao Fei, Claire Fontaine, Piero Golia, Alice Guareschi, Paolo Icaro, Emilio Isgrò, Alfredo Jaar, Luisa Lambri, Marcello Maloberti, Marzia Migliora, Marisa Merz, Maurizio Nannucci, Ornaghi e Prestinari, Diego Perrone, Alessandro Piangiamore, Remo Salvadori, Marinella Senatore, Ettore Spalletti, Giuseppe Stampone, Gian Maria Tosatti, Nico Vascellari, Francesco Vezzoli. A partire dall’inizio del 2024 lo spazio ospiterà nuove mostre temporanee e progetti speciali. Treccani Arte nasce nel 2018 dalla volontà dell’Istituto di rinnovare l’impegno nella ricerca e nella divulgazione della cultura, promuovendo una diffusione della conoscenza in ambito artistico attraverso la produzione di multipli d’artista e pubblicazioni dedicate all’arte contemporanea italiana e internazionale.

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Il Pride Village Virgo ospita il grande live di Sophie And The Giants

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Il Pride Village Virgo, il più grande Festival LGBTQIA+ in corso alla Fiera di Padova fino al 9 settembre sabato 29 luglio vedrà salire sul palco Sophie And The Giants, l’artista inglese che sta cambiando le strade del nuovo pop e che da oltre tre anni è la regina delle radio nel nostro Paese.Il progetto SATG nasce come gruppo a Sheffield nel 2015 da un’idea della cantante Sophie Scott. Nell’aprile del 2018 pubblicano il loro primo singolo Monsters e nell’ottobre dello stesso anno pubblicano il loro primo EP, intitolato Adolescence, che raccoglie i successivi inediti Bulldog, Space Girl e Waste My Air. Nel 2019 il gruppo pubblica il singolo inedito The Light, che viene utilizzato nei trailer del videogioco della Codemasters Grid. La canzone viene anche scelta per le pubblicità della Vodafone in Germania. Durante l’estate, il gruppo si esibisce anche in due blasonati festival: quello di Reading e Leeds e quello di Glastonbury.Il 16 agosto viene pubblicato un altro singolo inedito, intitolato Break the Silence, seguito a inizio novembre da Runaway. Successivamente il gruppo collabora con il DJ tedesco Purple Disco Machine al brano Hypnotized, pubblicato l’8 aprile 2020, le cui sonorità sono ispirate a quelle dell’italo disco in voga negli anni ’80. Il brano riscuote enorme successo in tutta Europa, soprattutto in Italia, dove ottiene il quadruplo disco di platino. Il 12 febbraio 2021 viene pubblicato il singolo Right Now, seguito il 28 maggio dello stesso anno da Don’t Ask Me to Change; il 18 giugno esce in Italia il brano Falene in collaborazione con il cantante Michele Bravi. Il 12 novembre 2021 viene pubblicato il singolo Golden Nights, con la collaborazione dei DJ producer italiani Benny Benassi, Dardust e Astrality. Con questo brano, partecipano all’interval act della seconda semi-finale dell’Eurovision Song Contest 2022 a Torino. Il 2022 per il gruppo inglese si apre con una nuova collaborazione con Purple Disco Machine: il singolo In the Dark esce il 21 gennaio, mentre il 4 febbraio Sophie si esibisce al Festival di Sanremo in occasione della serata dedicata alle cover, affiancando Le Vibrazioni in Live and Let Die. Nell’estate 2022, in occasione del lancio del singolo We Own the Night, Sophie Scott annuncia l’evoluzione di Sophie and The Giants da band a progetto solista.Ad aprire il concerto di Sophie And The Giants sarà una la cantautrice Valentina Tioli, i cui brani, pop con influenze R&B e indie, hanno conquistato artisti del calibro di Anastacia. L’artista ha collaborato con Two Fingerz, Dargen D’Amico, Mr. Rain e ha scritto come autrice per Thomas, Elodie, Emma Muscat e molti altri. Il suo ultimo singolo Debole, è uscito in anteprima su Billboard Italia. [Ingresso gratuito dalle 19:30 alle 21:00; 8€ dalle 21:00 alle 23:30; 18€ dalle 23:30 alle 4:00 con prima consumazione inclusa]

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Da Albrecht Dürer a Andy Warhol: Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Lugano (Svizzera) 10 settembre 2023 – 7 gennaio 2024 Conferenza stampa: giovedì 7 settembre, ore 11:00 Museo d’arte della Svizzera italiana, Sede LAC. L’ETH Zürich è un’istituzione molto nota e rinomata in Svizzera e all’estero, ciò nonostante, non tutti conoscono la sua Collezione di arte grafica: con la mostra “Da Albrecht Dürer a Andy Warhol. Capolavori dalla Graphische Sammlung ETH Zürich” il MASI offre al pubblico l’occasione di scoprire 300 capolavori da una delle più importanti collezioni svizzere di stampe e disegni.Tecniche, motivi, stili e concezioni dell’arte nei secoli si susseguono in un percorso cronologico, in cui le opere di esponenti di spicco della storia dell’arte europea – da Albrecht Dürer a Rembrandt van Rijn da Francisco de Goya a Maria Sibylla Merian, Pablo Picasso e Edvard Munch – sono presentate accanto ai lavori di artiste e artisti viventi come John M Armleder, Olivier Mosset, Candida Höfer, Susan Hefuna, Shirana Shahbazi o Christiane Baumgartner. Da questo raro ed eccezionale confronto tra gli antichi maestri e le creazioni più contemporanee emergono connessioni inaspettate e sorprendenti: temi come il processo di creazione dell’opera d’arte, il rapporto tra copia e originale, la trasmissione di motivi e iconografie, ma anche la collaborazione tra professionalità diverse in campo artistico attraversano la storia della grafica fin dalla sua nascita e toccano aspetti oggi ancora attuali. Oltre a mettere in luce l’ampio spettro delle tecniche grafiche – dalla xilografia all’incisione a bulino fino all’acquaforte e alla serigrafia – la mostra presenta anche disegni, fotografie e multipli. Il progetto espositivo propone inoltre informazioni e curiosità sulle origini, le funzioni e l’importanza delle opere attraverso i secoli.

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AcomeA SGR – Il Giappone è il nuovo Nasdaq?

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

A cura di Giovanni Brambilla, Responsabile Investimenti, AcomeA SGR.Da un anno a questa parte circa, il mercato azionario giapponese ha messo a segno una performance in divisa locale pari a quella del Nasdaq, l’indice dei tecnologici Usa. Entrambi gli indici, da giugno scorso, sono infatti in rialzo di circa il 20%.Le valutazioni della borsa di Tokyo sono oramai da parecchi decenni molto depresse: almeno il 50% del listino giapponese tratta ad un rapporto di price-to-book value (rapporto fra prezzo e valore contabile) di 1, il 25% delle società che fanno parte del Topix presentano un rapporto fra prezzo e utili tra 5 e 10 mentre la restante parte tratta abbondantemente sotto 20. Queste caratteristiche di performance e valutazioni hanno suscitato l’interesse di grandi investitori istituzionali come Warren Buffet.Riteniamo che, a prescindere dagli indicatori di crescita, quello giapponese sia un mercato dal grande potenziale in cui diversificare i portafogli perché offre significativi margini di creazione di valore.In particolare, la performance degli ultimi mesi del Giappone può essere ricondotta a una serie di fattori. Innanzitutto, la moral suasion della borsa giapponese verso il miglioramento della corporate governance delle aziende quotate anche se ancora resta da fare.A questa spinta si è unita una crescita delle campagne di attivismo (ad oggi se ne contano almeno 70) nella direzione di un utilizzo più efficiente della liquidità aziendale che risulta particolarmente abbondante: il 50% del mercato è infatti “net cash” e i livelli di debito sono molto contenuti.Le politiche di buyback e di distribuzione dei dividendi della “corporate Japan” sono attualmente sui massimi storici, contribuendo a un miglioramento dell’efficienza dell’equity attraverso una compressione del denominatore del rapporto price-to-book. A fronte di valutazioni ancora a forte sconto rispetto ai listini degli altri paesi occidentali, le aziende giapponesi – alcune delle quali sono leader mondiali nei loro settori – hanno infine messo a segno dei miglioramenti tangibili del ROE (Return on Equity, il rendimento del patrimonio netto) in controtendenza rispetto a Usa e Europa, con effetti positivi sui multipli e quindi un effetto diretto sulle performance di Borsa.L’aumento dei multipli è solo in fase iniziale e c’è un ampio spazio di upside, in un contesto di aziende caratterizzate da alta qualità dei bilanci.Fino a 5-6 anni fa le aziende giapponesi avevano infatti ancora uno spettro molto ampio di attività, con divisioni in perdita che oggi vengono finalmente separate e dismesse. Questo ha comportato un abbassamento della top line, ma un incremento dei margini.In termini di ROE (Return on Equity, il ritorno sul capitale) e di price-to-book value, la borsa giapponese oggi, con price-to-book value molto vicino a 1 e ROE leggermente sopra il 10%, si colloca ancora lontano rispetto ad altri mercati, come l’Europa, verso i quali potrebbe tendere: un avvicinamento ai valori dell’Europa, che non è peraltro un mercato che brilla per gestione dell’efficienza, comporterebbe un ROE più vicino al 13-14% e un price-to-book value più vicino a 2, quindi un aumento significativo dei prezzi.Le maggiori opportunità da cogliere con una gestione attiva e un approccio bottom-up si trovano nelle storie contrarian o di ristrutturazione, aziende cioè che stanno trasformando il proprio business model, dismettendo divisioni in perdita o a bassa crescita ma il cui cambiamento non è ancora del tutto appezzato dal mercato come Konica Minolta, Fujitsu e Seibu Holding. Sono interessanti, viceversa, aziende che presentano bilanci particolarmente solidi e con posizioni di cassa rilevanti: queste ultime offrono, infatti, un potenziale di efficientamento e un possibile oggetto di campagne di attivismo che può condurre a incrementi significativi del payout agli azionisti. Parliamo di aziende come Rohm, Hosiden – una piccola società che fa componenti elettronici che è arrivata ad avere un enterprise value negativo cioè ad avere più cassa di quello che vale in borsa, Mabuchi Motor e Casio. Da anni il Giappone è la mancata promessa, da anni le valutazioni sono compresse. Ma il vento sembra oggi essere cambiato in modo strutturale: in Giappone ci sono leader mondiali con valutazioni incredibilmente attraenti che sono accompagnate da una qualità altissima come testimoniano gli elevati ritorni sul capitale investito e i bassissimi livelli di indebitamento. Questo comincia a produrre performance di Borsa interessanti. (abstract by http://www.verinieassociati.com/)

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Alcuni mercati emergenti hanno beneficiato dei tassi interessanti, con un’inflazione in rallentamento

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

A cura di Flavio Carpenzano, Investment Director per il Reddito Fisso di Capital Group. L’inflazione, in calo in molti mercati emergenti, offre alle banche centrali margine per ridurre i tassi di interesse e offrire incentivi monetari. Molte economie in via di sviluppo hanno anticipato il mondo sviluppato, aumentando i tassi di interesse prima e in maniera più aggressiva per far fronte all’aumento dell’inflazione. A livello regionale si registra una certa divergenza, con un’inflazione più bassa in Asia, moderata in America Latina ed elevata in Europa centrale e orientale. I discreti fondamentali complessivi, insieme ai tassi nominali interessanti e ai tassi reali positivi di molte economie in via di sviluppo, indicano una view ragionevolmente ottimista rispetto al debito dei mercati emergenti in generale. Tuttavia, la selettività sarà fondamentale, data la divergenza delle politiche e delle dinamiche dell’inflazione nei vari paesi, nonché le diverse valutazioni relative e assolute degli emittenti. Nel complesso, Spence ha una modesta propensione per gli emittenti in valuta locale rispetto ai titoli di credito in valuta forte. Riteniamo che le obbligazioni in valuta locale dell’America Latina abbiano un valore potenziale, data la combinazione di tassi nominali interessanti e tassi reali positivi, inflazione moderata, comportamento proattivo da parte delle banche centrali e prospettive di crescita ragionevoli. L’Europa centrale e orientale non è ancora riuscita a contenere l’inflazione – e i tassi reali rimangono negativi – ma a un certo punto credo che questa regione potrebbe diventare più interessante.

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La pazienza potrebbe premiare gli investitori in obbligazioni high yield statunitensi

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

A cura di Flavio Carpenzano, Investment Director per il Reddito Fisso di Capital Group. L’investimento in obbligazioni high yield in vista di una performance a due e tre anni potenziale recessione potrebbe mettere in difficoltà alcuni investitori. Tuttavia, per coloro che hanno un orizzonte temporale superiore a un anno, investire in obbligazioni con rendimenti attuali di circa l’8% ha sempre permesso di realizzare ottime performance. Non è possibile effettuare un sostanziale inasprimento delle condizioni finanziarie senza avere ripercussioni sull’economia reale, che si aspetta un rallentamento. I fondamentali sono particolarmente importanti in quanto la redditività aziendale è soggetta a pressioni a causa dell’aumento dei costi e dei tassi di interesse. L’analisi fondamentale del credito aiuta a identificare le società in grado di pagare i propri debiti. Ad esempio, anche se spesso le quotazioni petrolifere scendono con il rallentamento della crescita, ci sono società del settore energetico che possono affrontare tranquillamente una crisi. La qualità dell’universo high yield ha registrato un miglioramento, con quasi la metà del mercato con i rating più elevati (BB/Ba). Uno dei motivi è che molte società con profili finanziari più rischiosi hanno scelto di raccogliere fondi nei mercati del credito privato e dei leveraged loan. Nel complesso, un aumento dei default è certamente probabile, pur rimanendo su livelli contenuti rispetto alle precedenti recessioni – e le valutazioni attuali riflettono questo scenario. Inoltre, mentre gli spread potrebbero subire un ampliamento in caso di recessione, gli investitori in attesa di punti di ingresso migliori potrebbero non rilevarli, dato il miglioramento del profilo creditizio dell’high yield.

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Le Magnifiche Sette continuano a brillare nonostante il ribilanciamento del Nasdaq 100

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Le Magnifiche Sette (Alphabet, Amazon, Apple, Meta, Microsoft, Nvidia e Tesla) sono diventate troppo “pesanti” e l’indice Nasdaq 100, che include i titoli delle società tech più famose al mondo, oggi rende effettivo il ribilanciamento annunciato il 7 luglio.Il Nasdaq 100 è un indice ponderato per la capitalizzazione di mercato e soggetto a ribilanciamento su base trimestrale anche se già in passato si era reso necessario un ribilanciamento “speciale” per proteggerne l’integrità: è quanto accaduto nel 1998, nel 2011 (quando il peso di Apple fu tagliato dal 20% al 12%, mentre Microsoft, Oracle, Intel e Cisco Systems furono pesate maggiormente) ed è quanto sta accadendo oggi, proprio a causa dell’eccessiva concentrazione delle Sette.A conferma del loro peso fuori misura sull’andamento del Nasdaq 100 si consideri che, dall’inizio del 2023, le Sette hanno contribuito per circa il 75% al ritorno dell’indice, contro il 60% realizzato tra il 2016 e la fine del 2022. Il ribilanciamento ha dunque l’obiettivo di ridimensionare questo squilibrio, andando a sottopesare le componenti maggiori e mettendo un tetto al peso aggregato delle aziende che superano il 4,5% nell’indice in modo che, sommando il valore delle Sette si raggiunga, al massimo, il 48% dell’indice totale. Se da una parte questo ribilanciamento speciale potrebbe avere delle ripercussioni sulle Big Tech – ricordiamo che nei giorni successivi all’annuncio Apple ha perso l’1,1%, Alphabet e Amazon oltre il 2%, Microsoft e Tesla oltre l’1% – dall’altra non si può fare a meno di notare che le Sette si sono riprese nel giro di 10 giorni. Al di là degli impatti di breve termine, il ribilanciamento avrà effetti positivi per gli investitori, soprattutto per gli amanti degli strumenti passivi come gli ETF che, vedendo aumentare la diversificazione all’interno dell’indice, riescono a proteggersi dai rischi legati agli investimenti sui singoli nomi.

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Occidente e Oriente: due poli opposti per l’asset allocation

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

A cura della Strategy Unit di Pictet Asset Management. Le economie mondiali hanno evitato la recessione, il teatrino legato all’aumento del tetto al debito statunitense si è chiuso e le pressioni inflazionistiche hanno continuato ad attenuarsi. Almeno a livello superficiale, è facile trovare motivazioni che giustifichino la ripresa del mercato azionario negli ultimi sei mesi.Tuttavia, i prezzi degli asset cominciano a mostrare segni di eccessivo apprezzamento ed è quindi opportuno restare cauti. I mercati finanziari stanno compiendo un atto di fede nello scontare un forte rimbalzo dell’attività economica, che riteniamo poco supportato da chiare evidenze. Nonostante l’allentamento delle tensioni inflazionistiche, i prezzi faticano a scendere e, mentre le banche centrali più aggressive mantengono alta l’allerta, gli investitori sono esageratamente ottimisti nel prevedere l’inizio dei tagli dei tassi. Allo stesso tempo, l’economia cinese ha ricominciato a rallentare.Per questo, continuiamo a sottopesare le azioni. Le valutazioni si sono nuovamente riprese e gran parte della performance del mercato statunitense si concentra solo su sette titoli tra le big della tecnologia. In parte, ciò è dovuto all’effervescenza per l’intelligenza artificiale (IA). Quest’ultima è vista come la prossima grande rivoluzione tecnologica e gli investitori sono attratti dalle più recenti interazioni dei modelli di linguaggio estesi (LLM) su cui l’IA si basa. In effetti, ChatGPT e simili potrebbero innescare un cambiamento radicale della produttività economica (e quindi di crescita e utili); tuttavia, da parte nostra non siamo ancora altrettanto entusiasti. Nel frattempo, la stretta monetaria dello scorso anno condiziona ancora le economie sviluppate, preannunciando nuovi rialzi dei tassi su entrambe le sponde dell’Atlantico.La nostra cautela si traduce nel continuare a sovrappesare i titoli obbligazionari, in particolare i Treasury USA, che dovrebbero beneficiare del fatto che il ciclo di stretta della Federal Reserve statunitense sia in una fase più avanzata rispetto alla Banca Centrale Europea. Abbiamo aumentato anche la nostra esposizione ai titoli industriali, portandoli da sottopeso a neutrali. Riteniamo che il comparto beneficerà della crescita delle spese in conto capitale, indipendentemente dal fatto che questo possa dipendere dalla transizione verde, dal desiderio dei governi di ricostruire le loro catene di approvvigionamento nazionali o dalla crescente domanda di automazione. Questi trend positivi di lungo termine sono controbilanciati nel breve dalle preoccupazioni sul ciclo attuale, che, per quanto resiliente, è vulnerabile a qualsiasi rovescio economico. Per il resto, continuiamo a sovrappesare i servizi tecnologici e di telecomunicazione, settori che godono di utili a lungo termine, indebitamento basso e buona prevedibilità di crescita. Allo stesso tempo, il nostro atteggiamento difensivo vede con favore anche i beni di prima necessità. Continuiamo invece a sottopesare i titoli finanziari e immobiliari: crediamo che le società di entrambi i settori faranno fatica a incrementare gli utili in una fase di rialzo dei tassi e curva dei rendimenti obbligazionari invertita. (abstract by Gruppo Pictet

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T. Rowe Price – Solo una recessione potrebbe impedire alla Bce di aumentare i tassi a settembre

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

A cura di Tomasz Wieladek, Chief European Economist, T. Rowe Price. La BCE aumenterà il tasso di deposito di 25 punti base, portandolo al 3,75 questa settimana, come è stato praticamente preannunciato alla riunione di giugno. Ciò avverrà indipendentemente dai dati dei PMI e dall’indagine sui prestiti bancari della Bce della prossima settimana. Persino alcuni dei policymaker più falchi affermano che la mossa di settembre dipenderà dalle previsioni e dai dati. La Presidente della Bce Lagarde vorrà rafforzare questo messaggio nel corso della conferenza stampa. Sarà una sfida per lei. Storicamente, è stato difficile dare un messaggio completamente dipendente dai dati in questa fase del ciclo di rialzo. I mercati prenderanno inavvertitamente una direzione da falco o da colomba, indipendentemente dalle reali intenzioni della Bce.Mi aspetto che i PMI, soprattutto nel settore dei servizi, scivolino in territorio chiaramente recessivo durante l’estate. Pertanto, mi aspetto un peggioramento nei dati dei PMI pubblicati oggi. La rapida stretta monetaria della Bce sarà ancora una volta chiaramente visibile nell’indagine sui prestiti bancari, dove mi aspetto che le banche segnalino standard di credito ancora più rigidi per famiglie e imprese e una domanda di prestiti più debole. La debolezza della domanda di prestiti è storicamente un forte segnale di recessione. La Bce lo sa bene, ma aumenterà comunque i tassi di interesse. Mi aspetto che i dati delle indagini di settembre indichino che l’area euro è in recessione. L’indagine della Bce sul credito bancario, che verrà pubblicata questa settimana, dovrebbe confermare questa view. Tuttavia, poiché i mercati del lavoro rimangono resilienti e reagiscono solo con un ritardo significativo, la Bce probabilmente effettuerà comunque un rialzo a settembre, con l’inflazione core CPI che inizierà a scendere in modo significativo solo dopo la riunione di settembre. È proprio l’attenzione all’inflazione core CPI e alla stabilità dei prezzi che probabilmente farà sì che la Bce continui nel suo ciclo di rialzi a settembre, indipendentemente da ciò che accade all’attività nel breve periodo.Il tasso di disoccupazione dell’area dell’euro potrebbe aumentare da qui a settembre, ma questo è meno probabile dato che il mercato del lavoro di solito risponde con un certo ritardo. Una banca dell’area dell’euro potrebbe finire in amministrazione controllata a causa delle forti pressioni sui mercati immobiliari dovute all’aumento dei tassi di interesse. Il mercato azionario potrebbe vedere una significativa correzione anticipando una recessione dell’economia reale. Tuttavia, storicamente una correzione del mercato azionario è molto più probabile a settembre, cioè dopo la riunione di settembre della Bce.

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PIMCO: BCE, vicini alla quota di crociera

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

A cura di Konstantin Veit, Portfolio Manager di PIMCO. Riteniamo che la Banca Centrale Europea aumenterà i tassi di riferimento di 25 punti base nella riunione di luglio, portando il tasso sui depositi al 3,75%. Non ci aspettiamo che la BCE modifichi l’attuale orientamento sul reinvestimento del portafoglio obbligazionario. Al posto di fornire indicazioni certe dopo luglio, ci aspettiamo che il Consiglio direttivo faccia riferimento al prossimo ciclo di proiezioni macroeconomiche degli esperti della BCE, consentendo una valutazione completa delle dinamiche dell’inflazione a settembre. Il mercato prevede un aumento dei tassi di 25 punti base a luglio, seguito da altri 20 punti base nelle riunioni successive, con l’inizio dei tagli nel primo trimestre del 2024. Pur ritenendo ragionevole il tasso terminale attualmente prezzato pari al 3,95%, continuiamo a nutrire dubbi sul fatto che la BCE proceda al taglio dei tassi così presto come atteso, data la natura persistente dell’inflazione sottostante. Il tasso di disoccupazione dell’eurozona è attualmente al minimo storico del 6,5%, un punto percentuale in meno rispetto ai livelli pre-pandemici, e si prevede un ulteriore calo. Inoltre, l’impatto della politica monetaria più restrittiva della BCE sull’economia reale rimane incerto. Per raggiungere la piena normalizzazione dell’inflazione verso l’obiettivo di stabilità dei prezzi del 2% fissato dalla BCE, è probabile che siano necessari un ulteriore raffreddamento dell’economia e una certa debolezza del mercato del lavoro.

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Capital Group: Outlook per i mercati obbligazionari

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

A cura di Flavio Carpenzano, Investment Director per il Reddito Fisso di Capital Group. Dopo 10 aumenti consecutivi dei tassi di interesse per un totale di 500 punti base, la Fed si è finalmente resa una pausa. La Fed è alle prese con molte criticità tutte insieme: un’inflazione persistente, un mercato del lavoro resiliente e tensioni nel settore bancario. La pausa darà alla Fed il tempo per valutare l’evoluzione della situazione, anche se riteniamo che il rischio di recessione sia più elevato. I rialzi della Fed hanno fatto salire i rendimenti del comparto obbligazionario, con l’indice Bloomberg US Aggregate che ha reso il 4,59% il 31 maggio 2023 (fonte: Bloomberg). L’’esposizione ai tassi di interesse può garantire ai portafogli un potenziale di rendimento significativo. Inoltre, offre un potenziale di rialzo – nonché diversificazione – nel caso in cui la Fed decidesse di tagliare i tassi per sostenere la crescita, in quanto le obbligazioni subirebbero un apprezzamento delle quotazioni.A un indebolimento dell’economia corrisponde un indebolimento dei mercati del credito. Questo è buonsenso. Ma questo ciclo potrebbe essere un po’ diverso. Le obbligazioni corporate sono state interessate da alcune pressioni alla vendita sulla scia delle turbolenze del settore bancario, dal momento che i titoli finanziari occupano un posto importante nell’universo delle obbligazioni investment grade (con rating BBB/Baa e superiore). Nel complesso, però, il settore ha mantenuto un certo margine, con i rendimenti che si aggirano intorno al 5% e gli spread rispetto ai Treasury che hanno registrato un ampliamento di circa 130 punti base. I mercati del credito potrebbero subire un’ulteriore flessione se l’economia dovesse rallentare in misura significativa e la redditività delle imprese dovesse diminuire.Attualmente i rendimenti di partenza sembrano interessanti. Storicamente, quando le obbligazioni investment grade avevano rendimenti pari o superiori al 3,8%, i rendimenti forward a due anni sono stati in media pari o superiori al 6,5%. In un’economia in rallentamento, le società operanti in settori non ciclici, come telecomunicazioni e farmaceutico, tendono a risultare più interessanti di quelle in settori ciclici come automobilistico, estrattivo e metallurgico.

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I risultati dello studio Neuro-COVID Italy sulle complicanze neurologiche di COVID-19

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Disturbi neurologici meno frequenti e nella maggioranza dei casi, risolti, spesso anche in tempi brevi, nelle ondate pandemiche successive alla prima. Questi gli esiti dello studio Neuro-COVID Italy, promosso dalla Società Italiana di Neurologia (SIN), recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale Neurology, giornale ufficiale della American Academy of Neurology. I disturbi neurologici associati all’infezione da COVID-19, chiamati collettivamente con il termine “neuro-COVID”, sono tra gli aspetti più allarmanti, controversi e meno compresi della recente pandemia. Si tratta di sintomi e malattie diverse – dall’encefalopatia acuta (ovvero un grave stato confusionale, con disorientamento e allucinazioni) fino all’ictus ischemico, l’emorragia cerebrale, le difficoltà di concentrazione e memoria, la cefalea cronica, la riduzione dell’olfatto e del gusto, alcune forme di epilessia e di infiammazione dei nervi periferici.Il progetto Neuro-COVID Italy ha coinvolto 38 unità operative di Neurologia in Italia e nella Repubblica di San Marino ed è stato coordinato dal Prof. Carlo Ferrarese, direttore della Clinica Neurologica dell’Università di Milano-Bicocca presso la Fondazione IRCCS San Gerardo dei Tintori di Monza. Lo studio, ideato dai ricercatori dell’Università degli Studi di Milano (Prof. Vincenzo Silani e Alberto Priori, rispettivamente Direttore del Dipartimento di Neuroscienze di Auxologico IRCCS e Direttore della Clinica Neurologica III, Polo Universitario San Paolo) e di Milano-Bicocca (Prof. Carlo Ferrarese), è stato presentato al Comitato Etico di Auxologico IRCCS a Milano il 26 Marzo 2020, ed è durato per un periodo di 70 settimane, da Marzo 2020 fino a Giugno 2021, con un successivo follow-up fino a Dicembre 2021. Su quasi 53000 pazienti ospedalizzati per COVID-19, circa 2000 pazienti erano affetti da disturbi neuro-COVID e sono stati seguiti per almeno 6 mesi dopo la diagnosi, per analizzare l’evoluzione dei disturbi.

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Inibitori di pompa protonica: miscelare con alimenti modifica efficacia. Le indicazioni della Fda

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

By Redazione Farmacista33. Inibitori di pompa protonica: miscelare con alimenti modifica efficacia. Le indicazioni della Fda. Miscelare farmaci con alcuni alimenti può influire sulla velocità di dissoluzione del farmaco nel tratto gastrointestinale, sulla potenza e può persino portare a effetti collaterali indesiderati. In particolare, assumere l’inibitore di pompa protonica pantoprazolo sodico in sprinkle formulation (capsule o granuli miscelabili con cibi morbidi o bevande) aggiunto a cibi con pH alto, come per esempio il latte, ne inficia l’efficacia. Funziona, invece, correttamente con salsa di mele o succo di mela. Lo segnala una nota della Food and drug administration (FDA) statunitense che recentemente condotto uno studio su questi tipo di farmaco e di formulazione. Sciogliere un farmaco negli alimenti, per alcune popolazioni di pazienti come bambini e anziani, o chi soffre di disfagia, è un’alternativa all’uso delle formulazioni orali come pastiglie e polveri da solubilizzare in sola acqua. In questo modo è possibile migliorare la compliance del paziente, infatti, oltre il 75% e il 93% dei bambini preferisce i medicinali nei loro cibi rispetto allo sciroppo e alle gocce orali. In questo ambito negli Stati Uniti è stata resa disponibile una formulazione specifica, chiamata “sprinkle formulation”, che permette di somministrare il farmaco miscelando le pastiglie o i granuli contenenti farmaci con cibi morbidi o bevande. E l’attuale etichettatura di pantoprazolo sodico con questo tipo di formulazione, disponibile negli Stati Uniti, consiglia ai pazienti di mescolare il farmaco con salsa di mele o succo di mela. Recentemente è quindi stato condotto dai ricercatori del CDER (Center for Drug Evaluation and Research della FDA) uno studio in vitro su come gli alimenti influenzano le prestazioni della sprikle formulation a rilascio ritardato di pantoprazolo sodico. La ricerca ha dimostrato che la miscelazione di cibi e farmaci incompatibili può influire sulla velocità di dissoluzione del farmaco nel tratto gastrointestinale, sulla potenza e fino portare a effetti collaterali indesiderati. Lo studio ha valutato diversi alimenti e il loro effetto sulle prestazioni in vitro del farmaco. Sono stati scelti: il succo di mela, la salsa di mele, il budino, lo yogurt e il latte. I ricercatori hanno scoperto che il pH del cibo e il periodo di tempo entro cui è stato mescolato il farmaco hanno influito sulle prestazioni del medicinale. Quando i ricercatori hanno mescolato il farmaco con alimenti a basso pH, come la salsa di mele o il succo di mela, il prodotto ha funzionato in modo simile al gruppo di controllo. Al contrario, cibi con pH elevato, come il budino o il latte, con un lungo tempo di contatto (ad es. 120 minuti) hanno causato il rilascio prematuro del farmaco, la degradazione e la perdita di prestazioni. Inoltre, i medicinali mescolati negli alimenti a pH elevato per brevi periodi di tempo, come 30 o 60 minuti, hanno avuto pochi cambiamenti nelle prestazioni, sebbene i ricercatori abbiano osservato granuli di pantoprazolo più deformati. In conclusione, i ricercatori hanno confermato che, in primo luogo è possibile rilevare l’effetto del veicolo alimentare sulle prestazioni del farmaco, e questo tipo di indagine ha implicazioni per la valutazione della sicurezza e dell’efficacia del farmaco.

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Prestigioso riconoscimento per Apicoltura Piana

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

L’azienda del bolognese, specializzata da 120 anni nella produzione di miele, entra nel Registro Nazionale Imprese Storiche. Istituito nel 2011, il Registro seleziona le realtà imprenditoriali con almeno 100 anni di attività ininterrotta e che sono riuscite, nel tempo, a crescere e innovarsi per rispondere alle nuove esigenze di consumo. Apicoltura Piana risponde a tutti i requisiti, fondata nel 1903, è diventata un punto di riferimento nel mondo apistico, conosciuto e apprezzato a livello internazionale. Oltre ad allevare ed esportare in tutto il mondo api regine, l’azienda lavora e confeziona miele, proponendo semilavorati e prodotti finiti in diversi formati e tipologie floreali, sia a marchio-proprio (Piana Miele) che per conto di terzi.Grazie all’ampia offerta e alla massima attenzione che dedica alla selezione e al controllo qualità in ogni fase della produzione, garantisce prodotti di alto livello, specifici per ogni settore del mercato. Inoltre, per rispondere alle esigenze dei consumatori sempre più sensibili ai temi della sostenibilità, Apicoltura Piana ha aggiornato la rivoluzionaria linea Squeeze, che capovolge il mondo del miele, con i nuovi pack in polietilene (PET) riciclato al 50% riducendo significativamente l’impatto della confezione sull’ecosistema. Il prestigioso riconoscimento è stato consegnato da Valerio Veronesi, presidente della Camera di commercio di Bologna, a Davide Donadi, Direttore Commerciale di Apicoltura Piana, nel corso di un’apposita cerimonia.

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Roma è la meta preferita da francesi, spagnoli, olandesi e portoghesi per le vacanze d’agosto 2023, secondo Jetcost

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

La ripresa del turismo non è solo un dato di fatto, ma sta raggiungendo cifre record superiori a quelle del 2019, l’anno prima della pandemia e anche a quelle dello scorso anno, in cui il coronavirus è stato superato. Questo agosto 2023 gli europei hanno tanta voglia di viaggiare e godersi una meritata vacanza; secondo il potente motore di ricerca di voli e hotel http://www.jetcost.it, le ricerche per le vacanze d’agosto 2023 sono già superiori del 37% di quelle dello stesso mese nel 2019 e il 14% in più rispetto all’agosto dello scorso anno. Inoltre, gli utenti passano il 62% di tempo in più nella ricerca di diverse soluzioni, budget e date alternative, per trovare l’offerta che meglio si adatta alle loro esigenze. Molti degli europei che hanno deciso di viaggiare ad agosto 2023 stanno scegliendo l’Italia. L’’ottimo clima quasi sempre con il sole e le tante spiagge a disposizione, il patrimonio culturale, le tradizioni e le feste popolari, così come la ricchissima offerta enogastronomica, i buoni alberghi e le infrastrutture e i prezzi più bassi rispetto ad altri paesi, hanno portato il nostro Paese ad essere il secondo più ricercato su Jetcost per trascorrere queste vacanze, seguito dalla Spagna e preceduto solo dal Portogallo. Jetcost.it analizza regolarmente le ricerche effettuate attraverso il suo sito, in modo da ottenere dati molto affidabili visto che si tratta di ricerche reali e non di sondaggi. I dati che analizzano i risultati delle ricerche di voli per il mese di agosto 2023 indicano che moltissime persone hanno optato per Roma, è la città più richiesta dai viaggiatori francesi, spagnoli, olandesi e portoghesi, e la seconda da tedeschi e britannici.Inoltre per gli stessi turisti italiani diverse altre mete nel Mediterraneo sono, insieme ad altre città italiane, e le grandi capitali europee le destinazioni più desiderate per trascorrere questi giorni di riposo e svago: Zante al primo posto, Ibiza al secondo, Catania al terzo, Palermo al quarto, Barcellona al quinto, Tenerife al sesto, Palma di Maiorca al settimo, Corfù al nono, Olbia al decimo, Creta (13), Cagliari (14), Parigi (15), Malta (16), Lisbona (17), Fuerteventura (18), Mykonos (19), Las Palmas de Gran Canaria (20), Valencia (21), Rodi (23), Amsterdam (24) e Napoli (25). Quelli che hanno scelto destinazioni a lungo raggio hanno optato invece per Sharm El Sheikh, all’ottavo posto, Bali all’11esimo e New York, al 12esimo e Bangkok al 22esimo.

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Roma anziani: Nuovo percorso antitruffa

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

È stato presentato in Campidoglio il nuovo progetto “Sono anziano ma non ci casco”, promosso dall’Assessorato alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale, attraverso un finanziamento della Prefettura di Roma, in collaborazione con le ACLI di Roma e Polizia di Stato. L’iniziativa, lanciata a ridosso della Giornata Mondiale dei nonni e degli anziani, è dedicata alla prevenzione e al contrasto delle truffe ai danni degli anziani e si articolerà in una serie di incontri che verranno effettuati nei centri anziani di tutti i Municipi di Roma Capitale, coinvolgendo oltre 2mila partecipanti.I primi due appuntamenti sono in programma a partire già dal mese di luglio: giovedì 27 e venerdì 28, presso gli stabilimenti “Punti Blu” di Roma Capitale a Ostia e a Maccarese. “Sono anziano, ma non ci casco” fornirà consigli difensivi alle vittime prescelte di truffatori e malintenzionati, instaurando un rapporto diretto tra cittadini e Commissariati e Distretti della Polizia di Stato di zona. “L’intento – spiega l’assessora alle Politiche Sociali e alla Salute di Roma Capitale Barbara Funari – non è solo quello di prevenire e contrastare una potenziale truffa, ma riuscire anche a sostenere gli anziani ‘nel dopo’ per aiutarli a superare il normale sentimento di vergogna, che spesso provano, grazie ad un adeguato supporto psicologico. Purtroppo i truffatori non vanno in vacanza e, soprattutto in estate, gli anziani sono più esposti a diventare vittime di malintenzionati. ‘Sono anziano, ma non ci casco’ è un primo tassello di un progetto a cui daremo continuità anche nei prossimi anni, perché come Amministrazione vogliamo continuare a mettere al centro le persone anziane, soprattutto se si trovano in condizioni di fragilità”. Le ACLI di Roma, insieme alla FAP, all’US ACLI e alla Polizia di Stato, si occupano di antitruffa sin dal 2014. Questo progetto prevede come novità anche delle pillole video in cui verranno inscenate delle truffe ed indicati i metodi per riuscire a riconoscerle ed impedirle. In occasione dell’evento finale, a conclusione dell’iniziativa, verrà stampato anche un vademecum antitruffa che rimarrà a disposizione degli anziani nei Municipi.

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Covid grave, due antinfiammatori riducono la mortalità

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Due farmaci antinfiammatori, abatacept e infliximab, comunemente usati per trattare malattie infiammatorie come l’artrite reumatoide e la psoriasi, hanno mostrato risultati promettenti nel ridurre i decessi tra i pazienti ricoverati con COVID-19 grave. Questo è il risultato di un ampio studio clinico pubblicato il 10 luglio su Jama. Lo studio faceva parte della partnership pubblico-privata chiamata Accelerating COVID-19 Therapeutic Interventions and Vaccines (ACTIV), lanciata dalNational Institutes of Health (NIH)nell’aprile 2020 con l’obiettivo di accelerare lo sviluppo dei trattamenti e dei vaccini più promettenti per il COVID-19. Nello specifico, lo studio ACTIV-1 Immune Modulator (IM) ha valutato l’efficacia di tre farmaci antinfiammatori, abatacept, infliximab e cenicriviroc, aggiunti alla cura standard per i pazienti ricoverati in ospedale con COVID-19. La cura standard comprendeva l’uso di remdesivir, un antivirale, e desametasone, un corticosteroide. Il trial clinico ha coinvolto 1.971 pazienti trattati in 95 ospedali negli Stati Uniti e in America Latina. Abatacept, commercializzato con il nome di Orencia, viene somministrato tramite infusione per ridurre le risposte delle cellule T. Infliximab, noto come Remicade, viene utilizzato per il trattamento di diverse condizioni infiammatorie. Entrambi i farmaci sono stati somministrati attraverso infusione nello studio ACTIV-1. Se usati in combinazione con lo standard di cura, questi immunomodulatori non hanno prodotto una differenza statisticamente significativa nel tempo di guarigione rispetto al non utilizzo di tali farmaci.Tuttavia, due dei tre trattamenti farmacologici hanno avuto comunque un’importanza clinica. I pazienti che hanno ricevuto abatacept o infliximab in aggiunta alla cura standard hanno, infatti, mostrato una riduzione significativa della probabilità di morte rispetto a coloro che hanno ricevuto solo la cura standard e un placebo. Nel gruppo trattato con abatacept, la mortalità è stata del 11% (56 pazienti su 509) rispetto al 15,1% nel gruppo placebo (77 su 510). Nel gruppo trattato con infliximab, la mortalità è stata del 10,1% (52 su 517) rispetto al 14,5% (75 su 516) nel gruppo placebo. Al contrario, il terzo farmaco studiato, cenicriviroc, non ha mostrato alcun beneficio e il suo utilizzo nello studio è stato interrotto in anticipo. Fin dai primi giorni della pandemia di COVID-19, era evidente che la risposta immunitaria aberrante e disregolata del corpo al SARS-CoV-2 è spesso responsabile di polmonite, insufficienza respiratoria e altre gravi conseguenze della malattia. Il dottor William G. Powderly, professore di medicina J. William Campbell e condirettore della Divisione di malattie infettive presso la Washington University School of Medicine di St. Louis, che ha guidato lo studio ACTIV-1, ha sottolineato che, sebbene gli immunomodulatori non abbiano influenzato significativamente il tempo di recupero, i numeri di mortalità ridotti sono clinicamente significativi e rappresentano un’importante scoperta: “Una delle domande fondamentali della prima ricerca sul COVID-19 era se potessimo smorzare il processo infiammatorio utilizzando i farmaci antinfiammatori esistenti. Ora abbiamo dimostrato che ci sono più potenziali opzioni disponibili per il trattamento COVID.I nostri dati suggeriscono che due dei farmaci che abbiamo studiato possono essere somministrati per ridurre la mortalità nei pazienti gravemente malati. Speriamo che questo studio sia utile per rivedere le linee guida per le migliori pratiche nel trattamento dei pazienti ricoverati con COVID-19”. Lo studio ha contribuito ad ampliare le opzioni di trattamento per i pazienti ricoverati con COVID-19 grave. Tuttavia, concludono i ricercatori, è importante sottolineare che la vaccinazione rimane il modo più efficace per prevenire la forma grave della malattia. (fonte Doctor33)

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Curating shadow knowledge

Posted by fidest press agency su mercoledì, 26 luglio 2023

Roma 28/7/23 ore 9,30 via Liguria 20 Istituto svizzero. Curating shadow knowledge. L’evento si terrà in inglese. Ingresso gratuito. La perdita di memoria è una delle condizioni endemiche dell’archivio amministrativo. La storica Arlette Farge ne parla attraverso la traiettoria degli ‘avanzi’, in francese ‘reliquat’, documenti che non possono essere catalogati perché incompleti e privi di data, nome o integrità materiale. La sociologa Yael Kreplak osserva che il dossier informa e registra ma può allo stesso tempo gestire segreti, ad esempio commerciali o medici, e quindi contribuire a organizzare gli ‘ordini di realtà a cui si riferisce’. In molti casi, i fascicoli amministrativi storici, soprattutto quelli contenenti informazioni sensibili, sono sottoposti a embargo e rimangono inaccessibili per anni. Ma anche quando i dossier sono accessibili, sostiene Daniela Agostinho, il rifiuto e la non lettura possono essere un modo ‘di leggere che rifiuta la leggibilità coloniale e la cattura archivistica’. Negli ultimi anni sono emersi diversi approcci all’archiviazione nelle pratiche artistiche e storiche, per preservare e presentare parzialmente i lati non documentati e invisibili delle migrazioni. In questo contesto, la Summer School Documenting Shadow Knowledge si propone di esplorare le modalità di raccolta e riconoscimento del valore patrimoniale delle esperienze migratorie tra pratiche storiche ed estetiche. Confrontando diverse metodologie di indagine, conservazione e valorizzazione, la Summer School si concentra sulle storie implicite registrate dalle tracce amministrative di passaggio e interroga le forme di registrazione ‘dal basso’ attuate nella ricerca recente.Una collaborazione tra EDHEA – Ecole de design et haute école d’art du Valais, HEAD – Haute Ecole d’art et de design de Genève e NABA, Nuova Accademia di Belle Arti.

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